Paesaggio, storia, infrastrutture: Metodi e strategie di intervento sul paesaggio
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- Beata Baldi
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1 Paesaggio, storia, infrastrutture: Metodi e strategie di intervento sul paesaggio Relatore: Stefano Magaudda - stefano.magaudda@gmail.com
2 Finalità del progetto Gli obiettivi della ricerca sono stati identificati con: la definizione di criteri, metodi e strategie per l individuazione di specifici interventi e programmi di interventi sul paesaggio, in riferimento al mantenimento ed alla trasformazione dei diversi paesaggi laziali con particolare attenzione ai sistemi del paesaggio trasformato maggiormente modificato dall uomo e cioè quello urbano, periurbano ed agrario. La ricerca ha approfondito il tema della compatibilità del tracciato trasversale Valmontone-Cisterna-Pontina nello scenario dell assetto vigente di pianificazione e tutela del paesaggio.
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6 Fasi del progetto Per definire criteri, metodi e strategie di intervento sul paesaggio, la metodologia proposta è passata attraverso le fasi: Definizione ed identificazione dei paesaggi; Attribuzione dei valori; Costruzione del bacino di intervisibilità Definizione della sensibilità del paesaggio; Individuazione delle criticità; Proposta di interventi.
7 Definizione e identificazione dei paesaggi Obiettivo di questa fase di lavoro è stato quello di riconoscere e definire le identità, attuali e storicamente determinatesi, dei diversi sistemi naturali e antropici componenti il paesaggio Attraverso l'uso della tecnologia Gis e quindi la sovrapposizione-confronto di cartografie diverse ed a date differenti (Catasto Gregoriano, IGM a diverse date, CTR), è stato possibile definire l evoluzione del sistema insediativo. Attraverso l'indagine iconografica su cartografie storiche è stata inoltre ricostruita l evoluzione del paesaggio nelle diverse fasi storiche; ciò ha consentito di individuare a quali parti del territorio si potesse attribuire un plusvalore per la capacità di esprimere l identità, fisica, naturale ed antropica, dei luoghi.
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10 Attribuzione dei valori La metodologia adottata è stata quella di individuare in una prima fase i valori dei paesaggi attraverso dati quantitativi certificati. Per attribuire un valore al paesaggio si è preso come riferimento il PTPR Lazio in adozione nel quale sono individuati e definiti i sistemi di paesaggio (PTPR adottato con D.G.R ). L elaborazione ha visto l attribuzione ai sistemi del paesaggio di valori decrescenti (da 9 a 1): valori che tengono conto della maggiore naturalità e vulnerabilità del sistema ovvero della minore capacità ad assorbire, senza modificare la propria configurazione/composizione, le trasformazioni antropiche. Il punteggio massimo (nove) è stato attribuito in tal senso a quelle parti del territorio che il PTPR ha definito come Paesaggio Naturale.
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15 Analisi del paesaggio storico Raccolta e informatizzazione della serie di cartografie storiche a partire dal 1600; informatizzazione e georeferenziazione del Catasto Gregoriano e dei relativi brogliardi; descrizione delle trasformazioni del paesaggio e delle interrelazioni spaziali tra gli elementi costituenti; aggregazione degli elementi in sistemi, nuclei e reti, come immagine sintetica dei paesaggi storici dell area; determinazione della qualità dei sistemi di paesaggio in rapporto al valore storico culturale delle permanenze; Individuazione di indicatori per la valutazione del paesaggio; Pubblicazione sul Web dell'archivio e dei risultati della ricerca.
16 La sperimentazione La sperimentazione, di valore metodologico-esemplificativo, è stata svolta su un'area compresa tra i comuni di Cisterna, Velletri, Cori, Lariano, Artena, Labico e Valmontone, con particolare riferimento alla compatibilità del tracciato viario Cisterna- Valmontone (in progetto) nello scenario dell assetto vigente di pianificazione e tutela del paesaggio.
17 Nell ambito del progetto pilota è stata elaborata una banca dati geografica per analizzare e rappresentare l evoluzione del paesaggio e le sue invarianti a partire dal 1600 fino ad oggi. Sono stati così individuati i mutamenti e le persistenze, il formarsi delle connessioni tra nuclei urbani attraverso gli assi viari, il variare delle colture e delle proprietà fondiarie, la continuità o la scomparsa delle aree naturali, gli aspetti significativi del paesaggio nell'evoluzione storica.
18 L informatizzazione del Catasto Gregoriano è sicuramente uno degli aspetti più interessanti del progetto e il punto di partenza della ricerca sul paesaggio storico. La banca dati del Catasto Gregoriano è stata realizzata attraverso la georeferenziazione e la digitalizzazione delle mappe catastali, i dati vettoriali sono stati collegati attraverso il numero di particella alla banca dati dei brogliardi, in cui è indicato per ogni particella la denominazione dell area, il proprietario e l uso del suolo.
19 Il Catasto Gregoriano della Regione Lazio Il territorio regionale è rappresentato in 1300 mappe catastali in scala 1:2000. La copertura territoriale del Catasto Gregoriano (Stato Pontificio) è circa l 85% della Regione Lazio.
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21 La digitalizzazione
22 Per uniformare il Catasto Gregoriano al corine land cover è stato necessario semplificare alcune voci relative alle colture, ad esempio le aree a pascolo sono state associate alle aree a vegetazione arborea e arbustiva in evoluzione, mentre i boschi sono stati correlati ai boschi di latifoglie dopo aver effettuato sopralluoghi sull area.
23 Catasto Gregoriano 1821 CUS Lazio 2000
24 Confronto delle CUS: percentuale di variazione di destinazione delle aree tra le indicazioni del Catasto Gregoriano e quelle dell attuale carta dell uso del suolo.
25 Uso del suolo invariato al I livello Uso del suolo invariato al II livello
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27 Grazie per l attenzione
UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Comprendente:
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