ESERCIZIO 1 - Indicare se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Una risposta sbagliata viene penalizzata più di una risposta non data.
|
|
- Pietro Baldini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ESERCIZIO 1 - Indicare se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). Una risposta sbagliata viene penalizzata più di una risposta non data. 1.1) Data una rete (,T,F,W,M 0 ), con, T, F < k, a. l insieme di tutti i sifoni può essere illimitato. ( F ) b. detta C la matrice di incidenza, se esiste un vettore delle occorrenze q tale che Cq=0, allora la rete è reversibile. ( F ) c. l insieme di tutti i -invarianti può essere illimitato. ( V ) d. se la rete è reversibile e l insieme delle marcature raggiungibili ha cardinalità maggiore di 1, allora la rete non presenta marcature morte. ( V ) e. se la rete presenta una marcatura morta allora esiste un sifone che si è svuotato ( F ) f. se la rete è conservativa allora contiene almeno un sifone ( V ) g. se l insieme dei T-invarianti è vuoto allora la rete è non reversibile. ( V ) 1.2) er le affermazioni giudicate false, dare una sintetica ma chiara spiegazione. a. L insieme dei sifoni è un sottoinsieme dell insieme delle parti di (insieme dei posti), ed è quindi limitato essendo il numero di posti finito. b. Ci sono vari motivi. Uno è che al vettore q potrebbe non corrispondere una sequenza di scatti ammissibile. e. 2 1/6
2 ESERCIZIO 2 - Si consideri il grafo di raggiungibilità di una rete N riportato in figura. t1 [0 2] [1 0] t2 2.1) Dire, motivando la risposta, se la rete N è viva. Non è possibile dire niente sulla vivezza in quanto dal grafo di raggiungibilità non si evince se esistono transizioni della rete che non scattano mai. 2.2) Disegnare una rete N il cui grafo di raggiungibilità sia quello riportato in figura. 2.3) Si consideri ora il seguente grafo di raggiungibilità. Dire, motivando la risposta, se esite una rete N il cui grafo di raggiungibilità sia quello rappresentato. t1 [1 2] [1 0] t2 No perchè la marcatura iniziale domina la seconda, quindi da essa deve essere abilitata anche la transizione t2. 2/6
3 ESERCIZIO 3 - Si consideri una rete M che ammette i seguenti -invarianti: I1 = [ ] I2 = [ ] I3 = [ ] Dire, motivando la risposta, se per la rete M vale la seguente relazione per ogni marcatura raggiungibile (m i marcatura del posto i-esimo): m 6 + m 3 = m Dall equazione si ricava il -invariante I4 = [ ]. I4 = I3 I1 la relazione m 6 + m 3 = m 2 + k vale per ogni marcatura raggiungibile. Ci deve essere ovviamente una marcatura iniziale che permetta k=2. ESERCIZIO 4 - Tutti i sifoni di una rete R sono elencati nel seguito: S1 = {1, 2} S2 = {1, 2, 3} S3 = {1} S4 = {2} 4.1) Calcolare i sifoni minimi di R. S3 S1; S3 S2; S4 S1; S4 S2. S3, S4 sono sifoni minimi 4.2) Calcolare i sifoni di base di R. Sifoni 1- minimi: S3; Sifoni 2- minimi: S4; Sifoni 3- minimi: S2 Sifoni di base: S2, S3, S4 3/6
4 ESERCIZIO 5 Si consideri la specifica di lavorazione di un prodotto definita dai seguenti passi: Inizialmente si eseguono le operazioni O1 ed O2 in parallelo. Terminate O1 ed O2 si esegue o O3 in parallelo a O4, oppure O5 in parallelo a O6. l termine delle operazioni di cui al punto precedente si esegue O7 oppure O8. Terminata O7 o O8, il sistema deve poter ripartire dall inizio. Rappresentare il comportamento di tale specifica con reti di etri utilizzando il modello delle operazioni ad un evento e due stati. Si chiede esplicitamente di non aggiungere altre transizioni rispetto a quelle che modellizzano le operazioni e di associare ad ogni operazione una ed una sola transizione. 4/6
5 ESERCIZIO 6 Il sistema di smistamento rappresentato in figura è costituito da: un nastro trasportatore (N), tramite il quale si immettono i pezzi e, un manipolatore (R), due postazioni pallet ( e ) e due navette (N e N ) per la sostituzione dei pallet completi. Il pallet in è completo quando contiene 3 pezzi di tipo, mentre il pallet in è completo quando vi sono caricati 4 pezzi di tipo. N R N La specifica di funzionamento prevede che, all accensione del sistema (ON), il nastro N cominci ad introdurre pezzi nel sistema; esso viene azionato mediante il comando continuo MOT. Il manipolatore preleva i pezzi e li deposita sul pallet in postazione o. Il prelievo avviene sul nastro in un unica posizione, dove sono installati due sensori di presenza S e S, rispettivamente in grado di riconoscere la presenza di un pezzo e di un pezzo. Il prelievo avviene mediante il macrocomando impulsivo RELEV; il manipolatore può anche ricevere i macrocomandi impulsivi DEOSIT- e DEOSIT- la cui corretta terminazione fa assumere il valore true, per un breve intervallo, alla variabile FineDeposita. Quando il pallet è al completo, la navetta N effettua la sostituzione del pallet pieno con uno vuoto, depositando il pallet pieno in un apposita area di scarico, mediante il macrocomando impulsivo SOSTLLET-. nalogamente fa la navetta N mediante il macrocomando impulsivo SOSTLLET-. Sono inoltre presenti due sensori e, i quali indicano la presenza rispettivamente di pallet nella postazione pallet e nella postazione pallet. Scrive un programma SFC che rispetti le specifiche assegnate e che ottimizzi l utilizzo delle risorse presenti nel sistema. 5/6
6 1 5 2 ON N MOT X3 6 RELEV X4 9 RELEV S S NOT(S) NOT(S) NOT(S) NOT(S) DEOSIT cont:=cont+1 DEOSIT- cont:=cont+1 FineDeposita FineDeposita 12 cont:=0 14 cont:=0 Cont=3 Cont=4 13 SOSTLLET- 15 SOSTLLET- 6/6
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Prof. Luca Ferrarini
POLITECNICO DI MILANO AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Prof. Luca Ferrarini Anno Accademico 2009 / 10 24 giugno 2010 COGNOME... NOME... MATRICOLA... FIRMA... Non riportare sulla stessa pagina risposte a domande
Dettagli1.1) Si spieghi sinteticamente il significato del simbolo riportato in figura.
ESERCIZIO 1. 1.1) Si spieghi sinteticamente il significato del simbolo riportato in figura. 1 2 3 Si tratta del simbolo ISO di una valvola di controllo direzionale 3/2 con comando elettrico a due stati
DettagliAUTOMAZIONE INDUSTRIALE (Prof. Luigi Piroddi)
POLITECNICO DI MILANO - SEDE DI COMO AUTOMAZIONE INDUSTRIALE (Prof. Luigi Piroddi) Anno Accademico 22/3 Prima Verifica in Itinere (recupero) Appello del 7 febbraio 23 ESERCIZIO Si consideri la rete di
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso (a.a. 2008/2009) 10. Reti di Petri: analisi strutturale Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Analisi strutturale Un alternativa all analisi esaustiva basata sul
DettagliIntroduzione alle reti di Petri: modellistica e analisi
Introduzione alle reti di Petri: modellistica e analisi May 2, 2 Sistemi e modelli matematici Sistema: insieme di componenti cooperanti al fine di realizzare una funzionalità impossibile da realizzare
DettagliAutomazione 12 Febbraio 2018
Automazione 12 Febbraio 2018 Esercizio 1 Si consideri un sistema di automazione operante a livello di coordinamento per il controllo di un robot pick-and-place (PNP1) così caratterizzato: Task A 1 ) ogni
DettagliCorso di Automazione industriale
Corso di Automazione industriale Lezione 13 Reti di Petri Proprietà Università degli Studi di Bergamo, Automazione Industriale, A.A. 2016/2017, A. L. Cologni 1 Proprietà Raggiungibilità Una marcatura M
DettagliCorso di Automazione industriale
Corso di Automazione industriale Lezione 13 Reti di Petri Università degli Studi di Bergamo, Automazione Industriale, A.A. 2018/2019, M. Ermidoro 1 Raggiungibilità Una marcatura M si dice raggiungibile
Dettagli1.2) Si spieghi sinteticamente il significato del simbolo riportato in figura
ESERCIZIO 1 1.1) Spiegare cosa si intende per cilindro a doppio effetto Il cilindro a doppio effetto sviluppa una forza sia in andata che in ritorno. Ciò avviene iniettando il fluido in pressione alternativamente
DettagliSoluzione degli esercizi del Capitolo 8
Sistemi di automazione industriale - C. Bonivento, L. Gentili, A. Paoli Soluzione degli esercizi del Capitolo 8 Soluzione dell Esercizio E8. La rete di Petri corrispondente alle matrici I, O e marcatura
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso 9. Reti di Petri: analisi dinamica e metodi di riduzione Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Metodi di analisi di Reti di Petri Ci sono 2 modi per analizzare
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso (a.a. 2008/2009) 9. Reti di Petri: analisi dinamica e metodi di riduzione Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Metodi di analisi di Reti di Petri Ci sono 2 modi
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso 13. Reti di Petri: analisi strutturale sifoni e trappole Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Introduzione Abbiamo visto in precedenza il ruolo dei P-invarianti
DettagliSISTEMI CASUALI DINAMICI (PROCESSI) ESEMPIO: I GUASTI (Ipotesi Markoviana) Frequenza dei guasti: N Guasti = N/T X X X X X X X
CATENE DI MARKOV SISTEMI CASUALI DINAMICI (PROCESSI) ESEMPIO: I GUASTI (Ipotesi Markoviana) Frequenza dei guasti: N Guasti = N/T X X X X X X X X X 0 T 0 T! Δ 0, 1,, 0 Δ 1 Δ Δ 1Δ Δ Δ ESEMPIO: I GUASTI (Ipotesi
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso (a.a. 2008/2009) 8. Reti di Petri: rappresentazione algebrica Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Rappresentazione matriciale o algebrica E possibile analizzare
DettagliModellazione dei processi produttivi 98
Modellazione dei processi produttivi Sistemi DES Reti di Petri Equazione di stato Grafo di stato Strutture fondamentali Proprietà Analisi matriciale P-invarianti T-invarianti Sifoni Trappole Macchine a
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso (a.a. 2008/2009) 12. Metodi top-down, bottom-up e ibridi Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Introduzione Abbiamo visto un esempio di costruzione di un modello
DettagliAutomazione 11 Aprile 2017
Esercizio Automazione Aprile 7 Si consideri un sistema di automazione operante a livello di conduzione che deve gestire i seguenti task periodici: ogni 6 t.u. viene registrato un log completo di sistema,
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso 12. Metodi top-down, bottom-up e ibridi Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Introduzione Esistono varie tecniche sistematiche di modellizzazione che consentono
DettagliAppunti sulle Reti di Petri
Appunti sulle Reti di Petri Marco Liverani 13 maggio 2004 1 Introduzione Le Reti di Petri, proposte nel 1962 da Carl Adam Petri, sono uno strumento per la modellizzazione di processi ed in particolare
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Teoria dei Fenomeni Aleatori, AA 2012/13. Catene di Markov
Catene di Markov SISTEMI CASUALI DINAMICI (PROCESSI) - UN ESEMPIO: I GUASTI Frequenza dei guasti: N GUASTI 0 T N T 0 T! Catene di Markov SISTEMI CASUALI DINAMICI (PROCESSI) - UN ESEMPIO: I GUASTI Campionando
DettagliReti di Petri: analisi, modellistica e controllo
Reti di Petri: analisi, modellistica e controllo Alessandro De Luca Reti di Petri Sono un formalismo grafico/matematico per la modellazione di sistemi dinamici a eventi discreti q introdotte nel 1962 da
DettagliLaboratorio di Informatica
Laboratorio di Informatica Metodologie, Tecnologie e Strumenti per l automatizzazione dell informazione Corso di Laurea «Scienze dell Educazione» AA 2010-2011 Prof. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso (a.a. 2008/2009) 6. Reti di Petri: definizioni, evoluzione e proprietà Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Reti di Petri Un formalismo molto potente e compatto
DettagliAUTOMAZIONE INDUSTRIALE. Agostino Marcello Mangini
AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Agostino Marcello Mangini Dipartimento di Elettronica ed Elettrotecnica Politecnico di Bari E-mail: mangini@deemail.poliba.it Sito Web: http://dee.poliba.it/labcontrolli/mangini.htm
DettagliCAPITOLO 8. La macchina inaffidabile
CAPITOLO 8 La macchina inaffidabile Il procedimento teorico per giungere alla risoluzione del problema, attraverso la teoria del controllo supervisivo (SCT) è illustrato nel capitolo 5 dell eserciziario
Dettaglib) Dimostrare che se f(x) è differenziabile in x 0, allora è continua in x 0.
Analisi Matematica II - Calcolo in più variabili Nome, Cognome, Matricola: Corso di Laurea: Versione A Avvertenza: La prova d esame si compone di due esercizi e di due quesiti. La risposta ai quesiti va
DettagliModellazione dei processi produttivi
Sistemi DES Reti di Petri Equazione di stato Grafo di stato Strutture fondamentali Proprietà Analisi matriciale P-invarianti T-invarianti Sifoni Trappole Macchine a stati finiti Esempio di processo manifatturiero
DettagliAutomazione. 4 Aprile 2016
Automazione 4 Aprile 2016 Esercizio 1 Si consideri un sistema di automazione in cui, a livello di coordinamento, sia necessario portare a termine tre tipi di task periodici inerenti i componenti trasportati
DettagliCorso di Automazione industriale
Corso di Automazione industriale Lezione 14 Reti di Petri Modellizzazione Università degli Studi di Bergamo, Automazione Industriale, A.A. 2017/2018, A. L. Cologni 1 Introduzione Un sistema di produzione
DettagliAutomazione I. 31 Marzo 2015
Automazione I 31 Marzo 2015 Esercizio 1 Si consideri un sistema di automazione industriale in cui, a livello di coordinamento, è necessario gestire i seguenti task periodici: 1 ogni 5 tu un semilavorato
DettagliESERCIZIO. 1l 1l 1l PM1 S1H S1L. Valv. S4b. Macchina di chiusura. S4a
ESERCIZIO PM S SH SL Valv Sa Macchina di chiusura l l l l In figura è rappresentata una porzione di un impianto per la preparazione e l imballaggio di cartoni di latte da litro. Il sistema è composto da:
DettagliSistemi dinamici a eventi discreti. Classificazione dei processi
Sistemi dinamici a eventi discreti Classificazione dei processi 1 Sistemi dinamici a eventi discreti - classificazione dei processi - Introduciamo ora un po di terminologia. I processi industriali si possono
DettagliSistemi dinamici a eventi discreti. Sistemi dinamici a eventi discreti
Sistemi dinamici a eventi discreti Classificazione dei processi 1 Sistemi dinamici a eventi discreti - classificazione dei processi - Introduciamo ora un po di terminologia. I processi industriali si possono
DettagliUNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA
UNIVERSITÀ di ROMA TOR VERGATA Corso di PS-Probabilità P.Baldi Tutorato 9, 19 maggio 11 Corso di Laurea in Matematica Esercizio 1 a) Volendo modellizzare l evoluzione della disoccupazione in un certo ambito
DettagliSIMULAZIONE TERZA PROVA DOMANDE APERTE. Definisci la funzione reale di variabile reale specificandone la classificazione
SIMULAZIONE TERZA PROVA DOMANDE APERTE Definisci la funzione reale di variabile reale specificandone la classificazione Definisci il campo di esistenza di una funzione fornendone un esempio per una funzione
DettagliLuigi Piroddi
Automazione industriale dispense del corso 6. Reti di Petri: definizioni, evoluzione e proprietà Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Reti di Petri Un formalismo molto potente e compatto per rappresentare
DettagliAutomazione. 17 Gennaio 2019
Automazione 17 Gennaio 2019 Esercizio 1 Una linea di produzione deve gestire cinque prodotti {A, B, C, D, E} che necessitano di due lavorazioni complesse in sequenza, la prima effettuata dalla macchina
DettagliAnalisi matriciale delle reti di Petri (P/T) Sifoni e trappole Classi di reti di Petri
Analisi matriciale delle reti di Petri (P/T) Sifoni e trappole Classi di reti di Petri 1 Analisi matriciale delle reti di Petri (P/T) - richiami preliminari sulle proprietà strutturali - Abbiamo visto
DettagliSequential Functional Chart (SFC) - Parte 2
Sequential Functional Chart (SFC) - Parte 2 Vincenzo Suraci Automazione STRUTTURA DEL NUCLEO TEMATICO STRUTTURE DI COLLEGAMENTO Via Ariosto 25-00185 Roma http://www.diag.uniroma1.it 2 STRUTTURE DI COLLEGAMENTO
Dettagli1. Riconoscere la natura delle coniche rappresentate dalle seguenti equazioni e disegnarle:
Università degli Studi della Basilicata Corsi di Laurea in Chimica / Scienze Geologiche Matematica II A. A. 204-205 (dott.ssa Vita Leonessa) Esercizi proposti n. 3: Funzioni a due variabili. Riconoscere
DettagliSistemi ad Eventi Discreti
Sistemi ad Eventi Discreti a.a. 2014-2015 Prof. Luca Ferrarini Sequential function chart Obiettivi Comprensione e utilizzo del Sequential Function Chart (IEC 61131-3) Sviluppare modelli per realizzare
DettagliCOMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA II. Prova scritta del 20 gennaio 2014
Prova scritta del 2 gennaio 214 Studiare la convergenza puntuale e uniforme della serie di potenze n=1 n x 2n 2n + e n. Valutare poi la misurabilità e l integrabilità secondo Lebesgue della funzione somma
DettagliAnalisi matriciale delle reti di Petri (P/T)
Analisi matriciale delle reti di Petri (P/T) Sifoni e trappole Classi di reti di Petri 1 - richiami preliminari sulle proprietà strutturali - Abbiamo visto che alcune caratteristiche dei sistemi dinamici
DettagliINFORMATICA AA Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Scienze MM FF NN Corso di Laurea in «Scienze e Tecnologie per i Beni Culturali»
Università degli Studi di Ferrara Facoltà di Scienze MM FF NN Corso di Laurea in «Scienze e Tecnologie per i Beni Culturali» AA 2010-2011 INFORMATICA Prof. Giorgio Poletti giorgio.poletti@unife.it Grafi
DettagliCOMPITO DI RICERCA OPERATIVA. max x 1 + x 2 x 1 + x 2 1 x 1 + x 2 2. Lo si trasformi in forma standard e se ne determini una soluzione ottima.
COMPITO DI RICERCA OPERATIVA APPELLO DEL 06/07/05 ESERCIZIO 1. (5 punti) Sia dato il seguente problema di PL: max x 1 + x 2 x 1 + x 2 1 x 1 + x 2 2 x 1 0 x 2 0 Lo si trasformi in forma standard e se ne
DettagliCorso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 19 Febbraio 2016
Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 19 Febbraio 2016 Nome Cognome Matricola Punteggi 10 cfu Teoria Ex.1 Ex.2 Ex.3 Ex. 4 Ex.5 /6 /5 /5 /5
DettagliLe reti di Petri P/T (Posti/Transizioni)
Le reti di Petri P/T (Posti/Transizioni) Rete di Petri P/T (Posti/Transizioni) - rappresentazione grafica - Elementi costitutivi Esempio Posto Transizione Arco Peso (1 se omesso) w P1 P T1 P3 Marca (o
DettagliSequential Functional Chart
Sequential Functional Chart Nel 1975 nasce il GRAFCET GRAPHe de Coordination Etapes Transitions Nel 1987 è stato adottato come standard internazionale dall IEC (Comitato Elettrotecnico Internazionale)
DettagliChi non risolve esercizi non impara la matematica.
6 iti Per ricercare gli eventuali asintoti verticali dobbiamo calcolare i iti della funzione agli estremi finiti degli intervalli che costituiscono il dominio. In questo caso, quindi, dobbiamo calcolare
DettagliUn modello ibrido per i sistemi di. produzione. Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica N.O. Facoltà di Ingegneria. Laureando: Michele LAGIOIA
Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica N.O. Tesi di Laurea In FONDAMENTI DI AUTOMATICA II Un modello ibrido per i sistemi di produzione Relatore: Chiar.ma Prof. Ing. Maria Pia
DettagliESAME DI MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE 14 GIUGNO 2016 FILA A
ESAME DI MATEMATICA PER LE APPLICAZIONI ECONOMICHE 4 GIUGNO 206 FILA A Durata della prova: 2 ore e mezza. NOTA: Spiegare con molta cura le risposte. NOTAZIONE: log = ln = log e. Esercizio 5 punti) Sia
DettagliIntroduzione alle Reti di Petri
Università degli Studi di Padova FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria dell Informazione Tesi di laurea triennale Introduzione alle Reti di Petri Candidato: Elena Zanotto Matricola 591936
DettagliProbabilità e Processi stocastici. Ingegneria Robotica e dell Automazione. Prova scritta del giorno 15/12/14
Probabilità e Processi stocastici. Ingegneria Robotica e dell Automazione. Prova scritta del giorno 15/12/14 In ingegneria un sistema formato da n componenti è detto k su n se funziona quando almeno k
Dettagli1.3. Se esistono i limiti sinistro e destro della funzione in un punto, allora esiste anche il limite della funzione nel punto stesso.
Esercitazione 8 Novembre 018 1. Stabilire quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali false. 1.1. Se una funzione f(x) è definita in un intervallo aperto (a, b), ha senso chiedersi se esistono
DettagliMatematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo.
Corso integrato di Matematica per le scienze naturali ed applicate Materiale integrativo http://www.dimi.uniud.it/biomat/ Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica, Università
Dettagli03 - Le funzioni reali di variabile reale
Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale ppunti del corso di Matematica 03 - Le funzioni reali di variabile reale nno ccademico 2013/2014
DettagliReti Logiche T. Esercizi reti sequenziali asincrone
Reti Logiche T Esercizi reti sequenziali asincrone ESERCIZIO N. 1 Una rete sequenziale asincrona è caratterizzata da due segnali d ingresso A e C e da un segnale di uscita Z. I segnali d ingresso non possono
DettagliCorso di Sistemi Modulo di Sistemi a Eventi Discreti (ex Metodi di Specifica) Esercizi
Corso di Sistemi Modulo di Sistemi a Eventi Discreti (ex Metodi di Specifica) Esercizi Laurea magistrale in Ingegneria e Scienze informatiche Tiziano Villa Anno Accademico 2013-14 Questo documento in costruzione
DettagliProgrammazione Lineare
Programmazione Lineare Andrea Scozzari a.a. 2012-2013 March 14, 2013 Andrea Scozzari (a.a. 2012-2013) Programmazione Lineare March 14, 2013 1 / 18 Metodo del Simplesso Dato un problema di PL in forma standard
DettagliRichiami sullo studio di funzione
Richiami sullo studio di funzione Per studiare una funzione y = f() e disegnarne un grafico approssimativo, possiamo procedere in ordine secondo i seguenti passi:. determinare il campo di esistenza (o
DettagliCorso di Automazione industriale
Corso di Automazione industriale Lezione 6 PLC SFC Esercizi Università degli Studi di Bergamo, Automazione Industriale, A.A. 2018/2019, A. Bombarda 1 Esercizio 1 Si consideri un sistema di trasporto di
DettagliAutomazione 13 Febbraio 2017
Automazione 3 Febbraio 27 Esercizio Figura : Una casello autostradale con sistema TELEPASS (foto e schema). La Figura mostra la porta di un casello autostradale dotata di sistema TELEPASS di pedaggio,
DettagliCorso di Automazione industriale
Corso di Automazione industriale Lezione 6 PLC SFC Esercizi Università degli Studi di Bergamo, Automazione Industriale, A.A. 2017/2018, A. L. Cologni 1 Esercizio 1 Si consideri un sistema di trasporto
DettagliESERCIZI SULLA TECNICA BACKTRACKING e BRANCH & BOUND
ESERCIZI SULLA TECNICA BACKTRACKING e BRANCH & BOUND 1. [ STRINGHE] Scrivere in pseudo-codice una procedura che, preso in input un intero n, stampi tutte le stringhe di lunghezza minore o uguale ad n sull
DettagliGeometria della programmazione lineare
Geometria della programmazione lineare poliedri punti estremi, vertici, soluzioni di base esistenza di punti estremi rif. Fi 3.1; BT 2.1, 2.2, 2.5 Iperpiani, semispazi, poliedri Sia a un vettore non nullo
DettagliFondamenti di Automatica - Ingegneria Gestionale (H-PO) Prof. Silvia Strada Prima prova in itinere del 25 Novembre 2016 Tempo a disposizione: 1.30 h.
Politecnico di Milano Fondamenti di Automatica - Ingegneria Gestionale (H-PO) Prof. Silvia Strada Prima prova in itinere del 25 Novembre 206 Tempo a disposizione:.30 h. Nome e Cognome................................................................................
DettagliComplementi di Algoritmi e Strutture Dati. Soluzioni prova scritta 7 giugno 2017
Complementi di Algoritmi e Strutture Dati (III anno Laurea Triennale - a.a. 2016/17) Soluzioni prova scritta 7 giugno 2017 Esercizio Union find (punti 6) Considerare la foresta union-find sottostante e
DettagliINTERVALLI DI NUMERI SULL ASSE DEI NUMERI REALI. ANALISI MATEMATICA_2 INTERVALLIi numerici - 1 -
INTERVALLI DI NUMERI SULL ASSE DEI NUMERI REALI ANALISI MATEMATICA_2 INTERVALLIi numerici - 1 - Esiste una corrispondenza biunivoca tra i numeri reali e i punti di una retta: Ad ogni punto P della retta
DettagliCORSO di AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
CORSO di AUTOMAZIONE INDUSTRIALE (cod. 8469-21029) APPELLO del 07 Settembre 2011 Prof. Andrea Cataldo Soluzioni Esercizio 1 (Domande generali) 1.a) Controllo Logico Spiegare la principale differenza nell'elaborazione
DettagliGeometria della programmazione lineare
Geometria della programmazione lineare p. 1/39 Geometria della programmazione lineare Mariantonia Cotronei Facoltà di Ingegneria Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Geometria della programmazione
DettagliC.L. Informatica, M-Z Bari, 12 Gennaio 2016 Traccia: 1
Bari, 2 Gennaio 206 Traccia: Esercizio. Scrivere la definizione di funzione suriettiva. Dimostrare che la composizione di due funzioni suriettive è una funzione suriettiva. Esercizio 2. () Stabilire se
DettagliSomma 3-bit. somma 3-bit con I/O sequenziale. somma 3-bit con I/O sequenziale. Osservazione
RETI COMBINATORIE In una rete combinatoria l uscita è funzione dei soli ingressi u = f () ADDIZIONATORE PARALLELO Addizionatore parallelo (a propagazione di riporto - ripple carry) per numeri binari di
DettagliLa dualità nella Programmazione Lineare
Capitolo 3 La dualità nella Programmazione Lineare 3.1 Teoria della dualità Esercizio 3.1.1 Scrivere il problema duale del seguente problema di Programmazione Lineare: min x 1 x 2 + x 3 2x 1 +3x 2 3 x
DettagliL1 L2 L3 L4 L5 L6 L7 L8 L9. Esercizio. Determinare l insieme di disuguaglianze che descrive esattamente la regione di piano della figura
Determinare l insieme di disuguaglianze che descrive esattamente la regione di piano della figura [1] y x, x 1 [2] y x, x 1 [3] y x, x 1 [4] y x, x 1 [5] y x, x 1 L insieme è simmetrico rispetto all origine
DettagliAPPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA. 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi.
APPUNTI PER IL CORSO DI MATEMATICA APPLICATA ERNESTO DE VITO - UNIVERSITÀ DI GENOVA, ITALY 1. Lezione 1 Richiamo brevemente alcune notazioni della teoria degli insiemi. insieme vuoto N insieme dei numeri
Dettagli1. Esercizi sui numeri reali
1. Esercizi sui numeri reali 1.1. Ricavare la formula risolutiva per le equazioni di secondo grado. 1.. Scrivere in altro modo a, a R. 1.3. Dato a R, scrivere le soluzioni dell equazione x = a. 1.4. Se
DettagliLa teoria delle code
La teoria delle code 3 marzo 205 Ing. foglietta.chiara@gmail.com Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Agenda Reti di Aperte Reti di Aperte Sistema M/M/ I 2 Reti di Aperte Una coda
DettagliLuigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it
Automazione industriale dispense del corso 10. Reti di Petri: analisi strutturale Luigi Piroddi piroddi@elet.polimi.it Analisi strutturale Un alternativa all analisi esaustiva basata sul grafo di raggiungibilità,
DettagliCOMPITO DI RICERCA OPERATIVA. max 8 5x 1 3x 2 x 3 = 1 + 4x 1 + x 2 x 4 = 1 x 1 + x 2 x 5 = 5 x 1 x 2
COMPITO DI RICERCA OPERATIVA ESERCIZIO. (5 punti) Dato un problema di PL, la sua riformulazione rispetto alla base B = {x 3, x, x 5 } é la seguente: max 8 5x 3x x 3 = + x + x x = x + x x 5 = 5 x x Solo
DettagliInformatica teorica Lez. n 7 Macchine di Turing. Macchine di Turing. Prof. Giorgio Ausiello Università di Roma La Sapienza
Macchine di Turing Argomenti della lezione Definizione della macchina di Turing Riconoscimento e accettazione di linguaggi Macchine a più nastri La macchina di Turing èun è automa che può leggere e scrivere
DettagliIstruzioni, algoritmi, linguaggi
Istruzioni, algoritmi, linguaggi 1 Algoritmo per il calcolo delle radici reali di un equazione di 2 o grado Data l equazione ax 2 +bx+c=0, quali sono i valori di x per cui l equazione è soddisfatta? 2
DettagliMatematica. Corso integrato di. per le scienze naturali ed applicate. Materiale integrativo. Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1
Corso integrato di Matematica per le scienze naturali ed applicate Materiale integrativo Paolo Baiti 1 Lorenzo Freddi 1 1 Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Udine, via delle Scienze
Dettagli9. Reti di Petri (rdp)
9. Reti di Petri (rdp) Maria Paola Cabasino, Dicembre 2010 Le rdp sono un modello di sistemi ad eventi discreti che trae origine dal lavoro di Carl Adam Petri. Vantaggi delle rdp: Le rdp sono un formalismo
DettagliOLIMPIADI DI INFORMATICA SELEZIONE SCOLASTICA - 4 dicembre 2008
International Olympiad in Informatics Olimpiadi Italiane di Informatica OLIMPIADI DI INFORMATICA 2008-2009 SELEZIONE SCOLASTICA - 4 dicembre 2008 MODALITA DI CORREZIONE Ad ogni esercizio è associato un
DettagliNozioni introduttive e notazioni
Capitolo 1 Nozioni introduttive e notazioni 1.1 Gli insiemi La teoria degli insiemi è alla base di tutta la matematica, in quanto ne fornisce il linguaggio base e le notazioni. Non daremo qui una definizione
DettagliIstituzioni di Matematiche seconda parte
Istituzioni di Matematiche seconda parte anno acc. 2012/2013 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Istituzioni di Matematiche 1 / 31 index Proprietà elementari dei
DettagliAnalisi matriciale delle reti di Petri (P/T)
Analisi matriciale delle reti di Petri (P/T) Proprietà strutturali: P-invarianti e T-invarianti Analisi matriciale delle reti di Petri (P/T) - richiami preliminari sull evoluzione delle RdP - Condizione
DettagliAltri esercizi assegnati negli esoneri degli scorsi anni
Altri esercizi assegnati negli esoneri degli scorsi anni Esercizi sul principio di induzione 1. Utilizzando il principio di induzione si dimostri che, per ogni numero naturale positivo n, risulta: Esercizi
DettagliEsame scritto di Teoria dei Sistemi - Modena - 22 Giugno Domande
Esame scritto di Teoria dei Sistemi - Modena - Giugno 5 - Domande Per ciascuno dei seguenti test a risposta multipla segnare con una crocetta le affermazioni che si ritengono giuste. Alcuni test sono seguiti
DettagliAlgoritmi greedy. Gli algoritmi che risolvono problemi di ottimizzazione devono in genere operare una sequenza di scelte per arrivare alla soluzione
Algoritmi greedy Gli algoritmi che risolvono problemi di ottimizzazione devono in genere operare una sequenza di scelte per arrivare alla soluzione Gli algoritmi greedy sono algoritmi basati sull idea
DettagliNote per il corso di Geometria Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura. 4 Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan
Note per il corso di Geometria 2006-07 Corso di laurea in Ing. Edile/Architettura Sistemi lineari. Metodo di eliminazione di Gauss Jordan.1 Operazioni elementari Abbiamo visto che un sistema di m equazioni
DettagliI Appello Ricerca Operativa 2 bis Compito A
I Appello Ricerca Operativa 2 bis Compito A Cognome e nome:. Esercizio 1. Si consideri il problema del matching di cardinalità massima in un grafo G ed il suo problema di decisione associato: esiste un
DettagliLaboratorio di Python
Documentare il codice,, Comprendere cosa calcola una funzione Università di Bologna 20 e 22 marzo 2013 Sommario 1 2 3 4 o Scrivere un programma che sia in grado di calcolare le seguenti serie: la somma
DettagliCorso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 29 Gennaio 2016
Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Matematica con Elementi di Informatica COMPITO 29 Gennaio 2016 Nome Cognome Matricola Punteggi 10 cfu Teoria Ex.1 Ex.2 Ex.3 Ex. 4 Ex.5 /6 /5 /5 /5
DettagliSFC. Sequential Functional Chart. Reti e Sistemi per l Automazione. Stefano Panzieri SFC - 1
SFC Sequential Functional Chart Stefano Panzieri SFC - 1 Sequential Functional Chart Nel 1975 nasce il GRAFCET GRAPHe de Coordination Etapes Transitions Nel 1987 è stato adottato come standard internazionale
DettagliMATEMATICA DISCRETA. C. L. in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso B Bari, 19 Gennaio 2017 Traccia 1
Bari, 9 Gennaio 207 Traccia Esercizio Sia assegnata la relazione Z Z tale che 8a, b 2 Z a b () (7a +4b) () Verificare che è una relazione di equivalenza (2) Determinare la classe di equivalenza [5] Esercizio
Dettagli