Sostegno all'occupazione giovanile in BiH
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- Benedetto Carraro
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1 ISTITUTO PACE SVILUPPO INNOVAZIONE ACLI Sostegno all'occupazione giovanile in BiH I giovani e le donne come agenti di sviluppo delle famiglie e della comunità locale R E L A Z I O N E P R I M A A N N U A L I T À - ROMA, DICEMBRE
2 Questa relazione descrive le attività realizzate dall IPSIA nella prima annualità del progetto Sostegno all'occupazione giovanile in BiH nel periodo luglio 2003 luglio 2004 e dal luglio 2004 a dicembre 2004 in seguito alla concessione di una proroga non onerosa di sei mesi della prima annualità richiesta dall IPSIA al Comitato Family for family in data 18 giugno Azioni realizzate nella prima annualita L obiettivo generale dell intervento indicato nel testo del progetto, approvato dal Comitato Family for family, è quello di sostenere lo sviluppo locale con i giovani e le donne del Cantone Una Sana (Federazione Croato- Musulmana) e della zona di Banja Luka (Repubblica Serba di Bosnia) All obiettivo generale, il testo del progetto indica due obiettivi specifici 1. la qualificazione professionale di operatori sociali e di insegnanti anche attraverso la formazione alla partecipazione e alla gestione di servizi e di progetti nei settori dell educazione e dei servizi sociali e familiari anche incoraggiando il ricorso al microcredito 2. lo sviluppo ed il sostegno di una microimpresa nel settore del legno con attenzione alla ricaduta sociale del lavoro imprenditoriale associato Nel corso della prima annualità del progetto è stato possibile porre le basi per il raggiungimento dell obiettivo generale mediante la realizzazione delle attività legate agli obiettivi specifici. Per quanto riguarda l obiettivo specifico 1 sono state realizzate le seguenti azioni: a) costruzione di una mappa dei servizi e dei soggetti sportivi, sociali ed educativi presenti; b) realizzazione di una ricerca sulla situazione del sistema di credito in BiH; c) realizzazione di un percorso di animazione integrato con animatori italiani e locali; d) realizzazione di una missione di fattibilità sulle istituzioni di microfinanza in BiH (in collaborazione con il Consorzio Etimos); e) realizzazione di un impianto sportivo; f) distribuzione di materiale didattico e di supporto a strutture educative e sociali (in corso di svolgimento). Per quanto riguarda l obiettivo specifico 2 sono state realizzate le seguenti azioni: a) accompagnamento tecnico per la ricerca di materie prime; b) accompagnamento per l aggiornamento del business plan; c) sostegno alle spese di funzionamento ordinario di una microimpresa; d) attività di tutoraggio per la stipula dei contratti; e) realizzazione di uno stage sull ambiente. 2
3 Descrizione dettagliata delle azioni OBITTIVO SPECIFICO 1 COSTRUZIONE DI UNA MAPPA DEI SERVIZI E DEI SOGGETTI SPORTIVI, SOCIALI ED EDUCATIVI PRESENTI. Il lavoro per la raccolta dei dati per la costruzione di una mappa dei servizi sportivi, sociali ed educativi presenti nelle aree oggetto dell intervento è stato condotto da: - Silvia Maraone (IPSIA nazionale) - Luca Pracchini (IPSIA Milano) - Elisabetta Droguet (IPSIA Liguria) - Anna Merlo (IPSIA Como) - Nella giornata di lunedì 18, alle riunioni con le - scuole di Sitnica e Previa, hanno partecipato anche: - Alberto Fusar Poli e Laura Frassini (IPSIA Cremona) - Valentina Muià, (IPSIA Forlì) IL SISTEMA SCOLASTICO IN BOSNIA E CONSIDERAZIONI SULLE SCUOLE VISITATE Per ciò che concerne il sistema scolastico in generale in Bosnia, una serie di problemi analoghi interessano le strutture sia della Repubblica che della Federazione. Il primo di tutti è senz altro lo stato in cui le scuole si trovano, nel senso che spesso queste sono state oggetto di distruzione e saccheggio durante gli anni della guerra, se non in alcuni casi addirittura sono state usate come prigioni o caserme. Pertanto, dopo il 1995, è stato necessario nella maggior parte dei casi ricostruirle o risanarle. Dopo gli interventi dei primi anni post-bellici, ad opera di ONG, non sono più stati eseguiti lavori di manutenzione. Questo perché lo Stato bosniaco non ha finanziamenti per questo tipo di lavori. Spesso poi il numero dei bambini è elevato (in media circa 300/400, con la punta minima di 80 a Sitnica) perché non ci sono solo quelli delle cittadine, ma anche i bambini dei villaggi intorno, che fanno i primi 4 anni nelle succursali, e dal 5 al 9 nelle principali. Tra le varie scuole visitate sicuramente quella più rovinata è quella di Previja, che lavora addirittura su 3 turni, per mancanza di spazi. Allo stesso livello si trovano tutte le altre. Per lo più si tratta di ambienti molto spogli, sia nelle aule (banchi e sedie rotti e vecchi) che nei corridoi e nei laboratori (materiale desueto e spesso non funzionante), per non parlare delle palestre, prive quasi del tutto di attrezzature e in maggior parte con pavimenti usurati e anche pericolosi (assi mancanti, schegge etc). Altro capitolo riguarda poi le strutture igieniche (i servizi sono spesso fuori uso, senza acqua e in numero insufficiente) e il riscaldamento. La maggior parte delle scuole non ha i riscaldamenti centralizzati (e quando ci sono, il numero di termosifoni è di solito basso e gli spifferi provenienti da infissi vecchi ne azzerano quasi la funzione) e in alcuni casi ci sono solo delle stufe a legna che sono del tutto insufficienti come potenza, tant è che spesso i bambini in inverno tengono le giacche e il cappello. Oltre a questo i ministeri non hanno grossi fondi neanche per l acquisto di materiale didattico, tant è che mensilmente passano alle scuole il minimo necessario che serve per coprire le spese. Inoltre i programmi didattici delle scuole sono diversi, ma non solo tra Repubblica e Federazione, ma anche per croati e musulmani. Dovrebbe essere in atto una riforma che unifichi i piani dei ministeri dell educazione, ma non è assolutamente in vigore. A far fronte alle condizioni pessime nelle quali versano le scuole bosniache sta di solito un forte entusiasmo del corpo insegnanti e dei genitori dei bambini che 3
4 cercano di dare il massimo, e che con il poco materiale che hanno cercano di garantire una qualità buona dell insegnamento, pur consapevoli che le loro metodologie sono molto arretrate rispetto allo standard minimo europeo. Da quest anno scolastico dovrebbe essere in atto una riforma presentata dai ministeri dell educazione e dal ministro per i diritti umani e rifugiati al Peace Implementation Council a Bruxelles il 21 novembre Il documento, stilato da 6 diversi gruppi di lavoro (formati da educatori professionali locali e internazionali), consiste in 5 capitoli ognuno delle quail vuole perseguire un obiettivo. Lo scopo finale è de-politicizzare il sistema educativo e creare le condizioni che assicurino uguale accesso ad un educazione di alta qualità e moderna. I problemi maggiori cui la riforma dovrebbe fare fronte sono: superare lo sbarramento burocratico dettato dalla suddivisone della Bosnia in 2 entità con ministeri centrali e locali, stanziare dei budget mirati equanimi, garantire e semplificare il libero accesso alle scuole, anche per le minoranze, ammodernare i piani di studio ed educativi per il raggiungimento di standard europei, parificare i diplomi di modo che vengano riconosciuti più semplicemente. Allo stato attuale i cantoni a maggioranza croata non hanno approvato la nuova legge della Federazione sull educazione, i soldi stanziati dal Fondo Monetario Internazionali sono dunque rimasti fermi. Altra difficoltà riguarda ancora i libri di testo che dovrebbero essere in 3 lingue, e unici per tutti, ma che invece continuano ad essere diversi in Repubblica e in Federazione. Bosanska Krupa, 16 e 17 ottobre: incontro con la Prva Osnovna Skola Verifica di Terre e Libertà: Krupa è il luogo in cui IPSIA è presente da più anni (1998), pertanto non ci sono stati grossi commenti, se non che come al solito è stata svolta una buona animazione e un buon progetto. L unico suggerimento è di cercare di anticipare a luglio il periodo in cui fare le attività. Materiale didattico: Riguardo il progetto con le scuole, il direttore della Prva Osnovna Skola, Izet Kadic, e la professoressa di letteratura Zeljka Orozovic si sono mostrati molto interessati alla possibilità offerta e hanno già fatto sapere che tra i loro bisogni maggiori sono compresi un computer e dei libri di lettura da destinare alla biblioteca scolastica. Sitnica, 18 ottobre: incontro con il direttore della scuola primaria Petar Kocic Verifica del progetto Terre e Libertà: è stato giudicato positivo il coinvolgimento di tutti i bambini nella colonia estiva; anche i genitori e la comunità si sono mostrati soddisfatti e desiderano che l esperienza si ripeta l anno prossimo. Molto positiva è stata anche l idea della festa finale. È stata evidenziata l importanza di informare per tempo i bambini riguardo le date della colonia estiva, prima che la scuola sia finita, in modo che un numero maggiore di bambini vi possa partecipare. È stata altresì ricordata l importanza del documento del ministero, affinché le attività si possano svolgere regolarmente. Materiale didattico: la possibilità del finanziamento previsto è stata accolta molto positivamente e sono stati già esplicitati alcuni dei bisogni tra cui cartine e materiale audio-video per i corsi di lingua inglese. Previja, 18 ottobre: incontro con il direttore della scuola primaria Nikola Makcic Verifica del progetto Terre e Libertà: il direttore della scuola si è mostrato soddisfatto delle attività svolte ma ha ricordato la necessità di informare per tempo i bambini della realizzazione della colonia, prima che la scuola sia finita. 4
5 Materiale didattico: il grosso problema della scuola di Previja è che essa non è una costruzione indipendente ma è inserita in un contesto in cui vi sono altre realtà es. la posta - e di conseguenza un buon flusso di persone estranee al corpo scolastico. Tuttavia è prevista la costruzione di una nuova scuola indipendente nel 2005, che terminerà però nel Per questi motivi, è stata evidenziata la necessità di costruire dei servizi igienici riservati ai bambini e di acquistare dei libri per la biblioteca. Ribnik, 18 ottobre: incontro con il direttore della scuola tecnica superiore Desanka Maksimovic. Alcuni studenti di questa scuola svolgono tirocinio presso la R.I.L. di Cadavica. La scuola si trova nello stesso complesso in cui c è anche la scuola elementare, che svolge lezione al mattino. Gli studenti più grandi partecipano invece al pomeriggio. Verifica del progetto Terre e Libertà: il giudizio generale è positivo anche se è stato evidenziato il problema di trasporto dei bambini che provengono dai paesi più lontani che devono pagarsi l autobus -. Materiale didattico: la scuola superiore non ha dei locali propri e deve utilizzare la struttura della scuola primaria. La necessità più impellente è di sistemare/rifare il pavimento della palestra, di sostituire i vetri rotti della stessa e di acquistare palloni e materassini. Ci sarebbero inoltre altre esigenze relative ai laboratori di chimica, fisica e matematica. Stolac, 19 ottobre: incontro con il direttore musulmano della scuola primaria. La scuola di Stolac è divisa tra la parte musulmana e la parte croata, ed è chiamata scuola dei ritornati, nel senso che i musulmani sono tornati solo da 2 anni e che ci sono stati soprattutto all inizio una serie di problemi, ad oggi anche la scuola è un caso di separazione in casa tant è che i bambini hanno in comune solo il campo da gioco, ma i programmi sono diversi e anche gli ingressi da cui entrano sono diversi. Di sicuro tra le varie zone in cui IPSIA può intervenire il caso di Stolac è dei più interessanti e stimolanti, perché un intervento esterno potrebbe servire a velocizzare le dinamiche di integrazione sociale. Il direttore della scuola si è mostrato molto interessato al progetto Terre e Libertà. Anche IPSIA ritiene che l intervento di animazione estiva, che coinvolga sia i bambini croati che quelli musulmani, possa essere una buona chiave per appianare le divisioni esistenti, grazie alla mediazione dei volontari italiani. Materiale didattico: Ci è stata segnalata l esistenza di un Consiglio degli Studenti che si riunisce ogni lunedì ed è rappresentato dalla professoressa di biologia e chimica Amela Medar. Tra le varie iniziative promosse, uno dei fini di questo Consiglio è di procurare libri gratuiti per i bambini. La scuola di Stolac è infatti anche detta scuola dei ritorni, poiché sono molti gli studenti figli di famiglie che sono rientrate ma che spesso non hanno lavoro e quindi non possono pagare i libri di scuola. Tra le iniziative del Consiglio degli studenti vi sono anche attività ecologiche e una bacheca informativa che si spera possa evolversi in una vera e propria rivista scolastica. Il finanziamento di Family for Family risulterebbe quindi molto utile soprattutto per l acquisto dei libri di testo per i bambini che non possono permetterseli, oltre che di materiale come penne, set per la scuola etc che non viene in alcun modo fornito dal ministero dell educazione, per mancanza di fondi. Vrapcici, 20 ottobre: incontro con il direttore e gli insegnanti della Osnovna Skola. Verifica del progetto Terre e Libertà: è stata avanzata dai genitori la proposta di svolgere un corso di italiano per i bambini che desiderano imparare la lingua. È stato valutato positivamente lo spettacolo di chiusura delle attività in quanto, occupando la seconda settimana della colonia, ha contribuito a mantenere alto l interesse dei bambini. È inoltre stata evidenziata l importanza di svolgere le attività attraverso lo sport 5
6 e la musica ed è stato chiesto di portare del materiale cartaceo e audiovisivo sulle principali città italiane, nonché sui laghi più importanti ecc. Materiale didattico: il direttore e i professori si sono mostrati interessati alla possibilità di finanziamento per l acquisto di testi e mappe, stereo e altre apparecchiature necessarie per i corsi di insegnamento. Sapna, 21 ottobre: incontro con il direttore e gli insegnanti della Osnovna Skola. Verifica del progetto Terre e Libertà: è stata espressa soddisfazione riguardo l attività svolta. È stata evidenziata l importanza di strutturare i laboratori dividendo preventivamente i bambini a seconda dei loro reali interessi, usufruendo del supporto degli insegnanti che già li seguono durante l anno. Il fine è di far emergere il talento che c è in ciascuno dei bambini. Le attività dei laboratori potrebbero inoltre essere convogliate in uno spettacolo finale. È importante sperimentare questa formula nel 2005, in modo da avviare per il 2006 una collaborazione basata sul progetto anche con una vicina scuola in Repubblica Serba, sempre insieme ai professori. Materiale didattico: è stato fatto presente che la scuola primaria di Sapna ha molte piccole succursali nei villaggi vicini, le quali sono sprovviste dei supporti didattici necessari per svolgere determinate attività basilari. Una delle maggiori esigenze è quella di poter insegnare la lingua inglese tramite per esempio l utilizzo di uno stereo. Doboj, 22 ottobre: incontro con il direttore e gli insegnanti di educazione fisica della scuola Vuk Karadzic. Verifica del progetto Terre e Libertà: è stata evidenziata la necessità di coinvolgere maggiormente i genitori; per il resto il giudizio è positivo; è un po un problema il periodo in cui viene svolta la colonia poiché molti bambini non ci sono; sarebbe meglio fare la colonia a giugno o nella seconda metà di agosto; magari si potrebbero fare delle iscrizioni, organizzandosi prima di giugno. I professori sono disponibili a collaborare. Materiale didattico: il direttore e i professori si sono mostrati molto interessati in quanto i finanziamenti che ricevono dal ministero sono sufficienti solo per pagare le bollette e i bisogni primari come il riscaldamento. Servirebbero attrezzature sportive e materiale per i laboratori di chimica, fisica, musica ed educazione tecnica. OBITTIVO SPECIFICO 1 REALIZZAZIONE DI UNA RICERCA SULLA SITUAZIONE DEL SISTEMA DI CREDITO IN BIH La ricerca sul sistema creditizio in Bosnia Erzegovina (allegata alla presente relazione) è stata realizzata da Valeria Roggero cooperante IPSIA. La ricerca ha analizzato i prodotti finanziari delle banche, degli istituti di credito del sistema formale e delle Organizzazioni locali di Microcredito. È stato condotto poi uno studio dei programmi di microcredito realizzati da ong italiane, locali e internazionali. La ricerca si conclude con l individuazione dei finanziamenti erogati dalle Organizzazioni internazionali e rivolti allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Questo lavoro è stato condotto con l obiettivo di fornire una panoramica di quello che è oggi il sistema creditizio in Bosnia, soprattutto per quanto concerne l aspetto relativo all erogazione di crediti per lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali. L obiettivo è stato raggiunto sia analizzando il sistema finanziario formale, ovvero l attività di banche, istituti di credito e linee di credito provenienti dai grandi 6
7 organismi internazionali, sia quello informale, ovvero i programmi di microcredito volti allo sviluppo delle piccole e medie imprese (PMI) locali, realizzati sia da ong italiane che internazionali come anche da iniziative locali quali ong, associazioni o vere e proprie istituzioni di microfinanza. Di seguito sono riportate le conclusioni della ricerca. Il panorama finanziario bosniaco è vasto e variegato. Da una parte ci sono le banche che offrono crediti di qualsiasi tipo ai propri clienti e a coloro che presentano condizioni economiche più agiate, che siano in grado di fornire più di una garanzia e solitamente pari al doppio dell ammontare del prestito accordato e il cui tasso di interesse annuale si aggira intorno al 12-14%; dall'altra le organizzazioni locali di microcredito (OMC), le ong locali e internazionali che erogano prestiti di ammontare inferiore a quelli bancari, che chiedono minori garanzie reali o garanzie di gruppo e il cui tasso di interesse annuale è notevolmente superiore a quello delle banche. Sia nel sistema finanziario formale che in quello informale i prestiti sono erogati per gli scopi più disparati: dall'agricoltura all'allevamento, dall'attività commerciale alla produzione di servizi, fino all'erogazione di prestiti a ex soldati, prestiti al consumo, per la costruzione dell abitazione, l acquisto di automobili, ecc e, ovviamente, prestiti alle piccole e medie imprese. Proprio per quanto concerne le PMI la distinzione tra i due canali finanziari è fondamentale: alcune banche considerano piccole e medie imprese quelle che hanno meno di 50 lavoratori, mentre i programmi di microcredito sono volti soprattutto al finanziamento delle microimprese che possono essere anche imprese familiari e quindi molto più piccole rispetto alle altre. Inoltre, le banche concedono i prestiti alle piccole e medie imprese la cui attività sia già avviata da almeno 6 mesi e spesso chiedono che tale impresa sia leader del settore e quindi sufficientemente affidabile per concederle un prestito; le organizzazioni di microcredito, finanziano anche le nuove attività. Si consideri però che, né le banche né le OMC, erogano prestiti ad attività non registrate. Per ciò che concerne il target, alcune organizzazioni locali di microcredito si rivolgono esclusivamente alle donne puntando così anche ad un potenziamento all interno della società locale di un target considerato più debole e vulnerabile; altre OMC e le banche, hanno una cerchia di beneficiari ben più ampia. Il periodo di grazia è contemplato, ma poco presente sia nei prestiti bancari che in quelli erogati dalle organizzazioni di microcredito. Prendendo in considerazione i programmi di microcredito realizzati da ong locali, italiane e internazionali e dalle OMC, elemento quasi mancante ma non per questo di poca importanza è l'assenza di servizi di consulenza ai microimprenditori, fondamentale non solo per una buona gestione dell'attività ma anche per un efficiente investimento del prestito. Inoltre, molte ong hanno rivolto la propria attenzione soprattutto al settore agricolo lasciando da parte altri settori importanti nel contesto bosniaco come le attività artigianali, la produzione di servizi e piccole attività commerciali. Infine, è da sottolineare il fatto che spesso questi programmi di microcredito ma soprattutto le organizzazioni locali di microcredito e le banche, si concentrano all'interno della Federazione e sono in numero fortemente inferiore e meno sviluppato all'interno della Repubblica. Per concludere, allo scopo di agevolare ulteriormente il piccolo imprenditore, o per meglio dire, il microimprenditore che non presenta le caratteristiche richieste dalle banche per ottenere un prestito e di raggiungere un target di beneficiari il più ampio possibile, dall'analisi effettuata si evidenzia la necessità di programmi formativi per i microimprenditori che accedono al prestito, di un più vasto ventaglio di attività finanziabili, di un radicamento di OMC e programmi nella Repubblica Srpska e dell'elaborazione di tipi di prestiti che tengano in considerazione il periodo di grazia e ai quali possa accedere chi pratica un'attività anche non registrata. 7
8 OBITTIVO SPECIFICO 1 REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO DI ANIMAZIONE INTEGRATO CON ANIMATORI ITALIANI E LOCALI Nell ambito dell edizione 2004 del progetto di volontariato internazionale IPSIA Terre e Libertà è stato realizzato un programma di animazione realizzato da èquipe di volontari italiani e locali. Il programma è stato realizzato nelle prime due settimane di agosto a Bosanska Krupa e nella zona di Previa e Ribnik. Bosanska Krupa Federazione croato-musulmana di Bosnia Erzegovina PRVA OSNOVNA SKOLA Periodo colonia: dal 02/08/2004 al 14/08/2004 N volontari: I settimana: 3 responsabili +8 volontari (4 F e 7 M) II settimana: 2 responsabili + 8 volontari(4 F e 6 M) Collaboratori esterni: Durante la seconda settimana ha collaborato un ragazzo di Bosanska Krupa, il quale ha svolto la funzione di interprete sia per ciò che concerne le attività con i bambini sia per la raccolta della documentazione relativa al progetto per la costruzione di un campo da bocce presso la Dom Kulture. N bambini: Tra i 60 e i 100 di età compresa tra i 5 e i 13 anni. Il numero di maschi e femmine è stato sostanzialmente equilibrato. Contatti formali : Direttore e personale della scuola Direttore e personale della Dom Kulture e del centro giovanile Polizia Radio Bosanska Krupa Responsabile della Croce Rossa locale Contatti con l associazione Mamme SOS Orfanotrofio locale Contatti informali: Famiglia dell interprete Biblioteca Il luogo: Bosanska Krupa si trova nella parte nord ovest della Bosnia non distante dal confine con la Croazia. La popolazione è a stragrande maggioranza mussulmana, anche se attualmente si stanno verificando dei rientri di famiglie serbe, specie però nelle zone circostanti e dunque non nel centro urbano, ma nei villaggi. 8
9 Il numero di abitanti sia aggira intorno ai Il centro ha l aspetto di una piccola cittadina e vi sono presenti i luoghi di culto di tutte e tre le religioni in quanto prima del conflitto era una cittadina mista, la periferia invece è a prevalenza agricola. L idea è quella di un paese che ha accolto e integrato il progetto (siamo presenti dal oramai 1998) e che manifesta il desiderio di contribuire attivamente. L èquipe ha dormito nella scuola. Le attività ludiche e sportive sono state svolte all aperto nel cortile asfaltato della scuola, mentre i laboratori sono stati fatti all interno delle aule. Attività con i bambini e incontri di conoscenza: Le attività svolte con i bambini sono state laboratori manuali, musicali e di lingua (italiano/serbo-croato), staffette, giochi a squadre, ban e canzoni. Gli incontri di conoscenza del contesto sono stati fatti attraverso una giornata di visita a Banja Luka, Prijedor e Sanski Most e attraverso alcune serate con la famiglia dell interprete la quale ci ha raccontato la sua esperienza durante il conflitto. Considerazioni e avvenimenti significativi: o raccolta della documentazione per la costruzione di un campo da bocce nei pressi della Dom Culture; o torneo di calcio in un campetto esterno alla scuola e situato in mezzo al paese, partecipanti 80 ragazzi fra i 7 e i 14 anni, o mostra fotografica delle attività svolte con i bambini e consegna di un cd fotografico alla scuola ed al centro giovanile per la distribuzione ai ragazzi ed alle loro famiglie; o organizzazione di due feste: una rivolta prevalentemente ai bambini che frequentavano la colonia, dove sono stati organizzati giochi e stand, una seconda che attraverso una sfilata in maschera con striscioni e maschere prodotti dai bambini nei laboratori ha attraversato la principale via di Krupa ha coinvolto la cittadina. Prevjia - Ribnik Repubblica serba di Bosnia Erzegovina Scuola di RIBNIK Scuola di PREVIJA Periodo colonia: dal 11/08/2003 al 22/08/2003 dal 02/08/2004 al 14/08/2004 Numero volontari: 2003 I volontari impegnati a Kljuc nella prima settimana sono stati 9; nella seconda settimana sono stati 8. I volontari hanno ruotato nel corso delle due settimane tra Previja e Kljuc. Solo uno dei responsabili è rimasto fisso su Kljuc per entrambe le settimane. Il giorno della festa finale tutti i 16 volontari erano presenti. 9
10 2004 L'equipe di Previja-Ribnik era formata da 13 volontari, che hanno gestito due diverse colonie nelle due località, entrambe della Repubblica Srpska, che distano tra di loro di una decina di km. A Previja 'Terre e Libertà ritornava per il quarto anno consecutivo, a Ribnik invece è stato il primo anno. I volontari si sono divisi tra le due colonie non equamente, ma in base alla presenza di bambini alle attività: in genere 8 volontari a Previja (3 maschi e 5 femmine) e 5 a Ribnik (2 maschi e 3 femmine), turnandosi tra di loro ogni 2-3 giorni, ma con non più di 2 persone a cambio e mantenendo sempre persone fisse in ogni colonia, che dessero così continuità. Media bambini partecipanti: 2003 I bambini, di età compresa tra i 4 e i 14 anni, presenti nei vari giorni sono stati: Mercoledì 13 agosto 66 Giovedì 14 agosto 72 Venerdì 15 agosto 81 Lunedì 18 agosto 83 Martedì 19 agosto 77 Mercoledì 20 agosto 80 Giovedì 21 agosto 80 Venerdì 22 agosto 86 Sabato 23 agosto(festa) La frequenza a Previja è sempre stata attorno a bambini (con il picco di 110 per la festa finale), di età media attorno ai 9-10 anni e con una leggera prevalenza di femmine (55-60%). A Ribnik, invece, la media è stata di 10 bambini (40% maschi), con punte di 25 (festa finale) e con una grande eterogeneità d'età: un gruppetto aveva attorno ai 3-4 anni, un altro invece attorno ai Attività: Le differenze tra i due luoghi hanno determinato anche una diversa gestione delle attività: a Previja si è seguito il solito schema giornaliero, con gioco libero - giochi strutturati - laboratori; a Ribnik, invece, si è dato molto peso al gioco libero (anche perché i primi bambini arrivavano verso le 9.30, ma un numero 'consistente' c'era solo attorno alle ) e ai laboratori. Inoltre, a Ribnik, nei primi giorni si è dedicato tempo e sforzi al volantinaggio ed alla pubblicità della colonia in giro per il paese. Schematicamente, le attività della colonia di Previja sono state: ban, danze, laboratori, spettacoli. A Ribnik, come detto, la colonia era molto destrutturata per la bassa presenza di bambini e si basava quindi molto sull'improvvisazione e sulla capacità di adattamento. Il gioco libero e i laboratori erano più o meno gli stessi di Previja. Solo in poco occasioni si è riusciti a fare giochi strutturati. Le strutture: A Previja l equipe aveva a disposizione due delle tre stanze che costituiscono la scuola, in un edificio che ospita anche la posta del paese: una piccola stanza, utilizzata come magazzino, ed una stanza poco più grande utilizzata per i laboratori. All esterno è stato usato un campo da calcio in cemento, un area a prato e 10
11 la vicinanza con il fiume ha permesso di svolgere alcune attività lì, dove si trova anche un campo da beach volley. A Ribnik la scuola ha messo a disposizione tre aule abbastanza grandi, una delle quali veniva utilizzata come magazzino. All esterno la scuola ha un campo da basket ed uno da calcio, entrambi in cemento. Le porte sono state posizionate solo in occasione di un torneo di calcio organizzato durante la seconda settimana di colonia. Vicino c è un area a prato inutilizzabile perché poco curata. Sono state numerose le possibilità di scambio e conoscenza del contesto, specie attraverso gli incontri con gente del luogo o che lavora lì. Incontri svolti: 2004 Ribnik, incontro con Valeria Roggero, cooperante IPSIA. Valeria ha spiegato all equipe il suo lavoro, la relazione con la RIL e il luogo, le difficoltà cui va incontro e i successi della sua missione. Kljuc, incontro con Amela (ragazza conosciuta dall equipe dell'anno scorso, ex membro di un'associazione che si occupava di giovani: prevenzione delle droghe, lavoro, tempo libero). L associazione di cui Amela faceva parte non esiste più perché non c'erano persone capaci di tenere insieme il gruppo. Quando ha scoperto che Terre e Libertà è presente anche in Kosovo ed in Albania si dimostra molto interessata all Albania e chiede come è attualmente la situazione. Racconta che kljuc è molto affollata nel periodo estivo, ma d inverno capita di uscire e non incontrare nessuno. Nonostante questo non vorrebbe vivere in nessun altro posto se non in Bosnia. Previja, incontro con Zdravko guardia forestale di Ribnik conosciuta durante il progetto ecologico alla foresteria di Ribnik. L incontro è informale. Sono presenti anche alcuni volontari dell equipe di Sitnica e due operai della RIL. Dopo aver ringraziato per aver preso parte al progetto Zdravko parla di quello che fa, e racconta parti della sua vita: originario di Zenica (ora in Federazione musulmana-croata) si è trasferito a Ribnik dopo la guerra. Alla domanda se vorrebbe tornare nella sua città risponde dicendo che lì sono troppo fondamentalisti. È una persona aperta e molto disponibile al dialogo ed emergono molte domande, si parla di comunità europea, nei confronti della quale sia lui che i due ragazzi della RIL sono piuttosto scettici. Chiede all equipe perché lavoriamo in Bosnia e perché abbiamo deciso di lavorare con i bambini, e dice che vede bene quello che facciamo perché viene offerto ai bambini un altro punto di vista, l'unico al di fuori di quello chiuso e parziale che hanno. L equipe ha inoltre svolto una giornata di attività nel contesto di un progetto ecologico di una associazione di Previja, durante la quale si è collaborato con i giovani del posto per la pulizia di un area degradata e nella costruzione di due mangiatoie per animali. Era stata programmata una giornata di attività nel campo profughi della vicina cittadina di Bosanski Petrovac, abitato in prevalenza da rom kosovari, ma di fatto è stata organizzata solo una visita. Dopo la fine delle due settimane di colonia c è stata l occasione di incontrare e confrontarsi con volontari di due associazioni che svolgono attività analoghe a Terre e Libertà nei Balcani: i volontari dell ADL di Zavidovici, che hanno un progetto di animazione a Zavidovici, e due ragazze di un associazione francese che svolge attività in Croazia, ma vorrebbe cominciare anche in Bosnia. 11
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