UMG dubium sapientiae initium. Management del rischio e della sicurezza del paziente in sanità

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1 UMG dubium sapientiae initium Management del rischio e della sicurezza del g paziente in sanità

2 Ministero della salute (2003) Risk management per le aziende sanitarie: insieme di azioni messe in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del paziente. Joint Commission on Accreditation of Healthcare Organizations (JCAHO): il risk management consiste nell insieme di attività cliniche e gestionali tese a identificare, valutare e ridurre i rischi di danni ai pazienti, allo staff, ai visitatori e i rischi di perdita economica e di immagine per l organizzazione stessa (JCAHO, 2001)

3 Sicurezza del paziente e degli operatori Errori in medicina i Sicurezza dei dispositivi sanitari elettronici ed informatici Il rischio clinico Il contenzioso La qualità

4 Sicurezza Medicina i eroica Guarigione naturale Danno iatrogenico

5 Errori in medicina: Può sembrare strano affermare il principio che il primissimo requisito di un ospedale è che non deve danneggiare il malato. È tuttavia assolutamente necessario ribadire tale principio perché in realtà la mortalità negli ospedali, specie in quelli di grandi città densamente popolate, lt è molto più alta di quanto ci potremmo attendere in base a tutte le stime relative alla mortalità per la stessa classe di patologie tra i pazienti curati fuori dagli ospedali - Florence Nightingale Notes on Nursing 1863

6 Uno dei grandi successi degli ultimi vent anni è che l errore nella sanità ed il danno al paziente sono oggi riconosciuti e discussi pubblicamente dal personale sanitario, dai responsabili politici e dal pubblico L. Leape - Error in Medicine the journal of the American Medical Association

7 Errori Definizioni di Rasmussen e Reason

8 Tipi di errori dal punto di vista psicologico, Reason (1990): gli slips, errori attribuibili a distrazioni dalle procedure standard; i lapses, dovuti da dimenticanze che generano un risultato inatteso; i mistakes, ovvero le deviazioni dalla pianificazione (o procedura da adottare). Rasmussen aggiunge una sottoclassificazione ai mistakes: ruled-based, azione scelta - non persegue l obiettivo predeterminato; knowledge-based, appunto errori da inappropriata conoscenza che porta ad azioni i scaturenti, ti comunque, obiettivi non predeterminati.

9 Secondo Senders, affinché sia definibile slip, ci si deve trovare di fronte a una serie di infrazioni a regole fissate (quali procedure operative, linee guida, standards) consuetudinariamente adottate; deve presentarsi una forma di mancanza o di insufficiente performance; inoltre l operatore direttamente coinvolto avrebbe dovuto potenzialmente non avere l intenzionalità nel commettere l errore. Vincent (2010) chiarisce che entrambi si verificano durante l esecuzione di compiti routinari in cui prevale una certa sistematicità ti ità ed in ambienti usuali. Però, mentre gli slips sono osservabili direttamente, i lapses non sono rilevabili con la medesima certezza. Come meglio spiega Buscemi si è di fronte ad errori di intenzioni (giudizio, inferenza, valutazione) conseguenti a giudizi e valutazioni sbagliati che permettono la corretta esecuzione di una procedura, applicato però al caso sbagliato. Esempio è l errata diagnosi: il trattamento e la prognosi sono correttamente eseguite ma la diagnosi cui il paziente è affetto è sbagliata.

10 Errori attivi, ovvero azioni/decisioni pericolose commesse dal personale sanitario v/s il paziente (la natura di questi è riferibile sia agli errori precedentemente descritti di lapses, slips e mistakes, sia all omissione di denuncia o, peggio, operare in cosciente presenza di alto rischio per motivazioni i i diverse da quelle della salvaguardia della sicurezza). I mistakes sono a loro volta divisibili in: Errori latenti, quando le azioni o le decisioni manageriali canalizzano attività errate in tempi e spazi diversi. Esempi sono, insieme, gli errori nella progettazione, nella manutenzione e taratura strumentale, scarso o assente addestramento e formazione, audit troppo generoso ; fattori, questi, che concatenandosi generano molto probabilmente casi di malasanità.

11 Profili di rischio Profili di rischio Contenzioso Qualità

12 Ministero i della salute: a) fattori strutturali/tecnologici. In fase di progettazione e costruzione degli edifici, secondo le più recenti acquisizioni dell edilizia sanitaria ed includono tra gli altri: la vetustà tà delle strutture tt e delle strumentazioni, t i la sicurezza tecnologica delle apparecchiature e il grado di manutenzione, le distanze che devono essere coperte nelle fasi di spostamento dei pazienti o dei materiali, l accessibilità alle strutture di servizio. Particolare attenzione: valutazione, introduzione e impiego sul malato di nuove apparecchiature e tecnologie da parte di personale non specificatamente addestrato. b) fattori organizzativo-gestionali e condizioni di lavoro. La struttura organizzativa, la gestione del personale, la definizione delle competenze e delle responsabilità, l attenzione della direzione alla promozione della sicurezza del paziente, la realizzazione sistematica di programmi per la formazione e l aggiornamento professionale sono fattori che concorrono a produrre una cultura aziendale connotata da senso di appartenenza ed orientata al miglioramento continuo, che può modificare i comportamenti individuali e collettivi verso livelli di maggiore responsabilizzazione e condizionare in modo significativo il grado di rischiosità aziendale.

13 c) fattori umani (individuali e del team). Le risorse umane rappresentano il fattore di maggiore criticità. L analisi dei processi cognitivi costituisce una delle principali aree di valutazione nella gestione del rischio clinico. Vanno anche considerate con estrema attenzione le modalità operative della équipe che concorre ad un processo terapeutico, analizzando tutte le fasi decisionali e le dinamiche sottese. (Prestazione sanitaria un prodotto elaborato e complesso, risultato di una pluralità di interventi specialistici, si citano ad esempio l operato di un équipe chirurgica in sala operatoria, il percorso clinico di un paziente oncologico, in cui diverse figure professionali (oncologo, patologo, chirurgo, radioterapista, nutrizionista, medico di medicina generale, dietista e personale infermieristico) devono integrarsi, scambiandosi informazioni critiche in modo tempestivo ed efficace). d) caratteristiche dell utenza. e) fattori esterni.

14 Identificazione L incident reporting; L audit; Laudit; I breafing per la sicurezza; Indizi e review; Il safety walkaround; Screening dei dati amministrativi e informativi aziendali e database da questi generati o generabili I focus group; I verbali di non conformità; Segnalazioni spontanee dei pazienti; L osservazione.

15 Proattive (task analysisqual, tecniche di analisi cognitive delle mansioniquant, tecniche di analisi dell errore errore umano e dell affidabilità umana (FMEA, FMECA, CREAqual e HAZOP)) Reattive RCA (asking why diagramma di Ishikawa mappa dei processi)

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17 Riprogettazione Benchmark globale l

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