SULLE ROTAIE DEL MONDO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI NUOVE CULTURE

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1 SULLE ROTAIE DEL MONDO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DI NUOVE CULTURE Proposta progettuale per le scuole elementari e medie inferiori Centro Locale di Parma

2 Il Progetto educativo di Intercultura Intercultura vuole contribuire alla creazione di una società mondiale pacificata, non attraverso la presenza egemone di poche culture ai danni di tutte le altre, ma attraverso il riconoscimento degli apporti che ogni cultura (non mitizzata, né fossilizzata, ma nel suo divenire) può dare alla soluzione di problemi comuni. Si tratta di collaborare alla costruzione di una società a misura d'uomo in un mondo trasformato in villaggio dalla tecnologia, dove il conflitto non sia dissimulato o risolto con la violenza, ma sia fonte di soluzioni originali e di progresso e dove le soluzioni emergenti non siano sempre quelle delle nazioni più ricche, ma riflettano anche quelle emarginate, oggi spesso senza terra, nazione o parola. Intercultura vuole infine dialogare con il sistema educativo del nostro Paese per sensibilizzarlo alle tematiche interculturali ed aprirlo alla conoscenza e allo studio delle relazioni con le altre culture. Il metodo utilizzato da Intercultura è quello di far vivere un'esperienza personale di educazione alla mondialità, più o meno estesa nel tempo (da un mese ad un anno) e guidata dai volontari dell Associazione; essa si svolge a contatto di una cultura diversa, è preceduta da un periodo di preparazione teorica (conoscenza della propria cultura e relativi pregiudizi e dinamiche interpersonali) e seguita da un periodo di valutazione e applicazione al proprio ambiente. I partecipanti agli scambi sono soprattutto giovani tra i 15 e i 18 anni (ritenuti sufficientemente maturi per affrontare l'esperienza in modo non superficiale, ma non ancora coinvolti in scelte di vita definitive); per accoglierli in un'altra cultura sono state privilegiate le famiglie e le scuole, riconoscendo il loro ruolo di trasmettitori primari di cultura nella società. Intercultura si caratterizza pertanto come un movimento di volontariato internazionale con un programma di apprendimento interculturale rivolto ai suoi volontari, agli studenti, alle famiglie ed alle scuole.

3 MARTEDì 28 SETTEMBRE SCUOLA ELEMENTARE BOTTEGO (3 classi 3 elementare) Volontari di Intercultura presenti 7 + maestre + 10 ragazzi stranieri PROPOSTA DI LAVORO 1(circa 2 ore): o IL TRENINO. Spiegheremo ai bambini che il giardino/palestra è il mondo. Formeremo diversi trenini con un volontario di Intercultura come capo vagone. o In seguito ogni trenino partirà per un viaggio intorno al mondo, guidato da un volontario e ogni trenino farà tappa a visitare i ragazzi stranieri che saranno sparsi per il giardino o palestra rappresentando il proprio Paese. Questi quando il trenino arriverà si presenteranno e spiegheranno ai bambini come ci si saluta nel loro paese (un Ciao nella loro lingua e un gesto), i bambini a questo punto dovranno iniziare tutti a salutarsi in questo modo per circa 2 o 3 minuti. In seguito il ragazzo straniero dovrà dire una cosa tipica del proprio paese anche scherzosa (ad esempio: in Australia ci sono i canguri, allora tutti i bambini devono iniziare a saltare come dei canguri e nel frattempo continuare a salutarsi tra di loro). Questo sarà fatto con tutti i ragazzi straneri presenti per ogni treno. Obiettivo del gioco: creare un piccolo mondo nel giardino attraverso elementi culturali semplici e di immediata comprensione per i bambini. o IN CHE PAESE VORRESTI ANDARE. I ragazzi stranieri racconteranno uno ad uno qualche loro esperienza scolastica o un abitudine familiare o sociale nel proprio Paese, accentuando le differenze con il nostro (ad esempio negli Stati Uniti si cambia classe e maestra ogni ora). Dopo tutti i racconti si chiede ai bambini che differenze hanno percepito e in quale Paese loro vorrebbero andare e come mai. Infine chiedere ai bambini di disegnare loro stessi nel paese che hanno scelto. Obiettivo del gioco: utilizzare la fantasia e l immaginario per indurre riflessioni ed aprire la mente a mondi alternativi. o MATERIALE CHE LA SCUOLA DEVE PROCURARE: album da disegno, pennarelli. O IN ALTERNATIVA PROPOSTA DI LAVORO 2 (circa 2 ore): o IL TRENINO TRAMITE I 5 SENSI. Spiegheremo ai bambini che il giardino/palestra è il mondo. Formeremo diversi trenini con un volontario di Intercultura come capo vagone. In seguito ogni trenino partirà per un viaggio intorno al mondo, guidato da un volontario e ogni trenino farà tappa a visitare i ragazzi stranieri che saranno sparsi per il giardino o palestra rappresentando il proprio Paese. Quando un trenino arriva al Paese del ragazzo straniero, egli inizierà a parlare la propria lingua senza però dire di che Paese si tratta. A questo punto insieme al volontario i bambini dovranno indovinare tramite i 5 sensi ( ad esempio facendo mangiare qualcosa che ricordi il Paese, o facendogli vedere immagini o facendogli toccare oggetti) il Paese da cui il ragazzo proviene. Obiettivo del gioco: creare un piccolo mondo nel giardino attraverso elementi culturali semplici e di immediata comprensione per i bambini.

4 o GIOCHI DI GRUPPO. I ragazzi stranieri proporranno ai bambini dei giochi tipici del loro Paese o delle filastrocche che i bambini, possibilmente divisi in piccoli gruppi, dovranno imparare e ripetere. Obiettivo: giocare, condividere in una dimensione ludica, creare connessioni affettive e rimandi giocosi.

5 GIOVEDì 30 SETTEMBRE SCUOLA ELEMENTARE PEZZANI (circa 2 ore, 9-11) E SCUOLA MEDIA CORINI (circa 2 ore) (2 classi, 11-13) Volontari Intercultura 10 + maestre prof + 10 ragazzi stranieri PROPOSTA DI LAVORO 1 (circa 2 ore) PER LA SCUOLA ELEMENTARE: o IL TRENINO. Spiegheremo ai bambini che il giardino/palestra è il mondo. Formeremo diversi trenini con un volontario di Intercultura come capo vagone e dietro i vagoni come bambini. In seguito ogni trenino partirà per un viaggio intorno al mondo, guidato da un volontario e ogni trenino farà tappa a visitare i ragazzi stranieri che saranno sparsi per il giardino o palestra rappresentando il proprio Paese. Questi quando il trenino arriverà si presenteranno e spiegheranno ai bambini come ci si saluta nel loro paese (un Ciao nella loro lingua e un gesto), i bambini a questo punto dovranno iniziare tutti a salutarsi in questo modo per circa 2 o 3 minuti. In seguito il ragazzo straniero dovrà dire una cosa tipica del proprio paese anche scherzosa (ad esempio: in Australia ci sono i canguri, allora tutti i bambini devono iniziare a saltare come dei canguri e nel frattempo continuare a salutarsi tra di loro). Questo sarà fatto con tutti i ragazzi straneri presenti per ogni treno. Obiettivo del gioco: creare un piccolo mondo nel giardino attraverso elementi culturali semplici e di immediata comprensione per i bambini. o IN CHE PAESE VORRESTI ANDARE. I ragazzi stranieri racconteranno uno ad uno qualche loro esperienza di vita quotidiana nel proprio Paese, accentuando le differenze con il nostro (ad esempio negli Stati Uniti si cambia classe e maestra ogni ora). Dopo tutti i racconti si chiede ai bambini che differenze hanno percepito e in quale Paese loro vorrebbero andare e come mai. Infine chiedere ai bambini di disegnare loro stessi nel paese che hanno scelto. Obiettivo del gioco: utilizzare la fantasia e l immaginario per indurre riflessioni ed aprire la mente a mondi alternativi. O IN ALTERNATIVA PROPOSTA DI LAVORO 2 (circa 2 ore) PER LA SCUOLA ELEMENTARE: o IL TRENINO TRAMITE I 5 SENSI. Spiegheremo ai bambini che il giardino/palestra è il mondo. Formeremo diversi trenini con un volontario di Intercultura come capo vagone e dietro i vagoni come bambini. In seguito ogni trenino partirà per un viaggio intorno al mondo, guidato da un volontario e ogni trenino farà tappa a visitare i ragazzi stranieri che saranno sparsi per il giardino o palestra rappresentando il proprio Paese. Quando un trenino arriva al Paese del ragazzo straniero, egli inizierà a parlare la propria lingua senza però dire di che Paese si tratta. A questo punto insieme al volontario i bambini dovranno indovinare tramite i 5 sensi ( ad esempio facendo mangiare qualcosa che ricordi il Paese, o facendogli vedere immagini o facendogli toccare oggetti) il Paese da cui il ragazzo proviene.. Obiettivo del gioco: creare un piccolo mondo nel giardino attraverso elementi culturali semplici e di immediata comprensione per i bambini.

6 o GIOCHI DI GRUPPO. I ragazzi stranieri proporranno ai bambini dei giochi tipici del loro Paese o delle filastrocche che i bambini impareranno e ripeteranno Obiettivo: giocare, condividere in una dimensione ludica, creare connessioni affettive e rimandi giocosi

7 PROPOSTA DI LAVORO 1 (circa 2 ore) PER LA SCUOLA MEDIA: o COSA NE SO? Attaccare qualche cartellone alla classe con i nomi di alcune macroaree del mondo (ad esempio Africa, America del Sud, Europa, Asia, America del Nord ) e chiedere ai ragazzi di scrivere per ciascuna area su un post-it cosa sanno di quella cultura. Leggerne poi qualcuno e confrontandoli e parlarne insieme anche accennando a quanto è vero e quanto è pregiudizio (accennare il concetto di pregiudizio). Obiettivo: tramite il metodo del brainstorming indurre riflessioni sul pre-giudizio e sullo stereotipo. o DISEGNO L ITALIA. Chiedere ai ragazzi italiani e stranieri di disegnare l Italia e le città più importanti. Confrontare i modi diversi con il quale l hanno disegnata e chiedere se hanno avuto difficoltà a disegnarla. Spiegare e mostrare qualche cartina diversa del mondo e fargli capire che l Italia può essere percepita in modo diverso (grandezze diverse) dai Paesi diversi. Obiettivo: valorizzare la propria dimensione culturale relativizzando in un contesto più ampio le proprie percezioni rispetto a percezioni straniere. O IN ALTERNATIVA PROPOSTA DI LAVORO 2 (circa 2 ore) PER LA SCUOLA MEDIA: o MI PIACE\NON MI PIACE. Gioco di conoscenza, in cerchio il volontario che guida i giochi si alza, si presenta e dice una cosa che gli piace (indicando la mano sinistra) e una che non gli piace (indicando la mano destra). Una persona del gruppo si alzerà legandosi dalla parte del mi piace o non mi piace e dirà un altra cosa e via così in modo tale da formare un grande cerchio. Obiettivo: creare una catena di fraternità basata sulle percezioni più che sull appartenenza a un gruppo culturale o DIVISIONE RISORSE. Dividere i ragazzi in due gruppi: il primo gruppo sarà molto numeroso con poco materiale di cancelleria e pochi giornali, mentre il secondo gruppo sarà meno numeroso, con molto materiale di cancelleria e molti giornali. A questo punto chiedere ai ragazzi di creare un cartellone sulle differenze culturali nel mondo (o altro argomento a scelta) utilizzando il materiale fornito. Ovviamente il gruppo che ha ricevuto materiale scarso si lamenterà, ma il conduttore non deve dare spiegazioni, tranne un generico Il gioco funziona così,alla fine esaminare i lavori e lodare il gruppo che ha fatto il lavoro migliore (quello che ha avuto più materiale!). Obiettivo del gioco è riflettere sull iniqua distribuzione di risorse nel mondo e le conseguenti differenze. PER CONTATTI: Maria Grazia Rizzi Pietro Ceci Neva Anna Ranieri

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