MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 3 Maggio «Nessun taglio o accorpamento»: Bernocchi rassicura sull ospedale

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1 Pagina 1 di 5 rassegna stampa 3 Maggio 2017 IL CITTADINO «Nessun taglio o accorpamento»: Bernocchi rassicura sull ospedale Il progetto del samaritano: usare i colori come una terapia IL GIORNO L arte come terapia: pennelli, colori e tele per combattere il cancro

2 Pagina 2 di 5 Il direttore dell azienda socio-sanitaria ha parlato ieri sera in commissione «Nessun taglio o accorpamento»: Bernocchi rassicura sull ospedale di Andrea Bagatta «Nessuna chiusura, nessuna riduzione di posti letto e nessun accorpamento nel futuro dell oncologia di Casale». Il direttore sociosanitario dell Azienda sociosanitaria territoriale Paolo Bernocchi ieri sera in commissione Ospedale a Casale ha dato tutte le rassicurazioni del caso sul futuro strategico del polo oncologico di Casale, ma non è stato in grado di dare risposte sulle soluzioni estive alla carenza di personale. L ipotesi accorpamento con una riduzione di posti letto rimane dunque sul tavolo per il periodo giugno-settembre, anche se il dipartimento sembra ormai orientato su altre scelte. A Casale è già stato chiuso l ambulatorio oncologico del venerdì, a Lodi sarà chiuso da giugno quello del giovedì, e in questo modo si spera di compensare la carenza dei medici, che pure rimane forte. Oggi a Casale sono operativi solo due medici, mentre per un terzo si è in attesa dell esito del concorso per la sostituzione di una maternità, svolto la settimana scorsa. Due le domande, che ora avranno un mese di tempo per concretizzarsi. Nel frattempo un medico oncologo da Lodi coprirà i buchi dell oncologia di Casale. «Posso assicurare che da un punto di vista strategico non è in vista nessuna chiusura di reparto, né ridimensionamento né accorpamento dei servizi ha detto Paolo Bernocchi -. Dal punto di vista del modello, non ci sono cambiamenti in vista. La diagnosi viene fatta a Lodi, dove ci sono gli specialisti in grado di fare una valutazione completa, dopodiché il paziente si sposta nelle sedi più opportune per il trattamento, e può venire a Casale per la radioterapia o la chemioterapia». Una risposta che ha convinto solo parzialmente la commissione. «Si parla di riduzione di posti letto estiva, ma il tumore non va in ferie», ha commentato il presidente della commissione Angelo Caccialanza. Il sindaco di Casale Gianfranco Concordati ha messo in fila tutte le richieste del territorio. «Non vogliamo che il personale dell oncologia di Casale sia spostato a coprire i buchi di altri reparti o sedi, chiediamo un potenziamento del servizio, intanto con l arrivo di un anestesista per mettere a regime la funzionalità della Tac tridimensionale, e quindi chiediamo che il personale medico e

3 Pagina 3 di 5 infermieristico sia implementato per poter garantire un servizio migliore». Bernocchi ha preso atto delle richieste in modo da trasferirle alla direzione generale. In chiusura, parola libera ai consiglieri comunali e al pubblico, presente in sala in massa, soprattutto operatori sanitari del presidio di Casale. Tra i tanti interventi, Flavio Parmesani ex sindaco leghista di Casale ha attaccato nuovamente il direttore generale Giuseppe Rossi: «Da 20 anni assistiamo sempre alle stesse richieste di difendere gli ospedali della Bassa. Deve essere il direttore generale a venire qui per spiegare quali sono le scelte politiche e strategiche per il futuro degli ospedali lodigiani».

4 Pagina 4 di 5 Il progetto del samaritano: usare i colori come una terapia La terapia del colore per i pazienti oncologici diventa una mostra e un occasione di confronto e di cultura a Codogno. Da venerdì 12 maggio a domenica 14 maggio al Soave saranno esposte un centinaio di tavole dipinte dai pazienti oncologici, dai loro familiari, dagli operatori sanitari e dai volontari. A proporre l iniziativa è l associazione Il Samaritano che con Mela Andena ha sperimentato e costruito la metodologia della terapia del colore negli ultimi sette anni negli hospice di Casale e Codogno, nelle attività di day hospital e nei reparti oncologici della Bassa. Un attività di pittura con le mani, singolarmente o in gruppo, che è terapia dell anima e anche del fisico. «La terapia del colore è una metodica di cui il Samaritano detiene la primogenitura spiega il dottor Roberto Franchi presidente del Samaritano -. È una terapia complementare che si associa alle cure e contribuisce a un miglioramento dell umore e del tono emotivo, con riflessi anche sulla percezione del dolore. Inoltre dipingere diventa l elemento attraverso il quale recuperare la comunicazione tra familiari e pazienti, in un periodo di grande sofferenza individuale. Ora i lavori svolti dai pazienti e dai loro familiari, dagli operatori sanitari e dai volontari vanno in mostra e diventano un occasione di confronto e di cultura per tutto il territorio». La mostra, con il patrocinio del Comune, della Federazione cure palliative e della Società Italiana di cure palliative, sarà aperta il 12 maggio alle 21 da un convegno di presentazione con l introduzione di Franchi, l intervento di Amedeo Anelli, critico d arte, e di Mela Andena, terapista del colore, con visita guidata all esposizione. La mostra resterà visitabile sabato 13 e domenica 14 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19, con gli intermezzi musicali a cura dei volontari alle 17.

5 Pagina 5 di 5 L arte come terapia: pennelli, colori e tele per combattere il cancro IL COLORE come medicina contro il cancro. Una vera e propria terapia, che accomuna operatori sanitari, famigliari e soprattutto pazienti, decollata sette anni fa grazie all impegno dell associazione Il Samaritano e che oggi diventa una mostra. Un centinaio di quadri in esposizione all ex ospedale Soave dalla serata del 12 maggio, quando si aprirà con un convegno, fino al 14. Opere che escono dall intimità di chi le ha realizzate per diventare anche un percorso artistico, seguito e curato da Giuseppina Mela Andena (al centro nella foto), volontaria del Samaritano. È stata proprio lei a introdurre questo percorso all interno dei variegati interventi di cure palliative. «È sicuramente un iter innovativo di cui abbiamo il copyright spiega il presidente dell associazione, Roberto Franchi (a sinistra nella foto). Si tratta di una terapia complementare che si associa ad altri interventi come la musicoterapia, e che ha come scopo quello di aumentare il benessere e la qualità della vita». «Si è iniziato dapprima all interno degli hospice di Codogno e Casale, per poi estendere questo metodo anche al reparto di oncologia e day hospital di Casale spiega Andena. Questo percorso è stato dapprima offerto ai pazienti e al loro famigliari, poi a operatori e volontari. Garantisce un aiuto psicologico, un coinvolgimento della cerchia famigliare per creare dialogo e apertura. Il paziente si sente meno solo, coinvolto e guarda al futuro con maggiore fiducia». Sono circa 250 all anno le persone che si avvicinano a questa iniziativa, realizzando da soli o in gruppo i quadri e utilizzando le dita con la tecnica a olio. Venerdì 12 maggio, dunque, alle 21 al Soave si aprirà con il convegno sul rapporto tra arte, dolore e morte con l intervento del critico d arte Amedeo Anelli, mentre la mostra sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19. M.B.