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1 Indice Situazione economica internazionale... 2 Situazione economica Lazio... 4 PIL... 4 Regional Competitiveness Index... 6 Mercato del Lavoro... 7 Cassa Integrazione Guadagni Il credito alle imprese Consumi Ricerca e attrattività Commercio estero Conclusioni

2 Situazione economica internazionale La situazione economica mondiale è in costante miglioramento, ma le prospettive per l Italia restano ancora orientate alla contrazione dell attività economica. L OCSE nell Interim Forecast del 3 settembre ha stimato una contrazione dell 1,8% per il PIL italiano nel 2013, l Italia sarebbe l unico Paese del G7 a sperimentare una crescita negativa nell anno in corso. Variazione annua del PIL in % * Italia -2,4-1,8 Francia 0,0 +0,3 Germania +0,9 +0,7 UK +0,2 +1,5 Giappone +2,0 +1,6 USA +2,8 +1,7 Canada +1,7 +2,0 *stime Fonte OECD Interim Forecast settembre 2013 Nel II trimestre 2013 in base ai dati Eurostat il PIL italiano è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente a fronte di una crescita dello 0,3% dell Area Euro. Si tratta dell ottavo trimestre consecutivo di contrazione del PIL (record dall inizio delle serie storiche). Variazione congiunturale PIL trimestrale Paese Q3 Q4 Q1 Q2 Italia -0,3-0,9-0,6-0,2 Francia +0,2-0,2-0,2 +0,5 Germania +0,2-0,5 0,0 +0,7 Spagna -0,4-0,8-0,4-0,1 Area Euro (17) -0,1-0,5-0,2 +0,3 UK +0,7-0,2 +0,3 +0,7 UE 27 +0,1-0,4-0,1 +0,4 USA +0,7 0,0 +0,3 +0,6 Fonte: Eurostat 2

3 Non si tratta di un elemento di novità, purtroppo sono molti anni che l Italia presenta tassi di crescita dell economia costantemente inferiori rispetto a quello degli altri Paesi Avanzati. Variazione del PIL Il confronto con i Paesi Emergenti è impietoso. Nel 1992 il PIL italiano era il 5,2% del PIL mondiale, un valore superiore al PIL di India Cina e Brasile insieme, nel 2013 secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI) il PIL italiano sarà il 2,8% del PIL mondiale mentre quello di India Cina e Brasile il 18,1%. Le proiezioni al 2018 del FMI indicano il PIL italiano al 2,3% del PIL mondiale, quello di India Cina e Brasile superiore al PIL degli Usa con una quota del 21,8%. Quota sul PIL mondiale 3

4 Situazione economica del Lazio PIL Il PIL a valori correnti della regione Lazio (ultimo dato ufficiale Istat al 2011) è di 169,3 miliardi di euro, un valore pari al 10,7% del totale italiano. Il Lazio è la seconda regione italiana per PIL (dopo la Lombardia) e ha un valore del PIL paragonabile o superiore a quello di molti Stati europei. Prodotto Interno Lordo (milioni di euro, valori correnti) Anno 2011 (stime) Regione Lazio Italia Fonte: elaborazione su dati Istat PIL (milioni di euro) % su PIL Italia 10,7% 100,0% Numeri indice (2000=100) del PIL (valori concatenati, anno di riferimento 2005) * stime. Fonte: Elaborazioni su dati Istat, OCSE, Prometeia 4

5 Il PIL della regione Lazio è cresciuto ad un ritmo superiore alla media nazionale fino al 2007 quando rispetto al 2000 era aumentato del 15% (contro il +9% registrato a livello nazionale). A partire dal 2008, sotto l effetto della crisi economica, il PIL ha registrato una contrazione sia a livello regionale che nazionale, la dinamica del PIL del Lazio ha ricalcato quella del PIL nazionale registrando un calo nel 2009 per risalire di poco nel 2010 e mantenersi sugli stessi livelli nel Le stime per il 2012 e 2013 prevedono una nuova dinamica decrescente dovuta al riacutizzarsi della crisi economica. A fine 2013 il calo del PIL rispetto al 2007 dovrebbe attestarsi tra l 8% e il 9%, in linea con la media nazionale. Numeri indice (2007=100) del PIL (valori concatenati, anno di riferimento ento 2005) * stime. Fonte: Elaborazioni su dati Istat, OCSE, Prometeia 5

6 Regional Competitiveness Index Nell EU Regional Competitiveness Index 2013 (RCI 2013) della Commissione Europea la regione Lazio è scesa al 143 posto (era 133esima nel 2010) nella classifica di competitività tra le 262 regioni europee analizzate. L Italia non ha nessuna regione tra le prime 100 per competitività (nel 2010 c era solo la Lombardia). Classifica prime 10 europee: Classifica prime 5 italiane 1) NL: Utrecht 128) Lombardia 2) UK: Area di Londra 141) Emilia Romagna 3) UK: Berkshire, Buckinghamshire e Oxfordshire 143) Lazio 4) SE: Regione di Stoccolma 145) Provincia di Trento 5) UK: Surrey, East and West Sussex 146) Liguria 6) NL: Regione di Amsterdam 8) FR: Regione di Parigi (Ile de France) 9) DK: Regione di Copenhagen 10) NL: Zuid Holland Per il Lazio in particolare pesano le brutte performances in: Educazione terziaria (163esima) Efficienza mercato del lavoro (183esima) Preparazione tecnologica (205esima*) Istituzioni (239esima* include corruzione e qualità dei servizi pubblici) *classifica al netto dell effetto country sub pillar 6

7 Mercato del lavoro I dati sul mercato del lavoro diffusi dall Istat fotografano per il II trimestre 2013 ancora una situazione molto difficile sia in Italia sia nella regione Lazio. I disoccupati nel Lazio sono oltre 300mila (311mila) in aumento di 60mila unità rispetto al II trimestre 2012 e il tasso di disoccupazione si attesta al 12,3%. Gli occupati diminuiscono rispetto al II trimestre 2012 di 74mila unità, il tasso di occupazione scende al 57,2%. In base ai dati dei primi due trimestri, il 2013 mostra un mercato del lavoro in netto peggioramento rispetto al 2012 che già era stato un anno molto difficile, le persone in cerca di occupazione avevano raggiunto le 271mila unità, 120mila in più rispetto alle 151mila del Il tasso di disoccupazione aveva raggiunto il 10,8% nel Lazio rispetto al 6,4% del Tasso di attività, tasso di occupazione, tasso di disoccupazione totale, giovanile e femminile (%). II trim * dati 2012 Fonte: elaborazione su dati Istat Forze lavoro, occupati e disoccupati (in migliaia) Regione Lazio Anno Forze In cerca di Occupati Lavoro occupazione Forze Lavoro II trim I trim II trim Fonte: elaborazione su dati Istat Italia Occupati In cerca di occupazione

8 Tassi di attività, occupazione e disoccupazione (%) Regione Lazio Anno Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccup. Disocc. giovanile 15-24anni ,6 58,5 7,9 27, ,3 58,4 7,7 26, ,2 59,3 7,5 25, ,8 59,7 6,4 24, ,1 60,2 7,5 26, ,0 59,4 8,5 30, ,3 59,2 9,3 31, ,6 58,8 8,9 33, ,7 58,6 10,8 40,0 I trim ,6 57,3 12,4 II trim ,3 57,2 12,3 Fonte: elaborazione su dati Istat Tassi di attività, occupazione e disoccupazione (%) Italia Anno Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccup. Disocc. giovanile 15-24anni ,5 57,4 8,0 23, ,4 57,5 7,7 24, ,7 58,4 6,8 21, ,5 58,7 6,1 20, ,0 58,7 6,7 21, ,4 57,5 7,8 25, ,2 56,9 8,4 27, ,2 56,9 8,4 29, ,7 56,8 10,7 35,3 I trim ,8 55,5 12,8 41,9 II trim ,4 55,7 12,0 37,3 Fonte: elaborazione su dati Istat 8

9 Tasso di occupazione (%) Fonte: elaborazione su dati Istat Tasso di disoccupazione (%) Fonte: elaborazione su dati Istat Tasso di disoccupazione giovanile (%) Fonte: elaborazione su dati Istat 9

10 Cassa Integrazione Guadagni Nel 2012 nella regione Lazio sono state autorizzate quasi 86 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (pari al 7,9% del totale ore di CIG autorizzate in Italia). Rispetto all anno precedente il numero di ore autorizzate è aumentato del 23,8%, più della media nazionale (+12,1%). Il numero di ore autorizzate è aumentato costantemente a partire dal 2008 per effetto della crisi economica. Nel 2012 il numero di ore di CIG autorizzate nel Lazio è aumentato del 466% rispetto al Si tratta di un incremento superiore a quello, già di per sé elevato, registrato a livello nazionale (+379%). Tra gennaio e luglio 2013 il numero di ore di cassa integrazione autorizzate è diminuito rispetto ai livelli record del 2012, ( 18,4% rispetto a gennaio luglio 2012) a fronte di una contrazione dell 1,7% registrato in Italia. I livelli rispetto ai valori pre crisi restano comunque molto più alti (+445,2% nel Lazio rispetto a gennaio luglio 2008). Variazione % ore di CIG totale autorizzate nel Lazio e in Italia Fonte: elaborazioni su dati Inps Ore di Cassa integrazione guadagni autorizzate nella regione Lazio (migliaia di ore) Lazio Italia % Lazio/Italia gen.-lug gen.-lug Fonte: elaborazioni su dati Inps ,9% 9,7% 7,4% 6,7% 6,0% 5,7% 7,1% 7,9% 8,3% 6,9% 10

11 Il sistema del credito Una delle principali cause della contrazione dell attività economica è sicuramente la contrazione del credito soprattutto verso le imprese. In Italia tra novembre 2011 e giugno 2013 gli impieghi vivi alle imprese si sono ridotti di circa 110 miliardi di euro ( 11,7%). Prestiti vivi al settore produttivo. Italia Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia Anche nel Lazio il credit crunch è stato molto forte, e superiore alla contrazione media italiana. Gli impieghi vivi alle imprese sono passati da 109 miliardi di euro di novembre 2011 ai 90,5 miliardi di euro di giugno 2013 con una contrazione del 17% 1. Prestiti vivi al settore produttivo. o. Lazio Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia Inoltre nel Lazio il numero di imprese registrate, al contrario che in Italia, è aumentato costantemente anche negli ultimi anni rendendo ancora più significativa la contrazione degli impieghi. 1 La contrazione dei prestiti vivi è riconducibile anche in parte all aumento delle sofferenze. 11

12 Fonte: elaborazioni su dati Infocamere Consumi Le difficoltà del mercato del lavoro si ripercuotono inevitabilmente sulla capacità di spesa delle famiglie. Secondo le stime di Prometeia, nel 2012 il reddito disponibile lordo pro capite è diminuito nel Lazio, di oltre il 5% in termini reali, generando una contrazione della spesa per consumi delle famiglie di circa il 4%. Secondo l Osservatorio Findomestic nel 2012 la spesa delle famiglie per l acquisto dei beni durevoli nel Lazio si è ridotta del 13% ( 4,4% nel 2011). Ricerca-attrattività L Italia è stato uno dei Paesi europei più colpito dalla crisi anche in funzione di un ritardo nell attività innovativa legato a una minore spesa in ricerca e sviluppo (R&S) e all ancora contenuta collaborazione tra il sistema della ricerca pubblica e quello privato. Il confronto tra 190 regioni europee, predisposto dalla Commissione europea, evidenzia che nessuna regione italiana rientra tra i 41 leader innovativi europei, che includono le aree con le principali capitali; 12 delle 16 regioni della Germania; diverse regioni della Svizzera, Danimarca, Finlandia e Svezia. In base alle singole componenti, la performance innovativa del Lazio risulta elevata relativamente alla spesa pubblica in R&S (1,1% del PIL regionale). Rimangono invece ampiamente inferiori alle performance europee e delle maggiori regioni del Nord Italia: la spesa privata in R&S (0,6% del PIL nel 2011); la collaborazione pubblico privato e la diffusione di spin off della ricerca. Nel Lazio è molto rilevante l incidenza degli investimenti diretti verso l estero (55 % del PIL regionale), ampiamente superiore all incidenza degli investimenti esteri nel Lazio (meno del 30%del PIL). Il saldo negativo degli IDE nel Lazio è il più elevato tra le regioni italiane, evidenziando potenziali difficoltà nell attrarre investimenti esteri in proporzione alla rilevanza economica della regione. 12

13 Commercio Estero Bilancia commerciale della regione Lazio (milioni euro) Esportazioni Importazioni Saldo Fonte: elaborazioni su dati Istat Var. % 2012/ ,1% 12,4% Nel 2012 la regione Lazio ha esportato merci per quasi 18miliardi di euro, in aumento del 5,1% rispetto al valore del Le importazioni sono state di 29,5 miliardi di euro in contrazione del 12,4% rispetto al Il saldo della bilancia commerciale migliora, ma rimane negativo per oltre 11 miliardi di euro. REGIONE LAZIO - Interscambio commerciale in valore (milioni di Euro) Fonte: elaborazioni su dati Istat Incidenza % sul totale nazionale delle esportazioni e delle importazioni della regione Lazio L export laziale del 2012 ha rappresentato il 4,6% di quello nazionale, in aumento rispetto agli anni precedenti, ma ancora poco per una regione che genera il 10,7% del PIL nazionale. L import laziale ha rappresentato il 7,8% di quello nazionale. Fonte: elaborazioni su dati Istat 2 Tutti i dati 2012 sono dati rettificati e non ancora definitivi. 13

14 Variazione % delle esportazioni regionali e nazionali Fonte: elaborazioni su dati Istat Dopo la riduzione registrata nel 2009 le esportazioni del Lazio, così come quelle italiane, hanno ripreso ad aumentare registrando un segno positivo nei tre anni successivi. Il tasso di crescita delle esportazioni laziali, anche se in diminuzione, è stato costantemente superiore alla media nazionale negli ultimi 3 anni. Nei primi tre mesi del 2013 l export laziale è aumentato del 2,4% a fronte di una riduzione dello 0,7% registrato a livello nazionale. La principale specializzazione delle esportazioni laziali è rappresentata dagli articoli farmaceutici, chimico medicinali medicinali e botanici che rappresentano con 6,2 miliardi di euro il 34,7% delle esportazioni complessive della regione Lazio. A seguire ci sono le sostanze e i prodotti chimici con 2,1 miliardi di euro (il 10,7% del totale export Lazio 2012), i mezzi di trasporto con 2 miliardi di euro (il 10% del totale) e il coke e i prodotti petroliferi raffinati con 1,9 miliardi di euro (il 9,1% del totale). 14

15 Composizione % delle esportazioni della regione Lazio per settore merceologico. Anno 2012 Fonte: elaborazioni su dati Istat Esportazioni (milioni di euro) della regione Lazio, per area e Paese di destinazione Paese Mondo Ue 27 Germania Francia Belgio Regno Unito Spagna 2012 (milioni di euro) Var. 2012/2011 Peso ,1% 100,0% ,4% 61,5% ,1% 12,8% ,5% 11,2% ,4% 7,1% ,2% 5,9% ,5% 4,5% Europa Extra-Ue 27 Svizzera Russia Africa America settentrionale Stati Uniti America centro-meridionale Asia Giappone Cina India Oceania e altri territori Fonte: elaborazioni su dati Istat ,9% 7,7% ,8% 2,4% ,3% 1,3% ,5% 4,9% ,7% 6,4% ,7% 5,8% 391-6,8% 2,2% ,9% 14,6% ,1% 3,5% ,3% 1,5% ,6% 0,5% ,8% 2,7% 15

16 Oltre 11 miliardi di euro, il 61,5% delle esportazioni laziali, sono diretti verso i paesi dell Unione Europea, soprattutto in Germania (12,8%), in Francia (11,2%) e nel Belgio (7,1%). L export verso UE aumenta a un ritmo superiore a quello totale (+8,4% contro +5,1%). Le esportazioni verso i Paesi Europei extra UE rappresentano il 7,7% del totale, in aumento nel 2012 rispetto al 2011 del +5,9%. Un importante area di destinazione delle esportazioni laziali è rappresentata dall Asia con oltre 2,6 miliardi di euro in valore dell export, il 14,6% del totale, anche se nel 2012 registra una contrazione del 4,9%. Gli USA con oltre 1 miliardo di import dal Lazio rappresentano un importante mercato di sbocco che però nel 2012 ha registrato una forte contrazione ( 13,7% rispetto al 2011). 16

17 Conclusioni La situazione economica del Lazio resta molto difficile, in questi anni si è registrata una forte contrazione dell attività economica. In una prima fase della crisi il Lazio aveva resistito meglio rispetto ad altre zone del Paese, mentre invece nella seconda fase della crisi ( ) innescata dalle tensioni sui debiti sovrani di importanti Paesi della Zona Euro, il Lazio ha registrato tassi di contrazione in linea con i deludenti dati nazionali. Il motivo di questo livellamento sui dati medi nazionali dipende, anche, dai nuovi elementi che sono causa della contrazione dell attività economica. Si è passati da una crisi finanziaria che ha colpito il commercio mondiale e soprattutto l industria manifatturiera (elementi che impattano sull economia laziale in maniera meno significativa) all attuale fase della crisi caratterizzata dal forte calo dei consumi delle famiglie, dalla contrazione della spesa pubblica e dal forte calo del settore delle costruzioni (tutti elementi che incidono molto nell economia laziale). La contrazione dell attività economica ha determinato un netto peggioramento del mercato del lavoro. Sommando gli inattivi e i disoccupati oltre 4 persone su 10 (15 64anni) non lavorano. Considerando che le persone in cassa integrazione non rientrano tra i disoccupati e che molto probabilmente una parte degli inattivi sono in realtà disoccupati sfiduciati che non cercano più attivamente un lavoro, i dati sulla disoccupazione reale potrebbero essere molto superiori ai già alti dati ufficiali. Le difficoltà del mercato del lavoro hanno causato una forte riduzione dei consumi. Un elemento che ha ulteriormente aggravato la già difficile situazione per le aziende. Fatturati in calo e difficoltà di accesso al credito hanno causato un forte stress sulla liquidità e sulle possibilità di investimento delle imprese. Così come emerge anche dal Regional Competitiveness Index 2013 bisogna rilanciare la competitività e l attrattività della regione favorendo gli investimenti privati in R&S ancora troppo bassi e le sinergie tra mondo della ricerca pubblica e imprese. In una situazione di forte difficoltà e di bassa crescita del Paese la strada dell internazionalizzazione rappresenta una strategia ancora più vincente. Occorre favorire l apertura del sistema imprenditoriale ai mercati extra domestici, l export nonostante i buoni risultati degli ultimi anni è ancora troppo basso in rapporto alla grandezza dell economia laziale. 17

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