MODULO RASSEGNA STAMPA. rassegna stampa. 2/3/4/5 Giugno I conti degli ospedali del territorio Un bilancio che vale 210 milioni (02/06/2017)

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1 Pagina 1 di 8 rassegna stampa 2/3/4/5 Giugno 2017 IL CITTADINO I conti degli ospedali del territorio Un bilancio che vale 210 milioni (02/06/2017) Firmato l accordo sulle risorse aggiuntive (02/06/2017) Giorno di festa, pronto soccorso e ambulatorio presi d assalto (03/06/2017) «Negli ospedali ancora nessun piano per le ferie» (05/06/2017) IL GIORNO Ferie, ancora nessun confronto il sindacato Fsi dà battaglia (04/06/2017)

2 Pagina 2 di 8 Organico di 2300 persone e un budget cresciuto del 10 per cento negli anni I conti degli ospedali del territorio Un bilancio che vale 210 milioni di Cristina Vercellone Si tratta degli investimenti che si riferiscono all esercizio del 2016 per le attività sanitarie svolte nei presidi della provincia di Lodi Ospedali da oltre 210milioni. Questo è quanto si è investito nel 2016 per i 4 presidi del territorio. A dirlo sono i dati del bilancio consuntivo firmato dall Asst di Lodi. Il direttore generale dell Asst Giuseppe Rossi è soddisfatto per i conti appena approvati. «Non possiamo dire che i nostri ospedali siano costati in un anno 210 milioni - precisa il manager -. Quella cifra è il budget annuale, la somma tra ricavi e costi. Al massimosipuòdireche210sonoimilioni investiti per gli ospedali. Circa 100 sono ricavati dalla nostra produzione, mentre per far fronte al disavanzo portato dalle funzioni non tariffate, come quelle relative all attività di pronto soccorso o del 118, e andare a pareggio, ci sono le coperture dalla Regione». Il valore della produzione non è sufficiente. CONTI ALL INSÙ Il bilancio dell Azienda socio sanitaria territoriale è passato da 190mila euro del 2014 a 191mila del 2015, fino ad arrivare a 210mila 892 del La variazione tra 2016 e 2015 è del 10,02 per cento e del 10,69 per cento quella tra 2016 e A determinare l aumento del budget è stata anche l aggregazione tra alcune attività dell ex Asl e dell ex Azienda ospedaliera, determinata dalla riforma sanitaria. Il costo del personale è di circa 112 milioni di euro con un decremento di 64mila euro rispetto all anno prima. Per quanto riguarda i beni sanitari, a incidere sulle spese maggiori, sono stati i nuovi farmaci per il trattamento dell epatite C. I medici hanno arruolato 163 pazienti, secondo quanto previsto dall Aifa (l agenzia per il farmaco), con una spesa complessiva di oltre 6milioni e 133mila euro. Gli esperti dei conti, in ospedale, «segnalano anche l incremento dovuto ai nuovi farmaci oncologici, ematologici, quelli per la sclerosi multipla e per altre patologie rare, dal momento che per queste categorie esistono molti farmaci innovativi e poco generici. Si segnala, inoltre, l aumento progressivo di attività dell emodinamica e della chirurgia vascolare, come si è registrato negli ultimi anni. Negli ultimi anni sta progressivamente aumentando anche il numero di sedute di dialisi, con conseguente incremento di spesa, sia per i farmaci sia di dispositivi dedicati». UN AZIENDA DA 2300 PERSONE La fusione tra Asl e Asst ha portato agli ospedali 158 lavoratori in più. Al 31 dicembre 2016 il personale ammontava a 2mila 289 unità, 331 delle quali assunte part time. Per quanto riguarda gli acquisti relativi alla

3 Pagina 3 di 8 sicurezza l Asst ha speso 5 mila euro per le barriere per il controllo degli accessi e 3 per le telecamere con interfaccia audio e impianto anti intrusione. Alla voce altri impianti e macchinari sono indicate, invece, 4 sostituzioni delle catene delle scale mobili da 41mila euro e impianti di climatizzzaione per 63.

4 Pagina 4 di 8 Firmato l accordo sulle risorse aggiuntive Sanità, firmato l accordo per lo stipendio dei lavoratori. Soldi in più devono arrivare anche in seguito all applicazione della riforma sanitaria che ha visto maggior impegno da parte di tutti i dipendenti degli ospedali. A spiegarlo in una nota sono i rappresentanti sindacali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, ma anche Fsi Usae, Nursing up e Fials che ieri hanno siglato l accordo con la Regione sulle risorse aggiuntive regionali. «Le organizzazioni sindacali - spiegano i rappresentanti lodigiani dei lavoratori - su mandato dell incontro unitario che si è svolto lo scorso 19 maggio, hanno fortemente voluto che gli accordi sottoscritti (quello per le risorse aggiuntive e quello per le criticità della riforma sanitaria), rispettassero fedelmente le richieste emerse durante l assemblea che ha visto il coinvolgimento delle Rsu, dei delegati e dei dirigenti sindacali. L intesa sulle risorse aggiuntive (Rar) ha come primo obiettivo comune la piena valorizzazione del sistema sanitario lombardo e del personale operante, visto il forte impegno nel processo di riforma che porterà nel corso dell anno alla messa a regime dei nuovi servizi e ad una nuova suddivisione delle competenze». Le organizzazioni sindacali e Regione Lombardia si sono accordati per mantenere anche nel 2017 le risorse aggiuntive del «Solo per il spiegano i sindacati - abbiamo ottenuto il riconoscimento di una quota aggiuntiva di 35 euro per ogni unità di personale in servizio». Nell ambito della discussione sono stati valutati anche i nuovi fabbisogni di personale legati agli standard assistenziali e al minutaggio dell assistenza. La Regione e i sindacati hanno concordato di aprire dei tavoli territoriali, con le Rsu, per la quantificazione delle risorse non erogate. Al tavolo sarà affrontato anche il tema dell organizzazione dei servizi, la determinazione dei fondi necessari al riallineamento verso l alto delle retribuzioni, i fabbisogni effettivi di personale per garantire l erogazione delle prestazioni e il rispetto degli orari di lavoro. I sindacati dovranno discutere, tra l altro, anche della stabilizzazione del personale precario. Il tavolo si riunirà ogni due mesi. Il prossimo vertice sarà entro luglio.

5 Pagina 5 di 8 Boom di affluenze, l 1 e 2 giugno i servizi sono stati messi sotto pressione Giorno di festa, pronto soccorso e ambulatorio presi d assalto di Cristina Vercellone Lo sbalzo di temperatura ha fatto proliferare forme virali e batteriche: si annuncia un fine settimana impegnativo Ambulatorio di guardia medica da potenziare. A chiederlo è il referente del servizio Dario Zanoncelli, al termine della giornata di ieri. Sia l ambulatorio di guardia medica, che si trova al piano rialzato dell ospedale Maggiore, che il pronto soccorso, infatti, sono stati subissati dalle richieste. BOOM IN PRONTO SOCCORSO Già quella dell 1 giugno, nel pronto soccorso guidato dal primario Stefano Paglia, è stata una giornata piena. Ieri mattina, dopo un andamento regolare, il servizio è stato ulteriormente preso d assalto. Tantissimi sono stati i pazienti che si sono rivolti all ospedale con un codice bianco (di non urgenza) e che sono stati inviati nell area dedicata. A scoppiare, in questi due giorni, più del solito, è stato anche il pronto soccorso pediatrico. Un bilancio completo, dicono i medici dell unità operativa, si potrà fare solo lunedì. Un ulteriore ondata di richieste, infatti, è attesa per oggi e domani. GUARDIA MEDICA IN CRESCITA Anche nell ambulatorio di guardia medica, ieri, la richiesta di assistenza è salita del 10 per cento rispetto al solito. «In mattinata abbiamo visitato 20 pazienti - ha spiegato alla fine della mattina il medico pediatra Zanoncelli -; ne sono attesi altrettanti nel pomeriggio. Bisogna tener conto che non siamo in inverno e non c è un grande picco influenzale. Siamo passati dalle temperature invernali a quelle estive. L 80 per cento dei pazienti è affetto da una forma virale e laringotonsillare. Nella maggior parte delle forme virali la sintomatologia è molto importante nelle prime 24 ore, ma in 3 giorni la febbre sciama e anche il mal di gola, senza bisogno di somministrare l antibiotico. L antipiretico, infatti, fa scendere la temperatura da 39 gradi a 37 e la fa restare bassa per circa 5 ore. Nel 20 per cento dei casi però, lo vedo anch io, in questi giorni, nel mio ambulatorio pediatrico, le forme si complicano. Alle forme virali si associano quelle batteriche: arrivano le placche in gola e la tosse. Se la tachipirina non fa scendere la febbre nell arco delle 48 ore o è poco efficace (con la tachipirina la febbre passa da 39 a 38 e poi dopo 2 o 3 ore risale) allora bisogna ricorrere all antibiotico». Zanoncelli ha chiesto all Ats di aprire l ambulatorio di guardia medica

6 Pagina 6 di 8 anche nel prefestivo quando questo cade nei giorni feriali. «È una misura - dice Zanoncelli - che servirebbe per non sovraffollare il pronto soccorso. Attualmente l ambulatorio è aperto, all ospedale di Lodi, il sabato e la domenica (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19),ma nei prefestivi feriali resta chiuso. Bisognerebbe potenziarlo e farlo conoscere di più».

7 Pagina 7 di 8 «Negli ospedali ancora nessun piano per le ferie» di L. G. Il sindacato Fsi Usa e lancia l allarme ferie per il personale ospedaliero. «Oggi 3 giugno questa azienda non si è ancora confrontata con la rsu e le organizzazioni sindacali per le chiusure estive per dare modo al personale di fare le ferie. Pertanto ci troveremo con reparti chiusi o ridimensionati per 3mesi, e i cittadini del Lodigiano dovranno girovagare in Lombardia e in altre regioni per trovare un posto letto o un ambulatorio aperto spiega Gianfranco Bignamini -.Tutto questo per una carenza organica vergognosa,mancano tra i 60 e i 70 infermieri, 30 oss, medici e tecnici radiologici». Bignamini se la prende con «il Sitra (Servizio infermieristico tecnico riabilitativo aziendale) e l amministrazione «che continuano a negare tale carenza» e chiede spiegazioni:«ci sono oss e infermieri che svolgono servizi non consoni alla loro professione e figure come le rad (responsabili area dipartimentale) che dovrebbero andare in reparto a fare i turni e invece vengono adibiti ad altro». In una lettera inviata a carabinieri, prefettura,ministero della Salute e degli Interni e assessorato al welfare di Regione Lombardia,Bignamini annuncia anche una denuncia: «Denunciamo la caposala che ha firmato un ordine di servizio, il Sitra e il primario del pronto soccorso, chemettono a repentaglio la salute dei cittadini e dei lavoratori. Comunicano al lavoratore, senza prima discuterne, che deve essere reperibile e presentarsi al pronto soccorso (per legge entro 20-30minuti) per fare un trasporto urgente di un paziente,ma l assurdo è che il lavoratore abita a Cremona e per arrivare impiega molto più di 40 minuti».

8 Pagina 8 di 8 Ospedali scintille anche sulle reperibilità Ferie, ancora nessun confronto il sindacato Fsi dà battaglia di Nicola Agosti CONCESSIONE delle ferie e accorpamento dei reparti, il sindacato Fsi Usae è pronto a dar battaglia all Asst di Lodi. Con l estate ormai alle porte il sogno di ogni lavoratore è quello di programmare le tanto agognate ferie per concedersi alcuni giorni di riposo. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) 3 giugno l Asst di Lodi non si è ancora confrontata con le Rsu e le organizzazioni sindacali per le chiusure estive per dar modo al personale di fare le ferie attacca Gianfranco Bignamini. In questo modo ci troveremo per tre mesi con reparti chiusi o ridimensionati e cittadini lodigiani che dovranno girovagare per la Lombardia o in altre Regioni per cercare un posto letto o un ambulatorio aperto». «Il Sitra (Servizio infermieristico tecnico riabilitativo aziendale) e l amministrazione continuano a negare la carenza prosegue. Mancano tra i sessanta e i settanta infermieri, 30 oss, medici e tecnici radiologici. Ci sono oss e infermieri che svolgono servizi non consoni alla loro professione, oppure figure come le rad (responsabili area dipartimentale) che dovrebbero rimanere in reparto a fare i turni e invece fanno danni come per esempio al Pronto Soccorso di Codogno». Un invettiva quella di Bignamini che non si limita però solo al problema ferie ed accorpamenti, ma che tocca anche i rapporti che intercorrono tra personale dipendente, il Sitra e i responsabili dell ospedale di Codogno. «DENUNCIAMO la caposala, che ha firmato un ordine di servizio, ma anche il Sitra e il primario del pronto soccorso che mettono a repentaglio la salute di cittadini e lavoratori spiega Bignamini in una lettera inviata anche a carabinieri, prefetto, ministero di Salute e Interni e assessore Welfare Lombardia. Comunicano al lavoratore senza prima discuterne che deve essere reperibile e presentarsi al pronto soccorso (per legge entro minuti) per fare un trasporto urgente di un paziente, ma l assurdo è che il lavoratore abita a Cremona e per arrivare impiega molto più di circa 40 minuti. Diffidiamo ad attivare tale reperibilità da subito».