Dipartimento di Economia dell Università degli Studi di Parma La logistica delle imprese commerciali



Documenti analoghi
Dipartimento di Economia dell Università degli Studi di Parma I prestatori di servizi logistici

LA LOGISTICA INTEGRATA

Chi è Conad CO. = CONSORZIO NA. = NAZIONALE D. = DETTAGLIANTI. Conad è organizzata su 3 livelli: Gli IMPRENDITORI/SOCI. Le COOPERATIVE.

XMART per gestire il retail non food

CERMES Università Bocconi. Milano, 5 marzo 2010

Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione

I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi correnti

_ AZIENDA. La CDF fonda le sue origini all inizio degli anni 70.

La logistica del farmaco Claudio Jommi

Il sistema logistico integrato

SCELTA DEI CANALI DISTRIBUTIVI NEI MERCATI ESTERI

IL NUOVO CENTRO DISTRIBUTIVO DEL GRUPPO CAMST

Coop e i prodotti a marchio da agricoltura biologica. La linea bio-logici Coop

COLLABORARE CON LA DISTRIBUZIONE

More Riordino Automatico

Azienda sicurezza e ferramenta oltre 100 anni

Big & Small oltre l ipermercato, le opportunità di nuovo sviluppo. Duccio R.L. Caccioni

ALBERT. copyright hventiquattro

Linee Guida del B2B per il Sistema Coop

Dipartimento di Economia dell Università degli Studi di Parma Il magazzino

Il Magazzino Unico: un confronto tra modelli

SC JOHNSON MILANO, 25 FEBBRAIO 2009

La distribuzione commerciale dei prodotti agro-alimentari

Il canale on-line di Coop La spesa che non pesa

CASEhistory m 2. Una struttura autoportante di

ANALISI DELLO SCENARIO DISTRIBUTUIVO. GUIDO CRISTINI Ordinario di Marketing- Università degli Studi di Parma

La gestione del volantino: due esperienze a confronto

3 LE CARATTERISTICHE COMMERCIALI E LOGISTICHE DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA IN VENETO (Luca Lanini, Marina Montedoro)

Trasporto// alimentare a tripla temperatura Cassonato Isotermico Frigo Container. progettazione/realizzazione

EVOLUZIONE NUMERO PUNTI VENDITA

Carta e cartone: imballaggio responsabile

L allineamento delle informazioni di prodotto. Massimo Bolchini Indicod-Ecr

Logistica e Distribuzione. L attività di famiglia

Provincia di Forlì Cesena Assessorato alle Politiche Agroalimentari

Page 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.

Logistica e ecommerce B2c

La scelta dei canali di entrata. Michela Floris

VI SONO SEMPRE SPAZI DI RECUPERO, PURCHÉ LO SI VOGLIA E SI ABBIA LA CREATIVITÀ E LA DETERMINAZIONE PER FARLO.

La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico

Il Magazzino Unico: un confronto tra modelli

POLITICHE DISTRIBUTIVE

Ottava Edizione. La Programmazione e Controllo della Produzione Prof. Sergio Cavalieri

IL CASO DELL AZIENDA.

I vantaggi del DDT digitale sulla logistica e sul punto vendita

La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :

Partesa. Partesa. Come Partesa Lombardia ha recuperato efficienza e costi nel proprio magazzino affidandosi a Replica Sistemi

UNITED COLORS OF BENETTON. DOTT. FRANCESCO BARBARO

L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO

LE DECISIONI STRATEGICHE DI ACQUISIZIONE- CESSIONE AZIENDALE

IL TRADE MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino

Logistica industriale e gestione degli approvvigionamenti

STUDIO DI SETTORE UM01U ATTIVITÀ ATTIVITÀ ATTIVITÀ SUPERMERCATI DISCOUNT DI ALIMENTARI

Programmazione disciplina: Tecniche professionali dei servizi commerciali. Impostare ed elaborare le scritture di assestamento.

Innovative Procurement Process. Consulting

2.1 La logistica integrata ed il sistema CIM 10

TradeLab per NON FOOD E GDO DESPECIALIZZATA: I PROCESSI DI INTERFACCIA TRA INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE

RICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN

ECCELLERE NELLA LOGISTICA. Generare opportunità con la logistica

Parte Quarta Aspetti Logistici della Vendita

Innovare i territori. Ennio Lucarelli Vice Presidente Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici

Stefano Perboni. CEO Gruppo Opengate. Road Show Nuovo Mercato. Palazzo Mezzanotte. 20 Novembre 2002

Ottava Edizione. Gestione delle Scorte Prof. Sergio Cavalieri

LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01

Stoccaggio e gestione dei depositi per conto terzi (outsourcing): ricevimento, stoccaggio e preparazione delle merci a temperatura controllata;

FAST FASHION. La novità del Fast Fashion: perché è un fenomeno interessante LA DINAMICA DEL MERCATO:

SISTEMA DI FILIERA AMALATTEA PER LA PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE, DISTRIBUZIONE, COMMERCIALIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL LATTE DI CAPRA.

MARKETING La gestione dei canali distributivi. Marketing - Prof. Giovanni Mattia Roma Tre, Economia

< G. TECILLA > < BIO > il il contatto tra domanda e offerta: un progetto di piattaforma e-commerce per il il mercato del biologico

Previsioni di vendita e pianificazione: leve per migliorare il livello di servizio. Bologna, 26 settembre 2013

ORTODIADE. OrtoDiade, il software che dà buoni frutti.

I processi di approvvigionamento

I Tempi e Metodi nella Logistica Produttiva: un caso aziendale

Brochure informativa 1

Attualmente operiamo in tutta Italia con oltre 600 risorse.

Progetto LIFE10 ENV IT NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1

La distribuzione urbana ed il servizio Taxi Merci in Siena

Eurocompany Group. Il nostro lavoro, il vostro successo certificato.

articoli per la ferramenta materiali edili ed affini

Consorzio Elettra s.r.l /C Prato (PO) Prato (PO)

LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG

INNOVAZIONE GESTIONALE IN SANITA

Monetizzare significa letteralmente: valutare in denaro - convertire in denaro.

La razionalizzazione dei flussi logistici in A.V.E.N.

Le prestazioni della Supply Chain

CONAD ADRIATICO. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO Facoltà di Scienze della Comunicazione Corso di Comunicazione esterna. Prof.

Le scelte nella rete di distribuzione. La distribuzione deve rendere disponibile il prodotto nel momento e nel luogo desiderati dal cliente

LE RETI DI IMPRESA. Un nuovo modello di sviluppo economico. Con il contributo di

Capitolo XIV. La gestione della produzione

Direttore del Centro di Ricerca sulla Logistica LIUC Università Cattaneo

Il commercio elettronico b2c. casi studio di settore


Produzione Alimentare

GESTIONE DELLA PRODUZIONE

La progettazione della catena di distribuzione nella supply chain. Progettare la catena distributiva 1

I.C.S. Iniziativa Car Sharing. La mobilità sostenibile: ricerca, innovazione e opportunità di business Milano, 28 gennaio 2008

Evoluzione depositi territoriali

Benvenuti nel mondo della Logistica

ACQUISTO D'IMPULSO ACQUISTO SUGGERITO. Glossario essenziale della GDO

L esperienza di CEVA Logistics per il settore Fashion Esperienza globale, velocità, capillarità ed E-commerce

Smyb: l operatore logistico sicuro e affidabile.

Transcript:

dell Università degli Studi di Parma La logistica delle imprese commerciali

Chi rifornisce i punti vendita? Commercio tradizionale Commercio moderno Concentrazione commercio moderno FORNITORI FORNITORI FORNITORI FABBRICA FABBRICA FABBRICA SCORTE MATERIE PRIME ELABORAZIONE ORDINI SCORTE MATERIE PRIME ELABORAZIONE ORDINI SCORTE MATERIE PRIME ELABORAZIONE ORDINI SCORTE CENTRALI PRODOTTI FINITI SCORTE REGIONALI CONSEGNE PRESTATORE DI SERVIZI LOGISTICI PARCO AUTOMEZZI SCORTE CENTRALI PRODOTTI FINITI SCORTE REGIONALI CONSEGNE PRESTATORE DI SERVIZI LOGISTICI PARCO AUTOMEZZI SCORTE CENTRALI PRODOTTI FINITI SCORTE REGIONALI CONSEGNE PRESTATORE DI SERVIZI LOGISTICI PARCO AUTOMEZZI CONDIZIONAMENTO CONDIZIONAMENTO CONDIZIONAMENTO PREPARAZIONE ORDINI PREPARAZIONE ORDINI PREPARAZIONE ORDINI PIATTAFORMA PIATTAFORMA PIATTAFORMA PUNTI VENDITA PUNTI VENDITA PUNTI VENDITA DISTRIBUTORI (INGROSSO / DETTAGLIO) DISTRIBUTORI (INGROSSO / DETTAGLIO) DISTRIBUTORI (INGROSSO / DETTAGLIO)

Perché le imprese commerciali fanno logistica? Per realizzare economie di scala interne ed esterne Riduzione del costo di acquisto delle merci Sconti per approvvigionamenti per carico completo Miglioramento della politica di gestione delle scorte Gestione speculativa delle scorte Economie di costo nella logistica di punto vendita Consegna diretta: + 2% Dimensione minima dell ordine Aumento della produttività dello spazio di vendita Eliminazione della zona di riserva

Perché le imprese commerciali fanno logistica? Aumento della produttività del personale di PdV Rifornimento per carico completo misto Miglioramento delle operazioni di scarico e messa a scaffale Centralizzazione degli aspetti amministrativi correlati all ordine Controllo e gestione del livello di servizio alla rete Riduzione dei punti di stoccaggio numero dei nuovi depositi 1 x100 numero dei depositi in essere Riduzione del lead time e della scorta a scaffale Flessibilità del sistema logistico Minimizzazione dei costi di gestione delle scorte e massimizzazione dei proventi finanziari

Non esiste una soluzione logistica ottimale per tutte le imprese VINCOLI STRATEGICI Prodotti monocanale / multicanale Mercati sviluppo concentrato / capillare bacini d utenza più o meno ampi VINCOLI DIMENSIONALI ED ORGANIZZATIVI Giro d affari volumi movimentati Forma aziendale controllo del business parziale / totale Politica di vendita costo / servizio

Qual è il trade off tra consegna diretta ed indiretta? INSEGNE MQ STOCCAGGIO/ FATTURATO SUPERAL T 59,03 PAM 52,18 UNES 43,7 C3 37,75 DESPAR 34,74 EUROMADIS 33,52 COOP ITALIA 26,5 DITEXAL 23,47 CRAI 22,96 SISA 18,44 GAROSCI 13,33 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 75 Livello di centralizzazione delle scorte (%) 90909090 60 50 75 30 20 20 80 Francia Germania Italia Spagna UK 95 70 20 70 60 95 25 10 66 90 97 95 90 Molto deperibili Deperibili Drogheria Bevande Surgelati

Qual è il trade off tra consegna diretta ed indiretta? La scelta del canale di rifornimento dipende da: i volumi movimentati per categorie logistiche omogenee la frequenza di consegna a punto vendita La consegna diretta è conveniente quando: non ci sono le economie di scala per autoprodurre a costi inferiori il produttore non riconosce uno sconto per la consegna a magazzino

Il profilo logistico medio delle imprese italiane Minimo Medio Massimo Fatturato (miliardi) 53 135 213 Superficie di stoccaggio (mq) 8.550 14.405 22.300 Colli movimentati all anno (milioni) 2.475 7.926 13.000 Numero di codici di magazzino 3.505 5.137 7.500 Numero di punti vendita serviti 35 156 416 Quota di distribuito a punti vendita con 9% 32% 71% superficie > 800 mq Indice di rotazione 8 16 27 Numero di addetti 30 69 98 Costo logistico in % del fatturato 4.39% 5.1% 6.55% Superficie di stoccaggio grandi distributori 20.000 europei (mq) Costo logistico grandi distributori europei 2.8%

Magazzini o piattaforme? Specializzazione per categorie logistiche e formati Gerarchizzazione del flusso fisico delle merci Standardizzazione dell handling Gestione selettiva delle scorte Reti a livelli miste

Molti attribuiscono alla logistica costanza ed immutabilità nel tempo Ipermercato della prima generazione di Carrefour 2.500 mq di superficie, 3.500 referenze grocery, 20.000 non alimentari Consegna diretta Trading up della formula: 50.000 referenze Centralizzazione delle scorte 60% alimentari secchi 95% deperibili 100% prodotti ittici, ortofrutticoli, surgelati 40 cedi/piattaforme terziarizzati Magazzini: scatolame 14, liquidi 6, surgelati 5 Piattaforme: deperibili 7, Pesce 4, ortofrutta 4 Costo logistico: 2,3% del fatturato

Cosa è successo e cosa accadrà in Italia? 1993: anno di svolta per la Gdo Il sistema tollera l inefficienza operativa quando il trend delle vendite è positivo 2001: la partita della sopravvivenza si gioca sulla dimensione aziendale Concentrazione e fusioni di aziende Riorganizzazione logistica delle insegne Economie di scala interne ed esterne sono interrelate La DO ha uno svantaggio competitivo rispetto alla GD GD: solo problemi tecnici e sindacali DO: succursalismo associativo

L esempio di Intermarchè Centralizzazione della logistica = Fonte del vantaggio competitivo Elevato livello di fedeltà degli associati (85%) 30 cedi per rifornire 3.000 punti vendita circa

L esempio di Intermarchè DEPERIBILI SCATOLAME CEDI MISTI NON FOOD IL SISTEMA LOGISTICO REALIZZATO DA INTERMARCHE CONSENTE DI OTTIMIZZARE IL TRASPORTO DELLE MERCI SU BASE NAZIONALE E DI RIAPPROVVIGIONARE I PUNTI VENDITA GIORNALMENTE. IL LEAD TIME DELLE DIVERSE CATEGORIE MERCEOLOGICHE E' IL SEGUENTE: - DEPERIBILE 1 h. e 30 - SCATOLAME circa 3 h. - NON FOOD circa 6 h.

L esempio del CRAI AREA DI INFLUENZA SEI CEDI (*) CEDI PROVINCIA. SUPERFICIE. (mq) CODE TO 15.500 NEALCO RA 10.600 CONSORZIO LA CAPITALE RM 14.000 COAL AN 18.000 DEA MARKET AN 10.000 MULTIMARKETS SS 10.000 UNIONE COOPERATIVA PR 8.500 COMAC MN 6.000 RIVER C. S. VR 5.600 CRAI TOSCANA SI 6.000 CAPUTO ATTILIO AQ 7.600 M 6 O NA 5.000 UVAB BA 6.000 ISA CA 8.400 FRATELLI IBBA OR 6.020 PICCOLI CEDI 92.950 TOTALE 230.170 (*) L area di influenza dei cedi e stata indicata con la concentrazione territoriale della superficie dei supermercati e ipermercati. 14

L esempio di Esselunga AREA DI INFLUENZA DEI CEDI (*) CEDI PROVINCIA SUPERFICIE (mq) AREA DI INFLUENZA LIMITO DI MI n.p. PIOLTELLO SESTO FIORENTINO FI n.p. (*) L area di influenza dei cedi è stata indicata con la concentrazione territoriale della superficie dei supermercati e ipermercati. 15

L esempio di Standa AREA DI INFLUENZA DEI CEDI (*) CEDI PROVINCIA SUPERFICIE (mq) AREA DI INFLUENZA MILANO MI 46.000 VENEZIA VE 12.000 GENOVA GE 25.000 CAGLIARI CA 5.600 ROMA RM 46.000 BARI BA 22.500 CATANIA CT 13.000 TOTALE 170.100 16

Quali chiavi di successo per la logistica? Posizionamento organizzativo e strutture adeguati all obiettivo che si vuole raggiungere. Eccellenti sistemi per gestire le informazioni La logistica vive di informazioni Diffusione di cultura logistica all interno dell azienda Realizzazione del costo totale Adeguatezza del livello professionale della/e persone Coerenza tra la fase di sviluppo della logistica e la strategia aziendale

Le interrelazioni tra logistica del produttore e del distributore Produzione Confezionamento Imballaggio Formazione pallet Formazione carichi Trasporto Scarico Livello stock Piani di consegna Raccolta ordini Emissione ordini Ricondizionamento Messa a magazzino Picking Livello stock Formazione carichi Trasporto ai PDV PDV Ordini PDV Consumatori 18

Gli imballaggi Altezza e qualità del pallet Aumento dei costi delle operazioni di scarico dei distributori Ricondizionamento dei pallet Pallettizzazione collettame sfuso La richiesta di mixed loads accompagnerà il processo di concentrazione in atto nella distribuzione I distributori destoccano agendo sul lead time e sul ciclo di riordino La durata del ciclo di produzione è solitamente superiore al lead time di consegna La programmazione della produzione dipenderà sempre di più dalle previsioni di vendita (produzione per il magazzino) 19

Gli imballaggi Dimensione e qualità degli imballi Standardizzazione dei formati Robustezza e codifica per consentire l automazione Le etichette intelligenti Dimensionamento in funzione della rotazione dei prodotti Rispetto della normativa Ronchi ed adozione di soluzioni ecologiche 20

Le procedure amministrative Richiesta di bolle di accompagnamento e di fatture compatibili con le specifiche del sistema informativo del distributore Necessità di definire degli standard per evitare la moltiplicazione dei formati Il caso Metro e infine puntualità degli arrivi Completezza quali-quantitativa dei carichi 21