Un intervento sulla riduzione del pregiudizio. Vezzali, Di Bernardo, & Giovannini (2017)
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- Bruno Di Carlo
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1 Un intervento sulla riduzione del pregiudizio Vezzali, Di Bernardo, & Giovannini (2017)
2 Le varie forme di pregiudizio Esplicito, manifesto: si manifesta attraverso aggressività verbale Sottile: espresso in forma socialmente accettabile Moderno: presuppone la negazione delle discriminazioni presenti nella societa ai danni dei gruppi minoritari. Riluttante: sostegno alle minoranze, pero solo nelle situazioni in cui il contesto normativo lo consente Infraumanizzazione: considerare il proprio gruppo come dotato di caratteristiche più umane degli altri gruppi
3 I Big Two I giudizi sugli altri/gruppi sociali sono sottesi da due dimensioni fondamentali (spiegano oltre l 80% delle impressioni I cosidddeti BIG TWO), che si riferiscono a due diverse modalità di stare nel sociale. - Communality (CALORE): capacità di stringere relazioni interpersonali, associata a tratti di calore, espressività, affiliazione (amico-nemico) - Agency (COMPETENZA): tensione verso il raggiungimento degli obiettivi, volontà di lasciare un segno, associata a tratti di competenza, strumentalità, potere (capace/non capace di realizzare le proprie intenzioni) - I due tipi di stereotipi, basati sulla competenza oppure sul calore, agiscono in maniera indipendente
4 La teoria del contenuto dello stereotipo le due dimensioni fondamentali dello stereotipo sono rappresentate da calore (orientamento socioemotivo verso l altro) e competenza (abilità di raggiungere gli obiettivi) queste due dimensioni si combinano tra loro, sicchè che alti livelli percepiti di una dimensione associati a bassi livelli percepiti nell altra danno origine a forme ambivalenti di pregiudizio Es. tipicamente, le donne sono percepite basse in competenza e alte in calore, gli uomini il contrario (Eckes, 1994), diventando rispettivamente oggetto di pregiudizio paternalistico e invidioso
5 CALORE Una ricerca sugli (auto)stereotipi tra le donne Salentine (N=622) 5 4,5 4 3,5 DONNE 3 UOMINI 2,5 2 1, ,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 COMPETENZA
6 CALORE Gruppi di età: medie per competenza e calore 5 4, , > ,5 2 1, ,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 COMPETENZA Con l avanzare dell età, l autostereotipo tende a mascolinizzarsi, ovvero ad assumere una configurazione più agentic e meno communal, più competente e meno calorosa
7 Percezione dei gruppi sociali #PREGIUDIZIO DI AMMIRAZIONE #PREGIUDIZIO INVIDIOSO Competente e caloroso Competente ma non caloroso Caloroso ma non competente Nè competente nè caloroso #PREGIUDIZIO PATERNALISTICO #PREGIUDIZIO DI DISPREZZO
8 LE IMMAGINI DEI GRUPPI IMMIGRATI NEGLI STEREOTIPI DEGLI ITALIANI (Volpato e Durante, 2008) Punteggi piu elevati sulla dimensione di calore: espressione di un pregiudizio di paternalismo: i gruppi che lo compongono sono giudicati piu caldi che competenti Pregiudizio di disprezzo: ai gruppi che lo compongono vengono attribuiti punteggi estremamente bassi che negano loro sia calore sia competenza Punteggi poco elevati sia in competenza sia in calore; raggruppano gruppi che non sono definiti da uno stereotipo chiaro e le cui immagini sono probabilmente ancora in via di definizione.
9 STRATEGIE DI RIDUZIONE DEL PREGIUDIZIO (ETNICO) Ipotesi del contatto (Allport, 1954) Un contatto favorevole tra i gruppi porta ad una conoscenza dell altro e, quindi, ad un giudizio non stereotipato Presupposto: Separazione tra i gruppi mancanza di familiarità ostilità Per ridurre il pregiudizio bisogna favorire la disconferma degli stereotipi negativi attraverso la conoscenza reciproca dei membri dei gruppi.
10 Ma: il contatto con membri dell outgroup può ridurre il pregiudizio se sono presenti determinate condizioni: uguaglianza di status un sostegno sociale e istituzionale norme sociali che promuovono e sostengono la tolleranza e l incontro contatto di tipo amichevole e informale interdipendenza positiva e prolungata, meglio se orientata ad uno scopo comune
11 Centinaia di evidenze empiriche, in laboratorio e sul campo, su una varietà di gruppi target, sull efficacia del contatto, ma: il contatto è in alcune situazioni di difficile realizzazione Forme alternative e indirette di contatto: Il contatto esteso (Wright et al., 1997) - il semplice fatto di avere uno o più amici dell ingroup che hanno amici nell outgroup è sufficiente per diffondere gli effetti positivi del contatto di questi individui agli altri membri dell ingroup. - Limiti: improbabile nelle situazioni ad elevato conflitto intergruppi o ad elevata segregazione
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13 Nuova forma di contatto esteso I membri dell ingroup sono sostituiti da un personaggio (percepito come simile a sè) Harry Potter - che è in contatto com membri di gruppi stigmatizzati. Ipotesi del contatto parasociale Le risposte affettive e cognitive che seguono all esposizione ai personaggi dei media sono simili a quelle prodotte alle esperienze di contatto diretto (Schiappa, Gregg & Hewes, 2005) Coerente con la teoria socialcognitiva di Bandura (1997, 2002) Gli individui, attraverso un processo di modellamento, possono apprendere atteggiamenti positivi nei confronti degli outgroup, e comportamenti intergruppi positivi, dalla esperienze vicarie rappresentate da altri significativi, inclusi personaggi del mondo dei media. Fondamentale l identificazione con il personaggio.
14 Moderatori della relazione contatto-pregiudizio - Identificazione con il personaggio principale positivo (Harry Potter) - Disidentificazione con l antagonista negativo (Voldemort) Contatto esteso riduce se: i ss si identificano molto con il personaggio positivo o si distanziano molto dal personaggio negativo Pregiudizio
15 Mediatori della relazione contatto-pregiudizio - Empatia (assunzione di prospettiva altrui) Contatto esteso Empatia Pregiudizio STUDIO 1 BAMBINI DI SCUOLA ELEMENTARE La lettura dei libri di HP migliora l atteggiamento dei bambini verso gli immigrati, se si identificano con HP (rispetto al gruppo di controllo in cui i bambini leggono passaggi non connessi al pregiudizio)
16 STUDIO 2 STUDENTI DI SCUOLA SUPERIORE La lettura dei libri di HP migliora l atteggiamento dei ragazzi verso gli omosessuali, solo se si identificano con HP STUDIO 3 STUDENTI UNIVERSITARI La lettura dei libri di HP e l empatia migliorano l atteggiamento degli studenti verso i rifugiati, solo tra quelli che si identificano di meno con il personaggio negativo. Estensione della teoria social-cognitiva Le persone formano i propri atteggiamenti non solo identificandosi con modelli di ruolo positivi, ma anche prendendo le distanze da modelli di ruolo negativi
17 Il contatto immaginato (Turner, Crisp e Lambert, 2007) una forma ancora più indiretta di contatto indiretto: - il semplice immaginare un incontro positivo con un membro dell outgroup ha effetti positivi sugli atteggiamenti intergruppi. Tuttavia il contatto diretto, rispetto al contatto indiretto, porta alla formazione di atteggiamenti intergruppi più stabili e più difficilmente modificabili (Fazio, 1990). Dove applicabile, esso è dunque preferibile al contatto indiretto.
18 Controeffetti del contatto Il pregiudizio può essere a volte rinforzato dal contatto - Può aumentare la percezione di minaccia: il gruppo maggioritario si sente minacciato da quello minoritario che occupa spazi e risorse (es. gli immigrati si prendono i posti di lavoro degli italiani ) - Può non prodursi una generalizzazione dell effetto (es. mi piace Amir, ma gli altri. )
19 Recenti modelli psicosociali per migliorare le relazioni intergruppi propongono di lavorare sui processi cognitivi di categorizzazione sé/altro, favorendo processi di: Ricategorizzazione Decategorizzazione Mutua differenziazione
20 La ri-categorizzazione Teoria dell Identità Comune (Gaertner e coll., 1993) Se l origine del pregiudizio è da ricercarsi nel processo di categorizzazione, anche la sua riduzione deve passare per tale processo Eliminare la categorizzazione non è possibile: allora bisogna creare un INGROUP COMUNE Siamo sì bianchi e neri, cattolici e musulmani, ma siamo tutti cittadini italiani Percepire i membri di due categorie distinte come appartenenti ad una medesima categoria sovraordinata, può portare alla riduzione degli stereotipi e dei pregiudizi associati a queste categorie.
21 Common identity model (ri-categorizzazione) (Gaertner, Dovidio et al., 1993) prima dopo
22 Brewer e Miller (1984) La de-categorizzazione Eliminare i confini tra i gruppi, creare rapporti personalizzati (incontro a livello interpersonale, non intergruppo) come ipotesi del contatto di Allport Due aspetti distinti - Differenziazione all interno dell outgroup - Personalizzazione: self-disclosure, scambio di informazioni sfumando l importanza delle categorie, si possono rendere salienti le differenze individuali nei membri dell outgroup, facendo sì che vengano considerati come persone e conosciute come tali. le interazioni a livello interpersonale dovrebbero aiutare i soggetti a prestare meno attenzione agli stereotipi.
23 Limiti (1) Perché la de-categorizzazione riduca il pregiudizio, è necessario che il giudizio favorevole sviluppato nei confronti delle singole persone conosciute venga esteso all intero gruppo (generalizzato) Se si pone troppa enfasi su quella persona, si corre il rischio di considerarla un eccezione rispetto al suo gruppo (2) E possibile avere un contatto realmente decategorizzato?
24 Modello della Mutua Differenziazione (Hewstone e Brown, 1986) E impossibile eliminare la categorizzazione: piuttosto bisogna sfruttarla per ridurre il pregiudizio Si può ridurre il pregiudizio nei confronti dell outgroup preservando la salienza della distinzione fra gruppi Compiti cooperativi nei quali si enfatizza il contributo unico ed insostituibile dei membri dei due gruppi ( come nell esperimento nei campi estivi di Sherif): mantenendo salienti le appartenenze di gruppo si assicura la GENERALIZZAZIONE.
25 Problemi associati alla mutua differenziazione: La salienza delle appartenenze di gruppo reintroduce, nella situazione di contatto, gli stereotipi e i fenomeni di intergroup bias. Se il contatto avviene tra individui consapevoli della loro rispettiva appartenenza di gruppo, sorge l ansia intergruppi ansia esperita in previsione del contatto con membri di un gruppo estraneo, legata all anticipazione d conseguenze negative per il sé (paura del rifiuto, del ridicolo, dello stigma ecc.)
26 Modello Integrativo del Contatto (Pettigrew, 1986) I modelli della decategorizzazione, della mutua differenziazione, e dell identità comune,possono essere integrati, non considerati antagonisti. La riduzione del pregiudizio è massina se si realizza una successione temporale di diverse forme di contatto: PRIMA, favorire un contatto inter-individuale (il contatto interpersonale permette di sviluppare conoscenza) POI, rendere salienti le appartenenze di gruppo, favorendo il processo di generalizzazione (dai singoli individui conosciuti all intero outgroup) INFINE, ricategorizzare le appartenenze in un identità comune
27 Modello del contatto -Diretto -Esteso -Immaginato Modelli cognitivi di categorizzazione sociale -Ricategorizzazione -Decategorizzazione -Mutua differenziazione Ricapitolando Strategie per ridurre il pregiudizio Modello integrativo del contatto
28 Un intervento sulla riduzione del pregiudizio in classe STUDENTI DEL I ANNO DI SCUOLA SUPERIORE Quattro condizioni sperimentali 1. Decategorizzazione Categorizzazione (46 ss) 2. Categorizzazione Decategorizzazione (52 ss) 3. Categorizzazione + Decategorizzazione (60 ss) 4. Controllo (nessun intervento) (58 ss) Valutazione - Un questionario una settimana dopo l intervento - Lo stesso questionario sei mesi dopo
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30 1. CONDIZIONE DECATEGORIZZAZIONE-CATEGORIZZAZIONE TESTO DA LEGGERE PER LA DECATEGORIZZAZIONE RINFORZO DOPO LA LETTURA DELLE ISTRUZIONI E UNA SETTIMANA DOPO: DIBATTITO E ATTIVITÀ VARIE (DADO, INDOVINA CHI, CIPOLLA)
31 1. CONDIZIONE DECATEGORIZZAZIONE-CATEGORIZZAZIONE TESTO DA LEGGERE PER LA CATEGORIZZAZIONE RINFORZO DOPO LA LETTURA DELLE ISTRUZIONI E UNA SETTIMANA DOPO: DIBATTITO E ATTIVITÀ VARIE (DADO, INDOVINA CHI, CIPOLLA)
32 2. CONDIZIONE CATEGORIZZAZIONE-DECATEGORIZZAZIONE ISTRUZIONI E ATTIVITA IDENTICHE ALLA CONDIZIONE 1., MA IN ORDINE INVERSO 3. CONDIZIONE CATEGORIZZAZIONE+DECATEGORIZZAZIONE RINFORZO DOPO LA LETTURA DELLE ISTRUZIONI E UNA SETTIMANA DOPO: DIBATTITO E ATTIVITÀ VARIE (DADO, INDOVINA CHI, CIPOLLA)
33 Questionario - Quantità di contatto con i compagni stranieri all interno della classe Quanto contatto hai con gli immigrati a scuola? Quanto tempo passi con gli immigrati a scuola? Quanto spesso esci con gli immigrati della tua scuola? - Amicizie con compagni stranieri all interno della classe Quanti dei tuoi amici a scuola sono immigrati? Con quanti amici di scuola immigrati esci? Pensando ai tuoi amici di scuola immigrati, quanto ti senti vicino a loro?
34 Questionario - Ansia (riduzione) Si chiede ai partecipanti di indicare come ci si sente rispetto a 12 emozioni (es. nervosismo, incertezza, preoccupazione, ansia) al pensiero di incontrare membri di un altro gruppo - Identità comune Vedi gli italiani e gli immigrati come membri di un gruppo unico? La domanda era accompagnata da una rappresentazione grafica, un ovale con al centro la scritta Abitanti in Italia - Atteggiamento verso gli immigrati Sei coppie di aggettivi: negativi-positivi, freddi-caldi, sospettiaffidabili, ostili-amichevoli, disprezzabili-apprezzabili, disgustosiammirevoli. Per ogni coppia di aggettivi, i partecipanti indicavano quale di essi fosse maggiormente associabile al gruppo degli stranieri.
35 Qual è la strategia più efficace? RISULTATI a 1 settimana CAT DECAT DECAT CAT CAT+DECAT CONTROLLO Contatto aumentato Amicizie aumentate Ansia ridotta ridotta - - Identità comune alta Atteggiamento verso immigrati
36 RISULTATI a 6 mesi - stabilità degli effetti - CAT DECAT DECAT CAT CAT+DECAT CONTROLLO Contatto aumentato aumentato - - Amicizie aumentate aumentate - - Ansia Identità comune alta Atteggiamento verso immigrati più positivo - - -
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