Rosanna BELLANICH DIETISTA e COUNSELLOR SISTEMICO
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1 Rosanna BELLANICH DIETISTA e COUNSELLOR SISTEMICO
2 E LUI CHE DOVREBBE Capire le spiegazioni Fare quello che è buono e giusto per lui Fidarsi e Attivarsi IL PAZIENTE GIOCA UN RUOLO PASSIVO Fare quello che gli è stato detto ora e sempre
3 MA PERCHE NON FA QUEL CHE GLI ABBIAMO DETTO?
4 I tentativi di cambiare gli altri provocano sempre resistenza e difensiva Raramente i clienti riescono ad accettare nuove idee senza difendere le loro vecchie concezioni e i loro comportamenti abituali
5 LA LOTTA PER IL POTERE HA ORIGINI ANCESTRALI PRODUCE VINCITORI e VINTI CHI PERDE SI RINCHIUDE SEMPRE PIU NELLA SUA POSIZIONE OPPOSITIVA DISPREZZANDO IL VINCITORE NESSUN VANTAGGIO PER LA CURA LA RELAZIONE E DETERIORATA ENTRAMBI RISULTANO PERDENTI. NEGATIVISMO, DEPRESSIONE, ABBANDONO, REATTANZA EVITARE DI ESERCITARE POTERE/FORZA EVITARE MODALITA BARRIERA EVITARE CONFLITTI E DIVERGENZE EVITARE CONTRAPPOSIZIONI
6 SCARSA ADESIONE E COMPLIANCE ABBANDONO CURA Indicazioni Limitazioni Restrizioni Caratteristiche personali Riduzione della percezione di libertà REATTANZA Tentativo di riprendere il controllo. Difesa, ira, aggressività Mistificazione, dissimulazione Interventi diagnostici/terapeutici Ricoveri Riabilitazione, ecc Helplessness Negativismo Depressione
7 Cosa spinge una persona a cambiare? FRATTURA INTERIORE = CRISI dolorosa percezione delle contraddizioni esistenti tra la propria attuale condizione, e importanti aspirazioni ideali: SPINTA AL CAMBIAMENTO Se la frattura è poco estesa non muove il cambiamento.
8 Importanza, consapevolezza Fiducia nel successo + RELAZIONE di fiducia
9 LE INFORMAZIONI PER DECIDERE
10 COSTRUIRE ALLEANZA TERAPEUTICA
11 AFFIANCAMENTO Allinearsi con il cliente, considerarlo e vedere insieme a lui cosa succede. Il tempo rallenta ( fermiamoci un attimo e guardiamo insieme ) Vedere se qualcosa può aiutare, se non oggi per la prossima volta Obiettivo del professionista: Dare senso a ciò che il cliente sta facendo ( per adesso è così ) Strumenti: narrazione,domande riflessive su difficoltà percepite e risorse disponibili per risolvere, indicazioni utili.
12 Primo passo: LEGITTIMARE parte di ciò che il cliente afferma ( in effetti posso capire ) Secondo passo: RIDEFINIRE le convinzioni e gli obiettivi del professionista ( io ci tengo a dirle che ) Terzo passo: APRIRE alle esigenze e alle difficoltà del cliente ( cosa vorrebbe sapere ancora cosa la può aiutare cosa può rendere difficile )
13 1) FASE ESPLORATIVA (narrazione) 2) FASE DELL INFORMAZIONE 3) FASE DELL ELABORAZIONE CONDIVISA 4) FASE DEL SOSTEGNO ALLA GESTIONE DELLE DIFFICOLTA 5) FOLLOW-UP + eventuale RIELABORAZIONE
14 QUANDO INVECE DELL ADESIONE SI OTTENGONO DIVERBI, RIFIUTO, DISSIMULAZIONE, OPPOSIZIONE, TIMORE, ANSIA e ABBANDONO DELLA CURA
15 IMPORRE, FORZARE, PREDICARE, DARE SOLUZIONI ( Devi fare, non dovresti fare ) MINACCIARE, RIMPROVERARE ( Se fai così poi ti succederà che... ) CONTRAPPORSI ( No, no! Non è così non hai capito! ) = TU NON SEI DEGNO DI FIDUCIA O STIMA
16 APPELLARSI ALLA RAGIONEVOLEZZA ( Ma come fai a non capire che... ) RASSICURARE ( Vedrai che poi starai meglio ) CAMBIARE ARGOMENTO Pericolo di conferma!!! = TU NON SEI DEGNO DI CONSIDERAZIONE
17 INTERPRETARE ( tu fai così perché ) non interpretare gli stati d animo!!! SE VERO E FRUSTRANTE: FA SENTIRE FRUGATI O ESPOSTI SE NON VERO FA SENTIRE ACCUSATI INGIUSTAMENTE
18 GIUDICARE, ETICHETTARE, UMILIARE ( Questo è un comportamento irresponsabile è bene..., non è bene... è giusto non è giusto Tu sei Lei è ) ARGOMENTARE Cercare di persuadere con la logica = TU SEI RIDICOLO O INADEGUATO
19 MINIMIZZARE, BANALIZZARE ( Non mi sembra poi così difficile... ) USARE IRONIA ( Ma guarda un po Mi sembrava strano!... ) GENERALIZZARE ( I pazienti sono I pazienti fanno ) = TU SEI MENO IMPORTANTE (RISPETTO ALL INTERLOCUTORE)
20 DARE PER SCONTATO, PRESUPPORRE es. essere convinti che un paziente sia contento di evitare la dialisi o di essere trapiantato CREA IMBARAZZO E METTE A RISCHIO LA RELAZIONE
21 ASPREZZA e FREDDEZZA NELLA VOCE E NEI GESTI oppure TROPPA PROFESSIONALITA possono rappresentare una barriera RISCHIO DISSONANZA COGNITIVA E PERDITA DELLA RELAZIONE
22 MA ANCHE TROPPA AFFABILITA può rappresentare una barriera! CREA IMBARAZZO E METTE UGUALMENTE A RISCHIO LA RELAZIONE
23 A volte persino il CAMICE BIANCO può diventare una barriera suscitando nel paziente l impressione di freddo distacco o di sterile indifferenza.
24 Senza minaccia: autoriflessione, motivazione e apprendimento L atmosfera di accoglienza favorisce la ricerca di risorse e l autocontrollo Senza minaccia maggiore autostima e > flessibilità al cambiamento
25
26 Quello che il professionista vuole far sapere al cliente Quello che il cliente sa o crede di sapere
27 RAZIONALIZZAZIONE (es: Esopo «la volpe e l uva») DERESPONSABILIZZAZIONE («non è colpa mia») RIDUZIONE DEL COMPLICATO AL SEMPLICE O INTERPRETAZIONE PERSONALE PER SOSTENERE LE PROPRIE CONVINZIONI
28 GRAZIE PER L ATTENZIONE rosanna.bellanich@libero.it
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