COMMISSIONE TECNICA DEL MATTINO

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1 COMMISSIONE TECNICA DEL MATTINO... e quindi possiamo cominciare a rendere effettivi ed operativi i discorsi che nel corso di tutto l'anno scorso, abbiamo fatto su questo nostro punto centrale, su questa nostra biblioteca centrale di prestito. La seconda funzione, invece, è quella dello scambio di materiali per il prestito. Adesso ne parliamo in maniera più approfondita, e qui vorrei che lavorassimo in termini interlocutori con voi, perché ci sono dei ragionamenti che in qualche modo richiedono anche delle vostre valutazioni. Sulla biblioteca centrale di prestito dovranno essere collocati sicuramente i best seller, ricordate che tutto il progetto best seller era costituito in modo che il Consorzio acquistasse un numero molto elevato di volumi, da quelli che venivano ritenuti di minor circolazione a per quelli di maggior circolazione, che venivano distribuiti agli utenti per il prestito. Quando tornano dal prestito, i libri dovrebbero essere inviati immediatamente agli altri utenti che li hanno in prenotazione, quando su quei libri cominceranno a non esserci più prenotazioni, i libri dovranno essere inviati al centro, nella biblioteca centrale di prestito, perché sono stati catalogati come Consorzio, sono stati quindi ingressati come Consorzio, e quindi sono rintracciabili nella sede centrale di Consorzio. Adesso, sia in termini del software che abbiamo a disposizione ora, che in termini di una miglior circolazione di questi materiali, avevamo un po' determinato che i libri venissero portati nella sede centrale. In questa biblioteca centrale dovrebbero stare anche quella parte di libri che abbiamo in magazzino e che non sono stati mai distribuiti tra le biblioteche, e potremmo cominciare a pensare sullo scarico che potreste fare dalle vostre biblioteche per i libri a lenta circolazione. Sapete che abbiamo fatto negli ultimi due anni una valutazione sulla circolazione dei libri. Abbiamo distribuito anche queste statistiche, credo che avrete avuto modo tutti quanti di vederle, e abbiamo rilevato che oltre al fatto che sui nostri volumi, quasi non circolano nemmeno, e quindi su quelli per esempio bisognerà fare certamente una valutazione sullo scarto, più che la biblioteca centrale di prestito, poi esistono volumi che hanno una circolazione lenta, cioè vengono prestati mezza volta/una volta all'anno, hanno quindi una circolazione molto lenta. Su quelli avevamo suggerito, però prima l'avevamo solo suggerito senza averne lo strumento, oggi lo abbiamo, avevamo suggerito la possibilità di concentrarli nella biblioteca centrale di prestito, che adesso c'è, è a disposizione, ci hanno assegnato settimana scorsa lo spazio, noi nel corso dei prossimi quindici-venti giorni provvederemo a cominciare ad arredarlo, si tratta semplicemente di mettere degli scaffali, è una biblioteca chiusa al pubblico e quindi non richiede grandi arredi complessi, su quello cercheremo di fare un gruppo di lavoro al nostro interno, magari coinvolgendo qualcuno di voi, per capire come poter arrivare in maniera efficace a questa biblioteca centrale di prestito. INTERVENTO (DONNA) - Pag. 1 di 52

2 Vorrei ricordare che nel programma triennale, sia della regione che della provincia, si consiglia almeno uno scarto annuale pari al 5% del patrimonio. Credo che in questo concetto vada superato un po' l'efficacia del patrimonio valutato solo in termini di rapporto volumi/abitanti, ma in rapporto invece della circolazione. Dalle nostre statistiche che voi ci fornite, la circolazione del patrimonio a livello di singole biblioteche, in certe zone è estremamente molto basso, pari tante volte a meno del 50%, questo significa che o il patrimonio è sbagliato, cioè li non funziona, al di là della valutazione positiva del singolo volume, o è un patrimonio vecchio e assolutamente non aggiornato, quando magari non è addirittura deteriorato, sporco ecc. Vorrei dirvi che su questo atteggiamento, questa riflessione sullo scarto, nel prossimo triennio sicuramente inciderà anche qui una serie di attenzioni e se volete anche di valutazioni di contributo. Su questo argomento della biblioteca centrale di prestito, o meglio, di un magazzino centrale che possa ospitare i libri delle vostre biblioteche a lenta circolazione, non abbiamo fatto come avete visto, né una votazione, né una formale richiesta di approvazione, ne abbiamo parlato in diverse sedi, fino adesso i colleghi con i quali ne abbiamo parlato non hanno espresso degli elementi di contrarietà, e io quindi ho interpretato finora il dibattito sviluppato fino adesso come un elemento concorde nello sviluppo, nel proseguire in questa direzione, vorrei che se ci fossero dei problemi venissero esplicitati, altrimenti noi andiamo avanti a lavorare su questo piano. Certamente, andando avanti cercheremo di avere da voi magari - come dicevo prima - in un gruppo che coinvolga oltre al nostro personale che ci lavorerà concretamente, qualcuno dei bibliotecari, avere degli elementi per evitare di fare degli errori evidenti, però il processo e l'orientamento è questo. Quindi, io lo considero come un processo approvato e sul quale tutti quanti concordiamo. INTERVENTO (UOMO) Il magazzino che capienza massima avrà, visto che questo elemento è fondamentale anche per valutare se bisogna estendere una valutazione sulle biblioteche? Allo stato attuale non ci siamo posti limiti di capienza, perché il Comune ha questo spazio con tredici enormi stanzoni che sono stati ristrutturati; ne ha occupati quattro, tanto è vero che gli stiamo suggerendo di sentire qualche altro comune per gestire insieme un altro archivio comunale per abbattere i costi di gestione. Quindi, per adesso ci hanno dato uno stanzone delle dimensioni di 15x15, quando lo avremo riempito ne andremo ad impiegare un altro, per ora non abbiamo un problema di capienza. Certamente nella progettazione degli spazi e del futuro del Consorzio di medio periodo, questo assumerà una sua importanza, perché se dovessero entrare dentro libri diventa una cosa impegnativa da gestire. D'altro canto è impegnativa però facevamo due conti che una quantità di libri di questo genere - Pag. 2 di 52

3 abbasserebbe le attività delle singole biblioteche di circa il 25%. Questi libri rappresentano orientativamente il 25% di prestiti di Consorzio, quindi vuol dire che voi nelle vostre biblioteche avrete un calo di attività del 25%. Se fossimo una azienda privata il 25% dei dipendenti verrebbero licenziati, ma così non è. INTERVENTO (UOMO) Presuppone comunque un ricarico della gestione del prestito da parte vostra del solo 25%. Sì, che ovviamente, siccome è concentrato, non vuol dire il 25% delle forze. Abbiamo preso contatto con dei soggetti che ci stanno proponendo dei progetti per l'utilizzo dei carcerati a fine pena, sapete dell'attività che il gruppo di Sergio Cusani sta facendo a Milano, si sono offerti di realizzare con noi dei progetti di lavoro, e pensavamo eventualmente di lavorare in rapporto con loro, per offrire delle opportunità di lavoro ai carcerati fine pena. (Intervento fuori campo voce) Vengono distribuiti, è ovviamente troppo presto per fare una valutazione, perché a un paio di mesi di distanza dall'inizio, è troppo presto per valutare, i libri devono avere fatto almeno due prestiti, orientativamente due prestiti ciascuno. (Intervento fuori campo voce) Allora dico brevemente la storia delle videocassette. Vi dico come è nato, dopo di che facciamo le valutazioni. I best seller - abbiamo detto - devono circolare, la valutazione che abbiamo fatto è che se li diamo agli utenti i libri fisicamente non saranno in biblioteca, abbiamo fatto questa considerazione, quindi se non sono in biblioteca come facciamo a dire agli utenti che ci sono questi libri? Abbiamo pensato di fare la fotocopia della copertina e la esponiamo, poi tutti voi avete presente di qual è la massa di informazioni, di copertine affisse che ci sono nelle biblioteche, voleva dire disperdere l'informazione. Allora ci siamo chiesti cosa sarebbe stato opportuno fare perché gli utenti lo vedano davvero. Un'idea che era venuta era stata di prendere un pezzo di polistirolo (vi riferisco proprio tutti i ragionamenti che abbiamo fatto intorno ad un tavolo, anche perché poi sulla base di questo si capisce come le cose si costruiscono), gli incolliamo sopra la copertina, facciamo finta che sia un libro e lo mettiamo fuori in un espositore dicendo "questo è il libro best seller". L'utente che lo prende dice "mi prendete in giro", dopo di che al banco può prenotare, perché circolando il libro l'utente in realtà ha solo la possibilità di prenotarlo, è più raro che lo trovi lì al momento, perché se lo trova al momento vuol dire che c'è un calo di lettura, quando il libro best seller rientra, il bibliotecario vede che è prenotato da un altro, lo mette in una busta e lo spedisce subito. Non fa mai in tempo ad essere visto dagli utenti. Quindi facciamo la copertina con il polistirolo. Ci siamo a quel punto detti: "però il lavoro... una storia e l'altra", e li è nata l'idea di prendere un contenitore di video cassetta e al posto del film mettere la copia della copertina, il foglietto con l'abstract del libro (abbiamo preso le informazioni che del best seller l'editore dà nella sovracoperta) con le spiegazioni di che cosa è questa iniziativa, ci mettiamo tanti foglietti, l'utente prende il - Pag. 3 di 52

4 foglietto, gli scrive il proprio numero di tessera, lo dà al bibliotecario ed automaticamente provvede per la prenotazione del best seller. Quindi questo è stato il processo, poi essendo evidentemente anche la prima volta che lo facciamo, è stata anche un po' una sperimentazione, un tentativo; devo dire che io personalmente mi sono un po' innamorato dell'idea della contaminazione tra video e libro, può darsi che la valutazione sia sbagliata, devo dire comunque che alla fine l'investimento non è stato così drammatico, abbiamo preso un po di contenitori di video cassette che possiamo anche utilizzare per altri scopi, se per caso la cosa crea problemi, però questo probabilmente nasce anche dalla difficoltà, mentre si costruiscono i servizi e i progetti, nel confrontarsi coi bibliotecari, perché magari un confronto con i colleghi avrebbe suggerito qualche altra soluzione. Adesso abbiamo la possibilità eventualmente di studiare altre soluzioni e possiamo anche applicarle. Mi rendo conto che per certi aspetti è stato un tranello agli utenti, che vedono la copertina su una videocassetta e pensano sia uscito il film del libro e pensano di guardarselo, invece poi si rendono conto di dover ancora leggere il libro. Se riteniamo che sia un tranello eccessivamente vigliacco agli utenti cambiamolo e troviamo un altro modo per esporre, però c'è sempre il problema di come fare a far sapere agli utenti che ci sono questi libri a loro disposizione, senza avere i libri. INTERVENTO (UOMO) Gli utenti lo sanno. Lo sanno, però ci sono alcuni titoli al posto di altri. INTERVENTO (UOMO) Perché poi c'è il manifesto che abbiamo affisso comunque. Ecco, se riteniamo che il manifesto sia sufficiente, va bene. INTERVENTO (UOMO) Volevo chiedere una cosa i libri che verranno mandati a questo magazzino centrale, saranno da considerarsi ancora patrimonio della biblioteca che li manda oppure no? Sì, sono sempre di proprietà della biblioteca, non cambiano di proprietà. INTERVENTO (UOMO) Quindi non sono libri scartati? No, no, sono sempre di proprietà e depositati provvisoriamente lì, anche perché in qualche modo credo dovremo abituarci a ragionare in termini di circolazione, se il libro lo mandiamo lì perché circola poco, però facciamo un'iniziativa per promuovere un certo settore, un certo argomento, lo prendiamo e lo rimettiamo nei nostri scaffali. INTERVENTO (DONNA) - Pag. 4 di 52

5 Sia per quanto riguarda i best seller, che come sapete a volte ritornano, sia per i libri a lenta circolazione, credo sarebbe opportuno pensare a un modo per riconoscerli sulla banca dati, perché non credo che verranno eliminati. Adesso tecnicamente francamente non ti so rispondere. INTERVENTO (DONNA) Questi sono gli aspetti pratici, per cui anche sull'iniziativa best seller, che mi sembra ottima e anche la contaminazione con la video cassetta non è male, crea questa situazione pratica di poter gestire questi libri, che comunque finché non sono venduti restano lì, se vengono richiesti non devono restare fermi oppure li richiediamo? Quelli a lenta circolazione probabilmente andranno tutti nel magazzino. Come facciamo a recuperarli? Per esempio per i best seller c'è stato un momento in cui io mi sono accorta che c'erano delle prenotazioni, a me era arrivato il giorno prima, però non ero in grado di sapere se c'era una prenotazione, me la sono dovuta andare a cercare e l'ho fatto perché ho visto un best seller fermo. Non lo so, forse non mi sono spiegata bene, ma la movimentazione dei libri sono in un luogo di stallo quando servono e se servono. Tieni conti che abbiamo un po' sperimentato un'attività con uno strumento software che sappiamo tutti inadeguato, perché non è pensato per gestire anche questo tipo di realtà, quindi confidiamo poi con il nuovo software di avere invece più flessibilità nella gestione. Quindi siamo andati anche incontro ad una serie di difficoltà che poi abbiamo incontrato nella movimentazione, però in genere quando arriva un nuovo best seller, il meccanismo è questo: noi lo prendiamo, lo prepariamo, ne mandiamo una o due copie a tutte le biblioteche e quindi lo distribuiamo (quando parte per la prima volta); a quel punto voi ne avete una o due copie nella biblioteca i primi utenti che lo prendono cominciano a farlo circolare, quando comincia la circolazione a quel punto la circolazione non dovrebbe più fermarsi, finché complessivamente non cala. Vuol dire che quando il vostro utente ve lo riporta, voi vedrete la prima prenotazione in attesa e glielo mandate. Che cosa può accadere? Che quando ritorna il vostro libri la prenotazione che vedete è di un'altra biblioteca e glielo mandate, poi dopo due giorni un vostro utente prenota a vostra volta lo stesso best seller, che vi arriva da un'altra biblioteca. Certo, questo può accadere, però per evitare dei punti dei momenti morti in cui lasciamo questi libri fermi, credo che almeno in questa fase sia opportuno farli circolare, poi verificheremo un po' le circolazioni, cercheremo di capire come muoverci, d'altro canto l'obiettivo dei best seller era anche quello di scaricare le singole biblioteche da un investimento molto impegnativo per rispondere ad una domanda di lettura molto forte. (Intervento fuori campo voce) Scusa un attimo, perché era esattamente il punto successivo. Questo magazzino centrale serve anche come punto finalmente di scambio di materiali. Voi sapete, e se non lo sapete ve lo dico, tutt'oggi le persone che fanno lo scambio dei libri lo fanno all'aperto in un parcheggio pubblico, sembrano incaricati di una gang mafiosa che si scambia le droghe da distribuire sul - Pag. 5 di 52

6 territorio, fanno un'impressione decisamente negativa, davvero si mettono in un piazzale, scaricano tutte le casse e si scambiano i libri, è allucinante. Lo spazio che ci ha dato il Comune di Novate ci consentirà anche di risolvere questo problema, quindi il meccanismo sarà finalmente quello che auspico da tanto tempo, gli addetti al prestito vengono nelle biblioteche, ritirano una cassa, non guardano quello che c'è nella cassa, la portano nella sede centrale e lì nella sede centrale smistano il contenuto della cassa nelle casse delle biblioteche a cui le cose sono destinate. Quindi, abbiamo già mandato l'ordine per centocinquanta casse nuove, perché prenderemo delle casse uguali per tutti, precisamente le casse verdi della Tirrenia. Prima sapete che cosa facevano? Andavano soprattutto nelle biblioteche grandi, all'uscita della biblioteca grande si mettevano a smistare la cassa di quella biblioteca, cioè loro lo facevano - e devo dire che bisogna anche riconoscere una grande disponibilità - perché si ponevano il problema che nella cassa vi fosse del materiale per la biblioteca successiva in cui dovevano passare, ed era vera questa cosa, ma immaginate il tempo che perdevano ogni volta che uscivano. E' come se il postino, quando ritira dalla cassetta la posta, la smistasse subito perché ritiene, dovendo passare da una certa via, di consegnarla subito. Il concetto invece dovrebbe essere quello di un giorno con l'altro, perché se io lo ritiro un giorno, alla sera smisto e il giorno dopo consegno. L'altro obiettivo invece è passare tutti i giorni da tutti quanti, oltre alle casse stiamo ordinando le buste, delle buste di plastica riutilizzabili, in plastica pesante, che avranno una tasca sul davanti dove verrà inserito un foglio con indicato la biblioteca a cui la busta è destinata. Una busta opaca, per non confondere il contenuto del libro, quindi la responsabilità della consegna è affidata esclusivamente alle biblioteche che metteranno in questa busta (che si chiuderà con una cordina), libri, si infila un foglietto (tipo etichetta come fa la posta celere, quindi non da incollare) dentro e il bibliotecario o chi opera il prestito dovrà indicare a quale biblioteca quella busta è indirizzata. Le buste verranno prodotte in circa un mese e mezzo, adesso stiamo cercando degli altri produttori che siano più veloci. (Intervento fuori campo voce) Io credo che in questa fase, in attesa dell'arrivo di queste buste, certamente possiamo far sì che ognuno usi le sue buste, però forse sarebbe opportuno che ognuno si comprasse le etichette, perché se le devo comprare come Consorzio per tutti quanti, non c'è fine. Ripeto, le buste che facciamo avranno una tasca in cui si infila un foglietto, noi prestamperemo un fogliettino bianco con la scritta "Biblioteca di..." "all'attenzione di...". Uno però lo deve scrivere a mano, per non preparare tutte prestampate le buste. PAOLO Siccome ci siamo soffermati un attimo sulle cose più pratiche e manuali, volevo dire che per quanto riguarda i best seller io con il discorso delle finte video cassette mi sono trovato molto bene, nel senso che hanno dato una grande visibilità al libro. L'utente effettivamente aveva un attimo di spaesamento, però si è rivelata una segnalazione immediata e molto efficace se la biblioteca è in - Pag. 6 di 52

7 grado di avere quel libro e poi se l'utente apre la video cassetta e si trova già il modulino pronto direi è una pensata positiva. Secondo me l'avere un manifesto si rischia, almeno nella mia realtà, che sia una segnalazione tra le altre ma non è così immediata. E' proprio sulla base di questo ragionamento che abbiamo ragionato sulle video cassette, ma io credo adesso in generale, per evitare di stare poi qui a dire videocassetta sì videocassetta no, che lo sforzo deve essere quello di predisporre degli strumenti per cui ogni biblioteca accede a questi strumenti secondo quello che ritiene meglio per la propria utenza, e per come meglio si sente nel gestire il servizio. Quindi, questa è una soluzione, chi vuole la usi, chi non vuole non la usa e ragioniamo su quali altri strumenti, tra quelli che mettiamo a disposizione o che potremmo mettere a disposizione, può usare. Perché poi il Consorzio non può assolutamente mediare il rapporto che la biblioteca ha con i suoi utenti ed è un rapporto che a volte davvero è diverso da realtà a realtà. Il nostro compito è quello di mettere a disposizione degli strumenti, ma il rapporto ve lo dovete giocare voi con i vostri utenti. Quindi, credo che vada bene una configurazione del genere. Vorrei andare avanti con l'altro punto che è invece lo spazio per la catalogazione. Vi ho detto che abbiamo spostato per ora gli uffici tecnici e l'amministrazione, la catalogazione è rimasta ancora qui. Gabriella e Maria isolate, si sentono un po' abbandonate qui, ma non le abbiamo abbandonate invece e ci siamo fatti dare uno spazio, in questo caso ce lo ha dato il Comune di Bollate, puntavamo ad un bellissimo spazio che hanno di fianco alla biblioteca, ma non abbiamo potuto averlo. Ci hanno però dato invece degli uffici più grandi di quello spazio, nella vecchia sede del Comune di Bollate, dove andremo a collocare la catalogazione e a questo punto c'è lo spazio per poter sperimentare un primo coordinamento degli acquisti. L'idea è quella di collocare in quella sede i libri novità, cercheremo di sviluppare un contatto con un distributore librario, perché venga a depositare in quello spazio (lo spazio c'è) i libri novità. Inviteremo i bibliotecari a venire a vederli e quindi potranno decidere vedendo i libri, quello che poi fate orientativamente o per lo meno fa chi di voi fa gli acquisti alla Nuova Edigros. Faremo una cosa analoga, ma il vantaggio, anche se lì in questa prima fase non ci saranno tutti i servizi di acquisto che la Nuova Edigros potrà mettervi a disposizione, anche se magari questo lavoro lo faremo con qualche distributore che potrà mettervi a disposizione questi servizi, ma il grande vantaggio dovrebbe essere quello di cominciare i primi passi verso un coordinamento, un confronto sugli acquisti comuni delle nostre biblioteche, cosa questa che non abbiamo mai fatto finora, siamo mostruosamente in ritardo su questo terreno e speriamo con queste possibilità di recuperare qualcosa. Il gruppo coordinato da Massimo avrà in maniera particolare anche un compito di cominciare a ragionare in che modo strutturare questo tipo di attività, quindi se ci sono degli elementi, dei consigli, dei suggerimenti, delle informazioni, riferiteli pure a lui che ha questi elementi. - Pag. 7 di 52

8 MIRANDA A questo proposito non è previsto da parte del Consorzio l'individuazione di una figura a tempo pieno o parziale, del bibliotecario che si occupa di mettere a disposizione dei colleghi una serie di materiali informativi e una persona che faccia una po' da pubbliche relazioni, da tramite con tutto il mondo editoriale, visto che a Milano stanno i più grossi gruppi editoriali italiani, perché credo che la visione del libro è una cosa estremamente importante ed è un passo molto significativo, l'altro forse, già parallelamente, che i bibliotecari siano informati su quello che gira intorno al mondo editoriale, quindi recensioni, cataloghi strutturati, rapporti con editori, rapporti con i distributori, credo che questo sarebbe un elemento estremamente importante, perché si occupa dell'acquisto nello sviluppo della biblioteca diventa una specializzazione, dove il responsabile invece gestisce soprattutto le risorse umane nel suo complesso. E questo sarebbe magari in rapporto anche con chi cataloga, perché tante volte il catalogatore ha una attenzione, una visione del libro che potrebbe essere utile anche a chi poi decide nell'acquisto, dipende dalle risorse, ma credo che bisognerebbe, date poi le dimensioni del Consorzio, già pensare almeno a tempo parziale. Infatti confermo questa cosa, il bilancio di previsione 99 ha previsto una somma per un incarico per un bibliotecario part-time, per una figura professionale che svolga questa funzione. Purtroppo una parte di queste risorse abbiamo dovuto in parte ancorarla a eventuali entrate derivanti da sponsorizzazioni o pubblicità, e quindi ci dobbiamo misurare anche per raccogliere nuove risorse per poter realizzare tutto. MIRANDA Posso dire a questo punto un'altra cosa? Il Consorzio, i comuni del Consorzio sono quelli che spendono in assoluto meno del prestito pro-capite. Capisco. Siamo andati l'anno scorso ad aumentare da 500 a 700 lire la quota, e ti assicuro, Miranda, che nell'assemblea quasi c'era una rivoluzione, qualcuno voleva staccarsi dal Consorzio. MIRAMDA Perché siamo stati abituati male per dieci anni, però nel Vimercatese gli amministratori adesso pagano 1850 lire pro-capite e poi sono tutti ufficiali e documentati e nel 2001 sarà 2050 lire. E' un servizio che naturalmente gli amministratori hanno visto che paga in termini di immagine e di servizio. Mi permetto di dire la solita cattiveria da bibliotecaria, guardate che gli aumenti o le diminuzione da parte dei politici, sono sempre rapportati alla convinzione, alla volontà e alla professionalità dei bibliotecari. Devo dire che per esempio ci sono delle realtà (come Vanzago) dove pagano più di 700 lire per abitante, a Vanzago pagano 1800/2000 lire, perché se si fa la somma quota fissa più quota variabile, per esempio nella loro realtà diventa più alta. A Cinisello invece - Pag. 8 di 52

9 il carico della quota fissa su abitanti è molto più basso, quindi anziché 700 lire pagano 800 lire per abitante. C'è una situazione di questo genere, quindi probabilmente una riflessione sulle tariffazioni andrà fatta. Tra l'altro volevo anche un po' dirlo prima quando parlavamo di magazzino centrale, in fondo vorrei che lo coglieste voi ma lo faceste cogliere anche ai vostri amministratori e ai vostri sindaci, il Consorzio si è costituito sulla base di un patto di servizio che sostanzialmente assicurava la fornitura di 3-4 servizi base, che erano l'automazione, la catalogazione, il prestito e quell'acquisto di quella piccola quota di contributo regionale centralizzato. Stiamo muovendoci, stiamo andando in una direzione in cui con le stesse risorse cominciamo a fornire molti più servizi di prima. Questa cosa bisogna in qualche modo che facciate lo sforzo di venderla ai vostri amministratori, di fargliela pesare, perché altrimenti finisce che danno tutto per scontato e con l'ingresso dei nuovi comuni qualcuno ha già anche detto perché non si abbassano le quote, visto che appunto entrano nuovi comuni, portano nuove risorse. Attenzione, che se dovessimo perdere questa battaglia dei nuovi servizi, rischiamo di essere chiusi in un angolo senza più nessuna possibilità di crescita, quindi bisogna che ai nostri amministratori - noi cercheremo di fare lo sforzo di dare una comunicazione anche ai sindaci facendo capire che cosa è cambiato oggi da prima - però ognuno di voi deve fare un lavoro con i propri amministratori spiegando questa cosa. Su questo spazio catalogazione e punto centrale di acquisto, ci stiamo muovendo in termini sperimentali; anche qui l'idea è quella di sviluppare qualche servizio per aiutarvi nel trattamento del libro a livello centrale, con qualche distributore grossista stiamo ragionando nei termini che se più biblioteche di voi concentreranno gli acquisti in un unico punto, o attraverso noi come Consorzio o attraverso un unico soggetto esterno, ci potrebbe essere la possibilità che una parte dello sconto, voi quasi tutti acquistate al 25-26% di sconto, abbiamo verificato che se concentrassimo i nostri acquisti forse potremmo arrivare al 30%. Vorremmo verificare la possibilità che questo 5% in più venga girato al Consorzio per finanziare un'attività di preparazione del libro, mi piacerebbe essere in grado di sviluppare dei servizi di preparazione del libro. Il flusso dei libri, a differenza di quello che avviene ora, che è fornitore in singola biblioteca, in biblioteca il libro viene cercato in banca dati, preparato, trattato, poi quando non si trova viene mandato al centro per la catalogazione e poi torna indietro, il flusso potrebbe essere rovesciato: dal fornitore al centro, tutte le attività di preparazione al centro e poi arriva in biblioteca già pronto. Su quale livello di preparazione si tratta di capire, se solo con una ricerca in banca dati, oppure anche con l'etichetta da esporre, oppure con la timbratura. Insomma si tratta di capire qual è il livello e sperimentare i servizi, però certamente possiamo rendere automatici tutti i lavori di confronto con la banca dati, se ogni libro che arriva noi andiamo ad acquisire il codice ISDN dell'editore, possiamo trattare il libro molto più facilmente che non andandolo a cercare manualmente sul terminale, questo è già stato catalogato o no lo aggrego oppure no. Quindi ci possono essere fasi di lavoro che vi sollevano anche da attività manuali che fate nelle singole biblioteche, questa però è una fase e consentiteci di fare qualche sperimentazione. Cercheremo di sviluppare qualche attività, qualche progetto, lo - Pag. 9 di 52

10 sperimenteremo e poi ne parleremo insieme, ma questo è un obiettivo di servizi da collocare dentro a questo centro. MIRANDA Sul problema della concentrazione in un unico modo di acquisto dei libri, non è sicuramente una difesa di un distributore piuttosto che di un altro, sicuramente andare ad acquistare tutti insieme in un unico punto rende visibili le biblioteche nei confronti degli editori. Questo ve lo dico per esperienza che noi come gruppo di lavoro abbiamo fatto con il gruppo ragazzi. Il fatto che quasi tutte le biblioteche o molte acquistano presso la Libreria dei Ragazzi o la Edigros, ha fatto sì che i grossi editori italiani si sono accorti dell'uscita di questo fascicolo e vi assicuro che non è poco, anche se poi la somma non è poi così consistente, se andate a sommare ogni fascicolo costa mediamente un milione, però vi assicuro che questo ha avuto un grandissimo effetto nei confronti del mondo editoriale. Altro partner col quale credo che le biblioteche debbano assolutamente interagire da pari e non da succube o passivamente nei confronti del mondo editoriale, questo fatto potrebbe non solo avere semplicemente una funzione di sconto e quindi di avere delle risorse finanziarie in più, ma è proprio un riconoscere la figura o comunque il ruolo delle biblioteche e quindi il ruolo dei bibliotecari da pari nei confronti dell'editore. Ecco perché ritorna ancora quell'altra figura a cui accennavo prima, di essere proprio di pubbliche relazioni con gli editori, vi assicuro che certe nostre, sempre rispetto al gruppo di lavoro dei ragazzi, possiamo oggi, dopo dieci anni, possiamo permetterci e siamo ascoltati proprio perché siamo bibliotecari nei confronti dell'editore. Certe cose se non ci piacciono finalmente gliele possiamo dire, certe cose trattate male glielo diciamo che non li ospitiamo perché non sono valide, non solo perché non ci piacciono personalmente, motivando l'esclusione o la non accettazione, e questo ritengo sia un elemento estremamente importante. Concordo pienamente con Miranda su questo discorso e devo dire che tutte le volte che ci muoviamo nel mercato del libro, della distribuzione, segnalando la possibilità di organizzare questo gruppo di acquisto troviamo sempre un grande interesse e non solo per quello che economicamente rappresenta questo gruppo di acquisto. MIRANDA Dobbiamo fare un momento una riflessione, perché guardate la Mondadori, la Salami, la PM e il gruppo Elle, dei nostri libri segnalati fanno una tiratura autonoma quando ne fanno ventimila copie, che per il mercato italiano non è poco. Vi assicuro che non è poco, per cui non sottovalutiamoci più di tanto. Anche se, adesso, obiettivamente, vedevo dei dati e delle librerie in posti centrali di Milano, sono capaci anche di fare quindici miliardi di fatturato di libri. Noi, tutti insieme, facciamo un miliardo e duecento milioni. Quindi rappresentiamo il quindicesimo di una grande libreria milanese. Siamo ancora lontani da risultati molto visibili, però siamo sempre a un miliardo e due. - Pag. 10 di 52

11 MIRANDA Anche perché complessivamente il problema culturale nei confronti del libro, anche noi siamo responsabili della non lettura in Italia, facciamoci la nostra parte, compriamo troppo poco, abbiamo troppo pochi soldi a disposizione, e ci diamo poco da fare per avere più soldi, perché guardate che la gente legge molto di più di quanto non si pensi. A me quando capita di andare dalla mia amica Antonella nella Libreria Garzanti, la media delle persone che entrano e che acquistano è di circa lire, non sono le trenta-quaranta mila lire. Guardate che potremmo benissimo e dovremo diventarlo se ci crediamo, forse bisognerebbe far sì che certe risorse che investiamo in una cosiddetta promozione alla lettura, certe altre cose andrebbero veramente orientate nell'acquisto del libro. Siamo al secondo punto: spostamento AS400. Sapevate come era la situazione, che il nostro AS400, un po' asfittico, arrancava già così, quindici biblioteche nuove dentro l'avrebbero massacrato, quindi abbiamo trovato una soluzione decisamente soddisfacente, che è quella dell'utilizzo della macchina del Comune di Lainate; una macchina molto potente, dieci volte più potente di quella che abbiamo adesso, quindi mi aspetto delle grandi performance dalla macchina con questa soluzione. Tra l'altro, c'è un aspetto importante che vorrei sottolineare, questa decisione, questa scelta sottolinea anche un'altra cosa, che le strutture pubbliche oggi sono state capaci di sviluppare dei servizi che si misurano anche con il mercato privato, cioè nell'offerta dei servizi che abbiamo cercato, l'offerta pubblica è stata la più conveniente, la più efficace e ci consente di far tornare, perché noi pagheremo al Comune di Lainate, tra l'altro pagheremo in servizi e non in denaro, metteremo una rete per un quartiere decentrato di Lainate, pagheremo quindi per questi servizi e paghiamo a uno dei nostri soci e ad una struttura pubblica, quindi in qualche modo le ricchezze e le risorse rimangono in ambito pubblico e possono essere rivalorizzate. A parte questo principio che mi sembrava utile sottolineare, adesso siamo nella fase di spostamento e siamo in attesa che Telecom ci dia le linee, nel senso che abbiamo fatto tutte le prove, con Skemalog e con il Comune di Lainate, lo spostamento funziona, i programmi funzionano, abbiamo chiesto dall'inizio del mese di febbraio alla Telecom lo spostamento delle linee e siamo in attesa. Possiamo quindi rendere tutto effettivo nel momento in cui queste ci verranno date. L'ultima proposta di Telecom di settimana scorsa, che è in grande difficoltà, visto che la stanno comperando, è stata quella di - senza attaccare nuove biblioteche - spostare l'attuale stazione da Novate/Skemalog a Lainate e poi una volta fatto questo spostamento di cominciare a collegare le nuove biblioteche. Io ho detto che forse può essere accettabile per le biblioteche di Legnano e Parabiago che stanno entrando, lo è di meno per le biblioteche di Cesate, Senago e Solaro, con le quali ci eravamo impegnati a partire molto prima di quanto non stiamo facendo, per cui per loro stiamo studiando una soluzione per mettere provvisoriamente delle linee ISDN per servire queste tre biblioteche. Nel frattempo ci stiamo misurando nella verifica delle nuove linee di trasmissione dati per la realizzazione della nostra intranet, io credo di avervi già cominciato dall'anno scorso, ma quelli nuovi forse non l'hanno sentito, a martellarvi su questo concetto - Pag. 11 di 52

12 delle linee di trasmissione dati. Voler mantenere l'on line sul nostro territorio con le offerte Telecom non ci è possibile, i costi sono troppo elevati e noi dovremmo rinunciare all'on line e trovare un'altra architettura, quindi se vogliamo mantenere questo modello, che peraltro io personalmente, ma credo sia largamente condivisa, lo concepiamo come un modello che oggi sul mercato è indispensabile (oggi si parla di collegamento con banche dati, di collegamenti on line, dell'informazione che viene distribuita ovunque essa si trovi), se vogliamo misurarci con questo modello, dobbiamo misurarci con le nuove soluzioni di linee di trasmissione dati che, giusto per dare un'informazione tecnica, sono linee con tecnologie che si chiama HDSL, quindi non distribuita da Telecom, noi prendiamo delle vecchie linee di poco conto da Telecom, comperiamo dei modem noi e li facciamo andare a grande velocità, questo è sostanzialmente il meccanismo, e questo ci consentirà di proporci, di presentarci sul nostro territorio con delle soluzioni di trasmissione dati, molto innovative, che potremmo offrire anche ad altri soggetti pubblici e privati. Noi stiamo per far partire una lettera per offrire a tutti i Comuni che stanno aprendo lo sportello alle Imprese, la possibilità di accedere e di usare le nostre linee per offrire i servizi. Quindi, in questo momento di spostamento della macchina e di tutte le linee dalla Skemalog di Novate al Comune di Lainate, ci stiamo misurando anche con le nuove linee di trasmissione dati. I tempi: non sono in grado di darveli con precisione, perché sono subordinati alle disponibilità di Telecom. Per coloro che sono già collegati il tutto dovrebbe essere trasparente, cioè chi è già collegato adesso, l'unico disagio potrebbe essere quello che nel momento in cui realizzeremo lo spostamento reale, ci sarà un giorno di fermo, potrebbe essere un sabato, un lunedì, si tratterà di vedere quando sarà effettuato. Potrebbe essere ragionevolmente un lunedì, vi chiederemo fra l'altro di fare delle prove, perché prima di staccare la spina da una parte e di attaccarla dall'altra, l'attaccheremo provvisoriamente sulla nuova macchina e vi chiederemo di fare delle prove con la nuova macchina per vedere se tutto funziona, si tratterà comunque di 2-3 ore di prova, se funzionerà tutto allora staccheremo realmente la spina dal vecchio elaboratore e la mettiamo su quello nuovo. Questo è il meccanismo. Per le biblioteche già collegate, quindi, non dovrebbe esserci problema, il tutto dovrebbe essere assolutamente trasparente salvo questo giorno di disagio. Quando questo avverrà non lo so, nel senso che io ho chiesto a Telecom che avvenga entro la fine di febbraio, faranno il 26 l'incontro fra tecnici per la definizione delle linee, per cui adesso come nuova scadenza spero sia il 15 marzo. Nel frattempo però c'è il problema della fornitura delle linee alle nuove biblioteche che entrano, Telecom ha detto: prima facciamo lo spostamento poi l'installazione delle nuove linee. Si tratterà di verificare, sulla base della nostra forza contrattuale, la possibilità di ottenere un anticipo sui tempi, nel caso non avessimo alternativa per andare avanti così, abbiamo comunque determinato di utilizzare una soluzione temporanea per le sei biblioteche dell'ex sistema di Garbagnate, perché sono quelle con i quali abbiamo un patto di servizio di più vecchia data e con le quali ci sentiamo più impegnati a offrire e a fornire il collegamento. Ricordate che questo è il passaggio provvisorio. Già che ci sono, però, se non ci sono domande (ma interrompetemi se ci sono), vado - Pag. 12 di 52

13 avanti, è il passaggio provvisorio per arrivare alla nuova configurazione che sarà la scelta di un nuovo software, che dovrà sostituire l'attuale software che utilizziamo sul AS400, dovrà sostituire il software che utilizzano a Garbagnate e sostituirà, almeno temporaneamente, il software che utilizzano a Legnano. A Parabiago non utilizzano nulla e quindi lì metteranno il nuovo. In questa fase transitoria e poi transitoria fino a quando? Adesso ci stiamo ponendo l'obiettivo di agosto, perché questo passaggio richiederà non un giorno di fermo ma qualche giorno in più e quindi pensiamo opportuno collocarlo in periodi di scarsa attività delle biblioteche e quindi dovrà essere necessariamente agosto; se perdiamo il treno di agosto, bisogna che a questo punto saltiamo fra Natale e Capodanno, nei momenti in cui è più probabile che le biblioteche siano chiuse, ma è chiaro che cerchiamo di ottenere questo obiettivo di agosto per non rinviare troppo in là nel tempoa. In questa fase che cosa faremo? Abbiamo detto che portiamo l'ufficio di catalogazione dalla catalogazione su AS400 in formato Tin-Lib. Perché? Peché questo ci consente: 1) di cominciare a costruire una nostra cultura delle nostre persone alla gestione di strumenti di catalogazione più evoluti, tipici del mercato che noi non stiamo utilizzando e quindi costruiamo la nostra cultura; 2) perché questo strumento ci consente di gestire meglio tutte le fasi di fusione dei cataloghi che in qualche modo dobbiamo acquisire, a cominciare da Legnano che ha già tutta la base dati su Tin-Lib, ese noi passiamo su Tin-Lib diventa assolutamente più semplice procedere alla fusione con la loro banca dati. Tin-Lib perché? L'avevamo detto ma vorrei ricordarvelo. Tin-Lib perché due-tre anni fa l'intersistema con il contributo sostanzioso della Provincia di Milano, investì in un programma di interfaccia tra AS400 e Tin-Lib, allora venne fatto un programma che poi non fu più utilizzato e messo nel cassetto, adesso lo abbiamo tirato fuori, l'abbiamo usato, le prove sono già state fatte, abbiamo già visto degli esempi, ha funzionato bene il passaggio tra Tin-Lib e AS400 e in questa fase deve funzionare anche per tornare indietro non solo da AS 400 a Tin-Lib, ma da Tin-Lib ad AS400, quindi deve andare avanti e indietro e quindi per questa ragione abbiamo scelto Tin-Lib. Quindi, Tin-Lib per questa ragione ci consente di far crescere il nostro personale, ci consente di gestire meglio le fasi di unificazione dei cataloghi, ci consente di parlare meglio con realtà appunto come quelle di Legnano, ci consente di gestire in questa fase qualche biblioteca - Cinisello in particolare ma anche altre avevano espresso questo bisogno - volevamo comunque degli strumenti di interrogazione più evoluti di quelli che abbiamo avuto finora, e il passaggio a Tin-Lib ci consente di fare questo. In settimana verrà installato questo nuovo server a Cinisello, che consentirà di avere una batteria di quattro personal computer che interrogheranno la base dati del Consorzio, quella presente su AS400 in un formato e con strumenti assolutamente straordinari di interrogazione, che noi finora non ci siamo mai sognati, che è l'opac di Tin-Lib, è un OPAC allineato con il mercato molto evoluto, ha tre livelli di ricerca, è in formato browser Internet, quindi è in un formato che tutti conosciamo, tutti abbiamo avuto la possibilità e l'opportunità di vedere che faccia ha internet, e quell'opac ha quella faccia lì. Questo significa che tutti coloro, tutte le biblioteche che hanno un po' di risorse, perché quello che sta facendo Cinisello è un - Pag. 13 di 52

14 investimento suo, ha investito delle proprie risorse per comperare 4 PC, un server, fare una rete (noi gli abbiamo solo il software e gli stiamo facendo l'installazione), poi in realtà la formula - ve lo dico - è una formula di affitto, nel senso che loro non hanno comprato nulla, hanno preso in affitto dal Consorzio questa struttura, abbiamo comperato noi le macchine e gliele mettiamo giù ma sono pagate da loro, cioè con risorse di Cinisello. La stessa cosa che stiamo facendo con Novate, ma qui non ha su il catalogo e lo possiamo a mettere in seguito, lì ha solo il gestore centralizzato di prodotti multimedialim di CD ROM. Stessa cosa stiamo facendo con Novate, quindi è una formula che possiamo anche realizzare per altre biblioteche che avessero risorse da investire, cioè il Consorzio si fa carico di acquistare le macchine, installarle, fare la rete, installare il software e far tutto quello che è necessario per rendere evoluto il sistema di interrogazione. Quindi cosa succederà a Cinisello in questo caso? Avranno una batteria di 4 PC, che interrogano una base dati locale che verrà aggiornata tutte le sere, via linea di trasmissione dati, che gli darà la descrizione dei libri, gli dirà dove si trovano e abbiamo mi sembra anche deciso che gli dirà se sono in prestito o no, anche se queste informazioni del prestito non è - come potete immaginare - aggiornata, perché ad oggi l'informazione del prestito è aggiornata solo su AS400. Questo però in qualche modo dovrebbe dare un'informazione di più all'utente, anche se saprà o sarà avvisato che quello che vedrà lì non corrisponde a quello che realmente succede in quel preciso momento sulla banca dati, perché è aggiornata alla sera prima, però gli da già un'informazione se il libro era o meno in prestito, potrà da quanto tempo è in prestito e quindi valutare se c'è una certa probabilità che sia già tornato oppure no. Contemporaneamente, a Cinisello come da tutte le altre parti, ci saranno terminali collegati alla banca dati AS400, che invece avrà nel vecchio modello, i dati sempre completamente aggiornati. Cosa succederà nella circolazione dei dati? Le catalogatrici lavoreranno su una serie di PC staccati dalla AS400, loro non saranno più a lavorare in diretta sull'as400, catalogheranno tutto il santo giorno, facendo come formichine questo importantissimo lavoro di descrizione dei libri, alla sera questa descrizione verrà riversata sull'as400 e quindi la catalogazione verrà aggiornata solo una volta al giorno, alla sera, con il processo di scarico, e quindi dal giorno dopo tutti vedranno i libri disponibili per l'aggregazione. Le aggregazioni si continueranno a fare in questa fase sempre su AS400, quindi ognuno che ha il suo terminale AS400, quando ha comperato un libro e vede che il libro è stato catalogato, lo aggregherà come prima, questa aggregazione poi verrà riportata di nuovo sul formato Tin-Lib per aggiornare la base dati di Cinisello o chi altro vorrà avere base dati analoghe e la base dati di Internet. Dal mese di marzo avremo pubblicato anche il catalogo su Internet. Su Internet in questa fase non pubblichiamo anche il prestito, ma solo la localizzazione, ma questa localizzazione, quindi sapere se una biblioteca ce l'ha o no questo libro, questo dato lo avremo solamente attraverso il lavoro che voi farete dai terminali. Quando voi acquistate i libri guardate sul terminale, se il libro è stato catalogato lo aggregate, questa aggregazione viene trasferita sulla base Tin-Lib e da lì verrà trasferita a Internet e a Cinisello o a chi altro vorrà questo tipo di installazione temporanea in questa fase. - Pag. 14 di 52

15 Questo può sembrare un po' complesso, lo è molto dal punto di vista tecnico organizzare il tutto però in realtà non è così complesso. Il lavoro un po' per tutti rimarrà trasparente, l'unico svantaggio che possiamo segnalare che si coglierà, è che anziché vedere la catalogazione del libro immediatamente, come succede adesso (Gabriella cataloga alle 11,47 un libro, alle 11,47 e un secondo è visibile sulla rete), quindi anziché vederlo adesso lo si veda alla sera o il giorno dopo. Questa sarà l'unica differenza che avremo in questa fase. Se ritenete che i tempi sono troppo lunghi, possiamo anche ipotizzare un scarico a metà giornata e uno scarico alla sera. Per Legnano succederà così: che faremo la fusione del catalogo con Legnano sulla base dati Tin-Lib e da lì la riverseremo automaticamente, per cui ci sarà il giorno in cui faremo la fusione in cui tutti i colleghi vedranno ingrandirsi la propria banca dati di opere improvvisamente, in una notte sola, non saranno catalogazioni che Maria e Gabriella avranno fatto in una notte sola, ma sarà la fusione di Legnano e Legnano disporrà di un collegamento alla banca dati nel proprio PC, quindi non con un terminale ma con il proprio PC, sarà collegato alla banca dati e ci sarà una sessione di lavoro che in questa fase prevediamo semplicemente come interrogazione sulla banca dati e questo fino a quando in agosto prenderemo un programma unico. In agosto voi metterete a riposo il vostro Tin-Lib, useremo questo programma unico che avremo per tutti quanti e lavoreremo insieme con un'unica banca dati centrale. Fino a che non sarà così, voi lavorerete con due sessioni di lavoro, i vostri utenti quando vorranno vedere i libri dovranno interrogare la banca dati complessiva, che conterrà i vostri e i nostri. Poi invece i prestiti li dovrete fare sulla vostra banca dati locale. INTERVENTO (DONNA) Quindi diciamo che avremo la possibilità di avere il catalogo generale a breve, non dobbiamo aspettare agosto. Bisogna aspettare Telecom, ma non agosto, spero entro marzo. INTERVENTO (DONNA) Poi noi come sistema abbiamo bisogno che voi ci spieghiate bene. Questo assolutamente sì. INTERVENTO (DONNA) Noi abbiamo ancora il nostro comitato tecnico, perché la nostra convenzione prevede che comunque noi restiamo ancora sistema e quindi in questo caso magari è anche più semplice, perché noi potremmo come comitato tecnico incontrarci con voi in una sede diversa da questa perché agli altri importa relativamente, noi non conosciamo niente di tutti i vari servizi, oppure li conosciamo a livello generale. Certo, questo costituirà un progetto a sé stante, quindi verrà affrontato, però ribadisco che in questa sede tutti i bibliotecari di tutti e due i sistemi sono sempre invitati. INTERVENTO (DONNA) - Pag. 15 di 52

16 Era semplicemente perché in questa fase di introduzione, noi non siamo a conoscenza esattamente di come funzionano praticamente tutti i servizi, quindi forse occorrerà fare una mini riunione. Bisognerà anche prendere qualche decisione in più tutti insieme, perché uno dei problemi che abbiamo, è quello del rapporto con gli utenti, nel senso che per fare un prestito interbibliotecario, l'utente deve essere descritto, deve essere inserito, allora nell'inserimento dei vostri libri sulla banca dati, bisognerà anche inserire gli utenti, voi ce li avete registrati e non dovrebbe essere un problema, come Legnano, ma le altre biblioteche non ce li hanno e questo era un punto che volevo anche in qualche modo buttare lì, non so se faremo in tempo, vorrei incominciare a buttare lì una sorta di provocazione che però possa essere una riflessione. Che forse potremmo essere maturi per ragionare nei termini di una unica banca dati con tutti gli utenti a livello di Consorzio. Cominciano a esserci dei problemi, l'utente che si iscrive da una parte e abita dall'altra, ma è iscritto da una parte, il sistema non accetta un utente doppio perché abbiamo voluto evitare una ridondanza di iscrizioni e quindi il sistema non accetta un utente doppio. Quindi un utente che era iscritto da una parte non viene accettato dall'altra, comincia ad esserci qualche problema adesso. Un'ipotesi - è un punto successivo, tra l'altro era anche un po' legato a ragionamenti che potevano essere fatti sui regolamenti, sulla tipologia dei servizi che facciamo - ve la butto lì ma direi che poi magari la riprendiamo, l'ipotesi potrebbe essere quella di considerare l'iscrizione alle biblioteche non come le iscrizioni alle singole biblioteche, ma come l'iscrizioni al Consorzio e poi tutte le analisi sull'efficacia dei servizi della biblioteca vengono fatti sulla base della residenza, cioè uno si iscrive al Consorzio, va dove vuole, è un utente del Consorzio, circola va e viene dove vuole, e poi le analisi di efficacia del lavoro delle biblioteche, viene fatto sui residenti e su quello che succede tra i prestiti che i libri di una certa biblioteca portano agli utenti di tutti gli altri Comuni. Se Legnano presta i libri oltre che ai propri utenti anche a tanti altri, dovrà fare delle riflessioni, ma qui dovremo lavorare in termini di un approfondimento dell'analisi di efficacia del nostro lavoro; qui balbetterei solamente se andassi avanti su questo terreno e quindi lo lascio al gruppo del pomeriggio, tra l'altro coordinato da Rino, eventualmente un approfondimento di questo problema. Sul piano tecnico credo potrebbe essere interessante ragionare nei termini invece di un'unica grande banca dati, che tra l'altro - e qui un'altra verifica da fare - potrebbe pescare su una disponibilità di nomi che ci arrivano dalle anagrafi, perché ho visto che con alcuni comuni che stanno entrando, ho visto con Nerviano l'altra volta, loro dovrebbero mettersi lì e inseire o utenti, in certi casi potrebbe essere più semplice caricarsi in maniera automatica tutta l'anagrafe di Nerviano e ogni volta che un utente fa un prestito lo si pesca, a quel punto diventa davvero utente della biblioteca, viene configurato come soggetto che utilizza i servizi e ha una sua configurazione, bisogna un po' capire tutti i problemi di privacy e quant'altro. (Intervento fuori campo voce) Si può davvero ragionare, adesso è un'idea proprio ancora elementare, ancora un po' da definire e da sgrossare per cui - Pag. 16 di 52

17 sicuramente bisognerà che ne riparliamo in qualche modo, ma davvero il discorso è il cittadino di un certo territorio che ha utilizzato realmente i servizi; quello è quello che siamo andati a servire e quello è il soggetto portatore di diritti. (Intervento fuori campo voce) Il software certamente deve avere anche tutte queste informazioni, perché anche uno che abita a Rho e lavora a Bollate e gli è più comodo andare a prendere il libro a Bollate, deve poter dire "io voglio un prestito interbibliotecario di un libro che mi arriva da Cinisello, io sono un utente di Rho ma lo voglio a Bollate", quindi il nuovo modello di prestito interbibliotecario deve indicare anche dove lo vado a ritirare questo libro. MIRANDA A me pare che questa configurazione di un'unica banca dati o comunque di un unico elenco di utenti del Consorzio sia una cosa da perseguire. Prima di tutto perché dobbiamo pensare, secondo me, nonostante che l'organizzazione territoriale e i servizi così come sono dati alle persone in Italia, sono legati ai Comuni e questo è un dato che personalmente ritengo ormai superato, però il fatto che c'è un Consorzio che supera e che coordina le singole amministrazioni comunali, sia un dato estremamente positivo e quindi da conseguire. Quindi, la gestione del prestito, l'utilizzo del servizio da parte del lettore in quanto lettore prima ancora che cittadino legato ad un territorio, a mio avviso è una strada che la storia ci chiama ad attuare, quindi va benissimo. Che poi il mio lettore, il suo lettore, il lettore qua, il lettore là, viene superato dal fatto secondo me che tutte le amministrazioni comunali pagano al Consorzio la stessa quota, quindi questo problema del servizio a tutti, secondo me dal punto di vista amministrativo legale rimane decisamente superato. L'altro fatto poi di inserire, al di là delle leggi sulla privacy che tutti i giorni vengono tirate fuori a secondo di come è conveniente, per esempio lo scaricare le singole anagrafi già predispone due tipi di valutazione: prima di tutto da parte della singola realtà territoriale quanta è la gente che si iscrive o non si iscrive, fare un minimo di identikit dell'utente, del lettore, non solo a livello del singolo territorio ma poi a livello di Consorzio, l'altro è anche proprio di mettere un pochino in atto, mi viene in mente il problema dei pazienti morti che hanno il servizio, per cui già di utilizzare un unico strumento informativo, che è l'anagrafe dei singoli comuni, per altri servizi, a me sembra estremamente positivo. L'altro è certamente il discorso prestito interbibliotecario, ma ancora una volta che senso ha prestito interbiblotecario? Sicuramente bisogna darsi delle regole, dei regolamenti di che cosa si presta, quanto si presta e per quanto tempo si presta al singolo utente. Poi la gente circola, è anche vero però che va valutato ancora una volta, secondo me, forse se ha ancora senso o non ha più senso la localizzazione del singolo lettore, se rappresenta ancora una sorta di caratteristica locale o se con tutti i movimenti che la gente oggi ha si perde. Questo è sicuramente da tener presente, io mi ricordo che è stata una battaglia persa quando è stato fatto, in occasione del convegno che è stato fatto a Brugherio su la biblioteca e il suo utente, l'idea di liberalizzare il prestito legato da tutta una serie di pastoie burocratiche, non si è riusciti, però sicuramente anche questa è una strada da perseguire, perché credo che non si possa - Pag. 17 di 52

18 ancora una volta penalizzare l'utente, il cittadino, per un disservizio che sta a monte. Molto probabilmente i 30 giorni o i 15 giorni sono legati non tanto al lettore, ma quanto alla indisponibilità da parte della biblioteca di essere un servizio, quindi di offrire tutte le necessarie informazioni a tutti quanti sullo stesso piano. A me pare che questa sia una strada interessante da perseguire e come modello eventualmente da proporre ad altri. Anche perché Tin- Lib ce l'hanno anche tante altre biblioteche della provincia di Milano, per cui un'ipotesi di collegamenti naturali fra delle stesse situazioni, potrebbe essere estremamente interessante. Tra l'altro anche questo discorso dello scaricare, adesso ci saranno un sacco di problemi con le anagrafi, però sottolinea un aspetto: che tutti i cittadini sono portatori del diritto dell'utilizzo di questo servizio e noi è a loro che ci rivolgiamo. Poi vengono o non vengono è un altro discorso, ma li abbiamo lì e quando vengono sono già pronti, lo recuperiamo subito. Non so se sarà possibile, io lo dico senza aver fatto nessuna verifica. Lo proporremo sicuramente soprattutto con la disponibilità poi dei nuovi server che saranno anche più potenti e che ci consentiranno di gestire questa banca dati anche di persone, si tratterrà insomma di vedere. Scusate, è chiaro tutto il percorso del processo dei dati, di trasformazione, come siamo strutturati, cosa sta succedendo? Ci sono dei dubbi? Mi rendo conto che ogni volta che ci vediamo vi do informazioni che sono a volte un po' tecniche, astruse e po' complesse. (Intervento fuori campo voce) Un problema che è emerso con una delle ultime interruzioni, quando Skemalog ci chiese di spegnere tutti i terminali per poter procedere ad una configurazione, da quello che mi aveva detto Diego, una cosa che è successa è che molte biblioteche hanno spento semplicemente tirando su l'interuttore, non posizionandosi in "immettere parola d'ordine" e poi spegnendo regolarmente come si fa alla sera. Cosa succede alla macchina, che sembra stupida, ma non lo è così tanto, quando l'elaboratore vede che dei terminali si spengono improvvisamente, lo interpreta come un errore o un'interruzione e si dà da fare per tentare di ripristinare la linea. Il tentativo di ripristino della linea è un'attività che richiede all'elaboratore un sacco di risorse e di energia, di capacità di elaborazione, e quindi diminuisce la velocità con cui serve le altre attività che sta facendo, quando succede con un terminale o due è ancora accettabile, su terminali collegati pazienza, ma se accade che biblioteche spengono brutalmente, l'elaboratore va in tilt, impazzisce, perché tenta disperatamente di far partire tutti gli altri e si mette in una situazione di lentezza mostruosa. Questo passaggio - mi dicevano in Skemalog ed anche Diego - che ha provocato il doppio del tempo proprio perché la macchina a quel punto non riusciva più a muoversi perché tentava di recuperare tutti quelli che erano stati spenti brutalmente, quindi vi prego, ditelo anche alle persone che operano sulla macchina e che stanno prestito. Punto successivo: installazione stazioni Internet. - Pag. 18 di 52

19 Questo riguarda 15 di voi, anzi 14. Rho ne ha prese due. Avete visto sono state consegnate quelli che c'erano il lunedì, gli altri le abbiamo tenute noi nel nostro magazzino e le andiamo a consegnare in questa settimana. Domani viene installata la prima macchina a Lainate e subito dopo installeremo tutte le altre. (Intervento fuori campo voce) No, l'avevamo portata su in prova, poi dopo la riportiamo con le altre. Sapete che le linee sono state richieste da noi tutte quante e ci sono tutte. La configurazione del servizio è questa: ci sono queste macchine, c'è la linea che è stata chiesta dal Consorzio, ci sono gli abbonamenti Internet chiesti dal Consorzio, le macchine funzionano con le tessere, alcune delle quali vi vengono distribuite adesso perché voi bibliotecari prendiate un po' la mano. Contemporaneamente, con il materiale di oggi vi è stato distribuito il programma del corso Internet che stiamo organizzando per tutto il Consorzio, quindi anche per Parabiago e Legnano chi lo volesse fare. Si tratta di un corso molto impegnativo, sapete che per navigare su Internet normalmente si fanno dei corsi di due mezze giornate, con due mezze giornate uno naviga su Internet, non è una roba complicata, noi invece abbiamo fatto un corso da 60 ore, quindi molto impegnativo. Perché? Perché abbiamo voluto anche fare uno sforzo per dare a tutti quelli che lo fanno, un minimo di vocabolario di inglese, quindi sarà un corso che privilegerà anche la conoscenza della lingua, una sorta di corso di Internet in inglese. Ce ne saranno due, uno per chi non ha mai sentito una parola in inglese, ha studiato il francese o quant'altro e quindi potrà fare questo corso elementare, e l'altro invece per chi qualcosa di inglese ha masticato e desidera avere qualcosa di più. Sappiate che questo secondo corso comunque sarà elementare, cioè il primo per chi non conosce niente e il secondo elementare, non prevediamo di fare corsi complessi, però l'obiettivo che ci proponiamo è: alla fine del corso che abbiate nel vostro bagaglio un minimo di dizionario di inglese per poter viaggiare sulla rete, perché prima o poi anche se ormai i siti italiani sono tanti, ma prima o poi avrete la necessità di masticare un po' di inglese. Come vedete, è un programma abbastanza approfondito perché vi dà tutti gli elementi per capire, il programma è uguale per i due corsi, in uno il carico della lingua sarà più elevato, nell'altro meno elevato, che vuol dire che chi insegnerà tendenzialmente cercherà di parlarvi in inglese, nel primo corso invece no vi parlerà in italiano, nel secondo cercherà di parlarvi anche un po' in inglese, per aiutarvi un po' a conoscere la lingua. Il luogo presumibilmente o quasi certamente sarà Bollate, perché c'è la possibilità di farlo anche a Lainate, a Lainate c'è uno spazio dove ci sono i PC per poter fare il corso e quindi poter sperimentare direttamente il funzionamento di Internet. Viene fatto così: 10 PC 20 persone, due persone ogni PC, quindi si potrà lavorare sulle tre ore, un'ora e mezza ciascuno, adesso si tratterrà di vedere come. E' per tutte le biblioteche, perché in qualche modo lo facciamo con delle risorse di Consorzio, quindi tutte le biblioteche, le biblioteche che hanno la stazione internet sono tenute a mandare qualcuno, almeno uno lo devono mandare. Dicevo Lainate, perché ha un'aula multimediale che metterebbe a disposizione, però ha due vincoli: uno che è disponibile solo al - Pag. 19 di 52

20 pomeriggio perché è in una scuola, secondo Lainate non è così facilmente raggiungibile, perché non è granché servita dai mezzi, allora volevamo valutare la possibilità invece di collocarla in un posto più facilmente raggiungibile, che è Bollate che è lungo l'asse delle ferrovie Nord, anche se è vero che per la zona di Legnano continua a non risultare comodo. (Intervento fuori campo voce) Anche Bollate ha un grande parcheggio, c'è il parcheggio sotterraneo sotto la piazza, quello a pagamento che è sempre vuoto e costa quattro soldi. Come vedete, quindi, la localizzazione non è ancora stata definita, quello che vi chiedevo era una sorta di preiscrizione, in modo che indichiate i giorni e orari preferiti per poter effettuare il corso, sulla base delle preferenze poi andremo ad organizzare i corsi. MIRANDA Avrei bisogno abbasta velocemente il calendario. Per quello che io vorrei sollecitare, perché tenete presente che a maggio come Provincia (il 18 e 19 di maggio) avremo un seminario sulla letteratura professionale, che secondo me dovrebbe essere frequentato da tutti, indistintamente, soprattutto poi dai Responsabili delle biblioteche. E' una atto di imperio, di autoritarismo il mio, nonostante i risultati negativi da parte dei bibliotecari sulla indagine che è stata fatta dalla Provincia, nessuno o credo uno o due sulle 170 risposte che ci sono pervenute, di necessità, ritengo però che questo sia un argomento che debba essere posto alla attenzione dei bibliotecari, poi magari si scopre che sapete tutto e quindi, va bene, abbiamo sprecato dei soldi, però appunto tenete conto che il 18 e 19 di maggio c'è già questo appuntamento. Ecco perché mi serve il calendario abbastanza velocemente, perchè sono previsti altri due incontri con Lucio Demetrio sul problema degli anziani nelle biblioteche. La biblioteca forse si deve occupare anche di queste persone, visto che si sa che sono il 50% ormai della popolazione. E' tutto da studiare. Invece, scusate, sulle stazioni internet, un elemento sul quale vale la pena di fare qualche riflessione, è il modello di servizio, perché la stazione internet adesso l'avete comperata voi, quindi è di proprietà dei comuni, la linea l'abbiamo presa noi, la connessione con il provider l'abbiamo presa noi, metteremo noi in vendita le schede, quindi incasseremo noi come Consorzio il risultato della vendita di queste schede, vi scaricheremo totalmente da qualsiasi onere e problema di gestione, quindi le schede non vengono vendute in biblioteca, andremo a trovare la tabaccheria, il giornalaio, qualcuno al di fuori della biblioteca a cui lasceremo le schede e poi avviseremo che chi vuol comperare le schede andrà in questo posto, però gli utenti possono accedere ad internet solo con questa scheda a pagamento, a cinquemila lire all'ora. Se il tutto funziona, cioè se si riuscirà almeno ad avere un migliaio d'ore all'anno di utilizzo di questa stazione, nell'arco di tre anni potremmo recuperare le risorse per poter comperare noi come Consorzio a questo punto, un'altra stazione che sostituirà quella che è invecchiata. - Pag. 20 di 52