Un nuovo amico a scuola
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- Domenico Benvenuto Marra
- 8 anni fa
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1 ( Un nuovo amico a scuola a cura di AST Farm Unendo la sua esperienza ventennale di educatrice cinofila con la professione di insegnante in una scuola d infanzia, Marina Voltan ha messo a punto per il settore pubblica istruzione del comune di Venezia un progetto che prevede l inserimento del cane nell ambiente scolastico al fine di creare un nuovo tipo di relazione con il bambino. Una bellissima iniziativa che vede protagoniste due razze molto discusse, american pit bull terrier e american staffordshire terrier. Torniamo a parlare di Marina Voltan, dopo averla conosciuta come addestratrice ed educatrice cinofila e, con questo scritto, andiamo a scoprirla anche nelle vesti di insegnante di scuola dell infanzia. Mettendo a frutto la sua ventennale esperienza come istruttore cinofilo ed insegnate di scuola, Marina ha elaborato per il settore pubblica istruzione del comune di Venezia un progetto che prevede l inserimento del cane nell ambiente scolastico al fine di creare un nuovo tipo di relazione con il bambino (la relazione con il cane per l appunto) stimolando curiosità e rendendo possibile contatti e comunicazioni non convenzionali in cui il bambino acquisisce consapevolezza e responsabilità fino all obbiettivo di prendersi cura del cane. Vediamo ora, nel particolare, in che cosa consiste il progetto Un Amico Diverso A Scuola : Soggetti interessati: - bambini diversamente abili, per i quali viene elaborato un piano di lavoro personalizzato, - tutti i bambini normodotati, - insegnante psicopedagogista, - insegnante di ruolo, - unità cinofile composte da conduttore e cane. Obiettivi: - educazione al rapporto con il cane, 52 canidapresa
2 - fornire un compagno diverso dall usuale, - stimolare l attenzione, - stabilire un contatto visivo e tattile, - creare interazione dal punto di vista comunicativo ed emozionale, - favorire il rilassamento, - controllare le pulsioni, - aumento dell autostima, - diminuire lo stress ed il senso di inadeguatezza nel confronto con gli altri. Attività: - tre incontri di conoscenza dei cani da parte di tutti i bambini della scuola, - presentazione del progetto ai genitori con l ausilio di documentazione fotografica, - distribuzione ad ogni bambino di un libro da colorare intitolato Consigli a quattro zampe per diventare amici, distribuito dal Ministero della Salute, - il piano di lavoro personalizzato suddiviso in tre fasi: - prima fase composta da tre incontri che saranno finalizzati all accettazione, all approccio, ai primi contatti ed alla conoscenza da parte dei bambini del nuovo amico, - seconda fase di tre incontri successivi in cui il bambino intratterrà una relazione con il cane, durante la quale inizierà ad interagire attivamente con il suo nuovo amico, - terza fase in cui il bambino porterà il suo nuovo amico in classe per conoscere il gruppo di classe facendo partecipare attivamente tutti i suoi compagni ad un gioco. In questa fase il bambino diversamente abile sarà al centro dell attenzione del gruppo sentendosi responsabilizzato e importante. - al termine del percorso tutti i bambini assisteranno ad una dimostrazione cinofila con l intento di far capire loro che anche il cane va a scuola per imparare, - come chiusura del progetto verrà organizzata una ulteriore dimostrazione cinofila in occasio- canidapresa 53
3 ne della mostra dei lavori di fine anno della scuola. Metodologia: -il progetto fonda le sue basi sul metodo della Pet Therapy che svolta nella scuola prende il nome di E.A.A. (Educazione Assistita da Animali) e sull educazione cinofila applicata alla nuova psicologia canina. Tutto ha inizio durante un collegio docenti dove Marina spiega ai colleghi come i cani, accompagnati ed assistiti da preparati conduttori possono operare nel sociale con eccellenti risultati. Successivi a questo primo collegio ne sono seguiti altri per approfondire le tematiche in questione e rispondere alle tante domande poste da colleghi, dirigenti scolastici e genitori; alla fine, la competenza di Marina convince tutti ed il progetto viene ufficialmente approvato (uno dei pochissimi in Italia) e muove i primi passi. Il primo obbiettivo spiega Marina Voltan - era quello di instaurare un rappoprto cane-bambino e gettare le basi per un educazione cinofila. E nata cosi l'idea di organizzare un progetto dedicato all'insegnamento delle basi che regolano la relazione bambino-cane. E proprio l incapacità di instaurare un rapporto corretto con il cane che da origine ai numerosi incidenti in cui sono spesso vittime i bambini; bisogna quindi migliorare la loro conoscenza dell'animale, del suo comportamento e della sua comunicazione; bisogna valorizzare la relazione bambino-animale, insegnando agli stessi il giusto approccio, facendo loro imparare l'interpretazione dei segnali inviati, le metodiche di relazione, le precauzioni da seguire e offrire dei percorsi educativi per conoscere gli animali con cui ci si deve relazionare. Il bambino deve imparare come si gestisce un animale domenstico, come accudirlo, alimentarlo, rispondere ai suoi bisogni e preservare la sua salute; oltre a ciò il bambino 54 canidapresa
4 deve essere educato a rispettare gli animali tutti e l'ambiente che lo circonda. E' stato constatato che la relazione tra uomo e animale, a qualunque età, induce e alimenta sicurezza e fiducia in sè stessi. Attraverso questo rapporto anche i bambini in difficoltà, si sentiranno valorizzati, sviluppando un maggiore autocontrollo. Il cane aiuta gli adulti (psicologo, terapeuta, insegnante) a scoprire le problematiche del bambino ma anche le sue capacità; può anche essere usato per stimolare le capacità fisiche, scoprire le capacità nascoste o poco manifeste, aiutare il bambino con disturbi comportamentali, arricchire le conoscenze sullo sviluppo del bambino stesso. Gli animali inseriti nella scuola prosegue Marina Voltan- possono essere d'ausilio per risolvere molte problematiche, possono migliorare le capacità espressive di bambini con scarsa comunicatività, stimolare e aiutare i bambini autistici, i bambini diversamente abili o svantaggiati perchè cresciuti in situazioni socio-economiche problematiche o semplicemente bambini che stanno attraver- canidapresa 55
5 sando un momento di instabilità famigliare. E' risaputo che nei bambini con particolari problematiche il contatto con il cane può aiutare a soddisfare alcuni bisogni di tipo affettivo, di sicurezza, di relazione e anche il recupero di alcune abilità che questi possono aver perduto. Venendo a conoscenza dei segnali che manda il cane, il bambino imparerà a rapportarsi con esso, si è quindi cercato di finalizzare il divertimento proprio del rapporto cane-bambino, all'apprendimento dei principi basilari della cultura cinofila a tutto tondo. Il progetto è stato illiustrato ai genitori attraverso il P.O.F. (Piano di Offerta Formativa) con l'ausilio di filmati e diapositive. Era evidente che quando si parlava di animali, l'interesse dei bambini era alto, i discorsi di quest'ultimi raggiungevano toni appassionati e pieni di emozioni; soprattutto questo, ci ha fatto prendere la decisione di portare i cani a scuola. Nella scuola dell'infanzia la presenza del cane aiuterà il bambino a formarsi a livello sociale, scoprendo, attraverso il contatto con l'animale, di essere capace di prendersi cura di qualcuno, di comunicare, di affezionarsi, di avere rispetto degli altri e di acquisire senso di responsabilità. Nel nostro progetto, il cane agisce come soggetto attivo, tra lui ed il bambino avviene uno scambio 56 canidapresa
6 reciproco di emozioni e di stimoli che causano cambiamenti ed effetti positivi per entrambi. Il cane costituisce uno stimolo nuovo alla curiosità del bambino rendendo possibile il contatto e una comunicazione NON CONVENZIONALE. La comunicazione tra cane e bambino non fa ricorso al linguaggio e, nelle sue varie forme, sortisce un effetto calmante, stimolando l'autocontrollo e favorendo il rilassamento. Andremo così a soddisfare il bisogno del bambino di una relazione interpersonale e affettiva creando la condizione base per un buon equilibrio psico-fisico. I cani, inoltre, saranno buoni compagni di divertimento, partecipando ai giochi di gruppo nello spazio ricreativo della scuola sempre e comunque sotto il controllo dei rispettivi conduttori e la supervisione dell'istruttore cinofilo e degli insegnanti. E' stato spiegato ai bambini conclude Marina Voltan - che non tutti i cani sono come quelli che hanno partecipato al progetto, cercando di far arrivare un importante messaggio: i cani sono lo specchio dei proprietari, non conta la razza nè la taglia, ma l'educazione che hanno ricevuto." Qual è metodo che ha/avete usato per addestrare i cani utilizzati in questo progetto? Il metodo da noi utilizzato è il metodo naturale, si tratta di sfruttare ciò che il cane sa fare in modo naturale, posizioni, posture, atteggiamenti che mette in pratica nel momento da noi desiderato. canidapresa 57
7 Non vengono usate coercizioni di nessun tipo per nessun motivo ma solo il rinforzo positivo (bocconcino e gioco) all'azione che noi abbiamo chiesto al cane di eseguire. Chi ha collaborato a questo progetto? L'insegnante psicopedagogista, gli insegnanti di ruolo, l'istruttore cinofilo, le unità cinofile (conduttori e cani) ed i veterinari che hanno attestato il perfetto stato di salute dei cani utilizzati. Com'è stato accolto il progetto dai genitori? Il progetto è stato inserito nel P.O.F. e presentato ai genitori durante l'assemblea generale di inizio dell'anno scolastico. Relatori sono stati la sottoscritta e l'insegnante psicopedagogista. Abbiamo spiegato gli obiettivi attraverso una relazione, numerose foto e qualche video. Il progetto è stato oggetto di un interessante dibattito, conclusosi con i complimenti da parte di tutta l'assemblea per la preparazione e l'iniziativa che va ad istruire i bambini su come rapportarsi, relazionare e rispettare l'animale, in questo caso il nuovo amico diverso: il cane. Come hanno reagito i bambini? Sono molto contenti di relazionarsi con il nuovo 58 canidapresa
8 amico e fanno un sacco di domande su come vive il cane, cosa mangia, se va anche lui a scuola, ecc. insomma si sono talmente affezionati che nel calendario di classe hanno segnato l'evento (l'arrivo dei cani a scuola ogni lunedi). Da dove è scaturita la scelta di utilizzare american staffordshire terrier e american pit bull terrier? (razze per le quali Marina ha un debole particolare, essendo le razze che lei personalmente possiede e utilizza nel lavoro. n.d.a.) Volevamo dimostrare che non ci sono razze pericolose, se un cane è educato e socializzato può essere utile all'uomo anche se si tratta di un pit bull o di un amstaf. I cani sono lo specchio dei proprietari, non conta la razza nè la taglia, ma l'educazione che hanno ricevuto. Ha da poco fondato, assieme ad altri appassionati cinofili, l'associazione "I Guardiani dell'arca", quali sono gli scopi che vi prefiggete? La nostra associazione e centro cinofilo opera nell'intento di addestrare e preparare i cani per utilizzi nel sociale come la Pet Therapy e la formazione di unità cinofile per il soccorso in acqua autorizzate dalla Protezione Civile (Marina Voltan ha un esperienza ventennale come addestratore riconosciuto E.N.C.I. ed è stata la prima a portare un amstaff/pitbull, razza geneticamente non predisposta, al brevetto di salvataggio in acqua). Il cane considera la sua mansione come un lavoro o come un gioco? Il cane non ha la capacità di fare una distinzione tra gioco e lavoro, questo lo fa l'uomo perchè possiede la ragione. Per il cane tutte le attività che andremo a proporgli, che sia ricerca in superficie o ricerca su macerie, salvataggio in acqua o pet therapy, tutto ciò verrà considerato come un gioco e lo farà per compiacere il conduttore. Premiando il cane alla fine delle attività-lavoro si creerà un binomio indissolubile per poter lavorare nel sociale. AST Farm canidapresa 59
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