1.3. Se esistono i limiti sinistro e destro della funzione in un punto, allora esiste anche il limite della funzione nel punto stesso.
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- Regina Martino
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1 Esercitazione 8 Novembre Stabilire quali delle seguenti affermazioni sono vere e quali false Se una funzione f(x) è definita in un intervallo aperto (a, b), ha senso chiedersi se esistono lim () e lim (). 1.. Se una funzione f(x) è definita in un intervallo aperto (a, b), ha senso chiedersi se f(x) è continua in a e b Se esistono i limiti sinistro e destro della funzione in un punto, allora esiste anche il limite della funzione nel punto stesso Se una funzione è continua a sinistra e a destra di un punto, allora è continua in quel punto Se una funzione continua si annulla in tutti i punti interni ad un intervallo, allora la funzione si annulla anche negli estremi (purché f sia definita in tali punti) Se una funzione continua in un intervallo chiuso assume valori negativi in tutti i punti interni ad esso, allora assume valori non positivi agli estremi dell intervallo Se due funzioni definite su R differiscono in un solo punto, allora non possono essere entrambe continue. Nei seguenti esercizi, una sola delle affermazioni a), b), è vera.. Sappiamo che lim ()=5 a) La funzione non può che essere y = x b) deve essere necessariamente f(5) = 5 c) f deve essere definita in x = 5 d) nessuna delle precedenti affermazioni è vera. 3. Sappiamo che lim ()= lim () 3 a) f(x) ammette limite per x 4. 3 b) per x 4 la funzione converge ad un limite finito L. 3 c) la funzione è definita in x = 4 3 d) la funzione può non ammettere limite per x Siano f e g due funzioni su R. Sappiamo chelim ()= lim (). Riguardo ai diagrammi di tali funzioni si può asserire che: 4 a) esiste un intorno di x 0 in cui f(x) = g(x). 4 b) le due curve hanno almeno un punto in comune 4 c) possono non avere alcun punto in comune 4 d) hanno solo un punto in comune. 1
2 5. Sia f definita su R. Sappiamo che lim ()= +3 5 a) la funzione è sempre positiva 5 b) da un certo punto in poi, f assume solo valori positivi 5 c) la funzione non può assumere mai il valore +3 6 d) la curva di equazione y = f(x) presenta un asintoto orizzontale e si sviluppa sempre al di sopra o al di sotto di tale asintoto. 6. Calcolate lim arctan 7. Sia =()=. Una volta determinato l asintoto obliquo, e quindi i semipiani α e β individuati dall asintoto, stabilite in quali semipiani si sviluppa la curva di equazione y = f(x). Procedete analogamente per la funzione razionale =()=. 8. Si verifichi se il teorema dei valori intermedi è applicabile o meno alla funzione =()= +( ), [,]. 9. Disegnare il diagramma di = (cos) () 10. Calcolate lim 11. Dimostrare per induzione che D n [x n ] = n! ( D x ) D x sen x x + 1 ( x 1) D x x D x log x. senh x x 13. Ricordando l espressione della derivata di y = tan x, calcolare lim Soluzioni 6. Vale la seguente relazione:. e x. arctan arctan=arctan. Dimostriamo la precedente formula, utilizzando la tangente della differenza tra archi: tan( )= tan tan 1+tantan. =arctan tan tan 1+tantan
3 Ponendo tan= tan=, da cui =arctan =arctan otteniamo: Calcoliamo ora il limite richiesto: arctan arctan=arctan. lim arctan =lim arctan arctan1 = lim arctan = =lim arctan = lim lim =. = lim arctan == = 7. La funzione è definita per x < 1 e per x > 1. Si esegua la divisione tra numeratore e denominatore: x 3 +3 x + 3 x + x + x +1 x +1 R = Quindi =()=+1+ (). 8 La differenza tra l ordinata della curva di equazione y = f(x) e l ordinata della retta a di equazione y = x + 1 tende a 0 per x che tende a infinito, dunque a è l asintoto obliquo per la funzione assegnata. La differenza f(x) (x +1) è sempre positiva, quindi la curva si sviluppa al di sopra dell asintoto
4 =()=. La differenza di grado tra il polinomio a numeratore e quello a denominatore è pari a 1: la funzione ammette un asintoto obliquo, che determiniamo effettuando la divisione di x 3 +1 per x +. =()= =+. La funzione presenta l asintoto obliquo di equazione y = x; la differenza () = è positiva se x < ½. e negativa per x maggiore di ½; la curva attraversa l asintoto in x = ½. Inoltre f(0) = ½ La funzione =()= +( ), [,] si può esprimere 1, <0 come =()=, =0 +1, 0< poiché sia il limite destro che quello sinistro, per x 0 non coincidono con f(0), la funzione non è continua nell intervallo assegnato e non vale pertanto il teorema dei valori intemedi. 4
5 10 lim lim = () () {v =1 cos x, v 0 se x 0 } = lim () = lim () =lim lim =1 0= L enunciato è vero se n = 1: D 1 (x 1 ) = 1! Supponiamo che l enunciato sia verificato per n = k. D k+1 (x k+1 ) = D k (D (x k+1 )) = (k+1) D k (x k ) = (k+1) k! = (k + 1)! Dunque l enunciato vale anche per n = k lim = { h = x π/4, h 0 se x π/4} lim, che coincide con la derivata della tangente in π/4. Sappiamo che la derivata della tangente è 1+tan x, che in π/4 vale. ]] 5
6 15. Dimostrare per induzione che (I) = ( 1) n n! x (n+1). Ricordiamo che la derivata della potenza n-esima vale anche nel caso dell esponente in Z. Infatti, posto ()=, si applica la derivata del reciproco di una funzione: = (). () () Da cui [ ]= = = (). Tornando alla dimostrazione della (I), si verifica che la (I) vale per n =1: = ( 1)1 1! =. Ipotesi induttiva. La formula vale per n = k: =( 1)! (). Consideriamo la derivata di ordine n= k + 1: = =( 1)! () = ( 1)!( 1)(+1) () =( 1) (+1)! (). Q.E.D. 16). Se f(x) è pari, f (x) è dispari e viceversa. Sia infatti f pari: f( x) = f(x). Derivando i membri dell uguaglianza, si ottiene f ( x) = f (x), dunque f è dispari. Se f è dispari, f( x) = f(x). Derivando: f ( x) = f (x), dunque f è pari. 6
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