Ricorso agli ammortizzatori sociali e disoccupazione. in provincia di Padova
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1 Ricorso agli ammortizzatori sociali e disoccupazione in provincia di Padova A cura di Anna Basalisco I segnali economici provenienti dalle imprese padovane indicano una ripresa che si sta via via irrobustendo (la produzione industriale nel III trimestre 2010 è del +8,2% su base annua, contro il +5,5% in Veneto, e il +4,1% nazionale nel settembre di quest anno). Tuttavia la ripresa degli ordinativi, trainata dall estero (+14,2%) non permette ancora di invertire il segno meno nelle stime riguardanti l occupazione (-1% nel terzo trimestre 2010), seppure il calo tendenziale sia in via di attenuazione. Il tono della ripresa appare frammentario rispetto ai settori e al territorio, guidato dalla metalmeccanica e dai servizi avanzati alle imprese, oltre che dal turismo locale, e si riflette su andamenti diversificati dell occupazione, che a nel padovano rispetto alla provincia dimostra la migliore capacità di contenimento degli effetti della crisi, con maggiori successi nella Bassa Padovana, nella Saccisica e nel Camposampierese. In questo quadro, continua il calo rilevante della domanda di CIG per le crisi a carattere congiunturale (-39% nell intero arco dei primi nove mesi del 2010), con maggiore velocità rispetto al Veneto (-32%), mentre l andamento su base annua della CIG in deroga per le imprese di piccole dimensioni dimostra una crescita sostenuta, così come la richiesta di integrazione salariale da parte delle imprese con crisi giunta al livello strutturale, attraverso la CIG straordinaria. Se le occasioni di crisi iniziale diminuiscono, anche i dati sulla mobilità indicano una capacità sempre più elevata di contenere le espulsioni per quel che riguarda le imprese sopra i 15 dipendenti, e, a partire dal terzo trimestre di quest anno, anche per le imprese artigiane e di piccolissima dimensione. 1
2 Nota metodologica: I dati esposti per quel che riguarda l occupazione provengono da fonte SILV- CO Veneto (data di estrazione 1 agosto 2010). I dati sulla mobilità provengono dal Settore Lavoro della Provincia di Padova, i dati sugli ingressi in disoccupazione provengono dai CPI della Provincia. I dati sulla Cassa Integrazione sono consultabili sul sito INPS, nella sezione dell Osservatorio sulle ore di Cassa Integrazione, che da aprile 2010 pubblica distintamente i dati della Cassa Integrazione in Deroga e quelli della Cassa Integrazione Straordinaria. Il quadro economico: Il numero delle imprese non agricole cresce di poco, ma con la migliore dinamica in Veneto, e sopra la velocità italiana. Bene ampi settori del terziario, in particolare logistica e servizi professionali alle aziende, nel manifatturiero rallenta il calo delle aziende, ma la crescita è relegata a comparti poco presenti localmente, con particolari difficoltà nei settori dei prodotti in metallo, del tessile e del mobile. In fase di risveglio la produzione industriale e le esportazioni, solo moderato però l aumento degli ordini, mentre è in calo il fatturato del terziario, con l eccezione del turismo che recupera sul La Camera di Commercio di Padova riporta al 31 agosto 2010 un ammontare in leggerissima crescita rispetto a dodici mesi prima per le imprese operative extra-agricole nel territorio provinciale (+0,5% rispetto a dodici mesi prima), migliorando di poco la variazione 1 relativa al 30 giugno 2010 (+0,4%). Le imprese presenti a quella data erano unità, che portano la provincia di Padova ad essere l ottava realtà produttiva d Italia. Rispetto all andamento regionale (+0,1%) il dato padovano si rivela il migliore, in un panorama dove cresce ancora solo la base imprenditoriale vicentina (+0,2%). La dinamica locale è anche superiore a quella nazionale (+0,3%). L esito è risultante dalla contrazione del numero delle imprese del manifatturiero (-1,8%), in rallentamento rispetto alla fine di giugno 2010 (-2,4%), poco meno che nel Veneto (-2,1%), bilanciato dall aumento di molte attività del terziario padovano: sono in buona crescita sanità e servizi sociali (+5,9%), le attività professionali (+4,9%, in particolare direzione aziendale e consulenza tecnica), il comparto informazione-comunicazione (+3,6%, in particolare informatica), i servizi culturali e di intrattenimento-benessere (+2,9%), l istruzione-formazione (+2,5%), alberghiristoranti (+2,3%) e servizi finanziari (+2%). Su ritmi meno decisi immobiliari (+1,5%), servizi alle persone (+1,8%) e commercio (+0,4%), dove è da distinguere la stasi dell ingrosso (-0,3%) e la lieve ripresa del dettaglio (+1%). Per quel che riguarda i trasporti, in arretramento le imprese di trasporti merci su strada (-2,3%), molto bene invece logistica e magazzinaggio (+7,6%). Nel manifatturiero il calo del numero di attività è generalizzato: mobile (-5,2%), abbigliamento (-3,1%), assieme a prodotti in metallo (-3,5%), metalmeccanica (-2,2%), elettronica (-1,7%). In 1 La dinamica delle imprese in provincia di Padova al 31 agosto 2010, Collana Rapporti, CCIAA Padova, 2
3 aumento il numero di aziende solo per componenti elettronici (+2%), costruzione mezzi di trasporto (+1,8%), riparazione e manutenzione di macchinari (+12,3%). Il dato del numero di insediamenti produttivi al 30 settembre 2010 indica la presenza di unità locali extra-agricole, che rappresentano il +0,8% rispetto a dodici mesi prima, un netto miglioramento tendenziale rispetto ad agosto, con dinamiche settoriali che ricalcano quelle illustrate relativamente alla fine di agosto Ciò che si può invece conoscere dalle informazioni camerali è l andamento del territorio: le aree con la migliore dinamica tendenziale del numero di insediamenti sono quelle del Collinare (+1,3%), del Camposampierese (+1,2%) e del capoluogo (+1%). Seguono da vicino Este (+0,9%) e Monselice (+0,7%), mentre le dimensioni del sistema produttivo sono invariate nel Conselvano (+0,2%) e nel Piovese (+0,3%), come nel Cittadellese (+0,3%), e al territorio di Montagnana tocca invece assistere ad un leggero declino delle presenze imprenditoriali (-0,9%) rispetto alla fine del settembre Gli indicatori economici relativi al II trimestre 2010 (Indagine Veneto Congiuntura) tracciano un quadro positivo per la produzione industriale (+8,4% tendenziale), fatturato (+9,8%) e ordini interni (+3%) ed esteri (+4,7%) dell industria padovana. In calo, invece, il fatturato del commercio al dettaglio (-1,1%) e il fatturato dei servizi (-6,2%). Nel periodo gennaio-maggio 2010 si è assistito ad un buon inizio di ripresa par le esportazioni padovane (+12,8%), soprattutto nei settori alimentare e chimico, ma continua la criticità nel campo metalmeccanico, dove le esportazioni sono ferme (-0,3%), e nel legno-mobilio (-1,7%). Per quel che riguarda il turismo, nel periodo gennaio-agosto 2010 è stato crescente il numero degli arrivi (+7,5%), un po meno quello delle presenze (+2,4%), e nel periodo gennaio-luglio si è assistito in particolare ad un buon incremento della spesa dei turisti stranieri (+11,9%). Il quadro occupazionale: Il saldo occupazionale dei primi sette mesi dell anno sopravanza solo di poco quello dello stesso periodo del In calo la dinamica di riallocazione, ovvero dei flussi di entrata e uscita dalle aziende, tuttavia il risultato occupazionale padovano si attesta tra i migliori del Veneto, e in controtendenza sul lieve calo nazionale. Nel territorio la dinamica delle assunzioni si rianima nell Alta Padovana, e soprattutto nel Collinare e Monselicense, calo degli inserimenti a Padova e Saccisica. I recuperi migliori di occupazione nell Alta e nel Piovese, mentre l area urbana perde terreno rispetto al Con riferimento al periodo gennaio-luglio, il 2010 porta un lievissimo calo delle assunzioni nella nostra provincia (-1,2%), a fronte di un generale lieve avanzamento nel resto del Veneto, con una media regionale del +3%. Parallelamente, anche le cessazioni sono rientrate del 4%, dato più elevato nel Veneto con quello di Rovigo (-3,8%). Come risultante, il saldo occupazionale provinciale cumulato nei primi sette mesi dell anno è stato pari a posti aggiuntivi, superiore 3
4 al dello stesso periodo del Si tratta di uno dei migliori stacchi rispetto al 2009 tra quelli delle province venete, anche se il dato non riesce ancora ad avvicinare il livello del All interno del territorio provinciale le aree che realizzano i migliori recuperi rispetto allo stesso periodo dell anno scorso sono l Alta Padovana (Camposampiero passa dal -436 al +93, Cittadella addirittura dal -370 al +537) e la Saccisica (da -152 a +500 posti). Si nota invece un ridimensionamento del saldo di periodo nell area centrale del capoluogo (da a ), dovuta principalmente al venir meno nel 2010 delle regolarizzazioni di colf e badanti, un processo che si è concentrato nell area urbana della provincia. Occorre anche ricordare che a settembre l ISTAT 2 segnala un leggerissimo calo dell occupazione italiana (-0,1%) sul settembre 2009, e un corrispondente arretramento per i tasso di occupazione (dal 57,2% al 57%). L esito proviene dalla flessione tendenziale dell occupazione maschile (-0,3%) bilanciata solo in parte dall incremento di quella femminile (+0,2%). Evidentemente l andamento veneto e padovano in particolare controvertono la tendenza lievemente decrescente in atto su scala nazionale. Gli ingressi in disoccupazione: Il numero delle nuove dichiarazioni di disponibilità in provincia di Padova nell arco dei primi nove mesi dell anno diminuisce sensibilmente, di oltre un decimo, a fronte di un andamento che a livello nazionale è impostato ad un leggero aumento dei disoccupati. I territori che rispondono meglio in termini di contenimento del fenomeno sono anche quelli che hanno avuto un più avvertito risveglio della domanda: il Piovese e la Bassa Padovana assieme al Collinare. Dato quasi stabile nelle zone di Padova e di Cittadella. L andamento delle dichiarazioni di disponibilità al lavoro ex l.181/2000 registrate presso gli sportelli dei CPI della Provincia di Padova nel 2010 è stato continuativamente contenitivo rispetto al 2010, con un tasso pressoché costante di decrescita di circa il 13% (-15,1% nel I trimestre 2010 rispetto al I trimestre 2009, -12,8% nel secondo trimestre, -10,4% nel terzo). La variazione tendenziale complessiva per i primi nove mesi dell anno è del -14,2%. In particolare negli ultimi mesi si nota un forte calo rispetto a dodici mesi prima degli ingressi in disoccupazione nel bimestre giugno-luglio (-25,3% e -28,5% rispettivamente), ed una sostanziale stabilità sul dato 2009 per i mesi successivi (+1.6% ad agosto e -0,4% a settembre). Solo nel mese di luglio il flusso ha toccato i livelli storici del 2008 e del 2007, per riprendere il livello poco sotto il 2009 nei mesi successivi, un fenomeno che potrebbe forse avere a che fare con la progressiva diminuzione del personale scolastico a tempo determinato avente diritto alla disoccupazione nei mesi estivi. Il dato locale vede le massime diminuzioni degli ingressi in disoccupazione nelle zone della Bassa (nel periodo 2 Indicatori occupazionali del mese di settembre 2010, 4
5 gennaio-settembre 2010 si registra il -18% ad Este, -16% a Monselice e a Montagnana) e nel Piovese (-18%), e diminuzioni nella media della provincia per l Alta Padovana (-10% a Camposampiero, -12% a Cittadella e nell area centrale (-13% a Padova). Considerando distintamente la dinamica del terzo trimestre 2010, si nota un rallentamento lieve della discesa del flusso di disponibili, che assume accenti forti nelle aree della Bassa (-25% nell Estense e -25% nella zona di Monselice) e del Collinare (-24% ad Abano), in accordo anche con il dato del ritrovato slancio del turismo locale. Solo accennati invece i decrementi di Padova (-6%) e di Cittadella (-3%). Vale anche qui riportare il dato ISTAT più recente: a settembre 2010 il numero delle persone in cerca di occupazione in Italia è aumentato dell 1,1%, per effetto di due tendenze opposte per genere: l aumento della disoccupazione femminile (+4,8%) e la diminuzione di quella maschile (-2,1%), evidentemente anche in risposta da parte dell offerta ad una lieve apertura della domanda, per quel che riguarda le donne, con viceversa una ritrazione dell offerta maschile di fronte al leggero calo della domanda relativa agli uomini. Difatti, gli inattivi, cioè coloro che si dichiarano attualmente non disponibili al lavoro, sono in aumento tra gli uomini (+2,4%) e stabili tra le donne (+0,2%). Il tasso di disoccupazione totale relativo al settembre 2010 (8,3%) rimane stabile rispetto al settembre 2009 (8,4%), così come quello maschile (7,3% dal 7,4% di dodici mesi prima), mentre il tasso femminile subisce un leggero innalzamento (dal 9,4% al 9,7%). Il decremento delle nuove iscrizioni alla lista dei disponibili nella nostra provincia si muove dunque anche in questo caso in controtendenza rispetto al trend nazionale, con una diminuzione importante rispetto al quadro di leggero avanzamento sul totale Italia. La Cassa Integrazione: La netta riduzione tendenziale delle ore richieste in gestione ordinaria iniziata in aprile si irrobustisce nel terzo trimestre, in perfetta analogia con la regione, grazie soprattutto al dimezzamento delle richieste anche nella metalmeccanica. Le imprese grandi con situazioni già avanzate di crisi sono invece in crescente difficoltà, con richieste dodecuplicate rispetto allo stesso periodo del 2009, con particolare enfasi nella metalmeccanica e nel commercio. Nel commercio anche le piccole attività aumentano decisamente le richieste di ore di integrazione, ma nel complesso dell artigianato e della piccolissima impresa l aumento padovano è molto più blando di quello regionale. Dall inizio dell anno alla fine di settembre le imprese con oltre 14 dipendenti della nostra provincia hanno fatto richiesta di poco meno di 4 milioni di ore ( ) di integrazione salariale per interventi ordinari (crisi temporanea di mercato). Si tratta di un dato visibilmente ridotto (-39%) rispetto alle esigenze emerse nel corso di primi nove mesi del 2009 ( ore), ma ancora molto elevato rispetto al dato pre-crisi dello stesso periodo del 2008 ( ). Nel 5
6 corso del terzo trimestre 2010 il passo del calo di domanda di assistenza da parte delle imprese padovane con insorgenti crisi di mercato (-61%) accelera sui ritmi del trimestre precedente (-43%), dopo il forte innalzamento registrato nel primo trimestre di quest anno rispetto ai primi tre mesi del 2009 (oltre tre volte tanto). Considerando singolarmente gli ultimi mesi, dopo la battuta di arresto di agosto (+10% rispetto al dato di agosto 2009), settembre (-82%) conferma e accelera la flessione tendenziale delle necessità di intervento in atto dal mese di aprile. Nell intero arco dei primi nove mesi di quest anno si osserva un andamento del tutto analogo in regione ( ore, -32%), così come nel terzo trimestre (-62% nel totale Veneto). Protagonista del rientro della domanda di CIG ordinaria è il settore metalmeccanico (-52%). Importanti segnali di miglioramento provengono anche dal tessile-abbigliamento (-19%) e dall edilizia (-10%), mentre continua a crescere il ricorso da parte delle aziende più grandi del legno-mobilio (+71%). Si continua a registrare la crescita notevole delle ore autorizzate in CIG straordinaria alle imprese sopra i 15 dipendenti. Nell insieme dei primi tre trimestri del 2010 le richieste provenienti dalle imprese oltre i 14 dipendenti in crisi strutturale e con processi di riconversione o riorganizzazione sono ammontate a ore, un dato che sopravanza quello dello stesso periodo del 2009 ( ore) di dodici volte. Rispetto alla dinamica veneta (+315%) si nota una forte emergenza del dato, tuttavia è da notare innanzitutto che le dimensioni della CIG straordinaria a Padova negli anni precedenti erano molto inferiori al peso dell economia provinciale sul complesso regionale (15% nel 2008 e 7% nel 2009), e che ora il dato CIG straordinario (23%) si allinea a quello del mercato del lavoro padovano su quello veneto. Tutti i settori economici tra i principali destinatari dello strumento della CIG straordinaria hanno aumentato le loro richieste di sostegno, in particolar modo la metalmeccanica (10 volte tanto quanto richiesto nei primi nove mesi del 2009, per ore) ed anche il commercio (moltiplicando per 17 volte il dato gennaio-settembre 2009 si è giunti a ore). Il terzo trimestre di quest anno vede un aumento significativo delle autorizzazioni di ore di CIG in regime di deroga, principalmente per aziende artigiane, che con il dato di sono il 20% in più delle del terzo trimestre La variazione tendenziale è però decisamente più contenuta di quello veneta (+71%), cosicché l incidenza della nostra provincia sulle richieste di integrazione salariale da parte delle piccole imprese prevalentemente artigiane si riporta al 22% del totale veneto, dal 31% registrato nel terzo trimestre 2009, all avvio della nuova normativa sulla CIG in deroga e dell allargamento della platea di destinatari dell intervento. L aumento più elevato riguarda il commercio ( ore richieste dall inizio dell anno, 16 volte tanto il dato del 2009), ma crescono tutti i settori (edilizia +530%, autotrasporti +426%, servizi +1086%). 6
7 In ultima, il dato di ottobre 2010 conferma le tendenze osservate nei mesi precedenti. Per quel che riguarda le ore di CIG ordinaria, le richieste continuano a diminuire a ritmo sostenuto (-47% rispetto all ottobre 2009), seppure di poco inferiore a quello dei mesi immediatamente precedenti. La tendenza veneta è più sostenuta (-67%), ma la quota di richieste provenienti dal padovano (12,5%) si conferma bassa sul totale veneto. L andamento del dato cumulato dall inizio dell anno fino alla fine di ottobre conserva il calo tendenziale relativo al mese precedente (-40%). Contemporaneamente, il ricorso alla CIG straordinaria continua a correre, ma per la prima volta nel 2010 con una netta decelerazione, talché il dato di ottobre corrisponde a più di tre volte il dato dello stesso mese dell anno scorso. In Veneto si assiste addirittura al raggiungimento della parità con il livello del 2009 (+4,2%), ed anche in questo caso il peso padovano sul fenomeno (12,3%) si rivela minore a quello della dimensione del mercato del lavoro provinciale sul totale Veneto. Anche l intervento di CIG in deroga viene richiesto in crescente quantità di ore (+123,5%) rispetto all ottobre 2009, in lieve accelerazione sul dato tendenziale degli ultimi tre mesi, ma sotto la tendenza in atto a livello regionale (+188%), ed in questo modo il peso della nostra provincia su questo intervento di ammortizzazione sociale rimane basso (17,6%). La mobilità: Prosegue la diminuzione netta degli ingressi in mobilità provenienti dalle imprese sopra i 15 dipendenti, cominciata ad aprile: i territori che hanno risposto meglio sono Padova-Abano, Este-Montagnana e Piovese, tra i settori bene soprattutto commercio e logistica, stabile invece la situazione per la metalmeccanica e per il legno-mobilio. Da maggio è iniziato a calare anche il numero di licenziamenti per crisi da parte delle aziende più piccole, e nei mesi di agosto e settembre si è giunti al ritorno ai livelli pre-crisi del 2008, con i migliori risultati a Piove, Este e Camposampiero, mentre qualche difficoltà si affaccia nell area centrale di Padova e Abano. Positive evoluzioni del commercio, del tessile, del legno, della metalmeccanica e della logistica, stabile il flusso dell edilizia. In peggioramento i dati, pur modesti, del turismoristorazione e dei servizi alle imprese. Il mese di settembre, con 85 licenziamenti, rappresenta il punto di minimo nella serie mensile del 2010 delle iscrizioni in mobilità provenienti da aziende con 15 o più dipendenti (l.223/91). Sono i licenziamenti per motivi di crisi ex l.223/91 registrati nella nostra provincia dall inizio dell anno, una quantità che conferma il trend fortemente calante delle espulsioni iniziato a febbraio di quest anno (-38% rispetto alle dei primi nove mesi del 2009). In particolare nel terzo trimestre ne sono state registrate 310, il 37% in meno delle 489 del terzo trimestre Il risultato più importante da notare è che la dimensione del fenomeno comincia ad avvicinarsi al livello pre-crisi dei 257 licenziamenti nel terzo trimestre 2008). Tornando a riferirsi all intero arco di tempo tra il primo di gennaio e la fine di settembre 2010, e con riferimento al 7
8 territorio, si legge una forte concentrazione della tendenza contenitiva nelle aziende di Padova- Abano Terme (451, a fronte dei 9191 licenziamenti dei primi nove mesi del 2009), di Este- Montagnana (65 da 126) e della Saccisica (da 184 a 81). L entità delle espulsioni è rimasta invece quasi invariata nell Alta Padovana (si è passati da 130 a 114 nel Camposampierese, da 138 a 134 nel Cittadellese, e da 179 a 150 nell area di Monselice-Conselve). I settori che sono riusciti a ridurre maggiormente la mobilità sono la logistica-autotrasporti (da 295 a solo 13), alberghiristoranti (da 116 a 16), assieme a tessile-abbigliamento (da 194 a 78) e al commercio (da 165 a 87). Nell ultimo bimestre osservato, agosto-settembre, si assiste per la prima volta ad un riallineamento del dato 2010 con la curva del 2008: nel terzo trimestre sono stati 775 i licenziamenti ex l. 236/93, il 19% in meno dei 954 causati dalla crisi nel terzo trimestre Considerando complessivamente i primi nove mesi del 2010, le iscrizioni registrate fin qui non differiscono dal dato dei primi nove mesi dell anno scorso (3.345). La tendenza delle espulsioni dalle piccolissime imprese è andata progressivamente migliorando nell anno: si è passati dal +10% del primo trimestre 2010, al -2% del secondo trimestre, fino al -19% del terzo. Nel territorio la dinamica di rallentamento è sostenuta solo dal Piovese (256 licenziati, -26%), da Este (152, -18%) e da Camposampiero (414, -15%), mentre nella zona di Padova (1.223, +13%) e di Abano (200, +14%) la tendenza è di accrescimento della mobilità da parte delle piccole aziende del posto, stabili tutte le altre parti della provincia. Le attività economiche che hanno contribuito maggiormente al rientro dei licenziamenti sono state commercio (472, -32%), tessile-abbigliamento (215, -35%), legno (134, -26%) ed anche la metalmeccanica (592, -24%) assieme alla logistica (236, -19%). Ancora ferma la situazione nelle costruzioni-impiantistica (452, -4%), mentre le espulsioni per crisi sono in aumento nelle piccole imprese alberghiere e della ristorazione (171, +32%) oltre che nel settore dei servizi alle imprese (205, +33%). 8
9 Assunzioni, cessazioni e saldi occupazionali nelle province venete, periodo gennaio-luglio- Anni Avviamenti totali gen-lug 2008 gen-lug 2009gen-lug 2010 var 08/09 var 09/10 BELLUNO ,0% 6,5% PADOVA ,5% -1,2% ROVIGO ,5% 1,8% TREVISO ,8% 4,1% VENEZIA ,2% 2,8% VERONA ,4% 2,9% VICENZA ,6% 6,9% TOTALE VENETO ,4% 3,0% Cessazioni totali gen-lug 2008gen-lug 2009gen-lug 2010var 08/09 var 09/10 BELLUNO ,1% 4,0% PADOVA ,1% -4,0% ROVIGO ,6% -3,8% TREVISO ,1% 0,0% VENEZIA ,9% 1,9% VERONA ,6% 0,9% VICENZA ,4% 0,3% TOTALE VENETO ,0% -0,1% Saldi occupazionali totali gen-lug 2008gen-lug 2009gen-lug 2010var 08/09 var 09/10 BELLUNO ,0% 109,6% PADOVA ,2% 44,1% ROVIGO ,0% 31,8% TREVISO VENEZIA ,0% 5,2% VERONA ,3% 11,9% VICENZA TOTALE VENETO ,4% 25,1% Fonte: Elab. su dati SILV CO Veneto, estrazione 1 agosto
10 Assunzioni, cessazioni e saldi occupazionali nei CPI della Provincia di Padova, periodo gennaioluglio- Anni Avviamenti totali gen-lug 2008 gen-lug 2009gen-lug 2010 var 08/09 var 09/10 ABANO TERME ,5% 10,3% CAMPOSAMPIERO ,2% 3,1% CITTADELLA ,8% 6,3% CONSELVE ,5% 5,6% ESTE ,4% -1,5% MONSELICE ,3% 14,8% MONTAGNANA ,8% -0,9% PADOVA ,4% -6,3% PIOVE DI SACCO ,6% -6,7% TOTALE PROVINCIA PADOVA ,5% -1,2% Cessazioni totali gen-lug 2008gen-lug 2009gen-lug 2010var 08/09 var 09/10 ABANO TERME ,7% 4,2% CAMPOSAMPIERO ,8% -6,2% CITTADELLA ,3% -5,1% CONSELVE ,1% 4,2% ESTE ,6% -12,6% MONSELICE ,7% 11,1% MONTAGNANA ,9% -6,8% PADOVA ,4% -3,6% PIOVE DI SACCO ,9% -20,5% TOTALE PROVINCIA PADOVA ,1% -4,0% 10
11 Saldi occupazionali totali gen-lug 2008gen-lug 2009gen-lug 2010var 08/09 var 09/10 ABANO TERME ,1% 77,6% CAMPOSAMPIERO CITTADELLA CONSELVE ,4% ESTE ,3% 391,4% MONSELICE ,7% 81,5% MONTAGNANA PADOVA ,7% -27,9% PIOVE DI SACCO TOTALE PROVINCIA PADOV ,2% 44,1% 11
12 Assunzioni, cessazioni e saldi occupazionali per settore economico in provincia di Padova, periodo gennaio-luglio- Anni AVVIAMENTI CESSAZIONI SALDI Agricoltura Industria Estrattive Minerali energetici Minerali non energetici Manifatturiero Ind. alimentari Ind. tessile-abb Ind. conciaria Ind. del legno Ind. carta-editoria Fabbr. coke e raffinerie Fabbr. prod. chimici Fabbr. in gomma e plastiche Fabbr. prodotti non metall Metallurgia e prod. metalli Fabbr. apparecchi meccanici Fabbr. macchine elettriche Fabbr. mezzi di trasporto Altre industrie manifatturiere Energia, acqua e gas Costruzioni Servizi Commercio e turismo Commercio Alberghi e ristoranti Servizi alle imprese Trasporti Attività finanziarie Attività imm.-servizi alle impr P.A., scuola, sanità Pubblica amministrazione Istruzione Sanità Servizi alle famiglie Altri servizi Attività famiglie-convivenze Organismi internazionali 1-1 Totale complessivo
13 Ore richieste in CIG Ordinaria (crisi congiunturale temporanea) in provincia di Padova per mese - Anni Padova Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale anno Var 08/09-39% 3525% 551% 8837% 1072% 3240% 455% 9802% 2481% 279% 1951% 250% 927% Var 09/ % 238% 17% -69% -63% -81% -60% 10% -82% -47% Veneto Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale anno Var 08/09 207,2% 395,6% 546,3% 787,7% 650,4% 795,0% 476,7% 2343,7% 712,0% 761,0% 388,7% 234,5% 567,1% Var 09/10 199,2% 101,8% 10% -43% -32% -54% -55% -58% -71% -67% Fonte: INPS, Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni, Dato in forte calo Dato in leggero calo Dato stabile Dato in leggera crescita Dato in forte crescita 13
14 Ore richieste in CIG Straordinaria (crisi strutturali, riconversioni) da aziende con più di 15 dipendenti in provincia di Padova per mese - Anni Padova Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale anno Var 08/09 79,1% -57,3% 300,6% 363,8% -95,6% -53,1% 58,6% -47,6% 44,4% 369,1% 79,0% Var 09/ ,7% 1518,8% 1731,5% 623,0% 49558,8% 9363,2% 30,7% 4469,1% 272,6% Veneto Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale anno Var 08/09-68,5% 43,3% -65,8% 46,7% 326,6% 5,1% 1017,5% 437,6% 528,7% 619,3% 979,5% 510,9% 313,3% Var 09/ ,4% 1098,2% 1796,3% 558,5% 421,5% 976,5% 229,4% -40,5% 149,1% 4,2% Fonte: INPS, Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni, Dato in forte calo Dato in leggero calo Dato stabile Dato in leggera crescita Dato in forte crescita 14
15 Ore richieste in CIG in deroga (crisi di imprese sotto i 15 dipendenti e artigiane) in provincia di Padova per mese - Anni Padova Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale anno Var 08/09-70,8% -93,6% 59,3% 584,6% 61,4% -7,4% 4565,3% 1355,5% 2199,2% 7756,6% 1033,0% 6419,2% 831,5% Var 09/ ,1% 2841,4% 284,5% -30,5% -9,2% 246,0% -94,5% 66,1% 106,6% 123,5% Veneto Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Totale anno Var 08/09-64,4% 7,5% 203,2% 72,6% 135,6% 54,8% 818,7% 992,5% 1544,1% 2890,5% 2768,4% 3815,5% 982,4% Var 09/ ,2% 112,8% 7,4% -11,1% -67,9% 63,3% -88,3% 51,7% 172,7% 187,6% Fonte: INPS, Osservatorio sulla Cassa Integrazione Guadagni, Dato in forte calo Dato in leggero calo Dato stabile Dato in leggera crescita Dato in forte crescita 15
16 Ore concesse per tipo di intervento e per principali settori richiedenti CIGO gen-set CIGS gen-set CIG Deroga gen-set var% var% var% Autotrasporti % % % Commercio % % Tessile-Abb % % % Metalmeccanica % % % Legno-Arred % % Edilizia % % Servizi % Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sopra i 15 dipendenti (ex l.223/91) in provincia di Padova per mese - Anni Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 16
17 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sopra i 15 dipendenti (ex l.223/91) in provincia di Padova per trimestre - Anni var 07/08 var 08/09 var 08/09 I trim ,2% 126,4% -1,9% II trim ,7% 382,0% -57,1% III trim ,4% 90,3% -36,6% IV trim ,2% -13,7% Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 17
18 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sopra i 15 dipendenti (ex l.223/91) in provincia di Padova per CPI periodo gennaio-settembre gen-set 09 gen-set 10 Var% ESTE+MONTAGNANA ,4% PIOVE DI SACCO ,0% CAMPOSAMPIERO ,3% CITTADELLA ,9% MONSELICE+CONSELVE ,2% PADOVA+ABANO ,9% Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 18
19 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sopra i 15 dipendenti (ex l.223/91) in provincia di Padova per principale settore economico periodo gennaio-settembre Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 19
20 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sotto i 15 dipendenti (ex l.236/91) in provincia di Padova per mese - Anni Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 20
21 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sotto i 15 dipendenti (ex l.236/91) in provincia di Padova per trimestre - Anni var 07/08 var 08/09 var 09/10 I trim ,7% 168,0% 10,9% II trim ,2% 83,2% -2,4% III trim ,6% 71,9% -18,8% IV trim ,8% 46,7% Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 21
22 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sotto i 15 dipendenti (ex l.236/93) in provincia di Padova per CPI periodo gennaio-settembre Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 22
23 Ingressi in mobilità per licenziamento con motivo di crisi da parte di aziende sotto i 15 dipendenti (ex l.236/93) in provincia di Padova per principale settore economico periodo gennaio-settembre Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Ufficio Mobilità del Settore Lavoro della Provincia di Padova 23
24 Provvedimenti di ingresso in disoccupazione di persone con domicilio in provincia di Padova presso gli sportelli dei CPI ex l. 181/2000, per mese - Anni Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Settore Lavoro della Provincia di Padova 24
25 Provvedimenti di ingresso in disoccupazione di persone con domicilio in provincia di Padova presso gli sportelli dei CPI ex l. 181/2000, per trimestre - Anni var 07/08 var 08/09 var 09/10 I trim ,3% 71,7% -15,1% II trim ,3% 64,1% -12,8% III trim ,9% 35,8% -10,4% IV trim ,3% 5,8% Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Settore Lavoro della Provincia di Padova 25
26 Provvedimenti di ingresso in disponibilità di persone con domicilio in provincia di Padova presso gli sportelli dei CPI ex l. 181/2000, per CPI, periodo gennaio-settembre 2009 e 2010 gen-ott 2008 gen-ott 2009 gen-ott 2010 Var 09/10 Abano % Camposampiero % Cittadella % Conselve % Este % Monselice % Montagnana % Padova % Piove di Sacco % TOTALE % Fonte: Elab. Oss. su dati dei Centri per l Impiego, Settore Lavoro della Provincia di Padova 26
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