Piano d ambito per i comuni dell ATO 2 Marche Centro, Ancona. Fase 2 Analisi della domanda attuale e futura dei servizi idrici

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1 7 DOMANDA IDRICA FUTURA 7.1 Dotazione da adottare a base di Piano Come detto prima in altra parte dello studio, non esistono strumenti programmatori ufficiali della regione Marche che fissino valori puntuali di dotazione o quanto meno i criteri da seguire per il bilancio idrico di previsione e per il dimensionamento delle varie opere. I valori di riferimento disponibili e che quindi si assumono come base per le valutazioni ed i dimensionamenti di piano sono: o per le progettazioni: (comprensivi di un coefficiente intrinseco di punta per la sicurezza sul dimensionamento) i valori usualmente utilizzati dal gestore -area Gorgovivo e area Cisco- per il dimensionamento delle opere: per comuni con meno di abitanti: 250 l/g/ab + eventuali consumi particolari (ospedali, ad esempio), che può essere tradotto in un valore medio di 280 l/g/ab per comuni tra e abitanti: 320 l/g/abitante per comuni tra e abitanti: 360 l/g/abitante per comuni oltre i abitanti: 400 l/g/abitante o per i bilanci idrici (domanda di erogazione e conseguente necessità di produzione): quelli attualmente in uso e che derivano dai dati reali di misura dell erogato comune per comune (si rimanda per il dettaglio al capitolo 4), cui corrisponde un valore medio per l intero territorio dell ATO pari a 233 l/g/abitante servito. Questi valori comprendono anche una quota parte di consumi indotti dalla presenza dei fluttuanti, per cui la dotazione da applicare direttamente alla componente turistica si assume pari a 190 l/g/abitante fluttuante presente (valore ricorrente nelle analisi e negli studi delle realtà acquedottistiche italiane). Non si è ritenuto opportuno applicare alcun aumento a questi valori unitari per tenere conto delle politiche in atto di controllo e riduzione sull uso della risorsa nel ciclo idrico: si stanno diffondendo infatti regole di comportamento per un corretto uso della risorsa idropotabile, che tendono ad evitare gli sprechi -cosa, che almeno parzialmente avverrà in modo automatico all adeguamento delle tariffe Risorsa idropotabile ad uso umano Sulla base delle ipotesi di sviluppo demografico e turistico assunte ed illustrate precedentemente, ovviamente considerando pari al 100% il grado di copertura del servizio in 111

2 tutto il territorio e mantenendo, comune per comune le dotazioni unitarie attuali nette (calcolate quindi sul volume effettivamente erogato), la domanda di risorsa idropotabile all orizzonte dei trent anni risulta complessivamente di circa 36 milioni di metri cubi, corrispondente ad una produzione di circa 47,6 milioni, avendo assunto come obbiettivo minimo quello di ridurre la perdita nel sistema al valore del 25% (del volume prodotto). Anno 2030 Come VOLUME EROGATO DOMANDA IDRICA Incidenza Come VOLUME PRODOTTO Popolazione residente ,7% Popolazione fluttuante in strutture ,8% alberghiere ed extralberghere Popolazione fluttuante in seconde ,5% case % Il volume complessivo necessario per coprire la domanda prevedibile risulta superiore al volume prodotto ed immesso attualmente nel sistema (circa 46,8 milioni nel 2003, valore per altro stimato e sicuramente affetto da errore), con un incremento pari al 3.8% Questo significa da un lato che la quantità di risorsa ad oggi disponibile è sufficiente anche in prospettiva futura e che prima di avviare interventi di potenziamento degli attingimenti è necessario procedere ad un recupero funzionale delle strutture in modo da ridurre il fattore perdita. La necessità di nuovi attingimenti risulta, per quantità, inversamente proporzionale al recupero di efficienza del sistema. Queste valutazioni sono complessive e mediate su tutto il territorio dell ATO e non tengono ovviamente conto delle singole situazioni locali che verranno analizzate in linea generale nella fase di studio delle criticità e di impostazione degli interventi di piano. Questo bilancio tra disponibilità nel sistema e richiesta futura risulterebbe ancora molto più positivo, ovviamente, se per le dotazioni unitarie ad uso domestico si applicassero standard inglesi, ad esempio: il volume annuo necessario sarebbe di circa m Richiesta nel periodo di massimo consumo Il grafico successivo illustra l andamento del consumo medio mensile ad uso idropotabile all anno 2030: in base a questi valori si sono calcolate le richieste medie giornaliere e, applicando un coefficiente di punta pari ad 1.3, le richieste del giorno di massimo consumo. 112

3 RICHIESTA IDRICA MENSILE ALL'ANNO 2030 PER USO IDROPOTABILE Volume da erogare (mc/mese) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Portata media annua: l/s (volume totale annuo richiesto ripartito su tutti i 365 giorni dell anno) Portata media dei mesi invernali: l/s, cui corrisponde solamente la presenza del 100% dei residenti Portata media nel mese di massimo consumo estivo: l/s Portata media del giorno di massimo consumo invernale: l/s Portata media del giorno di massimo consumo annuo :1.675 l/s 113

4 monterado castelcolonna senigallia ripe corinaldo monte marciano castelleone di suasa ostra vetere ostra morro monte san vito chiaravalle falconara barbara arcevia serra de' conti montecarotto belvedere san marcello monsano camerata picena agugliano ancona poggio s. marcello castelplanio castelbellino maiolati spontini jesi polverigi offagna camerano mergo rosora monte roberto santa maria nuova s. paolo di jesi sassoferrato genga serra san quirico cupramontana staffolo fabriano esanatoglia cerreto d'esi matelica Richiesta idrica - volume erogato - al 2030 (mc/anno) >

5 monterado castelcolonna senigallia ripe corinaldo monte marciano castelleone di suasa ostra vetere ostra morro monte san vito chiaravalle falconara barbara arcevia serra de' conti montecarotto belvedere san marcello monsano camerata picena agugliano ancona poggio s. marcello castelplanio castelbellino maiolati spontini jesi polverigi offagna camerano mergo rosora monte roberto santa maria nuova s. paolo di jesi sassoferrato genga serra san quirico cupramontana staffolo fabriano esanatoglia cerreto d'esi matelica Richiesta idrica all'anno 2030 come integrazione rispetto al volume erogato oggi (mc/anno) >

6 7.3 Risorsa prevalentemente non potabile ad uso produttivo Per quanto riguarda l attività agricola, al capitolo precedente si sono illustrati gli elementi sulla cui base, senza entrare nel dettaglio dei singoli calcoli, è stata ipotizzato un probabile scenario di variazione successivamente tradotto in termini di richiesta idrica. Come si vede dalla tabella di confronto (allegato C.2) e dal grafico successivo, non è prevedibile una sostanziale variazione tra le due situazioni: al 2030 si avrebbe una diminuzione annua di circa m 3, variazione pari al 3% del valore calcolato per la situazione attuale. Nel bilancio idrico complessivo, quindi, la voce agricoltura può essere considerata costante nell arco di tempo dello studio. Confronto tra la situazione al 2000 e lo scenario ipotizzato al Agugliano Arcevia Belvedere Ostrense Mc di acqua Camerata Picena Castel Colonna Castelplanio Chiaravalle Cupramontana Falconara Marittima Jesi Mergo Montecarotto Monterado M onte San Vito Offagna Ostra Vetere Polverigi Rosora San Paolo di Jesi Sassoferrato Serra de' Conti Staffolo Matelica Comuni richiesta idrica al 2000 richiesta idrica prevedibile al 2030 Anche la richiesta idrica per l attività zootecnica verrà considerata costante nell arco di piano dato che lo status quo può essere interpretato come equilibrio tra la tendenza in atto alla diminuzione della consistenza numerica complessiva e gli indirizzi della politica regionale che tende invece a contrastare questa diminuzione anche in un ottica di recupero e salvaguardia degli ecosistemi. 116

7 Si ricorda comunque che la richiesta idrica specifica ha un incidenza, rispetto al volume annuo complessivo ad uso idropotabile, decisamente trascurabile, essendo inferiore all 1%: l errore derivabile a livello di bilancio di bacino dal considerare, nell arco dello sviluppo temporale del piano, una consistenza dell attività zootecnica uguale a quella attuale è quindi a sua volta assolutamente non significativo. Altro discorso invece vale per l idroesigenza delle attività produttive, la cui consistenza non è certo trascurabile. Come detto prima però non ci sono condizioni al contorno certe su cui basare simulazioni o comunque ipotesi attendibili di sviluppo quantitativo e tipologico, da qui a trent anni, del comparto produttivo nell area di studio. Il fatto di considerare inalterata per tutto l arco temporale di pianola consistenza attuale della componente produttiva, da un punto di vista della richiesta idrica è da ritenersi però come condizione cautelativa:la tendenza strutturale degli adeguamenti tecnologici, in generale per qualsiasi tipologia produttiva, è quella infatti di operare un risparmio sempre più consistente di risorse, energetiche, idriche in ingresso e idriche in uscita, in particolare. Il risparmio idrico derivante dall adeguamento tecnologico normalmente compensa le maggiori richieste derivanti dall aumento quantitativo degli insediamenti produttivi o dall aumento di produttività di quelli esistenti. In base a queste considerazioni, la richiesta idrica nel territorio dell Ato 2 all anno 2030, sempre in termini di disponibilità effettiva all utenza, è valutabile in oltre 82 milioni di metri cubi: Uso IRRIGUO-ZOOTECNICO Uso INDUSTRIALE Uso POTABILE mc mc mc RICHIESTA IDRICA NEL BACINO DELL'ATO AL 30 ANNO INDUSTRIALE 47% POTABILE 44% IRRIGUO- ZOOTECNICO 9% 117

8 8 DOMANDA FUTURA DI DISINQUINAMENTO In base all evoluzione della consistenza demografica prevedibile all anno 2030 illustrata precedentemente ed all analisi del grado di copertura del servizio sempre all anno 2030 è stata quantificata la domanda di disinquinamento di origine civile, sia in termini potenziali che in termini di carico effettivo allacciabile al sistema fognario-depurativo (vedi dettaglio in elaborato C.3). Il grado di copertura-obiettivo è stato determinato, comune per comune, analizzando la distribuzione territoriale (centri, nuclei e case sparse) della popolazione in relazione anche alle caratteristiche orografiche dell area: sostanzialmente saranno collegati ai sistemi fognaridepurativi i centri ed i nuclei, con percentuali variabili dal 90 al 100%, escludendo la componente delle case sparse (il 100% degli abitanti residenti in centri e nuclei per tutti i comuni con l eccezione di Arcevia, Genga, Sassoferrato e San Quirico 90% -, e Esanatoglia e Fabriano 95%). La componente fluttuante è stata considerata con grado di copertura al 100%. Origine civile massima o potenziale domanda di disinquinamento all anno 2030 Origine civile da servire con il SII (copertura obiettivo) o Residenti: per 12 mesi o Fluttuanti in strutture alberghiere ed extralberghiere: (per 5 mesi) CARICO (kg/anno) BOD5 - AZOTO FOSFORO o Fluttuanti in seconde case: (per 5 mesi) o Residenti: (89.6% dei residenti previsti) o Fluttuanti in strutture alberghiere ed extralberghiere: (per 5 mesi) o Fluttuanti in seconde case: (per 5 mesi) In termini di carico idraulico (volume annuo da collettare e da trattare), considerando il solito rapporto pari a 0,8 tra consumo idrico (volume erogato) e scarico in fognatura, la domanda complessiva massima sarebbe di circa mc/anno, secondo l andamento mensile illustrato nel grafico seguente, che ovviamente rispecchia l andamento della richiesta idrica. 118

9 ANDAMENTO MENSILE DELLA RICHIESTA DI DEPURAZIONE PER LA COMPONENTE URBANA ALL'ANNO Volume da collettare e depu rare (mc/mese) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Per quanto riguarda la componente produttiva, è prassi comunemente adottata in tutte le attività pianificatorie quella di considerare come stabile nel tempo la consistenza che tale elemento presenta al momento dello svolgimento della attività pianificatoria dato che non sono disponibili in letteratura scientifica criteri validi elaborare un ipotesi predittiva di sviluppo. In effetti, appare evidente la inattendibilità di qualunque criterio si volesse adottare per prevedere gli sviluppi della componente produttiva, dato che questi vengono determinati dalle evoluzioni delle domande poste dal mercato, dalle riconversioni dei cicli produttivi, dai cambiamenti anche radicali delle linee di prodotto, dall iniziativa privata e singola, ecc. Per altro, occorre evidenziare che, proprio per sopperire a queste pur marginali alee di previsione, i valori parametrici (dotazioni idriche, BOD pro capite, ecc.) normalmente riferiti agli abitanti effettivi, sono stati definiti in modo da tenere conto non solo degli usi domestici propri ma anche di tutte le attività antropiche che, per gli usi plurimi, si accompagnano agli abitanti andando a formare le caratteristiche riferite ai reflui urbani. In conclusione la domanda futura di disinquinamento da parte degli insediamenti produttivi risulta immediatamente derivata dalla analisi svolta per la domanda attuale. 119

10 Rimandando alle tabelle di dettaglio per i riferimenti ad ogni singolo territorio comunale, la domanda di servizio che nell intero territorio dell ATO verrà prevedibilmente posta dalla componente produttiva al Pubblico Servizio di Depurazione può essere indicata dai seguenti valori, ottenuti con un semplice arrotondamento per eccesso dai dati stimati ad oggi: o Abitanti equivalenti complessivi = di cui ab. eq. da allacciare nei prossimi anni o Portata complessiva di reflui = mc/d di cui mc/d da allacciare nei prossimi anni Cui corrisponde un carico in termini di BoD5 di kg/anno, di kg/anno di azoto e di kg/anno di fosforo. Un altra componente della domanda di disinquinamento in termini di volume è quella relativa alle acque di pioggia che vengono intercettate dalle reti miste e che arrivano alla depurazione: si ritiene più corretto rimandare alla fase di definizione degli interventi questa analisi, in quanto si dovrà verificare innanzitutto l attuale impostazione dei singoli sistemi fognari (uno sfioro modulatore sempre prima dell immissione nei collettori o direttamente in ingresso ai depuratori) e successivamente decidere quale frazione delle acque meteoriche intercettare con il sistema fognatura-collettamento-depurazione, quale invece scaricare (eventuale domanda di strutture di rete bianca) nel sistema idrografico superficiale. 120

11 9 CONCLUSIONI Gli elementi principali sono riassunti nella seguente scheda: Il grado di attendibilità e di completezza dei dati raccolti è complessivamente buono: gli elementi più critici sono proprio quelli relativi ai bilanci idropotabili, in quanto non è completo il sistema di misura delle acque immesse nei sistemi di trasporto e adduzione e molto spesso l alto grado di interconnessione dei sistemi di distribuzione rende difficoltosa la misura o la stima della ripartizione interna a livello di singolo comune. In alcuni casi non è stato possibile ottenere maggiori dettagli, pur disponibili,(come la distribuzione mensile delle presenze turistiche, ad esempio) in ottemperanza alle regole della privacy. Mancano inoltre informazioni su strumenti programmatori per quanto riguarda l attività agro-alimentare. Le ipotesi assunte a base delle elaborazioni,soprattutto quelle di previsione,sono state in parte controllate come congruenza con altre serie di dati raccolti, in alcuni casi sono analoghe a quelle adottate nell elaborazione di altri piani d ambito,in altri casi già verificate a posteriori nello sviluppo realizzativo di alcuni progetti. In controtendenza con la media italiana, la popolazione residente nel territorio dell ATO è complessivamente in crescita ( abitanti al 2001, +1.8% rispetto al 1991); questo andamento non è però distribuito uniformemente, con fenomeni di migrazione interna che portano dai grandi centri a nuclei più piccoli. La consistenza turistica è in netta crescita (+22% negli ultimi 3 anni) per quanto riguarda la componente registrata in strutture alberghiere ed extra alberghiere ed equivale ad una popolazione di circa abitanti residenti per un mese l anno. Le presenze in realtà non sono contemporanee ma distribuite da giugno a settembre con un valore massimo ad agosto pari al 46.2% La consistenza dei fluttuanti del movimento turistico non registrato (seconde case di proprietà) è stata valutata in funzione dei dati ISTAT e della vocazione turistica dei singoli comuni: il risultato numerico per tutto l Ato è di una popolazione equivalente di abitanti residenti per un mese l anno. Anche la componente produttiva, valutata come numero di addetti è in crescita: circa 10% nel periodo , con una consistenza complessiva di addetti. Anche in questo caso la variazione non è affatto uniforme nel territorio. L attività zootecnica vede nel territorio la preponderanza degli allevamenti di volatili, quasi il 90% del numero complessivo di capi. L attività agricola è caratterizzata da un rapporto SAU/Superficie pari complessivamente al 60% del territorio dell ATO; la superficie irrigabile (sempre dati ISTAT) rappresenta invece solo l 8,1% dell intera SAU e quella effettivamente irrigata nell ultima annata 121

12 agraria censita è pari solo 3.1% della SAU. Questi valori sono inferiori alle medie nazionali, ma simili ai corrispondenti valori della regione Toscana. Il carico inquinante potenzialmente generato sul territorio dall uomo e dalle sue attività è stato calcolato ad oggi in termini di A.E. (circa A.E. senza considerare il carico zootecnico),nonché di quantità di azoto (complessivamente circa 9.5milioni di kg/anno) e di fosforo (circa kg/anno). Complessivamente gli scarichi di reflui autorizzati sono 352, di cui 76 quelli diretti su suolo e 276 quelli su corpi idrici superficiali, distinti in funzione del tipo di refluo scaricato. Nel caso di scarichi diretti su suolo, la consistenza maggiore è quella della tipologia acque domestiche da nuclei isolati, mentre nel caso di scarichi diretti su corpi idrici superficiali, la tipologia prevalente è quella delle acque reflue industriali. Basandosi sui dati delle concessioni alle derivazioni, è stato stilato un bilancio complessivo per il territorio sull utilizzo della risorsa idrica, sia come numero di punti di prelievo, sia come volume annuo in funzione della destinazione d uso: in termini di numero di punti, la categoria prevalente è quella irrigua (oltre punti pari al 63% del totale); in termini di portata massima prevale l uso idroelettrico (da solo pari all 83% del totale). In termini di volumi annui derivati, con le ipotesi assunte per l irrigazione e per l uso industriale, l utilizzo idroelettrico in realtà un consumo anomalo perché solo sottrazione temporanea di acqua- è di circa milioni dimetri cubi, mentre gli altri utilizzi sono tra loro omogenei nell ordine delle decine di milioni di metri cubi, con una prevalenza dell utilizzo potabile (63 milioni contro i 44 per irrigazione e i 10 circa per uso industriale). Per quanto riguarda l efficienza dei sistemi idropotabili, l attuale disponibilità reale all utenza media nel territorio è di233 l/g/abitante servito, mentre la disponibilità teorica (se tutta l acqua prodotta ed immessa in rete potesse essere consumata dall utente) è di 333 l/g/abitante servito. Questo significa che esiste un notevole margine di disponibilità recuperabile aumentando l affidabilità del sistema. La distribuzione non è però uniforme nel territorio. La domanda di disinquinamento attuale (fognatura e depurazione) rivolta al servizio idrico integrato nel territorio, è stata calcolata considerando per la parte civile il contributo di tutti i residenti in centri e nuclei, con l esclusione quindi degli abitanti in case sparse, e di tutti i fluttuanti; per la parte industriale, valutando la percentuale degli scarichi, sempre dopo pre-trattamento, allacciabili al servizio pubblico. Come si vede dalla tabella seguente, in termini di carico organico la domanda complessiva è di circa t/anno di BOD5: Origine civile Origine industriale domanda di disnquinamento attuale 87% degli abitanti (i residenti in centri e nuclei senza case sparse) e 100% fluttuanti Parte allacciata ed allacciabile al SII (dopo pretrattamento) CARICO (kg/anno) BOD5 - AZOTO FOSFORO

13 La simulazione di sviluppo demografico eseguita per la popolazione residente ha dato come risultato all anno 2030una popolazione residente di unità con un aumento di circa abitanti rispetto al L espansione delle aree residenziali (dati dal Sistema informativo della provincia di Ancona) e il conseguente aumento di immobili comunque non può essere correlato direttamente ad un aumento di popolazione: applicando un valore medio di densità abitativa compreso tra 80 e 90 ab/ha, si otterrebbe una previsione di aumento di popolazione nel territorio dell Ato compreso tra e abitanti, pari rispettivamente al 38 e 43% della popolazione attuale. L aumento della disponibilità in termini di strutture edilizie sembra invece poter essere più facilmente ricondotto alla necessità di far fronte alla frammentazione dei nuclei familiari e alla tendenza in atto ormai da alcuni anni di abbandonare le abitazioni ormai vetuste situate in alcuni centri storici minori per trovare alloggio in unità abitative nuove adeguate agli standard di vita dei nostri giorni. Le previsioni di espansione urbanistica rispondono inoltre alla volontà da parte delle Amministrazioni Comunali di sviluppare il proprio settore turistico, mettendo quindi a disposizione alloggi da utilizzare come seconda casa durante i periodi di ferie. Per la componente turistica (abitanti fluttuanti) si prevede cautelativamente un aumento nei trent anni di piano legato essenzialmente all aumento del grado di sfruttamento delle strutture: Fluttuanti al 2030 totale Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre In strutt. Alberghere ed extralberghere In 2 case Totali La consistenza della componente produttiva, invece, si è considerata inalterata per l intera durata del piano, perché non esistono criteri di previsione adottabili con un sufficiente grado di certezza. Dato poi che il ricambio tecnologico nel settore produttivo è normalmente molto frequente- sempre per esigenze di mercato- e che la tendenza generale di tali adeguamenti tecnologici è quella di operare un risparmio sempre più consistente di risorse, energetiche, idriche in ingresso e idriche in uscita, in particolare, appare quindi del tutto cautelativo, per i bilanci di Piano, mantenere immutata nel tempo l attuale consistenza produttiva e di conseguenza, la domanda di depurazione e la domanda idrica. La richiesta idrica da soddisfare per quanto riguarda l aspetto idropotabile, risulta, in termini di erogazione, di circa 36,4 milioni di metri cubi all anno 2030, inferiore al volume di acqua ora prodotto ed inferiore al volume massimo derivabile per le concessioni in essere. Questo significa che quantitativamente e globalmente nel territorio la disponibilità attuale è sufficiente, in termini complessivi, a coprire la domanda futura, ovviamente al netto delle perdite di rete. In termini di volume da produrre, adottando cautelativamente un grado di perdita del 25%, al 2030 saranno necessari 48,5 milioni di metri cubi, con un incremento complessivo 123

14 rispetto al volume attualmente prodotto inferiore al 2%. Va comunque sottolineato come il valore ad oggi del volume prodotto non sia un valore certo, in quanto il contributo di molte fonti di approvvigionamento non è misurato ma stimato. Il grafico seguente illustra l ipotesi di richiesta idrica complessiva (erogazione) al RICHIESTA IDRICA MENSILE ALL'ANNO 2030 PER USO IDROPOTABILE Volume da erogare (mc/mese) gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic In termini di domanda futura di disinquinamento, nel 2030 gli insediamenti civili e quelli industriali per la parte di servizi direttamente collegati/collegabili alle strutture pubbliche produrranno un carico per la depurazione di circa t di BOD5, con un volume annuo di acque reflue di circa 42 milioni di metri cubi (circa 29 per la componente urbana e circa 13 per la componente industriale). Origine civile Origine industriale domanda di disinquinamento al % dei residenti 100% dei fluttuanti Parte allacciata ed allacciabile al SII (dopo pretrattamento: a.e.) CARICO (kg/anno) BOD5 - AZOTO FOSFORO

15 Quadro numerico riassuntivo u.m. SITUAZIONE ATTUALE (2003) SITUAZIONE AL 2030 valori complessivi valori parziali valori complessivi valori parziali Demografia popolazione residente istat 2001 n popolazione fluttuante n censiti in strutture ufficiali n in seconde case (stima) n massima presenza in agosto n Agricoltura e zootecnia superficie irrigata ha capi allevati (99,8% di avicoli) n Industria addetti n unità locali n Abitanti equivalenti industriali totali n assimilabili a scarichi civili n industriali veri e propri n abitanti equivalenti industriali effettivi dopo pre-trattamento n allacciati n allacciabili n Concessioni di derivazione Numero complessivo n Portata massima derivabile (l/s) Domanda idrica Volume (idropotabile) prodotto mc/anno Volume (idropotabile) erogato mc/anno di cui per residenti di cui per fluttuanti Dotazione netta l/g/ab.res.servito di cui: per uso domestico l/g/ab.res.servito per uso produttivo l/g/ab.res.servito per altri usi l/g/ab.res.servito domanda idrica per uso agricolo e zootecnico (calcolo parametrico) mc/anno domanda idrica per uso industriale (calcolo parametrico) mc/anno di cui per uso idropotabile mc/anno portata erogata media annua l/s Portata erogata media nei mesi invernali l/s portata erogata media nel mese massimo consumo (agosto) l/s portata erogata media nel giorno di massimo consumo estivo l/s I

16 APPENDICE DATI PER LA SIMULAZIONE DI SVILUPPO DEMOGRAFICO I

17 Tab.1 - Popolazione residente al 1951, 1961, 1971, 1981, 1991, 2001 Codici Comuni residente 1951 residente 1961 residente 1971 residente 1981 residente 1991 residente 2001 Res. in famiglia 2001 (*) Agugliano Ancona Arcevia Barbara Belvedere Ostrense Camerano Camerata Picena Castelbellino Castel Colonna Castelfidardo Castelleone di Suasa Castelplanio Cerreto d'esi Chiaravalle Corinaldo Cupramontana Fabriano Falconara Marittima Filottrano Genga Jesi Loreto Maiolati Spontini Mergo Monsano Montecarotto Montemarciano Monterado Monte Roberto Monte San Vito Morro d'alba Numana Offagna Osimo Ostra Ostra Vetere Poggio San Marcello II

18 Tab.1 - Popolazione residente al 1951, 1961, 1971, 1981, 1991, 2001 Codici Comuni residente 1951 residente 1961 residente 1971 residente 1981 residente 1991 residente 2001 Res. in famiglia 2001 (*) Polverigi Ripe Rosora San Marcello San Paolo di Jesi Santa Maria Nuova Sassoferrato Senigallia Serra de' Conti Serra San Quirico Sirolo Staffolo Provincia Ancona Esanatoglia (MC) Matelica (MC) (*) utilizzati per le simulazioni (sempre fonte ISTAT 2001) III

19 Tab.2 - Popolazione residente: variazioni percentuali fra i censimenti Codici Comuni Var% 1961/51 Var% 1971/61 Var% 1981/71 Var% 1991/81 Var% 2001/ Agugliano -10,7-12,8 11,8 10,1 27, Ancona 17,2 9,3-3,0-4,9-1, Arcevia -22,1-28,7-9,1-8,5-10, Barbara -12,6-11,9 10,5 6,2-2, Belvedere Ostrense -10,6-21,5-3,8-1,9-3, Camerano 14,5 12,8 13,7 2,4-1, Camerata Picena -14,8-26,0-1,3 23,0 25, Castelbellino -2,0 5,2 27,8 29,5 14, Castel Colonna -16,7-24,7-11,7 11,0 1, Castelfidardo 21,9 4,7 14,8 7,1 1o,o Castelleone di Suasa -13,9-20,0 4,1 6,5 2, Castelplanio -9,8-6,1 3,4-1,1 4, Cerreto d'esi -8,6-11,9 20,0 3,7 17, Chiaravalle 20,4 23,3 12,3 3,7 1, Corinaldo -15,9-11,6 0,0-2,3-2, Cupramontana -12,3-10,6-0,1-3,3-3, Fabriano -2,2-0,4 5,3 0,0 3, Falconara Marittima 25,8 45,9 20,6 3,4-6, Filottrano -10,4-4,2 4,3 2,7 2, Genga -30,7-21,4-13,3-8,4-0, Jesi 7,9 13,8 1,9-1,9-2, Loreto 5,8 12,4 10,6 1,3 1, Maiolati Spontini -4,1 1,2 32,0 10,6 9, Mergo -14,9-15,4 0,6 3,6 7, Monsano -5,6-16,2 16,6 28,6 15, Montecarotto -16,7-20,4-3,9-9,1-1, Montemarciano -0,4-3,5 15,6 18,5 19, Monterado -5,1-17,9 10,0 4,0 6, Monte Roberto -7,5-24,9 19,1 11,2 12, Monte San Vito -6,8-13,4 3,8 9,0 29, Morro d'alba -10,7-22,2-6,9-3,3 4, Numana 3,3-0,6 8,0 4,9 18, Offagna -13,6-18,7 3,7 7,1 9, Osimo 1,7 3,1 9,3 7,0 4, Ostra -12,5-12,7 0,7-1,3 2, Ostra Vetere -15,2-10,6 1,3-0,3 0, Poggio San Marcello -22,3-32,8-21,2 1,4-4, Polverigi -13,0-26,6 9,0 15,4 21, Ripe -8,7-6,1 9,9 10,2 16,0 IV

20 Tab.2 - Popolazione residente: variazioni percentuali fra i censimenti Codici Comuni Var% 1961/51 Var% 1971/61 Var% 1981/71 Var% 1991/81 Var% 2001/ Rosora -12,0-13,7 8,2 4,4 7, San Marcello -15,6-29,2-4,2 6,1 4, San Paolo di Jesi -11,7-17,6-15,4-7,9 2, Santa Maria Nuova -1,1-12,4 1,2 2,4 6, Sassoferrato -33,7-17,3-1,4-2,7 3, Senigallia 8,6 7,8 5,4 2,5 0, Serra de' Conti -9,2-7,6 15,9 5,8 4, Serra San Quirico -16,5-19,6-10,8-4,2-3, Sirolo 2,7 1,7-3,0 3,9 6, Staffolo -17,1-15,0-8,3-3,3 2,2 Totale provincia 1,6 2,7 4,0 0,9 1, Esanatoglia (MC) -20,4-10,4 1,5-3,4 10, Matelica (MC) -3,9-2,3 23,7-0,2-0,3 V

21 Tab.3 - Popolazione residente, nuclei familiari e altro e 2001 anno 1991 anno 2001 Codici Comuni Residente % pop. < 10 anni % pop.> 75 anni Nuclei familiari Media % famiglie componentiunipersonali Residente Nuclei familiari Media Nuclei componenti unipersonali %unipersonali Addetti manif. add. / 100 ab Agugliano ,4 5, ,2 11, , , , Ancona ,3 8, ,7 20, , , , Arcevia ,0 12, ,9 19, , , , Barbara ,5 8, ,9 17, , , , Belvedere Ostrense ,4 10, ,1 14, , , , Camerano ,5 8, ,2 11, , , , Camerata Picena ,9 7, ,1 12, , , , Castelbellino ,3 6, ,0 13, , , , Castel Colonna 950 8,8 8, ,0 17, , ,7 87 9, Castelfidardo ,1 7, ,1 11, , , , Castelleone di Suasa ,3 8, ,0 11, , , , Castelplanio ,0 8, ,8 19, , , , Cerreto d'esi ,0 9, ,9 16, , , , Chiaravalle ,6 9, ,8 18, , , , Corinaldo ,8 9, ,0 16, , , , Cupramontana ,3 11, ,8 20, , , , Fabriano ,9 10, ,8 19, , , , Falconara Marittima ,9 7, ,8 17, , , , Filottrano ,1 7, ,3 11, , , , Genga ,2 13, ,5 27, , , , Jesi ,2 9, ,8 18, , , , Loreto ,5 8, ,1 16, , , , Maiolati Spontini ,9 7, ,0 14, , , , Mergo 875 9,2 11, ,0 16, , , , Monsano ,2 6, ,2 11, , , , Montecarotto ,8 10, ,0 17, , , ,1 VI

22 Tab.3 - Popolazione residente, nuclei familiari e altro e 2001 Codici Comuni Residente % pop. < 10 anni % pop.> 75 anni anno 1991 anno 2001 Nuclei familiari Media % famiglie componentiunipersonali Residente Nuclei familiari Media Nuclei componenti unipersonali %unipersonali Addetti manif. add. / 100 ab Montemarciano ,1 7, ,9 16, , , , Monterado ,8 8, ,9 15, , , , Monte Roberto ,9 7, ,0 17, , , , Monte San Vito ,3 8, ,9 13, , , , Morro d'alba ,7 11, ,9 17, , , , Numana ,8 8, ,6 28, , , , Offagna ,5 7, ,0 19, , ,7 26 1, Osimo ,7 7, ,1 13, , , , Ostra ,9 8, ,1 14, , , , Ostra Vetere ,0 8, ,2 14, , , , Poggio San Marcello 773 9,3 13, ,5 23, , ,5 35 4, Polverigi ,0 6, ,3 13, , , , Ripe ,1 7, ,9 15, , , , Rosora ,0 8, ,8 18, , , , San Marcello ,9 8, ,2 11, , , , San Paolo di Jesi 823 8,3 8, ,8 19, , , , Santa Maria Nuova ,1 8, ,2 12, , , , Sassoferrato ,0 12, ,7 22, , , , Senigallia ,6 9, ,8 18, , , , Serra de' Conti ,2 9, ,9 16, , , , Serra San Quirico ,4 11, ,8 18, , , , Sirolo ,9 9, ,7 22, , , , Staffolo ,3 10, ,8 19, , , ,1 Provincia Ancona , , , , Esanatoglia (MC) , , , Matelica (MC) , , ,5 VII

23 Tab.4 - Abitazioni, abitazioni non occupate, abitanti in case sparse ANNO 1991 ANNO 2001 Codici Comuni abitanti in case Residente sparse % Abitazioni Abitazioni non occupate % abitazioni non occupate su totale Residente Abitazioni Abitazioni non occupate % abitazioni non occupate su totale Var. abitazioni 1991/ Agugliano , , ,1 122, Ancona , , ,0 112, Arcevia , , ,0 83, Barbara , , ,6 100, Belvedere Ostrense , , ,8 97, Camerano , , ,8 103, Camerata Picena , , ,9 127, Castelbellino , , ,2 39, Castel Colonna , , ,7 335, Castelfidardo , , ,4 113, Castelleone di Suasa , , ,0 94, Castelplanio , , ,6 98, Cerreto d'esi , , ,9 107, Chiaravalle , , ,8 111, Corinaldo , , ,4 90, Cupramontana , , ,5 102, Fabriano , , ,9 103, Falconara Marittima , , ,6 101, Filottrano , , ,7 109, Genga , , ,3 90, Jesi , , ,5 103,6 VIII

24 Tab.4 - Abitazioni, abitazioni non occupate, abitanti in case sparse Codici Comuni abitanti in case Residente sparse ANNO 1991 ANNO 2001 % Abitazioni Abitazioni non occupate % abitazioni non occupate su totale Residente Abitazioni Abitazioni non occupate % abitazioni non occupate su totale Var. abitazioni 1991/ Loreto , , ,1 108, Maiolati Spontini , , ,2 115, Mergo , , ,1 123, Monsano , , ,4 116, Montecarotto , , ,0 115, Montemarciano , , ,5 58, Monterado , , ,4 168, Monte Roberto , , ,5 457, Monte San Vito , , ,2 38, Morro d'alba , , ,4 106, Numana , , ,7 103, Offagna , , ,2 132, Osimo , , ,8 112, Ostra , , ,2 97, Ostra Vetere , , ,6 99, Poggio San Marcello , , ,3 94, Polverigi , , ,0 116, Ripe , , ,0 92, Rosora , , ,8 114, San Marcello , , ,9 106, San Paolo di Jesi , , ,7 101, Santa Maria Nuova , , ,6 118, Sassoferrato , , ,3 96,0 IX

25 Tab.4 - Abitazioni, abitazioni non occupate, abitanti in case sparse Codici Comuni abitanti in case Residente sparse ANNO 1991 ANNO 2001 % Abitazioni Abitazioni non occupate % abitazioni non occupate su totale Residente Abitazioni Abitazioni non occupate % abitazioni non occupate su totale Var. abitazioni 1991/ Senigallia , , ,2 110, Serra de' Conti , , ,4 105, Serra San Quirico , , ,8 107, Sirolo , , ,6 113, Staffolo , , ,0 87,8 Provincia Ancona , , ,0 107, Esanatoglia (MC) , Matelica (MC) ,0 X

26 Tab.5 - Popolazione residente nei sistemi locali del lavoro della provincia di Ancona residente residente residente residente residente residente Codici Comuni Serra de' Conti Senigallia Sassoferrato Ostra Osimo Jesi Fabriano Ancona Totale var. % var. % var. % var. % var. % 301 Serra de' Conti -18,7-22,8-2,0-2,4-3,4 300 Senigallia 2,5 3,5 4,6 2,6 0,9 299 Sassoferrato -33,0-18,4-4,4-4,0 2,6 298 Ostra -12,9-14,0 0,0-1,1 0,4 297 Osimo 3,8 2,2 9,4 5,7 5,5 296 Jesi -2,5-0,4 3,2 1,2 1,3 295 Fabriano -4,2-2,0 9,8 0,0 3,9 294 Ancona 14,6 11,7 2,9-0,8 0,7 Totale 1,3 2,4 4,2 0,8 1,7 XI

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