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1 2nd Interna*onal Conference and Exhibi*on on Probio&cs & Func&onal Foods - Keynote Forum - Orlando, 24 ottobre

2 Track 6: Probio*cs in Paediatric Nutri*on Title: The diagnos&c approach and management of cow s- milk protein allergy in infants and children. Prof. Giuseppe Mele

3 Le proteine del la=e vaccino (PLV) rappresentano una delle cause principali di allergia alimentare nei neonac e nei bambini piccoli (<3 anni). Le recenc ESPGHAN GI CommiGee Pra*cal Guidelines sull APLV offrono un approccio pracco al tra=amento del bambino con sintomi gastrointescnali. Le raccomandazioni e l algoritmo diagnoscco presentac in questo contesto derivano dalla revisione della le=eratura e delle altre linee guida di ulcma pubblicazione

4 q EPIDEMIOLOGIA Il picco di prevalenza dell allergia dalle proteine del la=e vaccino (APLV) si verifica nel primo anno di vita (2 3% nella popolazione infancle). L APLV può insorgere anche nei neonac alla=ac al seno materno, a causa delle proteine dei law vaccini presenc nella dieta materna che possono passare nel la=e

5 PRESENTAZIONE CLINICA

6 Z- score del peso per età in bambini affea da derma&te atopica e allergia alle proteine del labe vaccino e bambini affea da derma&te atopica senza allergia alle Proteine del labe vaccino nei primi due anni di vita (2) L APLV di per sé riduce la crescita (2) F. Savino et al. Acta Paed 2005

7 DIAGNOSI q Paziente con una anamnesi chiara di sintomi immedia& e/o reazioni gravi In questo caso si deve procedere ad una rigorosa esclusione di PLV. Si effe=ua dunque un test per le IgE specifiche o un prick test cutaneo con la=e vaccino naturale o con formula proteica. Un test IgeE posicvo conferma la diagnosi di APLV. In questa situazione il test di provocazione orale può essere evitato. Il bambino deve essere alimentato con una formula priva di PLV per un anno prima di effe=uare un test di provocazione. Se il test per IgE è negacvo, si può procedere ad un test di provocazione in ambiente ospedaliero so=o stre=a supervisione. q Paziente con storia non chiara di reazioni non gravi. La diagnosi di APLV in quesc casi dovrebbe sempre essere confermata da una dieta di esclusione seguita da un test di provocazione orale.

8 q TRATTAMENTO La rigorosa esclusione delle PLV rimane tu=ora la strategia di tra=amento più sicura dell APLV. L eventuale necessità di una formula sosctucva dipende dall età del bambino e dall eventuale presenza di altre allergie alimentari.

9 q TraBamento bambini fino ad 1 anno di età. La dieta di esclusione con l impiego di una formula terapeucca è indicata almeno per 6 mesi o fino all età di 9 12 mesi. I Bambini con reazioni immediate gravi IgE mediate devono rimanere in dieta di esclusione per 12 o anche 18 mesi prima di riprendere un alimentazione normale previa ripeczione del test per le IgE specifiche. I fa=ori che determinano la scelta delle formule impiegate in un bambino includono il residuo potenziale allergenico, la composizione della formula, i cosc, la disponibilità, il gradimento del bambino e la presenza di dac clinici sull efficacia. Le formule ehf e AAF di provata efficacia inducono un accrescimento e uno sviluppo normali del bambino.

10 q TraBamento - Formule ehf nell APLV. La maggior parte dei bambini con APLV tollera bene una formula estensivamente idrolizzata (ehf) con idrolizzac di caseina o di proteine del siero quale unica fonte di azoto. AAF. Le formule a base di aminoacidi liberi quale unica fonte di azoto rappresentano la migliore opzione nei bambini reawvi alle ehf (<10% di tuw i bambini con APLV). Esse devono essere considerate la prima linea di tra=amento in bambini con storia di gravi reazioni anafilawche e con grave enteropaca (indicata da un ipoproteina o deficit di crescita).

11 q CONCLUSIONI. L A.P.L.V. è una condizione comune e spesso non corre=amente diagnosccata; per minimizzare errori diagnoscci devono essere applicac criteri molto rigorosi. L eliminazione delle PLV e la provocazione orale rimangono test fondamentali per una diagnosi accurata.

12 q CONCLUSIONI. La durata della dieta di esclusione dipende dall età, dalla gravità dei sintomi e dalla posicvità del test delle IgE specifiche per PLV. Per convenzione si suggerisce di eseguire il test di provocazione con la=e vaccino non prima di 3 mesi e fino a 12 mesi di dieta terapeucca di esclusione. Se il test di provocazione risulta ancora posicvo, la dieta viene prescri=a per altri 6-12 mesi. Se il test è negacvo, viene reintrodo=o il la=e vaccino. La prognosi dell APLV è in genere buona: circa il 50% dei bambini sviluppa tolleranza entro il primo anno di vita, <75% entro i 3 anni e >90% entro i 6 mesi.

13 q CONCLUSIONI Allo scopo di non prolungare inuclmente una dieta di esclusione sono necessari test di provocazione con PLV eseguic so=o la supervisione di un medico esperto. L intervallo di tempo owmale prima di rivalutare il caso dipende dal quadro clinico.

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