COMUNE DI FALCONARA ALBANESE PROVINCIA DI COSENZA Via Matteotti n. 26 Tel

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1 COMUNE DI FALCONARA ALBANESE PROVINCIA DI COSENZA Via Matteotti n. 26 Tel Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) Legge Urbanistica Regionale n. 19 del 16 aprile 2002 e s. m. i. Documento Definitivo R04 ELABORATO Relazione agropedologica IL SINDACO Geom. Ercole conti IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Rosario Sessa I PROGETTISTI: Ing. Rosario Sessa Ing. Marida Martino Dott. Pianif. Francesco Bassetti Dott. Geol. Pietro Ianni Dott. Forestale Franco Pignataro

2 INDICE Introduzione.....pag. 3 Territorio......pag. 3 Caratteristiche socio-economiche....pag. 4 Studio Climatologico....pag. 4 Classificazione Fitoclimatica.. pag. 10 Inquadramento Pedologico....pag. 12 Descrizione Unità cartografiche pag.14 Capacità dei Suoli pag.18 Classificazione del Territorio secondo la Corine Land Cover.pag.20 Panorama Agricolo nel Comune di Falconara Albanese.....pag.22 Pianificazione del Territorio Agro-Forestale pag.33 Definizione Zone Agricole pag.35 Classificazione e Descrizione delle Aziende Agricole.....pag.36 Gestione delle aree boscate..pag. 39 Rilascio Permesso di Costruire nelle Zone Agricole......pag.42 Interventi in Zona Agricola pag.43 Lotto Minimo......pag.43 Calcolo dell Unità Aziendale Minima pag.43 Bibliografia pag.46 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 2

3 RELAZIONE AGRO-PEDOLOGICA INTRODUZIONE A seguito dell'incarico professionale proposto dall Amministrazione Comunale di Falconara Albanese, nella persona del Responsabile del Servizio Ufficio Tecnico, prot. n 38E del giorno per "Elaborazione Relazione Agro-Pedologica per il P.S.C., il sottoscritto, Dr. Franco PIGNATARO, dottore in Scienze Forestali, iscritto all'ordine Provinciale dei dottori Agronomi e Forestali di Cosenza al n 392, ha accettato l'incarico di redigere la relazione Agro-Pedologica per il Piano Strutturale Comunale e ha proceduto all'adempimento del suddetto incarico. La presente relazione è stata redatta in conformità alla Legge Regionale n 19 del , Titolo VII Pianificazione del territorio agro-forestale. In questa legge, come sostiene in un articolo specifico Stanislao De Santis (in L uso del territorio agro-forestale nella legge urbanistica regionale della Calabria ), deve formularsi un cauto apprezzamento positivo in merito alla impostazione data dalla legge al rapporto tra territorio con destinazione agricola e territorio con destinazione diversa da quella agricola, nel senso che quella agricola non sembra essere stata considerata una destinazione meramente residuale, poiché alla stessa è stata opportunamente conferita una valenza positiva, in prospettiva di uno sviluppo del territorio caratterizzato complessivamente dalla sostenibilità; infatti, sulla base delle disposizioni generali della legge (art. 1), la Regione è tenuta ad assicurare lo sviluppo sostenibile dal territorio regionale (unitariamente inteso), in modo da garantirne l'integrità fisica e culturale ; il che non sarebbe evidentemente possibile in mancanza di una razionale utilizzazione del suolo agricolo. Tale scelta di fondo del legislatore regionale appare, del resto, conforme alla specificità della realtà economico-sociale calabrese, nel contesto della quale l'industria ha ancora un peso specifico estremamente modesto e, quindi, le maggiori opportunità di crescita ruotano tuttora intorno all'agricoltura ed alle connesse filiere di trasformazione agro-alimentare, suscettibili di costituire (unitamente ad una offerta turistica di qualità, purtroppo, finora, sostanzialmente mancante) insostituibili fattori di crescita economica. TERRITORIO Il comune di Falconara Albanese si estende per una superficie di 19,08 Km 2 pari a ha 1908,80, partendo dalla quota di o m sul livello del mare fino ad arrivare a circa quota 1160 m. Confina con i comuni di Cerisano, Fiumefreddo Bruzio, Marano Principato e San Lucido. Il territorio del comune di Falconara albanese, secondo il 5 censimento dell agricoltura, redatto dall ISTAT nel 2000 presenta una ripartizione di superficie di seguito riportata nella seguente tabella: Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 3

4 Tab. 1 - Superficie aziendale secondo l'utilizzazione dei terreni ( superficie in ettari) COMUNI ZONE ALTIMETRICHE Seminativi SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA Coltivazioni legnose agrarie Prati permanenti e pascoli Totale Arboricoltura da legno SUPERFICIE AGRARIA NON UTILIZZATA Boschi Totale Di cui destinata ad Altra attività superficie Totale ricreative Falconara Albanese 127,75 29,50 253,56 410,81 1,66 283,09 6,73 23,14 725,43 CARATTERISTICHE SOCIO-ECONOMICHE Il territorio oggetto di analisi, si presenta fondamentalmente a vocazione rurale nella parte collinare e montana, con la presenza di economia agro-forestale. L insediamento antropologico si concentra in determinate aree non tanto perché legate al settore agricolo ma fors anche soprattutto per maggior opportunità di residenzialità abitativa. Le coltivazioni più diffuse sono quelle legate all orto familiare, mentre occupa uno spazio non indifferente l ulivo, la vite il fico e altri fruttiferi, il tutto però nei limiti di un economia di sussistenza che raramente travalica la soglia dell autoconsumo. Laddove esiste la pratica dell allevamento (per altro numericamente poco significativa), viene praticata la coltura di foraggere. Non mancavano del resto i pascoli magri e i pascoli cespugliati e una buona quantità di territorio è occupata da boschi. Ciò che relega l agricoltura in termine angusti e tuttavia il microfraziamento del territorio per cui le dimensioni aziendali raramente risultano significative e la natura del territorio, spesso impervio nonché la meccanizzazione ormai inadeguata diventano componenti essenziali della scelta, purtroppo sempre più usuale delle giovani generazioni, di rinunciare all attività agricola. Da ciò deriva che sono attività lavorative diverse come il pubblico impiego, l investimenti nel turismo e nel commercio, a determinare il reddito familiare, in cui l attività agricola svolge solo un ruolo di tipo compensativo o, meglio, integrativo soddisfacendo le richieste legate all autoconsumo. STUDIO CLIMATOLOGICO Clima I dati climatici sono alla base della comprensione di una data evoluzione territoriale. Infatti la temperatura e l andamento pluviometrico condizionano direttamente il sistema naturale. Si rende pertanto indispensabile la conoscenza e la distribuzione delle precipitazioni, partendo da un periodo di osservazione di almeno trent anni, dove è possibile, altrimenti si prendono in considerazione i dati disponibili. Questo periodo di tempo si ritiene più che sufficiente per ottenere informazioni attendibili circa l andamento climatico della zona nel corso dell anno (se il quantitativo medio Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 4

5 annuo di pioggia è regolarmente distribuito in più stagioni o se cade in prevalenza in un periodo ristretto). Sarà presa in esame anche l'altimetria, parametro necessario per la stima di alcuni dati termici. I principali parametri termici utilizzati sono stati stimati con le equazioni di regressione, calcolate sulla base della correlazione statistica tempertura-quota da Ciancio (1971). Termometria Lo studio dell andamento termometrico, inerente le temperature medie mensili, insieme alle precipitazioni sono fondamentali per costruire i diagrammi Climatici di Bagnuols e Gaussen. Tab.2 - Temperature medie mensili stimati- 100 m 200 m 300 m 400 m 500 m 600 m s.m. s.m. s.m. s.m. s.m. s.m. 700 m s.m. 800 m s.m. 900 m s.m m s.m m s.m m s.m m s.m m s.m. Genn. 10,1 9,4 8,6 7,8 7,1 6,3 5,6 4,8 4,1 3,3 2,6 1,8 1,0 0,3 Feb. 10,6 9,8 9,1 8,4 7,6 6,9 6,1 5,4 4,6 3,9 3,2 2,4 1,7 0,9 Mar. 12,1 11,4 10,7 10,0 9,3 8,6 7,9 7,2 6,4 5,7 5,0 4,3 3,6 2,9 Apr. 14,9 14,3 13,6 12,9 12,2 11,5 10,9 10,2 9,5 8,8 8,1 7,5 6,8 6,1 Mag. 18,6 18,0 17,3 16,7 16,0 15,4 14,7 14,0 13,4 12,7 12,1 11,4 10,8 10,1 Giug. 23,0 22,3 21,7 21,0 20,3 19,6 19,0 18,3 17,6 17,0 16,3 15,6 15,0 14,3 Lug. 25,8 25,1 24,4 23,7 23,0 22,3 21,6 20,9 20,2 19,5 18,8 18,1 17,3 16,6 Ago. 26,1 25,4 24,6 23,9 23,2 22,5 21,8 21,1 20,4 19,7 19,0 18,3 17,6 16,9 Set. 23,3 22,6 21,9 21,1 20,4 19,7 18,9 18,2 17,5 16,7 16,0 15,3 14,5 13,8 Ott. 19,2 18,5 17,7 17,0 16,2 15,5 14,7 14,0 13,2 12,5 11,7 11,0 10,2 9,5 Nov. 15,3 14,6 13,9 13,2 12,4 11,7 11,0 10,3 9,6 8,8 8,1 7,4 6,7 6,0 Dic. 11,8 11,0 10,3 9,6 8,8 8,1 7,3 6,6 5,9 5,1 4,4 3,7 2,9 2,2 Invece gli altri parametri termici come si evince dalla tabella 3, sono utili per la Classificazione Fitoclimatica. Tab.3 - Temperature medie mensili stimati per il calcolo del diagramma m s.m. m s.m. m s.m. m s.m. Genn. 10,2 9,2 7,0 6,4 Feb. 10,6 9,7 7,5 6,9 Mar. 12,2 11,3 9,2 8,7 Apr. 15,0 14,1 12,1 11,6 Mag. 18,7 17,9 15,9 15,4 Giug. 23,0 22,2 20,2 19,7 Lug. 25,9 25,0 22,9 22,4 Ago. 26,1 25,2 23,1 22,6 Set. 23,4 22,4 20,3 19,7 Ott. 19,3 18,3 16,1 15,6 Nov. 15,4 14,5 12,3 11,8 Dic. 11,8 10,9 8,7 8,2 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 5

6 Tab.4 Quota e temperatura media annua m s.m. m s.m. T.M. annua Relazione Agro-Pedologica Comune di Falconara Albanese (CS) 515 m s.m. 590 m s.m. 17,6 16,7 14,6 14,1 Tab.5 - Principali parametri termici stimati m m m m m m m s.m. s.m. s.m. s.m. s.m. s.m. s.m. T.M. annua T.M. m+f T.M. m+c T.M. min. annui T.M. max. annui T. min. ass. T. max. ass. T.M. min. m+f T.M. max. m+f T.M. min. m+c T.M. max. m+c 800 m s.m. 900 m s.m m s.m m s.m m s.m m s.m. 17,6 16,9 16,2 15,4 14,7 14,0 13,3 12,6 11,9 11,2 10,4 9,7 9,0 8, m s.m. 9,5 8,7 7,9 7,2 6,4 5,6 4,9 4,1 3,3 2,6 1,8 1,0 0,3-0,5 26,6 25,9 25,2 24,5 23,9 23,2 22,5 21,8 21,1 20,4 19,7 19,1 18,4 17,7 0,1-0,8-1,7-2,6-3,4-4,3-5,2-6,1-6,9-7,8-8,7-9,5-10,4-11,3 37,9 37,3 36,8 36,2 35,6 35,0 34,4 33,8 33,2 32,6 32,0 31,4 30,9 30,3-4,1-5,0-5,9-6,8-7,7-8,7-9,6-10,5-11,4-12,3-13,2-14,1-15,0-15,9 42,7 42,1 41,5 40,8 40,2 39,6 38,9 38,3 37,6 37,0 36,4 35,7 35,1 34,5 6,0 5,3 4,5 3,8 3,1 2,4 1,6 0,9 0,2-0,5-1,3-2,0-2,7-3,4 13,0 12,2 11,4 10,6 9,7 8,9 8,1 7,3 6,5 5,7 4,9 4,1 3,3 2,5 21,0 20,3 19,5 18,7 18,0 17,2 16,5 15,7 15,0 14,2 13,5 12,7 12,0 11,2 31,9 31,2 30,6 29,9 29,3 28,6 28,0 27,4 26,7 26,1 25,4 24,8 24,1 23,5 Pluviometria I dati pluviometrici esaminati sono quelli di Iovino pubblicati per il lavoro Piano di Coordinamento Territoriale della Provincia di Cosenza nel Per la stazione di Paola il periodo di osservazione è di anni cinquantaquattro (54), per quella di Fiumefreddo Bruzio è di anni cinquantuno (51), per quella di Guardia Piemontese è di sessantasette (67) e per quella di Aiello Calabro è di cinquantotto(58). Nelle tabelle sono stati riassunti le precipitazioni medie mensili e annui, i millimetri di pioggia caduti nelle varie stagioni con le relative percentuali. Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 6

7 Tab.6 - Piovosità media mensile e annua della stazione di Paola - Anni di Osservazione 54 Paola (94 m s.m.) Relazione Agro-Pedologica Comune di Falconara Albanese (CS) Inv. Prim. Est. Aut. mm mm mm mm mm Gennaio Febbraio 127 % % % % Marzo ,4 23,7 7,1 29,9 Aprile 89 Maggio 70 Giugno 31 Luglio 20 Agosto 27 Settembre 65 Ottobre 119 Novembre 143 Dicembre 158 Annua 1095 Tab.7 - Piovosità media mensile e annua della stazione di Fiumefreddo Bruzio - Anni di Osservazione 51 Fiumefreddo (220 m s.m.) Inv. Prim. Est. Aut. mm mm mm mm mm Gennaio Febbraio 122 % % % % Marzo ,4 23,6 7,9 29,1 Aprile 85 Maggio 69 Giugno 37 Luglio 19 Agosto 31 Settembre 61 Ottobre 111 Novembre 147 Dicembre 170 Annua 1095 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 7

8 Tab.8 - Piovosità media mensile e annua della stazione di Guardia Piemontese - Anni di Osservazione 67 Guardia Piemontese (515 m s.m.) Inv. Prim. Est. Aut. mm mm mm mm mm Gennaio ,9 285,8 87,4 367,2 Febbraio 131 % % % % Marzo ,7 23,7 7,2 30,4 Aprile 99 Maggio 76 Giugno 38 Luglio 20 Agosto 29 Settembre 65 Ottobre 134 Novembre 168 Dicembre 184 Annua 1208 Tab.9 - Piovosità media mensile e annua della stazione di Aiello Calabro - Anni di Osservazione 58 Aiello Calabro (590 m s.m.) Inv. Prim. Est. Aut. mm mm mm mm mm Gennaio Febbraio 129 % % % % Marzo ,0 23,3 7,6 28,2 Aprile 85 Maggio 70 Giugno 41 Luglio 19 Agosto 25 Settembre 60 Ottobre 106 Novembre 151 Dicembre 179 Annua 1124 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 8

9 Fig. 1 - Diagrammi Climatici di Bagnuols e Gaussen - Relazione Agro-Pedologica Comune di Falconara Albanese (CS) Paola 94 m s.m. C mm G F M A M G L A S O N D C Fiumefreddo 220 m s. m. 200 mm G F M A M G L A S O N D Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 9

10 Guardia Piemontese 515 m s.m. C mm G F M A M G L A S O N D C Aiello Calabro 590 m s.m. 200 mm G F M A M G L A S O N D CLASSIFICAZIONE FITOCLIMATICA Nell area interessata all intervento, avendo a disposizione le precipitazioni e la temperatura media annua, saranno applicati degli indici climatici. Tali indici, mettono in relazione uno o più elementi climatici e permettono di definire le principali caratteristiche del clima per determinate aree geografiche. Indice di Aridità di De Martonne: DM= PT+10 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 10

11 dove, P = piovosità media annua, e T = temperatura media annua. Per la stazione di Paola (TM ann. 17,6), per Fiumefreddo Bruzio (TM ann. 16,7) e per Guardia Piemontese (TM ann. 14,6) abbiamo un valore dell indice >20, per cui abbiamo: Indice Vegetazione < 5 Condizioni per il deserto 5-10 Condizioni per la vegetazione steppica Condizioni per la prateria >20 Condizioni per la vegetazione forestale Quoziente Pluviotermico di Emberger: Q= 100P(M 2 m 2 ) dove P è la piovosità media annua; M la media delle temperature massime del mese più caldo; m la media delle minime del mese più freddo. I valori di Q sono tanto più bassi, quanto più il clima è arido e tanto più alti quanto diventa umido. Nella regione mediterranea questo indice varia tra 50 e 250 e consente la suddivisione dei seguenti tipi bioclimatici: arido (10-20); semiarido (20-50); temperato (50-90); umido (>90). Paola 94 m s.m. Fium. Bruz. 220 m s.m. Guardia Piemontese 515 m s.m. Aiello Calabro 590 m s.m. Piov.Media annua (mm) T.M. max. m+c 31,9 C 31,1 C 29,2 C 28,7 C T.M. min. m+f 6 C 5,1 C 3 C 2,4 C Q 111,6 116,3 143,2 137,4 Indici di Continentalità di Rivas Martinez: Ic = Tmax Tmin dove Tmax è la temperatura media del mese più caldo e Tmin quella del mese più freddo. In base al valore che assume l'indice si distinguono due macrotipi: oceanico (0-21), continentale (21-65). Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 11

12 Paola 94 m s.m. Fium. Bruz. 220 m s.m. Relazione Agro-Pedologica Comune di Falconara Albanese (CS) Guardia Piemontese 515 m s.m. Aiello Calabro 590 m s.m. T. max. m+c 26,1 C 25,2 C 23,1 C 22,6 C T. min. m+f 10,2 C 9,2 C 7 C 6,4 C IC 15, ,1 16,2 INQUADRAMENTO PEDOLOGICO Individuazione Unità Cartografiche Per l inquadramento pedologico si fa riferimento al lavoro I Suoli della Calabria elaborato dall ARSSA nel La carta dei suoli, oltre a costituire un supporto di base per la programmazione territoriale e per le scelte tecnico-gestionali, rappresenta la base informativa per l'elaborazione di ulteriori modelli interpretativi del territorio in grado di dare risposte immediate e facilmente fruibili. Dalla carta dei suoli dell ARSSA (2003) si evince che il territorio del Comune di Falconara Albanese (CS) è ascrivibile alle seguenti unità cartografiche: Unità Cartografiche Superficie (ha) % Incidenza ,30 5, ,72 72, ,93 9, ,17 20, ,06 0, ,42 10, ,85 0, ,19 2, ,17 6, ,29 0, ,25 15, ,48 28,51 TOTALE 1908,80 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 12

13 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 13

14 DESCRIZIONE UNITÀ CARTOGRAFICHE Provincia pedologica (Soil Subregion) 8 Ambiente collinare del versante tirrenico - Versanti da moderatamente acclivi ad acclivi (6-35%) a quote inferiori a 300 m s.l.m., Il substrato è costituito da formazioni plioceniche a granulometria varia. Le precipitazioni medie annue sono comprese fra 800 e mm con prevalente distribuzione inverno-primaverile. Le temperature medie annue oscillano fra 14 e 17 C. Regosols, Vertisols, Calcisols, Andosols, Luvisols, Arenosols, Cambisols, Fluvisols, Uso del suolo prevalente: frutteto, oliveto, seminativo irriguo. Sistema pedologico (Great Soilscape): pianura alluvionale. Parent material costituito da sedimenti olocenici a granulometria varia. Suoli da moderatamente profondi a profondi, con tessitura da media a grossolana, da non calcarei a scarsamente calcarei, da neutri ad alcalini. Unità Cartografica 8.1 Paesaggio Fascia litorale pianeggiante, comprendente la spiaggia e le aree di retroduna. Uso del suolo: insediamenti urbani e colture orticole Catalogo regionale TUO 1 Descrizione dei suoli suoli a profilo Ap-C, da moderatamente profondi a profondi, grossolani, con scheletro assente, neutri, non calcarei, con riserva idrica bassa, drenaggio rapido USDA Typic Xeropsamments, mixed, thermic WRB Hapli- Eutric Arenosols Capacità d uso IVs Unità Cartografica 8.3 Paesaggio Alluvioni del fiume Mesima, Petrace ed impluvi minori, costituiti da sedimenti grossolani. Uso del suolo: seminativo ed agrumeto Catalogo regionale MEA 2 Descrizione dei suoli suoli a profilo A-BC-C, profondi, con scheletro assente, a tessitura grossolana, neutri, scarsamente calcarei, con riserva idrica moderata e drenaggio buono USDA Fluventic Haploxerepts, coarse loamy, mixed, thermic WRB Eutri- Fluvic Cambisols Capacità d uso IIs Sistema pedologico (Great Soilscape): terrazzi. Parent material costituito da sabbie e conglomerati rossastri del Quaternario, localmente ricoperto da materiale vulcanico. Suoli molto profondi, a tessitura moderatamente fine, non calcarei, da subacidi a neutri. Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 14

15 Unità Cartografica 8.4 Paesaggio Superfici terrazzate poste a quote comprese tra 50 e 250 m s.l.m. con substrato costituito da depositi grossolani del Quaternario, a volte incisi da impluvi minori. Uso del suolo: oliveto Sottosistemi pedologici (Soilscape) Catalogo Descrizione dei suoli regionale DEL 1 Relazione Agro-Pedologica Comune di Falconara Albanese (CS) suoli a profilo Ap-Bt, molto profondi, con scheletro scarso, a tessitura moderatamente fine, da neutri a subacidi, non calcarei, con riserva idrica elevata, e drenaggio buono USDA Typic Hapludalfs, fine, mixed, mesic WRB Cutani- Chromic Luvisols Sistema pedologico (Great Soilscape): rilievi collinari moderatamente acclivi. Parent material costituito da sedimenti mio-pleistocenici. Suoli da sottili a molto profondi, con tessitura da moderatamente grossolana a moderatamente fine, da molto scarsamente calcarei a molto calcarei, da subacidi ad alcalini. Capacità d uso I Unità Cartografica 9.7 Paesaggio Versanti a profilo rettilineo con pendenze da deboli a moderate ed aree sommitali. Substrato costituito da arenarie, spesso a cemento calcareo. Uso del suolo: macchia mediterranea e oliveto Catalogo regionale RON 1 FEB 1 Descrizione dei suoli Associazione di: suoli a profilo A-C-R, da sottili a moderatamente profondi, con scheletro comune, a tessitura moderatamente grossolana, alcalini, scarsamente calcarei, con riserva idrica bassa e drenaggio buono --- suoli a profilo Ap-Bk-Bw 1 - Bw 2, molto profondi, con scheletro scarso, a tessitura moderatamente grossolana, alcalini, scarsamente calcarei, con riserva idrica elevata, drenaggio buono USDA Lithic Xerorthents, coarse loamy, mixed (calcareous), mesic --- Typic Eutrudepts, coarse loamy, mixed, mesic WRB Hapli- Calcaric Leptosols Hapli- Eutric Cambisols Capacità d uso IVse IIs Unità Cartografica 9.8 Paesaggio Aree a morfologia ondulata, con evidenti fenomeni di erosione, a substrato argilloso marnoso. Uso del suolo: seminativo e pascolo Sottosistemi pedologici (Soilscape) Catalogo regionale FAB 1 ROT 1 Descrizione dei suoli Associazione di: suoli a profilo Ap-Bk-Bkg, da moderatamente profondi a profondi, con scheletro assente, a tessitura da media a moderatamente fine, alcalini, da moderatamente a molto calcarei, con riserva idrica elevata, drenaggio mediocre --- suoli a profilo Ap 1-Ap 2- BCgk-Cgk, moderatamente profondi, con scheletro assente, a tessitura media, alcalini, fortemente calcarei, con riserva idrica da moderata ad elevata e drenaggio lento USDA Vertic Eutrudepts, fine loamy, mixed, mesic --- Aquic Eutrudepts, fine, mixed, mesic WRB Hapli- Calcaric Cambisols Haplic Calcisols Capacità d uso IIIse IVw Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 15

16 Sistema pedologico (Great Soilscape): rilievi collinari con versanti acclivi. Parent material costituito da sedimenti mio-pleistocenici. Suoli da molto sottili a moderatamente profondi, con tessitura da grossolana a fine, da non calcarei a fortemente calcarei, da neutri a molto alcalini. Unità Cartografica 9.10 Paesaggio Versanti da acclivi a moderatamente acclivi, con substrato costituito da arenarie a volte a cemento calcareo. Uso del suolo: macchia mediterranea Catalogo regionale RON 2 Descrizione dei suoli Complesso di: suoli a profilo A-C-R, sottili, con scheletro comune, a tessitura media, alcalini, scarsamente calcarei, con riserva idrica bassa, e drenaggio buono roccia affiorante USDA Lithic Xerorthents, coarse loamy, mixed (calcareous), mesic Rock outcrop WRB Hapli- Calcaric Leptosols Capacità d uso VIse VIII Unità Cartografica 9.13 Paesaggio Versanti a profilo rettilineo con substrato costituito da conglomerati del Terziario. Uso del suolo: macchia e oliveto Sottosistemi pedologici (Soilscape) Catalogo Descrizione dei suoli regionale BAS 1 suoli a profilo A-Bw- C, sottili, con scheletro da comune a frequente, a tessitura grossolana, neutri, non calcarei, con riserva idrica bassa e drenaggio buono USDA Typic Haploxerol ls, loamy skeletal, mixed, mesic WRB Hapli- Skeletic Phaeozems Capacità d uso VIse Sistema pedologico (Great Soilscape): rilievi collinari con versanti molto acclivi. Parent material costituito da calcari e dolomie del Mesozoico e da materiale grossolano del Terziario. Suoli da molto sottili a sottili, tessitura da grossolana a moderatamente grossolana, da neutri a subalcalini, da non calcarei a scarsamente calcarei. Unità Cartografica 9.14 Paesaggio Versanti a profilo rettilineo con substrato costituito da conglomerati del Terziario. Uso del suolo: macchia mediterranea Catalogo regionale BAS 2 Descrizione dei suoli suoli a profilo A-Bw-C, sottili, con scheletro da comune a frequente, a tessitura grossolana, neutri, non calcarei, con riserva idrica bassa e drenaggio buono USDA Typic Haploxerolls, loamy skeletal, mixed, mesic WRB Hapli- Skeletic Phaeozems Capacità d uso VIIse Unità Cartografica 9.15 Paesaggio Versanti a profilo rettilineo da acclivi a molto acclivi e zone di accumulo con substrato costituito da calcari e dolomie del Mesozoico. Uso del suolo: macchia mediterranea Catalogo regionale GUO 1 Descrizione dei suoli Complesso di: suoli a profilo A-R, molto sottili, con scheletro abbondante, a tessitura moderatamente grossolana, subalcalini, scarsamente calcarei, con riserva idrica molto bassa e drenaggio rapido roccia affiorante USDA Lithic Haploxerolls, loamy skeletal, mixed, mesic Rock outcrop WRB Hapli-Mollic Leptosols Capacità d uso VIIse VIII Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 16

17 Sistema pedologico (Great Soilscape): altopiano. Parent material costituito da rocce ignee e metamorfiche, localmente ricoperto da depositi conglomeratici bruno rossastri e da depositi vulcanici. Suoli da moderatamente profondi a molto profondi, a tessitura da moderatamente grossolana a media, da acidi a subacidi. Unità Cartografica 11.3 Paesaggio Antiche superfici di erosione dei rilievi metamorfici e cristallini con ricoprimento costituito prevalentemen te da depositi conglomeratic o sabbiosi Uso del suolo: seminativo e pascolo Catalogo regionale CEC 1 RES 1 Descrizione dei suoli Complesso di: suoli a profilo Ap 1 -Ap 2 - Bw-Cr, moderatamente profondi, con scheletro da scarso a comune, a tessitura moderatamente grossolana, da acidi a subacidi, con riserva idrica moderata e drenaggio buono suoli a profilo A-Bt-Cr, moderatamente profondi, con scheletro assente, a tessitura moderatamente grossolana, da acidi a subacidi, con riserva idrica moderata e drenaggio buono USDA Humic Pachic Dystrudept, coarse loamy, mixed, mesic Humic Dystrudepts, coarse loamy, mixed, mesic WRB Hapli- Humic Umbrisol Hapli- Humic Umbrisols Capacità d uso IIIc IIIsc Sistema pedologico (Great Soilscape): rilievi montuosi da acclivi a molto acclivi.. Parent material costituito da rocce ignee e metamorfiche. Suoli da molto sottili a sottili, grossolani, acidi. Unità Cartografica 12.3 Paesaggio Versanti acclivi costituiti da rocce granitiche fortemente alterate. Uso del suolo: bosco di latifoglie e conifere, rimboschiment o Catalogo regionale BOC 3 ARO 3 Descrizione dei suoli Complesso di: suoli a profilo A-Cr, sottili, con scheletro scarso, a tessitura grossolana, acidi, con riserva idrica bassa e drenaggio rapido suoli a profilo Oi-A-Bw- Cr, moderatamente profondi,con scheletro da scarso a comune, a tessitura moderatamente grossolana, acidi, con riserva idrica elevata e drenaggio buono roccia affiorante USDA Humic Psammentic Dystrudepts, mixed, mesic Humic Dystrudepts, coarse loamy, mixed, mesic Rock outcrop WRB Humi- Arenic Umbrisols Hapli- Humic Umbrisols Capacità d uso VIse VIse VIII Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 17

18 Unità Cartografica 13.6 Paesaggio Versanti a profilo rettilineo acclivi, costituiti da rocce a basso e medio grado di metamorfismo. Uso del suolo: rimboschimento e macchia mediterranea Sottosistemi pedologici (Soilscape) Catalogo Descrizione dei suoli regionale LAD 1 Complesso di: suoli a profilo A-R, sottili, con scheletro SCI 2 abbondante, a tessitura grossolana, acidi, con riserva idrica molto bassa e drenaggio rapido suoli a profilo Oi-A- Bw-Cr, moderatamente profondi, con scheletro comune, a tessitura moderatamente fine, acidi, con riserva idrica bassa, drenaggio buono roccia affiorante USDA Humic Lithic Dystroxerepts, sandy skele-tal, mixed, mesic Typic Dystroxere pts, fine loamy, mixed, mesic Rock outcrop WRB Areni- Leptic Umbrisols (Skeletic) Hapli- Dystric Cambisols Capacità d uso VIse VIse VIII CAPACITÀ D USO DEI SUOLI Land Capability Classification Per la capacità d uso dei suoli per il comune di Falconara Albanese (CS) si fa riferimento al lavoro I Suoli della Calabria elaborato dall ARSSA nel La classificazione della capacità d'uso dei suoli rappresenta una valutazione generica ai fini agro-silvo-pastorali. E stata utilizzata la metodologia della Land Capability Classification (LCC). Tale metodologia permette di raggruppare i diversi suoli in base alla loro capacità di produrre comuni colture o essenze da pascolo, senza alcun deterioramento e per un periodo indefinito di tempo. Il principale concetto utilizzato è quello della maggiore limitazione, ossia della caratteristica fisico-chimica più sfavorevole, in senso lato, all'uso agricolo. Lo schema della Land Capability Classification prevede il raggruppamento dei suoli in quattro differenti livelli di dettaglio: Ordine, Classe, Sottoclasse, Unità. Gli Ordini sono tre: arabile, non arabile, extra-agricolo, in dipendenza della possibilità che mostra il territorio, per differenti tipi di utilizzazione agricola o extragricola. Le classi sono designate dai numeri romani da I a VIII che indicano il progressivo aumento dei fattori limitanti e la conseguente restrizione delle scelte possibili. Le prime quattro classi includono i terreni cosiddetti "arabili", capaci di produrre colture agricole, pascoli, foreste, mentre le restanti classi comprendono terreni il cui uso è limitato al pascolo, alla forestazione o al mantenimento dell'ambiente naturale. Le sottoclassi specificano, all'interno di ciascuna classe, il tipo di limitazione e vengono indicate Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 18

19 EXTRA AGRICOLO NON ARABILE ARABILE Relazione Agro-Pedologica Comune di Falconara Albanese (CS) con lettere minuscole. Le unità raggruppano i suoli che, nell'ambito della sottoclasse, rispondono in modo simile ai diversi sistemi di conduzione, presentano potenzialità produttive comparabili e richiedono uguali interventi conservativi. Nel lavoro, elaborato dall ARSSA, i suoli sono stati classificati fino al livello gerarchico di sottoclasse. Si riporta di seguito la definizione di ciascuna classe: ORDINI CLASSI I II III IV V VI VII VIII Schema Generale del Land Capability Classification Suoli privi o con lievi limitazioni all'utilizzazione agricola; possono essere utilizzati per quasi tutte le colture diffuse nella regione, senza richiedere particolari pratiche di conservazione. Suoli con moderate limitazioni che riducono la scelta delle colture eo richiedono moderate pratiche di conservazione. Suoli con severe limitazioni che riducono la scelta delle colture eo richiedono speciali pratiche di conservazione. Suoli con limitazioni molto forti che riducono la scelta delle colture eo richiedono una gestione molto accurata. Suoli che non presentano rischio di erosione, oppure esso è molto trascurabile, ma hanno altre limitazioni ineliminabili che restringono il loro uso principalmente al pascolo, alla forestazione e al mantenimento dell'ambiente naturale. Suoli con severe limitazioni che generalmente restringono il loro uso al pascolo, alla produzione di foraggi, alla forestazione e al mantenimento dell'ambiente naturale. Suoli con limitazioni molto severe che restringono il loro uso al pascolo brado, alla forestazione e al mantenimento ambientale. Suoli ed aree che presentano limitazioni tali da precludere qualunque uso produttivo e che restringono il loro uso a fini estetico-ricreativi e al mantenimento dell'ambiente naturale. Per la determinazione della classe e sottoclasse di capacità d'uso dei suoli sono state utilizzate le matrici riportate nella "Guida alla lettura" della legenda. Sottoclasse s e w c Legenda sottoclassi di capacità d uso Tipo di limitazione Deficienza o problemi fisico-chimici nella zona esplorabile dalle radici (eccesso di scheletro, scarso spessore, bassa capacità di ritenuta idrica, fessurazioni, reazione, salinità) Rischio di erosione, pensenza Limitazioni legate al drenaggio Interferenze climatiche Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 19

20 CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO DI FALCONARA ALBANESE (CS) SECONDO LA NOMENCLATURA ITALIANA CORINE LAND COVER 4 LIVELLO 1. SUPERFICI ARTIFICIALI Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado Aree estrattive 2. SUPERFICI AGRICOLE UTILIZZATE Colture temporanee associate a colture permanenti Sistemi colturali e particellari complessi Aree prevalentemente occupate da colture agrarie con presenza di spazi naturali importanti 3. TERRITORI BOSCATI E AMBIENTI SEMI-NATURALI Aree a vegetazione boschiva e arbustiva in evoluzione Boschi a prevalenza di querce caducifoglie (cerro eo roverella eo farnetto eo rovere eo farnia) Boschi a prevalenza di castagno Boschi a prevalenza di faggio Boschi misti di conifere e latifoglie a prevalenza di querce caducifoglie (cerro eo roverella eo farnetto eo rovere eo farnia) Praterie continue Praterie discontinue Unità Cartografiche Superficie (ha) % Incidenza ,93 5, ,38 1, ,04 11, ,53 4, ,45 1, ,20 11, ,58 44, ,20 3, ,36 7, ,28 1, ,54 1, ,32 5,83 TOTALE 1908,80 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 20

21 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 21

22 PANORAMA AGRICOLO NEL COMUNE DI FALCONARA ALBANESE In Calabria fino agli anni '50 l'agricoltura rappresentava la maggiore fonte di reddito e di occupazione; da questo periodo in poi nella nostra Regione, così come nel resto d'italia, si è avuto un progressivo ed inesorabile abbandono dell'agricoltura tradizionale. Il territorio Calabrese è prevalentemente montuoso e collinare, la pianura occupa solo il 10% circa dell'intera superficie agricola utilizzata e la maggior parte delle aziende agricole è di piccole dimensioni. In questo capitolo i dati dei grafici elaborati si riferiscono ai risultati definitivi del 5 Censimento generale dell agricoltura pubblicati dall ISTAT per il comune di Falconara Albanese (CS). I censimenti economici hanno l obiettivo principale di fornire un quadro esaustivo e territorialmente dettagliato delle dimensioni e delle caratteristiche del sistema economico nazionale. Essi consentono la predisposizione di archivi delle unità produttive (aziende, imprese, istituzioni) da utilizzare nei periodi intercensuari come basi per l esecuzione di indagini campionarie, per ricerche e per studi economici e sociali. Il Censimento generale dell agricoltura è stato effettuato con riferimento alla data del 22 ottobre Esso è il quinto svolto in Italia ed ha avuto luogo in una stagione di grande importanza per il settore agricolo, che ha vissuto un riposizionamento strategico di notevole portata. Infatti, la riforma della politica agricola comunitaria, unitamente al varo della cosiddetta Agenda 2000 e al previsto allargamento dell Unione Europea a numerosi altri paesi, ha avviato un ripensamento profondo delle strategie di sviluppo del settore, sempre più orientato a svolgere un ruolo multifunzionale, di carattere economico, ambientale e sociale. Il grafico 4.1 che fa riferimento alla seguente tabella mette in evidenza le aziende per forma di conduzione. Il numero maggiore di aziende è rappresentato dalla conduzione diretta del coltivatore con solo manodopera familiare. Tipologia ha % Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare ,62 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare prevalente 2 1,54 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera extrafamiliare prevalente 4 3,08 Conduzione con salariati 1 0,77 Conduzione a colonia parziaria appoderata 0 0,00 Altra forma di conduzione 0 0,00 Sup. Totale ,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 22

23 Numero aziende per forma di conduzione - dati ISTAT anno 2000 Tav Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare prevalente Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera extrafamiliare prevalente Conduzione con salariati Conduzione a colonia parziaria appoderata Altra forma di conduzione Sup. Totale Il grafico 4.2 che fa riferimento alla seguente tabella rappresenta la superficie totale per forma di conduzione delle aziende. Anche in questo grafico, come in quello precedente, si evidenzia che la maggior superficie è a conduzione diretta del coltivatore con solo manodopera familiare. Tipologia ha % Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare 229,98 31,70 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare prevalente 3 0,41 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera extrafamiliare prevalente 10,3 1,42 Conduzione con salariati 482,15 66,46 Conduzione a colonia parziaria appoderata 0 0,00 Altra forma di conduzione 0 0,00 Sup. Totale 725,43 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 23

24 Superficie totale, espressa in "ha", per forma di conduzione delle aziende - dati ISTAT anno 2000 Tav ,43 229,98 10, ,15 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare prevalente Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera extrafamiliare prevalente Conduzione con salariati Conduzione a colonia parziaria appoderata Altra forma di conduzione Sup. Totale Il grafico 4.3 che fa riferimento alla seguente tabella rappresenta la superficie agricola utilizzata per forma di conduzione delle aziende. Anche in questo grafico, come in quello precedente, si evidenzia che la maggior superficie è a conduzione diretta del coltivatore con solo manodopera familiare. Tipologia ha % Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare 134,46 32,73 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare prevalente 2,65 0,65 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera extrafamiliare prevalente 7,97 1,94 Conduzione con salariati 265,73 64,68 Conduzione a colonia parziaria appoderata 0 0,00 Altra forma di conduzione 0 0,00 Sup. Totale 410,81 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 24

25 Superficie agricola utilizzata (SAU), espressa in "ha", per forma di conduzione delle aziende - dati ISTAT anno 2000 Tav ,81 134,46 2,65 7, ,73 Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera familiare prevalente Coduz. Diretta del colt. Con solo manodopera extrafamiliare prevalente Conduzione con salariati Conduzione a colonia parziaria appoderata Altra forma di conduzione Sup. Totale Il grafico 4.5 che fa riferimento alla seguente tabella rappresenta la ripartizione della superficie totale, espressa in ettari, in funzione del titolo di possesso dei terreni. Tipologia ha % proprietà 705,28 97,22 Affitto 15,7 2,16 Uso gratuito 0 0,00 Parte in propr. e parte in affitto 4,45 0,61 Parte in propr. e parte in uso gratuito 0 0,00 Parte in affitto e parte in uso gratuito 0 0,00 Partein propr.,parte in affitto e parte in uso gratuito 0 0,00 Sup. Totale 725,43 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 25

26 Superficie totale, espressa in "ha", per titolo di possesso dei terreni - dati ISTAT anno 2000 Tav proprietà Affitto Uso gratuito 725,43 Parte in propr. e parte in affitto 4, , ,28 Parte in propr. e parte in uso gratuito Parte in affitto e parte in uso gratuito Partein propr.,parte in affitto e parte in uso gratuito Sup. Totale Il grafico 4.6 che fa riferimento alla seguente tabella mette in evidenza la SAU per titolo di possesso dei terreni. Anche qui il grosso è dato dalla proprietà. Tipologia ha % proprietà 398,18 96,93 Affitto 9,63 2,34 Uso gratuito 0 0,00 Parte in propr. e parte in affitto 3 0,73 Parte in propr. e parte in uso gratuito 0 0,00 Parte in affitto e parte in uso gratuito 0 0,00 Partein propr.,parte in affitto e parte in uso gratuito 0 0,00 Sup. Totale 410,81 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 26

27 Superficie agricola utilizzata (SAU), espressa in "ha", per titolo di possesso dei terreni - dati ISTAT anno 2000 Tav proprietà 9, , Affitto Uso gratuito Parte in propr. e parte in affitto 410,81 Parte in propr. e parte in uso gratuito Parte in affitto e parte in uso gratuito Partein propr.,parte in affitto e parte in uso gratuito Sup. Totale Nel grafico 4.9 che fa riferimento alla seguente tabella sono presi in considerazione le aziende per classi di superficie agricola utilizzata (SAU), espressa in ettari. Si nota subito come il maggior numero delle aziende risulta con meno di 1 ha SAU. Superficie "ha" Num. Aziende % meno di 1 "ha" 83 63,85 tra 1 e 2 "ha" 27 20,77 tra 2 e 5 "ha" 18 13,85 tra 5 e 10 "ha" 1 0,77 tra 100 "ha" e oltre 1 0,77 Totale "ha" ,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 27

28 Aziende per classi di superficie agricola utilizzata (SAU) - dati ISTAT anno 2000 Tav meno di 1 "ha" tra 1 e 2 "ha" tra 2 e 5 "ha" tra 5 e 10 "ha" tra 100 "ha" e oltre Totale "ha" Il grafico 4.11 che fa riferimento alla seguente tabella è uno dei più importanti. In questo grafico si evince la ripartizione della superficie aziendale, espressa in ettari, secondo l utilizzo dei terreni. Tipologia ha % Seminativi 127,75 17,61 Coltivazioni legnose agrarie 29,5 4,07 Prati permanenti e pascoli 253,56 34,95 SAU 410,81 56,63 Arboricoltura da legno 1,66 0,23 Boschi 283,09 39,02 Sup. Agr. Non Utillzzata 6,73 0,93 Altra superficie 23,14 3,19 Sup. Totale 725,43 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 28

29 Superficie aziendale, espressa in "ha", secondo l'utilizzazione dei terreni - dati ISTAT anno 2000 Tav ,43 127,75 29,5 253,56 23,14 6,73 283,09 1,66 410,81 Seminativi Coltivazioni legnose agrarie Prati permanenti e pascoli SAU Arboricoltura da legno Boschi Sup. Agr. Non Utillzzata Altra superficie Sup. Totale Nel grafico 4.12 che fa riferimento alla seguente tabella vengono evidenziate le aziende con seminativi e relativa superficie per le principali coltivazioni praticate. Dal prospetto emerge che la maggiore superficie è investita a frumento; seguono poi le coltivazioni foraggere avvicendate ed infine le coltivazioni ortive. Tipologia ha % Frumento 18,36 48,71 Coltivazioni Ortive 1,61 4,27 Coltivazioni Foraggere Avvicendate 17,72 47,02 Sup. Totale 37,69 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 29

30 Aziende con seminativi e relativa superficie, espressa in "ha", per le principali coltivazioni praticate - dati ISTAT anno 2000 Tav ,72 18,36 1,61 Frumento Coltivazioni Ortive Coltivazioni Foraggere Avvicendate Nel grafico 4.13 che fa riferimento alla seguente tabella vengono esaminate le aziende con coltivazioni legnose agrarie e la relativa superficie per le principali coltivazioni praticate. Dal prospetto emerge che la maggiore superficie è investita ad oliveto poi seguono vite, agrumi e fruttiferi. Tipologia ha % Vite 6,31 21,39 Olivo 22,71 76,98 Agrumi 0,13 0,44 Fruttiferi 0,35 1,19 Sup. Totale 29,5 100,00 Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 30

31 Aziende con coltivazioni legnose agrarie e relativa superficie, espressa in "ha", per le principali coltivazioni praticate - dati ISTAT anno 2000 Tav ,35 0,13 6,31 22,71 Vite Olivo Agrumi Fruttiferi Tavola 4.14 Istat Aziende con allevamenti e aziende con bovini, bufalini, suini e relativo numero di capi per comune e zona altimetrica COMUNI ZONE ALTIMETRICHE Totale aziende Aziende BOVINI BUFALINI SUINI CAPI Totale Di cui vacche Aziende CAPI Totale Di cui bufale Aziende Capi Falconara Albanese Tavola 4.15 Istat Aziende con ovini, caprini, equini, allevamenti avicoli e relativo numero di capi per comune e zona altimetrica OVINI CAPRINI EQUINI ALLEVAMENTI AVICOLI COMUNI Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Falconara Albanese Un gran numero di aziende agricole non esercita più attività zootecniche se non, come si evince dalle Tav e 4.15, a livello familiare e per autoconsumo. Da un analisi dettagliata dei grafici si evince che nel comune di Falconara Albanese il settore agricolo risulta caratterizzato dalla presenza di microaziende. Da questi risultati si può ritenere che la struttura dimensionale delle aziende agricole sia stata interessata da un processo di frammentazione fondiaria, per cui diventa difficile parlare di aziende agrarie valide ed efficienti dal punto di vista economico-gestionale. Infatti ci troviamo ad avere un numero maggiore di aziende Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 31

32 con meno di 1 ettaro di SAU, che l U.E. non considera rilevanti ai fini delle osservazioni statistiche. Per quanto riguarda il titolo di possesso dei terreni, continuano ad essere largamente prevalenti le aziende che hanno terreni solo di proprietà. Il quadro della forza lavoro impiegata nel settore agricolo appare ancora caratterizzato dalla prevalenza della manodopera familiare, anche se si ricorre all impiego di manodopera extrafamiliare assunta con contratti a termine o manodopera extrafamiliare a tempo indeterminato. La manodopera familiare è sicuramente quella molto più numerosa. La forma di utilizzazione dei terreni più usuale nel territorio di Falconara Albanese, in termini di superficie investita, è quella delle coltivazioni legnose agrarie (olivo, vite e fruttiferi) e, a seguire, delle superfici investite a coltivazione di ortaggi. Quest ultima non è da considerarsi di tipo estensivo (vista la frammentazione della superficie agricola) ma a livello di veri e propri orti urbani. Gli ortaggi così prodotti soddisfano il fabbisogno del nucleo familiare dei produttori i quali, tuttavia, tendono a collocare il prodotto sulle piazze locali (soprattutto nei periodi estivi quando il numero di abitanti, determinato dalla presenza di turismo balneare alquanto numeroso nella zona valliva, aumenta notevolmente). In tal modo, oltre che fonte di sussistenza, il prodotto agricolo diventa anche fonte di guadagno. Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 32

33 PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO AGRO-FORESTALE La pianificazione del territorio agro-forestale deve, secondo le linee guida, essere vista come una possibilità di sviluppo socio-economico. L uso incontrollato delle aree agricole e forestali può produrre infatti conseguenze gravi e rilevanti non solo dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma anche e soprattutto sull economia, sull uomo e su tutte le sue attività. I casi più eclatanti sono i molti esempi di dissesto idrogeologico, ambientale e degrado paesaggistico. Non va sottovalutata la perdita di suolo agricolo, e spesso di quelli più fertili, a favore di nuovi insediamenti urbani. La legge urbanistica della Regione Calabria, n 19 del definisce anche le finalità e gli obiettivi per una corretta pianificazione del territorio agricolo e forestale. L espansione urbana degli ultimi decenni ha determinato per le aree rurali effetti quasi sempre negativi con elevati costi a carico del settore agro-forestale e della collettività nel suo insieme. Accanto allo spreco di territorio si evidenzia anche il degrado del paesaggio agrario, si modifica il mercato fondiario e quello del lavoro insieme alle tecniche e agli ordinamenti colturali. Da qui la necessità di predisporre un PSC capace di rendere compatibile la salvaguardia dell ambiente con lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni rurali. In questo contesto, la salvaguardia dell azienda agricola costituisce un presupposto essenziale in quanto, attraverso questa, si preservano sia le risorse naturali e ambientali in essa presenti e utilizzate, che gli assetti organizzativi e sociali frutto di una cultura prodotta dai complessi e particolari rapporti che le comunità rurali instaurano con il loro territorio. Diventano quindi obiettivi prioritari anche quelli atti ad impedire l ulteriore frammentazione della base fondiaria aziendale e quelli in grado di creare, ogni qualvolta sia possibile, le premesse di un riordino fondiario. Diceva Antonio Cederna, nel 1990 [ ] si è costruito per lo più l'inutile e il superfluo, seconde e terze case invece della prima per chi ne aveva bisogno. [ ] Perché la degradazione di città e territorio non diventi irreversibile è dunque necessaria, in quest'ultimo decennio del secolo, un'autentica rifondazione della pianificazione. A vent'anni di distanza, il monito di Cederna è più che mai attuale e il tempo è ormai ridottissimo. Lo strumento è quello: una pianificazione territoriale mirata innanzi tutto a salvare quel paesaggio, miracoloso risultato di secoli di armonica interazione fra uomo e natura. Per molti secoli, l'uomo con le sue azioni ha plasmato la natura instaurando una sorta di equilibrio, senza creare gravi turbamenti. Con la pratica dell'agricoltura, l'uomo ha modificato il territorio, dando origine ai paesaggi rurali costituiti da un insieme di elementi seminaturali ed antropici, nei quali si concentra, oggi, la massima parte della diversità biologica, ecologica e culturale. Questi paesaggi per molto tempo hanno contribuito al mantenimento dell'equilibrio ambientale delle aree agricole, coniugando la produzione economica con l'obiettivo ecologico e paesaggistico. Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 33

34 Con l'avvento dell'agricoltura industriale, molti di questi paesaggi, hanno subito trasformazioni radicali, a causa dell'utilizzo delle stesse tecniche e degli stessi modelli di sviluppo, provocando una omologazione ed un appiattimento dell'ecodiversità. Oggi l obiettivo del PSC è quello di individuare la complessiva capacità insediativa del territorio, indipendentemente dalle previsioni di sviluppo demografico o socio-economico, ma a partire dalle condizioni delle risorse ambientali (aria, acqua, suolo) ed antropiche (paesaggio, testimonianze, storiche, infrastrutture, ecc.). Sono le condizioni ed i caratteri delle risorse ambientali e territoriali a determinare le capacità insediative, attraverso un processo di pianificazione che ha al suo centro la verifica della compatibilità ambientale. In questa relazione agro-pedologica sono contenute le linee di sviluppo del territorio comunale di Falconara Albanese, soprattutto delle aree agricole, per le quali nel passato era diffusa la convinzione secondo cui tutto quello che non serve ad altro può essere lasciato all'agricoltura. Le aree a vocazione agricola pertanto venivano tendenzialmente abbandonate a se stesse dalle amministrazioni locali, rimanendo così prive di una reale programmazione di attività. Oggi invece grazie alla legge n più precisamente all'art vengono individuate e classificate tutte le aree non ricadenti in quelle urbanizzate eo urbanizzabili suddivise nelle sei sottozone (E1 - E2 - E3 - E4 - E5 - E6). Studio Tecnico Forestale -Cda Stio n Rose (CS) fc.pignataro@virgilio.it 34

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