ASILO NIDO CASCINA LEVADA
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- Antonia Manca
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1 UNA GIORNATA TIPO e Il METODO EDUCATIVO ASILO NIDO CASCINA LEVADA
2 : accoglienza personalizzata, riferita ai diversi gruppi di età utilizzando le zone appositamente allestite in modo caldo, confortevole ed ospitale. Fino al termine degli ingressi i bimbi vengono intrattenuti con giochi spontanei o interessati a giochi mirati a superare il momento del distacco
3 la merenda: a seconda dell età dei bimbi e del loro orario di arrivo, in questo lasso di tempo le educatrici provvedono alla distribuzione della frutta, seguita dal cambio e per i più piccini o chi ne manifesta la necessità potrà trovare spazio anche un breve sonnellino i giochi e le attività: è il momento privilegiato per le scoperte, le relazioni e le esplorazioni; grazie alla formazione di piccoli gruppi i bambini sono impegnati, all interno ed all esterno delle sale, nelle attività ludiche, espressive e manuali settimanalmente programmate
4 il cambio: le routine sono un occasione privilegiata di rapporto con i bambini, le attività di cura e di pulizia personale si susseguono e si ripetono nei diversi momenti della giornata, per questo si stabiliscono dei rituali che danno sicurezza ai bambini e li aiutano anche ad interiorizzare lo scorrere del tempo
5 il pranzo: come tutte le routine anche il pranzo rappresenta non solo l assolvimento di una necessità fisiologica, ma risponde ad un bisogno che è legato in modo più profondo a dimensioni affettive ed educative, oltre che psicologiche. Per questo motivo si garantisce la massima attenzione alla gestione personalizzata di questo momento, così da assicurare ad ogni bambino il rispetto dei suoi tempi e la possibilità di interazione con l educatrice e con i compagni, oltre che lo sviluppo delle autonomie. La somministrazione dei pasti è curata dalla cuoca e dall aiuto cuoca
6 il gioco di relax e la preparazione al sonno: è un momento dedicato a giochi tranquilli e rituali per la preparazione al sonno, il progressivo rilassamento psicofisico è la condizione perché il bambino possa abbandonarsi al sonno pomeridiano permettendogli un regolare alternarsi del bioritmo veglia-sonno/attivitàrecupero Il risveglio avviene in modo dolce e naturale in base al bioritmo di ciascuno. Al risveglio seguono le operazioni di igiene personale in piccoli gruppi;
7 merenda: è un momento tranquillo nel quale si riformano i gruppi, la merenda viene somministrata con la collaborazione del personale ausiliario; un ulteriore momento dedicato al riordino e pulizia personali garantisce che i bambini siano pronti per il ricongiungimento con i genitori uscita dei tempi pieni: i bambini (come all arrivo) vengono raccolti nel locale accoglienza e preparati per l uscita e per il ricongiungimento con i genitori. Il colloquio individuale con ogni genitore consente il corretto passaggio di informazioni dalla famiglia al servizio e da questo alla famiglia, ciò sia relativamente allo stato di salute del bambino sia in riferimento ad esperienze vissute e/o reazioni particolari mostrate dal bambino
8 attività pomeridiane: il numero inferiore di bambini consente di creare un ambito raccolto nella zona delle attività educative della sezione divezzi; qui verranno riunite le due sezioni per la proposta di gioco pomeridiana; uscita dei tempi prolungati e rituale di chiusura: nelle ultime ore vengono proposte ai bambini esperienze di gioco tranquillo e vengono coinvolti in attività di lettura di libri o storie, canzoni e filastrocche; man mano che arrivano le famiglie i bambini vengono preparati all uscita e accompagnati nella zona dell accoglienza. Durante i mesi estivi le ultime ore della giornata vengono trascorse nel giardino con l utilizzo spontaneo da parte dei bambini dei giochi esterni.
9 IL METODO EDUCATIVO la crescita è un cammino, un cammino nel divenire. Non si cammina solo per arrivare, ma anche per vivere mentre si cammina. (R. Guardini)
10 L Asilo Nido è un ambiente globale in cui ogni aspetto dell organizzazione ogni attività proposta dà un contributo allo sviluppo e all apprendimento del bambino. * La principale finalità dell Asilo Nido è la creazione di un contesto relazionale e ludico nel quale ogni bambino possa trovare la possibilità di crescere globalmente secondo i tempi, i ritmi e le esigenze proprie. Il lavoro di cura ed il compito educativo della famiglia trovano nel Nido un luogo di sostegno e confronto, di integrazione e di continuità, affinchè il bambino possa trarre stimolo ed arricchimento sia sul piano affettivo ed emotivo, sia nel campo delle esperienze e, di conseguenza, della conoscenza. La Cooperativa Età Insieme si occupa fin dal 1988 di servizi rivolti all infanzia, sviluppando così una sensibilità ed un esperienza che si sono accresciute nel tempo. Nella gestione degli asili nido, la Cooperativa ha definito alcuni presupposti pedagogici ed organizzativi che caratterizzano il proprio metodo di lavoro e che garantiscono la qualità dei servizi offerti. *Persone da 0 a 3 anni, Goldschmied, Jackson
11 I punti fondamentali del metodo sono: l esistenza di un progetto educativo preciso e consapevole, che pone al centro l esperienza e l individualità di ogni bambino per accompagnarlo, attraverso un percorso di proposte definito collegialmente, all incontro con la realtà; la centralità del bambino quale individuo libero, unico ed irripetibile, unitario, aperto alla realtà che incontra, curioso e attivo; l attenzione allo spazio e al tempo come dimensioni fondamentali dell esistenza ed indispensabili per la creazione di un contesto educativo che sia per il bambino luogo dell accoglienza e del benessere. Predisporre un ambiente accogliente significa creare uno spazio, anche psicologico, e offrire un tempo corrispondenti all esigenze del bambino. Il benessere del bambino è assicurato da tutte le scelte compiute: dall organizzazione degli spazi e dei vari momenti della giornata, alla selezione delle attività e dei giochi, alla scelta dei materiali e dei colori. La scansione dei tempi determina il ritmo della giornata in modo da salvaguardare il benessere psico-fisico del bambino e tiene conto della percezione individuale del tempo. La giornata in asilo nido è scandita da ritmi tendenzialmente stabili, cosi da comunicare ai bambini la sicurezza e l aspettativa positiva su ciò che accadrà. Il ruolo dell adulto come facilitatore e tramite, per il bambino, all introduzione nella realtà. Ciascun bambino ha un educatore di riferimento, che lo accompagna con continuità nel suo percorso di crescita al nido. Lo stabilirsi di una relazione positiva con l educatore di riferimento è la condizione essenziale e prioritaria perché il bambino possa successivamente aprirsi con fiducia alle interazioni con gli altri adulti, con i bambini e con l ambiente. La verifica, attraverso l osservazione sistematica, che il bambino sia sempre attivo e protagonista. Questo richiede un attenzione continua e competente ai segnali inviati dai bambini stessi, che sappia cogliere da un lato l emergere dei loro bisogni di sicurezza, di gratificazione, di autostima, dall altro permetta all adulto di offrire una risposta adeguata; La centralità della famiglia considerata soggetto centrale nel percorso educativo del bambino. Il contesto educativo deve saper accogliere i genitori e favorire il costruirsi di una trama di relazioni con e tra le famiglie, diventando occasione di sviluppo e condivisione delle cultura dell infanzia.
12 I quattro concetti chiave: ESPERIENZA: educare vuol dire dare spazio all esperienza del Mondo, accompagnare il bambino alla scoperta della realtà, aiutandolo a dare un nome e un senso alle cose, acquisendo progressivamente coscienza di sé; GLOBALITA : il coinvolgimento del bambino nell esperienza è totale, coinvolge sensi, emozioni e pensieri. Il bambino viene guardato come essere unico e indivisibile; CREATIVITA : la fantasia non è solo felice evasione, ma anche chiave di lettura della realtà, per cogliere tutti i significati che essa può svelare; FLESSIBILITA : consiste nell accompagnare il bambino ad affrontare il rischio dell imprevisto e a vivere l emozione della scoperta.
13 In considerazione di quanto sopra esposto non si intende applicare una programmazione predefinita, ma il riferimento è orientato ad un Progetto Educativo che offra indicazioni e traduzioni aperte e flessibili. Tale progetto viene individuato ogni anno al termine dei primi mesi di inserimento, che vengono interamente dedicati alla creazione di un ambiente accogliente per ogni bambino a alla costruzione di un clima relazionale positivo. Questi primi mesi servono ai bambini per ambientarsi e alle educatrici per conoscere, proprio attraverso il metodo osservativo,i bambini del proprio gruppo e progettare cosi una proposta educativa adeguata alle loro caratteristiche. Il progetto presenta una tematica generale, ma si coniuga in due progetti differenziati in base all età dei bambini. Ogni educatrice, in base alle caratteristiche, allo sviluppo e alle esigenze del proprio gruppo declinerà poi il progetto generale in interventi educativi individualizzati e adeguati ai bambini coinvolti, definendo precisi obiettivi.
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