ANALISI DELLE POLITICHE IN ATTO SULLO

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1 ANALISI DELLE POLITICHE IN ATTO SULLO SVILUPPO LOCALE IN PROVINCIA DI TRAPANI 1

2 Introduzione In questo capitolo si cerca di costruire una breve sequenza ragionata delle politiche di sviluppo nella provincia di Trapani evidenziate negli strumenti di programmazione negoziata e sviluppo locale presenti sul territorio. Dallo "intervento straordinario", che certamente oggi non suscita alcun sentimento nostalgico, ai possibili interventi per rafforzare la rete di uno sviluppo che cessi di essere subalterno e dipendente, attraverso "l'elaborazione di un quadro di interventi possibili orientati non da una dispersione a tappeto, ma da un ragionamento organizzato, da una logica" (cfr. Donzelli, in Ciampi C.A., 1998, La nuova programmazione e il Mezzogiorno, Donzelli, Roma). Obiettivo da perseguire non di certo con una corsa agli aiuti finanziari "a pioggia" visti come un'automatica sorgente di crescita, ma facendo un uso ragionato degli aiuti europei e statali, supportati da un'efficace programmazione, capace di offrire soluzioni riconosciute come essenziali. Una programmazione che si è basata su due gambe: partecipazione attiva dei privati e creazione, da parte dell'operatore pubblico, delle condizioni in cui ai soggetti privati siano facilitati comportamenti virtuosi; tutto ciò contornato da una negoziazione tra operatori pubblici e privati, volta alla realizzazione di accordi, a livello locale, per colmare lo svantaggio tra le aree. Già con la riforma dei Fondi strutturali del 1988, prima, e con quella del 1993, dopo, si è tentato di apportare significative modifiche. Innovazioni come quelle dei principi generali di partenariato, programmazione, addizionalità, valutazione e monitoraggio; classificazione per obiettivi ed iniziative che hanno sicuramente imboccato una nuova strada per una nuova politica per il Mezzogiorno. Certamente non si è riusciti a stravolgere i risultati avuti in passato ma si è acquisita un'esperienza su un periodo di programmazione che ha aiutato a calibrare il tiro per il successivo settennio. Ci si trova oggi a cercare di delineare meglio, in considerazione dei risultati di metà periodo, sia la riprogrammazione, sia il prossimo settennio. I risultati dell analisi ex.ante e di contesto che il presente Rapporto fornirà, la valorizzazione dei risultati degli interventi di politica di sviluppo locale (Learder, Patti territoriali, PIT) e di incentivi a compensazione delle diseconomie e delle inefficienze di contesto (488/92 ), consentono una più forte integrazione con le istanze espresse dal territorio, un efficiente programmazione e valutazione dell efficacia delle azioni per il raggiungimento degli obiettivi. Incentivi alle imprese (L. 488/92,...), primi strumenti di programmazione negoziata (L. 341/95, ), Programmi di iniziativa comunitaria (Leader, ), strumenti di progettazione integrata (P.I.T.), 2

3 definiti come modalità operativa di eccellenza per l attuazione del POR, permettono alle Autonomie locali di identificare le opportunità del territorio e di formulare in piena autonomia, seppur ascoltando il partenariato sociale-economico, le proposte progettuali coerenti con gli obiettivi definiti dalla Regione (e, a cascata, dallo Stato e dalla Commissione Europea) e di gestire gli interventi. Di seguito saranno analizzati gli strumenti di programmazione negoziata, sviluppo locale e incentivazione operanti nella provincia di Trapani al fine di riportare, per grandi linee, l impatto che le risorse hanno avuto sul territorio provinciale. 3

4 1. Strumenti per lo sviluppo locale in provincia di Trapani La provincia di Trapani è stata oggetto di diverse iniziative comunitarie, programmazione negoziata ed altro finalizzate allo sviluppo dell area; alcune di queste sono state portate a compimento, altre sono in corso di attuazione. Con tali strumenti si è proposto un cambiamento rispetto all idea che lo sviluppo debba provenire ed essere progettato dall esterno, avviando una partecipazione attiva del contesto locale. Se, come si evincerà dalla lettura degli strumenti operanti ed in attuazione sul territorio, non si è riusciti nell intento e secondo la filosofia della nuova programmazione ad attuare una vera e propria integrazione ragionata degli stessi strumenti, è comunque da valutare positivamente l esperienza e la volontà che le istituzioni e tutte le parti sociali hanno avviato ai tavoli di partenariato. Tali esperienze hanno stimolato la partecipazione e responsabilizzazione di soggetti locali, la collaborazione tra pubblico e privato e la loro concertazione, anche se con risultati a volte di sovrapposizione e scarsa integrazione. Per il futuro, tutto ciò deve essere considerato come sperimentazione che aiuti a calibrare il tiro per successive programmazioni cercando comunque di sistemare quello che è in attuazione con efficaci accorgimenti. Sul territorio sono stati attivati: tre Leader II; sette Patti Territoriali, di cui sei finanziati ed uno finanziabile con l APQ Sviluppo Locale; tre Progetti Integrati Territoriali, di cui uno finanziato ed in corso di attuazione, uno in stato di valutazione, ed infine, l ultimo non ammesso alla selezione preliminare ma tenuto in considerazione, come esperienza partenariale, dall APQ sopraccitato; altri singoli strumenti per lo sviluppo: Pic Urban II URBAN LIMEN, Prusst Il sistema delle coste Trapani Erice, Programma Recite II EUROCRAFT (art. 10 Fesr), Progetto pilota CISTE (art. 10 Fesr), Contratto di Programma Trapani turismo, Contratto di programma vitivinicolo Sikelia, agevolazioni alle singole imprese (Legge , Legge 215/92, ). PIC Leader TIPO DENOMINAZIONE COMUNI Investimento complessivo per strumento (euro) Leader II Leader Ulixes Pantelleria, Favignana ,58 Leader II Leader Lilybeo Marsala Marsala ,00 Leader II Val di Mazara Erice, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Custonaci, Castellammare del Golfo, S. Vito Lo ,39 Capo, Valderice, Vita Totale ,96 4

5 Contratti di Programma TIPO DENOMINAZIONE COMUNI Contratto di Programma Contratto di Programma Trapani Turismo SIKELIA Campobello di Mazara, Castellamare del Golfo, Castelvetrano, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo Paceco, Pantelleria, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Valderice. Territorio della regione Sicilia ed in particolare i seguenti comuni della provincia di Trapani: Alcamo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Gibellina, Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Petrosino, Santa Ninfa, Trapani, Valderice. Investimento complessivo per strumento sul territorio della provincia di Trapani (euro) , ,00 Totale ,00 Patti Territoriali TIPO DENOMINAZIONE COMUNI Bando 10/10/99 Generalisti Bando 10/10/99 Generalisti Bando 10/10/99 Generalisti Istruttoria conclusa entro il 31/12/99 Istruttoria conclusa entro il e decretato Patto Agricolo Patto Agricolo Patto Territoriale di Pantelleria e Isole del Mediterraneo Patto Territoriale Trapani Nord Patto Territoriale Trapani Sud Patto Territoriale del Golfo di Castellammare Patto Territoriale della Valle del Belice Patto Agricolo Valle del Belice Patto Agricolo per l'agricoltura e per la pesca della Provincia di Trapani Pantelleria, Favignana (prov. di Trapani; Ustica (prov. di Palermo) Trapani, Busto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, Valderice Marsala, Mazara del Vallo, Campobello di Mazara e Petrosino Alcamo, Castellammare del Golfo, S. Vito Lo Capo, Calatafìmi (prov. di Trapani); Balestrate, Trappeto, Cinisi, Terrasini, Partinico, Borgetto, Giardinello, Montelepre (prov. di Palermo) Castelvetrano, S. Ninfa, Partanna, Salemi, Vita, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta (prov. di Trapani); Menfì, Montevago, S. Margherita Belice, Sambuca di Sicilia (prov. di Agrigento); Contessa Entellina, Roccamena (prov. di Palermo) Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa (Trapani); Contessa Entellina (Palermo); Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice (Agrigento) Investimento complessivo sui territori della provincia di Trapani (euro) , , , , , ,07 Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Castellammare del Gofo, Castelvetrano, Custonaci, Erice, Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Pantelleria, ,29 Petrosino, Salemi, S.Vito, Trapani, Valderice. La Provincia Regionale di Trapani è il Soggetto promotore. Totale ,51 PRUSST TIPO DENOMINAZIONE COMUNI Contributo pubblico per strumento sul territorio della provincia di Trapani (euro) PRUSST Terre d'occidente Alcamo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala ,08 Totale ,08 5

6 Pit Ammessi ed in attuazione N. Denominazione Prov "Sistema turistico 14 integrato della costa TP centro-settentrionale" Soggetto Rappresentante dei promotori Comuni Partecipanti Importo a valere sul POR Comune di Trapani Trapani, Erice, Val d'erice, Favignana, Pantelleria ,00 Pit in fase di approvazione N. Denominazione Prov 6 "Alcesti" TP 18 "Alcinoo" TP Soggetto Rappresentante dei promotori Comune di Castelvetrano Comune di Marsala Comuni Partecipanti Alcamo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Santa Ninfa Marsala, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Paceco, Gibellina, Salemi, Vita, Petrosino, Custonaci, S.Vito Lo Capo Note , ,00 Totale ,00 Di seguito si riporta una breve presentazione degli strumenti di maggiore valenza sul territorio I tre LEADER II (cfr mappa Leader) Leader Ulixes Il P.A.L. ha la finalità di favorire il riassetto globale e la riqualificazione del territorio rurale consentendo, mediante interventi innovativi, il mantenimento delle attività tradizionali pertinenti agli ambiti agricoli - culturali ed attivando nuove attività di servizio complementari e di diversificazione dell'offerta turistica in atto. Leader Lilybeo Marsala 6

7 Il Piano di azione locale ha inteso proporre azioni per il mantenimento e potenziamento del settore agricolo e contemporaneamente ha previsto attività per concreto sviluppo turistico dell area rurale. A tal fine il piano, in un ottica integrale, si divide in due principali campi d intervento, agricoltura e turismo, che si estrinsecano in azioni volte sia ad aumentare la produttività del settore agricolo, anche attraverso azioni riguardanti la formazione e la creazione di piccole e medie imprese, che ad integrare le realtà rurali minori con lo sviluppo di un sistema turistico. Leader Val di Mazara La strategia e gli obiettivi dell iniziativa sono quelli di favorire lo "Sviluppo Rurale Integrato", cioè la crescita armonica e concomitante di tutti i settori produttivi (agricoltura, artigianato, commercio, piccolo turismo, piccola e media industria, servizi), nel rispetto dell ambiente e della cultura propria delle singole popolazioni locali I sette Patti Territoriali (cfr. mappa Patti Territoriali) Patto Territoriale di Pantelleria e Isole del Mediterraneo Il Patto si propone come obiettivo la tutela della qualità del paesaggio e la sua fruibilità, mediante la riqualificazione del settore agricolo e la diversificazione dell offerta e delle forme di fruizione turistica tali da configurare un immagine più qualificata, articolata e complessa. Totale iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Occupazione Incremento occupazione Patto Territoriale Trapani Sud 7

8 Il Patto si propone il potenziamento delle produzioni agricole e delle attività manifatturiere, lo sviluppo dell offerta turistica, l ampliamento della filiera produttiva agro-alimentare, il potenziamento delle attività di pesca e itticoltura e delle connesse attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, lo sviluppo di nuove attività manifatturiere e servizi alle PMI. Totale iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Occupazione Incremento occupazione Patto Territoriale Trapani Nord Il Patto si propone il potenziamento delle produzioni agricole e delle attività manifatturiere ed artigianali ampliandone la produzione, l estensione della filiera produttiva agroalimenntare, il potenziamento dell industria estrattiva e della lavorazione del marmo, rafforzamento della pesca, itticoltura, trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, ed infine, lo sviluppo dell offerta turistica. Totale iniziative imprenditoriali ed imprenditoriali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Occupazione Incremento occupazione Patto Territoriale del Golfo di Castellammare Il Patto si propone la valorizzazione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari, valorizzazione dell artigianato locale, lo sviluppo delle PMI, eliminando le condizioni di marginalità, il rilancio delle attività turistiche avvalendosi di tutte le risorse naturali esistenti e realizzando validi servizi, ed il recupero ambientale. 8

9 Totale iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Totale occupati Occupazione Incremento occupazione Patto Territoriale della Valle del Belice Il Patto si propone l aumento dell occupazione, la crescita e qualificazione delle attività produttive dell area, il miglioramento della qualità dei servizi locali, nonché la qualificazione e valorizzazione delle risorse territoriali, con particolare riferimento alle risorse umane. Totale iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Totale occupati Occupazione Incremento occupazione Patto Agricolo Provincia di Trapani Il Patto propone, per tutti i comuni, il potenziamento di tutti i settori presenti sul territorio (agricoltura, pesca, turismo, attività manifatturiere, servizi alle PMI) escludendo solo lo sviluppo industriale. Totale iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Occupazione Incremento occupazione

10 Patto Agricolo Valle del Belice Il Patto si propone lo sviluppo del settore agroalimentare. Totale iniziative imprenditoriali ed infrastrutturali Totale numero iniziative Totale investimento (in migliaia di euro) Contributo pubblico complessivo (in migliaia di euro) Occupazione Incremento occupazione

11 1.3. I tre PIT nella provincia di Trapani (cfr. mappe P.I.T.) Di seguito si presenteranno i tre Progetti Integrati Territoriali venuti fuori da tre concertazioni nella provincia di Trapani sulla base di un unico tavolo d intesa a livello provinciale. Alla selezione regionale preliminare sono stati presentati i tre progetti ma solamente uno è ad oggi approvato ed in attuazione, e precisamente il P.I.T. Sistema Turistico Integrato della Costa Centro Settentrionale. Infatti, il P.I.T. Alcesti si trova attualmente in fase di valutazione, mentre il P.I.T. Alcinoo, pur avendo superato la prima selezione si è trovato, nella stessa, falcidiato di una buona parte dei territori comunali ad esso facenti parte a causa della mancanza di contiguità territoriale (requisito di ammissibilità, art. 6 del Bando pubblico di selezione per l assegnazione di finanziamenti per i Progetti integrati territoriali). I comuni esclusi, di quest ultimo, ammessi successivamente con sentenza del Tribunale amministrativo regionale, hanno partecipato alla rimodulazione del progetto definitivo, già presentato dai cinque comuni ammessi, ed, al momento, in sede di approvazione da parte del Dipartimento programmazione della Regione siciliana. PIT: "Sistema Turistico Integrato della Costa Centro - Settentrionale" Il progetto nasce dall'intesa tra i Comuni di Trapani (Rappresentante), Erice, Valderice, Favignana, Pantelleria, quali enti promotori, ed i soggetti costituendi il partenariato, quali la Provincia Regionale di Trapani, la Sovrintendenza per i Beni e le Attività Culturali, la Camera di Commercio, la Capitaneria di Porto, l'ente Gestore Riserva Saline di Trapani e Paceco, il Consorzio di Sviluppo del Porto di Trapani, l'azienda Speciale SAU, il Genio Civile, il Centro di Cultura Scientifica Ettore Maiorana, la Confesercenti, la Confcommercio, la CNA, Confartigianato, la CIGL/CISL/UIL, l'associazione Industriali di Trapani, l'a.a.p.i.t., l'imed S.c.r.l. (Soc. Gestione Patto territoriale di Pantelleria e Isole Mediterraneo), la Trapani Nord (Soc. Gestione Patto territoriale Trapani Nord) ed il Consorzio Universitario Provincia di Trapani. Nel Documento finale, presentato il 31 gennaio 2002 per la selezione definitiva, la Provincia Regionale di Trapani, da partner diviene ente promotore, nonché, la Facolta di Conservazione beni culturali di Ravenna Universita di Bologna, corso di laurea in Archeologia navale, istituita con sede a Trapani, entra a far parte del partenariato attivo. 11

12 L'idea-forza L area è rimasta del tutto emarginata dai processi di industrializzazione esterna che hanno investito, negli anni 60 e 70, altre parti del territorio regionale; ciò ne ha preservato il patrimonio ambientale e naturalistico. La fruizione turistica del territorio e la produzione di beni tipici rappresentano oggi, ed anche in prospettiva, i cardini dell economia locale; la loro efficace valorizzazione definisce in buona sostanza le opportunità di crescita del territorio. La strategia che si intende avviare, a supporto di questo progetto integrato, prevede un complesso di interventi in grado di agire sui diversi elementi che costituiscono il prodotto turistico, al fine di innalzare la qualità dell offerta turistica e destagionalizzare le presenze. Infatti, il modello prevalente della domanda turistica attuale mostra elevati livelli di presenze concentrati nel tempo e nello spazio, facendo registrare picchi notevoli nella stagione estiva su un numero ristretto di località balneari. Così, il patrimonio ambientale e culturale, costituito da risorse di pregevole valore, rimane pressoché sconosciuto ai visitatori dell area. Questo progetto integrato territoriale intende creare le condizioni affinché il territorio sia in grado di presentarsi sul mercato internazionale come meta turistica non solo balneare ma soprattutto ambientale e culturale, agendo sulla qualità delle risorse territoriali e su quella dei servizi locali e turistici. A tal fine si intende migliorare le condizioni di conservazione e fruizione di un complesso di risorse naturali e storico culturali, agendo sulla mobilità e sulla sostenibilità dell offerta. Il PIT è finanziato con Decreto del Presidente della Regione n. 94 del e dal successivo Decreto di rettifica n. 175 del che ha approvato graduatoria, azioni e interventi prioritari, sulla base di diverse valutazioni effettuate dalla Direzione della Programmazione, che si è avvalsa del Nucleo regionale di valutazione e verifica degli investimenti pubblici. PIT: Alcinoo I soggetti promotori del progetto sono: i Comuni di Marsala (Rappresentante), Buseto P., Castellammare del Golfo, Paceco, Gibellina, Salemi, Vita, Petrosino, Custonaci, San Vito Lo Capo. I soggetti del partenariato sono: 12

13 la Provincia Regionale di Trapani, Camera di Commercio di Trapani, Confesercenti, Confcommercio, CNA, Confartigianato, CIGL/CISL/UIL, Associazione Industriali della Provincia di Trapani, A.A.P.I.T. Trapani, CEPLA - Gruppo d'azione Locale del LEADER II "Val di Mazara", Consorzio Universitario della provincia di Trapani, Azienda di Promozione Turistica della provincia di Trapani, Enti Gestori dei Patti Territoriali: Patto Territoriale Trapani Sud, Patto Provinciale per l'agricoltura e per la Pesca, Patto Territoriale del Golfo di Castellammare. L'Idea-forza. Il progetto, seguendo le linee generali dei programmi di sviluppo turistico e rurale integrati, come delineati da numerosa letteratura europea, intende investire sia sulla valorizzazione integrata delle produzioni agricole e agroalimentari, sia sull attrattività turistica dell area rurale della provincia di Trapani puntando su: 1) approccio integrato del percorso di valorizzazione che sottolinei l interconnessione tra le diverse risorse del territorio in una logica di sistema; 2) investimenti integrati sulle filiere produttive agricole; 3) esaltazione di quegli elementi di attrattività che fanno del territorio una realtà unica ed irripetibile. L obiettivo generale del progetto è quello di promuovere l aumento complessivo di valore aggiunto delle produzioni agricole e turistico-rurali, attraverso: la riqualificazione delle filiere produttive (qualità, commercializzazione, innovazione tecnologica, servizi) l infrastrutturazione mirata del territorio (percorsi tematici, tabellazione, piccole infrastrutture turistiche, qualificazione dei centri storici, qualificazione dell accessibilità e della fruibilità dei beni culturali) lo sviluppo di una offerta complessiva di accoglienza (cultura, ospitalità, gastronomia, eventi collegati all identità culturale) 13

14 PIT: Alcesti I soggetti promotori del progetto sono: i Comuni di Castelvetrano (Rappresentante), Alcamo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Mazara del Vallo, Partanna, Salaparuta, Santa Ninfa, Poggioreale. I soggetti del partenariato sono: la Provincia Regionale di Trapani, AAPT, Camera di Commercio, Assindustria, CISL, CGIL, UGL, CIA, Unione Provinciale Agricoltori, Associazione "La Torre", Consorzio Universitario, Deca Consulting. Idea forza L idea forza del PIT Alcesti, trova il suo fondamento nella presenza, su quel territorio, di un patrimonio archeologico, storico e culturale di rilievo internazionale. La valorizzazione dell ingente patrimonio territoriale di cui sopra, si pensi tra tutte alle aree archeologiche di Selinunte e Segesta, passa attraverso la definizione ed implementazione di linee di intervento che consentano la rimozione degli ostacoli ad un processo di crescita del settore turistico compatibile con le esigenze di tutela dell ambiente circostante. I principali ostacoli da rimuovere possono essere individuati tra i seguenti: - debolezza strutturale dell offerta ricettiva; - assenza di un immagine integrata del territorio, del suo sistema di attrazione offerta e di politiche unitarie di promozione turistica; - carenza di competenze tecniche nel settore privato e delle pubbliche amministrazioni; - elementi di debolezza nella qualità di alcuni centri urbani dell area. E evidente come di fronte a tali elementi di debolezza, sia necessario l avvio di un percorso di sviluppo incentrato sulla valorizzazione delle capacità di attrazione turistica che passi attraverso la definizione di linee d'intervento integrate. Esse devono porre le premesse per un'azione su più livelli necessaria a rimuovere i suddetti ostacoli. 14

15 In particolare, può essere individuato, coerentemente con le linee di programmazione regionale, un set di direttrici strategiche di seguito esposte: Miglioramento delle condizioni di fruizione ed accesso alle risorse naturali; Valorizzazione del patrimonio archeologico, architettonico, storico-artistico; Potenziamento e sviluppo delle competenze tecniche locali; Rafforzamento delle filiere produttive connesse alla valorizzazione turistica del Territorio; Miglioramento della qualità urbana attraverso la riqualificazione, il rinnovamento e la rifunzionalizzazione del tessuto edilizio urbano, nel rispetto delle tradizioni culturali e storiche; Politiche di accesso materiale ed immateriale al territorio. 15

16 2.Incentivi a compensazione delle diseconomie e delle inefficienze di contesto Legge 488/92 di agevolazione alle imprese Nella provincia di Trapani sono in erogazione, con i nove bandi 488 Industria, Turismo e Commercio, agevolazioni pari a circa 520 milioni di euro per 627 imprese. L investimento complessivo sarà di oltre 1 miliardo di euro, mentre l incremento occupazionale previsto è di circa nuovi occupati nell esercizio a regime delle PMI agevolate. Tuttavia, dalle stesse imprese, si percepisce che i nuovi occupati supereranno quanto indicato nelle domande di finanziamento approvate. Legge 488/92 - Domande agevolate in Provincia di Trapani N. bando Bando Numero Investimenti Agev. Conc. Incremento domande (euro) (euro) n.occupati Anno I - II Industria III Industria IV Industria VIII Industria XI Industria XIV Industria Totale Industria VI Turismo IX Turismo XII Turismo XV Turismo Totale Turismo X Commercio XIII Commercio XVI Commercio Totale Commercio Totale

17 Cartine Delimitazione geografica dei Leader 17

18 Delimitazione geografica dei Patti Territoriali 18

19 Delimitazione geografica dei PIT 19

20 Numero imprese agevolate per comune (programmazione negoziata e L.488/92) Comune Manifatturiero Servizi Alberghi e ristorani Altri servizi pubblici Agricoltura Pesca Commercio Estrazioni Trasporti e comunicazioni Costruzioni Energia Istruzione Totale complessivo Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Segesta Campobello di Mazara Castellammare del Golfo Castelvetrano Custonaci Erice Favignana Gibellina 5 5 Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito Lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita 4 4 Totale complessivo

21 Imprese agevolate per comune (programmazione negoziata e L.488/92), investimento complessivo previsto Settore ATECO Inv.to Comune Manifatturiero Servizi Alberghi e ristorani Altri servizi pubblici Agricoltura Pesca Commercio Estrazioni Trasporti e comunicazioni Costruzioni Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Segesta Campobello di Mazara Castellammare del Golfo Castelvetrano Custonaci Erice Favignana Gibellina Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito Lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita Totale complessivo

22 segue Settore ATECO Comune Energia Istruzione Totale complessivo Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Segesta Campobello di Mazara Castellammare del Golfo Castelvetrano Custonaci Erice Favignana Gibellina Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito Lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita Totale complessivo

23 Imprese agevolate per comune, settore manifatturiero (programmazione negoziata e L.488/92), investimento complessivo previsto Comune Alimentari Legno Min non metalli Macchine Mobili Metalli Autovelicoli Plastica Carta Gomma Plastica Chimica Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Segesta Campobello di Mazara Castellammare del Golfo Castelvetrano Custonaci Erice Favignana Gibellina Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito Lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita Totale complessivo

24 segue Comune Mac Elettr Inform Combustibili Tessile Totale complessivo Alcamo Buseto Palizzolo Calatafimi Segesta Campobello di Mazara Castellammare del Golfo Castelvetrano Custonaci Erice Favignana Gibellina Marsala Mazara del Vallo Paceco Pantelleria Partanna Petrosino Poggioreale Salaparuta Salemi San Vito Lo Capo Santa Ninfa Trapani Valderice Vita Totale complessivo

25 Incremento occupazionale previsto per comune, imprese agevolate per comune (programmazione negoziata e L.488/92) Comune Totale Alcamo 1091 Buseto Palizzolo 96 Calatafimi Segesta 331 Campobello di Mazara 641 Castellammare del Golfo 519 Castelvetrano 1102 Custonaci 115 Erice 130 Favignana 126 Gibellina 29 Marsala 1143 Mazara del Vallo 1425 Paceco 232 Pantelleria 213 Partanna 100 Petrosino 111 Poggioreale 47 Salaparuta 51 Salemi 138 San Vito Lo Capo 58 Santa Ninfa 139 Trapani 2174 Valderice 163 Vita 40 Totale complessivo

26 Criticita e fabbisogni: l esperienza della progettazione integrata territoriale (p.i.t.) L atteggiamento critico dell Assemblea Generale del PIT di Trapani verso le azioni di assistenza ha portato a riflettere meglio sugli obiettivi dell assistenza per li futuro immediato, in costanza della formulazione definitiva ed attuazione delle procedure del PIR Reti per lo sviluppo locale. CRITICITA Le criticità riscontrate sono relative non tanto alle competenze - di cui l Ufficio comune si è dotato e che hanno supportato il raggiungimento di importanti obiettivi di avanzamento del progetto integrato e della spesa quanto, invece: - alla necessità di attivare un dialogo, più approfondito di quanto la regione non abbia già meritoriamente avviato con l organizzazione dei collegi di vigilanza e dei tavoli di confronto e proposta. Il dialogo deve necessariamente essere incardinato sui due soggetti rilevanti: da un lato la Presidenza- Direzione Programmazione e, dall altro, il soggetto coordinatore del PIT che diviene uno snodo centrale per la tenuta delle azioni di sviluppo. Questo dialogo in costanza di nuove attività di programmazione, innanzitutto riferite al PIR reti per lo sviluppo locale - consentirebbe alla Regione di agganciare con i soggetti coordinatori anche le posizioni delle amministrazioni che lavorano insieme all interno del PIT. Il dialogo diviene così strategico anche per le attività di programmazione in corso di espletamento da parte delle Province (valutazione ex ante e di contesto per il periodo alla capacità di gestione amministrativa complessiva di tutte le amministrazioni pubbliche locali impegnate nei percorsi di sviluppo individuate dai PIT - all accesso alla programmazione dello sviluppo locale, in qualità di soggetti titolari di una legittimazione politica e, in sede operativa, di un modello evoluto per lo sviluppo locale, anche se migliorabile, soprattutto con riguardo alle procedure di gestione dei regimi di aiuto, condizionati dalla polverizzazione dei responsabili di misura. - Al nodo della scarsità di risorse, per cui il PIT deve imparare a dialogare con gli altri strumenti ed all interno del territorio più vasto per mostrare di avere un disegno progettuale scaturente dall idea forza che potrà proseguire.nella sua esplicazione solo in presenza di percorsi programmatori coerenti - Al sistema di osservazione e monitoraggio dei fenomeni di sviluppo che risulta carente a livello locale, argomento di cui investire nel suo ruolo istituzionale la Provincia regionale Dalle criticità sopra rilevate discende che occorre agire in fretta per migliorare nell attuazione die prossimi programmi la qualità intrinseca degli interventi, anche quando gli stessi risultano integrati all interno di un programma. Ovvero, non si può prescindere da una valutazione nel merito del 26

27 progetto pur in presenza di una forte coerenza tra interventi e con gli obiettivi del Progetto Integrato Territoriale. La qualità degli interventi (che coincide in linea di massima con la qualità della progettazione esecutiva degli stessi) dipende - nel procedimento PIT - dagli enti locali. Pertanto, è indispensabile nella formulazione di nuovi piani o programmi che si passi dalla mera enunciazione di coerenza (che è figlia del sistema delle misure) ad una valutazione di potenza degli stessi interventi (ovvero il loro impatto in termini di efficacia: di risultati). Il nuovo circuito programmatico dunque va centrato stavolta sul binomio qualità-efficacia, senza per questo trascurare i concetti di integrazione e coerenza cha hanno ben lavorato nella costruzione del processo di sviluppo. Ruolo essenziale delle competenze e partenariato Sono le competenze concrete che portano a modelli organizzativi altamente produttivi ed efficaci in termini di avanzamento. Il nuovo concetto di potenza-efficacia abbisogna, però, di un innesto forte in termini di azioni migliorative dell organizzazione interna degli EE.LL. e del partenariato. FABBISOGNI Ai fini dell innovazione dei processi nelle PP.AA. i PIT hanno svolto e stanno svolgendo un lavoro molto utile ed approfondito. Tuttavia, occorre rilevare che sono principalmente due i versanti sui quali concentrarsi nelle prossime azioni di sviluppo ed in relazione alle potenzialità dello strumento PIT: - la velocizzazione delle procedure amministrative - il rafforzamento della logica di progettazione integrata territoriale e di gestione integrata delle risorse a livello locale - una più stretta corrispondenza tra l idea-progetto presentata in una prima fase dei PIT ed il progetto (miglioramento del processo di ideazione e verifica di prefattibilità) Quest ultimo punto è il nodo centrale per non sprecare risorse, ovvero una verifica puntuale del quadro logico di un progetto e, in caso di opere pubbliche, una previsione di fattibilità a monte della proposta. Ciò attiene al miglioramento effettivo delle capacità di progettazione e una maggior tempestività nell attivazione delle risorse. Un nodo cruciale che ha a lungo condizionato l avvio effettivo dei PIT sarà la disponibilità di risorse finanziarie destinate alla progettazione o la copertura preventiva delle stesse. Rigardo,invece, alla velocizzazione delle procedura è essenziale che vi sia un regime di responsabilità condivise tra finanziatore e beneficiario sull ammissibilità del progetto e della spesa, nonché sulla coerenza e sui risultati attesi dagli interventi. Si realizzerebbe, attraverso questi concetti - semplici ma difficili da configurare una declinazione a livello procedurale del principio cardine della nuova programmazione fissato dalla Commissione europea: il principio di cooperazione. 27

28 Tale principio risponde in termini strumentali all esigenza di una maggiore coesione a livello locale e un un raccordo più stretto tra le amministrazioni responsabili dello sviluppo, in una logia di programmazione orizzontale, in parte già avviata con i PIT. Tali principi potranno rafforzare lo sviluppo locale e permettere anche ai PIT di svolgere appieno il loro compito contribuendo in maniera efficace al disegno di interventi e azioni necessari al completamento del disegno dei PIT. 28

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