Le fratture dell epifisi prossimale del femore: prima, durante e dopo

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Beata Palumbo
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1 Le fratture dell epifisi prossimale del femore: prima, durante e dopo Esperienze multidisciplinari per un percorso efficiente ed efficace PROGRAMMA PREDEFINITIVO Coordinatore scientifico: Daniele Clementi 22 marzo 2014 Collegio dei Padri Oblati - Rho

ed efficace PROGRAMMA PREDEFINITIVO Coordinatore scientifico:

2 Con il Patrocinio di: AO Ospedale Civile di Legnano S.L.O.T.O. Sodalizio Lombardo Ortopedici Traumatologi Ospedalieri A.I.T.O.G. Associazione Italiana di Traumatologia e Ortopedia Geriatrica Federazione Nazionale Collegi Infermieri Patrocini richiesti: Provincia di Milano Comune di Rho A.I.F.I. F.I.O.T.O.

3 BREVE PREMESSA: Le fratture del femore rappresentano un evento che aumenta con il crescere della vita media, fino a costituire un importante problema sociale, sanitario ed economico, poiché la frattura si accompagna spesso a un peggioramento della qualità della vita, a un incremento del carico socio-familiare ed a un aumento della mortalità. Le fratture di femore costituiscono pertanto un rilevante problema di salute pubblica e di spesa sociale, specie negli stati con maggiore percentuale di anziani. L'incidenza della patologia è in considerevole aumento e si prevede che per il 2030 in Europa ci saranno circa nuovi casi l'anno. Oggi, grazie a metodiche cliniche e a tecniche chirurgiche sempre più avanzate, tali fratture possono avere una migliore prognosi per la sopravvivenza, consentendo all anziano un precoce ritorno nel contesto sociale, mantenendo una buona qualità di vita. E quindi opportuno definire dei percorsi diagnostico - terapeutici, assistenziali e organizzativi, finalizzati a una corretta e tempestiva gestione del paziente, considerando tutte le problematiche gestionali che possono insorgere. Ne consegue un attenzione sociale a questa patologia in crescita, che colpisce una categoria di persone con fragilità pre-morbose. Traspare così la necessità e l importanza dell interazione in un team multidisciplinare di professionalità mediche, infermieristiche e riabilitative dedicate e specializzate. OBIETTIVI FORMATIVI: Confrontare esperienze multidisciplinari differenti nell ottica del miglioramento dell assistenza erogata e del contenimento dei costi; Analizzare le diverse fasi del percorso diagnostico-terapeutico, assistenziale e riabilitativo favorendo il confronto e l interazione multidisciplinare tra i vari attori; Ipotizzare proposte di miglioramento rispetto ad un progetto politico futuro. METODOLOGIA DIDATTICA: Lezioni magistrali Dibattito

Le fratture di femore costituiscono pertanto un rilevante problema di salute pubblica e di spesa sociale, specie negli stati con maggiore percentuale di anziani.

4 PROGRAMMA Registrazione dei partecipanti Apertura dei lavori: obiettivi del congresso - D. Clementi Saluto delle Autorità: M. Mantovani - Assessore alla Salute Regione Lombardia G. Scivoletto - Direttore Generale ASL 1 E. Maltagliati - Direttore Generale A.O. Garbagnate Milanese C. Dotti - Direttore Generale A.O. Legnano ASPETTI CLINICI E previsto un Open Coffee dalle h alle h SCENA PRIMA: prevenzione in ambito ambulatoriale Moderatore/narratore, voce fuori campo: D. Prestamburgo Epidemiologia A. Russo Prevenzione patologia dell osso da fragilità: l ortopedico P. Bertocco Disturbi degenerativi del snc e snp: il neurologo M. Mattioli Disturbi cognitivi e psico-emotivi: il neuropsicologo L. Marino SCENA SECONDA: dall evento avverso, attraverso la fase di ospedalizzazione, fino alla dimissione dall ospedale Moderatore/narratore, voce fuori campo: P. Ragni Dal primo soccorso al pronto soccorso, personale dell emergenza territoriale e pronto soccorso (rianimatori, triagista, ortopedico) G. M. Vaghi, L. De Filippi, I. Mattana, L. Alberti Valutazione radiologica: il radiologo G.M.Favagrossa

00 alle h 11.30 SCENA PRIMA: prevenzione in ambito ambulatoriale Moderatore/narratore, voce fuori campo: D. Prestamburgo 09.15 Epidemiologia A. Russo 09.

5 11.00 Valutazione e scelta anestesiologica M. A. Orefice Valutazione cardiologica: il cardiologo G. De Angelis Valutazione internistica/vascolare M. Sommariva Valutazione ortopedica e scelta terapeutica: l ortopedico G. Giaffreda Nuovi scenari della medicina rigenerativa S. Marzorati Valutazione infermieristica e gestione del paziente in reparto R. Invernizzi Assistenza nel periodo postoperatorio e controllo del dolore A.Trivellato, M. Sofia Complicanze assistenziali - V. Oltolina Approccio riabilitativo nel post intervento e definizione del percorso riabilitativo alla dimissione: il fisioterapista I. Andreello il fisiatra L. Nido Intervallo per il pranzo SCENA TERZA: dalla dimissione in poi Moderatore/narratore, voce fuori campo: S. Perle Indicazioni terapeutiche alla dimissione la prevenzione secondaria e la gestione delle complicanze : l ortopedico F. Chiodini il farmacologo D. Fornasari Il ruolo del tecnico ortopedico, quali ausili N. Perrino Esperienza di un percorso riabilitativo del paziente presso una struttura geriatrica: il geriatra/fisiatra F. Scotti Esperienza del rientro al domicilio S. Cassioli, M. Barbieri

50 Valutazione infermieristica e gestione del paziente in reparto R. Invernizzi 12.00 Assistenza nel periodo postoperatorio e controllo del dolore A.Trivellato, M. Sofia Complicanze assistenziali - V.

6 ASPETTI GESTIONALI Moderatore/narratore, voce fuori campo: D. Malnis Aspetti medico-legali: il medico legale F.M. Donelli Esperienza organizzativa /gestionale (punti di forza e criticità dello stato attuale) per il percorso ospedaliero del paziente fragile, scelte strategiche aziendali alla luce delle recenti normative regionali M. Carnovali Esperienza organizzativa gestionale (punti di forza e criticità dello stato attuale) per il percorso preventivo e domiciliare del paziente fragile: il responsabile della direzione sanitaria ASL 1 C. Monolo Esperienza organizzativa / gestionale (punti di forza e criticità dello stato attuale) per il percorso del paziente fragile in struttura geriatrica degenziale / residenziale: il responsabile di struttura geriatrica M. Cottino Conclusioni e consegna ECM Fine lavori

7 SEDE DEL CONGRESSO COLLEGIO PADRI OBLATI C.SO EUROPA RHO ( MI ) COME ARRIVARE ALLA SEDE: INFORMAZIONI GENERALI In automobile Da Milano, prendere direzione Torino, prima uscita Rho Fiera, proseguire per Rho Legnano. Al secondo semaforo, girare a sinistra direzione ospedale. Al semaforo seguente proseguite per 100 metri ed entrate nel piazzale sulla destra. Di fronte troverete il portone d'ingresso e sulla sinistra il parcheggio riservato ai congressisti Dall'autostrada Milano - Laghi, uscite a Lainate e proseguite verso Rho. Al 4 semaforo girate a destra, proseguite per 100 metri ed entrate nel piazzale sulla destra. Di fronte troverete il portone d'ingresso. Dall'autostrada Torino-Milano, dopo la barriera proseguite per Milano - Laghi e subito dopo uscite per Rho. Al secondo semaforo, girare a sinistra e proseguire. Al semaforo seguente proseguire per 100 metri e girare a destra entrando nel piazzale troverete di fronte il portone d'ingresso. In treno stazione ferroviaria di Rho sulle linee Milano-Varese, Milano Domodossola, Milano- Torino; oppure mediante il passante ferroviario dalle stazioni minori di: Stazione Garibaldi; Porta Venezia; Repubblica, Porta Vittoria; Lancetti e Certosa. Quindi bus navetta, fermata Santuario. Servizio Autobus dalla metropolitana MM Linea Rossa, fermata Molino Dorino oppure Nuovo Polo fieristico Rho-Pero, navetta per Rho città, fermata Santuario. ISCRIZIONI Iscrizioni gratuite Light lunch 15,00 (I.V.A. compresa) Le iscrizioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti in base all ordine cronologico di arrivo della scheda, che dovrà pervenire alla Segreteria organizzativa via fax o via completa di eventuale prenotazione per il light lunch. (da saldare in sede). SEGRETERIA SCIENTIFICA Graziella Giaffreda Carlo Cardile Paride Bertocco Lorena Magnaghi SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Al secondo semaforo, girare a sinistra direzione ospedale. Al semaforo seguente proseguite per 100 metri ed entrate nel piazzale sulla destra.

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