STRUTTURA SECONDARIA
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- Achille Visconti
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1 STRUTTURA SECONDARIA
2 Apice vegetativo, sede dei meristemi primari Sviluppo del fusto di una Dicotiledone Struttura primaria Formazione del cambio cribro-legnoso Accrescimento secondario Struttura secondaria completa
3 I meristemi laterali hanno attività dipleurica, ossia producono tessuti diversi dalle due parti opposte.
4 Il cambio cribro-legnoso
5 Il cambio cribro-legnoso Diversamente dalle iniziali poliedriche dei meristemi apicali che contengono citoplasma denso e grandi nuclei, le cellule meristematiche del cambio cribro-legnoso sono fortemente vacuolate. Esse si presentano sotto due forme: Le iniziali fusiformi, orientate verticalmente, producono xilema e floema secondari; le iniziali dei raggi, orientate orizzontalmente, producono i raggi vascolari (midollari) che servono come via peril movimento di acqua e sostanze nutritive, come centri di accumulo di sostanze nutritive e come siti di produzione di alcunimetaboliti secondari. Man mano che la massa dello xilema si accresce di diametro, il cambio viene spinto verso l esterno (nuove cellule del cambio vengono aggiunte mediante divisionidelleiniziali).
6 L attivazione del cambio cribrolegnoso è stimolata dall espansione delle gemme. L auxina, prodotta dai germogli in sviluppo, migra verso il basso nei fusti e stimola la ripresa dell attività cambiale, necessaria per far fronte alle aumentate esigenze fotosintetiche.
7 struttura di passaggio (primaria-secondaria) nel fusto di una Dicotiledone il cambio cribro-legnoso si forma in parte dal procambio indifferenziato tra xilema e floema primari (cambio fascicolare), e in parte dal parenchima delle zone interfascicolari (cambio interfascicolare).
8 struttura secondaria di Sambuco al termine del 1 anno di crescita con la crescita secondaria il floema primario è spinto verso l esterno e le sue cellule vengono schiacciate; soltanto le fibre floematiche primarie, se presenti, rimangono intatte.
9 struttura secondaria di Tiglio (nel tiglio la maggior parte del cambio cribrolegnoso è di origine fascicolare) Il cambio cribro-legnoso del fusto, a differenza di quello della radice, è circolare fin dal momento della sua formazione.
10 Il primo cambio del sughero si origina dallo strato di cellule corticali poste sotto all epidermide. sviluppo del periderma sviluppo di una lenticella
11 le lenticelle sono regioni sporgenti (circolari, ovali o ellittiche) e porose del sughero che permettono gli scambi di O 2 e CO 2 ; si originano dagli stomi.
12 Il termine corteccia secondaria si riferisce a tutti i tessuti esterni al cambio cribrolegnoso, incluso il periderma. Il cambio del sughero rimane attivo in genere per un paio di anni; in seguito all aumento di circonferenza nuovi peridermi si originano sempre più in profondità nella corteccia da nuovi cambi del sughero. Il ritidoma o scorza è l insieme di tutti i tessuti più esterni all ultimo cambio del sughero prodotto. corteccia ad anello a strisce a squame
13 Importanza farmaceutica della corteccia La corteccia secondaria costituisce la sede principale di accumulo di metaboliti secondari nel tronco e quindi costituisce la droga di molte piante medicinali (es. china, cannella, frangola, cascara ecc.).
14 corteccia di quercia raccolta del sughero Nella quercia da sughero il fellogeno è attivo per tutta la durata della vita della pianta.
15 Periderma È costituito da sughero, cambio delsughero e felloderma. Viene formato dal cambio del sughero o fellogeno che ha un attività periodica. Le cellule del sughero a maturità sono morte, presentano infatti pareti costituite da strati alterni di suberina e cere e talvolta anche di lignina che rendono il tessuto estremamente impermeabile all acqua e ai gas. Le cellule del felloderma sono vive a maturità, prive di suberina e somigliano allecelluledel parenchima corticale.
16 fusto di quercia Il legno più scuro o duramen non svolge più funzioni di trasporto; esso accumula metaboliti secondari come i tannini e le resine che proteggono la pianta da agenti patogeni. Il legno più chiaro o alburno è il legno funzionale al trasporto dell acqua e dei minerali.
17 legno di Pino in sezione trasversale i dotti resiniferi si formano in seguito a traumi (ferite, pressioni, congelamento, vento); la resina infatti protegge la pianta dall attacco di funghi e di insetti che causano il deterioramento della corteccia.
18 legno di Pino in sezione radiale e tangenziale
19 sez. radiale fibrotracheidi di Pino sez. trasversale sez. radiale sez. tangenziale il toro è la porzione centrale ispessita della membrana della punteggiatura (lamella mediana+2 pareti primarie).
20 i legni delle Angiosperme contengono trachee
21 legno eteroxilo
22 cerchie annuali nel legno
23 Importanza farmaceutica dell organografia Una buona conoscenza degli organi di una pianta fornisce la base morfologica per permettere l identificazione della pianta o della droga, e l individuazione della sede della sintesi e dell accumulo dei principi attivi.
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