SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Avis Regionale Toscana Via Borgognissanti, Firenze FI toscana@avis.it sito web: tel.: 055/ fax: 055/ AVIS è l Associazione dei Volontari Italiani del Sangue. Nata a Milano nel 1927, è l unica associazione del settore presente in tutto il territorio nazionale, con oltre 3000 sedi comunali in tutte le regioni. In Toscana le sedi locali sono oltre 170 diffuse in tutte le province per un totale di oltre soci donatori iscritti. Dal 1972 è operante la sede AVIS Toscana con funzioni di indirizzo di politica associativa e di coordinamento, servizio e consulenza per le sedi del territorio. Le finalità principali di AVIS, in tutte le sue articolazioni territoriali, sono: la promozione della salute e del dono del sangue tra i cittadini lo sviluppo di una cultura solidale nella popolazione la cooperazione al programma regionale per il raggiungimento dell autosufficienza trasfusionale, così come previsto dalla Legge 219/2005 (All. AVIS 1) indicato nello specifico dal Programma d azione annuale per l autosufficienza del Sistema Trasfusionale Toscano predisposto dal Centro Regionale Sangue della Toscana 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE REGIONE TOSCANA 3^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Dono, sport e salute con Avis 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza; area: salute; codifica: A15 area: giovani; codifica: A03 1

2 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: PREMESSA Avis Toscana è l organismo regionale di coordinamento dell Associazione Volontari Italiani Sangue che, in sinergia con le sedi associative locali presenti in tutte le province toscane, si occupa di promuovere la solidarietà e la donazione mediante svariate azioni complementari, finalizzate al raggiungimento del fabbisogno trasfusionale. Tale obiettivo strategico, elemento in crescita inarrestabile a causa dell innalzamento dell età media della popolazione e del successo di molte terapie, viene annualmente individuato dal Centro Regionale Sangue della Regione Toscana tramite la delibera di programmazione dell autosufficienza trasfusionale. Tale delibera stabilisce in termini quantitativi e qualitativi le donazioni necessarie a garantire l autosufficienza trasfusionale, impegnando l Associazione a precise percentuali di incremento nella raccolta di sangue e suoi derivati. Ogni anno nella nostra regione occorrono quasi donazioni (Fonte CRS proiezioni fabbisogno 2011) tra sangue intero, plasmaferesi e multicomponent; un dato in costante e progressiva lievitazione anche a causa dell aumento dell attrattività del Sistema Sanitario Toscano nei confronti di pazienti provenienti da altre regioni d Italia. AREA DI INTERVENTO Avis è in prima linea, attraverso le proprie sedi locali, nell approvvigionamento costante di sangue e plasma agli ospedali toscani, e collabora con le Aziende Sanitarie e i Servizi trasfusionali nell attività di programmazione delle donazioni, per fronteggiare il crescente fabbisogno trasfusionale e contenere i rischi di improvvise carenze. Il progetto coerentemente con le finalità istituzionali di AVIS, promuove la donazione del sangue come gesto di cittadinanza attiva e responsabile finalizzato al raggiungimento dell autosufficienza di sangue e di plasma. Grazie al lavoro svolto da anni in tutta la regione, la raccolta di sangue e plasma è cresciuta ma purtroppo in maniera sempre inferiore alla domanda e pertanto la forbice rischia continuamente di allargarsi. SITUAZIONE RACCOLTA SANGUE AVIS TOSCANA ANNO 2011 Nel corso del 2011 AVIS ha raccolto in Toscana unità di sangue, plasma e multicomponent, contribuendo in modo sostanziale ma non ancora sufficiente al fabbisogno trasfusionale regionale. 2

3 Nello stesso anno la raccolta complessiva in Toscana ha raggiunto le donazioni, a cui AVIS ha contribuito per il 49,51% del totale di tutte le Associazioni presenti sul territorio. Negli ultimi anni, in linea con l esigenza di implementazione costante della raccolta, Avis Toscana si è impegnata sul fronte del reclutamento di nuovi donatori con risultati interessanti e riassunti nella tabella che segue, dalla quale si rileva un ingresso annuale di nuovi donatori intorno al 10% della forza associativa regionale. (dati 2011 = soci iscritti, soci attivi, nuovi soci) STORICO NUOVI DONATORI AVIS IN TOSCANA ANNI MASCHI FEMMINE TOTALE Tuttavia, soprattutto nella fascia di età 18/24, che comprende nuovi donatori a livello toscano come facilmente individuabile dal grafico sottostante - riteniamo che vi siano ampi margini di miglioramento della percentuale dei nuovi iscritti, per attuare un reale rinnovamento del bacino donatori attraverso il segmento della popolazione alla quale si rivolge il progetto. 3

4 Naturalmente si tratta di un processo progressivo, che occorre avviare fin da subito per poterne misurare i benefici in un arco temporale di qualche anno, ma che rappresenta un eccellente opportunità di risposta alle esigenze del sistema trasfusionale toscano. Focalizzando l attenzione su questo indicatore, sarà possibile da una parte verificare la ricaduta del progetto sui destinatari diretti, dall altra garantire una progressione di crescita nelle donazioni grazie all apporto di donatori giovani e più facilmente rispondenti alle caratteristiche di periodicità e continuità nelle donazioni. Il progetto si rivolge pertanto ai giovani nei loro principali contesti di aggregazione: a scuola e nello sport. L area di intervento prevalente del Progetto Dono, sport e salute con Avis è quindi caratterizzata dal panorama dalle Scuole Secondarie di secondo grado della Toscana, ed in particolare le ultime due classi, integrato con quello delle Associazioni sportive, palestre e centri fitness che svolgono la loro attività con i giovani su tutto il territorio regionale. ANALISI CONTESTO TERRITORIALE: Un primo indicatore chiaramente misurabile e altamente indicativo è il numero di abitanti residenti nella Regione Toscana: gli ultimi dati ISTAT disponibili (aggiornati al 1 marzo 2012) indicano una popolazione residente in Toscana pari abitanti Fonte: Istat, -. Così ripartita tra le Provincie: Così ripartita in valori percentuali: 4

5 con una quota del 26,69% Firenze è la provincia più popolosa. Seguono, con numeri decisamente più bassi Pisa ( abitanti pari al 11,18%) e Lucca ( abitanti pari al 10,49%). Il contesto territoriale quindi entro cui si realizza il Progetto è il territorio regionale della Toscana riferendosi quindi ad una popolazione residente pari a abitanti. Di questi, i giovani in età tra i 18 e i 24 anni sono di cui femmine e maschi. Il focus sugli studenti iscritti alle scuole secondarie di Secondo Grado in Toscana: Il bacino dei destinatari sulle province interessate è di studenti iscritti distribuiti su 311 Scuole Secondarie di Secondo Grado, per un totale di 6799 classi - Fonte: Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca, da Annuario Statistico Regionale Toscana A seguito dell esperienza maturata da Avis Toscana nella promozione del dono del sangue nelle scuole - soprattutto grazie al progetto di Servizio Civile Nazionale quadriennale Il dono nello zaino - siamo in grado di riportare alcuni dati relativi al lavoro effettuato nel corso dell anno scolastico 2009/2010. L attività, riferita a 20 sedi di attuazione progetto afferenti a 9 province toscane, ha prodotto contatti per un totale di 221 scuole e oltre studenti. Il focus sui giovani e lo sport in Toscana: La Toscana è una regione di sportivi. Oltre associazioni, più di spazi, più 5

6 di 700 mila persone che frequentano palestre, palazzetti e piscine con costanza, un altro milione e 400 mila in maniera più saltuaria. (Fonte: Regione Toscana Piano Regionale per la cultura e la diffusione della pratica sportiva e motorio ricreativa 2010). Numeri che confermano una situazione positiva e con prestazioni più alte rispetto alla media nazionale. Sport inteso non soltanto come movimento, muscoli, prestazione fisica ma anche corretto stile di vita, salute, gioco, benessere fisico e psichico, socializzazione, saper vivere in una comunità ed accettarne le regole, formazione dell individuo. In Toscana lo sport è strumento di integrazione e inclusione sociale e di cittadinanza consapevole e utile a diffondere corretti stili di vita tra i giovani, promuovendo la cultura della solidarietà e del rispetto di sé e degli altri, collegandola al concetto di benessere. Praticano attività motoria ben i due terzi della popolazione sopra i tre anni e di questi, ben il 50% praticano attività sportiva. (v. grafico Istat Qualità della vita. sotto) Un indagine promossa nel 2011 dal Sole 24 Ore sull indice di sportività delle province italiane possiamo avere un ulteriore dato sulla situazione toscana. L indagine del Sole 24 Ore ha voluto analizzare il fenomeno sportivo individuando il volume degli elementi di riferimento (campionati, numero società, manifestazioni sportive, sport per disabili, sport giovanile...) sulla popolazione di ciascuna provincia italiana ed elaborando per ciascuna il c.d. indice di sportività. I valori superiori all unità indicano una presenza superiore del fenomeno sportivo rispetto alla popolazione viceversa nel caso il valore risulti inferiore a 1. 6

7 Il progetto intende inoltre migliorare l attività di sensibilizzazione alla solidarietà e al dono del sangue già avviata con precedenti progettualità di Servizio Civile Nazionale, consolidando l incisiva e esperienza pregressa sul territorio, confermata anche dal Protocollo di intesa che Avis e Ufficio Scolastico per la Toscana hanno sottoscritto nel settembre 2010 (All. AVIS 2) Sul territorio toscano sono in atto analoghe progettualità finalizzate alla promozione della cittadinanza e del volontariato in generale e della donazione di sangue in particolare e rivolte ai giovani in ambito scolastico: Interventi Progetto Scuola e Volontariato a cura del Cesvot interventi promossi dagli Uffici di Educazione alla Salute delle varie Aziende Sanitarie. DESTINATARI DIRETTI del progetto sono quindi i giovani degli ultimi anni delle scuole superiori nel mondo della scuola e dello sport, che indubbiamente costituiscono il bacino ideale per il reclutamento di nuovi donatori volontari, periodici e associati, poiché cittadini in buona salute e in possesso dei requisiti necessari a garantire la sicurezza trasfusionale. E proprio in questi contesti che occorre sollecitare un adeguata sensibilità alla solidarietà e a comportamenti corretti, premesse necessarie non solo alla donazione, ma anche alla diffusione di un adeguata cultura civica. A richiesta delle scuole e/o in contesti territoriali ove praticabile, sarà possibile attivare interventi anche presso scuole elementari e medie, dove - con il determinante supporto dei docenti - gli alunni più giovani possono avvicinarsi ai temi della solidarietà e dell educazione alla salute, propedeutici alla formazione di una cittadinanza consapevole. La rete di relazioni che si dirama dai singoli alunni verso le famiglie, rende queste ultime ulteriori destinatari del Progetto. I pazienti delle Aziende Sanitarie della Toscana ed il Sistema Sanitario regionale nel suo complesso si delineano coerentemente come BENEFICIARI dell azione del Progetto. 7

8 7) Obiettivi del progetto: OBIETTIVI GENERALI Il Progetto Dono, sport e salute con Avis offrirà ai volontari di Servizio civile coinvolti - e adeguatamente formati - l opportunità per aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà, del dono e del dovere civico, ma si farà anche portavoce di modelli di vita sani e monitorati nella prospettiva di promuovere la donazione periodica, associata e consapevole. Gli studenti delle scuole superiori di Secondo Grado e i giovani sportivi destinatari del progetto, saranno sensibilizzati al volontariato e alla donazione come espressione di cittadinanza attiva, consapevole e democratica e come modello di vita sana e monitorata, fornendo ai destinatari delle attività previste un adeguata consapevolezza rispetto ai rischi di un alimentazione scorretta, l uso di droghe, il consumo eccessivo di alcolici, rapporti sessuali non protetti. OBIETTIVI SPECIFICI In riferimento alle attività di sensibilizzazione della popolazione giovanile presso gli istituti scolastici della Toscana e le società e associazioni sportive, il Progetto si pone i seguenti obiettivi qualitativi: Orientamento alla cittadinanza ed alla solidarietà Sensibilizzazione alla donazione come esercizio di cittadinanza consapevole e come opportunità di medicina preventiva Diffusione di corretti e sani stili di vita anche collegati alla pratica sportiva Informazione ed educazione su abusi e dipendenze Informazione sui fabbisogni del Sistema Trasfusionale toscano in termini di consumi/utilizzo Essendo il progetto fortemente innovativo per quanto riguarda il contesto settoriale di riferimento (popolazione sportiva giovanile), non esiste una base di dati storici ricavabile da interventi precedenti da usare per ricavare indicatori di riferimento. Pertanto, sulla base della pregressa esperienza del Progetto di Servizio Civile Nazionale anno scolastico 2009/2010 (221 scuole coinvolte, 788 classi coinvolte, alunni contattati) il presente Progetto definisce i seguenti obiettivi quantitativi, evidenziati dagli indicatori riepilogati nella tabella che segue, e che prevedono un incremento del +5% delle scuole coinvolte, del +5% delle classi coinvolte e del +5% degli alunni contattati: Dati Progetto SCN 2009/2010 Obiettivo +5% Progetto Dono, sport e salute con Avis Sensibilizzazione popolazione scolastica: indicatori Scuole coinvolte Classi coinvolte Alunni contattati

9 Il Progetto Dono, sport e salute con Avis agisce su un segmento di popolazione giovanile tra i 18 e i 24 anni, pari al 6% dei giovani di questa fascia d età residenti in Toscana: Progetto Dono, sport e salute con Avis Sensibilizzazione popolazione residente anni: indicatori Residenti in Toscana Giovani contattati % sul totale tra i 18 e i 24 anni ,00% In riferimento alle attività rivolte all autosufficienza trasfusionale il progetto si pone i seguenti obiettivi qualitativi: Conseguimento degli obiettivi di raccolta individuati dal Centro Regionale Sangue della Toscana in sede di programmazione regionale annuale Innalzamento della quota di ingresso nuovi donatori annuale Incremento nel reclutamento di donatori nella fascia di età 18/24 In riferimento a queste attività, sulla base dei risultati conseguiti negli anni precedenti nelle province toscane (nel 2011 pari a donazioni, nuovi donatori, di nuovi donatori nella fascia d età 18/24) Avis Toscana individua nel presente Progetto i seguenti obiettivi quantitativi specificati dagli indicatori, riepilogati nella tabella che segue, pari al +2,5% di donazioni, al +2,5% di nuovi donatori e al +5% di nuovi donatori nella fascia d età anni : Progetto Dono, sport e salute con Avis Tabella riepilogativa degli obiettivi di autosufficienza trasfusionale: indicatori Dati Statistici 2011 Obiettivo Progetto SCN Donazioni Nuovi donatori Nuovi donatori età (+2,5%) (+2,5%) (+5%)

10 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto Dono, sport e salute con Avis promuove presso i giovani toscani la donazione di sangue e sangue midollare quale atto solidaristico, espressione di cittadinanza e occasione di medicina preventiva. Offre ai volontari di servizio civile, una volta formati, l opportunità di essere portavoce della donazione verso gli studenti delle scuole toscane e i giovani sportivi, in un ottica di condivisione di un esperienza personale vissuta nella dimensione associativa. Poiché la sensibilità giovanile si rivela recettiva, se adeguatamente stimolata, ai temi sociali e di responsabilità individuale, con questo progetto Avis promuove la crescita individuale dei giovani, suggerendo comportamenti solidali, di senso civico e di condivisione della comunità, che si collegano naturalmente alla donazione del sangue. La metodica della peer education permetterà di affrontare i temi della donazione, della prevenzione e degli stili di vita in modo più informale e convincente di quanto praticato da adulti in ruoli istituzionali. Il progetto sarà inoltre l occasione per diffondere il messaggio della donazione e le tematiche ad esso connesse anche verso le famiglie dei ragazzi e i loro coetanei, nella prospettiva di promuovere la donazione periodica, associata e consapevole. Per poter testimoniare adeguatamente l esperienza associativa, i volontari dovranno entrare nel vivo dell attività delle sedi e collaborare a tutti gli aspetti della vita sociale. Si prevede pertanto un loro progressivo coinvolgimento nello svolgimento delle attività associative, funzionale ad una opportuna acquisizione di consapevolezza del funzionamento interno e alla sperimentazione di attività operative di back office utili alla loro formazione complessiva. Si prevedono pertanto le seguenti 5 attività per raggiungere gli obiettivi del progetto fissati e delineati al precedente punto 7: ATTIVITA 1 inserimento dei volontari di Servizio Civile Nel corso del primo mese di servizio il volontario sarà gradatamente inserito nella realtà associativa della sede. In particolare l Operatore Locale di Progetto, i Responsabili istituzionali associativi e i collaboratori di ogni sede di attuazione aiuteranno i volontari a familiarizzare con le attività, i processi e le procedure interne permettendo ai volontari di collaborare alle varie attività associative. ATTIVITA 2 formazione (generale e specifica) dei volontari di Servizio Civile La formazione generale dei volontari di servizio civile inizierà nel corso del primo mese per concludersi entro il termine dei primi cinque mesi (150 giorni) di servizio. Le giornate di formazione avranno una durata di 4/8 ore a seconda dell organizzazione del piano didattico per un totale di 42 ore. Come indicato ai punti del presente progetto, la formazione sarà svolta in proprio presso l ente con formatori accreditati e, secondo quanto previsto dal paragrafo 2 delle Linee guida per la formazione generale dei volontari, si prevede l intervento di esperti coinvolti per l approfondimento di tematiche specifiche. I contenuti della formazione, trattati con metodologie di tipo misto, saranno definiti in base alle Linee guida UNSC del 4 aprile 2006 e dell area di intervento del progetto. È prevista la partecipazione dei volontari al corso aggiuntivo di formazione generale programmato dalla regione Toscana e organizzato dalla CRESCIT. La formazione specifica avrà inizio nel corso del primo mese di servizio e si concluderà entro il decimo mese come indicato ai punti del presente progetto. 10

11 La formazione specifica è organizzata in due parti: nel corso della prima parte i docenti, volontari o consulenti dell ente nominati in base alle competenze e ai titoli rilevati dai curricula allegati al progetto, erogheranno i moduli formativi indicati al punto 40 utilizzando metodologie didattiche miste. La seconda parte sarà realizzata tra il primo ed il decimo mese di servizio e si svolgerà nelle singole sedi di attuazione progetto, dove gli OLP, coordinati dai formatori interni di formazione specifica, realizzeranno dei laboratori secondo la filosofia dell imparare facendo. ATTIVITA 3 contatti con le scuole e società/associazioni sportive, palestre e centri fitness Dopo l attività 1 (inserimento) e la prima parte dell attività 2 (formazione), i volontari di servizio civile dovranno avviare in ogni singola sede la fase della ricognizione e dei contatti con gli istituti scolastici e con le società/associazioni sportive, palestre e centri fitness presso i quali operare gli interventi, sempre assistiti dagli operatori associativi con i quali condivideranno l attività di programmazione. Il protocollo di intesa con l Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e le partnership con il Comitato Regionale CONI Toscana, la Federazione FIAF e SIAF e l Associazione A.N.I.F. meglio esplicitati al punto 24 - agevoleranno i contatti e favoriranno l accoglienza delle proposte di intervento. ATTIVITA 4 interventi nelle scuole e nelle società/associazioni sportive, palestre e centri fitness L azione di sensibilizzazione degli studenti all interno delle scuole sarà svolta dai volontari di servizio civile attraverso incontri autorizzati dai dirigenti scolastici e concordati con i docenti degli istituti. Tali incontri potranno riunire più classi, prevedranno il supporto di slide e opuscoli informativi, ed avranno una durata non superiore alle 2 ore. L attività di sensibilizzazione rivolta ai giovani all interno delle società/associazioni sportive, palestre e centri fitness sarà realizzata attraverso l allestimento di postazioni informative negli spazi condivisi delle stesse e, laddove possibile, con l organizzazione di incontri dedicati. La successiva visita al servizio trasfusionale di competenza territoriale dove sarà possibile, per chi lo vorrà, effettuare la donazione sarà concordata, tramite l Associazione sede di attuazione progetto, con i responsabili dei servizi trasfusionali di riferimento, con i quali AVIS è in contatto costante. ATTIVITA 5 supporto alle attività delle sedi di attuazione Fin dal primo giorno di servizio (escludendo le giornate di formazione), i volontari saranno presenti nelle singole sedi di assegnazione. L OLP di sede, dopo aver presentato il volontario agli altri soci e all eventuale personale dipendente, e aver mostrato i locali e le risorse tecniche e strumentali a disposizione, predisporrà un primo calendario delle attività da far svolgere al volontario in sede e fuori sede, in linea con gli obiettivi del progetto presentati al punto 7 e individuate tra quelle ordinarie dell Associazione. Il volontario nel corso dei 12 mesi di servizio potrà avvalersi quotidianamente del supporto e della guida del proprio OLP, del personale volontario e di quello dipendente che collaborano con la sede di riferimento. 11

12 Lo schema seguente (diagramma di Gantt) pone queste attività in una sequenza logico-temporale dalla quale si evince facilmente l andamento delle attività nel corso dei mesi di svolgimento del progetto: MESE Attività 1 inserimento volontari SCN Attività 2 formazione volontari SCN Attività 3 contatti con scuole/sport Attività 4 interventi scuole/sport Attività 5 supporto alle attività delle sedi di attuazione Attività di monitoraggio x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività del progetto e per il raggiungimento degli obiettivi previsti sono indicate quantitativamente nello schema seguente: Dipendenti Responsabile istituzionale associativo (Presidente, Segretario, ecc.) Risorse umane Il personale dipendente, dove presente, avrà un ruolo fondamentale nell accompagnamento e nel supporto all attività dei volontari nelle sedi, soprattutto per la familiarizzazione con le attività e le procedure gestionali della stessa associazione. I dipendenti, infatti, hanno tutti maturato un esperienza pluriennale nella gestione della sede, nelle modalità di contatto con i soci, nell organizzazione di attività finalizzate alla raccolta (contatti con i soci per sollecitare donazione, contatti con Centri Trasfusionali, attività organizzativa varia), nell organizzazione e realizzazione di manifestazioni di promozione, nell accoglienza dei donatori prima della donazione. Ogni volontario avrà come riferimento anche un responsabile associativo (Presidente, Segretario, Consigliere, ) che lo accompagnerà durante la fase di inserimento nella sede e di conoscenza della specifica realtà associativa. 12

13 L apporto di queste risorse sarà molto importante soprattutto in termini di condivisione della mission associativa, della storia dell associazione e dell andamento delle donazioni sul territorio. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Per ognuna delle attività previste ed individuate al punto 8.1 per il raggiungimento degli obiettivi del progetto si individuano il ruolo dei volontari e le specifiche azioni che dovranno svolgere: Attività 1 inserimento dei volontari di Servizio Civile In questa fase i volontari, accompagnati dai propri OLP, conoscono l ambiente associativo della propria sede di attuazione, le attività, le procedure di gestione e le persone con le quali si dovranno relazionare durante l anno. Attività 2 formazione (generale e specifica) dei volontari di Servizio Civile Durante la formazione generale e durante la prima parte di quella specifica i volontari si recano presso la sede di svolgimento della formazione, secondo un calendario prestabilito dall ente, e partecipano alle classi formative. Nella seconda parte della formazione specifica i laboratori sono svolti presso le sedi di riferimento dove i volontari potranno apprendere secondo le specificità di ogni singola realtà associativa. Attività 3 contatti con le scuole e le società/associazioni sportive, palestre e centri fitness I volontari contattano le scuole - facendo riferimento ai Dirigenti Scolastici o ai Referenti alla Salute - e le palestre presenti sul territorio per verificare l interesse ad aderire al progetto inviando apposita informativa sulle modalità di intervento. Raccolte le disponibilità delle scuole, i volontari propongono in autonomia e sulla base delle indicazioni fornite dall OLP, una programmazione degli interventi da svolgere. Attività 4 interventi nelle scuole società/associazioni sportive, palestre e centri fitness I volontari, come concordato, si recano nelle scuole ed effettuano interventi di massimo 2 ore a gruppi di una o più classi sulla base delle indicazioni dell istituto. Durante gli interventi, inoltre, i volontari potranno raccogliere i dati anagrafici ed i recapiti personali (numero di telefono ed ) degli studenti e degli sportivi maggiorenni che acconsentono all utilizzo dei propri dati nel rispetto della normativa vigente sulla privacy, al fine di poterli informare su tutte le attività associative. A questi ultimi verranno inoltrate periodicamente le newsletter territoriali, verranno informati su eventi, convegni ed iniziative organizzati da AVIS e saranno invitati a giornate di donazione ed eventi dedicati. Attività 5 supporto alle attività delle sedi di attuazione Il volontario fin dal primo giorno di servizio (escludendo le giornate di formazione) e durante tutto il corso dell anno, affiancato dall OLP, da altri soci volontari dell associazione e dal personale dipendente (ove presente), sarà coinvolto nella gestione quotidiana delle attività della sede. Tale attività risulta propedeutica e trasversale a tutte le attività sopra indicate, in quanto è proprio mediante il lavoro quotidiano che il volontario entra nel vivo dell Associazione, conoscendone da vicino le attività che la caratterizzano, la rete di relazioni che intrattiene con le istituzioni ed il territorio e gli obiettivi che si prefigge. In particolare, presso le sedi di attuazione comunali, il volontario potrà occuparsi di rapporti con i soci, attività di chiamata alla donazione, utilizzo del gestionale AgenDona per la prenotazione delle donazione da parte dei soci ed il monitoraggio quotidiano della situazione del Sistema Trasfusionale della Toscana. Potrà 13

14 collaborare all organizzazione di eventi, iniziative e attività sociali in genere e al loro presidio sul territorio. Laddove richiesto, i volontari svolgeranno accoglienza ai donatori presso i Servizi Trasfusionali, aggiornamento e gestione di mailing associativi e collaborazione allo sviluppo delle pratiche della sede a cui sono assegnati. Per quanto riguarda la sede regionale, il volontario svolgerà attività di ufficio in affiancamento al personale dell ente per quanto riguarda le normali attività di gestione. Nello specifico, potrà curare attività di front office e reception, informazione al pubblico attraverso il numero verde Avis, e potrà collaborare nell aggiornamento di alcune sezioni del sito internet e delle mailing list associative. In occasione dell organizzazione di eventi, iniziative e attività sociali in genere, potrà essere impegnato nella fase di preparazione e realizzazione e in quella di allestimento e presidio sul territorio regionale. Potrà inoltre - compatibilmente con la formazione ricevuta e le proprie conoscenze e capacità informatiche, e adeguatamente supportato da OLP e altro personale della struttura svolgere rilevazioni di tipo statistico relativamente ad iniziative associative, a partire dal monitoraggio periodico dei risultati del Progetto Dono, sport e salute con Avis. Al fine di approfondire la conoscenza dell Associazione e per svolgere un esperienza formativa completa, il volontario potrà essere coinvolto con un ruolo di supporto nelle diverse attività che le aree e gli uffici della struttura regionale metteranno in programmazione nel corso dell anno. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 31 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto: ) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: ore annue da svolgersi con un minimo settimanale di 12 ore ripartite sui giorni di servizio 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: È richiesta la disponibilità a: - partecipare, ove richiesto, alle iniziative promozionali e di formazione attinenti al progetto, anche nell eventualità di svolgimento in giorni festivi; - prendere permesso in occasione della chiusura delle rispettive sedi; - rispettare la privacy ai sensi della legge 196/2003 e successive modificazioni e integrazioni, con impegno a non divulgare i dati sensibili di cui dovessero venire a conoscenza durante l espletamento del servizio. 14

15 16) OMISSIS 17) OMISSIS 18) OMISSIS 19) OMISSIS 20) OMISSIS 21) OMISSIS 22) OMISSIS 23) OMISSIS 24) OMISSIS 25) OMISSIS CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) OMISSIS 27) OMISSIS 28) OMISSIS Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Sede Avis Regionale Toscana via Borgognissanti Firenze 30) Modalità di attuazione: In proprio, presso l ente con formatori accreditati dell ente. Si prevede, secondo quanto previsto dal paragrafo 2 delle Linee guida per la formazione generale dei volontari, l intervento di esperti per la trattazione di alcune specifiche tematiche. Saranno costituite 2 classi di massimo 25 volontari. 15

16 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: No 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale nell ambito del Servizio Civile Nazionale è stata sempre intesa da AVIS Toscana come un opportunità per fornire conoscenze, competenze e strumenti utili ai volontari in servizio, in modo che essi possano accrescere la loro consapevolezza nello svolgimento del servizio e comprendere pienamente il senso e il valore della scelta che hanno intrapreso. La formazione generale per AVIS Toscana è anche l opportunità di aprire spazi di riflessione e consapevolezza sul senso della volontarietà, del dono e dell impegno all interno della società e della comunità di riferimento dove il volontario/cittadino è inserito. Il piano formativo generale prevede metodologie formative di tipo misto (con lezioni frontali per almeno il 50% del monte ore complessivo e dinamiche non formali per almeno il 20% del monte ore complessivo, e con l impiego di testimonianze), con particolare prevalenza assegnata alle tecniche di partecipazione attiva e di coinvolgimento dei volontari attraverso l utilizzo di: - testimonianze; - brainstorming; - giochi di ruolo; - discussioni aperte; - momenti di autovalutazione; - simulazioni; - problem solving; - lezioni frontali; - formazione a distanza; - ecc. Per la formazione generale saranno costituiti 2 gruppi di massimo 25 volontari. Le giornate formative saranno organizzate con durata variabile tra le 4 o 8 ore per un totale di 42 ore complessive di cui 5 ore di Formazione a Distanza. La Formazione generale si svolgerà entro il termine dei primi cinque mesi di servizio. I formatori utilizzeranno pc, videoproiettore e lavagna a fogli mobili e distribuiranno dispense cartacee attinenti i temi trattati. 33) Contenuti della formazione: I contenuti della formazione generale tengono conto delle indicazioni contenute nella Determina Direttoriale UNSC Linee guida per la Formazione Generale dei giovani in servizio civile nazionale del 4 aprile 2006 e del settore di attività del progetto in base al quale si mettono a punto opportuni approfondimenti e integrazioni della traccia formativa suggerita dalla sopra citata Determina Direttoriale. È previsto l approfondimento dei seguenti moduli formativi: 1) L identità del gruppo in formazione: analisi delle aspettative, condivisione delle motivazioni, creazione di un identità del gruppo in formazione; particolare importanza viene riconosciuta al lavoro di gruppo attraverso il 16

17 quale si favorisce la socializzazione e la conoscenza reciproca dei volontari e si offre a ciascuno maggiore possibilità di espressione. 2) Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà. 3) Il dovere di difesa della Patria. 4) La difesa civile non armata e nonviolenta. 5) La protezione civile. 6) La solidarietà e le forme di cittadinanza. 7) Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato. 8) La normativa vigente e la Carta di impegno etico. 9) Diritti e doveri del volontario del servizio civile. 10) Presentazione dell Ente. 11) Il lavoro per progetti. In particolare i contenuti della formazione generale saranno affrontati secondo la seguente articolazione: Creazione dell identità di gruppo dei volontari 4 ORE + 2 ore di FAD Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: L identità del gruppo in formazione (Mod. 1) L Associazione Volontari Italiani Sangue (storia, mission, organizzazione) 7 ORE + 1 ora di FAD Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: Presentazione dell Ente (Mod. 10) Fondamenti giuridici del Servizio Civile e storia dell obiezione di coscienza 8 ORE + 1 ora di FAD Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: Dall obiezione di coscienza al servizio civile nazionale (Mod. 2); Il dovere di difesa della Patria (Mod. 3); La difesa civile non armata e nonviolenta (Mod. 4) Diritti e doveri del volontario e la Carta Etica 4 ORE e 4 ORE + 1 ora di FAD Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: La normativa vigente e la Carta di impegno etico (Mod. 8); Diritti e doveri del volontario del servizio civile (Mod. 9) Volontariato e Servizio Civile, Progettare il Servizio Civile 4 ORE Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato (Mod. 7); Il lavoro per progetti (Mod. 11) Associazionismo e volontariato - 6 ORE Moduli formativi Linee Guida per la Formazione Generale: La protezione civile (Mod. 5); La solidarietà e le forme di cittadinanza (Mod. 6) Prevista la partecipazione dei giovani in Servizio Civile alla formazione aggiuntiva programmata dalla Regione Toscana 17

18 34) Durata: 42 (di cui 5 ore di FAD) Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Sede Avis Regionale Toscana via Borgognissanti Firenze 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica sarà effettuata in proprio, con il ricorso a personale e volontari dell ente e consulenti esterni. In particolare questi ultimi saranno individuati in base a competenze, titoli ed esperienze specifiche per fornire ai volontari le conoscenze di carattere teorico pratico legate alle attività previste dal progetto e ritenute necessarie dall ente per la realizzazione dello stesso. 37) OMISSIS 38) OMISSIS 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione specifica sarà sviluppata con due modalità differenti: Durante la prima parte, realizzata nel corso dei primi tre mesi di servizio, i formatori indicati al paragrafo 37 erogheranno ai volontari i moduli formativi indicati al paragrafo 40 in giornate della durata di 4/8 ore. Le metodologie alla base del percorso formativo e le tecniche impiegate per attuarlo in questa prima fase saranno le seguenti: Lezioni frontali Seminari Simulazioni/giochi di ruolo FAD Formazione a distanza La seconda parte, realizzata tra il primo ed il decimo mese di servizio, si svolgerà nelle singole sedi di attuazione del progetto e vedrà coinvolti i volontari assegnati alla sede e gli OLP con la supervisione dei formatori interni indicati al paragrafo 37: verranno realizzati i laboratori indicati nella seconda parte del paragrafo 40. Le metodologie alla base di questa seconda parte del percorso formativo e le tecniche impiegate per attuarli saranno le seguenti: Laboratori Simulazioni Esperienze dirette FAD Formazione a distanza 18

19 40) Contenuti della formazione: PRIMA PARTE (Lezioni in aula e FAD) Laura Solito La donazione come espressione di cittadinanza 2 ore + 1 ora FAD Marco Brugnola - Tecniche di comunicazione interpersonale e public speaking 3 ore + 1 ora FAD Giuseppe Curciarello Storia del servizio trasfusionale. La donazione di sangue e plasma in Italia ed in Toscana. Regolamentazione e normativa nazionale sulla donazione. Il lato tecnico e scientifico del dono 3 ore + 1 ora FAD Piero Cattaneo - Educare alla cittadinanza ed alla solidarietà come premessa al dono del sangue 3 ore + 1 ora FAD Francesca Balestri - L educazione alla salute nella scuola. Le indicazioni della riforma scolastica e gli aggiornamenti normativi. I Piani dell Offerta Formativa (POF) e gli interventi sporadici. La metodologia life skill e la peer education applicate all educazione alla salute 3 ore + 1 ora FAD Andrea Salvini - Il valore sociale di Avis 2 ore + 1 ora FAD Gaia Peruzzi - Raccontare la donazione: un servizio alla comunicazione 3 ore + 1 ora FAD Simona Carli I percorsi regionali di donazione e trapianto - 2 ore + 1 ora FAD Roberto Bellocci Dono, sport e salute 2 ore Luciano Franchi Le attività di Avis in Toscana 2 ore + 1 ora FAD Alessandro Falciani L organizzazione associativa - 2 ore + 1 ora FAD Donata Marangio - Il progetto Dono, sport e salute con Avis : origine e obiettivi - 3 ore + 1 ora FAD SECONDA PARTE (Laboratori, simulazioni ed esperienze dirette) Funzionamento e organizzazione interna 8 ore Utilizzo del gestionale associativo 12 ore Utilizzo intranet associativa e/o sito web e/o newsletter 10 ore Prevista la partecipazione dei volontari di Servizio Civile ad almeno due manifestazioni o eventi sul Servizio Civile o inserite nel progetto regionale Giovani Sì promosse dalla Regione Toscana 41) Durata: 71 ore (di cui 11 di FAD) 19

20 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il monitoraggio della formazione generale e specifica attuata per il progetto di Servizio Civile prevede la rilevazione della soddisfazione dei volontari rispetto agli interventi di formazione attuati per evidenziarne punti di forza e/o punti di debolezza al fine di mettere in atto le opportune azioni di miglioramento per le progettualità future. Infatti, al termine degli interventi formativi, verrà sottoposto ai volontari coinvolti apposito questionario anonimo in cui sarà possibile esprimere liberamente la propria valutazione sulla qualità del corso organizzato da Avis Toscana. Tutte le domande che compongono il questionario prevedono una risposta chiusa; solo l ultima domanda presume una risposta aperta con la possibilità di fornire eventuali suggerimenti. Le informazioni e i dati raccolti vengono opportunamente elaborati. La prima parte del questionario ha l obiettivo di rilevare il giudizio sull esperienza formativa nel suo complesso, in particolare in termini di ricadute sulle attività che impegneranno il volontario, ma di riscontrarne anche i limiti principali e le criticità per mettere in atto eventuali attività di riprogettazione del percorso. La seconda parte del questionario è finalizzata a raccogliere una valutazione sulla competenza e sull efficacia dei formatori coinvolti sia nella formazione generale sia nella formazione specifica. In particolare i volontari saranno chiamati ad esprimere un giudizio su una scala che va da negativo a molto buono, sulla competenza, sulla comunicativa e sulla capacità di gestire il gruppo di ogni formatore coinvolto nell attività. La terza parte del questionario vuole rilevare il livello di fruibilità di tutto il materiale consegnato durante gli incontri dedicati alla formazione e sul valore dell impiego della Piattaforma di Formazione a Distanza nell ambito del progetto di Servizio Civile. Firenze, 30 ottobre 2012 Il Responsabile legale dell ente Luciano Franchi Presidente Avis Toscana 20

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