Rapporto dal Questionario Insegnanti. Istituto Comprensivo. RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006



Documenti analoghi
Rapporto dal Questionari Insegnanti

Questionario insegnante

A) Pensi alla Sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e indirizzi di studio. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE UTENTE

Rapporto dai Questionari Studenti Insegnanti - Genitori. per la Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO IST.COMPR. BATTIPAGLIA "GATTO" SAIC83800T

PROGETTO VALUTAZIONE & MIGLIORAMENTO (V&M) RAPPORTO DAI QUESTIONARI a.s. 2012/13 A cura dell INVALSI

Riepilogo questionario DOCENTI

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

Molto in disaccordo 1 2% In disaccordo 2 4.1% d'accordo % molto daccordo %

Rapporto dal Questionario Insegnanti. Istituto Comprensivo. RMIC8BD00C - CARDINALE ORESTE GIORGI - Via A. Gramsci S.N.C. - VALMONTONE RMIC8BD00C

Questionario Insegnanti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

RAV rapporto di autovalutazione Luglio 2015

PRESENTAZIONE GRAFICA DEI RISULTATI

Gentile Dirigente Scolastico,

A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E

Questionario Docenti

La struttura del Rapporto di valutazione. Sara Romiti Gruppo di ricerca Valutazione e Miglioramento

RELAZIONE PROVE INVALSI 2013 Introduzione

Rapporto dal Questionario Genitori. Istituto Comprensivo BRIC83100D - PRIMO IC - VIA ORATORIO DELL AMORTE,2-4 - FRANCAVILLA FONTANA (BR)

La Fase 2 del Progetto Valutazione e Miglioramento

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

Gentile Dirigente Scolastico,

VCAMP. Scuola estiva di valutazione

Esercitazioni di compilazione del RAV per le aree Risultati scolastici e Inclusione e differenziazione. Caltanissetta e Palermo - 7 maggio 2015

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

SCUOLA PRIMARIA STATALE 3 CIRCOLO G. CAIATI

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI

ANALISI DEI QUESTIONARI PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI SUI SINGOLI INSEGNAMENTI

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

LINEE GUIDA DIDATTICO AMMINISTRATIVE - RICONOSCIMENTO CREDITI PREGRESSI TFA 2014/15

1.3. In questa scuola i laboratori sono usati

Struttura e modalità di compilazione del RAV

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RELAZIONE FINALE QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO G. CEDERLE SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO

Autovalutazione di istituto

+ Il Questionario Scuola

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

Elaborazione a cura di: Marcello Pedone

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

RELAZIONE GENERALE E GRAFICI ESPLICATIVI

Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti. a. s. 2014/15

Progetto Competenze di base. Descrizione delle attività

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Verdi Cafaro ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado

TIPOLOGIE DI SCUOLE. Paola Muzzioli, Donatella Poliandri, Isabella Quadrelli, Stefania Sette e Marco Sideri - INVALSI

ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 5 SSDPG G. BRESADOLA a. s. 2010/2011 Questionari corso sperimentale CLIL Premessa

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI per gli allievi con bisogni educativi speciali

LA VALUTAZIONE DEI GENITORI

Benessere Organizzativo

Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva

Piano formazione per avvio del S.N.V. in Umbria. Umbertide I.I.S. III incontro Marzo 2015

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Proposta formativa per gli insegnanti delle scuole dell infanzia, primarie e secondarie del Pinerolese

Centro Studi Politici, culturali, Economici, Sociali e Giuridici FUTURA

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

FAC SIMILE FORMULARIO COMPILAZIONE E CONSEGNA SOLO ON LINE Monitoraggio dei documenti programmatici

CONTESTO EDUCATIVO E BENESSERE PSICOLOGICO

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Indagine sulla Valutazione della Qualità del Servizio

ISTITUTO COMPRENSIVO di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado. SCHEDA DI MONITORAGGIO PROGETTO P.O.F. a.s.

Che cosa e come valutano le prove di matematica e con quali risultati. nell A.S

ISTRUZIONE OPERATIVA CORSI DI RECUPERO

Junior ORIENTAMENTO ALLA SCELTA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PRINCIPESSA ELENA DI NAPOLI RELAZIONE FINALE DELLA FUNZIONE STRUMENTALE PER LA VALUTAZIONE D ISTITUTO PROGETTO VALES

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

T.F.A. LINEE GUIDA PER IL RICONOSCIMENTO DI CREDITI FORMATIVI

Rapporto dal Questionario Scuola INVALSI Progetto Vales e Neo Dirigenti 2 ciclo a.s. 2012/13 RMIC00000

RAV QUESTIONARIO DOCENTI MAGGIO 2015

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DELLA SARDEGNA

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

Progettazione / Programmazione didattica (Processo Principale)

La compilazione del RAV sezioni 4 e 5. Tivoli 14 aprile 2015

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

DISPOSIZIONE DEL DIRETTORE CONCERNENTE LA RIDUZIONE DEL CARICO DIDATTICO PER GLI ALLIEVI DEI CORSI DI TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2014/2015

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2013/2014 QUESTO FASCICOLO APPARTIENE A CLASSE PRIMA

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE RILEVAZIONE APPRENDIMENTI a.s. 2009/10 classi II e V primaria e. I secondaria di primo grado

ORIZZONTI SCUOLA PROGETTO ORIENTAMENTO III MEDIA ANNO SCOLASTICO 1999/2000

PIANO DEL SISTEMA GESTIONE QUALITA

Questionario PAI Personale Scolastico

Istituto Comprensivo Alto Orvietano FABRO

ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

I.I.S.S. CALOGERO AMATO VETRANO

Metodi statistici per le ricerche di mercato

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre

LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000

L intervento della FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO nel mondo della SCUOLA PRIMARIA

Transcript:

Rapporto dal Questionario Insegnanti Istituto Comprensivo RMIC897006 - DON LORENZO MILANI - Via Marco Aurelio N 2 - GUIDONIA MONTECELIO RMIC897006 Progetto Valutazione & Miglioramento (V&M) a.s. 2012/13

INDICE 1. Il Questionario Insegnanti.3 1.1. Le Aree Indagate.. 3 1.2. I Partecipanti 4 1.3. Come leggere i dati per le prime tre aree.....5 1.4. I risultati 6 1.4.1 I Risultati dell'area Organizzazione e Funzionamento della Scuola...6 1.4.2 I Risultati dell'area Clima Scolastico...8 1.4.3 I Risultati dell'area Collaborazione e Politiche Scolastiche...9 1.4.4 I Risultati dell area Attività e Strategie didattiche...13 Il gruppo INVALSI dei progetti VALES e Valutazione e Miglioramento è composto da: Donatella Poliandri (responsabile), Letizia Giampietro, Paola Muzzioli, Ornella Papa, Isabella Quadrelli, Sara Romiti, Cristiana Sclano, Stefania Sette per la parte di ricerca, Nicoletta Di Bello, Federica Fauci, Francesca Fortini, Lorenzo Mancini, Flora Morelli, Monica Perazzolo per la parte di supporto alla ricerca, tecnica e organizzativa. INVALSI Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Via Borromini, 5 Villa Falconieri 00044 frascati (Roma) 2

1. Il Questionario Insegnanti 1.1. Le Aree Indagate Il questionario Insegnanti si propone di rilevare le opinioni degli insegnanti su alcuni aspetti della vita scolastica e sul funzionamento della scuola nella quale lavorano. Le aree indagate dal questionario insegnanti sono quattro: 1) Organizzazione e Funzionamento della Scuola; 2) Clima Scolastico; 3) Collaborazione e Politiche Scolastiche; 4) Attività e Strategie didattiche. Le prime tre aree sono indagate complessivamente con 30 domande, con risposta su una scala likert a quattro passi da 1 (molto in disaccordo) a 4 (molto d accordo). L area Organizzazione e Funzionamento della Scuola, rileva le opinioni degli insegnanti in merito a tre aspetti: (1) la direzione e gestione della scuola, (2) il coinvolgimento delle famiglie del territorio, (3) la formazione del personale. Si vuole quindi comprendere quanto, secondo gli insegnanti la dirigenza sia efficace, quanto la scuola riesca a coinvolgere le famiglie e a collaborare con il territorio, quanto sia in grado di rispondere ai bisogni formativi dei docenti. L area è composta da 13 domande. L area Clima Scolastico, vuole indagare la percezione degli insegnanti sulla qualità delle proprie relazioni con i colleghi, gli studenti e le famiglie, e in generale comprendere quanto i docenti si trovino bene nella scuola. Come avviene in ogni ambiente di lavoro, anche per gli insegnanti una buona qualità delle relazioni favorisce il benessere individuale e una maggiore motivazione al lavoro. Tale area è composta da 8 domande. 3

L area Progettazione didattica e politiche scolastiche è composta da 9 domande. Relativamente alla progettazione didattica si chiede di esprimere il proprio giudizio sul (1) confronto professionale e lo scambio di materiali tra gli insegnanti (all interno dell ambito disciplinare, o della classe). Si chiede inoltre l opinione degli insegnanti sulla capacità della scuola di mettere in atto (2) politiche scolastiche specifiche, quali un utilizzo diffuso dei laboratori e interventi per diversi gruppi di studenti (studenti disabili, studenti stranieri, studenti che rimangono indietro, studenti brillanti). L ultima area, la quarta, riguarda "le attività e le strategie didattiche" che l insegnante utilizza maggiormente in classe. Nello specifico viene chiesto all insegnante di indicare le due attività e le due strategie didattiche a cui dedica maggior tempo in classe, scegliendole da un elenco predisposto. Le attività e le strategie didattiche proposte sono le medesime utilizzate nel questionario studenti (anche se per gli studenti è stata utilizzata una forma linguistica più semplice). Sarà così possibile confrontare il punto di vista dei docenti con quello degli studenti. 1.2. I Partecipanti Il questionario insegnanti era rivolto a tutti gli insegnanti di scuola primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado delle scuole partecipanti al progetto V&M. La tabella 1 rappresenta la frequenza e la percentuale di insegnanti partecipanti rispetto al totale di insegnanti in servizio, nella scuola e a livello nazionale. 4

Tabella 1 - Frequenza e percentuale di insegnanti che hanno compilato il questionario nella scuola (a.s. 2012-2013) Scuola RMIC897006 Scuole V&M Insegnanti in servizio * 83 117.739 Insegnanti partecipanti 19 55.620 Insegnanti partecipanti in % 22,89% 47,24% * Il numero degli insegnanti in servizio è stato acquisito dalla base dati MIUR a inizio anno scolastico. Potrebbero esserci oscillazioni rispetto al numero effettivo di insegnanti. 1.3. Come leggere i dati per le prime tre aree Per le aree del questionario insegnanti viene fornito il punteggio medio complessivo della scuola e quello medio ottenuto dalle scuole partecipanti al progetto V&M. I punteggi medi possono variare da 1 (punteggio più basso che la scuola può raggiungere) a 4 (punteggio più alto che la scuola può raggiungere). Più il punteggio medio della scuola si avvicina al punteggio massimo (valore = 4), più il risultato della scuola è da considerarsi buono. Al contrario più il punteggio medio della scuola si avvicina al punteggio minimo (valore = 1), più la scuola presenterà una difficoltà nell area considerata. Nei paragrafi successivi sono presentate diverse tabelle che contengono sia il punteggio medio della scuola considerata, sia quello delle scuole partecipanti al progetto V&M. La rappresentazione in tabella delle medie permette alla scuola di avere un termine di confronto esterno sul territorio nazionale. In aggiunta al punteggio medio, si presenta la deviazione standard sia della scuola considerata, sia delle scuole partecipanti a V&M. La deviazione standard viene riportata in quanto permette alla scuola di avere un indice di variabilità dei punteggi rispetto al punteggio medio ottenuto. Più la deviazione standard è elevata, più i punteggi degli insegnanti sono dispersi. Accanto a ciascuna media viene inoltre restituita la posizione della scuola rispetto alla media nazionale. Nello specifico, se la scuola si posiziona nella media avrà il simbolo, se si posiziona 5

sotto la media il simbolo, se invece si posiziona sopra la media avrà il simbolo. La posizione di ciascuna scuola è stata calcolata a partire dal punteggio medio nazionale 1 1.4. I risultati Di seguito viene riportato il punteggio medio ottenuto per le prime tre aree dalla scuola e dalla totalità delle scuole partecipanti al progetto V&M. In aggiunta al punteggio medio, le tabelle contengono la deviazione standard della scuola e quella delle scuole totali partecipanti al progetto V&M. 1.4.1. I Risultati dell'area Organizzazione e Funzionamento della Scuola La tabella 2 rappresenta i punteggi medi e le deviazioni standard dell area Organizzazione e funzionamento della scuola. Per questa area vengono restituiti altri tre punteggi che fanno riferimento a tre sottoaree: (1) direzione e gestione della scuola (tabella 3); (2) coinvolgimento delle famiglie e del territorio (tabella 4); e (3) formazione degli insegnanti (tabella 5). Esempi di Item per la sottoarea direzione e gestione della scuola sono: In questa scuola il dirigente scolastico contribuisce a creare un clima di lavoro positivo ; In questa scuola gli studenti sono assegnati alle diverse sezioni in modo equo. Esempi di item per la sottoarea coinvolgimento delle famiglie e del territorio sono: Questa scuola stimola la partecipazione delle famiglie alle sue iniziative ; Questa scuola collabora positivamente con gli enti del territorio (istituzioni, servizi, associazioni, aziende). Esempi di item per la sottoarea formazione degli insegnanti sono: Questa scuola è attenta ai bisogni formativi degli insegnanti ; Questa scuola offre corsi di formazione/aggiornamento utili per il mio lavoro. 1 E stato quindi calcolato un intervallo di confidenza della media osservata nel totale di scuole partecipanti, ossia l intervallo definito dalla predetta media più o meno l errore standard moltiplicato per la costante 1,96. 6

Per questa area vengono restituiti i punteggi al livello di istituto principale, in quanto agli insegnanti è stato chiesto di rispondere alle domande pensando all istituzione principale cui appartengono. Come per la precedente area viene restituita per ciascun punteggio (o sottoarea) la posizione dell istituzione rispetto alla media raggiunta dal totale delle scuole partecipanti. Tabella 2. e deviazione standard per l area Organizzazione e funzionamento della scuola Area 1. Organizzazione e Funzionamento della Scuola Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Scuola RMIC897006 2,95 0,26 Totale scuole V&M 3,01 ±0,38 Tabella 3. e deviazione standard per l area Direzione e gestione della scuola Area 1. Direzione e Gestione della Scuola Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Scuola RMIC897006 3,06 0,35 Totale scuole V&M 2,99 ±0,48 Tabella 4. e deviazione standard per l area Coinvolgimento delle famiglie e del territorio Area 1. Coinvolgimento delle Famiglie e del Territorio Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Scuola RMIC897006 2,92 0,21 Totale scuole V&M 3,08 ±0,38 7

Tabella 5. e deviazione standard per l area Formazione degli Insegnanti Area 1. Formazione degli Insegnanti Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Scuola RMIC897006 2,81 0,42 Totale scuole V&M 2,95 ±0,53 1.4.2. I Risultati dell'area Clima Scolastico La tabella 2 rappresenta i punteggi medi e le deviazioni standard dell area Clima scolastico. Esempi di Item dell area sono: In classe c è un clima positivo con gli studenti ; Sono motivato a lavorare in questa scuola. Per questa area vengono restituiti i punteggi al livello di sede, in quanto è stato chiesto agli insegnanti di rispondere alle domande pensando ad una delle sedi in cui insegnano. Accanto alla media raggiunta dalla singola sede viene inoltre restituito un punteggio che indica se la scuola si posiziona nella media, sotto la media, o sopra la media del totale delle scuole V&M partecipanti. 8

Tabella 6. e deviazione standard per l area Clima scolastico Area 2. Clima Scolastico Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Sede 1 RMEE897018 - Scuola Primaria 3,05 0,33 Sede 2 RMMM897017 - Scuola Sec. I grado 2,96 0,30 Totale scuole V&M 3,11 ±0,35 1.4.3. I Risultati dell'area Collaborazione e Politiche Scolastiche La tabella 7 rappresenta i punteggi medi e le deviazioni standard dell area Collaborazione e Politiche Scolastiche. Per questa area vengono restituiti altri due punteggi che fanno riferimento a due sottoaree: (1) collaborazione tra insegnanti (tabella 8); e (2) politiche scolastiche (tabella 9). Esempi di Item per la sottoarea collaborazione tra insegnanti sono: In questa scuola i colleghi della stessa classe si scambiano regolarmente informazioni sugli studenti ; In questa scuola i colleghi dello stesso ambito disciplinare o dipartimento si confrontano regolarmente nel corso dell anno scolastico. Esempi di Item per la sottoarea politiche scolastiche sono: Questa scuola facilita l uso dei laboratori nella didattica curricolare ; Questa scuola realizza efficacemente l inclusione degli studenti con disabilità. Per questa area vengono restituiti i punteggi al livello di sede, in quanto agli insegnanti è stato chiesto di rispondere alle domande pensando ad una delle sede dove insegnano. Come per le precedenti aree viene restituita per ciascun punteggio la posizione della sede rispetto alla media raggiunta dal totale delle scuole partecipanti. Tabella 7. e deviazione standard per l area Collaborazione e Politiche Scolastiche 9

Area 3. Collaborazione e Politiche Scolastiche Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Sede 1 RMEE897018 - Scuola Primaria 2,76 0,27 Sede 2 RMMM897017 - Scuola Sec. I grado 2,91 0,31 Totale scuole V&M 3,08 ±0,35 Tabella 8. e deviazione standard per la sottoarea Collaborazione tra insegnanti Area 3. Collaborazione tra Insegnanti Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Sede 1 RMEE897018 - Scuola Primaria 2,53 0,51 Sede 2 RMMM897017 - Scuola Sec. I grado 2,93 0,46 Totale scuole V&M 3,14 ± 0,43 Tabella 9. e deviazione standard per la sottoarea Politiche Scolastiche Area 3. Politiche Scolastiche Deviazione Standard rispetto alla media nazionale Sede 1 RMEE897018 - Scuola Primaria 2,87 0,27 Sede 2 RMMM897017 - Scuola Sec. I grado 2,90 0,26 Totale scuole V&M 3,05 ± 0,38 10

1.4.4. I Risultati dell area Attività e Strategie didattiche La quarta area è stata predisposta al fine di individuare le attività e le strategie didattiche maggiormente utilizzate dagli insegnanti tra quelle proposte. La tabella 10 riporta la percentuale di scelte ottenuta da ciascuna attività, mentre la tabella 11 riporta la percentuale di scelte ottenuta da ciascuna strategia didattica. Nelle tabelle viene riportata anche la percentuale di scelte raggiunta complessivamente dalle scuole V&M. I dati nelle tabelle fanno riferimento alle differenti sedi dell istituzione principale, in quanto agli insegnanti è stato chiesto di rispondere pensando ad una sede dove insegnano. 11

Tabella 10. Attività indicate come maggiormente utilizzate dagli insegnanti in percentuale a. Far esercitare gli studenti individualme nte in classe b. Far lavorare gli studenti in piccoli gruppi c. Lasciare spazio a discussioni in classe e a interventi liberi degli studenti d. Dedicare tempo in classe alla correzione dei compiti o degli esercizi e. Organizzare attività che richiedono la partecipazio ne attiva degli studenti Sede 1 RMEE897018 - Scuola Primaria 60,00 0,00 20,00 40,00 80,00 Sede 2 RMMM897017-57,14 35,71 42,86 14,29 50,00 Scuola Sec. I grado Totale scuole V&M 49,44% 31,95% 39,48% 32,03% 42,80% 12

Tabella 11. Strategie didattiche indicate come maggiormente utilizzate dagli insegnanti in percentuale Sede 1 RMEE897018 - Scuola Primaria Sede 2 RMMM897017 - Scuola Sec. I grado Sede 3 + - + a. Differenziare i compiti (esercizi, attività) in base alle diverse capacità degli studenti b. Argomentare la valutazione dicendo allo studente in cosa ha fatto bene e in cosa ha fatto male c. Dare indicazioni sul metodo da seguire per svolgere un compito d. Esplicitare agli studenti gli obiettivi della lezione e. Verificare la comprensione degli argomenti facendo domande 20,00 20,00 40,00 60,00 60,00 28,57 57,14 35,71 7,14 71,43 Sede 4 + - + Totale scuole V&M 28,10% 24,03% 39,18% 16,23% 48,02% 13

14