11. Scambio di opinioni con Elżbieta Bieńkowska, Commissario responsabile per il Mercato interno, l industria, l imprenditoria e le PMI

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1 TITOLO Riunione Commissione IMCO LUOGO E DATA 6 Maggio 2015 Parlamento Europeo Rue Wiertz, Bruxelles Commissione per il Mercato Interno e la ORGANIZZATORE Protezione dei Consumatori (IMCO) RELAZIONE Il 6 maggio 2015 si è riunita la Commissione IMCO del Parlamento Europeo; questo report si concentrerà sui punti 11, 12 e 15 all ordine del giorno. 11. Scambio di opinioni con Elżbieta Bieńkowska, Commissario responsabile per il Mercato interno, l industria, l imprenditoria e le PMI Durante la sua relazione, il Commissario responsabile per il Mercato interno, l industria, l imprenditoria e le PMI, Elżbieta Bieńkowska, ha affrontato tre questioni principali su cui la Commissione Europea sta lavorando: 1) la strategia per un mercato unico digitale; 2) la strategia del mercato interno; 3) altri dossier. Per quanto riguarda il primo punto, la relatrice si è detta soddisfatta del risultato raggiunto, ricordando che, nella stessa mattinata, è stato adottato il pacchetto del mercato unico digitale. Si augura che tale strategia possa apportare dei vantaggi sia ai consumatori, sia alle imprese, permettendo di sfruttare al meglio il potenziale digitale dell UE. Ha poi rivelato che sono state proposte una serie di regole transfrontaliere in materia di e-commerce. Ha, infatti, comunicato che il 37% delle imprese, non sapendo quali norme applicare, preferisce rinunciare alla vendita online dei prodotti in altri Paesi. Di conseguenza, i consumatori hanno meno scelta e i prezzi dei prodotti sono più elevati. La relatrice ha quindi dichiarato che, entro la fine dell anno, verrà presentata una nuova proposta, con delle regole chiare per gli acquisti online di prodotti a contenuto digitale, che permetterà ai produttori di affidarsi alle proprie leggi nazionali per le vendite in rete di prodotti tangibili. Inoltre, ha affermato che si cercherà di evitare la discriminazione del consumatore sulla base della nazionalità di residenza. Si sta poi affrontando la questione della consegna dei pacchi: i consumatori e le aziende spesso si lamentano di un sistema di consegne costoso e di bassa qualità. Per questo motivo, nonostante la questione sia stata presa in esame fin dalla Roadmap del 2013, sono necessarie ulteriori misure per rendere i costi più trasparenti e per rafforzare i controlli. Infine, si sta lavorando sul tema dell e-governement, cercando di incoraggiare sia le imprese, che le organizzazioni pubbliche, a digitalizzare.

2 In secondo luogo, ha dichiarato che la nuova strategia per il mercato interno sarà lanciata a novembre. Attualmente, la Commissione sta valutando le principali barriere al mercato interno, consultandosi quotidianamente con le imprese, i consumatori e le PMI. Ha poi affermato che si cercherà di dare maggiore libertà, alle imprese e ai professionisti, che si occupano della fornitura di servizi all interno dell Unione Europea, attraverso una diminuzione dell onere burocratico. Tra le diverse attività, lo scorso anno, era stata avviata una valutazione su una regolamentazione condivisa delle professioni e si sta ora pensando a come portare avanti questa iniziativa. Inoltre, si vuole permettere una maggiore libertà d innovazione alle start-up, con un accesso più rapido ai nuovi modelli industriali e al mercato unico, senza ridurre la protezione dei consumatori. Si augura si possano trattare i consumatori in modo equo, evitando troppe distinzioni a seconda del Paese di residenza. Infine, bisogna migliorare le regole degli appalti pubblici, cercando di porre l accento sulla fase di attuazione. Per quanto riguarda il terzo punto, la relatrice ha affermato che si vuole garantire un riconoscimento reciproco dei servizi. Inoltre, ha dichiarato che si dovrà essere più aggressivi nell attuazione e nella politica relativa alle infrazioni. Ha poi aggiunto che, nei dossier attuali ci sono sei proposte principali riguardanti: 1) le e-call; 2) la sicurezza dei prodotti e la sorveglianza del mercato; 3) la registrazione delle autovetture; 4) l armonizzazione tecnica; 5) le prassi commerciali sleali; 6) la proprietà intellettuale. Dopo la presentazione ci sono state diverse domande da parte dei Parlamentari. Pascal Durand (V-ALE) ha chiesto se l economia sociale e solidale è una tematica che la Commissione sta tenendo in considerazione. Nel rilevare che ci sono oltre 600 procedure differenti relative al mercato unico, Andreas Schwab (PPE) si è soffermato sull importanza della trasparenza di tali azioni. Evelyne Ghebhardt (S&D) si è detta soddisfatta dell intervento del Commissario, soprattutto perché è stata rilevata l importanza non solo dei servizi, ma anche dell industria. Ha poi chiesto come si intende collaborare con gli altri Commissari per giungere ad una strategia digitale coerente ed organizzata. Anna Maria Corazza Bildt (PPE) ha affrontato la questione dell IVA, esprimendo la sua preoccupazione che vengano creati dei costi aggiuntivi per le aziende, di circa 5000 euro all anno, e ha quindi domandato il parere e le azioni che la Commissione intende adottare per ovviare a tale problematica. Nell affrontare la questione della possibile estensione della protezione delle IG ai prodotti non agricoli, Nicola Danti (S&D) ha chiesto se c è l intenzione, da parte della Commissione, di avviare un iniziativa legislativa in materia. Nel rispondere alle questioni emerse, il Commissario ha fatto presente che l economia sociale è una questione particolarmente rilevante per la Commissione. Ha poi dichiarato che verranno fornite al Parlamento tutte le informazioni relative alle vertenze e alle questioni sul riconoscimento reciproco. Ha però sottolineato che è necessaria una stretta collaborazione anche da parte degli Stati membri. Nel ribadire che industria e servizi non possono essere separati, ha fatto notare che, proprio per questo motivo, è stata cambiata la DG ed è stato

3 adottato un approccio più settoriale. Per la questione dell IVA, ha dichiarato che nel 2016 verrà presentata una nuova iniziativa di semplificazione a livello europeo. Infine, pur ricordando che i risultati della consultazione pubblica in materia di IG non sono ancora disponibili, si è detta fiduciosa nei confronti dell iniziativa. Successivamente, Maria Grapini (S&D) ha chiesto maggiori informazioni su quale sia il bilancio per le PMI, dal punto di vista dei fondi strategici, e quali sono le previsioni per il Marco Zullo (EFDD) ha domandato se sono state previste delle misure specifiche a sostegno di chi opera nel settore turistico. Róża Gräfin von Thun Und Hohenstein (PPE) ha affrontato la questione del salario minimo in Germania, in particolare per i trasporti tedeschi, facendo notare come vi siano numerose lamentele da parte degli operatori che lavorano in più Stati. Robert Jarosław Iwaszkiewicz (EFDD) e Vicky Ford (Presidente commissione IMCO, ECR) hanno chiesto maggiori informazioni sulle misure attivate dalla Commissione per le PMI. Mentre il primo ha chiesto come saranno utilizzati i fondi delle PMI, attraverso lo strumento finanziario COSME, la seconda, ha domandato come si intendono eliminare tutte le barriere del mercato digitale per le micro-imprese. La Bieńkowska ha affermato che la questione dei fondi strategici per le PMI sia principalmente di competenza degli Stati membri. Ha però fatto notare come un quarto dei fondi del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI) saranno utilizzati per le PMI. In secondo luogo, ha dichiarato che, nonostante il turismo sia un settore rilevante, gli operatori sono sullo stesso piano di quelli di altri settori e possono avere accesso ed utilizzare gli stessi fondi. La relatrice ha poi fatto presente di non essere contraria ad un salario minimo, ma ritiene che le misure previste in Germania non abbiano come risultato ultimo la realizzazione di tale obiettivo. A suo parere, tale azione porterebbe ad una demolizione del mercato interno, in quanto procurerebbe un onere amministrativo più elevato, soprattutto alle aziende straniere che decidono di operare a livello tedesco. Per quanto riguarda il programma COSME, la relatrice ha spiegato che sono stati stanziati 2,7 miliardi di euro, allo stesso tempo, si è riservata la possibilità di fornire maggiori informazioni per iscritto. Ha poi dichiarato che si stanno intraprendendo delle azioni mirate allo sviluppo e al mantenimento delle microimprese. 12. Scambio di opinioni con Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione responsabile per l occupazione, la crescita e gli investimenti competitivi Jyrki Katainen ha dichiarato che l EFSI dovrebbe mobilizzare gli investimenti privati e creare un sistema di progetti trasparente e ben strutturato. Per riuscire in tale obiettivo, è necessario eliminare le barriere che si frappongono agli investimenti. In seguito, affrontando il tema del mercato unico digitale, si è soffermato sulla necessità di adottare una strategia europea per creare un mercato unico digitale a cui tutti possono accedere, eliminando tutte quelle barriere che non esistono nel mondo fisico, come ad esempio il geoblocking. Inoltre, sarà necessario: creare delle infrastrutture adeguate; ridurre le differenze normative tra i diversi sistemi nazionali; limitare gli oneri relativi all ecommerce; creare delle condizioni adeguate per le reti avanzate e i servizi innovativi; eliminare i contenuti illegali presenti online; migliorare i dati delle piattaforme online. Un altro obiettivo della Commissione è massimizzare il potenziale

4 dell economia digitale. Dal momento che ci sono molte restrizioni, soprattutto relative all ubicazione geografica, l Unione Europea intende garantire un flusso di dati libero e sarà necessario lanciare un piano che preveda delle norme che identifichino le priorità, concentrandosi sui settori più critici. Inoltre, si è soffermato sulla necessità di sostenere un mercato unico digitale inclusivo, in cui le aziende abbiano le competenze essenziali per avvantaggiarsi dei servizi elettronici. Ha poi rivelato che la Commissione presenterà un nuovo piano di azione relativa all e-government (E-government Action Plan) entro la fine di quest anno, per cui sarà fondamentale l approvazione del Parlamento, per facilitarne l attuazione. Infine, ha dichiarato che si sta lavorando anche alla creazione di un mercato unico dei capitali per migliorare la fiducia degli investitori e garantire un costo ridotto degli investimenti nel finanziamento dell economia reale. L energia sostenibile e sicura sarà poi un altra priorità del piano di investimenti. Andreas Schwab (PPE) e Pascal Durand (V-ALE) hanno domandato quali sono le azioni che la Commissione intende adottare per migliorare la competitività europea e, allo stesso tempo, la regolamentazione. Anche Anna Maria Corazza Bildt (PPE) ha richiesto maggiori dettagli su come ottenere una migliore legiferazione. Evelyne Ghebhardt (S&D), invece, ha chiesto ulteriori informazioni su Horizon Nell affermare che la Commissione ha citato solamente casi di grandi aziende, Maria Grapini (S&D) ha chiesto quali sono le misure adottate per le PMI, soprattutto per garantire un accesso equo agli appalti pubblici. Róża Gräfin von Thun Und Hohenstein (PPE) ha chiesto per quale motivo il fenomeno dell economia della condivisione, la cosiddetta sharing economy, non sia stata presa in considerazione nella nuova strategia. Eva Paunova (PPE) ha ricordato che, così come dichiarato dal relatore, in alcuni Paesi, si può fare domanda alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per un determinato progetto. Allo stesso tempo, ha fatto notare come in alcuni Stati, il trilogo sull EFSI non sia ancora concluso e, quindi, ha domandato come sarà possibile presentare la propria candidatura. Nel rispondere alle domande, il relatore ha affermato che per ottenere una migliore regolamentazione le maggiori difficoltà si riscontrano nell armonizzazione e nella creazione di condizioni che permettano una concorrenza su basi eque. Inoltre, ha rivelato che molte problematiche risiedono nel tipo di approccio politico che si vuole adottare: è preferibile regolamentare tutto o lasciare più spazio all innovazione? Ha poi affermato che vi è una stretta correlazione tra una buona regolamentazione ed una migliore competitività: se altre economie adottano dei regolamenti migliori, l economia Europea rischia di perdere in termini di competitività, nonostante abbia le stesse opportunità. Per quanto riguarda il fenomeno della sharing economy, ha rivelato che al momento la Commissione non ha ancora delle risposte adeguate, ma sta lavorando alla proposta di alcune soluzioni che possano affrontare al meglio tali questioni. Parlando di Horizon 2020, ha dichiarato che sono stati investiti circa 8 miliardi, e si intende utilizzarne 2,8 quale strumento finanziario. Ha poi ricordato che le PMI possono presentare dei progetti, direttamente alla BEI, per l ottenimento di fondi di investimento. Ha fatto presente che, alla Banca, ci si può rivolgere fin da ora, e qualora i progetti presentati rientrino nella categoria ad alto rischio, si dovrà attendere che l EFSI sia funzionale per poi procedere alla richiesta dei finanziamenti. Ha poi citato il caso della Spagna, dove è stato creato un fondo per erogare prestiti di 5 miliardi verso le PMI.

5 16. Possibile estensione della protezione dell indicazione geografica dell Unione europea ai prodotti non-agricoli Dopo aver illustrato brevemente i lavori svolti dalla Commissione Europea a proposito di una possibile estensione della protezione dell indicazione geografica dell UE ai prodotti non agricoli, Nicola Danti (S&D) si augura la Commissione possa giungere a presentare una proposta legislativa in materia. In questo modo sarebbe possibile superare l attuale frammentazione del mercato comune, frutto delle diverse leggi nazionali e locali, di carattere settoriale o trasversale. Inoltre, questa misura apporterebbe molteplici vantaggi ai cittadini, ai consumatori, ai produttori e all insieme del tessuto economico e sociale europeo: 1) permetterebbe una maggior tutela dei consumatori, grazie ad un aumento della trasparenza e alla tracciabilità dei prodotti; 2) contribuirebbe in modo efficace al contrasto della contraffazione e delle altre pratiche commerciali sleali, estremamente dannose per le microimprese e per le PMI, che producono la stragrande maggioranza dei prodotti potenzialmente beneficiari di protezione; 3) agevolerebbe l accesso al mercato comune di produzioni spesso confinate nel loro territorio di origine, ridando slancio alle produzioni locali e contribuendo a preservare il prezioso know-how, che caratterizza intere comunità sociali e territoriali e che rappresenta un elemento significativo del patrimonio storico, culturale, economico e sociale europeo; 4) secondo uno studio effettuato dalla Commissione, si stima che verranno creati 4 milioni di posti di lavoro nuovi, soprattutto nelle regioni e nelle aree in cui il tasso di povertà e di disoccupazione è superiore al 20%; 5) si riuscirebbe a favorire una maggiore occupazione legata alla promozione turistica e culturale, con conseguenti effetti positivi anche dal punto di vista turistico, culturale e commerciale. Infine ha dichiarato che è necessario che la Commissione eviti degli oneri amministrativi eccessivi e che proponga un sistema chiaro ma flessibile, senza scoraggiare le spinte all innovazione e che tenga conto dell eterogeneità delle produzioni. Dennis De Jong (GUE/NGL) ha chiesto maggiori informazioni su come verranno effettuati i controlli ed ha ribadito l importanza di evitare un sistema con un eccessiva burocrazia. Biljana Borzan (S&D) ha sottolineato che l istituzione di un sistema unico europeo di protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti non agricoli permetterà di avere un ruolo importante anche negli accordi commerciali con i Paesi Terzi. Virginie Rozière (S&D, referente della Commissione JURI) ha dichiarato che anche la Commissione Parlamentare JURI sta procedendo nella stessa direzione e si augura quindi che si possa giungere ad una proposta legislativa da parte della Commissione Europea. LINK: Ordine del giorno della seduta

6 Eseguito da: Eleonora Colonna UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B Bruxelles Tel Fax bruxelles1@bruxelles.ven.camcom.it

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