Il lavoro ha seguito la seguente tempistica e permetterà la verifica esterna nel gennaio CALENDARIO DI AUTOVALUTAZIONE A.S.
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- Emilia Falco
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1 Il progetto di autovalutazione CAF, che permette una certificazione da sostituire all ISO dell agenzia formativa, ma anche un analisi della struttura scolastica, si è svolto fino all approvazione di un rapporto di autovalutazione e alla definizione di un Piano di miglioramento da attuare da giugno 2013 a settembre Il gruppo di autovalutazione,formato da Ciaffone, Fommei, Ferretti, Shama, Strocchia, D Agostino,Bucci, Fiorino, è concorde nel ritenere che l attività abbia dato i seguenti risultati: 1. ha permesso un analisi della scuola fornendo motivazioni ad una progettualità di miglioramento 2. ha creato un momento di condivisione fra il gruppo stesso e la Dirigenza 3. ha instaurato un clima positivo di fattività e operatività che ha incentivato e stimolato al lavoro Il lavoro ha seguito la seguente tempistica e permetterà la verifica esterna nel gennaio AVVIO Decidere come organizzare e pianificare CALENDARIO DI A.S STEP DATA ATTIVITA REGISTRAZIONE 1/10/2012 DECISIONE DI VERBALE N. 1 PARTECIPARE A ISCRIZIONE AL CORSO CAF A CORSO CAF GROSSETO PER DS E QM 2 COMUNICAZIONE Comunicare 20/10/2012 INCONTRO DS, DSGA ( SOST. Sig: MARCHETTI), QM E VICARI 8/11/ /11/2012 COLLEGIO DOCENTI CON APPROVAZIONE DEL PIANO DI E PRESENTAZIONE DI SLIDE 17/12/2012 CONSIGLIO DI ISTITUTO CON APPROVAZIONE DEL PIANO DI E PRESENTAZIONE DI SLIDE 12/2012 E 1/2013 INCONTRI CON ENTI LOCALI( COMUNE DI MASSA MARITTIMA, POLO BIANCIARDI, CAIM, SOLMINE; TIOXIDE,MEDIE) CON APPROVAZIONE DEL PIANO DI E PRESENTAZIONE DI SLIDE VERBALE N.2 VERBALE N. 3 VERBALI COLLEGIO DOCENTI E SLIDE PRESENTATE VERBALE CONSIGLIO D ISTITUTO E SLIDE PRESENTATE SLIDE PRESENTATE 3 19/12/2012 TERMINATO CORSO VERBALE N. 4
2 FORMARE GAV 4 FORMAZIONE 5 CONDUZIONE DELL CAF ( PROGETTO DI ) SI PROCEDE ALLA DEFINIZIONE DEL GRUPPO DI ( DS, DSGA, QM, VICARI, 4 DOCENTI DEL GRUPPO QUALITA ) 19/12/2012 FORMAZIONE DEL GRUPPO DI A OPERA DI DS E QM CON NOMINA DEL RESPONSABILE ARCHIVIO 22/1/2013 INCONTRO GRUPPO DI DAL 20/1/2012 AL 22/3/ /1/ /2/2013 CON FOCUS GROUP DISTRIBUZIONE E RACCOLTA QUESTIONARI ENTI PUBBLICI E RAPPRESENTANZA ALUNNI E GENITORI COLLEGIO DOCENTI CONSIGLIO ISTITUTO DISTRIBUZIONE E RACCOLTA QUESTIONARI DOCENTI 5/3/2013 GRUPPO DI CON ANALISI DEI QUESTIONARI E DEI 4/4/2013 GRUPPO DI CON ANALISI DEI PER RAPPORTO DA SCUOLA IN CHIARO, INVALSI, QUESTIONARI E VERBALE N. 5 ANALISI DEI QUESTIONARI FOCUS GROUP ANALISI DEI QUESTIONARI SODDISFAZIONE UTENZA E DEI VERBALE COLLEGIO DOCENTI E CONSIGLIO ISTITUTO VERBALE N 6 ANALISI RAV FATTORI ABILITANTI CON ATTRIBUZIONE PUNTEGGI FOCUS GROUP VERBALE N.7 ANALISI RAPPORTO FOCUS GROUP
3 6 STESURA DEL RAPPORTO DI 7 ELABORAZIONE PIANO DI 8 COMUNICARE PIANO DI 9 IMPLEMENTARE PIANO DI SEGRETERIA 18/4/2013 ATTRIBUZIONE PUNTEGGI DEL RAPORTO DI IDEE PER PIANO DI 29/4/2013 GRUPPO DI APPROVAZIONE RAPPORTO DI DEFINIZIONE CRITERI PIANO DI 14/5/2013 COMUNICAZIONE AL COLLEGIO DEL RAPPORTO DI 30/4/2013 GRUPPO APPROVAZIONE PIANO DI 14/5/2013 COMUNICAZIONE AL COLLEGIO DEL PIANO DI E CONSIGLIO DI ISTITUTO Mese di giugno Primo incontro gruppi di lavoro per pianodi migioramento VERBALE N.8 VERBALE N.9 VERBALE COLLEGIO DOCENTI VERBALEN. 10 VERBALE COLLEGIO DOCENTI E CONSIGLIO DI ISTITUTO Dal Rapporto di autovalutazione sono emerse le seguenti necessità: Necessità di migliorare la comunicazione interna alla scuola in tutti i suoi aspetti: 1. le attività svolte sono conosciute spessosolo dai diretti interessati e manca il coinvolgimento dell intera struttura scuola, 2. alcune iniziative non vedono la condivisione dell intera scuola, 3. scarso accesso al sito e alle notifiche mail, 4. difficoltà nella difusione delle circolari la difficoltà nel far circolare le informazioni motiva la scarsa condivisione e la limitata percezione delle migliorie apportate alla scuola necessità di concepire la nostra scuola come una nuova struttura che pur partendo da una significativa esperienza è chiamata ad inserirsi in un offerta formativa orientata sui tecnici e sui professionali
4 necessità di avere come primo fine la didattica e il raggiungimento del successo scolastico: solo implementando la didattica si otterrà una migliore rispondenza al territorio necessità di condividere le competenze acquisite: la disseminazione delle competenza attraverso l alternanza nella distribuzione degli incarichi permetterebbe di incrementare il senso di appartenenza e di potenziare progetti e attività Dall autovalutazione a cui tutti abbiamo partecipato è emerso: PIANO DI DI I.I.S. Bernardino Lotti Massa Marittima. RESPONSABILE DIRIGENTE DE SANTIS ANNA ELENCO DEI PROGETTI DI 1. PARLIAMO DI NOI 2. MEDIAEDUCATION 3. STARTER
5 SCENARIO DI RIFERIMENTO Caratteristiche del contesto, vincoli e opportunità interne ed esterne I.I.S. B Lotti ha bisogno di definire le sue caratteristiche, di riscoprirsi in un momento di difficoltà delle iscrizioni (probabile chiusura del Liceo e conversione del turistico in professionale enogastronomico) di offrire una docenza di qualità e rispondente ai bisogni formativi dell utenza di chiarire la sua mission in un momento in cui si sono avvicendati i dirigenti e il personale docente e ATA sta subendo un naturale turn over IDEA GUIDA - macro aree di criticità emerse dall auto-valutazione Il GAV ha denunciato alcuni problemi ricorrenti: le difficoltà nella comunicazione e la mancanza di partecipazione della mission. La necessità di potenziare la mediaeducation incrementando e valorizzando le competenze dei docenti Il bisogno di pianificare una didattica che tenga conto delle nuove normative al fine di migliorare l impatto su alunni e genitori. I criteri di criticità emersi dal RAV su cui è possibile avere maggiore rispondenza tramite la matrice impatto fattibilità sono: 1.1 orientare l'istituzione attraverso lo sviluppo di una mission, una visione e dei valori 4.5 gestire l innovazione tecnologica e didattica 5.2 sviluppare ed erogare servizi e prodotti orientati a discenti/famiglie/cittadini/clienti - impatto sulle scelte strategiche del Piano di miglioramento, spinto da.. Dal RAV è emersa la necessità di migliorare la comunicazione all interno e all esterno della scuola, il bisogno condividere mission e vision in un momento di passaggio della nostra scuola necessità di formare il personale all utilizzo dei media nella didattica in vista delle nuove prospettive dell istruzione anche in campo nazionale ( progetto 2.0..), con l obiettivo di favorire l innovazione didattica e la didattica personalizzata migliorare la nostra visibilità sul territorio formulare nuovi progetti legati al rapporto scuola lavoro che ha da sempre caratterizzato il nostro istituto Inserire qui la descrizione del passaggio fra Aree da migliorare e azioni di miglioramento (anche per sommi capi, con rinvio a documenti raccolti a parte) Il primo progetto di miglioramento PARLIAMO DI NOI dovrebbe far condividere mission e vision sia attraverso la loro ridefinizione, a partire dalla riscoperta del nostro passato, e la condivisione delle stesso con gli utenti, per giungere alla comprensione e definizione dei bisogni formativi attuali e futuri.( criterio 1.1) Il progetto di miglioramento della MEDIAEDUCATION migliora la gestione della tecnologia ( criterio 4.5) in un ottica di miglioramento delle competenze del personale, ma anche di miglioramento dei processi didattici e quindi dei risultati. Il terzo progetto di miglioramento STARTER prevede una condivisione della progettualità di alternanza scuola-lavoro per sviluppare ed erogare servii e prodotti orientati a discenti/famiglie/cittadini/clienti (criterio 5.2). Tutti e tre comunque potenziano i tre criteri: PARLIAMO DI NOI prevede utilizzo delle tecnologie ma anche una ricaduta sull orientamento, MEDIAEDUCATION dovrebbe stimolare la didattica nell interesse dell erogazione del servizio, ma anche creare un momento di condivisione nel
6 personale tramite la strutturazione di percorsi didattici personalizzati, potenziando strategie didattiche laboratoriali, di peer education, ecc. STARTER prevede tempi di cooperazione e condivisione della vision nei consigli di classe per definire progetti condivisi. Titolo PARLIAMO DI NOI Problema di fondo (di sistema) da affrontare definizione di una nuova mission mediante la valorizzazione di ciò che ci ha caratterizzato in passato, nel confronto e nella comprensione con i bisogni formativi attuali. si vuole in questo modo dare spinta all attività e creare nuovi stimoli ai docenti Strategia espressa dall idea-guida (obiettivi e tipologie di intervento) e relazioni tra questa e le criticità rilevate attraverso l autovalutazione e le altre forme di analisi (benchmarking, valutazione esterna) Obiettivi sono: riscoprire le nostre radici e il nostro patrimonio Ridefinirci come scuola Condividere il nostro passato con i nuovi iscritti e i nuovi docenti Attualizzare le esperienze pregresse nel confronto con le nuove istanze formative territoriali Tipologie di intervento: redigere un abstract che ci definisca riscoprendo che siamo stati per proporre le nuove opportunità realizzare un cd dimostrativo della struttura relazioni con altre analisi dall orientamento emerge che i ragazzi delle medie scelgono senza una reale conoscenza dei piani di studio previsti necessità di migliorare il clima di accettazione della nostra struttura nei confronti del distretto Massa Follonica Elementi di forza dell idea guida rispetto ad altre alternative (compresa quella di lasciare le cose come stanno) e sua rilevanza rispetto alle caratteristiche del contesto La riscoperta di noi dovrebbe essere di stimolo per i docenti della scuola incentivandoli a nuove attività. La speranza è anche quella di proporre un offerta formativa conforme alle richieste del territorio Coerenza e integrabilità degli interventi inseriti nel piano (integrazione del miglioramento nell attività ordinaria) I documenti ( abstract e Cd)potrebbero risultare utili in due momenti significativi: accoglienza di nuovi docenti e orientamento Titolo MEDIA EDUCATIONAL Problema di fondo (di sistema) da affrontare Le direttive ministeriali e la compagine attuale spingono verso una didattica multimediale ( progetto scuola 2.0 e le attività di ERRE3 ): la nostra scuola deve necessariamente proporsi sul territorio in modo conforme e rispondente alle normative ma anche ai bisogni degli utenti. Potenziare le conoscenze informatiche e la loro applicazione didattica dei docenti dovrebbe offrire una valida ricaduta sull utenza e sull orientamento. Un obiettivo raggiungibile con questo progetto dovrebbe essere anche quello di condividere il senso di identità e di appartenenza verso la scuola del personale docente. Si propone infatti di raccogliere le competenze e recepire i bisogni formativi dei docenti al fine di organizzare percorsi di formazione tra pari al fine di disseminare le esperienze pregresse e rinnovare le strategie metodologiche nel processo di insegnamento/apprendimento Gestione dell innovazione didattica, sia nell ambito metodologico che nel recepimento dell idea di didattica personalizzata
7 Strategia espressa dall idea-guida (obiettivi e tipologie di intervento) e relazioni tra questa e le criticità rilevate attraverso l autovalutazione e le altre forme di analisi (benchmarking, valutazione esterna) Obiettivi: condividere competenze di mediadidattica al fine di potenziare una didattica in linea con le direttive ministeriali Costruzione di apprendimenti disciplinari significativi in modo cooperativo, collaborativo e originale utilizzando la rete web, i linguaggi iconografici, sonori, verbali e non verbali. Uso della tecnologia per dilatare il tempo scolastico per proseguire, consolidare, ripetere e produrre apprendimenti Trasformare l ambiente di apprendimento e usare linguaggi diversi per rendere protagonista l allievo valorizzando i diversi stili cognitivi Individualizzare l istruzione e la formazione per valorizzare il singolo in un ottica di interazione, per un inclusione reale tramite la condivisione e l aiuto reciproco creare nel personale la consapevolezza che competenza specifiche e la partecipazione sono valorizzati Tipologie di intervento: Comprendere e valorizzare le competenze del personale e favorirne la disseminazione mediante momenti di peer education, per definire bisogni formativi del personale in relazione all utenza Creazione di un gruppo di lavoro di rete per pianificare le attività, monitorare criticità e punti di forza. Realizzazione di incontri di formazione sull uso delle LIM e delle tecnologie nella didattica. Formazione dei docenti finalizzata alla realizzazione di materiali e percorsi nelle classi: -sulle superfici interattive, sulla didattica per i DSA, sui temi della valorizzazione delle diversità e della pluralità dei modi di apprendere,.. Autoformazione dei docenti Costruzione di percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari, postati in rete e usufruibili dagli allievi oltre l'orario e lo spazio scolastico. Condivisione dei percorsi realizzati in presenza e sulla piattaforma elearning della rete Costruzione del portale: un sistema aperto per consultare, collaborare e creare contenuti, ma protetto e attento al copyright nell utilizzo dei stessi e al livello di accessibilità (W3C: xhtml, css, html4). Incontri con i genitori per il loro coinvolgimento attivo nel processo formativo dei figli. Metodologia di lavoro (attive centrate sull'apprendente) Metodologie per l apprendimento collaborativo: Cooperative Learning, learning by doing, peer tutoring, costruzione attiva della conoscenza. Tali metodologie sono da intendersi sia applicate agli alunni che al gruppo degli insegnanti impegnati nel progetto e nelle attività di formazione e di ricerca-azione. Il modello organizzativo e didattico prevede l integrazione tra diverse tipologie di relazione formativa: a) in presenza, con docenti-esperti che si relazionano a gruppi di insegnanti in aula e/o in laboratorio, attraverso comunicazione orale supportata dalle tecnologie b) con ricerca-azione nelle classi e con gruppi di miglioramento della qualità; c) online, cooperativa e collaborativa tra gruppi di insegnanti, con ricerca e uso delle risorse didattiche del Web Elementi di forza dell idea guida rispetto ad altre alternative (compresa quella di lasciare le cose come stanno) e sua rilevanza rispetto alle caratteristiche del contesto
8 Sfruttare le competenze già presenti nella scuola fine di definire percorsi di peer education, di ricerca azione che abbiano una positiva ricaduta sulle metodologie didattiche Migliorare la diffusione delle competenze didattiche nel lavoro di collegiale di programmazione Coerenza e integrabilità degli interventi inseriti nel piano (integrazione del miglioramento nell attività ordinaria) Si vuole creare i presupposti di una didattico rispondente all utenza valorizzando e disseminando le competenze nell ambito del gruppo docente, attraverso la condivisioni di esperienze e buone pratiche. Titolo STARTER Problema di fondo (di sistema) da affrontare Le linee guida dei tecnici e dei professionali spingono a creare percorsi di alternanza scuolalavoro: un anno di esperienza di IeFP ha dimostrato la necessità di un raccordo fra tutto il consiglio di classe per potenziare un attività che sia di reale integrazione col mondo del lavoro Strategia espressa dall idea-guida (obiettivi e tipologie di intervento) e relazioni tra questa e le criticità rilevate attraverso l autovalutazione e le altre forme di analisi (benchmarking, valutazione esterna) Obiettivi sono: allineare la nostra scuola con le linee guida e la politica regionale di IeFP superare una tipologia di stage ormai consolidata per la nostra scuola in un ottica di alternanza scuola-lavoro trovare nella progettualità dell alternanza un collante per il consiglio di classe Tipologie di intervento: creare dei progetti di alternanza scuola-lavoro per classi e per istituti concordati nel consiglio di classe attivare una didattica per competenze prima nell alternanza e poi nell intera attività formativa relazioni con altre analisi il corso Starter ha permesso la conoscenza delle altre attività della provincia in quanto l agenzia formativa L ALTRA CITTA ha curato tre percorsi paralleli,grosseto, Massa e Arcidosso Elementi di forza dell idea guida rispetto ad altre alternative (compresa quella di lasciare le cose come stanno) e sua rilevanza rispetto alle caratteristiche del contesto Lo stage attualmente concepito ha valorizzato da sempre la componente didattica della nostra scuola, ma ormai troppo consolidata talvolta non sempre è incisiva nella formazione degli alunni. Dalla costum satisfaction degli stagitsti si nota infatti che spesso lamentano una certa inattività durante le giornate di stage e una scarsa comprensione dei motivi che spingono a tale attività. Coerenza e integrabilità degli interventi inseriti nel piano (integrazione del miglioramento nell attività ordinaria) Secondo le linee guida l alternanza scuola- lavoro risulta determinante nel percorso di studi. E già prevista nella progettazione degli IeFP voluta dalla regione Toscana come formazione integrata. Le attività di stage hanno sempre creato un rapporto fra scuola e territorio che ha bisogno di essere ridefinito e chiarito
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