Tra integrazione e segregazione residenziale: la sfida urbana
|
|
- Michela Fadda
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Tra integrazione e segregazione residenziale: la sfida urbana Tatjana Ibraimovic Istituto di ricerche economiche (IRE) Uno studio della realtà luganese Sintesi Diventando sempre più eterogenea, per provenienza, lingua e cultura, la popolazione delle città svizzere pone una serie di nuove sfide sociali e urbane. Particolarmente presente nei grandi centri urbani, il pluralismo etnico può produrre diverse dinamiche tanto economiche quanto residenziali. Conosciuta con il termine di segregazione etnica, la questione riguarda la localizzazione residenziale delle comunità straniere caratterizzata da concentrazioni più o meno importanti di diversi gruppi etnici in zone urbane differenziate. Seppur ampiamente studiato negli Stati Uniti e più recentemente anche in Europa, di tale fenomeno nel contesto svizzero si conosce ancora poco. Lo studio applicato alla realtà luganese, al quale hanno collaborato due centri di ricerca dell USI, l Istituto di ricerche economiche (IRE) e il Modelling and Application of Complex Systems Laboratory (MACSLab), incorporando gli aspetti economici con quelli urbanistici e sociali, ha cercato di dare risposta ad alcune delle questioni più importanti riguardanti la tematica. In particolare, si è cercato di capire se nella nostra realtà il fenomeno esiste, quali sono le sue dimensioni e quali i fattori scatenanti. I risultati principali hanno rilevato che nonostante l ampia presenza straniera a Lugano, i livelli di concentrazione delle singole comunità immigrate nei diversi quartieri e comuni risultano piuttosto contenuti. Dalle analisi sulle cause sottostanti le concentrazioni etniche osservate risulta che le famiglie, sia straniere che autoctone, tendono a preferire i quartieri con maggiore presenza dei propri connazionali, ma una minor presenza degli abitanti stranieri. Tali risultati possono indicare, da una parte il desiderio delle diverse comunità etniche di conservare il legame con le proprie radici linguistiche e culturali, ma dall altra anche la voglia di integrarsi nel tessuto sociale del paese ospitante. E però importante notare che le preferenze etniche risultano tenui se tradotte in valori monetari e dunque non costituiscono la causa principale delle concentrazioni etniche esistenti. L immigrazione e le città Negli ultimi decenni in tutta l Europa occidentale si è visto intensificare il dibattito sugli effetti dell immigrazione e dell internazionalizzazione della popolazione che abita i grandi centri urbani, come sulle conseguenti problematiche riguardanti la gestione di un tessuto sociale sempre più multietnico. In particolare la discussione volge sull effetto che le concentrazioni residenziali delle varie 46 dati foto Ti-Press / Tatiana Scolari
2 Libri e riviste L analisi comunità etniche esercitano sullo sviluppo urbano e sull integrazione degli immigrati nel contesto del paese ospitante. Si tratta di un fenomeno socio-spaziale, che può apportare anche benefici agevolando i nuovi immigrati ad ambientarsi più facilmente nel nuovo contesto sociale e immettendo diversità e dinamismo nel tessuto urbano, ma che spesso desta preoccupazione per le conseguenze negative dei suoi possibili sviluppi. Esiste, difatti, una paura generale che queste tendenze potrebbero in futuro evolvere in un fenomeno della segregazione etnica simile a quella degli Stati Uniti, spesso legata a una serie di problemi sociali, quali l emarginazione e l isolamento delle comunità straniere, la formazione dei quartieri ghetto e la concentrazione della povertà. Quali le cause di tali tendenze? La concentrazione o, al contrario, la dispersione etnica può derivare da una molteplicità di processi interconnessi, che da una parte possono riguardare gli stranieri stessi - partendo dalla loro mobilità sociale, integrazione nella società ospitante, acquisizione dei diritti di proprietà o preferenze nelle scelte residenziali - mentre dall altra si profilano come forze di mutamento urbano, riguardando le dinamiche prodotte dalla popolazione, dal settore privato e dalle politiche pubbliche, urbanistiche ed economico-sociali. Tutte queste forze possono avere un impatto sui livelli e le tipologie delle concentrazioni etniche, ma vale anche l effetto opposto. Le concentrazioni prodotte possono a loro volta influenzare lo sviluppo delle diverse zone urbane, producendo effetti sugli affitti e sulle infrastrutture, ma anche influendo sulla mobilità del tessuto sociale. A seconda del fenomeno che la induce, la segregazione etnica può essere di natura volontaria o involontaria. Se, ad esempio, sono le preferenze per la vicinanza alla propria comunità d origine a guidare le scelte del quartiere di residenza, ciò può produrre concentrazioni etniche volontarie. Se, invece, le scelte residenziali degli stranieri sono condizionate da vincoli di reddito o da discriminazioni nel mercato degli alloggi, tali condizioni possono causare diverse forme di marginalizzazione e segregazione etnica su base involontaria. Ed è proprio dalla natura delle cause portanti alle concentrazioni etniche, volontarie o involontarie, che derivano le diverse forme di segregazione urbana. Ad esempio, la segregazione volontaria da parte di singole comunità etniche può portare a una formazione di quartieri monoetnici, mentre la segregazione involontaria porta all emergenza di quartieri misti di minoranze etniche tipicamente svantaggiate dal profilo socioeconomico. È dunque di fondamentale importanza conoscere le vere cause delle concentrazioni etniche in un contesto urbano specifico, per poter ideare le politiche adeguate volte a gestire il fenomeno e affrontare efficacemente le sue eventuali conseguenze negative. Qual è, da questo punto di vista, la situazione della città più popolata e multietnica 1 della Svizzera italiana, la Città di Lugano? Abbiamo affrontato la tematica tramite uno studio finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e condotto dall IRE e dal MACSLab tra il 2007 ed L analisi comprendeva il territorio e la popolazione residente nella Nuova Lugano (definizione del 2008) con i suoi vecchi comuni, ora diventati quartieri, e in altri sette comuni del Luganese: Paradiso, Massagno, Capriasca, Agno, Bioggio, Collina d Oro e Cadempino 2. I cittadini stranieri in Lugano Lugano è una delle città Svizzere con la più cospicua presenza straniera (circa il 40% dei residenti, v. tab. 1), quasi il doppio rispetto alla media nazionale (22% 3 ). Tuttavia, la metà degli stranieri sono cittadini italiani, mentre un ulteriore 15,5% è costituito dalle comunità provenienti dal Portogallo, Germania e dal resto dell Unione Europea dei 15, dal Nord America e dall Australia. I migranti di altre origini rappresentano il 31,4% del totale della 1 Popolazione residente secondo il paese di origine, nei quartieri e comuni del Luganese, nel 2008 Popolazione come % come % di abitanti di stranieri Paese d origine Svizzera ,1... Estero ,9 100,0 Italia ,2 53,1 Portogallo ,3 5,8 Germania 928 1,2 3,0 Resto dell UE (15), USA e Australia ,7 6,7 Ex Yugoslavia ,8 16,9 Turchia 704 0,9 2,3 Europa dell Est e Asia ,3 5,9 America Latina ,4 3,5 Africa e Medio Oriente 881 1,1 2,8 Totale ,0... Fonte: MovPop 2008, Amministrazione cantonale ticinese, Bellinzona; elaborazione IRE e i.cup. 1 Lugano si situa al terzo posto, dopo Losanna e Ginevra, tra le grandi città svizzere e al primo posto nella Svizzera italiana per quota di abitanti stranieri (Base de données des cantons et des villes suisses - BADAC 2010, IDHEAP, Lausanne). 2 Per non appesantire il testo, useremo sempre il termine Lugano (e derivati) per indicare l area coperta dallo studio, così come quartieri per le sue suddivisioni (i quartieri veri e propri di Lugano o gli altri 7 Comuni). 3 Foreign population structure and migration statistics (PETRA) 2009, UST, Neuchâtel. 47 dati
3 popolazione straniera. Arrivati in Svizzera principalmente come forza lavoro, in cerca di asilo o per ricongiungimento famigliare, i cittadini degli Stati terzi più numerosi sono originari dall ex-yugoslavia e dalla Turchia, con rispettivamente quote del 16,9% e del 2,3%, mentre quelli degli altri paesi dell Est Europa, dell Asia, dell America Latina, dell Africa e del Medio Oriente insieme compongono il 12,2% della popolazione straniera. La multietnicità nei quartieri e comuni del Luganese Complessivamente, la quota di stranieri nell area considerata dallo studio varia dal 12% al 30% della popolazione nei comuni di periferia, per arrivare fino al 57% degli abitanti nei quartieri urbani (v. tab. 2). Una maggiore concentrazione di cittadini stranieri è presente nei quartieri residenziali centrali, mentre le zone suburbane sono per lo più abitate dalla popolazione locale e da alcune comunità straniere benestanti. E infatti possibile osservare che gli immigrati tendono ad abitare le zone più popolate del centro urbano che offrono maggiori opportunità di accesso al mercato immobiliare. La distribuzione territoriale degli stranieri nel Luganese rispecchia il contesto europeo, che diversamente da quello americano caratterizzato da quartieri monoetnici, è piuttosto rappresentato da una molteplicità di diverse etnie e nazionalità situate in quartieri residenziali misti. Inoltre, grazie anche a una forma urbana compatta e un mix residenziale diversificato, gli attuali livelli di concentrazione delle singole comunità straniere a livello dei quartieri risultano relativamente moderati rispetto alle città europee. Ciononostante, esistono raggruppamenti più o meno importanti tra le diverse etnie e nazionalità che trovano nel territorio i propri spazi di abitazione. Ad esempio, le famiglie della comunità turca sono più presenti a Molino Nuovo e Pregassona (v. cartina A1), la comunità Sudamericana risiede sopratutto a Viganello (v. cartina A2), mentre i cittadini 2 Popolazione residente e quota di stranieri nei quartieri di Lugano, 2008 Quartieri e Totale % di comuni di popolazione stranieri Lugano (consi- residente derati dallo studio) Centro ,7 Cassarate ,3 Castagnola ,1 Viganello ,1 Gandria ,7 Bre Aldesago ,5 Molino Nuovo ,6 Pregassona ,3 Loreto ,2 Besso ,8 Breganzona ,6 Davesco ,1 Pambio Noranco ,7 Pazzallo ,4 Massagno ,0 Paradiso ,0 Agno ,0 Bioggio ,8 Cadempino ,4 Capriasca ,0 Collina d Oro ,1 Totale ,9 Fonte: MovPop 2008, Amministrazione cantonale ticinese, Bellinzona; elaborazione IRE. dell Ex Yugoslavia abitano maggiormente nel comune di Paradiso. Dall altro lato i tedeschi (v. cartina A3) preferiscono stabilirsi vicino al centro storico o nelle colline circostanti assieme alla comunità statunitense ed altri cittadini dell Europa occidentale (v. cartina A4). Tali raggruppamenti evidenziano anche una certa gerarchia socio-spaziale della città, delineata dalla presenza più marcata di comunità straniere provenienti dai paesi dell UE (15) e del Nord America nei quartieri più esclusivi della città, mentre gli altri migranti sono situati maggiormente nei grandi quartieri residenziali attorno al centro storico. Ci si può dunque chiedere se una tale distribuzione residenziale dipende unicamente da fattori socioeconomici o è guidata anche dalle preferenze individuali sulla composizione etnica del proprio vicinato. La composizione etnica del vicinato e le scelte residenziali: l esperimento di Lugano Partendo dalle analisi descrittive, nella seconda parte dello studio abbiamo cercato di capire meglio la dinamica e le cause sottostanti la formazione dei raggruppamenti etnici esistenti. Il focus principale era quello di individuare se le concentrazioni etniche presenti a Lugano sono generate dalla propensione alla segregazione volontaria delle diverse comunità straniere. A tale proposito, attraverso un esperimento economico condotto dall IRE nei mesi di settembre e ottobre 2010, abbiamo analizzato le scelte residenziali di 133 famiglie svizzere e straniere tra i quartieri della città e degli altri 7 comuni, con l obiettivo di rilevare le preferenze sulla nazionalità dei propri vicini, ovvero la presenza di connazionali e di stranieri nel quartiere di abitazione. L impatto delle preferenze etniche sulle scelte abitative: risultati Vivere vicino ai connazionali I dati raccolti attraverso l esperimento sulle scelte residenziali sono stati analizzati tramite i modelli di scelta discreta, producendo diversi risultati interessanti. Partiamo dal risultato più importante che risponde alla domanda di ricerca principale: esiste una segregazione etnica volontaria nel contesto Luganese? I risultati dello studio indicano che seppur esista una preferenza residenziale per vivere vicino alla propria comunità d origine (connazionali), questa non costi- 48 dati
4 A Distribuzione degli abitanti stranieri nei quartieri e comuni del Luganese, ) Nazionalità turca 2) Nazionalità Sud America Libri e riviste L analisi 3) Nazionalità tedesca 4) Resto dell UE, Nord America e Australia Nota: Per ogni quartiere, è stata calcolata la quota di stranieri di una determinata nazionalità rispetto al totale degli stranieri della medesima nazionalità nell area Luganese (Nuova Lugano e 7 Comuni). Fonte: MovPop 2008, Amministrazione cantonale Bellinzona; elaborazione IRE e i.cup. 49 dati
5 L esperimento economico sulla scelta del quartiere di residenza All esperimento condotto nei mesi di settembre e ottobre del 2010 hanno partecipato 133 famiglie di varie nazionalità, residenti nella Città di Lugano e in sette comuni circostanti. L esercizio consiste nel presentare agli intervistati una situazione ipotetica futura in cui il loro attuale quartiere di residenza cambia la composizione etnica, in termini di concentrazione di connazionali da una parte, e di altre comunità straniere dall altra. Tenendo invariate le caratteristiche dell abitazione, a ogni intervistato è stato chiesto di esprimere la propria preferenza effettuando una scelta tra il quartiere attuale, ma con un vicinato diverso (con differenti percentuali di stranieri e connazionali), e due quartieri alternativi. Ogni quartiere è stato descritto, oltre che dalle caratteristiche etniche del vicinato, anche da altri due principali fattori guida nella scelta residenziale: gli affitti delle abitazioni e il tempo necessario per recarsi al posto di lavoro. Ad ogni famiglia intervistata sono state sottoposte 12 situazioni di scelta tra tre quartieri alternativi, ciò che ha permesso di ottenere osservazioni valide. Lo schema rappresenta una delle 12 situazioni ipotetiche. Assieme all esperimento di scelta, per ogni intervistato sono state raccolte informazioni socioeconomiche e demografiche, come pure le risposte ad un set di domande sull atteggiamento verso il proprio vicinato e circa la situazione abitativa attuale. I dati risultanti dall indagine sono stati analizzati attraverso modelli di scelta discreta. Esempio di una situazione di scelta tra i diversi quartieri e comuni Luganesi Di seguito le proponiamo le caratteristiche del suo quartiere e quelle di altri due quartieri del luganese previstre fra 10 anni. Si immagini che lei possa scegliere di vivere in una casa paragonabile alla sua e in uno dei seguenti quartieri. Fonte: IRE, dati
6 Modelli di scelta discreta Sviluppati dall economista Daniel L. McFadden per analizzare il processo decisionale degli individui in un contesto di scelta discreta, questi modelli permettono di individuare empiricamente le preferenze degli individui per i diversi beni e per le caratteristiche che li descrivono, consentono di sviluppare previsioni probabilistiche sul comportamento riguardante le decisioni di scelta (human decision making behaviour), e di stimare il valore monetario che gli individui attribuiscono a un certo miglioramento del bene o della caratteristica desiderata. Apprezzati per la loro potenza e versatilità, i modelli di scelta discreta oggi trovano un ampio campo di applicazione, oltre che nelle scelte residenziali, sono spesso utilizzati nel campo dei trasporti, dell ambiente, del marketing e in altri contesti applicati. tuisce il fattore determinante della propria scelta abitativa. Difatti, nel scegliere il quartiere di residenza le persone considerano, tra gli altri fattori, anche la vicinanza ai connazionali, favorendo i quartieri con una maggiore presenza della propria comunità di provenienza. Ciononostante, tale impatto tradotto in termini monetari si riduce a cifre piuttosto contenute (v. tab. 3). Ad esempio, per un aumento del 10% dei propri connazionali nel quartiere di residenza le famiglie sono disposte a pagare, ceteris paribus, un supplemento pari a 29 franchi della pigione mensile, ciò che nel nostro studio corrispondente ad un aumento del 2% di una pigione mensile media di franchi. Le preferenze per la prossimità residenziale alla propria comunità d origine variano però secondo la provenienza degli intervistati. In particolare, gli stranieri provenienti dai paesi dell UE e del Nord America, come pure i cittadini svizzeri, esibiscono preferenze più forti per la vicinanza ai connazionali rispetto agli stranieri degli Stati terzi. Oltre all origine, anche il grado di formazione degli individui gioca un ruolo importante. Emerge, infatti, che l istruzione ha un impatto sulle preferenze etniche e quindi sul comportamento che le persone adottano nella scelta del proprio luogo di residenza. La predilezione per la vicinanza ai propri connazionali diminuisce più alto è il livello di formazione delle persone. Per gli abitanti con un elevato grado di formazione, la già tenue propensione alla segregazione è ancor meno marcata e la disponibilità a pagare di più per vivere in un quartiere con una maggiore concentrazione di connazionali è pressoché nulla. 3 La disponibilità a pagare (in franchi, dell affitto mensile) a seconda della provenienza degli intervistati 10% di incremento 10% di diminuzione 10% di incremento della concentrazio- della concentrazio- della concentrazione di connazionali ne degli stranieri ne di connazionali (per il livello di formazione mediano del campione 1 ) Tutto il campione 29,00 20,00... Cittadini degli Stati terzi ,60 Svizzeri e cittadini dell UE, ,70 Nord America e Australia 1 Formazione medio - alta. Fonte: elaborazione IRE. Vivere nei quartieri multietnici Il secondo aspetto trattato dallo studio riguarda l analisi delle preferenze circa la presenza di altre comunità straniere nel quartiere di residenza. I risultati hanno rilevato una debole preferenza per quartieri con una minor presenza di abitanti stranieri e quindi con una maggior quota di abitanti svizzeri. In termini monetari, ceteris paribus, le famiglie sarebbero disposte ad abitare in un quartiere con una presenza degli stranieri maggiorata del 10% se la pigione diminuisse dell 1,5% 4. In termini assoluti, in media le famiglie richiedono una riduzione (compensazione) di 20 franchi mensili sull affitto (medio campionario) per un aumento nel quartiere del 10% degli stranieri. Questa leggera avversione (marginale dal punto di vista monetario) per i quartieri a più elevata presenza di stranieri, riscontrata sia per la popolazione autoctona, sia per quella straniera, da una parte potrebbe indicare una percezione negativa nei confronti dei quartieri multietnici, ritenuti più scarsi in termini di sicurezza e di infrastrutture, ma potrebbe anche essere interpretato come una maggiore volontà all integrazione nella società locale da parte della popolazione straniera. E curioso notare però che non tutti gli intervistati hanno esibito lo stesso responso nei confronti di un ambiente multiculturale. Difatti, esiste una varietà nelle preferenze tra i diversi nuclei famigliari, tanto che una quota di famiglie favorisce un ambiente residenziale e un tessuto urbano etnicamente diversificato. Le analisi non hanno potuto individuare le cause di tali differenze, in quanto le preferenze per la multiculturalità risultano indipendenti dalle caratteristiche socioeconomiche e demografiche delle famiglie intervistate 5. Una possibile spiegazione potrebbe essere che tali preferenze variano presumibilmente in base ai fattori attitudinali relativi alla percezione di stranieri e ambiente multietnico, associati a esperienze precedenti o ad altri fattori socio-psicologici. La multiculturalità quindi appare più dipendere dagli atteggiamenti degli individui che dalle loro caratteristiche socioeconomiche. 4 Il calcolo è basato su un affitto campionario medio di franchi. 5 Anche l'inclusione di diverse variabili socioeconomiche e demografiche nei modelli di scelta discreta analizzati non hanno dato adito a risultati significativi per spiegare questa variabilità nei gusti. L analisi Libri e riviste 51 dati
7 L impatto delle preferenze etniche sulle dinamiche segregative: considerazioni finali I risultati principali della ricerca indicano che nonostante l ampia presenza straniera a Lugano, il livello di concentrazioni delle singole comunità immigrate nei diversi quartieri e comuni sono contenute rispetto ad altre realtà urbane europee. Inoltre, nel contesto luganese, le concentrazioni etniche non raggiungono livelli importanti tali da permettere alle comunità straniere di isolarsi dagli altri. Resta comunque importante individuare i fattori che, influenzando le scelte residenziali delle famiglie svizzere e straniere nel Luganese, possono essere alla base delle concentrazioni etniche esistenti. Attraverso l esperimento economico di preferenze dichiarate e modelli di scelta discreta, lo studio ha rilevato che le famiglie (del campione) hanno una debole preferenza residenziale per quartieri più densi di propri connazionali, e ad evitare i quartieri con una larga presenza di stranieri. Ciò evidenzia, da una parte, il desiderio delle diverse comunità etniche di conservare il contatto con la propria cultura e radici, ma dall altra anche la volontà di integrarsi nel tessuto sociale del paese ospitante. I risultati indicano inoltre che le preferenze per il raggruppamento con la propria comunità di origine sono più forti per i cittadini svizzeri e gli stranieri dell UE e del Nord America che non per gli stranieri degli Stati terzi, preferenze che per entrambi i gruppi diminuiscono con l aumento del grado di formazione degli individui intervistati. In base a tali esiti, alcune considerazioni possono essere fatte sul possibile impatto che le preferenze etniche possono esercitare sulle dinamiche segregative. In primo luogo, come spesso sostenuto nei precedenti studi sulla segregazione etnica, questi risultati confermano l esistenza di esternalità positive associate alla vicinanza residenziale alla propria comunità di origine, un fattore importante per l instaurazione delle reti sociali etniche in grado di agevolare i nuovi immigrati nell accesso al mercato del lavoro e quello dell alloggio. Inoltre, tra i fattori che potrebbero rafforzare le preferenze per concentrazioni etniche a lungo termine, vi possono essere anche altri aspetti sociali, quali ad esempio la conservazione della propria lingua e cultura d origine, lo sviluppo e la vicinanza a luoghi d incontro o l offerta di prodotti etnici specifici. Tuttavia, è importante notare l effetto dell istruzione su tali preferenze. I risultati dello studio difatti indicano che la segregazione etnica tende a diminuire con l aumento del grado di formazione degli individui. In tal senso, la formazione professionale gioca un doppio ruolo, favorendo sia la mobilità socioeconomica, sia l integrazione residenziale delle famiglie straniere nel contesto del paese di accoglienza. L effetto è particolarmente forte per gli immigrati provenienti da paesi degli Stati terzi. Infatti, per i laureati appartenenti a queste comunità straniere le preferenze di vivere assieme ai gruppi più benestanti diventano più importanti della vicinanza ai propri connazionali. Questo risultato, riscontrato anche in altri paesi, è interpretato come il desiderio di salire la scala sociale raggiungendo un livello socioeconomico pari a quello della popolazione autoctona. In secondo luogo, le differenze nelle preferenze etniche delle diverse categorie di abitanti possono generare effetti variegati sulla concentrazione etnica tra i quartieri. Ad esempio, una combinazione tra la predilezione verso la prossimità residenziale alla propria comunità di provenienza e dell atteggiamento avverso per i quartieri con una presenza cospicua della popolazione straniera, può indurre i gruppi di stranieri più benestanti e i cittadini autoctoni a evitare o a lasciare quartieri etnicamente misti, provocando così livelli più elevati di segregazione delle comunità meno abbienti in determinate zone urbane. Un tale fenomeno guidato dalla segregazione volontaria di un etnia o un gruppo di etnie che determina la separazione involontaria delle altre, può produrre forme di segregazione più persistenti - i cosiddetti quartieri etnici misti. Difatti, sono molti gli studi che mostrano come i ceti collocati agli estremi della scala sociale tendono a essere i più segregati, volontariamente per i gruppi privilegiati e involontariamente per quelli marginali. Come ultimo risultato, l analisi statistica dei responsi consente di derivare le disponibilità a pagare per le diverse caratteristiche della locazione residenziale, misura che ci permette di quantificare in termini monetari, il peso e l importanza delle preferenze etniche come fattore di scelta del luogo di abitazione. E così possibile valutare se esistono presupposti e tendenze verso una forma più estrema della concentrazione che potrebbe condurre a fenomeni segregativi. Come emerge dalle analisi, nonostante esistano le preferenze per la concentrazione di connazionali nel contesto Luganese, esse non sono tra i criteri primari della scelta residenziale degli individui intervistati, data la relativamente bassa disponibilità a pagare per vivere in un quartiere più popolato dalla propria comunità d origine. Lo studio quindi sembra lasciare una questione aperta: se le concentrazioni esistenti non sono dovute principalmente alle preferenze volontarie per la segregazione etnica, ci posso essere dei moventi di natura involontaria - quali ad esempio, un accesso limitato al mercato immobiliare degli stranieri per vincoli di reddito o per discriminazione, oppure una concentrazione dell edilizia sociale e a basso costo in determinate zone urbane - a guidare il fenomeno segregativo nella realtà Luganese? n 52 dati
Rapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliRipartizione equa dei redditi in Svizzera
SCHEDA D INFORMAZIONE N 1: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Ripartizione equa dei redditi in Svizzera Le questioni sulla ridistribuzione, da anni oggetto di discussione in Svizzera, sono alimentate dalle
DettagliLa dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.
La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa
DettagliPale eoliche e valori immobiliari: un analisi con il metodo del Choice Experiment
Università degli Studi di Padova Corso di Laurea in Tutela e Riassetto del Territorio Pale eoliche e valori immobiliari: un analisi con il metodo del Choice Experiment Laureanda: Francesca Pasqualon Anno
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliRapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese. Febbraio 2013
Rapporto ricerca sull internazionalizzazione delle imprese Febbraio 2013 Le Key questions Key question 1:Quali sono le modalità di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane? Key question
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliI FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI
I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi
DettagliLa popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle
Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento
DettagliDalle pari opportunità alla partecipazione protagonista
Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista Indice Obiettivi della ricerca Caratteristiche socio demografiche del campione I risultati della ricerca Percezione della discriminazione di Esperienze
DettagliA N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A
A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento
DettagliANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA
NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA ANALISI DELLA DOMANDA TURISTICA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI DI ROMA E PROVINCIA MARZO 2010 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma 2.
DettagliI processi decisionali all interno delle coppie
9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno
DettagliInvestimenti Diretti Esteri
Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliL indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e
1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati
DettagliANALISI DEL MUTUATARIO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliIl mercato delle ristrutturazioni a Roma
CRESME RICERCHE SPA Il mercato delle ristrutturazioni a Roma La cifra di affari realizzata nel 2003 dal settore delle costruzioni nella provincia di Roma ammonta a 7,4 miliardi di, di cui 2,8 miliardi
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del
DettagliUN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75% DELL OFFERTA DI UFFICI E OGGI DI BASSA QUALITÀ
Nasce l Osservatorio sull offerta di immobili a uso uffici 1 Rapporto CRESME- II semestre 2014 Monitorati oltre 4.500 annunci per vendita e affitto UN FUTURO PER MILANO: CITTÀ DEL TERZIARIO? PIÙ DEL 75%
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliIL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del credito sono sempre più evidenti. Le prime avvisaglie di miglioramento si
DettagliECONOMIA DEL LAVORO. Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro
ECONOMIA DEL LAVORO Lezioni di maggio (testo: BORJAS) L offerta di lavoro Offerta di lavoro - Le preferenze del lavoratore Il luogo delle combinazioni di C e L che generano lo stesso livello di U (e.g.
DettagliMarzo 2009. 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma. 2. L'andamento generale negli alberghi di Roma
1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma 2. L'andamento generale negli alberghi di Roma Prosegue anche questo mese la flessione della domanda turistica rispetto allo stesso periodo
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo
DettagliGenerali Immobiliare Italia SGR
Generali Immobiliare Italia SGR Investitori Istituzionali e Settore Residenziale 25 novembre 2009 Giovanni Maria Paviera Amministratore Delegato e Direttore Generale Agenda 2 Investitori istituzionali
DettagliLA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL 2000
ASSOCIAZIONE DOTTORANDI E DOTTORI DI RICERCA ITALIANI LA CONDIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A BOLOGNA NEL Nel dicembre del la sezione di Bologna dell ADI ha condotto un questionario tra gli iscritti ai
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
DettagliVALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE
La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune
DettagliIL TURISMO IN CIFRE negli esercizi alberghieri di Roma e Provincia Gennaio 2009 Ge nnai o 2009
Ge nnai o 2009 1. L andamento generale negli alberghi della Provincia di Roma L anno 2009 inizia con il segno negativo della domanda turistica rispetto all inizio dell anno precedente. Gli arrivi complessivi
Dettaglisuperiore verso gli esercizi complementari, le cui quote di mercato risultano comunque largamente inferiori a quelle degli alberghi, che raccolgono
13. Turismo Il turismo nel comune di Roma si conferma uno dei principali assi di sviluppo del territorio, costituendo, all interno del sistema economico e sociale, un elemento centrale di crescita, che
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliComparazione dei Risultati dell Indagine
Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliStime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)
Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS) Il modello di riferimento Per le simulazioni è stato impiegato
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliLe strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza
CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano
DettagliPROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO
PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti
DettagliIL TURISMO IN CIFRE negli esercizi alberghieri di Roma e Provincia Rapporto annuale 2012
A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N N O 2 0 1 2 R A P P O R T O A N N U A L E 2 0 1 2 1. L andamento
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - Applicazione di politica economica: l assicurazione sulla salute e il mercato del lavoro 1 Negli Stati Uniti i datori di lavoro
DettagliIl valore generato dal teatro alla Scala
Il valore generato dal teatro alla Scala Paola Dubini Centro ASK Università Bocconi Sintesi dei risultati Nello scorso mese di gennaio, il teatro alla Scala ha affidato al centro ASK dell Università Bocconi
DettagliLE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR
Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello
DettagliI laureati di cittadinanza estera
14. I laureati di cittadinanza estera Tra il 2006 e il 2012 la quota dei laureati di cittadinanza estera è aumentata, passando dal 2,3 al 3,0 per cento. Quasi il 60 per cento dei laureati esteri provengono
DettagliPMI: il punto sull attività negli ultimi 12 mesi Ricerca Zurich sulle PMI - 2014
PMI: il punto sull attività negli ultimi mesi Ricerca Zurich sulle PMI - 20 1 settembre 20 Indice Introduzione Metodologia pag. 3 Struttura del campione pag. Risultati Sintesi pag. Risultati per regione
DettagliIl comportamento degli. italiani nei confronti degli. immigrati. (seconda parte) Dalla Torre Laura Lisa
Il comportamento degli italiani nei confronti degli immigrati. (seconda parte) Dalla Torre Laura Lisa 1 Dati Caritas. Nella parte di tesina che segue mi occuperò prima di una serie di dati raccolti dalla
DettagliSCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE
SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE OSSERVATORIO NAZIONALE IMMIGRATI E CASA 9 RAPPORTO LUGLIO 2012 VIA LORENZO MAGALOTTI, 15 00197 ROMA TEL. 06/8558802 FAX 06/84241536 E' in corso
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliQuestionario Conosci l Europa
Questionario Conosci l Europa L Antenna Europe Direct Isernia della Camera di Commercio di Isernia opera sul territorio come intermediario tra l'unione europea ed i cittadini a livello locale. La sua missione
DettagliIntroduzione alla macroeconomia
Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Il mercato immobiliare si avvia verso la ripresa. Conversano, 25 Maggio 2015
Dott. Pietro D Onghia Ufficio Stampa Master m. 328 4259547 t 080 4959823 f 080 4959030 www.masteritaly.com ufficiostampa@masteritaly.com Master s.r.l. Master s.r.l. progetta, produce e commercializza accessori
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliDraft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto
Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la
DettagliLA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale
LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliOPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013
A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliAlcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri
Città di Torino Divisione Servizi Educativi Settore Integrazione educativa Alcuni dati sui servizi educativi a favore dei minori stranieri a cura di Carla Bonino Gli interventi che la Divisione Servizi
DettagliRSA Provincia di Milano
SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliDESCRIZIONE DEL CAMPIONE DI CITTADINI CHE HANNO COMPILATO IL QUESTIONARIO
DESCRIZIONE DEL CAMPIONE DI CITTADINI CHE HANNO COMPILATO IL QUESTIONARIO I questionari sul credito al consumo sono stati somministrati ad un campione accidentale non probabilistico costituito da 1.725
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliIgiene urbana. Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma. Anno 2011. a cura di Mirko Dancelli
Igiene urbana Indagine sulla soddisfazione degli utenti Confronto tra Torino, Milano, Bologna e Roma Anno 2011 a cura di Mirko Dancelli Osservatorio del Nord Ovest - Università degli Studi di Torino SOMMARIO
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
DettagliIl successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11
Il successo degli studenti del liceo Cornaro all Università di Padova nell anno accademico 2010-11 Materiali per l autovalutazione e la rendicontazione sociale Settembre 2011 Il successo degli studenti
DettagliProgetto PI.20060128, passo A.1 versione del 14 febbraio 2007
Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Corso di Progettazione del Software Proff. Toni Mancini e Monica Scannapieco Progetto PI.20060128,
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 1-3 Offerta di lavoro -Le preferenze del lavoratore 1 Offerta di lavoro Le preferenze del lavoratore Il comportamento dell offerta di lavoro è analizzato dagli economisti
DettagliAPPALTI e CONCESSIONI
DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.
DettagliI lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia
1 luglio 2015 #lavoro Rassegna Stampa Messaggero Veneto2lug2015 Il Piccolo 2lug2015 TG3 RAI FVG 1lug2015 I lavoratori domestici in Friuli Venezia Giulia Anche in Friuli Venezia Giulia il mercato del lavoro
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliSERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli
DettagliL import-export dei diritti d autore per libri, in Italia. Indagine condotta dall Istituto DOXA per l Istituto Commercio Estero (I.C.E.
L import-export dei diritti d autore per libri, in Italia. Indagine condotta dall Istituto DOXA per l Istituto Commercio Estero (I.C.E.) Milano, 25 marzo 2004 p. 1 L import-export dei diritti d autore
DettagliFamiglie e abitazioni
Famiglie e abitazioni A Milano le famiglie in affitto sono più di 380.000 per un totale di quasi quasi 1 milione persone e occupano il 25% delle abitazioni della città circa il 50% delle abitazioni in
DettagliIL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO PREMESSA Il mercato del credito sta dando segnali di ripartenza. Le prime avvisaglie di miglioramento si erano viste già dalla
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliIndagine campionaria sulle scelte e sulle tendenze degli italiani sulla mobilità sostenibile. Rapporto di ricerca. Roma, 20 novembre 2008
Roma, 20 novembre 2008 Codice ricerca: 2008163rs Indagine campionaria sulle scelte e sulle tendenze degli italiani sulla mobilità sostenibile Rapporto di ricerca riservatezza Questo documento è la base
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliDal 1990 le imprese pagano sempre più imposte
SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi
DettagliL internazionalizzazione del sistema economico milanese
L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità
DettagliLA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI
LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current
DettagliGLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA
GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA Sono 4.388 gli enti di diritto privato che hanno indicato come attività prevalente o esclusiva l erogazione di sussidi a individui, piuttosto che quella di contributi a
DettagliL EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-2010
L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-200 Venezia, 4 settembre 202 La ricerca ANICA 2006-200 Indagine su dinamiche, volumi e valori economici dell esportazione dei film italiani all estero. Monitoraggio risultati
DettagliMONOPOLIO, MONOPOLISTA
Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliOsservatorio ISTUD - seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo
- seconda Survey: Aziende italiane e mercato unico europeo Quesito 1 In linea generale ritieni positiva la tendenza di molti paesi europei a cercare di proteggere alcuni settori ritenuti strategici per
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliStatistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino
Statistica sulla domanda di turismo alberghiero in Ticino Marzo - maggio 2015 Contenuti La sintesi dell Osservatorio del Turismo 3 Analisi per regioni turistiche svizzere 4 Arrivi e pernottamenti mensili
DettagliImmigrazione e salute in Italia e. Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT)
Immigrazione e salute in Italia e Trentino Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT) Migranti, salute e accesso ai servizi sanitari: alcune considerazioni di partenza (I) Parliamo
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
Dettagli