Informativa n. 9 del 3 Dicembre 2018

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1 Informativa n. 9 del 3 Dicembre 2018 Fattura elettronica: domande frequenti Gentile cliente, di seguito elenchiamo alcune domande frequenti sul tema della fattura elettronica.

2 Sommario 1 Introduzione alla fattura elettronica Quale è il codice destinatario dell'hub Sistemi? Cosa succede se non comunico il codice destinatario HUB o la PEC all'agenzia delle Entrate? Cos'è la fattura elettronica? Dal 2019 potranno essere emesse fatture cartacee? Quali sono i documenti per i quali deve essere emesso documento elettronico? Chi è esonerato dall'emissione della fattura elettronica? Come si invia la fattura elettronica al cliente? Come viene consegnata la fattura ai soggetti esonerati, privati o senza PEC? Quali controlli fa SDI sulle fatture elettroniche? Cosa succede se SDI non accetta la fattura e la scarta? Una fattura scartata da SDI è da considerarsi emessa? Come viene consegnata la fattura elettronica ai clienti da parte di SDI? Cosa succede se SDI non riesce a recapitare la fattura? Una fattura non consegnata è da considerarsi emessa? Quali date occorre considerare ai fini dell'esigibilità e della detraibilità dell'iva? È possibile contestare/non accettare una fattura elettronica? Che cosa è il QRCode e a che cosa serve? 2 FattureWeb e Sportello fatture Cos'è SPORTELLO.cloud? Da FattureWeb è possibile inviare le fatture elettroniche a SDI? FattureWeb gestisce anche il ciclo passivo? È possibile inviare la fattura in PDF/Word/Excel tramite posta elettronica? 3 Soggetti destinatari Cosa devo fare per ricevere le fatture elettroniche tramite HUB? La fattura elettronica va emessa anche nei confronti di soggetti senza Partita IVA? Le ONLUS e i Condomini che hanno solo il Codice Fiscale sono paragonabili ai privati? Come si emettono le fatture nei confronti di clienti UE e fuori UE? Dai fornitori esteri UE ed EXTRAUE che documento si riceve? Come si gestirà la bolla doganale?

3 4 Corpo ed allegati della fattura È possibile gestire degli allegati alla fattura? Nelle fatture elettroniche è possibile inserire righe di commento? Nelle fatture elettroniche è possibile inserire righe vuote per distanziare le righe? 5 Firma digitale dei documenti È obbligatorio firmare i documenti prima di inviarli a SDI? 6 Scarto delle fatture inviate, anomalie e altri errori comuni È possibile correggere/annullare una fattura elettronica? SDI invia ai destinatari le fatture scartate? SDI mantiene nei suoi archivi le fatture scartate? Cosa fare se SDI scarta un documento dopo il versamento IVA? 7 Tipologie documenti emessi e adempimenti diversi Le Note di Credito devono essere emesse in formato elettronico? È possibile emettere fatture che vengono annotate sul Registro Corrispettivi? Come si gestiscono le fatture accompagnatorie? Gli avvisi di parcella emessi da uno studio professionale vanno emessi in formato elettronico? Per le fatture UE si dovrà sempre predisporre l'intrastat? 8 Conservazione digitale delle fatture È obbligatorio conservare le fatture elettroniche? Quali sono i termini della conservazione delle fatture elettroniche? La fattura elettronica inviata a SDI può essere stampata su carta e conservata? È obbligatorio conservare in solo formato elettronico le ricevute di consegna e le altre notifiche?

4 1 Introduzione alla fattura elettronica Quale è il codice destinatario dell'hub Sistemi? Il codice destinatario dell'hub di Sistemi per la ricezione delle fatture elettroniche è: USAL8PV Questo è stato già registrato dallo Studio sul portale Fatture e corrispettivi dell Agenzia delle Entrate, come indirizzo di recapito delle fatture passive. Cosa succede se non comunico il codice destinatario HUB o la PEC all'agenzia delle Entrate? Se non comunico all'agenzia delle Entrate il codice destinatario HUB o l'indirizzo PEC: se i dati (HUB o PEC) sono presenti sulla fattura, l'agenzia delle Entrate utilizzerà questi per inoltrare il documento al codice HUB o all'indirizzo PEC se i dati (HUB o PEC) non sono neanche presenti sul documento, l'agenzia delle Entrate colloca comunque il documento sull'area riservata del portale Fatture e corrispettivi del contribuente. Cos'è la fattura elettronica? La fattura elettronica è un documento informatico, in formato strutturato, trasmesso in modalità telematica al Sistema di Interscambio (SDI) dell'agenzia delle Entrate e recapitato tramite lo stesso mezzo al soggetto ricevente. Si differenzia da una fattura cartacea, in generale, per i seguenti aspetti: va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di Interscambio che esegue dei controlli di validità prima di inviarla al destinatario. In caso di esito positivo dei controlli, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario comunicando, con una "ricevuta di recapito", a chi ha trasmesso la fattura la data e l'ora di consegna del documento. In definitiva, quindi, i dati obbligatori da riportare nella fattura elettronica sono gli stessi che si riportavano nelle fatture cartacee oltre all'indirizzo telematico dove il cliente vuole che venga consegnata la fattura. Dal 2019 potranno essere emesse fatture cartacee? Dal 1 gennaio 2019 tutte le fatture emesse, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, potranno essere solo fatture elettroniche.

5 L obbligo di fattura elettronica vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva (operazioni B2B, cioè Business to Business), sia nel caso in cui la cessione/prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (operazioni B2C, cioè Business to Consumer). Quali sono i documenti per i quali deve essere emesso documento elettronico? I tipi documento che rientrano nella classificazione dei documenti definiti dalle specifiche dalla fattura elettronica sono: Fattura Acconto/Anticipo su fattura Acconto/Anticipo su parcella Nota di credito Nota di debito Parcella Autofattura Chi è esonerato dall'emissione della fattura elettronica? Sono esonerati dall'emissione della fattura elettronica solo gli operatori (imprese e lavoratori autonomi) che rientrano nel cosiddetto regime di vantaggio (di cui all'art. 27, commi 1 e 2, del DL 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla L. 15 luglio 2011, n. 111) e quelli che rientrano nel cosiddetto regime forfettario (di cui all'art. 1, commi da 54 a 89, della L. 23 dicembre 2014, n. 190). Gli operatori in regime di vantaggio o forfettario possono comunque emettere fatture elettroniche seguendo le disposizioni del provvedimento del 30 aprile A tali categorie di operatori si possono aggiungere i piccoli produttori agricoli (di cui all'art. 34, comma 6, del DPR n. 633/1972), i quali erano esonerati per legge dall'emissione di fatture anche prima dell'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica. Come si invia la fattura elettronica al cliente? Le fatture elettroniche vanno sempre inviate ai propri clienti tramite SDI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse. Il SDI è una sorta di "postino" che svolge i seguenti compiti: verifica se la fattura contiene almeno i dati obbligatori ai fini scali (art. 21 ovvero 21-bis del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633) nonché l indirizzo telematico (c.d. "codice destinatario" ovvero indirizzo PEC) al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura; controlla che la partita IVA del fornitore (c.d. cedente/prestatore) e la partita IVA ovvero il Codice Fiscale del cliente (c.d. cessionario/committente) siano esistenti. In

6 caso di esito positivo dei controlli precedenti, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario comunicando, con una "ricevuta di recapito", a chi ha trasmesso la fattura la data e l'ora di consegna del documento. I tempi in cui il SDI effettua le operazioni di controllo e consegna della fattura possono variare da pochi minuti ad un massimo di 5 giorni nel caso in cui è molto elevato il numero di fatture che stanno pervenendo al SDI in quel momento. Come viene consegnata la fattura ai soggetti esonerati, privati o senza PEC? Se il cliente è un consumatore finale, un operatore in regime di vantaggio o forfettario, un piccolo agricoltore o se non ha comunicato alcun indirizzo telematico, il fornitore dovrà: emettere la fattura in formato elettronico ed inviarla a SDI compilando il "Codice Destinatario" con il valore " " rilasciare al cliente copia su carta della fattura inviata a SDI (o inviarla via ) comunicare al cliente che potrà consultare e scaricare l'originale della fattura nella sua area riservata del sito internet dell'agenzia delle Entrate Quali controlli fa SDI sulle fatture elettroniche? Sulle fatture elettroniche che riceve SDI esegue i seguenti controlli: verifica che siano presenti almeno le informazioni minime obbligatorie previste per legge (art. 21 ovvero 21-bis del DPR n. 633/1972): gli estremi identificativi del fornitore e del cliente, il numero e la data della fattura, la descrizione della natura, quantità e qualità del bene ceduto o del servizio prestato, l'imponibile, l'aliquota e l'iva verifica che i valori della partita Iva del fornitore (cedente/prestatore) e della partita IVA oppure del Codice Fiscale del cliente (cessionario/committente) siano esistenti, cioè presenti in Anagrafe Tributaria verifica che sia inserito in fattura l'indirizzo telematico dove recapitare il file, cioè che sia almeno compilato il campo "Codice Destinatario" verifica che ci sia coerenza tra i valori dell'imponibile, dell'aliquota e dell'iva (es.: se l'imponibile è 100 euro, l'aliquota è 22%, l'iva sia di 22 euro) verifica che il file della fattura elettronica non sia stato già inviato (duplicato). Per tutte le fatture elettroniche inviate a privati (altri operatori IVA o consumatori finali), il SDI accetta anche file non firmati digitalmente. Per tutte le fatture elettroniche inviate a Pubbliche Amministrazioni SDI non accetta file non firmati digitalmente. Nel caso in cui, però, il file della fattura elettronica sia firmato digitalmente, il SDI esegue controlli sulla validità del certificato di firma.

7 Cosa succede se SDI non accetta la fattura e la scarta? Se uno o più dei controlli non va a buon fine, SDI scarta la fattura elettronica e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di scarto all'interno della quale sarà anche indicato il codice e una sintetica descrizione del motivo dello scarto. La ricevuta di scarto viene trasmessa da SDI alla medesima PEC o al medesimo canale telematico (FTP o Web Service) da cui ha ricevuto la fattura elettronica. Inoltre, la ricevuta di scarto viene sempre messa a disposizione nell'area autenticata "Consultazione: Monitoraggio dei le trasmessi" del portale "Fatture e Corrispettivi". Se la fattura elettronica è stata scartata da SDI occorrerà correggere l'errore che ha prodotto lo scarto e inviare nuovamente al SDI il file della fattura corretta: al riguardo si consiglia di ricompilare la fattura con la stessa data e numerazione di quella scartata. Una fattura scartata si considera non emessa. Una fattura scartata da SDI è da considerarsi emessa? Un documento che viene scartato da SDI è un documento che non è mai stato emesso (è un documento inesistente) e come tale non deve essere elaborato nei vari adempimenti periodici (es.: liquidazione IVA). SDI si riserva no a 5 giorni per elaborare i documenti pervenuti ed inviare le ricevute (Consegna/Scarto). Per evitare di eseguire liquidazioni IVA non corrette si consiglia di non trasmettere i documenti in prossimità del 15 del mese successivo a quello della loro emissione, ma di trasmetterli con largo anticipo in modo da avere il tempo di gestire i documenti scartati (correzioni e nuovo invio). Come viene consegnata la fattura elettronica ai clienti da parte di SDI? Se SDI valida la fattura e non riscontra anomalie recapita la fattura elettronica all'indirizzo telematico del cliente che può essere: quello presente nel sito dell'ade, se il cliente ha utilizzato il servizio di registrazione previsto dall'ade per abbinare alla propria Partita IVA l'indirizzo telematico (PEC o Codice Destinatario) dove ricevere sempre tutte le fatture elettroniche, indipendentemente dall'indirizzo telematico che il fornitore ha inserito in fattura. In questo caso SDI ignorerà l'indirizzo riportato in fattura e consegnerà la fattura all'indirizzo abbinato alla Partita IVA quello presente in fattura nei campi "Codice Destinatario" e "PEC Destinatario" se il cliente non ha utilizzato il servizio di registrazione dell'ade

8 e invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di consegna all'interno della quale sono indicate la data e l'ora esatta in cui è avvenuta la consegna. Nella ricevuta, inoltre, è riportato: il nome che è stato assegnato al file dal soggetto che ha predisposto la fattura un numero, attribuito dal SDI, che identifica univocamente il file della fattura un codice, definito hash, che consente di garantire l'integrità del le stesso. Inoltre, un duplicato della fattura elettronica è sempre messo a disposizione sia del cliente che del fornitore nelle loro rispettive aree riservate di "Consultazione: Dati rilevanti ai ni IVA" del portale "Fatture e Corrispettivi". Cosa succede se SDI non riesce a recapitare la fattura? Nel caso in cui SDI non riesca a recapitare una fattura (es.: se la casella PEC è piena o se il canale di comunicazione HUB è momentaneamente spento), SDI mette a disposizione il duplicato della fattura nell'area riservata di "Consultazione: Dati rilevanti ai ni IVA" del portale "Fatture e Corrispettivi" leggendo il numero di Partita IVA ovvero il Codice Fiscale del cliente all'interno della fattura. In tale situazione, SDI invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di impossibilità di consegna all'interno della quale è indicata la data di messa a disposizione del fille al cliente. In questo caso la fattura si considera emessa per il cedente ma non ancora definitivamente ricevuta (ai fini scali) dal cliente. Per tale motivo, è importante che il cedente/prestatore avvisi il cliente, per vie diverse dal SDI (es.: tramite , telefono o altro contatto), che la fattura elettronica è a sua disposizione nell'area riservata, in modo tale che quest'ultimo possa consultarla e scaricarla dalla predetta area: la data di decorrenza della detraibilità dell'iva, per il cliente, scatterà dal momento di visualizzazione/scarico della fattura. Nell'area riservata di "Consultazione: Dati rilevanti ai fini IVA" del portale "Fatture e Corrispettivi" sia il cedente che il cliente potranno agevolmente individuare le fatture elettroniche consegnate (per le quali è stata emessa una ricevuta di consegna) marcate da un simbolo verde di spunta, da quelle che, per problemi del canale di ricezione del cliente, non sono state consegnate ma solo messe a disposizione sul portale (per le quali è stata emessa una ricevuta di impossibilità di consegna) marcate da un simbolo rosso di alert. Una fattura non consegnata è da considerarsi emessa? Si, una fattura accettata da SDI ma non consegnata si considera emessa per il cedente ma non ancora definitivamente ricevuta (ai fini scali) dal cliente.

9 SDI invia al soggetto che ha trasmesso il file una ricevuta di impossibilità di consegna all'interno della quale è indicata la data di messa a disposizione del file al cliente. Successivamente è importante che il cedente/prestatore avvisi il cliente, per vie diverse dal SDI (es.: tramite , telefono o altro contatto), che la fattura elettronica è a sua disposizione nell'area riservata, in modo tale che quest'ultimo possa consultarla e scaricarla dalla predetta area: la data di decorrenza della detraibilità dell'iva, per il cliente, scatterà dal momento di visualizzazione/scarico della fattura. Quali date occorre considerare ai fini dell'esigibilità e della detraibilità dell'iva? (Importante: questo punto è provvisorio in quanto la normativa è in fase di evoluzione) Ai fini della esigibilità e detraibilità dell'iva, in sintesi, si ricorda che: per il cedente, ogni qual volta il SDI invia una ricevuta di consegna o una ricevuta di impossibilità di consegna, la fattura si considera emessa e la data di esigibilità coincide con la data riportata nella fattura (al contrario, una ricevuta di scarto determina che la fattura non è mai stata emessa e occorre correggere l'errore in essa contenuto e ritrasmetterla al SDI); per il cessionario, ogni qual volta il SDI consegna la fattura, la stessa si considera ricevuta e la data a partire dalla quale può essere detratta l'iva coincide con quella della consegna del documento; nel caso in cui la fattura superasse i controlli ma il SDI non riuscisse a consegnarla per problemi del canale telematico a cui tenta di recapitarla, la data dalla quale può essere detratta l'iva coincide con quella di "presa visione" (da parte del cliente) della fattura nell'area riservata "Consultazione: Dati rilevanti ai ni IVA" del portale "Fatture e Corrispettivi". Se la fattura è stata scartata da SDI essa è da considerarsi non emessa, quindi inesistente. È possibile contestare/non accettare una fattura elettronica? Se la fattura è emessa nei confronti di una Pubblica Amministrazione, quest'ultima può non accettare la fattura. Se la fattura è emessa nei confronti di un soggetto passivo (diverso da una Pubblica Amministrazione) o di un consumatore finale non è prevista la possibilità di non accettare la fattura: il documento si considera emesso. Qualora ci fossero delle contestazioni le aziende dovranno interfacciarsi tramite i tradizionali canali (telefono, , ecc.) e concordare una soluzione che passerà dallo storno del vecchio documento e dall'emissione di un nuovo documento (nota variazione).

10 Che cosa è il QRCode e a che cosa serve? Il QRCode è un codice bidimensionale contenente il numero di Partita IVA, tutti i dati anagrafici e l'indirizzo telematico prescelto per la ricezione delle fatture elettroniche (PEC o Codice Destinatario preventivamente comunicato al SDI). Il QRCode è un "biglietto da visita" che potrà essere portato con sé o sullo smartphone sotto forma di immagine oppure su carta: mostrandolo al fornitore (come oggi si fa con la tessera sanitaria quando si effettua una spesa medica), quest ultimo potrà leggere e acquisire il numero di Partita IVA del cliente, i suoi dati anagrafici e i l'indirizzo telematico prescelto per la ricezione delle fatture elettroniche. 2 FattureWeb e Sportello fatture Cos'è SPORTELLO.cloud? SPORTELLO.cloud è il portale di collaborazione tra studio e azienda, sul quale sono presenti diverse applicazioni. Tra queste le due applicazioni dedicate alla fattura elettronica sono le seguenti: FattureWeb, applicazione per l'emissione delle fatture attive e la gestione degli incassi Sportello fatture, applicazione per la condivisione delle fatture attive e passive tra studio e azienda. Da FattureWeb è possibile inviare le fatture elettroniche a SDI? Sì, è in previsione un aggiornamento dell'applicazione (entro fine novembre 2018) che consentirà l'invio della fattura elettronica emessa con FattureWeb direttamente a SDI. In questo modo la ditta che emette fattura con FattureWeb sarà completamente autonoma sia nella fase di generazione della fattura che in quella di invio. FattureWeb gestisce anche il ciclo passivo? No, FattureWeb è l'applicazione dedicata all'emissione delle fatture attive. Le fatture di acquisto possono venire condivise tra studio e azienda attraverso l'applicazione Sportello fatture. È possibile inviare la fattura in PDF/Word/Excel tramite posta elettronica? No, i documenti per avere validità fiscale devono: essere emessi in formato XML secondo il tracciato previsto dall'agenza delle Entrate;

11 essere inoltrati all'acquirente tramite di Servizio di Interscambio (SDI); essere verificati ed accettati dal Servizio di Interscambio (SDI) che provvede ad inoltrarlo all'acquirente. L'azienda emittente può inoltrare il documento al proprio acquirente tramite posta ma questa azione ha solo carattere informale ed il documento non ha validità fiscale. Se la fattura viene predisposta ed inviata al cliente in forma diversa da quella XML ovvero con modalità diverse dal Sistema di Interscambio, così come previsto dal provvedimento del 30 aprile 2018, tale fattura si considera non emessa, con conseguenti sanzioni (di cui all'art. 6 del D.Lgs. n. 471/1997) a carico del cedente e con la impossibilità di detrazione dell'iva a carico del cliente. 3 Soggetti destinatari Cosa devo fare per ricevere le fatture elettroniche tramite HUB? Per ricevere una fattura elettronica è necessario: comunicare al fornitore la propria partita IVA ed i dati anagrafici, come accadeva con le fatture tradizionali indicare nell'area riservata del portale dell'agenzia delle Entrate "Fatture e Corrispettivi: Registrazione della modalità di ricezione delle fatture elettroniche" il codice desinatario dell'hub: USAL8PV. La comunicazione ad ogni fornitore del codice dell'hub non è necessaria in quanto SDI trasmetterà i documenti sulla base della modalità di ricezione indicata. La fattura elettronica va emessa anche nei confronti di soggetti senza Partita IVA? Si, il documento elettronico deve essere emesso sia nel caso di soggetti privati che nel caso di soggetti senza Partita IVA (es.: Onlus, Condomini, ecc.). Se il ricevente è un consumatore finale, la consegna della copia analogica è obbligatoria. Il soggetto privato riceverà una copia su carta (direttamente o tramite ) della fattura che il fornitore ha inviato a SDI e riceverà comunicazione dal fornitore che potrà consultare e scaricare l'originale della fattura elettronica nella sua area riservata sul sito internet dell'agenzia delle Entrate.

12 Le ONLUS e i Condomini che hanno solo il Codice Fiscale sono paragonabili ai privati? Si, le ONLUS e i Condomini che hanno solo il Codice Fiscale sono paragonabili ai privati. Come si emettono le fatture nei confronti di clienti UE e fuori UE? La normativa prevede l'obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato. Tutti i documenti emessi verso soggetti esteri (non stabiliti nel territorio dello stato) potranno continuare ad essere emessi su carta: tali documenti dovranno confluire sulla Comunicazione delle operazioni transfrontaliere (ex Comunicazione dati fatture). Tuttavia, la norma non vieta di emettere, anche per i clienti UE e Fuori UE, la fattura in formato elettronico in questo caso essa non dovrà confluire anche nella comunicazione delle operazioni transfrontaliere. La fattura elettronica andrebbe trasmessa al SdI indicando nel campo Codice destinatario il condice convenzionale XXXXXXX. Dai fornitori esteri UE ed EXTRAUE che documento si riceve? Tutti i documenti emessi da soggetti esteri (non stabiliti nel territorio dello stato) potranno continuare ad essere emessi su carta: tali documenti dovranno confluire sulla Comunicazione delle operazioni transfrontaliere (ex Comunicazione dati fatture). Come si gestirà la bolla doganale? Non sono previste variazioni per la bolla Doganale che continuerà ad essere emessa in formato cartaceo. 4 Corpo ed allegati della fattura È possibile gestire degli allegati alla fattura? Sì, la procedura permette di gestire gli allegati come: interni al file XML della fattura esterni al file XML della fattura. Si fa però presente che vengono inviati a SDI soltanto gli allegati interni, pertanto soltanto quelli interni potranno rientrare nella Conservazione. Nelle fatture elettroniche è possibile inserire righe di commento? Si, nei documenti è possibile inserire righe con sola descrizione e prezzo/importo = 0.

13 Nelle fatture elettroniche è possibile inserire righe vuote per distanziare le righe? No, sul tracciato ministeriale il campo descrizione è obbligatorio. Occorre tener presente che non ha più senso avere righe vuote a scopo estetico dal momento che le fatture non vanno più su carta. 5 Firma digitale dei documenti È obbligatorio firmare i documenti prima di inviarli a SDI? Se la fattura è emessa nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni è obbligatorio firmare il documento. Se la fattura è emessa ad altri soggetti (privati, soggetti passivi) l'apposizione della firma alla fattura non è obbligatoria dal punto di vista normativo. 6 Scarto delle fatture inviate, anomalie e altri errori comuni È possibile correggere/annullare una fattura elettronica? No, si dovrà emettere una Nota di variazione (nota di credito/debito); qualora il documento sia interamente errato si dovrà emettere una nota di credito per l'importo totale del documento a storno del documento ed emettere un nuovo documento. È possibile correggere una fattura elettronica "scartata" da SDI? Se la fattura è stata scartata da SDI è come se non fosse stata emessa; si può quindi: correggere la fattura e inviarla nuovamente a SDI annullarla con annotazione sul Registro IVA ed emettere una nuova fattura. SDI invia ai destinatari le fatture scartate? No, se la fattura non ha i prerequisiti per essere accettata, SDI: inoltra un messaggio di scarto fattura al soggetto emittente non inoltra nulla al destinatario. In questo caso per l'agenzia delle Entrate questo documento non esiste in quanto non è mai stato emesso.

14 SDI mantiene nei suoi archivi le fatture scartate? No, le fatture scartate sono da considerarsi non emesse quindi non vengono archiviate nel sistema di SDI. Cosa fare se SDI scarta un documento dopo il versamento IVA? Un documento che viene scartato da SDI è un documento che non è mai stato emesso (è un documento inesistente) e come tale non deve essere elaborato nei vari adempimenti periodici (es.: liquidazione IVA). SDI si riserva no a 5 giorni per elaborare i documenti pervenuti ed inviare le ricevute (Consegna/Scarto). Per evitare di eseguire liquidazioni IVA non corrette si consiglia di non trasmettere i documenti in prossimità del 15 del mese successivo a quello della loro emissione, ma di trasmetterli con largo anticipo in modo da avere il tempo di gestire i documenti scartati (correzioni e nuovo invio). Se in una liquidazione IVA è rientrato un documento scartato da SDI la liquidazione IVA è da considerarsi errata per cui si consiglia di rivolgersi al proprio commercialista per definire i passi successivi da effettuare 7 Tipologie documenti emessi e adempimenti diversi Le Note di Credito devono essere emesse in formato elettronico? Si, il processo di emissione è lo stesso previsto per le fatture. Le Note di Credito dovranno essere utilizzate oltre che per i tradizionali usi (es.: resi, variazioni prezzi e quantità, ecc.) anche per la correzione di documenti errati inviati a SDI e da questo accettati e veicolati al cliente. È possibile emettere fatture che vengono annotate sul Registro Corrispettivi? Si, come per le fatture cartacee se l'azienda non gestisce il Registro Vendite potrà emettere ed annotare le fatture sul Registro Corrispettivi. Come si gestiscono le fatture accompagnatorie? Le fatture accompagnatorie devono essere emesse in formato elettronico. Per le fatture accompagnatorie si dovrà: emettere la fattura su supporto cartaceo per l'accompagnamento della merce, il documento non ha rilevanza scale

15 emettere la stessa fattura in formato elettronico per l'invio a SDI. In alternativa si potrà: emettere DDT di accompagnamento merce su supporto cartaceo emettere la fattura in formato elettronico per l'invio a SDI. Gli avvisi di parcella emessi da uno studio professionale vanno emessi in formato elettronico? No, devono essere emessi in formato elettronico solo i documenti rilevanti per l'iva. Gli avvisi di parcella (anche se espongono l'iva) sono generalmente delle comunicazioni tra studio e cliente che non rilevano per l'iva, la liquidazione IVA, adempimenti IVA, ecc. All'incasso dell'avviso di parcella con l'emissione della fattura dovrà essere emesso il documento in formato elettronico. Per le fatture UE si dovrà sempre predisporre l'intrastat? Si, per le fatture UE si dovrà sempre predisporre l'intrastat. 8 Conservazione digitale delle fatture È obbligatorio conservare le fatture elettroniche? Ai sensi del DM 17/6/2014, i documenti informatici devono essere conservati elettronicamente. Con l'entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica (1/1/2019): tutti coloro che hanno l'obbligo di emettere fattura elettronica hanno anche l'obbligo di conservarle elettronicamente tutti coloro che ricevono fatture elettroniche emesse da soggetti obbligati, sono a loro volta obbligati a conservarle elettronicamente. Quali sono i termini della conservazione delle fatture elettroniche? Le fatture elettroniche devono essere conservate entro 3 mesi dai termini di presentazione della Dichiarazione Fiscale del periodo di imposta. La fattura elettronica inviata a SDI può essere stampata su carta e conservata? La fattura elettronica trasmessa al SDI va conservata obbligatoriamente in solo formato digitale secondo le disposizioni di cui al DMEF 23 gennaio 2004 (conservazione digitale di documenti scali) e DPCM 3 dicembre 2013 (regole tecniche sui sistemi di conservazione). Una eventuale conservazione cartacea non ha valenza fiscale, può essere utilizzata come archiviazione operativa ad uso consultazione aziendale.

16 È obbligatorio conservare in solo formato elettronico le ricevute di consegna e le altre notifiche? La ricevuta di consegna è un documento informatico certamente rilevante dato che attesta il momento in cui la fattura elettronica è stata ricevuta, va rilevato che l'art del C.C. si applica anche alle ricevute e notifiche che arrivano da SDI. Le notifiche vengono riportate automaticamente come allegati al documento e quindi automaticamente vengono riportati in conservazione.