DEFINIZIONE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DEFINIZIONE"

Transcript

1 TECNICHE DI IMPIANTO PICC PROF.VINCENZO FARAONE

2 Indice 1 INTRODUZIONE CONTENUTO OBIETTIVI DEFINIZIONE INDICAZIONI CONTROINDICAZIONI CAMPO DI APPLICAZIONE ATTREZZATURA TECNICA DI IMPIANTO COMPLICANZE RESPONSABILITÀ ED AZIONI RIFERIMENTI E BIBLIOGRAFIA LINEE GUIDA RACCOMANDAZIONI E PROCEDURE SITI LIBRI di 20

3 1 Introduzione Questa presentazione ha come finalità di voler formare gli infermieri che vogliono acquisire una competenza tale da poter avere un ruolo da protagonista, all interno della propria azienda, per tutto quello che concerne l impiantistica eco guidata dell accesso venoso centrale ad inserimento periferico. In una realtà ospedaliera sarebbe opportuno che ci fosse un servizio di impiantistica vascolare formato da un team multidisciplinare di personale addestrato finalizzato all impiantistica e alla gestione degli accessi venosi. Il 90 % dei pazienti ospedalizzati necessitano di terapia endovenosa di breve, medio e lungo termine Contenuto La cura del paziente richiede con sempre maggiore frequenza la disponibilità di un affidabile accesso venoso a medio o lungo termine, sia a causa della particolare complessità dei regimi terapeutici a cui il paziente viene sottoposto, sia per la frequente necessità di un supporto farmacologico e di idratazione oltre che di prelievi ematici periodici, infusioni di nutrienti e di emoderivati. I cateteri venosi ad inserzione periferica (PICC) costituiscono una recente, importantissima innovazione tecnologica che ha cambiato in modo sostanziale la filosofia dell approccio al sistema venoso del paziente, costituendo la migliore risposta alla crescente necessità di ottenere in ogni paziente, sia in ospedale che a domicilio, una via venosa stabile e sicura, conseguita e mantenuta con il minor rischio possibile e il miglior rapporto costo-beneficio Obiettivi La scelta appropriata dell accesso venoso è finalizzata a prevenire l inappropriatezza di somministrazione, quali emodiluizione non corretta, e le caratteristiche dei farmaci possono determinare danni endoteliali permanenti al letto vascolare periferico. La soluzione per evitare ciò deve essere la somministrazione attraverso un CVC. Quindi è importante sapere che un catetere venoso periferico ha l estremo distale in qualunque vena che non è la vena cava superiore. E di 3 di 20

4 fondamentale importanza tener conto del calibro e dei flussi delle vene che maggiormente vengono utilizzate per l incannulamento di cateteri venosi. Si definisce catetere venoso centrale quando la sua punta è alloggiata nel III inferiore della vena cava superiore o giunzione cavo-atriale indipendentemente dalla vena di approccio. Posizionando il CVC al di sopra di suddetta sede si potranno avere problemi di malfunzionamento quali mancata aspirazione e difficoltà di somministrazione, e problemi trombotici. Per un corretto posizionamento è importante tener conto del diametro del catetere venoso. Nei cateteri venosi periferici l unità di misura è espressa in Gauge ed equivale al diametro interno del catetere, mentre l unità di misura dei cateteri venosi centrali a medio e lungo termine viene espresso in French. (3 Fr = 1 mm). La grandezza del catetere deve essere proporzionato al lume della vena da incannulare, nello specifico il catetere deve essere un terzo della grandezza della vena. Prima di posizionare un catetere venoso centrale bisogna tener conto di alcuni criteri fondamentali. Adesso entreremo nello specifico parlando dell unico accesso venoso centrale di competenza infermieristica: 4 di 20

5 2 Definizione PICC è l acronimo di Catetere Centrale ad Inserimento Periferico la cui lunghezza varia da 40 a 60 cm, può essere di vario calibro dai 2 ai 6 Fr, mono, doppio e triplo lume, può essere di silicone o poliuretano di III generazione, punta aperta e punta chiusa. I PICC sono cateteri venosi centrali a inserzione periferica definiti convenzionalmente a medio termine, destinati ad un utilizzo sia continuo che discontinuo, sia intra che extra ospedaliero, per un periodo di tempo di solito compreso tra 1 settimana a 6 mesi. Sono costruiti con materiali ad alta biocompatibilita (silicone o poliuretano), possono essere a punta chiusa o punta aperta. 5 di 20

6 3 Indicazioni Appropriatezza di somministrazione. Tutela del patrimonio vascolare periferico Terapie antibiotiche di lunga durata Idratazione semplice prolungata Analgesia NPT Farmaci antiblastici Prelievi ematici Trasfusioni Infusione di mezzo di contrasto ad alta pressione Monitoraggio PVC Viene impiegato in pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico, intra ed extra ospedaliero, Pazienti terminali, con necessita di un accesso venoso per terapie di supporto, NPT, terapia antalgica o palliativa, pazienti chirurgici, geriatrici, con infezioni croniche o dove occorre un accesso venoso per più di 1 settimana fino a 6 mesi un anno e oltre, in assenza di complicanze. Il PICC e un catetere centrale, la sua punta viene posizionata a livello della giunzione tra vena cava superiore ed atrio destro, consente l infusione di soluzioni ipertoniche (osmolarita superiore a 800 mosm/l), somministrazione di farmaci basici (ph > 9), acidi (ph < 5) o vescicanti o irritanti sull endotelio vasale. Il MIDLINE e un catetere venoso periferico, la sua punta arriva a livello della vena ascellare o della vena succlavia, consente l infusione di un tradizionale accesso periferico. Rimane pertanto utilizzabile per terapie farmacologiche e nutrizionali compatibili con la via periferica (osmolarita minore di 800mosm/l, 5>ph<9, farmaci non vescicanti ne irritanti sull endotelio vasale. Per l inserzione di tali cateteri vengono utilizzate le vene del braccio, di solito quello dominante, purchè non paretico ne con esiti di interventi, in quanto più agevole la puntura della vena. Nell arto dominante il calibro dei vasi è di solito superiore rispetto al controlaterale per 6 di 20

7 cui è favorito il rapporto calibro-catetere calibro-vena e questo riduce il rischio di complicanze trombotiche Controindicazioni Il posizionamento del PICC è controindicato nelle seguenti situazioni: Nota o sospetta batteriemia o setticemia Pregressa radioterapia sul sito di inserimento previsto Pregressi episodi di trombosi venosa o interventi di chirurgia vascolare nel sito di posizionamento previsto Fattori locali in grado di prevenire l adeguata stabilizzazione o accesso del dispositivo (eritemi, edemi, eczemi,.) 7 di 20

8 4 Campo Di Applicazione La presente procedura si applica a tutti gli utenti che necessitano di un accesso venoso PICC e MIDLINE, sulla base di criteri selezionati dal medico proponente la procedura, in accordo con il personale impiantatore. 8 di 20

9 Ecografo e Monitor (ECG) 5 Attrezzatura Il posizionamento dei dispositivi prevede l utilizzo di apparecchiature quali l ecografo ed il monitor ECG che nella specifica applicazione non rappresentano strumenti diagnostici. Entrambi costituiscono un supporto all inserimento del catetere in vene profonde, non visibili né palpabili e il monitor ECG consente all operatore di posizionare il CVC esattamente nella giunzione cavo-atriale e quindi di prevenire mal posizionamenti primari. Impiegati per il posizionamento degli accessi vascolari utilizzano sonde superficiali, lineari ad alta frequenza (7,5-12 mhz), specifiche per l inserimento di cateteri venosi e non per scopi diagnostici che competono ad altre figure professionali. Il loro utilizzo comporta un training specifico per gli operatori, ma relativamente agevole ed immediato, essendo finalizzato esclusivamente alla visualizzazione ed identificazione di vasi sanguigni (arterie e vene) e non a scopo diagnostico. 6 Tecnica Di Impianto Le tecniche di impianto dei PICC possono essere sia quella standard cioè blind che quella eco guidata. Un breve accenno alla tecnica standard in quanto utilizzata sempre di meno per problemi di malfunzionamento e tromboflebite dovuto all inginocchiamento del catetere posizionato alla piega del gomito e per limite invalicabile di posizionamento dovuto all esaurimento del patrimonio venoso periferico superficiale del paziente. Quindi la soluzione più idonea risulta essere la tecnica eco guidata con l ausilio del microintroduttore. L utilizzo dell ecoguida ci permette di localizzare le vene periferiche non visibili né palpabili al di sopra della piegatura del gomito consentendo all operatore di reperire la vena al primo tentativo di venipuntura con riduzione di tutte le complicanze suddette. 9 di 20

10 L ecografo deve essere uno strumento di semplice utilizzo, possibilmente dedicato provvisto di sonda lineare ad alta frequenza, no doppler e portatile. Esistono sonde lineari provviste di uno stabilizzatore d ago frontale, e sonde lineari semplici, entrambe però devono avere una impronta piatta e devono essere ad alta frequenza, per migliorare la risoluzione dell immagine facilitando notevolmente la venipuntura. L immagine ecografica della vena e dell arteria viene detta anecogena. Esercitando una pressione sulla zona che stiamo esplorando noteremo che la vena avrà una forma ovale, variabile e comprimibile, mentre l arteria avrà una forma circolare, sarà pulsatile e non comprimibile. Le tecniche di scansione delle strutture vascolari possono essere due: quella trasversale che taglia tangenzialmente il vaso consentendo durante la venipuntura soltanto la visione della punta dell ago all interno della vena (puntura out of plane). E quella longitudinale che permette la visione della lunghezza del vaso consentendo durante la venipuntura la visione di tutto l ago all interno del vaso (puntura in plane). L utilizzo dell ecografo, quindi il posizionamento del PICC, necessita da parte dell operatore un know how ed un training specifico. Bisogna tenere in considerazione alcune regole fondamentali per la scelta dell arto: deve essere quello predominante a meno che non ci siano controindicazioni anatomico/patologico. (esempio mastectomia, linfoadenomegalia). In ordine di preferenza le vene che vengono utilizzate sono: Vena basilica al terzo medio del braccio Vene brachiali Vena cefalica La prima scelta della vena da pungere è la vena basilica, la quale risulta essere di solito bene identificabile, lontana da arteria e nervo brachiale e di calibro adeguato. Il punto ideale di venipuntura per l inserzione di PICC e Midline è compreso nel tratto di braccio che dista almeno 5 cm dalla piega del gomito e 5 cm dal cavo ascellare (Green Zone). La seconda scelta è una delle due vene brachiali che insieme all arteria assumono di solito un aspetto convenzionale detto a MICKEY MOUSE. La terza scelta è la vena cefalica, è una vena superficiale tortuosa e ricca di valvole, angola in vena ascellare a 90 gradi è ad alto rischio di tromboflebiti, ma risulta essere utile e/o di prima scelta nei pazienti obesi o edematosi. L impianto prevede la presenza di due operatori e alcune manovre preliminari da eseguire prima di preparare il campo sterile e cioè: per poter eseguire una 10 di 20

11 corretta visione ecografica degli arti per individuare la vena ideale per la puntura, l ecografo deve essere posizionato di fronte al primo operatore. L esplorazione ecografica deve tener conto della grandezza e della profondità della vena, dopodiché marcare il sito individuato con una matita dermografica. Dopo aver individuato il sito ideale si procede alla misurazione antropometrica esterna preliminare della lunghezza del PICC, fondamentale per il posizionamento dei PICC a punta aperta. Con l ausilio di un metro bisogna rilevare due misurazioni: una prima misurazione che traccia la distanza tra il punto di inserzione precedentemente individuato e marcato sino alla emiclavicola del lato interessato, ed una seconda misurazione che traccia la distanza dall emiclavicola al terzo spazio intercostale sottoclaveare di destra corrispondente alla giunzione cavo-atriale. La somma delle due distanze equivale alla lunghezza del catetere da impiantare. La preparazione del campo sterile deve avvenire utilizzando tutti i presidi di barriera a disposizione ricordando che l uso di guanti sterili non esime dall obbligo del lavaggio delle mani pre-procedura. Materiale occorrente: PICC con kit di microintroduzione formato da ago da 21 G eco riflettente, microintroduttore peel away, seldinger in nitinol, copri sonda e gel sterile, laccio emostatico, anestetico locale, soluzione salina, siringhe da 10 ml e una siringa da 1 ml, 1 bisturi, cavo di conduzione per tecnica ECG, tappo needless system, stat-lock e garze sterili. Impianto PICC GROSHONG La possibilità di effettuare il posizionamento in maniera assolutamente efficace e con un tasso di complicanze bassissimo, si realizza attraverso la tecnica ecoguidata, utilizzando un microintroduttore (tecnica di Seldinger indiretta o modificata ) La tecnica per inserimento PICC prevede: studio ecografico delle vene periferiche del braccio identificazione della vena e marcatura del sito di venipuntura disinfezione Rilevazione della misura antropometrica 11 di 20

12 preparazione del campo sterile posizionamento dell ecografo preparazione della sonda scelta della guida scanalata se in possesso apposizione del gel ecografico posizionamento dell ago nella guida scanalata visualizzazione della vena venipuntura eco guidata introduzione della guida metallica rimozione dell ago infiltrazione di 1 ml di anestetico locale incisione a piatto con il bisturi inserzione del microintroduttore-dilatatore rimozione della guida e del dilatatore inserzione del catetere nel microintroduttore rimozione del microintroduttore (peel away) tecnica ECG con elettrodo intracavitario per il corretto posizionamento del cvc prova del funzionamento del catetere fissaggio del catetere con sistema suture-less device medicazione rx-torace di controllo Preparazione del campo sterile: Il paziente deve essere completamente coperto con teli sterili, deve essere utilizzato disinfettante appropriato, ricordando di rispettare i tempi di azione del disinfettante utilizzato. Impianto PICC Groshong 12 di 20

13 Si procede al montaggio del copri-sonda sterile e dello stabilizzatore d ago sulla sonda. Posizionare la sonda in modo perpendicolare al piano cutaneo senza esercitare nessuna pressione. Il secondo operatore posiziona il laccio emostatico ed il primo operatore individuata visivamente la vena da pungere procede alla venipuntura. Rimuovere l ago dalla sonda e procedere lentamente e progressivamente all introduzione del seldinger. Procedere all infiltrazione sottocutanea di 1 ml di anestetico locale. Riempire il PICC con soluzione salina provando il funzionamento sia in aspirazione che in somministrazione. Procedere alla microincisione con bisturi. Introduzione del microintroduttore rimuovere il dilatatore. Inserimento catetere. E procedere lentamente e progressivamente all inserimento del PICC per circa 20 cm facendo poi ruotare la testa al paziente verso il lato del posizionamento per scongiurare la progressione del catetere verso la vena giugulare esterna e permettere al catetere di proseguire verso la vena succlavia e successivamente verso la vena cava superiore dove verrà definitivamente posizionato tenendo conto della misurazione precedentemente rilevata. Dopo aver controllato eco graficamente la pervietà della vena giugulare si procede alla metodica ECG che permette di verificare il corretto posizionamento dei CVC mediante l avanzamento progressivo della punta del catetere verso il nodo seno atriale creando, tra i due, sia la diminuzione della distanza che la resistenza elettrica, generando la comparsa e la modifica dell ampiezza dell onda P. Si procede al peel away che deve essere eseguito esclusivamente al di fuori della cute del paziente. Si procede alla rimozione del mandrino, all inserimento del cono, al taglio netto del catetere e all assemblaggio della parte terminale del PICC (Groshong). Successivamente si procede al fissaggio del PICC mediante sutureless device. Procedere alla medicazione provvisoria compressiva garzata per 24/48 ore. Impianto PICC a punta aperta La possibilità di effettuare il posizionamento in maniera assolutamente efficace e con un tasso di complicanze bassissimo, si realizza attraverso la tecnica ecoguidata, utilizzando un microintroduttore (tecnica di Seldinger indiretta o modificata ) La tecnica per inserimento PICC prevede: studio ecografico delle vene periferiche del braccio identificazione della vena e marcatura del sito di venipuntura disinfezione Rilevazione della misurazione Antropometrica 13 di 20

14 preparazione del campo sterile posizionamento dell ecografo preparazione della sonda scelta della guida scanalata apposizione del gel ecografico posizionamento dell ago nella guida scanalata visualizzazione della vena venipuntura eco guidata introduzione della guida metallica rimozione dell ago infiltrazione di 1 ml di anestetico locale taglio del PICC mediante Trimmer o lama da bisturi incisione a piatto con il bisturi inserzione del microintroduttore-dilatatore rimozione della guida e del dilatatore inserzione del catetere nel microintroduttore rimozione del microintroduttore (peel away) tecnica ECG con elettrodo intracavitario per il corretto posizionamento del cvc prova del funzionamento del catetere fissaggio del catetere con sistema suture-less device medicazione rx-torace di controllo Al termine dell impianto di un PICC, deve sempre essere verificato il corretto posizionamento del dispositivo. Il controllo dell RX torace viene fatto dall utilizzatore e /o dall impiantatore (sia esso medico o infermiere) o da un componente esperto del PICC TEAM che ne accerta il corretto posizionamento e ne autorizza l uso. Questo non sostituisce il referto radiologico 14 di 20

15 che sarà eseguito dal medico radiologo. Nel caso del controllo radiografico il paziente viene pertanto inviato presso il servizio di Radiologia. Il referto radiologico viene espresso con le seguenti frasi: Presenza di PICC il cui apice è posizionato in prossimità della giunzione tra vena cava superiore e atrio destro, nel caso il PICC sia normo-posizionato, o Presenza di PICC il cui apice è posizionato (descrizione della posizione), nel caso il PICC non sia normo-posizionato. L esito dell indagine viene reso disponibile (supporto cartaceo, rete informatica aziendale.) e visionato dall impiantatore, il quale: considera terminata la procedura di inserzione e di fissaggio del catetere e può dare avvio alla gestione del dispositivo in caso di non corretto posizionamento, l infermiere impiantatore informa il medico referente del PICC TEAM Possono essere utilizzati altri metodi che verificano il corretto posizionamento della punta del PICC (traking elettomagnetico,. ECG ) purche siano metodi validati. Richiesta di indagine radiologica Se la verifica del corretto posizionamento del catetere viene eseguita con un indagine radiologica, lo stesso medico proponente la procedura può compilare la relativa richiesta. Tale richiesta può essere fatta dall infermiere impiantatore appartenente al team, se questo è previsto da un protocollo autorizzato dalla Direzione Sanitaria dell azienda. Tale documento consente quindi di: standardizzare la procedura di impianto dei cateteri venosi ad inserzione periferica tipo PICC (centrali) e MIDLINE (periferici) prevenire le complicanze relative all inserzione dei dispositivi stessi. 15 di 20

16 7 Complicanze Le complicanze che si possono verificare possono essere precoci e tardive. Complicanze precoci Puntura accidentale di arteria Puntura accidentale di nervo Ematoma Aritmia Malposizione Complicanze tardive Flebite Erosione del catetere attraverso la pelle Occlusione del catetere Infezione Trombosi venosa Rottura del catetere Inoltre il catetere si può sfilare accidentalmente, ed il paziente può manifestare intolleranza al dispositivo. 16 di 20

17 8 Responsabilità Ed Azioni La procedura è approvata dal Direttore dell U.O. o del Dipartimento di riferimento del PICC TEAM che ne è il responsabile dell applicazione. La responsabilità delle azioni è attribuita ai singoli operatori in relazione alle specifiche competenze. La responsabilità si riferisce all esecuzione in autonomia della procedura. Responsabilità della consulenza ed azione Ove sorgessero dubbi sull interpretazione della procedura, il Direttore è responsabile dell interpretazione autentica e della consulenza. 17 di 20

18 Riferimenti E Bibliografia Documento IPASVI su inserimento PICC infermieri Documento relativo al consenso informato GIPE Documento relativo al percorso formativo e definizione dei centri di formazione GIPE Linee Guida Linee Guida RCN 2005(Gestione Accesso Venoso) Linee Guida INS (InfusionNurses Society) Linee Guida RCN ( Royal College of Nursing) Guidelines CDC Atlanta, 2011 Linee Guida SIMPE Linee Guida Istituto Superiore per la Prevenzione e sicurezza del lavoro (ISPESL) Linee Guida Corretta uso Lavaggio delle mani Sito Gavecelt Raccomandazioni E Procedure Raccomandazioni AVA (Association for Vascular Access) Raccomandazioni CDC Atlanta 2002 Epic 2: National Evidence-Based Guidelines for Preventing Healthcare-Associated Infections in NHS Hospitals in England (2007) Dougherty L. Cateteri venosi centrali gestione e assistenza alla persona Mc Graw Hill di 20

19 Siti (EvidenceBased Pratiche in Infection EPIC) (The National Extravasation Information) (Istituto Superiore Sanità) (Acc. Nazionale di Medicina) (Ass.It. Emato-oncologia Pediatrica) ((Ass.It. Infermieri di Oncologia) (Ass. Naz. Ita. Di Area Critica) (Ass.Naz. Infermieri NP e NE) (Ass. Naz. Inf. Prevenzione Infezioni Ospedaliere) (American Soc. Of Parenteral and EnteralNutrition) (Eureopean Society of Parenteral and EnteralNutrition) (Società Europea di Medicina d Urgenza) (Oncology Nursing Society) Libri Giornale Italiano delle Infezioni Ospedaliere vol.9 n 3 luglio-settembre 2002 Il Manuale dell Infermiere Brunner LS Sudderth DS Padova 1997(Piccinni) Microbiologia per scienze infermieristiche Edi SESVA STUCKE Guida per la prevenzione delle infezioni intravascolari PB SIMMONS 19 di 20

20 Procedure di Nursing basi razionali e metodiche ED Piccinni 1994 Standars for infusiontherapy (Royal College of Nursing), 2005 Gestione Infermieristica degli Accessi Venosi (F. Mazzuffero- B/BRAUN-IPASVI Ascoli Piceno- GAVeCeLT A.I.I.O.) 20 di 20

PROCEDURA 1.0 OGGETTO E SCOPO

PROCEDURA 1.0 OGGETTO E SCOPO PROCEDURA 1.0 OGGETTO E SCOPO La procedura descrive la sequenza delle attività, relative all inserimento di PICC e Midline Lo scopo della procedura è quello di assicurare che le attività vengano svolte

Dettagli

POSIZIONAMENTO ECO-GUIDATO DI PICC E MIDLINE. A cura di : Barbara Benerecetti e Antonia Liverani PICC Team P.O. Faenza

POSIZIONAMENTO ECO-GUIDATO DI PICC E MIDLINE. A cura di : Barbara Benerecetti e Antonia Liverani PICC Team P.O. Faenza POSIZIONAMENTO ECO-GUIDATO DI PICC E MIDLINE A cura di : Barbara Benerecetti e Antonia Liverani PICC Team P.O. Faenza CATETERE MIDLINE Periferico - no soluz. ipertoniche (

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITA OPERATIVA SEMPLICE DI ONCOLOGIA RICHIESTA/CONSENSO INFORMATO PER INSERIMENTO DI PICC E MIDLINE Istruzioni per la compilazione Per la corretta esecuzione della manovra e per

Dettagli

PICC e Midline. Ugonia Andrea Piercarlo CPS Infermiere Sala Operatoria OEIGE Voltri

PICC e Midline. Ugonia Andrea Piercarlo CPS Infermiere Sala Operatoria OEIGE Voltri PICC e Midline Ugonia Andrea Piercarlo CPS Infermiere Sala Operatoria OEIGE Voltri Picc e Midline: Di cosa parliamo? Dispositivi intravascolari impiantati nel 1/3 medio del braccio in una vena periferica

Dettagli

Approccio al paziente con accesso vascolare difficile. «La Grande Bellezza in medicina Interna» Infermiere Luca Dilorenzo 23/03/2018

Approccio al paziente con accesso vascolare difficile. «La Grande Bellezza in medicina Interna» Infermiere Luca Dilorenzo 23/03/2018 Approccio al paziente con accesso vascolare difficile «La Grande Bellezza in medicina Interna» Infermiere Luca Dilorenzo 23/03/2018 Il sottoscritto DILORENZO LUCA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di

Dettagli

25 Maggio Davide Giustivi Gian A. Cibinel

25 Maggio Davide Giustivi Gian A. Cibinel 25 Maggio 2018 Davide Giustivi Gian A. Cibinel IL PROBLEMA Il 90% dei pazienti ospedalizzati è portatore di un dispositivo di accesso vascolare perferico In Italia si utilizzano 32.8 Milioni di ago-cannula/

Dettagli

INSERZIONE ACCESSI VENOSI

INSERZIONE ACCESSI VENOSI Perché implementare l utilizzo dei cateteri brachiali: l algoritmo UCSC Mauro Pittiruti Università Cattolica - Roma INSERZIONE ACCESSI VENOSI Rischi obiettivi per il paziente Costi eccessivi (anomalo rapo

Dettagli

Tipologie di cateteri venosi centrali: qual è la scelta migliore per il paziente? Relatore: Luisa Tosin

Tipologie di cateteri venosi centrali: qual è la scelta migliore per il paziente? Relatore: Luisa Tosin Tipologie di cateteri venosi centrali: qual è la scelta migliore per il paziente? Relatore: Luisa Tosin Il sottoscritto Luisa Tosin ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo

Dettagli

Il corso è dedicato ad un numero massimo di 10 infermieri e sarà ECM accreditato e si terrà i giorni Marzo RAZIONALE DEL CORSO

Il corso è dedicato ad un numero massimo di 10 infermieri e sarà ECM accreditato e si terrà i giorni Marzo RAZIONALE DEL CORSO Associazione Amici di Isal, sezione di Benevento Sede U.O. di Terapia del Dolore e Cure Palliative A.O.R.N. G. Rummo via dell Angelo, 1 82100 Benevento Tel/fax 0824-57773 cell. 3343936370 e-mail isalbenevento@virgilio.it

Dettagli

Il corso è dedicato ad un numero massimo di 10 infermieri e sarà ECM accreditato e si terrà i giorni Marzo RAZIONALE DEL CORSO

Il corso è dedicato ad un numero massimo di 10 infermieri e sarà ECM accreditato e si terrà i giorni Marzo RAZIONALE DEL CORSO Associazione Amici di Isal, sezione di Benevento Sede U.O. di Terapia del Dolore e Cure Palliative A.O.R.N. G. Rummo via dell Angelo, 1 82100 Benevento Tel/fax 0824-57773 cell. 3343936370 e-mail isalbenevento@virgilio.it

Dettagli

GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI: prevenzione delle complicanze alla luce dell EBM. Gabriella Busca

GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI: prevenzione delle complicanze alla luce dell EBM. Gabriella Busca GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI: prevenzione delle complicanze alla luce dell EBM Gabriella Busca Il sottoscritto Busca Gabriella ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo

Dettagli

Mini-Midline vs. Midline tradizionali. Marco Ariotti RN, Torino

Mini-Midline vs. Midline tradizionali. Marco Ariotti RN, Torino Mini- vs. tradizionali Marco Ariotti RN, Torino Di cosa parliamo quando parliamo di Mini- o di? ad inserimento brachiale: prima comparsa anni 80 (Landmark ) Cosa indicava: accessi venosi inseriti nel braccio

Dettagli

Picc e Midline New generation. Firenze 6 maggio Congresso Nazionale ANÌMO

Picc e Midline New generation. Firenze 6 maggio Congresso Nazionale ANÌMO Picc e Midline New generation L evoluzione del cateterismo venoso Firenze 6 maggio 2008 3 Congresso Nazionale ANÌMO Claudia Gatta ASL BI - Biella - Accessi vascolari Accessi venosi a breve termine (durata

Dettagli

CATETERI VENOSI CENTRALI.

CATETERI VENOSI CENTRALI. CATETERI VENOSI CENTRALI Definizione Dispositivi vascolari di materiale biocompatibile che vengono introdotti attraverso una vena centrale (giugulare, succlavia) o periferica fino a che la loro punta raggiunge

Dettagli

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA

PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA PROCEDURA INSERIMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE Risorse Umane AD INSERZIONE PERIFERICA Un infermiere impiantatore che deve aver ricevuto specifica formazione nell inserzione del PICC; Un infermiere/oss.

Dettagli

Mauro Pittiruti Giuseppe Capozzoli. Manuale pratico. dell accesso venoso

Mauro Pittiruti Giuseppe Capozzoli. Manuale pratico. dell accesso venoso Mauro Pittiruti Giuseppe Capozzoli Manuale pratico dell accesso venoso INDICE Autori e collaboratori.... Prefazione... Guida per il lettore... iii v vii CAPITOLO 1 BREVE STORIA DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI...

Dettagli

La scelta dell accesso venoso centrale nel bambino: PICC vs. CICC

La scelta dell accesso venoso centrale nel bambino: PICC vs. CICC La scelta dell accesso venoso centrale nel bambino: PICC vs. CICC Accesso venoso centrale eco-guidato Con l'unica eccezione per cateteri ombelicali e cateteri epicutaneo-cavali nei neonati, TUTTI i dispositivi

Dettagli

Il patrimonio venoso: sesto parametro. vitale? Valutazione condivisa medicoinfermiere. Erika Malavasi

Il patrimonio venoso: sesto parametro. vitale? Valutazione condivisa medicoinfermiere. Erika Malavasi Il patrimonio venoso: sesto parametro vitale? Valutazione condivisa medicoinfermiere Erika Malavasi Il sottoscritto Erika Malavasi ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo

Dettagli

Appropriato p protocollo di gestione

Appropriato p protocollo di gestione Risk Management Scelta appropriata dell accesso Appropriato protocollo di impianto Operatore esperto Ecoguida, sempre e comunque Appropriato p protocollo di gestione Prevenzione delle complicanze tardive

Dettagli

PICC E MIDLINE: LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEGLI ACCESSI VENOSI VASCOLARI

PICC E MIDLINE: LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEGLI ACCESSI VENOSI VASCOLARI PICC E MIDLINE: LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEGLI ACCESSI VENOSI VASCOLARI Giuseppe Cordio, Davide Monolo Infermieri U.O. UTIC, A.O. Ospedale Civile di Legnano Igiene delle mani, massime precauzioni di

Dettagli

Accessi Vascolari in Area Critica Pavia 4 Dicembre

Accessi Vascolari in Area Critica Pavia 4 Dicembre Accessi Vascolari in Area Critica Pavia 4 Dicembre ACCESSI VASCOLARI NEL PAZIENTE PEDIATRICO Mario Madeo ANIARTI 1 i nostri obiettivi nella pratica clinica : Una gerarchia precisa di valori SICUREZZA COSTO

Dettagli

CLASSIFICAZIONE ACCESSI VENOSI. Laura De Nadai

CLASSIFICAZIONE ACCESSI VENOSI. Laura De Nadai CLASSIFICAZIONE ACCESSI VENOSI Laura De Nadai I principali composti attualmente utilizzati dalle aziende produttrici di accessi vascolari sono: PTFE o Teflon (Vialon ) per aghi cannula breve termine PUR

Dettagli

Primo PICC DAY italiano

Primo PICC DAY italiano Primo PICC DAY italiano RIUNIONE MONOTEMATICA GAVeCeLT 2007 i PICC e i Midline: il futuro della terapia endovenosa a breve e medio termine Roma, 6 7 novembre 2007 Centro Congressi Europa Coordinamento

Dettagli

A breve termine. A medio/lungo termine. Accessi periferici Accessi centrali

A breve termine. A medio/lungo termine. Accessi periferici Accessi centrali INDICAZIONI A PICC E MIDLINE Classificazione degli accessi venosi A breve termine Accessi periferici Accessi centrali A medio/lungo termine Sistemi venosi centrali a lungo termine Sistemi i venosi centrali

Dettagli

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath

Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Come impiantare e gestire al meglio una cannula lunga Microcath Firenze 6 Dicembre 2017 Francesco Ursino Infermiere Referente Team Accessi Vascolari Ambulatorio Anestesia- Rianimazione ursino.francesco@hsanmartino.it

Dettagli

Le nuove competenze infermieristiche tra realtà e futuro: Impianto ed utilizzo dei PICC dalla teoria alla pratica

Le nuove competenze infermieristiche tra realtà e futuro: Impianto ed utilizzo dei PICC dalla teoria alla pratica Le nuove competenze infermieristiche tra realtà e futuro: Impianto ed utilizzo dei PICC dalla teoria alla pratica 8 novembre 2014 Relatore: Sabrina Colla TECNICA DI INSERIMENTO PICC PERCHE UTILIZZARE L

Dettagli

DEFINIZIONE DI CATETERE VENOSO

DEFINIZIONE DI CATETERE VENOSO TECNICHE DI SOMMINISTRAZIONE E NURSING PROF. GIOVANNI CAMMAROTA Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 1.1.

Dettagli

Il PICC Catetere Venoso Centrale

Il PICC Catetere Venoso Centrale U.O.C. Anestesia e Rianimazione Direttore Dott. Pantaleone Grande Ambulatorio di Anestesia e Terapia del Dolore Il PICC Catetere Venoso Centrale Ospedale Soverato 3 Piano Anestesia e Rianimazione Per migliorare

Dettagli

Scelta del presidio in oncologia. Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona-

Scelta del presidio in oncologia. Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona- Giornate cremonesi sugli accessi vascolari Terza edizione Cremona 2 dicembre 2009 Scelta del presidio in oncologia Dott. Matteo Dalla Chiesa Divisione di Oncologia Medica Istituti Ospitalieri -Cremona-

Dettagli

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC Pier Mario Giugiaro I cateteri vascolari assumono sempre più importanza nella pratica clinica, condizionando l efficacia della terapia, l equilibrio clinico

Dettagli

deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza

deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza deve essere sostituita periodicamente a intervalli prestabiliti deve permettere di ispezionare il sito di emergenza permettere la digitopressione del sito di emergenza (dolore o secrezioni) secondo la

Dettagli

Allegato A al Capitolato Tecnico e d Oneri per la fornitura di sistemi di accesso venoso per l A. ULSS 12 Veneziana

Allegato A al Capitolato Tecnico e d Oneri per la fornitura di sistemi di accesso venoso per l A. ULSS 12 Veneziana Allegato A al Capitolato Tecnico e d Oneri per la fornitura di sistemi di accesso venoso per l A. ULSS 12 Veneziana Lotto n. 1 (CIG: N. 574012442C) CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERZIONE PERIFERICA (PICC)

Dettagli

Utilizzi atipici dei PICC e dei Midline

Utilizzi atipici dei PICC e dei Midline dei PICC e dei Midline Mauro Pittiruti Università Cattolica Roma Utilizzo tipico PICC o Midline inseriti nella vena basilica, in una vena brachiale, nella vena cefalica o (raramente) nella vena ascellare

Dettagli

PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO:

PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO: SOCIETA ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA CORSO INFERMIERI PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO: LA GESTIONE DEI CVC E PICC NEI VARI SETTING DI CURA Dott. Carlo Romano Targeting zero Ridurre incidenza

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore Master I livello - Nursing degli Accessi Venosi Master II livello - Accessi Venosi a Medio e Lungo Termine

Università Cattolica del Sacro Cuore Master I livello - Nursing degli Accessi Venosi Master II livello - Accessi Venosi a Medio e Lungo Termine Università Cattolica del Sacro Cuore Master I livello - Nursing degli Accessi Venosi Master II livello - Accessi Venosi a Medio e Lungo Termine Giovedì 19 febbraio Programma Febbraio-Dicembre 2015 Compilazione

Dettagli

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con Il sottoscritto Gabriella Busca ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON

Dettagli

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro

Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC. Pier Mario Giugiaro Gli accessi venosi e il posizionamento del CVC Pier Mario Giugiaro LE COMPLICANZE LEGATE AI CVC COMPLICANZE DEL POSIZIONAMENTO CONDIZIONI PRELIMINARI Scelta accurata dell accesso venoso Colloquio con il

Dettagli

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO DI GARA DESCRIZIONE LOTTI E CRITERI DI VALUTAZIONE. Cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC)

ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO DI GARA DESCRIZIONE LOTTI E CRITERI DI VALUTAZIONE. Cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC) 1 ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO DI GARA DESCRIZIONE LOTTI E CRITERI DI VALUTAZIONE PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA TRIENNALE, IN LOTTI, DI SISTEMI PER ACCESSO VENOSO CENTRALE ED ACCESSORI Cateteri venosi

Dettagli

Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive

Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive Caso Clinico 1 Una domenica pomeriggio un componente del Picc Team, che sta svolgendo il turno in reparto, viene contattato da una collega delle malattie infettive per posizionare un accesso venoso (PICC)

Dettagli

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI: PICC E MIDLINE RIETI 19 GIUGNO 2018 PROGRAMMA

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VASCOLARI: PICC E MIDLINE RIETI 19 GIUGNO 2018 PROGRAMMA LA GESTIONE DEGLI ACCESSI PICC E MIDLINE PROGRAMMA Ore 09.00 Attualità e prospettive degli Accessi Venosi Centrali Ore 09.15 Le infezioni Catetere Correlate 0re 09.30 Anatomia dei Vasi degli Arti Superiori

Dettagli

Accessi venosi periferici: stato dell arte, l importanza di un accesso vascolare stabile. Relatore: Angela Restivo

Accessi venosi periferici: stato dell arte, l importanza di un accesso vascolare stabile. Relatore: Angela Restivo Accessi venosi periferici: stato dell arte, l importanza di un accesso vascolare stabile Relatore: Angela Restivo Il sottoscritto ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo

Dettagli

GESTIONE DELLA NPT IN P.TE PORTATORE DI PICC E MIDLINE. 31 maggio 2013 Relatore: Sabrina Colla

GESTIONE DELLA NPT IN P.TE PORTATORE DI PICC E MIDLINE. 31 maggio 2013 Relatore: Sabrina Colla GESTIONE DELLA NPT IN P.TE PORTATORE DI PICC E MIDLINE 31 maggio 2013 Relatore: Sabrina Colla COSA SONO PICC E MIDLINE? Cateteri a medio e lungo termine Inserimento periferico sotto guida ecografica (v.

Dettagli

U.O.C. CRAV BOZZA CAPITOLATO TECNICO

U.O.C. CRAV BOZZA CAPITOLATO TECNICO U.O.C. CRAV PROCEDURA APERTA TELEMATICA PER LA FORNITURA DI DISPOSITIVI PER INFUSIONE ACCESSI VASCOLARI IN FABBISOGNO ALLE AZIENDE SANITARIE E ALL IRCCS IOV DELLA REGIONE DEL VENETO BOZZA CAPITOLATO TECNICO

Dettagli

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA

IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA IL RISPARMIO DEL PATRIMONIO VASCOLARE NEL PAZIENTE IN PRE-DIALISI C.P.S.I. RONCAGLIA BARBARA FILOMENO BARBARA ACCESSO VASCOLARE IN DIALISI La vita di un paziente emodializzato dipende dalla possibilità

Dettagli

Quali criteri per scegliere l ecografo?

Quali criteri per scegliere l ecografo? Venipuntura centrale ecoguidata: sicurezza del paziente e scelta dei materiali Mauro Pittiruti, Università Cattolica, Roma Quali criteri per scegliere l ecografo?! Portatile (peso e forma)! Semplice da

Dettagli

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002)

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI. RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DEGLI ACCESSI VENOSI RACCOMANDAZIONI CDC di Atlanta (agosto 2002) Raccomandazioni del C.D.C. Center for Disease Control - U.S.A. Guidelines for the prevention of intravascular

Dettagli

Il Fissaggio dei cateteri vascolari attraverso i suturless devices un futuro possibile?

Il Fissaggio dei cateteri vascolari attraverso i suturless devices un futuro possibile? Il Fissaggio dei cateteri vascolari attraverso i suturless devices un futuro possibile? Inf. Case Manager U.O Medicina per Intensità di Cura Renato Moresco Referente Picc Team Ospedale S.Bortolo ULSS 8

Dettagli

UTILIZZO DEI PICC IN TERAPIA INTENSIVA

UTILIZZO DEI PICC IN TERAPIA INTENSIVA UTILIZZO DEI PICC IN TERAPIA INTENSIVA A.BARTESAGHI D.BOLIS P.PELEGALLI NEURORIANIMAZIONE OSPEDALE A.MANZONI ASST LECCO Perché utilizzare i PICC in terapia intensiva??? IN LETTERATURA.. Critical Care

Dettagli

CATETERI VENOSI, ARTERIOSI E ACCESSORI CATETERI VENOSI CENTRALI STANDARD PER ADULTI

CATETERI VENOSI, ARTERIOSI E ACCESSORI CATETERI VENOSI CENTRALI STANDARD PER ADULTI CATETERI VENOSI, ARTERIOSI E ACCESSORI CATETERI VENOSI CENTRALI STANDARD PER ADULTI LOTTO N. 1 - (OHTFA05) SET CATETERE VENOSO CENTRALE IN POLIURETANO MONOLUME RADIOPACO, CON PUNTA ATRAUMATICA, TACCHE

Dettagli

Accessi Venosi e Complicanze

Accessi Venosi e Complicanze Accessi Venosi e Complicanze P. Aprea Italian Vascular Access Society UOSD Vascular Access Team e Gestione Day Surgery Aspetti Organizzativi e Clinici Partire dal.. PRINCIPIO del prendiamoci cura in maniera

Dettagli

PICC PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO: Lo stato dell arte. (Peripherally, Inserted, Central, Catheter) Dott.ssa Anna Maria Iannicelli

PICC PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO: Lo stato dell arte. (Peripherally, Inserted, Central, Catheter) Dott.ssa Anna Maria Iannicelli SIGG Società italiana di Gerontologia e Geriatria 61 Congresso Nazionale. Stiamo Lavorando per farti invecchiare meglio. 30 Novembre 3 Dicembre 2016. PROCEDURE INFERMIERISTICHE NELL ANZIANO: PICC (Peripherally,

Dettagli

La sottoscritta TESEI LETIZIA

La sottoscritta TESEI LETIZIA La sottoscritta TESEI LETIZIA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha

Dettagli

Descrizione ALLEGATO A PREZZO UNITARIO. Criteri di valutazione. Criteri di valutazione. Lotto CODICE CIG

Descrizione ALLEGATO A PREZZO UNITARIO. Criteri di valutazione. Criteri di valutazione. Lotto CODICE CIG 1 382331180A Hickman monolume. Tale Catetere Venoso Centrale deve essere in silicone puro, con guida metallica punta atraumatica a J da circa 70 cm, dilatatore con guaina pelabile, tunnellizzatore, raccordo

Dettagli

25 Maggio ACCESSI VASCOLARI DIFFICILI in EMERGENZA-URGENZA: Nuovi approcci Dott. Lucio Brugioni- Medicina Interna ed Area Critica, AOU Modena

25 Maggio ACCESSI VASCOLARI DIFFICILI in EMERGENZA-URGENZA: Nuovi approcci Dott. Lucio Brugioni- Medicina Interna ed Area Critica, AOU Modena 25 Maggio 2018 ACCESSI VASCOLARI DIFFICILI in EMERGENZA-URGENZA: Nuovi approcci Dott. Lucio Brugioni- Medicina Interna ed Area Critica, AOU Modena ALCUNE DEFINZIONI 2 tentativi fallimentari di venipuntura

Dettagli

L INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER L INFERMIERISTICA: LUCI ED OMBRE DI NUOVI ORIZZONTI

L INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER L INFERMIERISTICA: LUCI ED OMBRE DI NUOVI ORIZZONTI L INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER L INFERMIERISTICA: LUCI ED OMBRE DI NUOVI ORIZZONTI L ECOGRAFIA A SUPPORTO DELL INFERMIERE NEL REPERIMENTO DELLE VENE PERIFERICHE: UN NUOVO PUNTO DI PARTENZA ASSOCIAZIONE

Dettagli

Complicanze meccaniche precoci e tardive

Complicanze meccaniche precoci e tardive Complicanze meccaniche precoci e tardive Complicanze Meccaniche Pneumotorace Puntura arteriosa Malposizione primaria Aritmia cardiaca Fallimento manovre Precoci Successo dopo ripetuti tentativi Perforazione

Dettagli

Linea Guida DIREZIONE STRATEGICA. Prevenzione Infezioni Catetere Vascolare Correlate. Stato delle revisioni

Linea Guida DIREZIONE STRATEGICA. Prevenzione Infezioni Catetere Vascolare Correlate. Stato delle revisioni Pag. 1 / 13 Stato delle revisioni Indice rev. Data Par. n Pag. n Sintesi della modifica Redazione 0 02/09/2017 La presente sostituisce DOC AZ 23 del 22/02/2013 Prevenzione delle infezioni correlate a cateterismo

Dettagli

I cateteri venosi centrali tipo PICC: impianto e gestione. 11 th TURIN CARDIOVASCULAR NURSING CONVENTION ottobre 2015 Ponticelli Elena

I cateteri venosi centrali tipo PICC: impianto e gestione. 11 th TURIN CARDIOVASCULAR NURSING CONVENTION ottobre 2015 Ponticelli Elena I cateteri venosi centrali tipo PICC: impianto e gestione 11 th TURIN CARDIOVASCULAR NURSING CONVENTION 23-24 ottobre 2015 Ponticelli Elena LE VENE: un tesoro da difendere Preservare per il futuro Il tessuto

Dettagli

consumo annuo presunto

consumo annuo presunto PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI MATERIALE PER TERAPIA DEL DOLORE marca da bollo Allegato B - MODELLO DI OFFERTA ECONOMICA Il sottoscritto... nato a... residente in... C.F.... nella sua qualità di...

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO - ALLEGATO A Sistemi di accesso venoso a medio e lungo termine per adulti e sistemi di fissaggio e medicazione

CAPITOLATO TECNICO - ALLEGATO A Sistemi di accesso venoso a medio e lungo termine per adulti e sistemi di fissaggio e medicazione prezzo unitario IRST totale in cifre SISTEMA TOTALMENTE IMPIANTABILE (PORT). Sistema impiantabile sottocutaneo a superfici atraumatiche composto da: - Port in materiale plastico o in titanio compatibile

Dettagli

SCELTA DELL'ACCESSO VENOSO INTRA ED EXTRAOSPEDALIERO. PICC e MIDLINE... GLI ALBORI DI UNA NUOVA ERA!

SCELTA DELL'ACCESSO VENOSO INTRA ED EXTRAOSPEDALIERO. PICC e MIDLINE... GLI ALBORI DI UNA NUOVA ERA! SCELTA DELL'ACCESSO VENOSO INTRA ED EXTRAOSPEDALIERO PICC e MIDLINE... GLI ALBORI DI UNA NUOVA ERA! /I vero ponte tra accessi a breve e lungo termine, per uso intra ed extraospedaliero, continuo e discontinuo,

Dettagli

Tecnica ecoguidata per l impianto dei PICC e Midline

Tecnica ecoguidata per l impianto dei PICC e Midline Breve storia degli accessi venosi (1) Tecnica ecoguidata per l impianto dei PICC e Midline Dr. Piersandro Sette Servizio di Anestesia e Rianimazione Ospedale G. Fracastoro San Bonifacio (Vr) ULSS 20 Verona

Dettagli

PICC TEAM Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord GESTIONE DEI PICC. Inf. Beatrice Manna. Civitanova Marche 31 maggio 2013

PICC TEAM Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord GESTIONE DEI PICC. Inf. Beatrice Manna. Civitanova Marche 31 maggio 2013 PICC TEAM Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord GESTIONE DEI PICC Civitanova Marche 31 maggio 2013 Inf. Beatrice Manna Gestione dei Picc I PICC : Che cosa sono? Perché parlare di Picc? Che cosa

Dettagli

IL RUOLO DEL RADIOGRAPHER IN UK NELLA PROCEDURA DI POSIZIONAMENTO DEI PICC LINES

IL RUOLO DEL RADIOGRAPHER IN UK NELLA PROCEDURA DI POSIZIONAMENTO DEI PICC LINES IL RUOLO DEL RADIOGRAPHER IN UK NELLA PROCEDURA DI POSIZIONAMENTO DEI PICC LINES Intervenional Radiographer Silvia Svetlic Silvia.Svetlic@rbch.nhs.uk Palermo 25-26.05.2018 Officine Baronali Catetere venoso

Dettagli

Se hanno una clamp nell estensione sono punta aperta. Se non hanno clamp nell estensione sono valvolati

Se hanno una clamp nell estensione sono punta aperta. Se non hanno clamp nell estensione sono valvolati Gestione dei PICC e dei Midline MariaLuisa Rizzotto GESTIONE PICC E MIDLINE La corretta gestione dei Picc e Midline, è fondamentale, da essa dipende la durata del dispositivo e la percentuale di insorgenza

Dettagli

NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI

NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI NOTA INFORMATIVA PER INTERVENTO DI POSIZIONAMENTO CATETERE VENOSO CENTRALE QUALE ACCESSO VASCOLARE PER TRATTAMENTI EXTRACORPOREI Gentile Signora/Illustre Signore, Lei ha già esaminato le ragioni per cui

Dettagli

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC

PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC PROCEDURA IN CASO DI OCCLUSIONE DEL CVC Prima di tutto, escludere l eventualità di pinch-off (pinzamento del CVC tra clavicola e la prima costola) o di kinking (inginocchiamento) tramite scopia. In caso

Dettagli

Picc e Midline in ambito domiciliare: vantaggi e rischi per il paziente e la famiglia

Picc e Midline in ambito domiciliare: vantaggi e rischi per il paziente e la famiglia LA SICUREZZA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE: ASPETTI TECNICI, ETICI E GIURIDICI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA Vinci 02-03 Ottobre 2009 Picc e Midline in ambito domiciliare: vantaggi e rischi per il paziente

Dettagli

RIUNIONE CHIRURGICA- ONCOLOGICA SICP-AIEOP

RIUNIONE CHIRURGICA- ONCOLOGICA SICP-AIEOP RIUNIONE CHIRURGICA- ONCOLOGICA SICP-AIEOP Cosenza, 25 Novembre 2005 IL POSIZIONAMENTO CHIRURGICO: QUALE VIA? QUANDO IL PORT-CATH? Dott. ALESSANDRO INSERRA RESPONSABILE DELLA S.S. DI CHIRUGIA ONCOLOGICA

Dettagli

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI, QUALI NOVITA? Mauro Pittiruti UCSC, Roma

LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI, QUALI NOVITA? Mauro Pittiruti UCSC, Roma LA GESTIONE DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI, QUALI NOVITA? Mauro Pittiruti UCSC, Roma TURN OF THE CENTURY (1999-2001) All inizio di questo secolo, sono comparse tre grandi novità LA EVIDENCE-BASED PRACTICE

Dettagli

DESCRIZIONI TECNICHE

DESCRIZIONI TECNICHE PA 80/2014- Fornitura di: CATETERI PER ANESTESIA EPIDURALE E CATETERI ARTERIOSI 1 SET PER ANESTESIA EPIDURALE CATETERE ARMATO, composto da: siringa a perdita di resistenza,in materiale plastico, " medical

Dettagli

CORSO AVANZATO ECO COLOR DOPPLER Coordinatore: R. Catalini (Ancona) Lunedì 10 novembre I SESSIONE: APPROCCIO TECNICO E METODOLOGICO

CORSO AVANZATO ECO COLOR DOPPLER Coordinatore: R. Catalini (Ancona) Lunedì 10 novembre I SESSIONE: APPROCCIO TECNICO E METODOLOGICO CORSO AVANZATO ECO COLOR DOPPLER Coordinatore: R. Catalini (Ancona) Lunedì 10 novembre I SESSIONE: APPROCCIO TECNICO E METODOLOGICO MODERATORI: R. Catalini (Ancona), D. Grimaldi (Catania) 9.00 Ottimizzazione

Dettagli

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica)

N/R Antibioticoprofilassi Preparazione del paziente Igiene delle mani Inserzione del CVC (inclusa sostituzione con guida metallica) Check list per un audit inteso a valutare le buone pratiche per la prevenzione delle batteriemie correlate a device vascolare (Traduzione integrale della check list del progetto I-care, Australia). Traduzione

Dettagli

bologna Sicilia Coordinatore Infermieristico C. Spataro U.O.C. Nefrologia Dialisi AGRIGENTO

bologna Sicilia Coordinatore Infermieristico C. Spataro U.O.C. Nefrologia Dialisi AGRIGENTO bologna Coordinatore Infermieristico C. Spataro U.O.C. Nefrologia Dialisi Sicilia AGRIGENTO Tecniche di venopuntura La formazione del personale sanitario della FAV sulla gestione del cateterismo venoso.

Dettagli

Progetto PICC nell ASL 11 di Empoli

Progetto PICC nell ASL 11 di Empoli CONVEGNO LA SICUREZZA DEL PAZIENTE IN OSPEDALE: ASPETTI TECNICI, ETICI E GIURIDICI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA AGENZIA PER LA FORMAZIONE VIA OBERDAN, SOVIGLIANA, VINCI ( FI ) e ottobre 009 Progetto

Dettagli

U.O.C. DAIORT Direzione assistenza infermieristica ostetrica riabilitativa e tecnica PICC TEAM

U.O.C. DAIORT Direzione assistenza infermieristica ostetrica riabilitativa e tecnica PICC TEAM U.O.C. DAIORT Direzione assistenza infermieristica ostetrica riabilitativa e tecnica PICC TEAM VENOSI CENTRALI (CVC) AD Gruppo di Lavoro Responsabile P.O. Attività Chirurgica e Operatoria : Claudio Benedetti

Dettagli

In ordine di importanza: SICUREZZA del paziente COSTO-EFFICACIA EFFICIENZA aziendale. Come raggiungere tali obiettivi?

In ordine di importanza: SICUREZZA del paziente COSTO-EFFICACIA EFFICIENZA aziendale. Come raggiungere tali obiettivi? Quali dovrebbero essere i nostri obiettivi nella pratica clinica? L esperienza del PICC Team del Policlinico A.Gemelli di Roma In ordine di importanza: SICUREZZA del paziente COSTO-EFFICACIA EFFICIENZA

Dettagli

Complicanze degli accessi venosi centrali in Terapia Intensiva: confronto tra PICC e CVC tradizionali Mauro Pittiruti Università Cattolica - Roma

Complicanze degli accessi venosi centrali in Terapia Intensiva: confronto tra PICC e CVC tradizionali Mauro Pittiruti Università Cattolica - Roma Complicanze degli accessi venosi centrali in Terapia Intensiva: confronto tra PICC e CVC tradizionali Mauro Pittiruti Università Cattolica - Roma Il problema è CVC vs. PICC Anzi, per meglio dire CICC vs

Dettagli

ALLEGATO A IMPORTO COMPLESSIVO TRIENNALE QUANTITÀ TRIENNALE IMPORTO UNITARIO LOTTO CIG DESCRIZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE

ALLEGATO A IMPORTO COMPLESSIVO TRIENNALE QUANTITÀ TRIENNALE IMPORTO UNITARIO LOTTO CIG DESCRIZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE 1 72378384DD CATETERE VENOSO CENTRALE MONOLUME AD INTRODUZIONE PERIFERICA (PICC) CON KIT DI INTRODUZIONE Seldinger CVC monolume valvolato, a medio lungo termine ( fino a 3 mesi con certificazione), resistente

Dettagli

Nuove prospettive dell Infermieristica in Area Oncologica

Nuove prospettive dell Infermieristica in Area Oncologica Nuove prospettive dell Infermieristica in Area Oncologica Aspetti medico legali nel posizionamento e gestione dei PICC Stato dell arte della letteratura Alessandro Emoli Polo Oncologico Pol. A. Gemelli

Dettagli

ANESTIT:ESIA-Italia Agosto (1/2) 2003 Page 1 of 9

ANESTIT:ESIA-Italia Agosto (1/2) 2003 Page 1 of 9 ANESTIT:ESIA-Italia Agosto (1/2) 2003 Page 1 of 9 Numero in formato solo testo ISSN 1080-3521 EDUCATIONAL SYNOPSES IN ANESTHESIOLOGY and CRITICAL CARE MEDICINE - Italia - Il giornale Italiano online di

Dettagli

giovedì 19 ottobre Strumenti venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017

giovedì 19 ottobre Strumenti venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017 1. Strumenti 2. Accessi periferici e PICC MODULO DATA giovedì 19 ottobre 2017 venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017 sabato 18 novembre 2017 10:00

Dettagli

giovedì 19 ottobre Strumenti venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017

giovedì 19 ottobre Strumenti venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017 1. Strumenti 2. Accessi periferici e PICC MODULO DATA giovedì 19 ottobre 2017 venerdì 20 ottobre 2017 sabato 21 ottobre 2017 giovedì 16 novembre 2017 venerdì 17 novembre 2017 sabato 18 novembre 2017 10:00

Dettagli

INFETTIVOLOGIA A CONFRONTO: PERCORSI DIVERSI UN SOLO OBIETTIVO. «Luci ed ombre sull implementazione della procedura PAP 19»

INFETTIVOLOGIA A CONFRONTO: PERCORSI DIVERSI UN SOLO OBIETTIVO. «Luci ed ombre sull implementazione della procedura PAP 19» INFETTIVOLOGIA A CONFRONTO: PERCORSI DIVERSI UN SOLO OBIETTIVO «Luci ed ombre sull implementazione della procedura PAP 19» C.M.F. Malattie infettive degenza -T. Santambrogio- Legnano H nuovo Legnano H

Dettagli

PERICARDIOCENTESI SALVATORE PETRINA CARDIOLOGIA OSPEDALE CIVILE MARIA PATERNO AREZZO - RAGUSA

PERICARDIOCENTESI SALVATORE PETRINA CARDIOLOGIA OSPEDALE CIVILE MARIA PATERNO AREZZO - RAGUSA PERICARDIOCENTESI SALVATORE PETRINA CARDIOLOGIA OSPEDALE CIVILE MARIA PATERNO AREZZO - RAGUSA Pericardiocentesi Quando e come eseguire una pericardiocentesi in emergenza Pericardiocentesi Classe quando..

Dettagli

Management degli Accessi Venosi Centrali e Periferici. E g i d i o F i n a

Management degli Accessi Venosi Centrali e Periferici. E g i d i o F i n a Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino U.O. Ematologia e Trapianto Emopoietico Management degli Accessi Venosi Centrali e Periferici E g i d i

Dettagli

PRIVITERA DANIELE INFERMIERE PRONTO SOCCORSO ASST GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO NIGUARDA

PRIVITERA DANIELE INFERMIERE PRONTO SOCCORSO ASST GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO NIGUARDA PRIVITERA DANIELE INFERMIERE PRONTO SOCCORSO ASST GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO NIGUARDA Accessi Vascolari Ecoguidati in Pronto Soccorso PERCHÉ QUESTA CRESCENTE NECESSITÀ??? PAZIENTE DiVA (Difficult intravascular

Dettagli

Lezione Il VAD (Vascular Access Devices) Team

Lezione Il VAD (Vascular Access Devices) Team Lezione Il VAD (Vascular Access Devices) Team ACCESSI VENOSI centrali MODALITA DI APPROCCIO AL DISTRETTO VENOSO MODALITA' DI IMPIANTO Accesso venoso centrale mediante isolamento chirurgico della vena (cut

Dettagli

La scelta delle metodologie

La scelta delle metodologie Nuovi paradigmi di costoefficacia nell impianto dei port: una rivoluzione? La scelta delle metodologie Antonio La Greca Emergency and Trauma Surgery A. Gemelli University Hospital - Rome Costo efficacia

Dettagli

Ruolo e compiti del farmacista ospedaliero nella scelta degli accessi venosi centrali e periferici. Possibili modelli organizzativi.

Ruolo e compiti del farmacista ospedaliero nella scelta degli accessi venosi centrali e periferici. Possibili modelli organizzativi. Ruolo e compiti del farmacista ospedaliero nella scelta degli accessi venosi centrali e periferici. Possibili modelli organizzativi. Milano, 2 Dicembre 2015 E. Omodeo Salè Direttore Servizio di Farmacia

Dettagli

MALFUNZIONE DEI PICC: PROTOCOLLI DIAGNOSTICI PER LA IDENTIFICAZIONE DELLA CAUSA. Vincenzo Faraone Responsabile PICC team A.O.R.N A.

MALFUNZIONE DEI PICC: PROTOCOLLI DIAGNOSTICI PER LA IDENTIFICAZIONE DELLA CAUSA. Vincenzo Faraone Responsabile PICC team A.O.R.N A. MALFUNZIONE DEI PICC: PROTOCOLLI DIAGNOSTICI PER LA IDENTIFICAZIONE DELLA CAUSA Vincenzo Faraone Responsabile PICC team A.O.R.N A. Cardarelli Napoli LE AZIONI HANNO SEMPRE CONSEGUENZE alcune sono buone

Dettagli

Lusi Pappalardo CPSI SCDU Microcitemie-Pediatria Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga

Lusi Pappalardo CPSI SCDU Microcitemie-Pediatria Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga Lusi Pappalardo CPSI SCDU Microcitemie-Pediatria Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga 1 Nel nostro centro vengono seguiti in modo continuativo circa 220 pazienti trasfusione-dipendenti con

Dettagli

Home PICC: Impianto Gestione e prevenzione delle complicanze.

Home PICC: Impianto Gestione e prevenzione delle complicanze. Home PICC: Impianto Gestione e prevenzione delle complicanze. Convegno: l accesso venoso certo come nuovo bisogno Corso: impianti e gestione di PICC a domicilio Titolo Una Certa Vena è il titolo di un

Dettagli

L ambulatorio infermieristico territoriale ed il team multidisciplinare. Dott.ssa Adele Maria Marzocco Dott. Raffaele Iandolo

L ambulatorio infermieristico territoriale ed il team multidisciplinare. Dott.ssa Adele Maria Marzocco Dott. Raffaele Iandolo L ambulatorio infermieristico territoriale ed il team multidisciplinare Dott.ssa Adele Maria Marzocco Dott. Raffaele Iandolo L ambulatorio infermieristico territoriale, una realtà ormai consolidata in

Dettagli

La prevenzione della complicanza. infettiva. Susi Castagna. Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar - Verona

La prevenzione della complicanza. infettiva. Susi Castagna. Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria Negrar - Verona La prevenzione della complicanza 2 INCONTRO - Lunedì 14 settembre 2015 I cateteri venosi centrali: indicazioni e gestione in oncologia infettiva Susi Castagna Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore - Don

Dettagli

ACCESSI VASCOLARI. Periferici Centrali

ACCESSI VASCOLARI. Periferici Centrali ACCESSI VASCOLARI a arteriosi venosi Periferici Centrali Cateterismo arterioso periferico Indicazioni monitoraggio continuo della PA EGA Vie di accesso a. radiale a. brachiale a. ascellare a. pedidia Tecnica

Dettagli

AMBULATORIO DI IMPIANTO E GESTIONE ACCESSI VASCOLARI

AMBULATORIO DI IMPIANTO E GESTIONE ACCESSI VASCOLARI REGIONE PUGLIA Presidio Ospedaliero F. Lastaria di Lucera (Fg) D.H. di ONCOLOGIA e SENOLOGIA Direttore: Dott. Angelo Benvenuto Dirigente Medico:Dott. Massimo Lombardi AMBULATORIO DI IMPIANTO E GESTIONE

Dettagli