Direzione Sociale Dipartimento ASSI U.O. Famiglia Infanzia Età Evolutiva. Centro Adozioni Attività e Dati Anno 2011

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1 Direzione Sociale Dipartimento ASSI U.O. Famiglia Infanzia Età Evolutiva Centro Adozioni Attività e Dati Anno 2011

2 Direzione Sociale Dipartimento ASSI U.O. Famiglia Infanzia Età Evolutiva Centro Adozioni Attività e Dati anno 2011 Anche i servizi si narrano. ANALISI DEI DATI 2011 Nell anno 2011 sono state 91 le coppie che hanno presentato la disponibilità all adozione nazionale e internazionale: 11 solo per l adozione nazionale, 5 soltanto per l adozione internazionale, 52 per entrambe le adozioni, 23 richieste di adozioni in casi particolari ex art

3 Rispetto alle richieste di adozioni ex art. 44, si è evidenziato un significativo incremento, rispetto al 2008 ( 10 richieste); sono prevalentemente adozioni di figli del partner nati da precedenti relazioni e riconosciuti solo da un genitore. Se si escludono queste situazioni, sono state 68 le coppie disponibili all adozione nazionale e internazionale, confermando l andamento decrescente. I dati riconfermano la scelta delle coppie di presentare contemporaneamente la domanda per l adozione nazionale e internazionale, per non escludere a priori la possibilità di un abbinamento per l adozione nazionale. La fascia di età più rappresentativa degli uomini è dai 41 ai 45 anni, con il 40%, mentre delle donne è dai 36 ai 40 anni, con il 35%. Per le donne si segnala, altresì, che la percentuale nelle due fasce d'età (30-35 e 41-45) risulta del 28%. Si rileva inoltre un 6% di maschi e femmine, in una fascia d'età compresa tra i 46 e i 50 anni. Si può sottolineare la presenza di coppie giovani, ben motivate, che, già al corrente della situazione di sterilità o infertilità, si orientano per l adozione già prima dei tre anni di matrimonio e chiedono di frequentare i corsi in modo da poter inoltrare la domanda appena in possesso dei requisiti necessari. Rispetto alle 68 coppie con la disponibilità all adozione nazionale e internazionale, si osserva che: 49 coppie hanno presentato domanda per la prima volta; 19 coppie hanno richiesto il rinnovo per l adozione nazionale o presentato la disponibilità per una seconda adozione; 8 coppie hanno già adottato un figlio; 5 coppie hanno un figlio biologico. 6 coppie si sono ritirate durante l'iter. Si riconferma il fatto che la maggior parte delle coppie candidate all adozione non ha figli biologici, e la motivazione principale è relativa all infertilità/ sterilità della coppia. Significativo appare anche il ricorso alla presentazione della domanda di disponibilità per una seconda adozione. Delle 68 coppie che hanno presentato domanda di disponibilità nell anno 2011: 60 coppie hanno partecipato all incontro informativo mensile; 56 coppie hanno partecipato a un corso formativo; 61 coppie hanno effettuato il colloquio orientativo con l'assistente sociale 3

4 Gli operatori che hanno seguito l adozione del primo figlio o hanno effettuato lo studio di coppia la prima volta, valutano la partecipazione all iter informativo e formativo. Difatti alcune coppie dopo l incontro informativo hanno concordato con gli operatori un percorso individualizzato di approfondimento. Al momento attuale si sta valutando l opportunità di prevedere dei percorsi formativi differenziati per le coppie che sono intenzionate a presentare nuovamente la richiesta di disponibilità, sia dopo un adozione, sia dopo la scadenza della validità della precedenza domanda per l adozione nazionale. Il dibattito verte tra la riflessione che all interno di un gruppo di formazione le coppie che hanno già un esperienza adottiva possono essere una risorsa, ma contemporaneamente possono faticare a ritornare sui temi della sterilità e infertilità e motivazione all adozione, in quanto più orientati a cogliere e riflettere sul significato della seconda adozione e sulle nuove relazioni familiari con l arrivo di un altro figlio adottivo. Inoltre la coppia adottiva tende a porsi come già esperta e a differenziarsi rispetto alla coppia che sta inoltrandosi nell adozione e sta interrogandosi sulle proprie motivazioni., Le coppie che hanno già adottato tendenzialmente presentano direttamente domanda di disponibilità in Tribunale per i Minorenni, avendo già conosciuto l iter. Tutte le coppie, anche quelle che non contattano il Centro Adozioni prima di presentare domanda al Tribunale per i Minorenni, partecipano all incontro informativo e al corso di formazione, prima di accedere alla fase dello studio di coppia. Si rileva che le coppie possono partecipare all iter informativo e formativo e attendere diversi mesi prima di inoltrare la documentazione con la richiesta di disponibilità. ADOZIONE NAZIONALE I dati relativi all adozione nazionale evidenziano che nel 2011 sono stati adottati 16 bambini, in 15 famiglie, di cui 3 nella fascia 0-3 mesi, 6 nella fascia 4-12 mesi, 6 nella fascia 2-5 anni e 1 preadolescente di 11 anni. L età media delle coppie è di 41 anni per le madri e 43 per i padri. Si ricorda che 10 di questi bambini erano stati inseriti in famiglia già nel 2010, ed un bambino disabile nel 2009, con un collocamento provvisorio (affido a rischio giuridico), trasformatosi poi in affido preadottivo appunto nel L affido preadottivo non è ancora definito per due bambini collocati rispettivamente nel 2009 e 2010; mentre nel 2011 è stato attivato l affido a rischio giuridico per altri quattro bambini che al 31/12/2011 sono ancora in attesa della definizione dell adozione. I dati evidenziano l incremento del collocamento di bambini dichiarati adottabili in età successive, dopo valutazioni dell incapacità genitoriale. E stato collocato, dal Tribunale di altro territorio, un minore con grave patologia neurologica presso una famiglia con tre figli biologici. 4

5 ADOZIONE INTERNAZIONALE I bambini adottati nel 2011, inseriti in 45 famiglie, sono stati 54, numero inferiore rispetto agli ultimi anni. (nel 2009 sono stati adottati 77 bambini stranieri, 67 nel 2010). La distribuzione per fasce d età è la seguente: 12 bambini nella fascia 0-2; 18 bambini nella fascia 3-5; 19 bambini nella fascia 6-10; 5 bambini di 11 e 12 anni. Rispetto ai dati degli anni precedenti si rileva un calo dei bambini nella fascia 0-2 (24 bambini nel 2010), Complessivamente in età prescolare, nella fascia 0-5, sono stati adottati 30 bambini provenienti 12 dalla Federazione Russa, 9 dall Africa, 2 dal Vietnam, 1 dalla Cambogia, 1 dallo Sri Lanka, 2 dalla Cina, 1 dal Brasile, 1 dall Ecuador e 1 dal Portogallo. L età media dei bambini adottati si attesta dall anno 2009 sui 5 anni, nel 2008 era di 6 anni. L età media dei genitori è di 43 anni per il padre e 42 anni per la madre (nel 2010 l età media della madre si è attestata sui 39 anni). Un rilievo particolare va rivolto alle 9 coppie di fratelli, in cui uno dei minori ha un età superiore ai 9 anni. In questi casi, i genitori adottivi, oltre all equilibrio delle relazioni all interno della famiglia tipici della fratria, devono affrontare, in ragione dell età del fratello maggiore, tutte le dinamiche che la pre-adolescenza pone. Le aree geografiche di provenienza dei bambini sono: Est Europeo con 20 bambini ( 17 dalla Federazione Russia, 1 dalla Polonia, 1 dall Ucraina, 1 dalla Bulgaria ); Est Asiatico con 13 bambini ( 2 dal Kazakhstan, 4 dall India, 2 dal Vietnam, 1 dalla Cambogia, 2 dallo Sri Lanka, 2 dalla Cina ); America Latina con 11 bambini ( 6 dal Brasile, 3 dalla Colombia, 1 dall Ecuador, 1 dal Messico ); Africa con 9 bambini ( 5 dall Etiopia, 2 dal Congo, 2 dal Togo ); Europa con 1 bambino dal Portogallo. Rispetto agli anni precedenti si riscontra un significativo calo di ingressi dal Brasile e dall Etiopia e un relativo calo dal Vietnam. Altrettanto significativo è l incremento degli arrivi dalla Federazione Russa. Si evidenziano inoltre i primi arrivi dalla Cina, dal Kazakhstan, dallo Sri Lanka e dal Togo. Costanti risultano le adozioni dall India. 5

6 I dati rispecchiano l andamento degli ingressi analizzati dalla Commissione Adozioni Internazionali. DATI NAZIONALI Nel corso del 2011 la Commissione ha rilasciato l autorizzazione all ingresso in Italia per 4022 bambini provenienti da 57 Paesi, con una lieve diminuzione rispetto al 2010 (-2,6%). Tale flessione è dovuta principalmente al forte rallentamento delle attività in alcuni Paesi, quali il Vietnam e la Cambogia, conseguente alle recenti riforme legislative nella materia della protezione dell infanzia e delle adozioni, nazionali e internazionali. E calato anche il numero delle adozioni in Ucraina, Paese che non ha ancora ratificato la Convenzione de L Aja e che modifica continuamente le condizioni per l espletamento delle procedure e per l adottabilità dei minori; conseguentemente è sensibilmente ridotto rispetto agli anni precedenti il numero di coppie che ha orientato il proprio progetto adottivo verso tale paese. Si sta consolidando l attività in Cina, Paese con il quale la collaborazione è stata avviata nel 2007 con la firma dell accordo bilaterale. Nel 2011 sono entrati in Italia anche 146 minori bielorussi, individuati dalle autorità bielorusse nell ambito di elenchi consegnati nel 2009, riguardanti procedure avviate prima del blocco delle adozioni intervenuto alla fine del 2004 e pendenti dopo la firma dei protocolli bilaterali firmati con l Italia nel 2005 e nel Il Paese da cui si registrano più ingressi è la Federazione Russa, con 781 minori, seguita da Colombia (554 minori), Brasile (304 minori), Ucraina (297 minori) ed Etiopia (296 minori). Questi si confermano, come nel 2010, i cinque paesi con maggior numero di ingressi e i minori adottati da qui provenienti rappresentano il 56% del totale. In Italia i 4022 minori sono stati adottati da coppie italiane. La Lombardia resta anche nel 2011 la regione in cui risiede il maggior numero di coppie adottive (559 coppie, pari al 17, 7% del totale), così come si conferma l incremento delle adozioni in alcune regioni del sud. ENTI AUTORIZZATI PER L ADOZIONE INTERNAZIONALE Quest anno gli Enti Autorizzati che hanno seguito la procedura delle 54 adozioni internazionali sono stati 19, di cui solo due hanno sede nel nostro territorio. Gli enti che hanno seguito il maggior numero di adozioni sono stati: L'Airone con 8 bambini; SOS Bambino con 6 bambini; 6

7 Progetto Sao Josè e la Primogenita, entrambi con 5 bambini; Agapè, Centro Aiuti per l Etiopia e Cifa ciascuno con 4 bambini. La scelta dell Ente continua ad essere una decisione difficile per le coppie, sia per il numero elevato degli Enti, che per la diversità delle proposte e metodologie. Gli operatori sono costantemente sollecitati dalle coppie per un supporto nella scelta dell Ente a cui dare l incarico. Ancora oggi si verifica che alcuni Enti non inviano comunicazione al Centro Adozione per quanto riguarda gli incarichi ricevuti. Nel sostegno alla famiglia adottiva, al rientro in Italia, gli Enti garantiscono collaborazioni positive. In alcuni casi permangono ancora aspetti di criticità, ad esempio in relazione alla condivisione di un progetto integrato e sinergico, evitando sovrapposizioni inutili. Complessivamente tutte le coppie si fanno seguire dagli operatori del Centro Adozioni; raramente qualche coppia preferisce mantenere il rapporto esclusivamente con l Ente Autorizzato. Sarà utopia pensare che ogni progetto di sostegno alla famiglia adottiva sia condiviso? E un percorso già in atto ma che richiede ulteriore investimento, a vantaggio di un efficacia degli interventi di sostegno alla famiglia adottiva. Durante la fase dell attesa le coppie sono impegnate a predisporre tutte le certificazioni e la documentazione richiesta dal Paese Straniero, rivolgendosi anche agli operatori sociali che non sempre sono al corrente di queste procedure. COLLOQUIO ORIENTATIVO INFORMATIVO Il percorso proposto alle coppie prevede un colloquio orientativo con la coppia, effettuato dall assistente sociale. Questo intervento ha mostrato in questi anni il suo significato e la sua importanza. E un occasione importante perché la coppia approda ad un primo spazio di conoscenza dell adozione, di esplicitazione della motivazione e di riflessione sulla propria situazione. E un opportunità per fermarsi, riflettere, condividere all interno della coppia e con l operatore, i pensieri, le paure, i timori, le informazioni corrette e valutare quelle poco attendibili. Può essere definito come uno spazio di decompressione, dopo le fatiche e sofferenze degli interventi di fecondazione assistita o degli accertamenti sanitari: la coppia inizia a dare un senso al tempo necessario per realizzare l'adozione, nonostante le aspettative di soddisfare in breve tempo il proprio bisogno di genitorialità. In questo incontro ci si conosce e, se l approccio è positivo, inizia l accompagnamento, il sostegno orientato al discernimento e alla preparazione per l esperienza adottiva. L assistente sociale, in alcuni casi, incontra più volte la coppia per aiutarla a partecipare agli incontri informativi e formativi con maggior consapevolezza e responsabilità coniugale. 7

8 E una fase utile per iniziare ad orientarsi nell iter adottivo, per costruire un alleanza con gli operatori del Centro Adozioni al fine di mettere le basi per un accompagnamento e sostegno durante tutto l'iter, affinchè la coppia, fin dalla fase iniziale, acquisisca un adeguata preparazione, consapevolezza e responsabilità. I risultati evidenziano il buon esito di un percorso e i rimandi degli operatori e delle coppie sono positivi. I dati dell anno 2011 sono i seguenti: Coppie che hanno effettuato i colloqui orientativi n. 124 Rinunce o in fase di riflessione n. 35 Partecipanti incontro informativo n. 89 Rinunce o in fase di riflessione * n. 13 Partecipanti Corso di formazione * n. 76 * rilevati alla data del 31/03/2012 8

9 Le coppie che hanno già presentato domanda sono 54, altre stanno preparando la documentazione richiesta, altre stanno pensando se proseguire l iter adottivo. Le rinunce delle coppie sono supportate da diverse motivazioni: una gravidanza, necessità di poter avere altro tempo per decidere, la decisione che l adozione non è congruente con la loro vita coniugale. I dati evidenziano altresì che è necessario che la coppia si dia il tempo necessario per ponderare la decisione inerente ogni tappa, senza fretta. A tal proposito anche dopo l incontro informativo, la coppia è invitata a valutare e richiamare il Centro Adozioni per l iscrizione al Corso di formazione. Si inizia già in questa fase a vivere il tempo come opportunità positiva e non come un ostacolo al progetto della coppia. L analisi dei dati supporta questa scelta operativa di offrire interventi informativi e formativi prima di presentare la dichiarazione di disponibilità in Tribunale per i Minorenni. INTERVENTI INFORMATIVI E FORMATIVI Le proposte informative e formative fanno parte della programmazione annuale del Centro Adozioni. Nel 2011 gli incontri informativi, a cadenza mensile, sono stati 10; sono condotti da due assistenti sociali e da un rappresentante di un Ente Autorizzato e si tengono presso il Centro Adozioni di Brescia a cadenza fissa il secondo lunedì del mese nel tardo pomeriggio. Agli incontri hanno partecipato complessivamente 80 coppie: - 11 coppie avevano già depositato la disponibilità presso il Tribunale; - 69 coppie desideravano acquisire maggiori informazioni sull adozione dopo il colloquio orientativo - informativo con l assistente sociale; - 70 coppie hanno proseguito l iter formativo. Sono stati effettuati 9 corsi formativi a cui hanno partecipato complessivamente 67 coppie, delle quali in specifico: - 16 coppie avevano già depositato la disponibilità in Tribunale; - 51 non avevano ancora depositato la disponibilità in Tribunale. Di queste 51 coppie, 22 hanno successivamente presentato domanda di disponibilità in Tribunale per i Minorenni, entro il 31/12/11. I corsi, condotti sempre da una coppia di operatori e articolati in quattro o cinque incontri della durata complessiva di almeno dodici ore, sono svolti in orari pomeridiani, tardo-pomeridiani e il sabato mattina, per facilitare la partecipazione in orari congruenti con le esigenze lavorative delle coppie e si svolgono presso il Centro Adozioni di Brescia. 9

10 Si riconfermano come incontri graditi ai partecipanti e occasioni di riflessione, di confronto, oltre che laboratori di creatività e di sperimentazione di nuovi legami. Particolare attenzione viene posta alla valutazione dei corsi non solamente attraverso la rilevazione della soddisfazione dei partecipanti, ma anche tramite il feedback da parte degli operatori che seguono poi le coppie nella fase dell indagine. Tra le coppie che partecipano ad un Corso si attivano legami che proseguono per tutto l iter adottivo in modo costruttivo: si scambiano le informazioni, si confrontano, partecipano alle diverse occasioni formative organizzate anche da Associazioni. GRUPPI DI LAVORO DEL CENTRO ADOZIONI La valutazione dell operatività sollecita la rivisitazione di metodologie operative relative ad alcune fasi dell iter adottivo. Nel 2011 si è deciso di revisionare due aree di attività : Lo studio di coppia con indicazione di alcuni strumenti e una griglia per la relazione Il corso di formazione: la metodologia e gli strumenti di valutazione. L obiettivo è stato quello di omogeneizzare le procedure da parte di tutti gli operatori e costruire uno strumento di valutazione del percorso formativo. Per le due aree sono stati costituiti due gruppi di lavoro che dopo alcuni mesi hanno predisposto una bozza di documento trasmessa a tutti gli operatori. Per i corsi di formazione è stato predisposto un questionario che comprenda sia la customer satisfaction sia la verifica dell apprendimento. La sperimentazione dello strumento è rientrata tra gli obiettivi aziendali del La conduzione del gruppo formativo è orientata ad attivare e favorire lo scambio delle esperienze e dei vissuti, cercando di costruire una riflessione condivisa e elaborativa. La conduzione pone al centro il gruppo e svolge un ruolo facilitante, orientando i partecipanti ad affrontare e approfondire i temi sensibili: Le motivazioni all adozione: perché si adotta un bambino La sterilità e l infertilità Chi sono i bambini adottabili Da chi sono nati: la famiglia d origine. A secondo dell evoluzione del gruppo e della tipologia dei partecipanti, vengono coinvolte una o due coppie a presentare la loro esperienza adottiva. Ai partecipanti viene poi rilasciata un attestazione di partecipazione al corso, una bibliografia ed eventuale stralcio di documentazione. 10

11 La verifica ha ribadito la scelta del piccolo gruppo come contesto idoneo per il percorso formativo; infatti dall esperienza condotta emergono molti vantaggi in relazione a questa scelta metodologica Il gruppo permette di favorire la comunicazione di esperienze, vissuti e desideri con e tra persone che vivono la medesima esperienza, finora vissuta prevalentemente solo all interno della coppia e con estrema riservatezza nei confronti dell esterno. Il confronto dell esperienza facilita ogni persona e ogni coppia a dare voce al proprio desiderio di genitorialità ed alla sofferenza connessa. L incontro con la sofferenza degli altri consente ad alcune persone più difese e rigide di mettersi in contatto con il mondo interno proprio e del coniuge, ascoltandosi, accogliendo i propri vissuti, per poi poterli comunicare al gruppo. L elaborazione della propria sterilità, con gli aspetti di sofferenza connessi, è una fase necessaria e significativa nel percorso verso la genitorialità adottiva e l esperienza del piccolo gruppo è, per questo, ritenuta sicuramente facilitante e feconda. Anche altri contenuti, chi è il bambino, da chi è nato, trattati e discussi in gruppo godono e usufruiscono della ricchezza dei contributi, delle riflessioni ed emozioni di ciascun partecipante. Il gruppo consente anche di ragionare in termini di genitorialità sociale, si inizia a rendere pubblico, esplicito, il proprio desiderio di un figlio, che altri genitori hanno partorito. Per molte coppie rappresenta una delle prime esperienze di gruppo, dove scoprono la vicinanza emotiva, l ascolto, l accoglienza dell altro. Le diversità, anche quelle esistenti all interno della coppia, si svelano ed assumono un rilievo positivo. E vissuta come un esperienza significativa di condivisione e di relazione, che frequentemente perdura negli anni successivi, con un sostegno reciproco nella continuazione dell iter adottivo. Ogni anno sono organizzati incontri con tutti gli operatori per definire nuove strategie e per condividere i contenuti della formazione organizzata dalla Commissione Adozioni, in collaborazione con l Istituto degli Innocenti. Altri incontri sono organizzati con i referenti di ogni equipe territoriale per la rilevazione statistica e per la programmazione dell attività e per rilevare le eventuali criticità inerente l attività. RAPPORTO CON TRIBUNALE PER I MINORENNI E CON ALTRE ASL Già nel precedente anno era stato attivato un collegamento con le equipe del Centro Adozioni delle ASL di Bergamo, ma soprattutto di Cremona e Mantova. Tale collaborazione ha portato alla condivisione sui percorsi formativi, alle metodologie operative, alle criticità organizzative e allo scambio di materiale e documentazione prodotta nella formazione. Questa strategia ha attivato uno collaborazione con il Tribunale per i Minorenni che ha portato ad un percorso formativo finanziato dall ASL di Mantova. 11

12 Il Corso Famiglie accoglienti: il lavoro di rete psico-socio-giuridico nell adozione nazionale e internazionale si è articolati in cinque giornate: 7 e 14 aprile, 5 e 19 maggio e 8 giugno ed è stato gestito dalla dott.ssa Franca Olivetti Manoukian dello studio APS di Milano. Al Corso hanno partecipato operatori delle quattro ASL e alcuni giudici togati e onorari del Tribunale per i Minorenni. Il risultato positivo prioritario è stato l avvio di un confronto tra gli operatori dei Centri Adozione e i giudici del Tribunale per i Minorenni. E allo studio la possibilità di proseguire nel percorso iniziato. Con il Tribunale per i Minorenni si è valutata la possibilità di definire un protocollo sottoscritto tra ASL e Tribunale per i Minorenni per definire alcune prassi condivise in merito alle richieste di disponibilità all adozione da depositare solamente dopo aver frequentato un corso di formazione. FASE DELL ATTESA Monitoraggio Continua l impegno dell assistente sociale a interpellare le coppie che sono nella fase dell attesa per conoscere l evoluzione dell iter adottivo, anche se si verifica che la maggior parte dei coniugi che hanno ottenuto l idoneità mantiene rapporti con gli operatori di riferimento. Incontri serali Anche nell anno 2011 l ASL, in collaborazione con il Tavolo operativo locale a cui partecipano gli Enti Locali, l ANFAA, gli EEAA (La Primogenita International Adoption, l Associazione Sao Josè) e l Associazione di Famiglie Adottive Il nuovo nido, ha programmato alcuni incontri per le coppie in possesso del decreto e in attesa del bambino. Infatti nei mesi di maggio e giugno 2011 sono stati organizzati, nel teatro della sede dell Asl, quattro incontri serali, dalle 20,30 alle 22,30/23, con il seguente programma: 30 maggio Dove siamo? Chi aspettiamo? Siamo pronti? Preoccupazioni, timori,fantasie, pensieri 6 giugno 2011 Alcune coppie vi raccontano 13 giugno 2011 E anche nostro figlio andrà a scuola 26 settembre 2011 Anche i nonni attendono un nipote L accoglienza del bambino nella famiglia allargata I relatori sono stati gli operatori del Centro Adozioni e un Dirigente Scolastico, genitore adottivo, oltre alle famiglie adottive che hanno presentato la loro esperienza. 12

13 La partecipazione, circa 100 coppie presenti, è stata numerosa, attiva e interessata. Le riflessioni proposte erano sempre affiancate dalle narrazioni di esperienze di coppie adottive. MINORI SPECIAL NEEDS Sollecitati dal corso di formazione proposto dalla Commissione Adozioni a Firenze, è iniziata una riflessione per quanto riguarda le tre aree che afferiscono agli special needs: Coppie di fratelli Bambini superiori ai 7 anni Bambini con patologie. Per quanto riguarda le fratrie, nell anno 2011 sono state 9 le coppie di fratelli adottati provenienti da Stati Esteri, in cui il maggiore ha un età superiore a 7 anni. Con l adozione nazionale sono stati collocati: - 1 coppia di gemelli di cui per un bambino sono in corso indagini neurologiche; - 1 bambino con grave patologia neurologica adottato da una coppia con tre figli biologici. I minori adottati, compresi anche i fratelli, con età superiore ai 7 anni sono complessivamente 19 con l adozione internazionale e 1 con l adozione nazionale. In queste situazioni si cura in modo particolare l inserimento scolastico evitando scelte di inserimento immediatamente dopo l arrivo in Italia, oltre ad aspettative di livelli di apprendimento elevati già nei primi periodi. Per due bambini, uno adottato dalla Colombia con il fratello e l altra una bambina proveniente dalla Federazione Russa, sono stati rilevati sintomi neurologici dopo l arrivo in Italia e sono tuttora in corso accertamenti clinici per sospette gravi patologie neurologiche che incidono pesantemente sullo sviluppo globale. Entrambi sono seguiti dalla Clinica Pediatrica dell Ospedale Civile di Brescia. L esperienza e i dati richiedono una formazione delle coppie mirata anche all accoglienza dei minori con bisogni speciali, in sinergia con gli Enti Autorizzati. Queste situazioni richiedono, fin dal momento dell abbinamento, interventi integrati di accompagnamento, formazione e sostegno della coppia: percorsi più articolati con focus di attenzione specifici e mirati, anche in collaborazioni con le Strutture Sanitarie. 13

14 IL SOSTEGNO DEL POST ADOZIONE E I GRUPPI DI GENITORI α) Gruppi per genitori Nella sede del Centro Adozioni sono stati attivati 4 gruppi con 29 coppie di genitori adottivi. Si è altresì concluso un gruppo, iniziato a novembre 2010, a cui hanno partecipato 8 coppie. Nel territorio della Valtrompia è attivo da due anni un gruppo aperto ed è rivolto a genitori adottivi, a prescindere dall'epoca della realizzazione dell'adozione, comunque entro tre anni dall arrivo del bambino. L obiettivo è quello di creare uno "spazio mentale" per rendere consapevoli e contenere gli aspetti sia idealizzati sia depressivi, sollecitati dalla genitorialità adottiva I contenuti degli incontri non sono predefiniti, ma liberamente portati dai partecipanti, mantenendo tuttavia come bussola interna ed anche inizialmente esplicitata il quesito: "cosa sta avvenendo nella creazione del legame adottivo". La partecipazione è aperta e non vincolata al calendario di incontri. Attualmente i gruppi si incontrano per sei/ sette incontri, a cadenza mensile, in orario pre-serale. La formazione del gruppo tiene conto preferibilmente dell età dei bambini, pur non essendo questo un criterio rigido. L esperienza ha fatto maturare la decisione di proporre la partecipazione al gruppo dopo alcuni mesi dall inizio della convivenza con il bambino. Attivando spazi di ascolto, di riflessione e di confronto gli operatori sollecitano la partecipazione attiva delle persone sui temi sensibili dell adozione quali: l origine e il passato del bambino, i genitori biologici, la differenza somatica. Viene posta centralità alla storia del bambino, ai suoi vissuti e alle sue esperienze, favorendo la narrabilità di una verità sostanziale, utilizzando diverse modalità e diversi strumenti. Alcuni gruppi concordano un incontro finale alla presenza dei bambini a cui si esplicita che i genitori hanno pensato a loro e hanno parlato di loro e in conclusione organizzano una merenda insieme. Il lavoro con i gruppi evidenzia la fatica di alcune madri a sintonizzarsi con i tempi e i bisogni dei bambini e anche la tendenza di alcuni partner ad esonerarsi dalla partecipazione al gruppo. b) Consulenze in fasi successive all adozione Si sta verificando con maggior frequenza la richiesta di consulenze negli anni successivi all adozione. Nell anno 2011 un minore adottato è stato allontanato con provvedimento civile del Tribunale per i Minorenni per gravi problemi comportamentali e collocato in Comunità (era stato adottato in Brasile con il fratello che è rimasto in famiglia); si sta ricostruendo il rapporto con la famiglia e i rientri si stanno intensificando. Un altro provvedimento civile è stato emesso per un adolescente adottata in Brasile, rimasta orfana della madre adottiva deceduta dopo malattia. Questa perdita ha creato grave disagio per l incapacità del padre a sostenere la figlia, 14

15 Una minore di 16 anni, allontanata da due anni, dopo 20 giorni dall arrivo in Italia dall India, è ospite di una Comunità psichiatrica per adolescenti, con diagnosi di grave patologia psichica. c) Sensibilizzazione degli operatori scolastici Alcuni anni fa era stato attuato un progetto sull inserimento scolastico dei bambini adottati con un gruppo di docenti e di genitori di un Circolo Didattico della città dove il numero di bambini adottati era più elevato. Era stato predisposto un vademecum con alcune buone prassi orientate a favorire un inseri - mento scolastico positivo ed accogliente per il bambino, con una collaborazione fra genitori e insegnanti. FORMAZIONE OPERATORI Particolare attenzione è rivolta alla formazione degli operatori, curando sia la partecipazione alle proposte formative sia la condivisione con tutti i colle - ghi dei contenuti appresi. Per i Corsi proposti dalla Commissione Adozioni con l Istituto degli Innocenti a Firenze, si cerca di acquisire la documentazione dei diversi corsi e di for - nirla a tutti gli operatori. 15

16 Quello che non sei guardalo, quello che non sei vivilo, quello che non sei non è diverso, è forse quello che sei quando non ti vedi. L altro sei tu. L incontro è vita. Proverbio africano A cura di - dott. Mauro Narra Responsabile U.O. Famiglia Infanzia Età Evolutiva - dott.ssa Adele Ferrari Responsabile U.O. Consultori Familiari e Tutela Minori - Emanuela Montini assistente sociale - dott.ssa Beatrice Capra assistente sociale Brescia, giugno

17 TABELLE Tabella 1 Richieste di idoneità all adozione, anno 2011 Tabella 2 Richieste di idoneità all adozione, confronto anni Tabella 3 Età delle coppie candidate all adozione, anno 2011 Tabella 4 Affidi preadottivi adozione nazionale, anno 2011 Tabella 5 Minori adottati, confronto dati anni Tabella 6 Minori in adozione internazionale, anno 2011 Tabella 7 Paesi di provenienza dei minori adottati, anno 2011 Tabella 8 Paesi di provenienza dei minori adottati, confronto anni Tabella 9 Età dei minori stranieri adottati, anno tempo medio intercorso dal decreto all arrivo Tabella 10 Enti Autorizzati che hanno seguito la procedura di adozione, anno 2011 Tabella 11 Incontri informativi, anno 2011 Tabella 12 Coppie partecipanti agli incontri informativi suddivise per distretto, anno 2011 Tabella 13 Corsi di formazione, anno 2011 Tabella 14 Coppie partecipanti ai corsi di formazione suddivise per distretto, anno 2011 GRAFICI Grafico 1 Idoneità all adozione, tipi di domanda, anno 2011 Grafico 2 Idoneità all adozione, confronto anni Grafico 3 Fasce d età delle coppie adottanti, anno 2011 Grafico 4 Affidi preadottivi minori italiani per fasce d età, anno 2011 Grafico 5 Minori adottati, confronto anni Grafico 6 Minori stranieri adottati per fasce d età, anno 2011 Grafico 7 Numero dei minori stranieri adottati per età, anno 2011 Grafico 8 Numero dei minori adottati per paese di provenienza, anno 2011 Grafico 9 Minori adottati per paese di provenienza, confronto anni

18 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 1 IDONEITA' ADOZIONE anno 2011 Distretto N. Coppie Nazionale Tipo di domanda Interna zionale Entrambe art. 44 partecipaz gruppo informativo Partecipaz corso formativo colloquio ass.soc Coppie con figlio biologico Coppie con figlio adottivo Coppie ritirate durante iter 1 - Brescia Gussago Rezzato Gardone Iseo Palazzolo Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone Totale coppie con 2 domanda o rinnovo Totale in % 12,1% 5,5% 57,1% 25,3% 65,9% 61,5% 67,0% 5,5% 8,8% 6,6% 20,9%

19 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 2 Idoneità all'adozione - confronto anni distretto art. 44 art. 44 art. 44 art. 44 Nazionale Internazionale Entrambe Nazionale Internazionale Entrambe Nazionale Internazionale Entrambe Nazionale Internazionale Entrambe Nazionale Internazionale Entrambe art Brescia Gussago Rezzato Gardone Iseo Palazzolo Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone Totale

20 TABELLA 3 Centro Adozioni - ASL di Brescia Età delle coppie che hanno presentato domanda di adozione nazionale e internazionale - anno 2011 Distretto N. Coppie età del marito età della moglie < > 50 < >50 1- Brescia Gussago Rezzato Gardone Iseo Palazzolo Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone Totale Totale in % 1% 19% 34% 40% 6% 0% 3% 28% 35% 28% 6% 0% Età media 39 38

21 Centro Adozioni dell'asl di Brescia TABELLA 4 AFFIDI PREADOTTIVI ADOZIONE NAZIONALE - anno 2011 Distretto N. Bambini N. Famiglie fasce d'età Età media genitori 0-3 mesi 4-12 mesi 2-5 anni 11 anni padre madre 1 - Brescia ,5 2 - Gussago Rezzato Gardone V.T Iseo Palazzolo s/o Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone Totale

22 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 5 Minori adottati - confronto dati anni distretto adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale 1 - Brescia Gussago Rezzato Gardone Iseo Palazzolo Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone Totale

23 Centro Adozioni dell'asl di Brescia TABELLA 6 Minori in adozione internazionale - anno 2011 Distretto N. bambini N. famiglie fasce d'età età media genitori padre madre 1- Brescia Gussago Rezzato Gardone V.T Iseo Palazzolo s/o Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone Totale

24 TABELLA 7 Centro Adozioni - ASL di Brescia PAESI di PROVENIENZA DEI MINORI ADOTTATI - anno 2011 PAESI ESTERI Distretti Totale Federazione Russa Polonia 1 1 Ucraina 1 1 Bulgaria 1 1 Kazakhstan 2 2 India Vietnam Cambogia 1 1 Sri Lanka Cina Etiopia Congo 2 2 Togo 2 2 Brasile Colombia Ecuador 1 1 Messico 1 1 Portogallo 1 1 TOTALE

25 Centro Adozioni - ASL di Brescia PAESI DI PROVENIENZA DEI MINORI ADOTTATI - anni PAESI ESTERI totale Armenia Bielorussia, Lituania Bolivia Bosnia 2 2 Brasile Bulgaria Cambogia Cile Cina 2 2 Colombia Ecuador 1 1 Etiopia Fed. Russa Guatemala Guinea, Kenia, Sudan India Kazakhstan 2 2 Messico Moldavia Nepal Perù Polonia Portogallo 1 1 Rep. Dem. Congo Sri Lanka 2 2 Togo, Benin Ucraina Ungheria 1 1 Vietnam Totale TABELLA 8

26 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 9 Paesi d'origine Età dei bambini stranieri adottati e tempo medio intercorso dal decreto all'arrivo - anno 2011 N. bambini età - anni < Età media dei bambini (anni) Tempo medio intercorso dal decreto all'arrivo (anni) Federazione Russa ,0 3,0 Polonia ,0 Ucraina ,0 Bulgaria ,0 Kazakhstan ,0 India ,0 Vietnam ,0 Cambogia ,0 Sri Lanka ,0 Cina ,0 Etiopia ,0 Congo ,0 Togo ,0 Brasile ,0 Colombia ,0 Ecuador ,0 Messico ,0 Portogallo ,0 Totale ,0

27 Centro Adozioni - ASL di Brescia Enti Autorizzati che hanno seguito la procedura dell'adozione internazionale - anno 2011 ENTI AUTORIZZATI ADOZIONE INTERNAZIONALE Nominativo Sede Fed Russa Polonia Bul- Ucra ga- ria ina Paese di provenienza Kazakhstan Brasile Messico Ecu ador Colombia India Sri lanka Vietnam Cam bogia TABELLA 10 L'AIRONE - Adozioni Internazionali Albenga ( SV ) 8 8 S.O.S. Bambino Internazional Adoption Vicenza Progetto Sao Josè Rezzato ( BS ) 5 5 Lycos Soiano del Garda( BS) 2 2 Il Conventino Bergamo 1 1 Agapè Potenza Centro Aiuti per l'etiopia Albo di Mergozzo ( VB ) 4 4 CIFA ONLUS - Centro internazionale famiglie Adozione Torino Amo Fano -Cremona 1 1 N.A.D.I.A. onlus S.Martino Buonalbergo (VR) 1 1 NAAA Nucleo Assistenza Adozione e Affido onlus Torino AIPA Piacenza 1 1 La Primogenita International Adoption Brescia I fiori semplici Torino 2 2 La Maloca Parma 1 1 CIAI Milano 1 1 SPAI Servizio Polifunzionale Adozioni Internazionali Ancona -Trento 2 2 Ai.Bi. Associazione amici dei bambini Milano In cammino per la famiglia Casarza Ligure (GE) 1 1 TOTALE Tog o Cina Etiopia Congo Portogallo Totale

28 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 11 Incontri informativi - anno 2011 N. mese N. coppie partecipanti N. coppie che avevano già presentato domanda al T.M. N. coppie che non avevano presentato domanda N. coppie che hanno proseguito con il formativo gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno settembre ottobre novembre dicembre TOTALE

29 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 12 Coppie partecipanti agli incontri informativi, per distretto - anno 2011 incontro n. distretto Totale 1 - Brescia Gussago Rezzato Gardone Iseo Palazzolo Chiari Orzinuovi Leno Montichiari Salò Vestone totale

30 TABELLA 13 Centro Adozioni - ASL di Brescia Corsi di Formazione - anno 2011 N. Corso N. coppie partecipanti N. coppie che avevano già presentato domanda al T.M. N. coppie che non avevano presentato domanda N. coppie che hanno presentato domanda dopo il corso (dato al 31/12/11) totale

31 Centro Adozioni - ASL di Brescia TABELLA 14 Coppie partecipanti ai Corsi di formazione suddivise per distretto - anno 2011 corso n. distretto Totale 1- Brescia Gussago Rezzato Gardone Iseo Palazzolo Chiari Orzinuovi 0 9- Leno Montichiari Salò Vestone Bergamo Totale

32 GRAFICO 1 Idoneità Adozione - anno 2011 Tipi di domanda (domande n. 91) art ,3% Nazionale 12,1% Internazionale 5,5% Nazionale e Internazionale 57,1%

33 GRAFICO 2 Idoneità all'adozione confronto anni art. 44 Entrambe Internazionale Nazionale anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011

34 GRAFICO 3 età adottanti (n. 68 coppie) marito moglie 5 0 <

35 GRAFICO 4 Affidi Preadottivi Minori Italiani - anno 2011 per fasce d'età (totale n. 16) 11 anni; mesi; anni; mesi; 6

36 GRAFICO 5 Minori adottati confronto anni n. minori adottati adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale adozione nazionale adozione internazionale anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011

37 GRAFICO 6 Minori Stranieri adottati - anno 2011 % per fasce d'età (totale n. 54) anni 9% 0-2 anni 22% 6-10 anni 36% 3-5 anni 33%

38 GRAFICO 7 Numero dei bambini stranieri adottati per età - anno 2011 (totale n. 54) n. bambini < età - anni

39 GRAFICO 8 Paesi di provenienza dei minori adottati - anno 2011 (totale n. 54 minori) Portogallo Messico Ecuador Cambogia Bulgaria Ucraina Polonia Togo Congo Cina Sri Lanka Vietnam Kazakhstan Colombia India Etiopia Brasile Federazione Russa n. minori

40 GRAFICO 9 Paesi di provenienza - confronto 2007/ Sud America Africa Asia Fed. Russa Est Europa Cina Portogallo

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