MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 29 Luglio 2016

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1 Pagina 1 di 5 rassegna stampa 29 Luglio 2016 IL CITTADINO Stop all assistenza per i bimbi a rischio Farmacia all interno dell ospedale, al via la gara per il suo allestimento Nuovo caso di meningite, una 40enne ricoverata IL GIORNO

2 Pagina 2 di 5 Patologia neonatale Stop all assistenza per i bimbi a rischio di Cristina Vercellone Stop alle cure, a Lodi, per i bambini troppo piccoli. Niente assistenza anche alle mamme che devono partorire prima della 30esima settimana di gestazione. L Asst di Lodi cambia le regole ancora prima che siano rivisti dalla Regione i nuovi criteri ministeriali. A parlare chiaro è una direttiva inviata, qualche giorno fa, dalla direzione dell ospedale al reparto di patologia neonatale: stop ai parti prima della 30esima settimana di gestazione. Fino ad oggi il limite era fissato nella 28esima settimana. Per la patologia neonatale, a Lodi, tira aria di smantellamento, nonostante gli operai siano già pronti per l allestimento del nuovo reparto al quinto piano. «Non si chiamerà più così - annota l architetto Maurizio Bracchi -, ma lo spazio per le culle va realizzato». Erano anni che la terapia intensiva neonatale aspettava un area meno angusta di quella attuale. La pediatria aveva subito un maxi rinnovo, ma la patologia era ancora lì, in attesa di uno sviluppo. Adesso che viene qualificata dal punto di vista strutturale si svuota di contenuti. A mettersi di mezzo, infatti, è anche la normativa nazionale che rivede i parametri. Secondo questi ultimi una patologia neonatale per essere tale deve essere collocata in un ospedale dove almeno 5mila devono essere i parti, 50 i bambini sotto un chilo e mezzo di peso e 650 mila gli abitanti del bacino di riferimento. Non devono mancare anche la chirurgia pediatrica e la neochirurgia infantile. La Regione ora è chiamata a declinare la norma, tenendo conto delle realtà locali. Se così è, infatti, a soddisfare i nuovi criteri potrebbero essere solo 2 o 3 ospedali. Una commissione regionale, della quale fa parte anche il primario della pediatria di Lodi Gianluigi Gargantini, ha già deciso di ridurre le patologie neonatali da circa 21 a 14 e Lodi, ovviamente, è esclusa. «Appoggio in pieno questa filosofia di riduzione - commenta il direttore generale Giuseppe Rossi -. A Lodi siamo più avanti delle direttive del ministero. Per la tutela della salute della donna e dei bambini è giusto che sia così. All ospedale di Varese nascono tutti i giorni 4 o 5 pazienti sotto gli 800 grammi. È un altra cosa. Servono persone con esperienza. Quando andrà in pensione il responsabile Pino Carrera come faremo?». La motivazione addotta dall Asst per

3 Pagina 3 di 5 l abbassamento dell età gestazionale è proprio quella della specificità del personale. I nuovi medici arrivati, recita la direzione, hanno una formazione pediatrica e non neonatologica. A Lodi i parti hanno superato i 1000 e vengono effettuati 180 ricoveri all anno di bimbi prematuri. Sono stati assistiti anche neonati di 600 grammi e nel 2016, il bimbo più piccolo venuto alla luce pesava solo 920 grammi. A Lodi a determinare il trasferimento, fino ad oggi, non era tanto il peso del neonato, quanto l età gestazionale fissata in 28 settimane. Ogni anno venivano trasferiti circa 15 pazienti. A breve saranno molti di più. A prevalere sulla logica dello sviluppo, ancora una volta, è quella della riduzione.

4 Pagina 4 di 5 Appalto da 100mila euro Farmacia all interno dell ospedale, al via la gara per il suo allestimento Oltre 100mila euro per l allestimento della nuova farmacia comunale gestita dall Azienda speciale di servizi di Casale. È stato pubblicato in questi giorni l avviso di manifestazione d interesse propedeutica alla gara per la fornitura degli allestimenti. La nuova farmacia sorgerà all interno dell ospedale Papa Giovanni Paolo II di Casale. L Azienda speciale è dunque alla ricerca dei soggetti da invitare alla gara per la fornitura degli arredi necessari ad allestire la nuova farmacia. In particolare le imprese che intendono essere invitate dovranno provvedere alla fornitura e posa degli arredi (bancone, scaffalature e armadietti, e tutti gli altri arredi), ma anche ad alcune opere edili e impiantistiche necessarie a dare piena attuazione all impianto e infine a produrre la documentazione progettuale per i permessi abilitativi. Il valore stimato dell appalto è di 105mila euro oltre Iva, mentre la scadenza per candidarsi è fissata alle ore 12 del 10 agosto. La domanda è sul sito

5 Pagina 5 di 5 Nuovo caso di meningite, una 40enne ricoverata di Cristina Vercellone Nuovo caso di meningite nel Lodigiano. Una donna di 40 anni è stata portata ieri pomeriggio all ospedale di Codogno. Febbre, mal di testa e vomito hanno fatto scattare l allarme. Il personale del Pronto soccorso di Codogno guidato dal primario Pierdante Piccioni ha avuto immediatamente il sospetto che si trattasse di meningite. Gli operatori, infatti, hanno effettuato nel giro di breve il prelievo del midollo, poi la donna è stata trasferita all ospedale di Lodi, in terapia intensiva. L esito delle analisi, al Maggiore, ha confermato la diagnosi. Solo in giornata, però, si saprà se si tratta di meningite virale o batterica come i primi riscontri fanno sospettare. La donna è arrivata a Lodi nella seconda parte del pomeriggio e le sue condizioni, anche se serie, non sono fortunatamente gravi. La paziente è stata sottoposta a terapia nel reparto coordinato dal medico Enrico Storti e tenuta sotto stretta osservazione. La donna è andata ad occupare il letto che era appena stato liberato dal giovane di 21 anni ricoverato mercoledì per lo stesso motivo. Il ragazzo però, arrivato direttamente al Pronto soccorso del Maggiore, con iniziali sintomi di paralisi al braccio, è stato colpito da meningite virale, non contagiosa. Le condizioni del giovane, dopo i primi momenti di preoccupazione al suo arrivo in Pronto soccorso, sono andate via via migliorando nel corso delle ore successive. Ieri il 21enne ha lasciato la terapia sub intensiva ed è stato ricoverato in un altro reparto del Maggiore per il monitoraggio dei parametri clinici. Nel 2016, la meningite ha provocato 5 decessi: i pazienti avevano 41, 42, 59, 67 e 69 anni. Nel 2015 i decessi erano stati 3. «Dal secondo semestre del spiega l Ats in una nota - è in atto, presso i reparti di Pronto soccorso del Lodigiano, la procedura che prevede il prelievo per emocoltura in ogni paziente con la febbre sopra i 40 gradi». Un modo per accelerare la diagnosi e la terapia.