RELAZIONE INTRODUTTIVA ALLA INIZIATIVA CGIL FP INCA DEL 26 NOVEMBRE RENDIMENTI PENSIONI TFR TFS E FONDI COMPLEMENTARI PERSEO - SIRIO
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- Roberta Cavallaro
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1 RELAZIONE INTRODUTTIVA ALLA INIZIATIVA CGIL FP INCA DEL 26 NOVEMBRE RENDIMENTI PENSIONI TFR TFS E FONDI COMPLEMENTARI PERSEO - SIRIO Care compagne e cari compagni, sono molte le ragioni che ci hanno convinto a convocare questa riunione, ma in considerazione del carattere organizzativo, che vorremmo tenere nei lavori di questa giornata, proverò a fare solo alcune brevi considerazioni, di contenuto e di contesto, limitandomi a toccare gli aspetti centrali che riguarderanno la nostra discussione. La categoria della Funzione Pubblica, in questo ultimo decennio, e in modo particolare negli ultimi 4 anni ha dovuto sopportare pesantissimi interventi legislativi che hanno modificato sostanzialmente il nostro sistema dei diritti, dalle regole del rapporto di lavoro al sistema previdenziale e più in generale ai nostri assetti Contrattuali. Credo che non sia necessario tornare sui contenuti, che sicuramente sono conosciuti da tutti quanti voi, ma penso invece che in questa fase sia importante capire come abbiamo saputo rispondere, e se i nostri interventi sono sempre stati all altezza del complicato contesto, con soluzioni adeguate ai diversi bisogni di tutela collettiva e individuale. Per chi mi conosce, sa benissimo a cosa faccio riferimento, ho sempre pensato e ne sono sempre più convinto, che in questi anni, complicati per la nostra OS, siamo sicuramente riusciti a mantenere alto il profilo del consenso politico dei lavoratori, per le posizioni assunte sui diversi interventi legislativi, e nella nostra azione di contrasto ai pesanti attacchi delle leggi finanziarie di questi ultimi anni. Ma credo invece che sul tema della tutela individuale non sempre siamo stati all altezza delle aspettative di chi rappresentiamo o che vorremmo rappresentare. Penso alla importante discussione affrontata nell ultima conferenza di organizzazione, ovviamente faccio riferimento alle delibere attuative che mettevano al centro della nostra discussione politica la necessità di mettere in atto rinnovate politiche nella organizzazione. Penso alla necessità di integrazione, della azione politico Sindacale e del sistema dei nostri servizi, più volte dichiarata nella nostra discussione politica. Penso alla necessaria rivisitazione del modello organizzativo, in ragione delle tante novità e dei mutamenti intervenuti nel nostro tessuto sociale. Per non farla troppo lunga, voglio inoltre ricordare la discussione politica, le valutazioni e le decisioni assunte nella nostra conferenza dei sevizi che si è tenuta nel mese di aprile u.s.. Sul contesto vado velocissimo. È una fase di grande difficoltà e ciò che si prospetta nei prossimi mesi rischia di metterci ancora più in difficoltà. In merito alla domanda di tutela individuale: la realtà ci dice che, se non c è una risposta adeguata alla tutela individuale, il diritto non è esigibile e quindi diventa un diritto che prima o poi rischia di essere dimenticato. Dobbiamo aggiungere che questo è anche un contesto in cui noi siamo stati oggetto di un attacco molto ben organizzato, che si è scaricato sui nostri servizi, per metterli in difficoltà e per mettere in difficoltà anche il finanziamento e la gestione complessiva delle
2 risorse della CGIL. Anche in questo caso purtroppo dobbiamo registrare, che nell ultima ipotesi di legge di stabilità, sono confermati i tagli che investiranno l insieme del nostro sistema dei servizi e per quanto riguarda la categoria non sono meno pesanti, le prospettive già dichiarate, di diminuzione delle prerogative sindacali. Si aggiungono altri aspetti centrali di cambiamento, che interessano la nostra categoria, mi riferisco alla composizione dei nostri iscritti tra il settore Pubblico e quello privato. E progressivo l aumento degli iscritti alla CGIL FP dei Settori del privato. ( 43%) Nel 2011, sui iscritti alla FP., sono appunto, i lavoratori del settore privato, portatori di un bisogno di tutela individuale che non ha nulla a che fare con le problematiche di chi lavora nella PA, che richiederebbe una nostra maggiore attenzione in materia di tutela dei diritti individuali. Dentro questo complicatissimo contesto, ritroviamo le nostre difficoltà in materia d integrazione tra le diverse Strutture della Organizzazione, e nella risposta progettuale, necessaria, per una corretta relazione tra la tutela collettiva e individuale Dicevo prima, che questa situazione ha messo in chiaro la nostra inadeguatezza nell affrontare le diverse implicazioni e in modo particolare su tutti quegli aspetti che sono stati interessati da pesanti modifiche normative, che hanno di fatto stravolto tutte le nostre certezze che avevamo sui temi della Previdenza e dei diritti individuali legati alle nuove regole del mercato del lavoro Nello specifico per quanto riguarda il mondo del Pubblico, penso al processo di rilegificazione delle norme contrattuali che hanno di fatto peggiorato i diritti dei lavoratori pubblici introducendo forti ed inique misure che mettono su due piani diversi l esigibilità dei diritti tra i lavoratori pubblici e quelli privati. Per queste e altre ragioni, dopo una riflessione comune con Mauro e Angelo, abbiamo deciso di convocare questa riunione congiunta tra le strutture Territoriali della FP e dell INCA : vogliamo riflettere, analizzare approfondire tutti gli aspetti che meritano un nostro ripensamento nel nostro modo di agire, per affrontare al meglio questa complicatissima situazione, in modo professionale oltre che Politico. Lo vogliamo fare attraverso una progettualità mirata che sappia interpretare al meglio i bisogni che ci rivolgono i nostri posti di lavoro, a partire dalla questione previdenziale e di assistenza che, nella maggior parte delle occasioni, riguardano lavoratrici e lavoratori con grandi problemi di salute e sempre più in difficoltà nel quadro determinato dalle nuove regole e dalla pesante crisi del nostro sistema Paese. Penso ad esempio, a uno degli altri problemi che affronteremo nei lavori del pomeriggio che introdurrà Angelo sull inidoneità al lavoro. Per arrivare velocemente al piano dei nostri lavori di oggi, descritti brevemente nella nostra comunicazione di convocazione di questo incontro, passerei ad affrontare la prima questione che riguarda l avvio dei due fondi Pensione complementari pubblici,perseo e Sirio. Anche in questo caso, credo che nella nostra discussione dobbiamo limitarci a decidere insieme come costruire un rapporto di collaborazione fra le due strutture Sindacali (FP CGIL INCA) a livello Territoriale, che sia all altezza delle aspettative dei nostri posti di lavoro, mi riferisco ad esempio al Tema più generale della previdenza anche alla luce delle assemblee che dovremo organizzare per le adesioni ai fondi complementari.
3 Nel Seminario organizzato a Mantova dalla categoria, sul tema della previdenza, che ha visto anche la partecipazione di Angelo, sono emerse tutte le nostre preoccupazioni in merito ai tanti interrogativi che ci verranno posti dai lavoratori in relazione alle pesanti novità che hanno di fatto peggiorato il nostro sistema previdenziale. Il problema dell innalzamento dell età pensionabile, la modificazione del sistema di calcolo del rendimento della pensione e tutte le altre novità introdotte da altri provvedimenti legislativi, per esempio la legge sulla Spendig Review in tema di dichiarazione degli esuberi nella P.A. che prevede le tre fasi relative al prepensionamento, la trasformazione a par- time, la mobilità successiva, e dopo due anni, inevitabilmente, il licenziamento. Per queste ragioni, pensiamo che la nostra collaborazione dovrà strutturarsi in modo tale che vi sia uno scambio continuo fra le due strutture, per determinare quelle necessarie sinergie che devono valorizzare da una parte, la conoscenza qualificata degli operatori dell INCA e dall altra il ruolo di negoziazione e di rapporto con i posti di lavoro della Categoria. Tutto ciò significa la pianificazione di incontri periodici fra le due strutture, a livello territoriale, che dovranno innanzi tutto affrontare i problemi della informazione e della formazione per una efficace diffusione e conoscenza nei posti di lavoro delle problematiche. In particolare, a fronte di una errata sovrastima, tra i lavoratori, del livello della futura pensione pubblica, nasce l esigenza e ci suggerisce l importanza di rafforzare il nostro impegno per fornire ai lavoratori informazioni e conoscenze adeguate in materia previdenziale. Riguardo alle misure in grado di stimolare lo sviluppo della previdenza integrativa, i campioni di indagine evidenziano che, a distanza di oltre un decennio da interventi incisivi sul sistema previdenziale obbligatorio, i lavoratori sono solo in parte consapevoli dei tagli apportati alle pensioni pubbliche, e come già detto, sovrastimano le risorse di cui disporranno nella fase di pensionamento. Dai dati presentati in un lavoro svolto dalla Banca d Italia, emerge, inoltre che, ricorrono a pensioni integrative soprattutto i risparmiatori più istruiti, con dimestichezza con gli strumenti finanziari e in possesso di consistenti risorse investite in attività rischiose: si tratta, presumibilmente, dei nuclei familiari con elevata capacità di raccogliere, assimilare ed elaborare informazioni. Un altro dato statistico vede i lavoratori riluttanti a rinunciare al Trattamento di fine servizio (Tfr), ritenendolo più flessibile e meno rischioso degli altri strumenti della previdenza integrativa. Sotto entrambi gli aspetti, tuttavia, i fondi pensione presentano vantaggi rispetto al Tfr. Anche per effetto delle ultime modifiche normative, la disciplina in tema di riscatti, anticipazioni, erogazioni e portabilità conferisce al montante previdenziale accumulato nei fondi pensione una flessibilità di utilizzo considerevole, assolutamente comparabile con quella del Tfr. Mi sembra che bastino queste brevi considerazioni, per comprendere perché riteniamo importante e indispensabile anche una presenza qualificata dell INCA nelle nostre assemblee di adesioni ai due fondi complementari Sirio e Perseo.
4 Sappiamo che questo richiederà un maggior impegno, che in alcuni casi dovrà interessare l intervento delle Strutture Regionali per sostenere il piano del lavoro che vogliamo condividere in tutti i Territori. Per supportare il lavoro che dovremo organizzare nei Territori, con riferimento alle assemblee informative sui due fondi complementari, abbiamo elaborato dei materiali che, ovviamente, potranno essere integrati dopo la discussione dei nostri lavori, per una facilitazione di una lettura delle opportunità di accesso alla pensione complementare, ma anche per dare una informazione articolata sulle pesanti e negative novità introdotte dalla riforma Monti Fornero rispetto al primo Pilastro del sistema previdenziale. In merito alla presentazione dei materiali, voglio solo sottolineare che l elaborazione congiunta fra le due Strutture a cercato di rispondere a tre aspetti. Il primo, riguarda la strumentazione rappresentata nelle tabelle che affrontano, l innalzamento dell età Pensionabile per la Vecchiaia e per la pensione anticipata, nonché le simulazioni del sistema di calcolo sul contributivo alla luce della recente modificazione dei coefficienti di trasformazione legati alla aspettativa di vita Il secondo è relativo alla simulazione, dell ipotesi del montante contributivo del fondo complementare, per ogni Comparto, attraverso il calcolo dell accantonamento, delle quote, in riferimento alla contribuzione versata e quella contabilizzata presso l ente Previdenziale. Tutto ciò, per rappresentare con semplicità, quali sarebbero i vantaggi, nel caso di opzione alla previdenza complementare con il conseguente passaggio dal TFS al TFR. Il terzo aspetto è una simulazione sui entrambi i Fondi complementari, che consente in proiezione, di verificare il rendimento del fondo pensione complementare raffrontandolo con il tasso di sostituzione determinato dal calcolo sul 1 pilastro con il sistema ovviamente contributivo. Abbiamo inoltre prodotto un lavoro a schede che ricostruisce con semplicità le norme che regolano il sistema previdenziale pubblico alla luce delle riforme intervenute in materia. In questo caso il materiale potrà essere utile anche ai nostri delegati per districarsi dai complicati calcoli per determinare quando un lavoratore può accedere alla pensione e quali possono essere le opportunità di scelta rispetto al raggiungimento del diritto, mi riferisco per esempio a tutta la problematica della ricongiunzione o totalizzazione dei periodi di contribuzione, e dell eventuale scelta della cosiddetta opzione donna. Infine sui materiali prodotti, abbiamo pensato di realizzare altre slide con il sistema della domanda e della risposta, anche in questo caso per anticipare i tanti quesiti che ci verranno posti nelle assemblee di adesioni ai fondi. Tra i materiali che vi abbiamo consegnato sono presenti solo alcuni esempi che contiamo di integrarlo agli altri lavori che concorderemo insieme. (Brochure) Consegno al dibattito, le valutazioni, rispetto a questo impegno, invitandovi a dare dei contributi per completare e integrare la nostra progettualità, in modo di condividere la realizzazione di questo primo piano di intervento comune fra le due strutture. Sono certo che questo percorso ci permetterà non solo di intercettare gli iscritti alla nostra Organizzazione ma anche di avvicinare le tante lavoratrici e lavoratori che su questi temi, per le ragioni che ho cercato di riprendere nella mia comunicazione, hanno un grande interesse e soprattutto un grande bisogno di risposte.
5 Prima di arrivare alle conclusioni voglio inoltre ricordarvi, come peraltro avevamo scritto nella nota congiunta delle due Strutture Regionali, che nel pomeriggio Mauro Paris introdurrà i lavori, in riferimento alla realizzazione della sperimentazione del Progetto sul Foglio elettronico per il calcolo del rendimento della pensione e del TFR Un progetto, come ho avuto modo di spiegarvi in molte occasioni, che potrà avvicinare il nostro sistema dei servizi ai nostri posti di lavoro, intercettando una domanda che è sempre più pressante e che ci viene rivolta non solo dai nostri iscritti. Anche questo è un esempio, secondo me, di integrazione e di sinergia fra le due strutture, per sostenere una maggiore e articolata richiesta di tutela individuale, ma che nello stesso tempo mette in circolo buone pratiche sindacali per un rinnovato rapporto tra l attività Politica e il sistema dei Servizi. I cambiamenti vanno compresi e dobbiamo tutti insieme contribuire a riposizionare l organizzazione, i suoi gruppi dirigenti, le sue risorse dentro il nuovo contesto, per tracciare una nuova strada e aumentare la nostra rappresentatività. Infine, questa deve essere un occasione di riflessione su qualcosa che si da molto per scontato, ma che non abbiamo ancora realizzato, il legame tra la tutela individuale e il momento collettivo della contrattazione e della negoziazione sociale. In un contesto diverso da quello in cui attualmente operiamo, poteva essere possibile una divisione del lavoro, all interno della nostra organizzazione, tra l area della contrattazione e quella della tutela individuale. Oggi però quel tipo di impostazione non è più funzionale e praticabile, perciò vanno create le condizioni per superarla. Una concreta e reale integrazione tra tutela individuale e tutela collettiva mediante un salto consapevole di qualità, mettendo in connessione la contrattazione e la tutela individuale, e le porti ad essere l una parte integrante dell altra. Il nostro impegno, è quello di tradurre in attività le proposte di lavoro da noi individuate. Realizzare il percorso significherà migliorare complessivamente la nostra rappresentanza, la nostra iniziativa e le nostre azioni di proselitismo. Grazie. Claudio Tosi
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