La violazione delle regole antitrust ed il risarcimento del. danno subìto dai consumatori: il "private enforcement"

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La violazione delle regole antitrust ed il risarcimento del. danno subìto dai consumatori: il "private enforcement""

Transcript

1 La violazione delle regole antitrust ed il risarcimento del danno subìto dai consumatori: il "private enforcement" 1.Introduzione Negli ultimi anni il tema del benessere dei consumatori in rapporto con la disciplina della concorrenza è stato al centro di numerosi dibattiti. Ci si è chiesti se la due policies possano essere considerate complementari: se rappresentino, in realtà, due momenti di un'unica forma di tutela; o se, addirittura, non siano discipline tra loro configgenti. Per capire se tutela dei consumatori e tutela della concorrenza perseguono finalità convergenti o meno, bisognerebbe prima comprendere quali sono effettivamente gli oggetti delle rispettive tutele. Ma è ormai opinione consolidata che le norme sulla concorrenza non devono perseguire solo il fine della protezione dei concorrenti ma devono tendere alla tutela del processo competitivo in modo da garantire anche il benessere dei consumatori. In tal caso, tutela della concorrenza e consumer interest non sono in conflitto,anzi, condividono un fine comune. 1

2 Tuttavia alcuni autori 1 prospettano una diversa conclusione: a seconda di chi sia il "consumatore rappresentativo",esiste una certa tensione tra diritto antitrust e tutela dei consumatori. In termini di concorrenza, vengono in rilievo numerosi aspetti, per così dire, di "specialità" della materia, che rendono il tema delle azioni private risarcitorie un terreno scivoloso e complesso. Per spiegare concretamente come gli illeciti concorrenziali possano ledere i diritti dei consumatori oltre che dei concorrenti, ricordiamo brevemente quali sono e come agiscono. La nostra legge antitrust 2 regola le intese, le concentrazioni e gli abusi di posizione dominante che non ricadono nell'ambito di competenza dell'unione Europea. La definizione di queste fattispecie, coincide, in linea di massima, con quella continentale: le intese sono accordi fra imprenditori che, anziché farsi la guerra decidono di regolare i propri comportamenti sul mercato; questi accordi producono sempre un innalzamento dei prezzi e un disincentivo ad operare in modo efficiente, con pregiudizio soprattutto per la qualità dei prodotti; 1 G.Amato, F.Denozza, H.Shweitzer, A.Nicita, D.Strallibrass, Tutela della concorrenza e tutela dei consumatori- Due fini configgenti?, in Mercato Concorrenza e Regole, n P Legge 10 ottobre 1990 n. 287, Norme per la tutela della concorrenza e del mercato 2

3 l'abuso di posizione dominante si genera quando un'impresa, che detiene una quota di mercato molto ampia, adotta dei comportamenti che prescindono da quelli dei concorrenti, approfittando della posizione preferenziale che di fatto possiede sul mercato: ad esempio praticando prezzi non giustificati dai costi di produzione, limitando la produzione stessa, applicando condizioni diverse per prestazioni equivalenti, subordinando la conclusione dei contratti a prestazioni supplementari di altra natura. Potremmo dire che l'impresa che abusa della propria posizione dominante sul mercato, si comporta da tiranno; le concentrazioni tra imprese invece, più che vietate sono regolate in modo da non poter giungere a creare situazioni per effetto delle quali il meccanismo della concorrenza risulti distorto; in Italia, ad esempio, è prevista una richiesta di autorizzazione per le fusioni e le acquisizioni, in modo che l'autorità nazionale di concorrenza possa valutarne l'opportunità e la congruità. Come si è visto, tutte queste pratiche sono idonee a distorcere quell'utopia chiamata libera concorrenza. 3

4 Diamo per scontato un punto di partenza, che riteniamo essersi consolidato nel tempo: se il rispetto delle regole di concorrenza sul mercato giova tanto alle imprese quanto ai consumatori, vuol dire che la normativa antitrust non è posta solo a presidio dei rapporti tra imprese, ma anche tra imprese e consumatori; e se ciò è vero, la violazione delle norme di concorrenza genera una situazione di pregiudizio molto più complessa di ciò che in superficie appare, nella misura in cui, non saranno solo i concorrenti a sopportare il danno derivante dalla condotta illecita, ma anche i consumatori ne subiranno gli effetti. Ora, questo meccanismo, non è sempre diretto e lineare: le violazioni producono effetti differenti, i consumatori ne possono risentire in maniera diretta o mediata, in ragione della qualità dei beni, o del loro prezzo. Inoltre, nell'ipotesi più comune di aumento dei prezzi, i danneggiati dalla violazione non sono soltanto coloro che hanno pagato di più ma anche coloro che, come conseguenza dei prezzi elevati, hanno rinunciato all'acquisto. Tuttavia, come rivela la realtà dei fatti, è raro che il consumatore finale agisca per ottenere il risarcimento del danno subito, e questo per le ragioni che vedremo. 4

5 E' necessario, pertanto, predisporre un meccanismo unitario volto a garantire l'integrale soddisfazione della pretesa risarcitoria; uno strumento, inteso come rimedio giudiziale o extra giudiziale, in grado di superare quelli che sinora sono stati i disincentivi ad intentare azioni di questo tipo. 2.Punti salienti della tematica Se volessimo dividere questo progetto di ricerca in parti o fasi, potremmo dire che ne ricomprende almeno tre, che rispondono ad alcuni interrogativi di fondo. In una prima parte della ricerca è stato necessario rispondere ad alcune domande preliminari: cos'è il private antitrust enforcement in Europa? Qual è la base giuridico-concettuale esistente ad oggi negli ordinamenti nazionali? E ancora: esiste un modello unitario Europeo di private antitrust enforcement? Com'è regolata l'azione risarcitoria antitrust in Italia e quali sono le principali criticità procedurali? Questi interrogativi, apparentemente banali, sono invece necessari per chi è stato giuridicamente educato a confrontarsi con una dimensione, per così dire, pubblicistica di tutela della concorrenza, appannaggio delle autorità amministrative nazionali e comunitarie. 5

6 Anticipiamo brevemente le risposte introducendo alcuni dati, che saranno oggetto di ampia discussione nel prosieguo della trattazione, ma che segnaliamo da subito per disegnare una cornice attorno al discorso che ci apprestiamo a sviluppare. In Europa, nel 2008, con il Libro Bianco in materia di azioni di risarcimento del danno per violazione di norme antitrust comunitarie, si è aperta una nuova fase di quel processo già avviato con il Libro Verde del 2005, ed ancor prima con la sentenza Courage 3 della Corte di Giustizia. Il Libro Bianco del 2008 presenta una serie di raccomandazioni volte a garantire che i soggetti danneggiati da un illecito concorrenziale abbiano accesso a meccanismi veramente efficaci per chiedere un risarcimento completo del danno subito. Queste raccomandazioni offrono una soluzione equilibrata rispetto ai sistemi di risarcimento attualmente esistenti nelle legislazioni nazionali dei Paesi membri, spesso inefficienti; allo stesso tempo, è necessario evitare un uso strumentale dell'azione giudiziaria, che determinerebbe soltanto un aumento del livello di litigiosità, con un ulteriore aggravio della mole di lavoro di corti e tribunali già inflazionati. 3 Sentenza del 20 settembre 2001, causa C 453/99 6

7 Il modello contemplato dalla Commissione si basa su un risarcimento unico del danno subito. Le altre raccomandazioni del Libro Bianco riguardano i principali aspetti problematici della materia: il ricorso collettivo, la divulgazione delle prove e gli effetti delle decisioni definitive emesse dalle autorità responsabili della concorrenza nelle cause per danni avviate successivamente, la prescrizione, alla quantificazione e qualificazione del danno antitrust, i costi delle azioni risarcitorie. Le raccomandazioni sono volte a garantire un equilibrio tra i diritti e gli obblighi di ricorrenti e convenuti e prevedono,altresì, misure volte a garantire che non vi siano strumentalizzazioni o abusi nel ricorso all'azione giudiziaria. Tuttavia l'azione comunitaria in materia, come si è detto, era già stata avviata anni addietro. L'intervento della Corte di Giustizia, come spesso accade nel diritto dell'unione Europea, è stato pionieristico. Successivamente, la Commissione ha pubblicato il Libro Verde sulle azioni di risarcimento del danno derivante dalla violazione delle norme antitrust comunitarie. Come più volte sottolineato da Parlamento e Commissione, le azioni risarcitorie promosse dai privati presso i giudici nazionali per la violazione degli artt. 101 e 102 del TFUE (prima artt. 81 e 82 del TCE) svolgono un ruolo importante 7

8 nell'efficace applicazione del diritto antitrust comunitario. Esse affiancano e completano l'applicazione di tale normativa da parte dell'autorità di concorrenza e risultano indispensabili al fine di garantire un'effettiva tutela dei diritti conferiti dal Trattato. Tuttavia, l'effetto deterrente della normativa comunitaria in materia di concorrenza è significativamente pregiudicato dagli ostacoli procedimentali che, a livello nazionale, si frappongono all'introduzione di azioni risarcitorie per danni derivanti dalla violazione del diritto antitrust. Nel documento, la Commissione ha individuato una serie di possibili linee di intervento, intese a facilitare l'esercizio degli strumenti di tutela giurisdizionali da parte dei soggetti lesi dall'illecito anticoncorrenziale, sottoponendole contestualmente ad un ampio processo di consultazione con le parti interessate. Già nel Libro Verde veniva in considerazione l'annosa questione dell'accesso alle prove, che spesso si trovavano nella disponibilità della sola parte che ha commesso l'illecito anticoncorrenziale: le azioni risarcitorie potrebbero in tal caso essere facilitate mediante l'introduzione di un regime speciale per l'accesso alla prova nei procedimenti antitrust. Sia il Libro Verde che il Libro Bianco si sono occupati del problema riguardante la valenza probatoria da assegnare 8

9 ai provvedimenti delle autorità pubbliche preposte alla tutela della concorrenza, in sede risarcitoria, esaminando la possibilità di rendere vincolanti per il giudice le decisioni di accertamento dell'infrazione adottate dalle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri. Un ulteriore elemento problematico sul quale,da diversi anni, la Commissione focalizza la propria attenzione, è quello relativo alla funzione della domanda risarcitoria ed alla definizione del danno risarcibile. In Europa, le esperienze concrete al riguardo sono frammentarie. La tensione tra funzione punitiva e compensativa del risarcimento del danno derivante dall'illecito antitrust accompagna ogni riflessione sulla quantificazione del danno in questa materia. I documenti della Commissione, inoltre, propongono l'adozione di meccanismi giudiziali, fra cui, in primis, le azioni collettive mirate al conseguimento di una tutela effettiva per il consumatore vittima di una violazione della normativa in esame. Questi meccanismi, per essere efficaci, devono anzitutto risultare accessibili: il primo incentivo, come si è detto, dovrebbe essere rappresentato dai costi delle azioni. Veniamo ora al secondo quesito-guida della ricerca, quello relativo ai problemi procedurali esistenti in Italia, come anche nelle altre 9

10 legislazioni nazionali. Facciamo un piccolo passo indietro;nella prima parte del lavoro, come si è detto, verranno esaminate le misure proposte dalla Commissione, e non a caso sono state "isolate" in un capitolo ad esse dedicato, proprio per consentire a chi legge di confrontarsi, prima, con le misure in valore assoluto e suggerire, poi, una riflessione: esse sono condivisibili, auspicabili ed equilibrate ma, allo stesso tempo generiche e astratte, lontane dalle criticità dei problemi procedurali nazionali. Proviamo a fare un elenco dei nodi da sciogliere, per i quali le indicazioni della Commissione sono da ritenere certamente utili, ma non risolutive: rapporto tra autorità amministrativa della concorrenza e giudice civile: la Commissione auspica un meccanismo, in linea di massima anche condivisibile, per il quale il giudice ordinario sarebbe vincolato da quanto stabilito dall'autorità amministrativa; valenza dei provvedimenti dell'autorità amministrativa di concorrenza nel giudizio civile: le risultanze dell'istruttoria dell'agcm, per esempio, sono valutabili alla stregua di un atto 10

11 pubblico, ai sensi dell'art c.c. 4, oppure rappresentano solo un punto di riferimento che lascia libero l'apprezzamento del giudice 5? Problematiche relative all'azione risarcitoria antitrust: azioni individuali e collettive, qualificazione e quantificazione. Questi sono alcuni dei profili critici con i quali i giudici nazionali e gli avvocati si confrontano, ed è pensando a loro che si cercherà di dare alcune risposte, o almeno delle indicazioni. 3.Gli strumenti giudiziali a disposizione del consumatore:analisi delle problematiche Anche la seconda fase della ricerca ha preso le mosse da una domanda: quali sono gli strumenti giudiziali migliori per garantire al consumatore un effettivo risarcimento del danno subìto a seguito dell'illecito concorrenziale? In questa fase l'esperienza europea è stata essenziale per rispondere, soprattutto con riferimento al tema dei ricorsi collettivi. 4 R. Bianchi, Tutela aquiliana antitrust: verso un nuovo sottosistema della responsabilità civile? In responsabilità civile e previdenza, 2007, 1616, nota a Cassazione Civile, Sez. III, 2 febbraio 2007, n M.Scuffi, Orientamenti consolidati e nuove prospettive della giurisprudenza italiana antitrust, in Atti del Convegno V UAE-LIDC, Antitrust fra diritto nazionale e diritto comunitario, maggio

12 Sebbene si registrino le consuete differenze tra ordinamenti nazionali, infatti, c'è una comune idea di fondo che sembra essere condivisa: i ricorsi collettivi facilitano l'accesso alla giustizia per i consumatori perché eliminano le barriere esistenti in termini di accesso, efficacia ed economicità; inoltre possono contribuire a scoraggiare le imprese dal praticare attività illegali che danno loro un vantaggio competitivo sleale a danno degli altri operatori economici. Con il Libro Verde sui mezzi di ricorso collettivo dei consumatori, la Commissione europea ha formulato alcune opzioni al fine di armonizzare la disciplina europea in tema di azioni collettive, lanciando una consultazione pubblica tra i soggetti interessati. Tuttavia, nel definire l'ambito di applicazione, la Commissione ha escluso il ricorso collettivo per le vittime delle infrazioni alla normativa antitrust comunitaria. Nell'idea della Commissione, pertanto, in questi casi, bisognerà predisporre "misure specifiche destinate a garantire che, sia i consumatori, che le imprese negli Stati membri dell'ue possano ottenere un risarcimento efficace per i danni subìti a seguito di violazioni della normativa comunitaria antitrust". Resta il fatto che il confine tra azioni private collettive 12

13 previste per le violazioni antitrust e azioni private collettive previste a favore dei consumatori appare, invero, piuttosto labile, viste le interazioni che abbiamo evidenziato in premessa. Anzi, la difficoltà di individuare un limite netto tra le due fattispecie, rende difficilmente controllabile la possibilità che vengano riproposte le stesse azioni. Sono da tempo note le difficoltà che i consumatori incontrano nell'accesso alla giustizia. Sia gli ordinamenti nazionali che la legislazione dell'unione Europea hanno proposto alcuni modelli procedurali da sperimentare al fine di agevolare la tutela giurisdizionale degli interessi dei consumatori. L'AGCM auspica che attraverso l'introduzione di azioni collettive rappresentative, si possano tutelare anche gli interessi individuali lesi da una pratica anticoncorrenziale. E' per questa ragione che il Libro Verde invitava le parti interessate a rilasciare i propri commenti sull'opportunità di consentire alle associazioni dei consumatori di introdurre azioni risarcitorie collettive. L'introduzione di questa tipologia di azioni, tuttavia, è sempre intesa nel senso di affiancare e non già sostituire la tutela giurisdizionale individuale. Quando a seguito della pubblicazione del Libro Verde sulle azioni di risarcimento per danni derivanti da 13

14 violazione della normativa antitrust, si è aperta la discussione in ordine all'introduzione delle azioni collettive, la nostra Autorità di concorrenza ha suggerito di valutare accuratamente il quadro giuridico nel quale le misure proposte andrebbero ad innestarsi, per verificare altresì se "la soluzione più adeguata per assicurare un soddisfacente accesso alla giustizia per i consumatori danneggiati dagli illeciti antitrust risieda piuttosto nell'adeguamento e nel perfezionamento di meccanismi procedurali già esistenti". Tutte le difficoltà procedurali che si registrano, analizzando le modalità di accesso alla giustizia da parte dei consumatori in materia antitrust, a ben vedere, non sono una prerogativa della materia: basti pensare alla materia della pubblicità ingannevole o alle clausole abusive per incontrare ostacoli in termini di accesso alla giustizia per il consumatore finale non troppo dissimili da quelli riscontrati in materia antitrust. 4.Conclusioni Al termine di ogni ricerca ci si trova dinanzi ad un insieme di dati che sono stati raccolti durante gli anni, approfonditi, verificati, aggiornati e sistematizzati. L'auspicio,tuttavia, è quello non di 14

15 realizzare un lavoro meramente compilativo, ma di spingersi verso l'elaborazione di una proposta che offra soluzioni concrete ai problemi affrontati. In tale fase conclusiva del mio lavoro, pertanto, è d'obbligo cercare di rispondere agli interrogativi ed alle questioni lasciate aperte nei paragrafi precedenti. Il Libro Bianco del 2008 chiedeva sostanzialmente agli Stati membri di concretizzare, nazionalizzandole, perlopiù, le misure proposte dalla Commissione. Probabilmente, queste ultime, più che reali proposte, sono risultate essere degli auspici, finora in larga parte ignorati. Al momento, quindi, è difficile dire quale sia stato realmente l'impatto del Libro Bianco, giacchè un vero dibattito non si è mai aperto, o comunque non è mai giunto (volutamente?) ad interessare con continuità l'insieme degli operatori giuridici cui si rivolgeva. Complice della battuta d'arresto subita dal dibattito in materia di private enforcement è, senza dubbio, l'assenza di una proposta di direttiva in materia, che avrebbe, in qualche modo "costretto" gli Stati ad inaugurare il dibattito. Le linee guide sulla quantificazione del danno antitrust, di recentissima creazione, infatti, non sembrano aver sortito l'effetto di ravvivare la discussione. Probabilmente, la 15

16 produzione di documenti non vincolanti ma meramente operativi, consente di affrontare, per certi versi, i problemi, senza i turbamenti che deriverebbero da soluzioni vincolanti. Si tratta del consueto dibattito in termini di qualità ed efficacia su strumenti di soft law e strumenti hard law. Tuttavia, la materia della concorrenza, tradizionalmente affidata alla mano pubblica, anche (e,forse, a maggior ragione) nelle controversie tra privati, abbisogna di regole certe ed il più possibile armonizzate, stante la frequenza delle operazioni transfrontaliere realizzate dalle imprese. Come si è avuto modo di analizzare, alcuni aspetti problematici della materia del private enforcement si ripropongono prepotentemente all'attenzione degli interpreti, giacchè restano a tutt'oggi insoluti. Tanto è vero che queste criticità rivivono e si scontrano con l'inevitabile impreparazione degli operatori giuridici pratici. Esistono aspetti della materia, che continuano ad essere discussi, senza approdare a soluzioni realmente soddisfacenti. Infatti, come testimoniano nei casi italiani le pronunce a Sezioni Unite della Suprema Corte, esistono orientamenti giurisprudenziali configgenti su questioni di importanza sostanziale. 16

17 Queste incertezze, sommate alle inefficienze del nostro sistema giudiziario ed ai costi, ancora elevati, delle azioni risarcitorie, non possono che costituire il disincentivo maggiore alla diffusione del private antitrust enforcement. Uno degli aspetti di maggiore problematicità in materia, riguarda la vincolatività delle decisioni delle autorità amministrative di concorrenza. Come è noto, le maggiori resistenze ad ammetterne l'effetto vincolante, dipendono dal valore che in ciascun ordinamento viene attribuito all'accertamento dei fatti nel processo. E' evidente, infatti, che più si attribuisce valore a quanto viene accertato all'interno del processo ordinario, meno si può essere disposti ad attribuire efficacia vincolante a quanto verificato dall'autorità amministrativa. A parere di chi scrive, una soluzione piuttosto equilibrata, dovrebbe anzitutto scindere i casi di azioni follow-on, dai casi, c.d. stand-alone: per le prime,infatti, una volta emesso il provvedimento di condanna da parte dell'autorità antitrust, confermato anche dal giudice competente, nel caso venga successivamente impugnato, non dovrebbero sorgere particolari problemi al momento di riconoscerne il valore vincolante nell'accertamento della condotta da cui tra origine la domanda risarcitoria. 17

18 Per le azioni stand-alone, invece, una volta avviato il giudizio ordinario, sarebbe auspicabile l'avvio dell'istruttoria antitrust dinanzi all'autorità amministrativa competente. Anche il problema della sospensione del procedimento relativo alla domanda risarcitoria, è da sempre affrontato dal punto di vista dell'ingerenza dell'autorità antitrust nella decisione del giudice ordinario. Tuttavia, come si diceva, l'aspetto davvero importante dovrebbe essere la coerenza del sistema, che, dinanzi alla domanda di giustizia del cittadino consumatore, si deve porre necessariamente come unitario. La sospensione, pertanto, dovrebbe essere un obbligo per il giudice ordinario, in attesa delle risultanze dell'istruttoria condotta dall'autorità garante e del conseguente provvedimento. Non è corretto,infatti, a parer mio, ricercare la soluzione del problema prendendo le mosse dalle eventuali deviazioni patologiche del sistema nel caso di sospensione obbligatoria del giudizio ordinario: piuttosto, si potrebbe immediatamente optare per sancire la sospensione obbligatoria, arginando eventuali problemi di uso dello strumento a fini dilatori mediante l'apposizione di termini. Altro tema di discussione riguarda la necessità o meno di istituire sezioni specializzate per le domande risarcitorie antitrust. 18

19 C'è da dire, però, che nel caso italiano la competenza giurisdizionale per le domande risarcitorie antitrust, presenta già un'organizzazione del tutto peculiare, forse non del tutto rispondente alle esigenze di certezza ed economicità dell'azione. Piuttosto, ciò che risulta essere veramente necessario è garantire una preparazione adeguata degli organi giudicanti in relazione alla complessità della materia e pensare, magari, all'impostazione di un giudizio che si svolga in un unico grado, soluzione peraltro largamente condivisa sul panorama europeo. Vendendo al tema dei danni, stanti le difficoltà insite nella quantificazione del loro ammontare ed i costi legati ad una perizia economica volta alla determinazione degli stessi, si dovrebbe sempre garantire la possibilità di un risarcimento in via equitativa, anche a fronte del fatto che, di solito, si tratta di controversie di modesta entità, se le istanze vengono considerate isolatamente. E' difficle, infatti, immaginare un consumatore, che, incardinata un'azione risarcitoria antitrust intenda farsi carico dei costi di una perizia tecnica che quantifichi il danno subito in base a precisi calcoli econometrici o si avvalga dei non semplici metodi esaminati dalla Commissione europea nello studio sulla quantificazione del danno antitrust. Probabilmente, una quantificazione del danno il più aderente alla 19

20 realtà del suo preciso ammontare, diverrebbe possibile se il calcolo venisse operato a monte, trattandosi di un danno diffuso; però è evidente che al momento di liquidare le somme a ciascun istante, a meno che non si voglia procedere ad un calcolo "personalizzato", la somma tornerebbe ad essere forfettaria. La prova del danno, invece, lungi dal potersi considerare in re ipsa, come ha correttamente la nostra Corte di legittimità, dovrebbe potersi comunque presumere una volta accertata l'illiceità del comportamento anticoncorrenziale, ferma restando la possibilità per il convenuto di superare questa presunzione, provando che il pregiudizio subito dal consumatore si è prodotto come conseguenza di fatti diversi dal comportamento anticoncorrenziale. Quanto ai costi dell'azione, infine, è innegabile che di fatto, costituiscano l'elemento di maggior disincentivo alla proposizione di azioni risarcitorie antitrust. Tuttavia, evitare i costi di una perizia per quantificare l'ammontare del danno subito, far fronte ad un giudizio in un unico ed aggregare le istanze in un'azione di classe, potrebbero già costituire dei validi incentivi. Il private enforcement, però, costituisce anzitutto un modo di operare che coinvolge non solo gli strumenti che si possono mettere a punto, ma soprattutto il modo stesso di pensare. 20

21 E' per questa ragione che, la ricerca appena conclusa ha evitato quanto più possibile il tradizionale confronto Europa-Stati Uniti: perché se si rimane all'interno dei confini istituzionali, per così dire, i paragoni sono ancora possibili, per così dire, i paragoni sono ancora possibili, come si è avuto modo di leggere nelle pagine che precedono, ma non sono utili. Anzi, possono addirittura risultare fuorvianti, perché se il confronto effettivo non coinvolge anche le relazioni di potere ed i modi di pensare, il suo valore risulta di gran lunga minore, specie per quelli che sono gli scopi della ricerca, che ne risulterebbero inevitabilmente frustrati. Probabilmente sino a quando le istituzioni deputate ad assumere le decisioni di politica legislativa in materia non prenderanno in considerazione la relazione esistente tra caratteristiche del private enforcement e strumenti già presenti all'interno dei propri sistemi, le azioni private antitrust conosceranno in Europa solo il lento sviluppo che le ha caratterizzate sin dal loro sorgere. Diversamente, infatti, si continuerà ad assistere ad una "resistenza sistemica" nei confronti di ogni tentativo di promozione delle azioni private antitrust. 21

22 Bibliografia AMATO G., Tutela della concorrenza e tutela dei consumatori- Due fini configgenti?, in Mercato Concorrenza e Regole, n P.381 BIANCHI R., Tutela aquiliana antitrust: verso un nuovo sottosistema della responsabilità civile? In responsabilità civile e previdenza, 2007, 1616, nota a Cassazione Civile, Sez. III, 2 febbraio 2007, n.2305 DENOZZA F., Tutela della concorrenza e tutela dei consumatori- Due fini configgenti?, in Mercato Concorrenza e Regole, n P.381 NICITA A., Tutela della concorrenza e tutela dei consumatori- Due fini configgenti?, in Mercato Concorrenza e Regole, n P.381 SCUFFI M., Orientamenti consolidati e nuove prospettive della giurisprudenza italiana antitrust, in Atti del Convegno V UAE-LIDC, Antitrust fra diritto nazionale e diritto comunitario, maggio 2002 SHWEITZER H., Tutela della concorrenza e tutela dei consumatori- Due fini configgenti?, in Mercato Concorrenza e Regole, n P.381 STRALLIBRAS D., Tutela della concorrenza e tutela dei consumatori- Due fini configgenti?, in Mercato Concorrenza e Regole, n P

23 23

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

fondamenti giurisprudenziali sono stati posti più di quarant anni fa 2, viene riaffermata e rafforzata.

fondamenti giurisprudenziali sono stati posti più di quarant anni fa 2, viene riaffermata e rafforzata. Documento di riflessione della Corte di giustizia dell Unione europea su taluni aspetti dell adesione dell Unione europea alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà

Dettagli

Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011

Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 udita la relazione del Segretario Generale; esaminato l art.3 del d.l. 138/2011, convertito

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

L obbligo del tentativo di mediazione nelle controversie relative al risarcimento del

L obbligo del tentativo di mediazione nelle controversie relative al risarcimento del L obbligo del tentativo di mediazione nelle controversie relative al risarcimento del danno da sinistro stradale: criticità e dubbi interpretativi. Tra le materie per le quali è previsto il tentativo obbligatorio

Dettagli

FORMARE IL NO PROFIT

FORMARE IL NO PROFIT FORMARE IL NO PROFIT Iniziativa finanziata ai sensi della Legge n. 383 del 2000 art. 12 lett d), annualità 2007 Corso di formazione e aggiornamento Pescara 21-24 maggio 2009 Argomenti : Ciclo CIVILE AMMINISTRATIVO

Dettagli

Progetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese

Progetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese Progetto di riforma della disciplina della professione forense Assonime commenta le restrizioni ingiustificate e i costi per le imprese Restrizioni ingiustificate e costi per le imprese potrebbero essere

Dettagli

MEDIAZIONE TRIBUTARIA

MEDIAZIONE TRIBUTARIA MEDIAZIONE TRIBUTARIA Novità Fiscali 2012: dal federalismo fiscale all abuso del diritto (IV Convegno Lerici) 1 MEDIAZIONE TRIBUTARIA L istanza di mediazione (di seguito, istanza) è obbligatoria a pena

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata

Dettagli

L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione.

L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione. Le schede Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione Eleonora Morfuni L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) S 10/2012 gennaio 2012 Le schede ** Indice 1. L influsso

Dettagli

Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB

Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Risposta dell Associazione Bancaria Italiana al documento di consultazione CONSOB Comunicazione in materia di informazione da fornire al pubblico in relazione alle indennità e benefici riconosciuti ad

Dettagli

WP 169 RESPONSABILE ED INCARICATO

WP 169 RESPONSABILE ED INCARICATO WP 169 RESPONSABILE ED INCARICATO Prendendo spunto dalle definizioni di cui alla direttiva 94/46/CE, con parere 1/2010 (WP 169) il Gruppo di Lavoro art. 29 si è soffermato sui concetti di Responsabile

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

RISOLUZIONE N. 190/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 190/E QUESITO RISOLUZIONE N. 190/E Roma, 08 maggio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Art. 10, comma 1, nn. 2) e 9), D.P.R. n. 633 del 1972. Esenzioni IVA. Regime dell Intermediazione nell ambito

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

PREVENTIVO uno strumento che ci tutela!

PREVENTIVO uno strumento che ci tutela! PREVENTIVO uno strumento che ci tutela! PREMESSA. Prima di avviare un qualsiasi rapporto professionale o commerciale, la richiesta e la compilazione di un preventivo, non rappresentano solo e soltanto

Dettagli

Presentazione. del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.)

Presentazione. del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.) Presentazione del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.) Roma, 18 luglio 2002 Il Forum delle imprese regolate, che oggi viene inaugurato, vuole essere un luogo permanente di consultazione e scambio

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne

I fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I fondi Conoscerli di più per investire meglio Ottobre 2008 Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I FONDI: CONOSCERLI DI PIÙ PER INVESTIRE MEGLIO COSA SONO I fondi

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

La successione. Obiettivi

La successione. Obiettivi La successione Prof.ssa Elisa Esposito Obiettivi In questa lezione ci occuperemo delle vicende che possono condurre alla modifica delle parti originarie del rapporto processuale, in particolare, della

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente

RISOLUZIONE N. 8/E. Con l interpello specificato in oggetto, concernente la rettifica di una dichiarazione di successione, è stato esposto il seguente RISOLUZIONE N. 8/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 13 gennaio 2012 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - Rettifica di valore degli immobili inseriti nella dichiarazione

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti.

Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti. ARPA EMILIA-ROMAGNA Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti. Sicurezza sul lavoro e certificazioni ambientali: lo scenario delle responsabilità Bologna 16 ottobre

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI 10 GIUGNO 2011 RELAZIONE geom. MARCO DONEDA PRESIDENTE E.S.P.E. Stimati Associati e Colleghi, desidero rivolgere a tutti Voi il mio cordiale saluto. In questa relazione

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

Nota di approfondimento

Nota di approfondimento Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel

Dettagli

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro

Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una

Dettagli

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili

Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili Contabilità ordinaria, semplificata e altri regimi contabili Obiettivi del corso Iniziamo, con questa prima lezione, il nostro corso dal titolo addetto alla contabilità. Si tratta di un corso base che

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE I) PREMESSE. L EFFICACIA DELLA MEDIAZIONE ED IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA. La mediazione, quale adempimento

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Risoluzione n. 343/E

Risoluzione n. 343/E Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Circolare Informativa n 21/2013

Circolare Informativa n 21/2013 Circolare Informativa n 21/2013 DURC negativo ed intervento sostitutivo della stazione appaltante e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 6 INDICE Premessa pag.3 1) Intervento

Dettagli

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona) CONSIGLIO COMUNALE Seduta del Comune di OGGETTO N 0: MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, DEL TRASPORTO E DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI AGLI URBANI:

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI

ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI ARTICOLATO CON PROPOSTE DI EMENDAMENTI Il presente articolato è stato depositato alla Camera dei Deputati in sede di audizione dalla dott.ssa Barbara Fabbrini.. TESTO DA EMENDARE PROPOSTA DI EMENDAMENTO

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi di consulenza psicologica nelle Farmacie del FVG

Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi di consulenza psicologica nelle Farmacie del FVG CONSIGLIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA 34121 TRIESTE - Piazza Niccolò Tommaseo, 2 Tel. 040 366 602 e-mail ordinepsicologifvg@pec.aruba.it Premessa alle Raccomandazioni e direttrici sperimentali per i servizi

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

Approfondimenti normativi sulla Firma dello studente nei verbali d esame

Approfondimenti normativi sulla Firma dello studente nei verbali d esame Approfondimenti normativi sulla Firma dello studente nei verbali d esame Redatto da: Giorgio Gagliardi (KION Spa) Verificato da: Approvato da: Giorgio Gagliardi (KION Spa) Distribuito a: AAl Alessandro

Dettagli

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE DELIBERAZIONI INERENTI E CONSEGUENTI Consiglio di Amministrazione 1 aprile 2016 Signori Azionisti, l Assemblea

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.

Dettagli

Il diritto comunitario del lavoro. 27 gennaio 2004

Il diritto comunitario del lavoro. 27 gennaio 2004 Il diritto comunitario del lavoro 27 gennaio 2004 Di Seri 1 Nozione Con il termine diritto comunitario si fa riferimento al complesso normativo costituito dai trattati istitutivi delle tre Comunità Europee

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. "Riconoscimento degli animali nella Costituzione"

DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE. Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS. Riconoscimento degli animali nella Costituzione DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE Di iniziativa dei Senatori DE PETRIS "Riconoscimento degli animali nella Costituzione" Onorevoli Senatori. - Perché gli animali in Costituzione? Stiamo assistendo ad un

Dettagli

REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI TELEFONICI DE

REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI TELEFONICI DE DCO 452/2014/R/com REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI TELEFONICI DELLE AZIENDE DI VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE ORIENTAMENTI FINALI Osservazioni e proposte ANIGAS Milano,

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 04 29.01.2014 Srl a capitale minimo Studio n. 892-2013 del Consiglio Nazionale del Notariato Categoria: Società Sottocategoria: Varie Come noto, il D.L.

Dettagli

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO

LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO PROF. ANGELO SCALA Indice 1 LE SINGOLE AZIONI CIVILI: L AZIONE DI ACCERTAMENTO ---------------------------------------------- 3 Per il proficuo studio

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell

Dettagli

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A.

SISTEMA DISCIPLINARE. Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. SISTEMA DISCIPLINARE Venis Venezia Informatica e Sistemi S.p.A. Versione: 3.0 Approvato con determinazione dell Amministratore Unico il 7 novembre 2014 MO231 - pag. 1 di 5 SISTEMA DISCIPLINARE 1. PREMESSA

Dettagli

(iii) per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su

(iii) per adempiere alle obbligazioni di consegna delle azioni derivanti da programmi di distribuzione, a titolo oneroso o gratuito, di opzioni su MONCLER S.p.A. Sede sociale in Milano, Via Stendhal, n. 47 - capitale sociale euro 50.000.000,00 i.v. Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale e partita IVA 04642290961 - REA n 1763158 Relazione

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 64 del 29 Aprile 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Responsabilità solidale negli appalti e deroghe della contrattazione collettiva: quale disciplina applicare? Gentile

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI PRESSO LA X COMMISSIONE INDUSTRIA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA SUL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2009/138/CE (SOLVENCY

Dettagli

Ombudsman delle banche svizzere

Ombudsman delle banche svizzere Ombudsman delle banche svizzere Procedura in sintesi Sintesi della procedura di mediazione ENTE DI INFORMAZIONE E MEDIAZIONE NEUTRALE L Ombudsman delle banche svizzere, quale mediatore neutrale, si occupa

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.

Dettagli

Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso

Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014. Annunziata & Conso Il fondo comune d investimento. Patrimonio separato e soggettività. 14/07/2014 Annunziata & Conso La recente sentenza del Tribunale di Roma del 20 maggio 2014, n. 11384, offre l occasione per fare il punto

Dettagli

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati 15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

(fonte: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/documentazione/fatturazione +elettronica+pa+-+regole+generali/ )

(fonte: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/nsilib/nsi/documentazione/fatturazione +elettronica+pa+-+regole+generali/ ) Fattura elettronica: cos è? È un tipo di fattura in formato XML e non un semplice.pdf o scansione della solita fattura. Il formato XML garantisce la conversione dei file per l elaborazione con i principali

Dettagli

OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita

OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Informativa per la clientela di studio N. 08 del 15.01.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Gentile Cliente, con la stesura

Dettagli

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.

Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha

Dettagli

Centrali Uniche di Committenza

Centrali Uniche di Committenza Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica

Dettagli

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

RISOLUZIONE N. 195/E

RISOLUZIONE N. 195/E RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili

Dettagli

LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE

LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE LA MEDIAZIONE CIVILE E COMMERCIALE Avv. Guido Trabucchi Avvocato Mediatore e Formatore presso CONSOB, CCIAA Verona, Medyapro, 101 Mediatori e Ordine Avvocati di Verona Piazza Pradaval 12 37122 Verona Cell

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Audizione Confindustria. Disegno di legge n. 1051

Audizione Confindustria. Disegno di legge n. 1051 Audizione Confindustria Disegno di legge n. 1051 Delega al Governo su Informazione e Consultazione lavoratori e definizione misure su Democrazia economica XI Commissione Lavoro Senato della Repubblica

Dettagli

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero Il fallimento italiano delle società trasferite all estero La globalizzazione, con l apertura delle frontiere, e l allargamento dei mercati, comporta contatti sempre più intensi con imprenditori esteri.

Dettagli

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Al Ministro dell Economia e delle Finanze Per

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza

Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano

Dettagli