La ISO 22000 nel packaging alimentare e il regolamento sui materiali a contatto con alimenti (MCA)



Documenti analoghi
La norma internazionale sulla sicurezza alimentare nella ristorazione collettiva

È IL NUMERO CHE TUTELA IL CONSUMATORE, OVVERO LA CERTIFICAZIONE ISO PIÙ RESTRITTIVA SULLA SICUREZZA ALIMENTARE

Corsi di Formazione. Settori Alimentare e Packaging

GMP e controllo ufficiale sulla produzione di Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA)

La disciplina dei MOCA (Materiali ed Oggetti a Contatto con gli Alimenti): profili generali

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

La norma internazionale sulla gestione della sicurezza alimentare (ISO 22000) nell attuale contesto legislativo

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS AV2/07/11 ARTEMIDE.

[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI

07/04/2015 GLI SCHEMI DI CERTIFICAZIONE IN AMBITO PACKAGING PER ALIMENTI: UNI EN 15593, BRC/IOP E GMP FEFCO

Reg. CE 2023/2006 Applicazione delle GMP nell industria per l imballaggio

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe?

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

CERTIQUALITY. Area Certificazione Qualità. Settore Agroalimentare. Cremona 27 Ottobre 2006

1. Il decreto Legislativo 155/97

LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

Il Manuale di Corretta Prassi per le Imprese Agricole. Corso per i Coordinatori Regionali di Campagna Amica 5 marzo 2013

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data:

LINEA GUIDA SISTEMA TRACCIABILITA MARCHI D AREA

REGOLAMENTO PARTICOLARE PER LA CERTIFICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE - ISO I & F BUREAU VERITAS ITALIA

Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati

Fornitori di MOCA: quali strumenti utilizzare per un efficace ed efficiente controllo dei fornitori e delle forniture

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre Federata

LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

Associazione Industriali delle Carni - ASS.I.CA.

I modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza

Etichettatura degli additivi

Produzione Certificata: il Manuale di Corretta Prassi Operativa (Parte I)

GMP e HACCP. I principali rischi di aziende non certificate sono:

Newsletter del MARZO In sintesi:

ADVANCE SAN MARINO. Ovvero FARE SQUADRA PER MIGLIORARE

AGENZIA ITALIANA del FARMACO Aula Magna Istituto Superiore di Sanità

MANUALE DELLA QUALITÀ

Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015

Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi


ISO SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE

L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente

LA QUALITÀ. Prof. Vincenzo Leo - Trasformazione dei prodotti- ITA Emilio Sereni

IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO )

Additivi alimentari: aspetti normativi e criticità della etichettatura

Ing. Alberto Rencurosi

Perché le regole e come

QUALITÀ E CERTIFICAZIONE NELL AGROALIMENTARE VENETO

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Il Sistema di Gestione

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

L applicazione del pacchetto igiene nell industria alimentare. Dott. Rocco SCIARRONE Direttore Dipartimento Prevenzione Az.

La CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE UNI EN ISO PACKAGING

BS OHSAS 18001: Occupational. Health. Safety. Assesments. Series

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

L applicazione della normativa HACCP nell agroindustria. Dott. Rocco SCIARRONE Direttore Dipartimento Prevenzione Az.

Il Responsabile della Qualità e della Sicurezza alimentare nella filiera agro-alimentare

PRESENTAZIONE SISTEMA HACCP

CERTIFICAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE -Qualita - - Sicurezza - - Tracciabilita -

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

ISO ed. 05: solo una nuova norma o uno strumento di governo degli standard di prodotto esistenti?

Gestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Qualità è il grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000:2005)

Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi

APPLICAZIONE DEL (D.L.1937/07) SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP. DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

Alto livello igienico

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI:

GMP e norme ISO nella produzione dei dispositivi medici. Antonella Mamoli Roma, 19 Maggio 2009

La certificazione ambientale

Ministero della Salute

La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.


La sorveglianza del mercato alla luce del nuovo regolamento 528/2012 (UE)

GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE CHIMICHE PER LA SICUREZZA DELLA LOGISTICA CHIMICA. MILANO, 13 maggio 2013

Good Manufacturing Practice

1 La politica aziendale

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

Sicurezza degli alimenti e tutela della salute dei consumatori nella vigente disciplina alimentare

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

Sistemi di certificazione e accreditamento

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

ƒ Gli standard e la gestione documentale

NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

PACCHETTO IGIENE. 853, 854 e 882 emanati nell anno 2004.

sommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 3. tracciabilità e rintracciabilità 4. diagramma di flusso operativo 5.

LA CERTIFICAZIONE DI SISTEMA NELLA FILIERA DEL GRANO DURO IN SICILIA

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

LE CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

Transcript:

La ISO 22000 nel packaging alimentare e il regolamento sui materiali a contatto con alimenti (MCA) 1

Scopo e campo di applicazione della ISO 22000 SCOPO: si applica quando una organizzazione delle filiera alimentare ha bisogno di dimostrare la propria capacità di controllare i pericoli per la sicurezza alimentare al fine di garantire un alimento sicuro al momento del consumo umano. CAMPO DI APPLICAZIONE: tutte le organizzazioni coinvolte in ogni aspetto della filiera alimentare 1. FOOD CHAIN : produzione mangimi, coltivazione, allevamento, prima trasformazione alimenti, seconda trasformazione alimenti, commercio all ingrosso, commercio al dettaglio, catering e ristorazione 2

FOCUS ON. 2.NEAR FOOD: produttori di pesticidi, fertilizzanti (principi attivi per l agricoltura), medicinali veterinari per l allevamento, produttori di additivi alimentari, trasporto e stoccaggio di prodotti alimentari, produttori di impianti e attrezzature(meccano-alimentare),produttori di agenti sanificanti e prodotti di pulizia, produttori di imballaggi per alimenti, fornitori di servizi per l industria alimentare 3

OBIETTIVI della norma Proporre uno Standard uniforme in campo internazionale sul sistema di gestione della sicurezza alimentare e quindi uno std uniforme sull applicazione dell HACCP e delle GMP, GHP e GAP Le organizzazione non food non hanno obblighi di legge sul sistema di gestione della sicurezza secondo l HACCP! 4

SETTORE IMBALLAGGI ALIMENTARI PACKAGING Mostra interesse dalla seconda metà anni 90 all applicazione del sistema di autocontrollo HACCP (volontaria) Linee guida all applicazione HACCP su imballaggi (Istituto italiano imballaggi) Interesse rinnovatosi con il pacchetto igiene (nuovi indirizzi ) Interesse del settore -coinvolto anche recentemente in problemi di sicurezza alimentare causati da inchiostri utilizzati sull imballo primario (es. ITX) a: dimostrare l igienicità dell imballaggio che svolge sempre più funzione di conservazione proattiva e non solo protettiva (imballaggio attivo e intelligente) ridurre o annullare le cessioni di sostanze indesiderate(odori, sapori ) al di sotto anche di limiti specifici di cessione 5

gestire un sistema di sicurezza nella fabbricazione di imballaggi alimentari ( per evitare contaminazione chimica, rischio microbiologico, corpi estranei, difetti di fabbricazione pericolosi, cross-contamination con imballaggi non ad uso alimentare..) garantire la rintracciabilità richiesta in modo cogente (dal reg. CE 1935/2004 art. 17) dal 27.10.2006 IMBALLAGGIO PRIMARIO è l oggetto di maggiore interesse IL 70% degli imballaggi prodotti è destinato al SETTORE ALIMENTARE! Il settore conosce le problematiche di IGIENE, ed il metodo HACCP, sebbene in modo volontario e non diffuso! 6

Quali vantaggi? RISPONDERE ALLE RICHIESTE CAUTELATIVE DEI PRODUTTORI ALIMENTARI CHE DEVONO GARANTIRE LA FOOD SAFETY AL CONSUMATORE Affrontare organizzati le EMERGENZE alimentari, con procedure di ritiro e richiamo, garantendo coordinamento e comunicazione lungo la filiera con i produttori alimentari! 7

I requisiti della norma volontaria Iso 22000 consentono di: Implementare, mantenere e aggiornare un sistema per la gestione della sicurezza; dimostrare la conformità ai REQUISITI DI LEGGE es. Reg. 1935/04 -applicabili per la sicurezza imballaggi; dimostrare la conformità ai REQUISITI CLIENTE che riguardano la sicurezza alimento al fine di aumentare la soddisfazione; comunicare efficacemente alle parti interessati della filiera Alle PMI : di attuare un insieme di misure di controllo sviluppate esternamente 8

La conformità legislativa è oggetto di valutazione nel corso di una VI ISO 22000. I REQUISITI DI LEGGE: Regolamento quadro sul food packaging: Reg. Ce 1935/2004 Materiali e oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari E IL REGOLAMENTO del 2004 CHE ABROGA LE DIRETTIVE 80/590 E 89/109! 9

Il regolamento CE 1935/2004 sui materiali a contatto con gli alimenti (MCA) - si applica a tutti i materiali e oggetti -di qualunque natura sia il materiale componente o la funzione (imballaggi, oggetti promozionali, colle e inchiostri utilizzati per la stampa delle etichette, ) Non esistono materiali e oggetti NON regolamentati Collegamento alla food law (Reg. Ce 178/92) per alcune definizioni e principi + introduzione definizione imballaggi attivi e intelligenti 10

ART. 3 requisiti generali E cambiato il principio : il materiale NON deve essere INERTE, tale da NON cedere, non alterare la composizione, NON deteriorare dal punto di vista organolettico. I nuovi materiali non sono concepiti per essere inerti. Si chiede invece che: i materiali e gli oggetti devono essere prodotti conformemente alla GMP affinchè non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in q.tà tale da: a)costituire un pericolo per la salute umana b) Comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari c) Comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche DA QUI necessità di rivedere DICHIARAZIONI DI CONFORMITA! 11

Materiali e oggetti attivi e intelligenti Materiali e oggetti attivi sono quelli destinati a prolungare la conservabilità o mantenere o migliorare le condizioni dei prodotti alimentari imballati Possono quindi comportare modifiche della composizione o delle caratteristiche organolettiche a condizione che tali modifiche rispettino le disposizioni comunitarie applicabili agli alimenti, vedi direttiva sugli additivi alimentari( 89/107/CEE). Le sostanze incorporate in materiali attivi e intelligenti si considerano ingredienti ai sensi della direttiva 2000/13. Non devono comportare modifiche della composizione tali da poter fuorviare il CONSUMATORE (esempio coprendo il deterioramento) 12

ETICHETTATURA Dicitura o Simbolo europeo idoneità contatto con alimenti Nelle fasi di commercializzazione diverse dalla vendita al dettaglio info sui documenti di accompagnamento, etichette o sui materiali oggetti medesimi 13

Dichiarazione di conformita I materiali e oggetti devono essere accompagnati da una dichiarazione che attesti la loro conformità alle norme vigenti. Tale conformità deve essere dimostrata da documentazione appropriata disponibile su richiesta alle autorità competenti. Produttore imballaggi: emette dichiarazione di conformità + archivio documentazione di supporto in azienda Utilizzatore azienda alimentare: possesso della dichiarazione di conformità del produttore 14

Art. 17 Rintracciabilità novità! unico articolo che entra in vigore dopo 2 anni - il 27.10.2006 tutte le aziende predispongano sistemi atti a individuare, in ogni fase della produzione e commercializzazione, i fornitori nonché i soggetti a cui sono stati forniti materiali e oggetti La rintracciabilità è garantita in tutte le fasi per facilitare il controllo, il ritiro dei prodotti difettosi, le informazioni ai consumatori e l attribuzione delle responsabilità. In linea con il reg. 178/02! Richiesta della Iso 22000 al p.to 7.9 15

EFSA e reg. Ce 882/2204 Art. 7 Le disposizioni che possono avere implicazioni sulla salute pubbliche sono adottate previa consultazione dell EFSA Art. 24 ispezione e controllo Gli stati membri svolgono controlli ufficiali conformemente alla normativa sui controlli ufficiali di alimenti e mangimi (Reg. 882/2004) 16

Considerazioni La norma Iso 22000 chiede l applicazione di un sistema Haccp modello Codex Alimentarius, che è la misura preventiva massima per garantire lo scopo del reg. 1935 (art. 3) affinchè il packaging non costituisca un rischio per la salute umana. 17

L analisi dei pericoli è fatta in modo analogo a quella che si fa per gli alimenti: pericoli fisici, chimici, biologici, microbiologici. Attenzione alle cessioni e contaminanti! Documentare con analisi di cessione Le GMP, GHP nel settore imballaggi possono diventare parte del sistema di gestione sicurezza alimentare come PRPs-programmi dei prerequisiti. 18

ITER DI CERTIFICAZIONE ISO 22000 Nelle verifica di certificazione- che prevede FASE 1 e FASE 2- viene VALUTATA durante la prima fase la CONFORMITA LEGISLATIVA dell organizzazione sugli aspetti di sicurezza alimentare E un ausilio per verificare la corretta applicazione della legislazione aggiornata(*). Con l implementazione della Iso 22000 l azienda deve comunque fare un riscontro sullo stato di aggiornamento legislativo e il suo grado di conformità. ES. (*) rintracciabilità imballaggio e materiale a contatto con alimenti implementata dichiarazioni di conformità 19

GLI ELEMENTI CHIAVE: Comunicazione interattiva Sistema di gestione Controllo del processo Programma dei PRP s Principi HACCP 20

I CAPITOLI: Il capitolo 5 riguarda la responsabilità della direzione. Il capitolo 6 riguarda le risorse disponibili per implementare il FSMS. Il capitolo 7 cuore della norma- è sulla pianificazione e realizzazione di cibi sicuri. Associa i Programmi dei Prerequisiti con le fasi di applicazione dell HACCP. Il capitolo 8 E il sistema di retroazione del FSMS, comprende validazione, verifica e miglioramento. 21

POLITICA PER LA SICUREZZA imballaggio ai fini della salubrità alimento La richiesta dai clienti (aziende alimentari) c è sempre stata Occorre dare ora enfasi elaborando una dichiarazione sulle garanzie di sicurezza packaging! RESPONSABILE gruppo per la Sicurezza alimentare Gestisce il gruppo per la sicurezza alimentare, può essere il responsabile autocontrollo HACCP 22

L HACCP secondo il CODEX E l allegato alla CAC/RCP 1-1969, Rev. 4 (2003), quindi l esplicazione dei 7 principi dell haccp inteso come metodo di analisi del rischio internazionalmente conosciuto e le 12 tappe per l applicazione del sistema HACCP Tabella di corrispondenza 7 principi HACCP e Iso 22000 (appendice B) 23

TABELLA ISO/TS 22004 linea guida per l applicazione della norma Iso 22000 Pianificare cibi sicuri Correlazione tra Iso 22000 e le 12 tappe o passi del Codex Alimentarius- Haccp guidelines La sovrapposizione nelle attività tra haccp modello Codex e Iso 22000 è tale che le due attività specifiche della sola Iso 22000 sono: stabilire i Programmi dei prerequisiti operativi Validazione delle combinazione delle misure di controllo 24

LA COMUNICAZIONE lungo la filiera COSA: informazioni relative agli aspetti della sicurezza Comunicazione esterna- CHI? clienti, fornitori, autorità di controllo e legislative Comunicazione interna - Il Gruppo per la Sicurezza deve essere informato in modo tempestivo di qualsiasi cambiamento 25

Requisito 5.6 : 5.6.1 comunicazione esterna..efficaci accordi per comunicare con: fornitori, clienti, autorità legislative e autorità pubbliche di controllo(regolamentari) e altre organizzazioni 5.6.2 comunicazione interna il gruppo per la sicurezza alimentare sia informato in modo tempestivo dei cambiamenti, includendo, ma non limitatamente, i seguenti: a) prodotti o nuovi prodotti b) materie prime, ingredienti e servizi..ossia tutti i cambiamenti e le notizie che hanno un impatto sulla sicurezza alimentare 26

EMERGENZE 5.7-Iso 22000 Breve e sintetica indicazione sulle gestione emergenze: si richiedono procedure per gestire potenziali situazioni di emergenza e incidenti che possono avere impatto per la sicurezza alimentare (art.19 e 20 del reg. 178/02) RASFF Sistema rapido d allerta (reg. 178/02) Nel quale confluiscono anche le allerte causate da imballaggi (es. ITX) 27

I PRP s Definizione: condizioni ed attività di base per la sicurezza alimentare necessarie per mantenere un ambiente igienico idoneo per la produzione, lavorazione e fornitura di prodotti sicuri. Sono per il food packaging (settore K): GMP (manufacturing), GHP (hygienic),-tutti termini equivalenti. Esempi nell allegato C dal Codex Alimentarius: Code of Pratice or Code of Hygienic Practise di diversi settori 28

7.9 Traceability System L organizzazione deve stabilire a applicare un sistema di rintracciabilità che consenta l identificazione dei lotti di prodotto e le loro relazioni con i lotti delle materie prime, con le registrazioni di processo e di consegna. Richiesta di rintracciabilità art. 17 del 1935/04 su imballaggi e materiali dal 27.10.2006 29

RITIRI 7.10.4 Procedura documentata per: Notifica alle parti interessate gestione del prodotto ritirato come dei lotti ancora in magazzino Sequenza azioni da intraprendere N.B.: I ritiri comprendono i richiami!!! Per la Iso 22000 30

CONCLUSIONI E una norma di sistema, che consiglia un approccio sistemico alla gestione della sicurezza alimentare (food safety); I concetti o strumenti di FOOD SAFETY (analisi dei pericoli o rintracciabilità) sono strumenti ormai consolidati nel food, però sono poco conosciuti e diffusi non-food; Vede la sicurezza alimentare come strumento competitivo, oggetto della politica e comunicazione aziendale- una leva strategica quindi; 31

CONCLUSIONI E una diversa lettura, internazionalmente riconosciuta, univoca, basata sull HACCP e creata per essere certificata Avvicinamento alle norme del Codex Alimentarius vedi allegato C) e alla legislazione europea La certificazione del Sistema di sicurezza alimentare consente la comunicazione a clienti (multinazionali, produttori alimentari utilizzatori di food packaging) rispetto ad un modello universale! 32

GRAZIE! Clementina Clementi Responsabile sviluppo tecnico agrolimentare agro@cermet.it 33