Lavoro di diploma. Cosa c è dietro all esame istologico? Elisangela Vieira. Relatrice: Britt Vallini ed Eleonora Vallini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Lavoro di diploma. Cosa c è dietro all esame istologico? Elisangela Vieira. Relatrice: Britt Vallini ed Eleonora Vallini"

Transcript

1 Lavoro di diploma Cosa c è dietro all esame istologico? Elisangela Vieira Relatrice: Britt Vallini ed Eleonora Vallini SSMT: Formazione Tecnico di Sala Operatoria - Corso 3 Lugano 2009

2 Sommario Nella medicina moderna la biopsia svolge un ruolo fondamentale nella terapia di molte malattie. È la diagnosi bioptica che guida il clinico e in particolare il chirurgo nella scelta della terapia a cui sottoporre il paziente. In molte malattie, in particolare in quelle tumorali, la biopsia, oltre a fornire la diagnosi, può fornire informazioni sulla prognosi, ovvero sul prevedibile decorso della malattia ( Nella mia esperienza in sala operatoria, come allieva TSO, ho potuto notare che a volte sono trascurati alcuni protocolli legati al trattamento dei materiali istologici. Questo mi ha portato a riflettere sulle problematiche che l errore originato in sala operatoria potrebbe causare all istituto di patologia e al paziente nella sua sfera globale, psicofisica e sociale, e da questo è nato il mio lavoro di diploma. Questo lavoro di diploma tratta la presenza d errori nella preparazione e l invio di materiale istologico in sala operatoria, con conseguente difficoltà per l istituto di patologia nella preparazione e nell'analisi dei materiali non idonei. Queste non conformità compromettono o ritardano la diagnosi dell esame con conseguenze per il paziente, che possono essere da irrilevanti a gravi. L obiettivo del lavoro é quello di evidenziare la presenza di non conformità nella preparazione e nell invio del materiale istologico in sala operatoria, indicando quali errori potrebbe comportare delle difficoltà al lavoro dell istituto di patologia nel successivo percorso diagnostico. Intende inoltre sensibilizzare gli operatori sanitari del settore rendendoli maggiormente coscienti delle proprie azioni professionali e attenti alle conseguenze in caso di errori istologici non dimenticando l aspetto umano. Dopo queste premesse la mia ipotesi è che ci sono degli errori nella preparazione e nell invio del materiale istologico in sala operatoria. L approccio teorico è stato strutturato iniziando con l analisi degli aspetti psicosociali del paziente. In seguito vengono trattate le rispettive definizioni di biopsia e di esame istologico e le raccomandazioni dell Istituto Cantonale di Patologia di Locarno. L approccio teorico offre inoltre una descrizione dettagliata del ciclo analitico dell esame istologico, la definizione della problematica dell errore istologico con un caso reale d errore. Della letteratura da me consultata, gli autori più importanti per la realizzazione del mio lavoro di diploma sono stati: Tiziana R. Fadda, Richard J. Zarbo, Stefhen S. Raab, Raouf E. Nakhlen e James Reason. Per comprovare la mia ipotesi, la metodologia utilizzata per la raccolta di dati statistici è stata l elaborazione di questionari compilati in seguito dagli operatori sanitari e dagli specialisti in anatomia patologica. I risultati ottenuti dai questionari compilati dagli operatori sanitari riportano che questi sono venuti a conoscenza di un certo numero di errori e che ne hanno commessi loro stessi. Gli errori più frequentemente riportati sono stati gli errori di identificazione e gli errori relativi al formulario di richiesta. Un numero significativo di intervistati non sa come deve essere segnalato l errore istologico in sala operatoria. Gli operatori sanitari ritengano di avere un adeguato grado di istruzione relativo all esame istologico, una buona conoscenza delle procedure per il prelievo, ritengano che la loro sala operatoria offre un buon servizio istologico e attribuiscano importanza all esame istologico. Ciononostante l esame istologico é vittima di errore in sala operatoria. É stata anche evidenziata la mancanza di corsi di aggiornamenti e di feedback rispetto al lavoro istologico svolto dagli operatori sanitari.

3 Gli istituti di patologia non hanno nessuna statistica riguardo alla percentuale di errori commessi in sala operatoria. Gli specialisti in anatomia patologica intervistati hanno fatto una stima degli errori più frequenti. La maggior parte degli errori comporta delle difficoltà sia nella preparazione sia nella diagnosi, con ulteriori conseguenze per il paziente. In conclusione, la mia ipotesi viene confermata, ossia vengono commessi degli errori nella preparazione e nell invio di materiale istologico in sala operatoria. Inoltre è stata evidenziata l importanza delle difficoltà riscontrate dagli istituti di patologia nella preparazione e nella diagnosi. Inoltre, non bisogna dimenticare le conseguenze subite dal paziente anche in seguito ad errori che sembrano insignificanti. Quindi gli obiettivi sono stati raggiunti. Parole chiave: Sala operatoria Errore istologico Conseguenze Istituto di Patologia Paziente

4 Ringraziamenti Ringrazio la Dott.ssa Tiziana Rusca Fadda, specialista in anatomia patologica, Lara Lunghi, capo del laboratorio di istologia dell Istituto Cantonale di Patologia di Locarno, e la Dott.ssa Sabine Iselin dell istituto LaborTeam di San Gallo, la cui collaborazione e disponibilità hanno contribuito in forma importante allo svolgimento del mio lavoro di diploma. Un particolare ringraziamento per il sostegno va alle mie relatrici Britt Vallini ed Eleonora Vallini. Ringrazio infine per la collaborazione e il tempo dedicatomi il Dr. Ajosha Krop, il Dr. Stefano Lucchina e Roberto Parietti. Un ringraziamento speciale va a mio marito Fabio ed a mia figlia Leticia, per avermi compresa nei momenti in cui lo studio mi ha sottratta agli impegni della vita familiare. Vorrei dedicare il mio lavoro di diploma alla memoria di Milena Comolli vittima di un cancro e di una biopsia tardiva.

5 Indice 1 INTRODUZIONE MOTIVAZIONE DELLA SCELTA IPOTESI DI LAVORO OBIETTIVI DI LAVORO METODOLOGIA DI RICERCA APPROCCIO TEORICO ASPETTI PSICOSOCIALI DEL PAZIENTE BIOPSIA ESAME ISTOLOGICO RACCOMANDAZIONI DELL ISTITUTO CANTONALE DI PATOLOGIA Formulario di richiesta di analisi Recipiente Fissazione del materiale istologico Esame intraoperatorio (estemporaneo) DESCRIZIONE DEL CICLO ANALITICO DELL ESAME ISTOLOGICO Illustrazione della fase pre-analitica Illustrazione della fase analitica Illustrazione della fase post-analitica DEFINIZIONE DELLA PROBLEMATICA METODOLOGIA POPOLAZIONE ED AMMINISTRAZIONE PROCEDURA Questionario per gli operatori sanitari Questionario per gli specialisti in anatomia patologica DESCRIZIONE DEI QUESTIONARI Questionario per gli operatori sanitari Descrizione delle domande poste agli operatori sanitari Questionario per gli specialisti in anatomia patologica Descrizione delle domande poste agli specialisti in anatomia patologica RISULTATI QUESTIONARI AMMINISTRATI AGLI OPERATORI SANITARI Discussione dei risultati QUESTIONARI AMMINISTRATI AGLI SPECIALISTI IN ANATOMIA PATOLOGICA Risultati e discussione CONCLUSIONE BIBLIOGRAFIA ALLEGATI... 31

6 1 Introduzione 1.1 Motivazione della Scelta In primo luogo voglio descrivere la particolare impressione che ho avuto nel momento in cui, durante la visita all Istituto di Patologia di Locarno, ci è stata presentata una serie di errori commessi nella preparazione e nell invio di materiale istologico. Questi errori mi hanno particolarmente colpito, infatti non mi sono apparsi unicamente come degli errori nella preparazione e nell invio del materiale istologico, ma mi hanno piuttosto fatto riflettere sulle difficoltà successivamente incontrate dagli specialisti in anatomia patologica nell ottenere risultati conclusivi, sull importanza che hanno i referti per il paziente e su come un errore nella diagnosi può compromettere una corretta cura. Più tardi, nel periodo di pratica, osservando gli operatori sanitari, ho notato che spesso non sono rispettate le misure necessarie per la corretta preparazione e per l invio del materiale istologico, nonostante i professionisti sanitari abbiano una base formativa e gli istituti abbiano dei siti web dove sono riportati gli orientamenti idonei in merito all istologia. Secondo le mie impressioni, questo tipo di esame viene spesso sottovalutato ed eseguito senza che gli sia attribuita la giusta importanza. Con ciò intendo che i campioni istologici a volte non sembrano trattati con il dovuto rispetto, come se fossero considerati un pezzo inanimato quando in realtà sono parte di un essere umano. Ritengo fondamentale che nello svolgimento delle procedure siano prese in considerazione le conseguenze subite dai pazienti riguardo ad una diagnosi tardiva, non conclusiva o errata, che porta ad un conseguente trattamento non adeguato o a ritardi importanti nella amministrazione delle cure. Premesso tutto ciò, il fatto scatenante che mi ha portato a indirizzare il mio lavoro di diploma è stato un avvenimento particolare vissuto in sala operatoria. Si tratta della sparizione di un prelievo istologico, più precisamente un linfonodo sentinella 1. Possiamo immaginare l importanza di questo fatto nella determinazione del trattamento adeguato per la paziente e quale sorte la aspetta. Dovrà sottoporsi ad un ulteriore intervento di asportazione di un secondo linfonodo? O addirittura ad uno svuotamento ascellare 2 magari non necessario, ben sapendo che questo tipo d intervento può a sua volta portare a delle conseguenze non indifferenti, quali linfedema, forti dolori e riduzione della funzionalità dell arto leso? Credo sia importante domandarsi se tutto questo è corretto nei confronti della paziente. Proprio da questa riflessione è nata la decisione di portare l attenzione sugli errori nella preparazione e nell invio di materiali istologici, rivolgendomi in particolare all aspetto umano. Se riflettiamo sulla problematica, possiamo in fondo considerare che la superficialità nell eseguire le corrette procedure possa anche apparire come una mancanza di considerazione nei confronti dei professionisti che lavorano con questi materiali istologici non idonei e nei confronti del paziente che già si trova in una situazione particolarmente delicata. Per concludere, ritengo che la problematica legata al percorso diagnostico sia preoccupante e che necessiti di un particolare ed approfondito studio. È nato così il desiderio di fare qualcosa di utile, magari è solo un piccolo passo ma mi auguro possa dare inizio ad una serie di cambiamenti. 1 Si intende il linfonodo di una catena linfatica interessato da eventuali metastasi. 2 In una mia indagine personale 3 ginecologi hanno dichiarato che in caso di perdita del linfonodo sentinella consiglierebbero uno svuotamento ascellare. Elisangela Vieira Lavoro di diploma TSO 3 1

7 1.2 Ipotesi di lavoro Partendo dalle premesse sopra citate, consultando la letteratura grigia fornita dall Istituto Cantonale di Patologia di Locarno (ICP) e l insegnamento dato dalla formazione TSO, la mia ipotesi é: Ci sono degli errori nella preparazione e nell invio di materiale istologico in sala operatoria. 1.3 Obiettivi di lavoro In risposta alla mia ipotesi ho formulato i seguenti obiettivi: sviluppare un lavoro di diploma utile e costruttivo che possa sensibilizzare gli operatori sanitari del settore rendendoli maggiormente coscienti delle proprie azioni professionali e attenti alle conseguenze in caso di errori istologici non dimenticando l aspetto umano; verificare ed evidenziare i principali errori riguardo la preparazione e l invio dei prelievi istologici in sala operatoria; mostrare le difficoltà che può incontrare l istituto di patologia nella preparazione ed interpretazione dei risultati nel caso in cui i prelievi non fossero conformi. 1.4 Metodologia di ricerca La metodologia da me utilizzata consiste nella ricerca di dati ed informazioni attuali sull argomento, ovvero supporti teorici mediante letteratura (riviste, libri di testo, pubblicazioni, dispense, etc.) e siti internet. Nel campo pratico, a fini statistici, la metodologia comprende un approfondimento della realtà attuale tramite analisi dei questionari sottoposti agli operatori sanitari ed agli specialisti in anatomia patologica. L autrice è l unica responsabile di quanto contenuto in questo lavoro di diploma. Elisangela Vieira Lavoro di diploma TSO 3 2

8 2 Approccio teorico 2.1 Aspetti psicosociali del paziente L Organizzazione Mondiale della Salute definisce la sanità come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste solo in un assenza di malattia o di infermità ( Da questa definizione emergono alcuni aspetti fondamentali dello stato di salute dell'individuo: lo stato psicofisico e quello sociale. La diagnosi di una patologia compromette questi aspetti interferendo nella relazione tra il paziente stesso, la famiglia e la società. Essendo numerose malattie diagnosticate tramite esame istologico, ritengo importante nel nostro lavoro conoscere e rispettare i cambiamenti degli aspetti psicofisico e sociali del paziente malato. A questo punto, rinforzo l idea dell importanza dell esame istologico per il paziente in quanto dal suo esito dipendono diversi situazioni come l attesa di una diagnosi, la definizione di un trattamento, la speranza di una cura per tanti pazienti e anche, purtroppo, la morte per tanti altri. Secondo la mia interpretazione in merito a quanto detto dalla Prof.ssa Fausta Massolo le alterazioni degli aspetti psicosociali dipendono dall età d insorgenza della patologia, dalla sua gravità, dalla prognosi e dalla sua durata e considera che il momento più importante per un paziente sia quello della comunicazione della diagnosi ( Partendo da questi presupposti, ogni individuo reagisce ed affronta la situazione in forma diversa e non sempre riesce ad accettare il suo stato di salute con eventuali e non voluti cambiamenti fisici o invalidanti. Quest individuo deve instaurare un nuovo rapporto fra lui e la sua patologia (ieri ero sano, oggi sono malato) e questo influisce sul suo benessere fisico, psicologico e sociale. Da qui l importanza di una preparazione corretta del campione istologico che permetta al paziente una diagnosi di qualità nel tempo giusto con la cura giusta. Per rendervi consapevoli di queste situazioni, presento alcune citazioni tratte da un articolo curato dalla Prof.ssa Massolo, che tratta gli aspetti dei problemi psicosociali del paziente con malattia cronica nelle diverse fasi d età e della sua famiglia ( Nell età di 6-7 anni il bambino vede la malattia cronica come una colpa, le terapie come maltrattamento e le tensioni, i bisogni e i disagi caratteristici della situazione, come dolore. Questo bambino ha bisogno di un punto di riferimento e la figura materna ha un ruolo importantissimo, perché il suo comportamento ed il suo stato psicologico hanno una forte influenza su figlio malato. Dopo i 7 anni, tra la famiglia ed il bambino è essenziale un rapporto onesto e senza bugie, perché quest ultimo ha bisogno di supporto sociale e familiare per non avere delle interpretazioni soltanto negative della situazione. Il bambino affronta la sua malattia con maggiore coscienza capisce bene quello che gli viene detto, localizza i disturbi, quando soffre fisicamente si sente ancora punito, maltrattato, perseguitato. Nell età adolescenziale, che di per sé è una fase della crescita complessa dal punto di vista pisco-sociale, la situazione diventa più difficile. Nella fase di adolescenza normale, dove le trasformazioni fisiche e ormonali sono già problematiche da accettare, un ragazzo malato avrà molte più difficoltà nell accettare i suoi cambiamenti naturali sommati a quelli della malattia. Il ragazzo può assumere atteggiamento di difesa, con negazione della malattia che viene vista come una minaccia, un impedimento alla propria autonomia, un aggressione all immagine di se stesso. In questo momento è fondamentale il sostegno familiare, degli amici e del personale delle strutture, per aiutare il ragazzo a capire ed accettare la sua malattia, in quanto si rischia che il giovane regredisca sino a comportamenti infantili. Elisangela Vieira Lavoro di diploma TSO 3 3

9 Si deve sempre cercare di ristabilire la sua vita sociale in maniera autonoma mediante l inserimento nelle attività proprie dei suoi coetanei, ovvero scuola, sport, attività ricreative. L isolamento e l allontanamento dalla realtà portano, nell adolescente, all insorgenza di sintomi nevrotici e di depressioni. La totale negazione della malattia porterà ad una frattura fra il paziente ed il suo male, scissione pericolosa dal punto di vista psicologico. Nell età adulta è importante una vita sociale accettabile; qui le complicazioni sociali sono più rilevanti, sia per l influenza delle condizioni economiche, del rapporto coniugale, sia per le problematiche legate al lavoro ed altri fattori. La chiarezza della diagnosi pare importante anche in questo contesto, ma ricordiamo che diagnosi molto pesanti possono portare a sindromi depressive difficili da superare senza supporto. Una buona comunicazione con gli altri, una partecipazione attiva alla vita sociale, un rapporto sentimentale solido, una buona situazione economica ed un dialogo sereno con l équipe medica, rappresentano per il malato adulto aspetti basilari verso l accettazione della malattia e degli inevitabili cambiamenti della sua nuova realtà. Il fratello sano. Non possiamo dimenticare che in questa famiglia ci possa essere anche un fratello che vive una situazione di grande disagio, che si sente abbandonato ed escluso dato l impegno della famiglia verso il fratello malato. E il fratello sano può avere sensi di colpa proprio perché sano o addirittura sostenere il peso psicologico di essere il fratello sopravvissuto in caso di una malattia fatale. I genitori. Non vanno poi dimenticati i problemi psico-sociali che compaiono tra i genitori dopo un grave shock dovuto alla diagnosi della patologia del figlio. I genitori devono adattarsi e riorganizzarsi, fissare degli obiettivi, cambiare vita sociale al fine di combattere la malattia insieme al figlio malato. Questo momento facilita una crisi nella coppia, accentuando eventuali problemi preesistenti. È frequente che il padre abbia una fuga psicologica, perché si sente isolato dato l impegno della madre nella cura del figlio. Spesso i genitori uniscono le forze e solidificano un forte rapporto, teso solo alla cura del bambino e alla fine si congelano attorno alla malattia, abbandonando i rapporti sociali o di coppia. In questi casi è importantissimo il sostegno della famiglia affinché possa ritrovare, passato il primo momento drammatico, un proprio equilibrio sia interno sia sociale. È importante poter comprendere quanti aspetti ingloba la gestione di una malattia e di come questa realtà ci renda fragili. Per contro ho capito quanto sia fondamentale, in questi casi, il supporto della famiglia e dell intera comunità sociale e non ultimo gli operatori sanitari. Sono questi aspetti che devono essere tenuti sempre in considerazione soprattutto da chi con un semplice gesto può fare la differenza. 2.2 Biopsia Per biopsia si intende un esame medico che consiste nel prelievo 3 di una porzione o di un frammento di tessuto da un organismo vivente. Il tessuto prelevato viene quindi analizzato al microscopio o anche con tecniche di microbiologia o biologia molecolare. La biopsia è eseguita al fine di escludere o confermare un sospetto di malattia (ad es. infiammazione o tumore), ovvero arrivare ad una diagnosi istopatologia sulla base di osservazioni cliniche, radiologiche o strumentali, per definirne con precisione le caratteristiche d estensione, gravità e le possibili terapie. Può essere eseguita in tessuti duri (es. osseo) o molli (es. cute, mucosa). La biopsia effettuata sui tessuti molli può essere incisionale, dove si asporta uno o più frammenti della lesione esaminata, ed escissionale, nella quale avviene l'asportazione completa della lesione. Il prelievo di tessuto può avvenire per via percutanea, sotto guida TAC o ecografica, per via endoscopica (ad es. nella gastroscopia, colonscopia o broncoscopia) mediante prelievo con agobiopsia o mediante escissione nel contesto di un intervento operatorio. 3 I Istituto Cantonale di Locarno suggerisce un prelievo di tessuto della grandezza di almeno 3 mm. Elisangela Vieira Lavoro di diploma TSO 3 4

10 Il tessuto così ottenuto viene inviato in un laboratorio di anatomia patologica dove viene processato. Sarà un medico specialista in anatomia patologica a valutare e formulare la diagnosi. Nella medicina moderna la biopsia svolge un ruolo fondamentale nella terapia di molte malattie. È la diagnosi bioptica che guida il clinico e in particolare il chirurgo nella scelta della terapia a cui sottoporre il paziente. In molte malattie, in particolare in quelle tumorali, la biopsia, oltre a fornire la diagnosi, può fornire informazioni sulla prognosi, ovvero sul prevedibile decorso della malattia ( 2.3 Esame istologico L'anatomia patologica è una disciplina della medicina che sfrutta l'istologia a scopo diagnostico. Per istologia si intende una scienza che studia la morfologia dei tessuti e le cellule che li compongono da un punto di vista morfologico e funzionale. Per realizzare un esame istologico viene prelevato un campione di tessuto tramite biopsia. Questo campione viene preparato in modo particolare consentendo l analisi tramite l uso di un microscopio ottico o elettronico, essenziale all'osservazione diretta dei tessuti che si vogliono studiare. Perché tale osservazione sia possibile, i tessuti devono essere trattati in vari modi: devono essere tagliati in strisce sottilissime, così da poter essere meglio osservati in controluce, devono essere colorati in vari modi, così da poter essere più facilmente riconoscibili e distinguibili e devono infine essere trattati in modo da prevenirne la decomposizione e permetterne la conservazione per le analisi successive. Un tessuto che sia stato trattato in questo modo prende il nome di preparato istologico ( Raccomandazioni dell Istituto Cantonale di Patologia 4 La descrizione dei pezzi operatori sono essenziali per la formulazione della diagnosi e della stadiazione (TNM) 5 e quindi per un adeguata terapia e prognosi. Passaggio indispensabile tra chirurgia e diagnosi microscopica (Fadda TR, 2008) Formulario di richiesta di analisi Il formulario deve contenere esaurienti informazioni sul paziente e sulla sua storia clinica. Ogni prelievo deve essere elencato e identificato sul modulo di richiesta e sul contenitore in modo chiaro. Devono essere riportati l orientamento, la localizzazione anatomica, le marcature da parte del chirurgo, la lesione, i bordi e la distanza tra la lesione e il margine di resezione. Le informazioni devono essere leggibili e comprensibili. Vedi immagine 1, la quale riporta degli errori legati al formulario di richiesta (compilazione incompleta e priva di dati clinici). Immagine 1: Formulario di richiesta 4 Tratto dalle dispense: Il ruolo della anatomia patologica: Dalla sala operatoria alla diagnosi (Fadda TR, 2008) 5 Sistema internazionale usato di staging clinico (varia per ogni specifica forma di tumore maligno) T= Tumore primario N= Linfonodi regionali M= Metastasi Elisangela Vieira Lavoro di diploma TSO 3 5

11 2.4.2 Recipiente Devono essere proporzionati al materiale da analizzare per consentire il mantenimento della forma ed una corretta fissazione ed identificati con attenzione e ben avvitati per evitare la fuoriuscita del liquido fissativo e la dispersione del campione. Vedi immagine 2 e 3, le quali riportano degli errori legati ai contenitori e alla conservazioni (rapporto tessuto/formalina). Immagine 2: Emicolectomia destra in sacco plastico con 200 ml di formalina. Immagine 3: colecisti di 9x4 cm messa in provetta da 2,5x8 cm. (Immagini gentilmente cedute dall Istituto Cantonale di Patologia di Locarno) Fissazione del materiale istologico Per prevenirne la decomposizione, i tessuti destinati all'analisi microscopica vengono trattati tramite un processo chiamato fissazione. La fissazione è resa necessaria dal fatto che, una volta asportati dall'organismo di appartenenza, i tessuti perdono rapidamente le loro proprietà chimiche e fisiche, sia a causa della variazione di temperatura e di ph, sia per l'azione dei microrganismi che, una volta asportato il tessuto, immediatamente attaccano ed invadono il materiale biologico. Tramite la fissazione si riesce a ritardare, quando non ad impedire, questi processi, e a questo scopo i tessuti appena prelevati vengono trattati con composti chimici quali alcoli e aldeidi, i quali, appunto, fissano le molecole presenti nel tessuto nello stato chimico e nella posizione in cui si trovano in vivo ( Le condizioni decisive per la fissazione sono: volume 10:1 (ev. sostituzione a intervalli), temperatura alta (fissazione più veloce), idonea capacità di tamponamento (neutro, ph 6-8), penetrazione, intervallo di tempo e la concentrazione. Vedi immagine 4, la quale riporta degli errore legati alla conservazione (liquido fissativo non idoneo ed in quantità insufficiente) ed al contenitore (dimensione non adeguata). I tipi di liquidi fissativi indicati sono: Alcool formalina tamponata 4% adatta a quasi tutti i campioni da analizzare; alcool 95%, ideale per raschiamento; soluzione di Bouin per le biopsie testicolari; nessun fissativo per esami intraoperatorie. Immagine 4: Liquido fissativo non idoneo Elisangela Vieira Lavoro di diploma TSO 3 6

12 2.4.4 Esame istologico intraoperatorio (estemporanea) É una tecnica diagnostica che può essere utilizzata durante un intervento chirurgico con un tempo di lavorazione estremamente breve, la biopsia viene congelata, sezionata e processata consentendo una diagnosi immediata. L ICP di Locarno per la procedura di questo esame raccomanda di: - annunciare per via telefonica all istituto di patologia il nome del paziente, i dati clinici, quesiti, ora di arrivo del materiale da analizzare; - inviare materiale senza liquidi fissativi; - una volta giunto all istituto, il materiale è congelato (-22 ) e rapidamente sezionato. Dopo l analisi, la diagnosi viene comunicata per via telefonica alla sala operatoria nel tempo massimo di trenta minuti, il preparato istologico verrà nuovamente analizzato in un secondo tempo. 2.5 Descrizione del ciclo analitico dell esame istologico Il percorso d indagine (vedi figura 1) per la realizzazione di un esame istologico è rappresentato da un ciclo analitico suddiviso in fase pre-analitica, analitica e post-analitica. Il processo d indagine di un campione comincia quando il medico decide di ordinare l analisi del materiale istologico e termina con l interpretazione e le attività indotte dal risultato stesso (es. terapia, discussione, chirurgia). Queste fasi possono essere accostate simbolicamente ad una robusta catena, dove gli anelli rappresentano i componenti delle fasi, in cui vengono rispettate le procedure di preparazione ed invio di materiale istologico, contribuendo in maniera importante ad un indagine di qualità con risultati ottimali. PAZIENTE/ MEDICO (richiesta dell'esame istologico) Terapia Preprazione del paziente per il prelievo conversione di dak di laboratorio in informazioni clinica OP. SANITARI (pre- tragamento del campione) Invio e trasporto RisultaK Analisi ed interpretazione ISTITUTO DI PATOLOGIA (tecnologia e specialiskca) Fase pre-analitica Fase analitica Fase post-analitica Figura 1: Simulazione del ciclo analitico dell esame istologico. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 7

13 2.5.1 Illustrazione della fase pre-analitica: La fase pre-analitica sono azione che comprende: Una particolare esigenza medica qualora si ritenesse necessario richiedere uno specifico esame in determinate situazioni cliniche ( In seguito alla richiesta medica, che può risultare una procedura pianificata oppure di emergenza eseguita nel momento in cui il medico la ritenesse necessaria, ad esempio durante un intervento chirurgico o un esame. In questo caso il medico richiedente diventa il cliente dell istituto di patologia. La prassi di preparazione del paziente, necessaria allo scopo di ottenere un corretto campione biologico occorrente all indagine ( Per quanto riguarda la preparazione del paziente si intende: la raccolta dei dati relativi allo stesso, il prelievo, il posizionamento e da non sottovalutare, la fase comunicativa con il paziente al fine di tranquillizzarlo. A proposito della preparazione pre-operatoria per il prelievo del paziente, si può citare come esempio la scintigrafia del linfonodo sentinella. In questo caso la preparazione consiste nell iniettare al paziente, il giorno precedente l intervento, una piccola dose di tracciante radioattivo (tecnezio 99 m) al di sotto del derma corrispondente al tumore o alla sua proiezione. Dopo qualche ora si pratica una scintigrafia linfatica che fissa l immagine della diffusione del tracciante nella rete linfatica e consente di individuare il linfonodo sentinella che viene marcato a livello cutaneo con un segno indelebile. Il chirurgo, al momento dell intervento, individua il linfonodo o per la sua colorazione, o seguendo il marker cutaneo o meglio ancora utilizzando una sonda, Gamma Probe, capace di svelare le tracce radioattive presenti nel linfonodo. Ciò gli consente di asportarlo e di inviarlo all anatomopatologo che provvederà ad un esame istologico estemporaneo ( Le prassi di pre-trattamento del campione stesso (tessuti, cellule, fluidi biologici) con il proposito di preservarne le caratteristiche che saranno oggetto di analisi istopatologica ( Come allieva TSO esprimo la mia visione sul pre-trattamento che secondo me non riguarda soltanto la fissazione, ma tutto quello che concerne le fasi rientranti in questa azione. Durante il prelievo compete allo strumentista avere cura di manipolare il materiale istologico evitando la distruzione delle cellule; deve essere eseguito un doppio controllo, in collaborazione con il volante 6, affinché il fissativo sia idoneo, in quantità sufficiente e che il contenitore sia adeguato ed identificato correttamente con l etichetta del paziente. Deve fare attenzione alle biopsie che, se necessario, andranno suddivise in destra e sinistra, deve distinguere accuratamente i prelievi che vanno posti separatamente ed essere attento alle informazioni date dal chirurgo. Compete al volante, la preparazione dei materiali idonei per ricevere il prelievo istologico, fissandolo correttamente, sigillando il contenitore, documentando con particolare attenzione. Alla fine dell intervento chirurgico lo strumentista deve controllare che la procedura sia stata eseguita correttamente e che la richiesta sia compilata e firmata dal medico chirurgo. Fanno anche parte della fase pre-analitica le precauzioni da attuare nella fase di trasporto ( È di fondamentale importanza che il materiale sia imballato in forma idonea per il trasporto ed accompagnato dal formulario di richiesta di analisi compilato dal medico con la descrizione completa, al fine di fornire le informazioni necessarie all istituto di patologia, consentendo di eseguire una ricerca mirata per la conferma della diagnosi. Durante la consegna deve essere eseguito il controllo e la registrazione di uscita del materiale istologico dalla sala operatoria. L invio dei materiali all istituto di patologia può avvenire tramite il corriere dell istituto di patologia, per posta, con l ambulanza o tramite autotrasporto veloce (es. taxi). 6 Volante: è un operatore sanitario e rappresenta una figura importante, che fa da intermediario tra il materiale sterile e non sterile, di solito a disposizione durante l intervento alle necessità dell operatore e dalla strumentista. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 8

14 2.5.2 Illustrazione della fase analitica: La fase analitica è la parte più tecnologica e specialistica, concerne in particolare concetti generali che influiscono sull interpretazione medica del risultato ( I materiali ricevuti per l analisi possono essere di varia natura: biopsie escisionali, biopsie incisionali, biopsie endoscopiche, prodotti di exeresi operatoria (asportazione chirurgica totale o parziale), agoaspirati o liquidi organici per esame citologico. Tutto ciò può assumere un carattere di routine, urgente o intraoperatorio. La fase analitica inizia con l accettazione del materiale istologico e finisce con la fase più critica rappresentata dalla diagnosi. Il materiale istologico passa per una fase di accettazione, di riduzione e campionamento del prelievo, di inclusione in paraffina, di preparazione del vetrino colorato (vedi immagini 5), di analisi microscopica e formulazione della diagnosi. L accettazione comprende un esame macroscopico del materiale arrivato, del liquido di fissaggio, del recipiente, dei dati del formulario di richiesta e di controllo dei dati corrispondenti al materiale. Dall esame macroscopico si passa alla classificazione che avviene secondo i seguenti procedimenti: immersione tumorale, colore, aspetto dei margini, necrosi, capsula, invasione dei tessuti o organi adiacenti, invasione vascolare o linfatica, stato del tessuto sano circostante e linfonodi. In casi di sospetta malignità, il campione da analizzare viene colorato con inchiostro per marcare i margini, se necessario con diversi colori. Tale inchiostro permane anche dopo le sezioni istologiche, permettendo così di identificare i veri margini chirurgici in modo da renderli immediatamente visibili e distinguibili. Per questo motivo non bisogna mai tagliare i campioni in sala operatoria! Dopo successiva fissazione (ca. un ora) in formalina, il tessuto deve essere disidratato, ossia, è necessario allontanare la componente acquosa utilizzando una serie di alcoli e poi immersa in una sostanza mescolabile con la paraffina. Questo procedimento avviene tramite un apparecchio computerizzato. Le biopsie vengono inserite in materiali più resistenti, come blocchi di paraffina, i quali ne consentono la sezione. L operazione è delicata ed eseguita manualmente. I prelievi devono essere correttamente allineati nella paraffina liquida; questo processo permette una sezione di 3-10 micrometro 7, adatta ad essere messa su un vetrino copri oggetti. Un processo inverso permetterà di allontanare la paraffina dal tessuto e di sostituirla con coloranti solubili in acqua. In seguito si esegue l analisi microscopica, determinando la diagnosi e la prognosi dell eventuale patologia (Fadda TR, 2008). Immagine 5: sequenza di preparazione del prelievo istologico (Immagini gentilmente cedute dall Istituto Cantonale di Patologia di Locarno) 7 Il micromètro (µm) è un'unità di misura della lunghezza corrispondente a un milionesimo di metro (cioè millesimo di millimetro). Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 9

15 2.5.3 Illustrazione della fase post-analitica: La fase post-analitica concerne l interpretazione dei risultati e la modalità di conversione del dato di laboratorio in informazione clinica ( Il ciclo si completa con l emissione del risultato firmato dallo specialista in anatomia patologica e la sua consegna al medico richiedente. Le informazioni vengono utilizzate per decidere il trattamento adeguato per il paziente. Questi trattamenti hanno sempre lo scopo di curare o stabilizzare la malattia, offrendo al paziente la migliore qualità di vita possibile. 2.6 Definizione della problematica Presso l Istituto Cantonale di Patologia di Locarno (ICP) vengono analizzati più di campioni all anno ( di cui ben sono campioni istologici (Fadda TR, dispense, 2008). Queste sono cifre molto significative, motivo per cui non devono essere trascurati i protocolli di preparazione ed invio di materiale istologico, i quali possono compromettere le condizioni ideali del prelievo o dei dati relativi a questo. Un errore nella fase pre-analitica può portare ad una sequenza di altri errori, compromettendo la forza della catena, trasformandola in una catena debole ed inefficiente, spezzando gli altri anelli. In funzione del tipo di errore si possono creare delle difficoltà nella fase analitica, portando ad altri errori nella fase post-analitica. Il risultato dell analisi è di fondamentale importanza ed influenza direttamente il medico curante nella scelta della terapia ideale per il paziente. Howanitz (2005) 8, dell Università dello Stato di New York Downstate, ha dichiarato che la sicurezza del paziente è influenzata dalla frequenza e dalla gravità degli errori che si presentano nel sistema sanitario. Pertanto il monitoraggio dell errore dovrebbe comprendere un indagine completa del ciclo analitico, in quanto una diagnosi inaffidabile o impossibile può essere il frutto di un mancanza verificata in qualsiasi fase del ciclo analitico. Anche se gli errori in materia di istologia sono meno fatali rispetto ad altre specialità, le conseguenze subite dai pazienti in seguito ad una diagnosi tardiva, non conclusiva o errata, con eventuali trattamenti inadeguati, possono portare ugualmente a gravi conseguenze. Per questo, l operatore sanitario deve rendersi conto della responsabilità che ha quando deve trattare il materiale istologico e dell importanza di rispettare le misure indicate dall istituto di patologia. Secondo l AORN Association of Operating Room Nurses 9, l escissione bioptica per l esame patologico è una procedura invasiva ad alto rischio che richiede un attenta cautela nella comunicazione e identificazione del paziente, del tipo di prelievo tissutale e altre informazioni specifiche dei campioni. Le precauzioni e le manovre necessarie per proteggere 10 il campione, come pure le persone implicate nel suo trattamento, devono essere specificate con chiarezza. In ogni istituto dovrebbe reggere la filosofia aziendale della tolleranza zero verso le manipolazioni dei prelievi al di fuori dei protocolli stabiliti, dato il loro pericoloso potenziale di far fallire l intero sistema. Si consiglia di perseguire soluzioni sistematiche per prevenzioni degli errori (vedi all.nr.5). Di seguito viene riportato un esempio reale di una donna di trentasei anni residente a Ginevra, che diventa sterile dopo una terapia sbagliata. A causa di uno scambio effettuato per errore tra la sua biopsia e quella di un altra paziente, le era stata prescritta una chemioterapia e una radioterapia per un tumore al seno inesistente. All origine del dramma vi è lo scambio di prelievi, effettuati nell ambito di una biopsia, fra la paziente sana e un altra donna afflitta effettivamente da una forma grave di tumore al seno. Per di più la paziente sana è stata operata nonostante i risultati negativi ottenuti da successivi esami per risonanza magnetica e radiologica. La tragica svista è stata scoperta all Ospedale Cantonale di Ginevra, dove la donna 8 Tratto e tradotto liberamente secondo interpretazione da: 9 Tratto e tradotto liberamente secondo interpretazione da: 10 Dispositivo di Protezione Individuale: maschera, occhiali, camici e guanti. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 10

16 avrebbe dovuto seguire una radioterapia. Insospettiti dal caso, i medici hanno sottoposto la paziente ad un prelievo di DNA, le cui caratteristiche si sono rivelate totalmente diverse da quelle del tessuto prelevato durante la biopsia. L obiettivo è anche quello di scoprire cosa sia successo nel frattempo all altra paziente ( e Corriere del Ticino di 09 agosto 2008). Questo errore ha prodotto gravi conseguenze. Questi fatti confermano quindi la problematica e mettono in luce l importanza dell esame istologico. Purtroppo l errore ha provocato almeno tre vittime, non soltanto le pazienti sottoposte alla diagnosi sbagliata, ma anche indirettamente il medico che ha posto la sua incondizionata fiducia nella corretta procedura di identificazione del paziente. Ci si può domandare cosa sia successo alla paziente diagnosticata come sana quando in realtà aveva un cancro, se sia stata in seguito rintracciata, in che modo abbia potuto accettare la sua vera diagnosi e se ci saranno conseguenze per i responsabili sanitari. Purtroppo penso che difficilmente avremo delle risposte. Da quanto detto si può capire l importanza della mia ipotesi che postula che ci sono errori nella preparazione e nell invio di materiale istologico in sala operatoria. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 11

17 3 Metodologia In seguito ad una riflessione sulle possibili modalità di ricerca, ho visto nel questionario il metodo più appropriato per rispondere alla mia ipotesi. Il metodo da me utilizzato è stato quello del contatto indiretto. Questo metodo ha il vantaggio di essere economico in termini di personale e di tempo ed ha come svantaggi il rischio che i questionari non ritornino, che le risposte siano incomplete e che si abbiano possibili alterazioni nell obiettivo dell indagine se il numero di chi non risponde è elevato. 3.1 Popolazione ed amministrazione In totale sono stati distribuiti 90 questionari agli operatori sanitari, dei quali 30 all Ospedale civico di Lugano, 15 all Ospedale Italiano di Lugano, 15 alla Clinica Santa Anna, 10 alla Clinica Santa Chiara di Locarno e 20 all Ospedale La Carità di Locarno. Dei 90 questionari ne sono stati compilati 53, soltanto sono stati considerati validi per la mia ricerca, di cui 19 sono stati compilati da infermieri strumentisti (37%), 14 da tecnici di sala operatoria (27%), 13 da assistenti di cura (26%) e 5 da infermieri (10%). La maggioranza ha un esperienza superiore ai 20 anni lavorativi (31%) seguita dai lavoratori con un esperienza da 1 a 5 anni (27%), da 5 a 10 anni (20%), da 15 a 20 anni (12%) e da 10 a 15 anni (10%). Inoltre sono stati distribuiti 2 questionari a due specialisti in anatomia patologica dell Istituto Labor Team di San Gallo e dell Istituto Cantonale di Patologia di Locarno. La scelta di includere nella ricerca più di un istituto di patologia è conseguenza del fatto che alcune cliniche private inviano il loro materiale a più di un istituto. Il personale del laboratorio di istologia, si occupa del materiale bioptico e del materiale di citologia clinica e ginecologica, di cui l accettazione, riduzione del prelievo, ulteriore fissazione, disidratazione, inclusione in paraffina, colorazione e preparazione del vetrino porta oggetti. Gli specialisti in anatomia patologica si occupano della diagnosi sul materiale bioptico rispettivamente sul materiale di citologia clinica e ginecologica, di cui la sezione di taglio macroscopico: descrizione del materiale, taglio per inclusione nelle casette, richiesta di colorazione specifica secondo informazione cliniche. 3.2 Procedura Questionario per gli operatori sanitari Per prima cosa sono entrata in contatto telefonicamente con i capi reparto, che a loro volta hanno contattato i responsabili di settore. La consegna dei questionari è stata possibile grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei capi reparto, che si sono assunti la responsabilità di distribuirli e ritirarli. La tempistica per il ritiro dei questionari è stata predefinita, in media due o tre settimane, di comune accordo. Tutti i questionari erano anonimi, contenuti in buste auto sigillanti per garantire la privacy dei partecipanti, incoraggiandoli così a rispondere in maniera sincera. Questi erano accompagnati da una lettera di presentazione (vedi all. nr. 2) che conteneva i miei dati di allieva, una breve descrizione del tema, l esigenza del questionario ed i numeri di telefono in caso di necessità di ulteriori informazioni. 11 Due intervistati hanno riportato che l argomento non era di loro competenza, di conseguenza i loro questionari non sono stati inclusi nelle analisi. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 12

18 3.2.2 Questionario per gli specialisti in anatomia patologica In primo luogo ho contattato telefonicamente gli specialisti in anatomia patologica dell Istituto Cantonale di Patologia di Locarno e dell Istituto Labor Team di San Gallo per spiegargli brevemente il tema del mio lavoro di diploma e per chiedere se fossero disponibili a partecipare alla mia ricerca. In seguito è stato elaborato un questionario che è stato inviato per agli specialisti in anatomia patologica precedentemente contattati. L Istituto di San Gallo ha risposto a tutte le domande tramite , mentre l Istituto Cantonale di Patologia di Locarno ha risposto solo in parte via e mi ha invitata per un colloquio insieme alla specialista in anatomia patologica ed al capo del laboratorio di istologia per rispondere alle domande restanti. 3.3 Descrizione dei questionari Questionario per gli operatori sanitari Si tratta di un questionario (vedi all. nr.3) composto da quindici domande. L idea era di non fare un questionario troppo lungo per non perdere l attenzione e l interesse dell intervistato. I contenuti del questionario 12 sono stati organizzati a seconda della popolazione, che determina il gruppo intervistato, i fatti che mi permettono di accertare situazioni o avvenimenti, la conoscenza, ossia la quantità ed il tipo di informazioni che su un dato argomento ciascun intervistato possiede, le opinioni che riguardano il modo di pensare dell intervistato su alcuni argomenti ed infine le motivazioni che spiegano il comportamento e l atteggiamento dell intervistato. Le domande permettono delle risposte aperte, chiuse e semichiuse. Sono state elaborate 2 domande aperte, che permettono una diversità di risposte senza restrizione, per quanto riguarda l estensione, con un maggior vantaggio d approfondimento, senza influenzare l intervistato. Questo, ha lo svantaggio di richiedere più tempo da parte del intervistato e più impegno da parte del ricercatore. Per evitare risultati alterati, ho cercato di trasformare alcune domande aperte in domande chiuse molto obiettive, con possibilità semplici di risposta come Si/No ; ho voluto evitare il non lo so, con l obiettivo di avere risposte precise. Sono state elaborate 3 domande semichiuse, composte da domande di carattere generale, con la funzione di domande filtro che in un secondo tempo estendono il campo d indagine aprendosi in sottodomande, offrendo la possibilità di approfondire e di raccogliere dati più personalizzati. Prima di essere distribuito il questionario è stato sottoposto ad un piccolo test è stato amministrato ad un tecnico di sala operatoria con più di venticinque anni di esperienza lavorativa, in modo da verificare eventuali difetti. Questa prova ha consentito di effettuare dei miglioramenti relativi alla struttura del questionario e alla comprensione delle domande Descrizione delle domande poste agli operatori sanitari D.1) Qual é la sua professione? Questa domanda mi permette di conoscere la popolazione a cui faccio riferimento. D.2) Da quanto tempo lavora in sala operatoria? È interessante conoscere l esperienza lavorativa degli operatori sanitari. In effetti, gli anni di esperienza lavorativa possono fornire informazioni importanti sulle attitudini e sul comportamento. D.3) Ritiene di aver ricevuto adeguate istruzioni in merito alle procedure per l esame istologico? Ho ritenuto importante sapere se la mancanza di formazione potrebbe essere un fattore di rischio nel commettere errore. 12 Tratto da dispense: La preparazione del questionario (Palo G, 2007/2008) e Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 13

19 D.4) Ritiene che la sua conoscenza rispetto all esame istologico, sia? Questa domanda mi permette di valutare se gli intervistati si sentono preparati e sicuri nel manipolare il materiale istologico. Per di più, può essere valutata come una delle cause dell errore nella campionatura istologica e messa in relazione con la domanda 3. D.5) Che importanza dà all esame istologico? Questa domanda è stata ideata allo scopo di conoscere l opinione personale dell intervistato per quanto riguarda l esame istologico. Desidero inoltre avere una visione della considerazione che hanno gli intervistati rispetto all istologia. D.6) Che giudizio darebbe al servizio istologico in sala operatoria? La domanda mi consente di valutare, a grandi linee, l opinione dell individuo che vive la realtà della sala operatoria ed il grado di qualità che attribuisce alla stessa. D.7) E venuto a conoscenza di un qualsiasi errore commesso con un campione istologico? D.7a) Se sì, quali? È una domanda primaria, che ha lo scopo di ottenere dei dati sulla presenza di errori istologici in sala operatoria. Nel caso la risposta fosse positiva, si passa ad una sottodomanda, creata con l obbiettivo di raccogliere le percentuali degli errori. D.8) Pensa di aver commesso degli errori nella preparazione e/o nell invio di materiale istologico? D.8a) Se sì, quali? La domanda primaria serve da filtro al fine di ricavare informazioni circa l obiettivo dell indagine, che confermi o meno la presenza di errori nella preparazione e nell invio di materiale istologico. Nel caso in cui la risposta fosse positiva, si apre una sottodomanda che entra nello specifico. Così facendo mi è possibile ricavare qualunque errore che mi fosse eventualmente sfuggito nell elaborazione del questionario. D.9) Che cosa ha provato? È nel mio interesse conoscere una piccola parte dell aspetto psicologico dell individuo nel caso avesse commesso errore. D.10) Come ha reagito? Questa domanda mi consente, in caso di errore, di analizzare la reazione del partecipante e riconosce l importanza di questa. D.11) Ha saputo quali sono state le conseguenze di questo errore? D.11a) Se sì, quali? Lo scopo di questa domanda filtro è quello di verificare se l operatore sanitario sia consapevole delle conseguenze che un suo errore potrebbe causare, oltre a quello che succede in sala operatoria con pertinenza all istituto di patologia ed al paziente. D.12) Secondo lei quali sono gli errori più frequenti nella preparazione e nell invio di materiale istologico in sala operatoria? (più risposte possibili) Questa è una delle domande principali ed è stata ideata con l obiettivo di confermare o meno la mia ipotesi riguardo alla presenza di errore istologico in sala operatoria. Le risposte alternative sono state classificati in sei categorie: fissativo, contenitori, etichette d identificazione, formulario di richiesta, materiale istologico ed altro, quest ultima voce è stata creata in caso mi fosse sfuggita qualche informazione in merito agli errori più frequenti. D.13) Nella sala operatoria in cui lavora come sono segnalati gli errori istologici? È mio interesse valutare come l errore istologico viene segnalato e come ogni azienda si comporta in caso d errore il quale potrebbe essere fattori di rischio nell indurre l errore. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 14

20 D.14) Ha mai ricevuto dei feedback sul suo lavoro in merito all istologia? È mio interesse sapere se esiste un feedback in sala operatoria, aspetto che ritengo molto importante per la realizzazione di un buon lavoro nonché per affrontare le necessarie migliorie. Questo dato è interessante se paragonato con i risultati ricavati dall istituto di patologia. D.15) Ha delle osservazioni? Questa è una domanda che permette all intervistato di esprimere liberamente le proprie osservazioni e/o eventuali suggerimenti. Questo mi consente inoltre di prendere in esame eventuali casi che non avevo preso in considerazione Questionario per gli specialisti in anatomia patologica Questo questionario mi permette di evidenziare, in seguito agli errori della fase preanalitica, le problematiche e le conseguenze riscontrate all interno degli istituti di patologia. Si tratta di un questionario (vedi all.nr.4) composto da tredici domande. L obiettivo era quello di non preparare un questionario troppo lungo, visti anche gli impegni da parte degli specialisti ma che fosse comunque efficace alla mia ricerca. Il questionario è stato organizzato con domande suddivise in: mansione professionale, fatti, conoscenza, esperienza ed opinioni. Il questionario stato sviluppato con domande aperte, che permettono una diversità di risposte senza restrizioni per quanto riguarda la sua estensione e con la possibilità di approfondimenti senza influenzare l interlocutore. Lo svantaggio del questionario è quello di richiedere più tempo da parte dell intervistato e più impegno da parte del ricercatore. Il metodo di amministrazione da me utilizzato è stato tramite contatto indiretto. Con l Istituto Labor Team di San Gallo il metodo di amministrazione da me utilizzato è stato il contatto indiretto ed con l ICP di Locarno il metodo utilizzato è stato in un primo tempo il contatto indiretto ed in un secondo tempo sono stata invitata ad un colloquio Descrizione delle domande poste agli specialisti in anatomia patologica D.1) Quale mansione compete ai laboratoristi? D.2) Quale mansione compete ai patologi? Le domande 1 e 2 mi permettono di conoscere la popolazione a cui fare riferimento all interno dell istituto di patologia e di capire esattamente le funzioni professionali in ogni fase dell esame istologico. D.3) Qual é la percentuale degli errori riscontrata nei materiali provenienti dalla sala operatoria? Avete una statistica annuale o mensile sul numero di campioni? Lo scopo è sapere se gli istituti hanno documentato questi errori ed avere un parere preciso relativo alle percentuali di errore. D.4) Quali sono gli errori più frequenti nella preparazione e nell invio di materiale istologico proveniente dalla sala operatoria? Questa domanda è importante nella mia ricerca e sarà confrontata con i risultati ottenuti dai questionari amministrati agli operatori sanitari. D.5) Quali sono le conseguenze di questi errori? L obiettivo è conoscere la reale difficoltà e le conseguenze incontrate dagli istituti di patologia ed in che modo queste potrebbe influenzare il paziente. D.6) Quali sono gli errori più gravi? Ritengo molto importante l essere consapevole di quali siano gli errori più gravi e le relative motivazioni. Questa domanda mi permette inoltre di fare un confronto con gli errori identificati in sala operatoria. Elisangela Vieira Lavoro di diploma - TSO 3 15

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate

FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate FORMULARIO DI RICHIESTA S U P P O R T Versione 2007 Sostegno ai progetti di promozione della salute realizzati da immigrati e immigrate Nome del progetto Prevenzione Africa Richiedente Nome Imed Omrane

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Gentile signora, Carlo Lusenti

Gentile signora, Carlo Lusenti Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento

Dettagli

LINEA DIRETTA CON ANFFAS

LINEA DIRETTA CON ANFFAS LINEA DIRETTA CON ANFFAS SONDAGGIO TELEFONICO Com è nata l idea del Sondaggio? Il sondaggio nasce dall esigenza, fortemente avvertita nel corso degli ultimi anni, da Anffas Nazionale di trovare un modo

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio

Dettagli

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS

FONDAZIONE ZANETTI ONLUS FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Benessere Organizzativo

Benessere Organizzativo Benessere Organizzativo Grazie per aver scelto di partecipare a questa indagine sul benessere organizzativo. Rispondere alle domande dovrebbe richiedere non più di 15-20 minuti. Attraverso il questionario

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli

DOLORE CRONICO E PERCORSI ASSISTENZIALI QUESTIONARIO RIVOLTO AI PAZIENTI CON PATOLOGIA CRONICA

DOLORE CRONICO E PERCORSI ASSISTENZIALI QUESTIONARIO RIVOLTO AI PAZIENTI CON PATOLOGIA CRONICA DOLORE CRONICO E PERCORSI ASSISTENZIALI QUESTIONARIO RIVOLTO AI PAZIENTI CON PATOLOGIA CRONICA Gentilissimo/a, Cittadinanzattiva, e in particolare il Tribunale per i diritti del malato e il Coordinamento

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

COMUNE DI. BIBLIOTECA IO SOTTOSCRITTO NATO IL A E RESIDENTE IN DICHIARO

COMUNE DI. BIBLIOTECA IO SOTTOSCRITTO NATO IL A E RESIDENTE IN DICHIARO Modulo da leggere e sottoscrivere dall utente maggiorenne che utilizza internet. COMUNE DI. BIBLIOTECA IO SOTTOSCRITTO NATO IL A E RESIDENTE IN DICHIARO Di aver preso visione delle modalità per l'accesso

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012

GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 GIOCHI MATEMATICI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L unità di Milano Città Studi del Centro matematita propone anche per l a.s. 2011-2012 una serie di problemi pensati per

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Indagine qualita percepita

Indagine qualita percepita Sistema di Gestione per la Qualità - Ospedale M. G. Vannini Report sulla qualità percepita OSPEDALE M. G. VANNINI Direttore Sanitario Dott.ssa Maura Moreschini Sistema qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti ORA NUOVO PraenaTest express Esito in 1 settimana PraenaTest Qualità dall Europa Esame non invasivo delle trisomie nel feto Brochure informativa per gestanti Care gestanti, Tutti i futuri genitori si chiedono

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)

CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma

Dettagli

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi.

La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. INTRODUZIONE La relazione presenta quanto emerso dalla prima indagine condotta sugli utenti della Biblioteca Isimbardi. Nel corso di alcuni mesi del 2008 sono state distribuite delle schede anonime, da

Dettagli

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna

Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Helsana Assicurazioni SA, Lucerna Il datore di lavoro Sandra Meier La signora F. è impiegata nella nostra azienda al servizio clienti. Lavora alla Helsana da oltre 20 anni. L ho conosciuta nel 2006 al

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Studenti partecipanti per Rete

Studenti partecipanti per Rete Monitoraggio e valutazione degli interventi di orientamento all interno dei progetti Antidispersione del POF a.s. 2011-2012 Risultati della sperimentazione Nell ambito del progetto FSE Mantenimento e sviluppo

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso

Dettagli

Sistema qualità IC 16 Verona

Sistema qualità IC 16 Verona Sistema qualità IC 16 Verona Formazione 2012-2013 Report dei questionari di gradimento somministrati al Collegio dei Docenti del 21/06/2013 Studio 06 Giugno 2013 Anno Scolastico 2012-2013 Introduzione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVEREDO IN PIANO Via A.Cojazzi, 1-33080 Roveredo in Piano (Pordenone) tel.0434 94281 - fax. 0434 961891 e-mail: pnic82300r@istruzione.it PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE

Dettagli

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

Guida al colloquio d esame

Guida al colloquio d esame Guida al colloquio d esame Allegato A3 Requisiti e disposizioni per le candidate e i candidati così come indicatori e criteri per la valutazione dell esame orale: colloquio d esame (guida al colloquio

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

COMMISSIONE QUALITA. Oggetto: Relazione valutazione questionario soddisfazione genitori a.s. 12/13

COMMISSIONE QUALITA. Oggetto: Relazione valutazione questionario soddisfazione genitori a.s. 12/13 COMMISSIONE QUALITA Bergamo, 10 maggio 2013 Oggetto: Relazione valutazione questionario soddisfazione genitori a.s. 12/13 Il sondaggio effettuato via mail ha sostituito alle quattro opzioni indicate una

Dettagli

Ufficio di Segreteria LL.PP. e Ufficio Servizi Cimiteriali

Ufficio di Segreteria LL.PP. e Ufficio Servizi Cimiteriali COMUNE DI MIRA Provincia di Venezia PIAZZA IX MARTIRI, 3 - C.A.P. 30034 TEL. 041-5628211 (centralino) FAX 041-422023 C.F. 00368570271 Indirizzo Internet: www.comune.mira.ve.it - E-mail: info@comune.mira.ve.it

Dettagli

Questionario conoscitivo ALSO

Questionario conoscitivo ALSO Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Orientamento in uscita - Università

Orientamento in uscita - Università ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

cin>>c8 s.r.l. Analisi del Dominio Pagina 1 di 7 Analisi del Dominio

cin>>c8 s.r.l. Analisi del Dominio Pagina 1 di 7 Analisi del Dominio Analisi del Dominio Pagina 1 di 7 Analisi del Dominio Indice 1 - INTRODUZIONE... 3 1.1 - OBIETTIVO DEL DOCUMENTO...3 1.2 - STRUTTURA DEL DOCUMENTO...3 1.3 - STORIA DEL DOCUMENTO...3 2 - SITUAZIONE ATTUALE

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

Che cosa è l Affidamento?

Che cosa è l Affidamento? Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale

Dettagli

QUESTIONARIO. Grazie

QUESTIONARIO. Grazie QUESTIONARIO Il questionario, anonimo, serve a rilevare in modo sistematico le opinioni degli studenti che hanno completato un corso di studi. Queste conoscenze potranno aiutare a valutare la qualità dei

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Light CRM. Documento Tecnico. Descrizione delle funzionalità del servizio

Light CRM. Documento Tecnico. Descrizione delle funzionalità del servizio Documento Tecnico Light CRM Descrizione delle funzionalità del servizio Prosa S.r.l. - www.prosa.com Versione documento: 1, del 11 Luglio 2006. Redatto da: Michela Michielan, michielan@prosa.com Revisionato

Dettagli

Servizio di Pronto Soccorso - Accettazione IRCCS, Policlinico San Matteo, PAVIA. Corso interno Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso Pavia

Servizio di Pronto Soccorso - Accettazione IRCCS, Policlinico San Matteo, PAVIA. Corso interno Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso Pavia Corso interno Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso Pavia Servizio di Pronto Soccorso e Accettazione IRCCS Policlinico San Matteo, PAVIA Corso Base di Formazione di Triage in Pronto Soccorso

Dettagli

MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE

MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE MANAGEMENT DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE La gestione infermieristica del paziente in terapia anticoagulante orale IP Roveda Tiziana LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

Dettagli

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.

OGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio. Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite

Dettagli

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Riforma Specialista del commercio al dettaglio Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi

Dettagli

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA

SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA SERVIZIO DI SENOLOGIA E MAMMOGRAFIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA Questo testo intende fornire in maniera semplice utili informazioni su un tema di particolare importanza

Dettagli

Il progetto regionale di ricerca MACONDO

Il progetto regionale di ricerca MACONDO Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

QUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI

GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI GUIDA AI SERVIZI ASSISTENZIALI FASIE è una associazione senza scopo di lucro che persegue lo scopo di garantire ai propri assistiti trattamenti sanitari integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre,

Dettagli

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP

Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP Percezione della sicurezza sul lavoro in Toscana: il caso dei lavoratori immigrati nel settore agro-boschivo - ANOLF/CISL FOCUS GROUP PRESENTAZIONE DEL PROGETTO La CISL ha organizzato questo incontro perché

Dettagli

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP.

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP. COME CONSEGNARE LA DIAGNOSI A SCUOLA E RICHIEDERE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Di seguito, in sintesi i passaggi : 1. Emissione della certificazione diagnostica da parte della sanità e consegna della

Dettagli

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi

IO NE PARLO. DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi AR IO NE PARLO DIARIO DELLA TERAPIA per annotare i farmaci e i progressi Ti aiuta a tenere sotto controllo la tua artrite reumatoide e a trarre il massimo beneficio dalla terapia Visita www.arioneparlo.it

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE DI FIRENZE ISTITUTO PROF.LE DI STATO PER L AGRICOLTURA E L AMBIENTE Via delle Cascine n. 11 50144 - FIRENZE Scheda di progetto prevista

Dettagli

AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI

AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI AGOASPIRATO ECO-GUIDATO DI TESSUTI E ORGANI SUPERFICIALI Data di acquisizione: 1 - Generalità del Paziente Cognome Nome Data di nascita Etichetta Paziente 2 - Quale procedura mi viene proposta? La presente

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE

Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute

Dettagli

LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. La guida rosa per la prevenzione. screening femminile. Programma di screening dei tumori femminili

LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. La guida rosa per la prevenzione. screening femminile. Programma di screening dei tumori femminili LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA La guida rosa per la prevenzione dei tumori femminili screening femminile prevenzione del tumore del collo dell utero Ogni donna residente fra i 25 e i 64 anni ha

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)

UN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza) IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org

Dettagli

Gentile signora, Giovanni Bissoni Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna

Gentile signora, Giovanni Bissoni Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Gentile signora, dal 1 gennaio 2010 in Emilia Romagna il programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella è esteso a tutte le donne dai 45 ai 74 anni. La Giunta regionale ha preso

Dettagli

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA

LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA Beatrice Berluti, Andrea Luigi Tranquilli Istituto di Scienze Materno-infantili Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica Parlare di malattie autoimmuni in gravidanza

Dettagli

Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016

Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO?

LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? LA DISTRIBUZIONE DI PROBABILITÀ DEI RITORNI AZIONARI FUTURI SARÀ LA MEDESIMA DEL PASSATO? Versione preliminare: 25 Settembre 2008 Nicola Zanella E-Mail: n.zanella@yahoo.it ABSTRACT In questa ricerca ho

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013]

MOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013] MOCA Modulo Candidatura http://www.federscacchi.it/moca moca@federscacchi.it [Manuale versione 1.0 marzo 2013] 1/12 MOCA in breve MOCA è una funzionalità del sito web della FSI che permette di inserire

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa!

Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Impara con me le tecniche di vendita più efficaci e i segreti della comunicazione verbale e non-verbale per

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche

Competenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle

Dettagli

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di

Dettagli