Valencia / Spagna 28 ottobre - 1 novembre 2015 GLI INVESTIMENTI DELLE CASSE DI AVVOCATI - NATURA E LIMITAZIONI LEGALI

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1 59 CONGRESSO DELL UIA Valencia / Spagna 28 ottobre - 1 novembre 2015 COMMISSIONE PREVIDENZA E PENSIONI (Data: xxxxxxxxxxxxxxx) GLI INVESTIMENTI DELLE CASSE DI AVVOCATI - NATURA E LIMITAZIONI LEGALI Mutua dell Avvocatura Calle Serrano 9, 28791, Madrid (Spagna) UIA

2 INTRODUZIONE Cari amici, come abbiamo detto in diverse occasioni, tutti i gestori dei risparmi dei nostri avvocati hanno non solo una grande responsabilità per quanto riguarda la certezza di fornire prestazioni associate a un Assicurazione sulla vita (pensione, invalidità, vedovanza etc.), ma si trovano anche di fronte alla necessità di prendere decisioni di investimento nei mercati di asset, al fine di garantire dette prestazioni. Ovviamente i due criteri fondamentali da tenere presenti al momento di gestire i portafogli di valori sono sicurezza e redditività. Come sappiamo, i concetti sono, in certa misura, antitetici: la ricerca della sicurezza totale (se esiste) può comportare redditività conseguenti poco allettanti. Al contrario, una redditività interessante può risultare poco sicura, soprattutto in situazioni critiche di mercato. In un simile contesto, la normativa di regolamentazione e la politica degli investimenti di ogni Istituzione appaiono particolarmente importanti. In base a quanto detto e in generale, la Mutua dell Avvocatura ha tradizionalmente mantenuto una politica di investimento conservatrice, con lo scopo di massimizzare la redditività che il mutualista può ottenere, in un contesto di rischio contenuto. Occorre altresì ricordare che, in linea con il precedente intervento, stiamo adeguando il nostro portafoglio in modo progressivo, e senza cambiare l essenza della nostra politica di investimento, ai requisiti che a breve saranno obbligatori nel nuovo quadro imposto da Solvibilità II. Lungi da noi creare un problema: comprendiamo che è necessario, a vantaggio dei nostri mutualisti, mantenere un elevato livello di solvibilità che ci consenta di muoverci a livelli di sicurezza e trasparenza in linea con la nostra posizione sul mercato e con il nostro impegno a favore di coloro che affidano a noi i propri risparmi. Partendo da tali basi, ci proponiamo di sviluppare brevemente nella nostra esposizione i principali fattori che limitano la gestione degli investimenti della Mutua, sia quelli di tipo normativo, sia quelli di politica interna. Desideriamo inoltre fare un accenno ai nostri attuali investimenti e ai rendimenti che abbiamo generato, a vantaggio dei nostri mutualisti, negli ultimi cinque anni. Intendiamo inoltre parlare dei meccanismi e delle modalità in cui vengono decisi gli investimenti all interno della nostra istituzione, per concludere con una breve sintesi dell attualità economica e delle sfide della gestione di asset nell ambito assicurativo che ci aspettano nel futuro immediato. 1. NORMATIVA LEGALE SULLA LIMITAZIONE DEGLI ASSET Come regola generale, la Mutua dell Avvocatura rispetta, com è ovvio, in modo rigoroso e scrupoloso nella gestione e nella composizione del portafoglio, i limiti legali stabiliti nel quadro normativo delle entità assicurative per gli investimenti di asset mobiliari e immobiliari. Essendo un istituzione spagnola, la Mutua è soggetta, per quanto riguarda i limiti legali di investimento, a quanto stabilito dal Regolamento di Ordinamento e Supervisione delle Assicurazioni Private. Sarebbe lungo e tedioso enunciare ogni paragrafo del citato regolamento, ma forse vale la pena fare un breve accenno ai suoi punti fondamentali. Essenzialmente - ciò è importante - la normativa parla di limitazione, non di divieto. Da questo punto di vista, le entità assicuratrici possono acquistare qualsiasi tipo di asset, con determinati limiti. Il primo limite che incontriamo è l appropriatezza a disposizioni tecniche. In generale (la normativa è più complessa e dettagliata) gli asset da acquistare devono essere appropriati alle disposizioni tecniche, vale a dire, devono essere costituiti da valori negoziati in mercati regolamentati nell ambito 2

3 dell OCSE, a eccezione di quelli emessi dalla stessa entità assicuratrice. Nel caso degli immobili, questi devono trovarsi nello spazio economico europeo. Al di fuori di questo margine generale, esiste una capacità di libera disposizione che consente di detenere qualsiasi asset non appropriato fino a un massimo del 5% del totale delle disposizioni tecniche, con un totale assoluto del 10% tra tutti gli asset non appropriati. In altri termini: la Mutua può acquistare azioni emesse fuori dall OCSE, ad esempio di una società colombiana o venezuelana, ma con un massimo equivalente al 5% degli asset appropriati che detiene nel portafoglio. Se poi intendiamo acquistare un immobile negli Stati Uniti, la somma dell uno e dell altro non potrà essere superiore al 10% delle disposizioni tecniche totali. Tra gli asset appropriati, i limiti di investimento sono riportati dettagliatamente nell art. 53 del suddetto regolamento di Ordinamento e Supervisione delle Assicurazioni Private. Lo spirito di tali limitazioni è produrre una diversificazione di valori abbastanza consistente, con un rischio almeno accettabile nel caso di mancati pagamenti o fallimenti. Nell insieme, quando si tratta di valori o di diritti mobiliari emessi dalla stessa impresa, ovvero di crediti concessi allo stesso mutuatario, o avallati o garantiti dallo stesso garante, l importo unitario da calcolare non deve superare del 5% le disposizioni tecniche da rispettare. Tale limite sarà pari al 10% se l entità assicuratrice non investe più del 40% delle disposizioni tecniche da rispettare in titoli o crediti relativi a emittenti o mutuatari, ovvero garanti, nei quali si superi il 5% citato. Le partecipazioni in fondi di investimento quotati saranno sottoposte agli stessi limiti di cui sopra. Questa norma generale prevede moltissime eccezioni. Le più importanti sono quelle relative al debito pubblico europeo (senza limite) e ai valori e depositi di entità finanziarie (escluse le azioni) che avranno un limite generale del 40%. L investimento in rischio capitale, nel Mercato Alternativo dei Capitali (MAC) e nel Mercato Alternativo di Reddito Fisso (MARF) scende al 3% per asset o emissione. Nel caso degli immobili, i limiti saranno del 10% del totale delle disposizioni tecniche per ogni immobile, con un massimo di esposizione immobiliare pari al 45%. Come si intuisce, la norma ci dice pertanto che più del 5% e, in ogni caso, più del 10% di esposizione per asset comporterebbe una mancata conformità, ad eccezione del debito pubblico e di depositi e buoni bancari. In tutti i casi, insistiamo sul fatto che i limiti previsti dal regolamento sono alquanto dettagliati e quanto esposto si riferisce unicamente al nucleo principale che interessa la Mutua. Infatti, a parte i limiti legali, la Mutua stabilisce le proprie condizioni di investimento. 2. POLITICA DEGLI INVESTIMENTI DELLA MUTUA DELL AVVOCATURA Al di fuori dei limiti legali o da quelli stabiliti da Solvibilità, la gestione di asset mobiliari della Mutua non prevede altre restrizioni che quelle di approvazione o di tipo di asset, che costituiscono principi fondamentali della sua politica degli investimenti, intesi in un contesto di indipendenza di giudizio, razionalità, prudenza e controllo e supervisione da parte degli Organi di Governo. Su questa linea, nella sua politica di investimenti, la Mutua non dispone di un Benchmark definito con cui confrontarsi, in quanto la sua politica è la guida principale di tutte le sue attività di investimento. Analogamente, non esiste un limite relativo al termine di scadenza dell asset. Pertanto, la Mutua può decidere liberamente gli investimenti nel quadro legale consentito, non essendo condizionata da decisioni (o raccomandazioni) di terzi affinché incanali gli investimenti in determinati prodotti o investimenti. Naturalmente, in quanto partecipante al mercato, le decisioni di investimento non saranno solo limitate, ma, sotto un certo aspetto, anche condizionate dalla normativa di regolamentazione, vale a 3

4 dire, dai poteri pubblici. In particolare in questo capitolo, Solvibilità II può avere un notevole protagonismo. È evidente che per un istituzione che destina essenzialmente le sue risorse al reddito fisso, il trattamento oggettivamente più interessante del debito pubblico nel nuovo quadro legale aumenta il suo già di per sé notevole interesse. In questo caso possiamo ravvisare un interesse governativo nel mettere in primo piano determinati tipi di asset, anche se la decisione finale dell investimento è assolutamente sovrana. Dal punto di vista interno, i limiti stabiliti nella Mutua per gli asset ci portano a detenere almeno il 70% del portafoglio globale in buoni a reddito fisso, siano essi debito pubblico o privato, con rating adeguato (preferibilmente Investment Grade), di massima qualità quanto a ordine di prelazione in caso di mancato pagamento e di durata conforme alle esigenze del nostro passivo. L investimento a reddito variabile, d altra parte, non potrà superare il 10% del portafoglio, mentre quello immobiliare non scenderà al di sotto del 25%. Per quanto concerne i derivati, sui quali la norma risulta particolarmente rigorosa, dobbiamo dire che la Mutua dell Avvocatura non realizza operazioni con derivati quotati o OTC, né a fini di copertura, né di investimento, ad eccezione dei derivati impliciti in buoni, strutture o veicoli speciali di investimento (SIV) che non possano venire separati dal corpo principale dell investimento (il buono, la struttura o la SIV) e che costituiscano parte del valore dello stesso, come un tutt uno. Con questa misura limitiamo notevolmente il rischio di esecuzione e valutazione del nostro portafoglio, conferendogli al contempo una semplicità intrinseca che, a onor del vero, ha ottenuto una giusta ricompensa nel buon andamento fatto registrare dallo stesso nei peggiori momenti della crisi. 3. STRUTTURA GENERALE DEGLI INVESTIMENTI DELLA MUTUA Tenendo presenti le limitazioni legali, la politica degli investimenti e i condizionamenti normativi, possiamo presentare il portafoglio di asset della Mutua come un insieme coerente con l ottenimento di rendimenti ricorrenti a lungo termine, frutto della consistenza nel portfolio degli asset a reddito fisso e dei redditi immobiliari. Com è ovvio, l asset che si è rivelato la star nelle operazioni della Mutua in tutti questi anni, praticamente dalla sua fondazione nel 1948, è stato il reddito fisso. La nostra Istituzione ha tradizionalmente potuto contare su un ottimo portafoglio di asset in buoni, che costituiscono la percentuale principale dei valori sul totale del portafoglio, il 75,10% alla chiusura del È comunque giusto ricordare che l investimento in reddito fisso dal 2008, vale a dire dall inizio della crisi, ha rappresentato oltre 1500 milioni di Euro netti, per cui si è passati da poco meno di 2000 milioni a quasi 3600 milioni di Euro in nuovi buoni. Su questa linea, la Mutua ha colto le opportunità offerte dal mercato che, per quanto riguarda il reddito fisso, ha registrato due sequenze temporali chiaramente diversificate, vale a dire prima e dopo l inizio della crisi del debito sovrano, nel maggio del Le elevate redditività dei buoni privati negli anni 2008 e 2009, frutto della combinazione di differenziali di credito elevati e di tassi di debito analogamente rilevanti, ha favorito l ingresso nel portafoglio di un notevole numero di emittenti di alta qualità creditizia che, oltre alla redditività, hanno apportato ai nostri investimenti anche un notevole livello di diversificazione. Ci riferiamo in particolare a oltre 110 emittenti diversi in più di 200 distinte emissioni. Anche se l acquisto di buoni privati è proseguito dopo il 2009, l inizio della crisi del debito in Europa, e in particolare in Spagna, ha introdotto un nuovo fattore nel mercato e un nuovo asset suscettibile di acquisto, nei limiti dei requisiti della Mutua: il reddito fisso pubblico spagnolo. Le ragioni di fondo a sostegno di questa posizione stanno nella fiducia nel sistema dell Euro e istituzioni associate (in particolare, la BCE), così come nelle capacità stesse del paese che, d altra parte, non cessano di essere un rischio endogeno e non esogeno per la nostra qualità di istituzione spagnola. 4

5 Nonostante la difficoltà del processo, il tempo ha finalmente dato ragione a chi, come noi, investe in buoni pubblici spagnoli: la possibilità di acquistare asset di qualità con spread elevati e irragionevoli che in realtà traevano profitto da situazioni sistemiche straordinariamente complesse, non solo ha comportato il notevole aumento della redditività del portafoglio, ma anche la necessità di disporre di una rete di protezione nei nostri buoni pubblici per quanto riguarda il valore di quando, presto o tardi, ritornerà il processo naturale e normale di aumento dei tassi di interesse. In tal senso, alla chiusura del 2014 si può dire che un po' più della metà del portafoglio di buoni viene investito in debito pubblico, con un chiaro protagonismo della Spagna e un importante contributo dell Italia (intorno al 10%), mentre l altra metà, lo ripetiamo, è costituita da buoni privati molto diversificati. Se il reddito fisso è ciò che ha ottenuto dal processo i maggiori vantaggi, il reddito variabile in questi anni è stato il grande emarginato. In effetti, la Mutua a metà del 2008 ha effettuato un uscita ingente dall investimento nel reddito variabile che fortunatamente le ha permesso di sfuggire alla grande debacle delle borse della fine di quell anno e dell inizio del Da allora e fino al 2012, l investimento in azioni o fondi a reddito variabile ha avuto un carattere marginale rispetto all acquisto di buoni. Questa politica in merito al reddito variabile è cambiata notevolmente negli ultimi mesi. Di fatto, le migliori prospettive macroeconomiche a livello globale e in particolare nel mondo sviluppato, nonché le opportunità di valorizazzione esistenti in buona parte delle società o delle zone geografiche particolarmente colpite dalla crisi, hanno collocato, unitamente ai bassi tassi di interesse, gli asset di rischio in generale e il reddito variabile in particolare in una situazione sostanzialmente più favorevole del debito o del credito. In questo senso, la nostra esposizione a borse e azioni negli ultimi tempi è aumentata e alla fine del 2014 costituiva il 7,97% del portafoglio globale, una percentuale modesta in termini assoluti, ma rilevante nel contesto della nostra politica degli investimenti. Dobbiamo ricordare che i buoni generalmente sono intesi nella Mutua come un valore da acquistare e detenere fino alla scadenza, mentre le azioni e i fondi di reddito variabile vengono utilizzati nella nostra gestione in modo molto più dinamico, con l intento di sfruttare situazioni tattiche per generare plusvalore, senza dimenticare l importante capitolo dei dividendi. Da parte loro, gli immobili, che a un certo punto erano arrivati a costituire una percentuale vicina al 15% del totale degli asset, hanno ridotto la loro importanza relativa nell insieme degli investimenti, non tanto per alienazioni, bensì per la crescita di volume dello stesso portafoglio. Per questo motivo, alla chiusura del 2014 l esposizione ad asset immobiliari è scesa fino al 9,81%. È inoltre importante sottolineare che la gestione immobiliare della Mutua cerca asset di qualità, in particolare nelle zone prime, occupati o potenzialmente tali, al fine di ottenere redditi da affitto o locazione. Infine, la Tesoreria, che tradizionalmente è stata molto ridotta nel nostro portafoglio (la nostra intenzione è rendere quanto più possibile redditizi i nostri investimenti), negli ultimi mesi ha visto aumentare il proprio volume, grazie al calo di redditività del reddito fisso, che riduce l universo di asset di buona qualità/prezzo che possono essere acquisiti. Alla chiusura del 2014, tale liquidità rappresentava il 7,12% del totale del portafoglio. Come si vede, il mutualista, a livello globale, partecipando dei vantaggi dati dall investimento in un portafoglio come il nostro, deve mostrare un profilo decisamente orientato al reddito fisso conservatore, vale a dire, all ottenimento di rendimenti moderati in modo ricorrente e sostenuto. Pertanto, non offriremo redditività paragonabili ai massimi del reddito variabile. Ma non daremo nemmeno, salvo casi estremamente avversi di ordine politico o economico, redditività negative o molto vicine all Euribor. Al contrario, per un investitore nazionale (dell ambito del diritto) in cerca di redditività allettanti a lungo termine, sicurezza e stabilità, la Mutua è senza dubbio l opzione ideale. 4. ANDAMENTO DEL PORTAFOGLIO NEGLI ULTIMI 5 ANNI Quando si tratta di esaminare la gestione effettuata dalla Mutua dall inizio della crisi del debito, dobbiamo sottolineare l importante ritmo di crescita del portafoglio, frutto sia dei contributi dei nostri 5

6 mutualisti, sia della sua dinamica interna, in quanto è costituito essenzialmente, come abbiamo detto, da buoni a reddito fisso con rendimenti periodici e regolari. I forti flussi di ingresso di liquidità hanno favorito una capacità di adattamento dei nuovi investimenti alla congiuntura. Ciò ha comportato che circostanze sicuramente complesse del mondo finanziario hanno potuto configurarsi come opportunità di investimento. Logicamente, i mercati impongono condizioni che la Mutua, quale parte attiva del panorama finanziario, deve accettare e, per quanto possibile, sfruttare. In questo senso, non solo dobbiamo dire che, nonostante i tempi difficili, i risultati ottenuti dagli investimenti della nostra Istituzione sono stati molto buoni, ma anche che la crisi stessa ha contribuito al fatto che la costruzione del portafoglio di valori, in particolare il reddito fisso, si sia dimostrato particolarmente indovinata, con un notevole aumento della redditività media dei nostri buoni, cosa che ha ripercussioni positive in termini di risultati futuri. Tornando ai numeri, le redditività nette degli anni dal 2010 al 2014 compresi sono state pari al 5,15%, 4,7%, 5,15%, 5,3% e 5,22%, vale a dire, una redditività media per i nostri mutualisti pari al 5,104%. Dato che l inflazione media di questi anni è stata dell 1,5%, la redditività reale media percepita dai nostri mutualisti, al netto dell effetto monetario dell aumento dei prezzi, è stata pari al 3,604%, dato che risulta molto favorevole se confrontato con la media dei piani pensione spagnoli, che, secondo dati di Inverco, nello stesso periodo hanno garantito una redditività media del 2,53%. 5. IL PROCESSO DI INVESTIMENTO E IL PROCESSO DECISIONALE ALL INTERNO DELLA MUTUA Il processo decisionale relativo agli investimenti nella Mutua dell Avvocatura avviene in forma collegiale ed straordinariamente coordinata tra gli Organi di Governo e Direzione (fondamentalmente, la Giunta di Governo, che si riunisce ogni mese, e la Commissione Esecutiva, che si riunisce ogni settimana) e il dipartimento per gli investimenti. La Giunta di Governo è tenuta a stabilire e ad approvare le norme generali della Politica degli Investimenti della Mutua, così come ad approvare i criteri per la delega di poteri che si assegnano, con carattere permanente o temporaneo, agli organi di controllo dell entità per l approvazione delle operazioni di investimento. La Giunta di Governo ha pieni poteri per proporre operazioni da sottoporre all esame del Dipartimento per gli Investimenti Mobiliari. Possiede inoltre piena capacità di autorizzare operazioni. La Giunta di Governo viene inoltre adeguatamente informata delle azioni effettuate dal Dipartimento per gli Investimenti Mobiliari, dello stato del portafoglio (evoluzione degli investimenti, loro composizione e rendimento, nonché evoluzione del valore), come pure delle ragionevoli aspettative della congiuntura economica o di qualsiasi altra informazione rilevante per la gestione degli investimenti della Mutua. Da parte sua, la Commissione Esecutiva, su delega della Giunta di Governo, ha il compito di supervisionare l esecuzione della politica di investimento nonché il rispetto della stessa. Fondamentalmente, gli Organi di Governo e di Direzione della Mutua stabiliscono i criteri della politica di investimento. Una volta conosciuti i criteri di base, il Direttore del Dipartimento si assume quindi la responsabilità del processo decisionale quanto alle operazioni da effettuare, in relazione sia all investimento, sia al disinvestimento di asset finanziari. Dopo aver deciso l operazione, questa viene eseguita tramite il dipartimento avvalendosi degli intermediari finanziari competenti, rispettando il senso, le caratteristiche e le condizioni della stessa. 6

7 Esiste tuttavia una comunicazione costante dei provvedimenti dell area tecnica agli Organi di Governo. Ogni settimana vengono comunicate alla Commissione Esecutiva (ogni mese alla Giunta di Governo) tutte le operazioni realizzate, lo stato generale del portafoglio, la visione generale dei mercati e i provvedimenti più opportuni. Sono inoltre previsti limiti interni per l area tecnica per quanto riguarda l esecuzione di operazioni, sia per volume o per tipo di asset. A titolo esemplificativo, per le operazioni superiori ai 20 milioni di Euro è necessaria l approvazione esplicita degli Organi di Governo. Se l operazione è compresa tra i 10 e i 20 milioni, è sufficiente l approvazione della Direzione Generale. Per importi inferiori, la decisione del Dipartimento per gli Investimenti è sovrana quando si tratta dell acquisto o della vendita di asset, purché sia sempre rispettata la politica generale e venga sempre comunicato tutto puntualmente (e ogni settimana) agli Organi di Governo previsti. A questo punto è molto importante ricordare che uno dei principi fondamentali della nostra Istituzione è l indipendenza di giudizio. Ciò significa che la Mutua non conferisce una delega di gestione o consulenza esterna in nessun caso e che gli Organi di Governo e l area tecnica degli investimenti sono gli unici responsabili della direzione degli investimenti. Com è ovvio, per lo sviluppo dell obiettivo di investimento, la Mutua stabilisce un contatto con moltissimi soggetti in grado di apportare un contributo, tra cui banche, broker, banche private, gestori di fondi etc. che le consentano di realizzare il suo obiettivo con efficacia. In ogni caso, in nessuna circostanza vengono attribuiti compensi di gestione o consulenza per tale attività, e i costi si limitano alle intermediazioni stabilite per le operazioni e alle commissioni dei fondi di investimento. È opportuno sottolineare che, oltre all insieme di collaboratori, la Mutua ha un accordo speciale con un intermediario che corrisponde al principale depositario di asset nel portafoglio. Tale accordo speciale risponde a necessità operative e semplicità di gestione. Ogni tre anni viene indetta una gara tra grandi istituzioni finanziarie locali, in cui vengono valutati i costi e servizi di ognuna in modo omogeneo e imparziale. A tutt oggi, tale accordo quadro di deposito/liquidazione si trova presso La Caixa. In tutti casi, la Mutua è sovrana quando si tratta di effettuare operazioni con l intermediario che desidera, dovendosi limitare, nel caso del depositario principale, a eseguire con questo le operazioni contabili di reddito variabile, per pura praticità operativa. 6. ATTUALITÀ ECONOMICA E SFIDE DI GESTIONE NELL AMBITO ASSICURATIVO Guardando al futuro immediato, ci troviamo di fronte a due sfide importanti per la gestione degli asset nell ambito assicurativo, in due aree chiaramente distinte. La prima di queste sfide è di ordine normativo, e si tratta dell adeguamento degli investimenti al contesto Solvibilità II. Questo tema è stato esaurientemente trattato nella relazione precedente ed è sufficiente aggiungere che, per quanto riguarda la gestione degli asset, esso comporta un nuovo punto di vista che, se non rivoluzionario, è molto rilevante nella prospettiva dell assegnazione di valori e del calcolo dei rischi del portafoglio. La seconda sfida è quella tradizionale: i mercati. Come abbiamo ripetuto in questa relazione, la situazione attuale presenta difficoltà molto serie per l investimento tradizionale nel reddito fisso: le redditività dei buoni da acquisire sono molto basse e al contempo possibili aumenti dei tassi a medio e lungo termine possono dare luogo (e daranno luogo) a minusvalori latenti nelle obbligazioni acquisite a tali livelli. Tutto ciò rientra in un contesto sicuramente complesso a breve termine anche se, a voler essere onesti, il cammino non è mai stato facile: ricordiamo che fino a non molto tempo fa la solvibilità di alcuni paesi àncora, come Spagna o Italia, è stata messa in dubbio dal mercato. Pertanto, tali difficoltà devono essere viste come parti di un ciclo che oggi si presenta con caratteristiche notevolmente diverse rispetto ai tempi recenti. Circostanze diverse, occorre dire, migliori per l insieme dei cittadini europei, tra i quali rientra il nostro collettivo. 7

8 Infatti, se è importante la gestione efficiente dei risparmi, è ancora più importante che il loro lavoro, il loro stile di vita e le loro possibilità e capacità di pensare alla propria situazione assicurativa e previdenziale si evolvano in modo favorevole. Finché le cose staranno così e fino a quando il nostro collettivo potrà finalmente dire che la crisi è finita, la Mutua sarà lì per continuare a fare ciò che ha sempre fatto a vantaggio di tutti: sostenerli con solvibilità, sicurezza e redditività per migliorare la loro qualità di vita presente e futura. Grazie 8

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