MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 6 Aprile 2016

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1 Pagina 1 di 5 rassegna stampa 6 Aprile 2016 IL CITTADINO Lodi Codogno Lavoro domani sciopero nel pubblico, possibili disagi Lotta ai tumori. I volontari Alao protestano contro lo stop degli screening. Esami bloccati, esplode la rabbia Sant Angelo Lodigiano Al Delmati per fare le iniezioni: cresce il nuovo ambulatorio Casalpusterlengo IL GIORNO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

2 Pagina 2 di 5 Lavoro domani sciopero nel pubblico,possibili disagi Domani i lavoratori del pubblico impiego incroceranno le braccia. Una manifestazione unitaria è prevista a Milano, a partire da piazza Duca D Aosta alle 9, fin sotto il palazzo della Regione. «Parteciperà una nutrita delegazione di lavoratori della funzione pubblica di Lodi - spiega dalla Cgil Giovanni Bricchi -: solo il nostro sindacato ha avuto una trentina di adesioni, da diverse aziende (ex Azienda ospedaliera ed ex Asl, Comune di Lodi e di Codogno, cooperative Fatebenefratelli di San Colombano, vigili del fuoco, Agenzia entrate e Provincia). Partiremo con il treno da Lodi verso le 8. Anche Cisl e Uil poi hanno raccolto altre adesioni». In questi giorni si sono tenute diverse assemblee nei Comuni, molto partecipate. A Lodi, per esempio, c erano più di 40 persone. I contratti collettivi di lavoro sono bloccati da 7 anni nel settore pubblico e da 9 in quello privato. «Rinnovare i contratti è un nostro diritto - dicono i sindacati -. Vogliamo aumentare le retribuzioni medie mensili di 150 euro. Ma anche contrattare l organizzazione del lavoro, superare i vincoli della legge Fornero, rafforzare la contrattazione integrativa aziendale e regionale, tutelare i lavoratori nei processi di riorganizzazione delle amministrazioni e nelle ristrutturazioni aziendali. In campo sanitario, invece, dopo la riforma che ha messo insieme i servizi dell ex Asl e dell ex Ao, vogliamo che si mettano al centro i temi come le liste d attesa e la sicurezza dei lavoratori».

3 Pagina 3 di 5 Lotta ai tumori. I volontari Alao protestano contro lo stop degli screening. Esami bloccati, esplode la rabbia di Cri. Ver. Oggi niente volontari in corsia. Per protesta contro la soppressione degli screening l Alao, Associazione lodigiana amici di oncologia, ha deciso di incrociare le braccia. Oggi perciò i volontari dell associazione guidata da Carla Bertani Allegri lasceranno sguarnita la Senologia, il reparto di Oncologia e il Day Hospital oncologico. Resterà in funzione solo il servizio di trasporto dei pazienti nel reparto di Radioterapia di Casale. All ospedale di Lodi, invece, le attività di volontariato sono sospese. La protesta è legata alla ristrutturazione degli screening messi in campo dall amministrazione ospedaliera che si trova a fare i conti con un buco di 35 milioni di euro. I vertici aziendali hanno tolto agli operatori il salario accessorio che era stato loro appositamente riconosciuto per svolgere gli screening gratuiti al seno. Gli operatori, a queste condizioni, si sono rifiutati di continuare, anche perché svolgere la normale attività e fare anche gli screening contemporaneamente era stato giudicato impossibile. Così 100 donne del Lodigiano hanno ricevuto una chiamata che le avvisava che la visita era stata temporaneamente sospesa. Ora l Asst ha promesso che, nel giro di un mese, assumerà un tecnico ad hoc per svolgere questa attività. Le donne saranno chiamate ancora e l attività si svolgerà ancora regolarmente. In laboratorio analisi la decurtazione dei fondi ha inoltre messo in difficoltà gli esami del sabato. Ieri poi è partito un nuovo allarme. Una situazione analoga, infatti, riguarda lo screening del tumore del collo dell utero. Qui la soppressione delle risorse aggiuntive ha fatto sì che la prevenzione crollasse. Nel periodo gennaio - marzo 2015, infatti, gli screening erano stati 3mila, nello stesso periodo del 2016 sono diventati 700. A svolgere gli esami gratuiti alle donne, infatti, è rimasta una sola ostetrica che divide l attività di prevenzione con tutto il resto. I responsabili della sanità locale hanno promesso, anche in questo caso, che assumeranno una nuova ostetrica che si occuperà a tempo pieno di questa attività. La presidente dell Alao però ha un diavolo per capello: «Domani (oggi, ndr) non andremo in ospedale per protesta - tuona Allegri -. Vogliamo che le donne capiscano l importanza degli screening. Stiamo parlando di diagnosi precoce, di visite in grado di salvare la vita delle persone. Non possiamo permetterci di farle saltare».

4 Pagina 4 di 5 Sant Angelo: ennesima rivoluzione all Ospedale, ma serve la ricetta del medico Al Delmati per fare le iniezioni: cresce il nuovo ambulatorio Il servizio che ha preso il posto del primo intervento, chiuso tra le polemiche, si allarga ora ai Comuni di tutto il distretto come Borghetto e Graffignana: «Un attività che deve svilupparsi» di Cristina Vercellone L ambulatorio infermieristico del Delmati di Sant Angelo sarà aperto a tutto il territorio. È la promessa dell Asst, l Azienda socio sanitaria territoriale guidata dal manager Giuseppe Rossi. «Allargheremo l ambulatorio a tutto il distretto di Sant Angelo, non solo alla città. Al Delmati potranno affluire anche i residenti di Graffignana o Borghetto - spiega per l ex Azienda ospedaliera il medico Davide Archi -. A un mese dall avvio possiamo dire che l esperimento sta funzionando bene». L ambulatorio infermieristico è nato dopo la soppressione del punto di primo intervento che a sua volta aveva sostituito il pronto soccorso. «I medici di famiglia sono contenti - spiega Archi -, ci stanno chiamando anche da fuori città. Qui si fanno medicazioni, iniezioni, si tolgono i punti, si medicano le ulcere, si rimuovono i cateteri. L ambulatorio ha una funzione sociale importante. Quante sono le persone che faticano a trovare un infermiere per la puntura o quali cifre sono costretti a pagare? Qui, invece, i cittadini possono venire. Basta abbiano la ricetta del medico di famiglia. Mano a mano lo utilizzeranno sempre più. La gente, infatti, non sa ancora della sua esistenza. Il servizio funziona dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 16. È una bella esperienza che va potenziata». A Sant Angelo stanno proseguendo anche le attività del Pot, presidio ospedaliero territoriale coordinato dal medico Sara Forlani. «Sono venuti anche dalla Regione per copiare il modello Sant Angelo - spiega il direttore socio sanitario Paolo Bernocchi -. Da luglio il Pot del Delmati ha già preso in cura oltre 70 pazienti, 37 dei quali in telesorveglianza domiciliare. Il vantaggio? I pazienti, soprattutto quelli con problemi respiratori

5 Pagina 5 di 5 gravi, non hanno più bisogno di far la coda dal medico di famiglia per le varie ricette. Una volta che si rivolge all ospedale di Sant Angelo il malato ha finito di correre da una parte all altra, viene preso in carico e curato, in tutto il percorso, intervento compreso se necessario. Quelli che accedono al Delmati sono malati che prima erano curati dai medici di famiglia e negli ambulatori specialistici, ma senza un percorso predefinito e condiviso. Qui a Sant Angelo il malato ha la possibilità di trovare sempre una risposta al suo problema clinico. È il medico di medicina generale che invita il suo assistito a rivolgersi al Pot». Adesso che anche le sale operatorie stanno lasciando il Delmati per Lodi Sant Angelo sarà sempre più un presidio a bassa intensità di cure.