Mariagrazia Santagati Bergamo, 18/11/15

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1 Mariagrazia Santagati Bergamo, 18/11/15

2 Indice Abbandono scolastico e disagio fra i minori stranieri Caratteristiche del fenomeno Tra famiglia, scuola e lavoro Cause e interpretazioni della dispersione Per il raccordo fra famiglia-scuola-lavoro Sfide e indicazioni 2

3 Gli stranieri, minori svantaggiati? Esperienza migratoria Vissuta in prima persona differente a seconda dell età e delle fasi di vita cruciali: momento dell arrivo nel Paese d accoglienza e dell inserimento scolastico Sperimentata dai genitori Esperienza familiare Risorse economiche limitate Risorse culturali, se presenti, con basso valore d uso Capitale sociale ridotto / etnico 3

4 L esperienza scolastica Minori stranieri più esposti sul fronte della dispersione scolastica Tutto ciò che altera, rallenta, interrompe il normale percorso scolastico formativo Chi si perde in forma stabile o temporanea Bocciature, ripetenze, abbandoni: discontinuità e irregolarità nei percorsi rispetto a linearità e regolarità rispetto a ordinamenti e curricoli 4

5 Dalla diversità DIVERSITÁ, caratteristica qualitativa che descrive un attributo del soggetto luogo di nascita, origine della famiglia aspetto di natura ambivalente con implicazioni negative e positive DIFFERENZA, caratteristica di natura quantitativa misurabile attraverso un confronto/classifica es. differenza di reddito, titolo di studio, ecc. 5

6 alla disuguaglianza Si fonda su diversità e differenze valutate positivamente o negativamente, a cui vengono attribuiti vantaggi e svantaggi Disparità in ingresso nell accesso a risorse (materiali, simboliche, di potere) Disparità in uscita dai percorsi formativi (durata studi, performance, titoli di studio conseguiti) Disparità di trattamento in base a valutazione sociale negativa di una diversità, caratteristica di soggetti/gruppi 6

7 Indicatori di dispersione Tassi di scolarizzazione / evasione obbligo Ritardo scolastico Ripetenze Abbandono prima di qualifica/diploma Assenza dall istruzione, dalla formazione e dal lavoro ATTAINMENT durata percorso / anni di studio 7

8 Punti critici per i minori stranieri Ritardo scolastico = frequenza di classi inferiori all età Non solo legato all insuccesso scolastico, ma costruito in ingresso dalle scuole per l inserimento dei neoarrivati 2012/13 Italiani Stranieri Diff. Ita-str Primaria 2,0 16,3-14,3 Sec. I grado 8,0 44,1-36,1 Sec. II grado 23,9 67,1-43,2 Tot 11,6 38,2-26,6 8

9 Tasso di scolarità Rapporto fra n. iscritti (moltiplicati per 100) e popolazione di età corrispondente all ordine scolastico frequentato (3-5; 6-10; 11-13; anni) - Dati scarsamente attendibili Assenza di dati anche sulla scolarizzazione dei MSNA ( al ) Pareri rilasciati per la conversione dei permessi di soggiorno dei MSNA alla maggiore etàsulla base dei percorsi di integrazione (legge 129/2011) 9

10 Il tasso di promozione Alunni promossi per 100 scrutinati 2012/13 Italiani Stranieri Diff. Ita-str Primaria 99,8 97,9-1,9 Sec. I grado 97 90,9-6,1 Sec. II grado 89,2 78,4-10,8 Indicatore di integrazione: capacità di adattamento dell alunno / grado e tipo di attivazione delle istituzioni scolastiche Miglioramento nel tempo, divario permane nelle sec. di II grado Molteplici fattori di riuscita: caratteristiche personali e familiari (genere, status socio-economico, capitale culturale, ecc.), tipo di istruzione secondaria frequentata, utenza degli istituti, contenuti e gli stili didattici utilizzati, ecc. 10

11 Gli Early School Leaver Definizione europea (Eurostat) Early school leaver (ESL) Early leaver from education and training % di popolazione tra i 18 e i 24 anni Senza un titolo di istruzione superiore oppure senza una qualifica professionale Non coinvolta in percorsi scolastici o formativi Nel 2013, in Italia gli Esl sono il 14,8% fra i nativi e il 34,4% fra gli stranieri 11

12 L uscita precoce dai sistemi formativi (Eurostat, 2013) 12

13 Giovani né in istruzione, formazione, lavoro Tasso di Neet anni (2013) Fonte: Italia Lavoro,

14 Differenze fra i Neet Fonte: Italia Lavoro,

15 Altri indicatori di disagio scolastico Minori competenze di base in lettura, matematica, scienze Ostacoli nell accesso ai licei e all università Canalizzazione nell istruzione e formazione professionale ACHIEVEMENT focus su competenze, su quanto si è imparato e maturato nel percorso formativo 15

16 L insufficienza delle competenze di base (Pisa Ocse 2012) ITALIA Lowachievers stranieri in matematica (43,6%), lettura (41,2%), scienze (37,6%) In lettura la quota di Lowachievers fra i nati all estero supera di 23 pt percentuali circa quella dei nativi In matematica e in scienze questa distanza si accorcia (20 pt) EUROPA Scarse competenze in Lettura: nativi 16,2%, nati all estero 30,6% in Matematica: 20,4% fra i nativi, 36,3% fra i nati all estero in Scienze: nativi 15,0%, nati all estero 29,8% 16

17 Low Achievers Lettura (Pisa OCSE 2012) 17

18 Canalizzazione formativa Distribuzione alunni italiani e non per tipo di istituto di istruzione secondaria di secondo grado. 2012/13 - Segregazione e/o opportunità formativa e professionale? 18

19 Il ruolo della famiglia La migrazione come evento familiare significativo attorno a cui si ridefiniscono scelte e percorsi dei minori fra il vissuto nel paese d origine e i processi di inserimento nella società di accoglienza Tra solidarietà e conflitto 19

20 Famiglie fragili? Scarse risorse economiche e culturali Isolamento e/o chiusura etnica Difficoltà nella gestione delle dinamiche familiari all interno dell esperienza migratoria (ad es. nel ricongiungimento) Fallimento del progetto/sogno migratorio Frustrazione delle aspettative 20

21 La famiglia immigrata 21

22 Problemi degli stranieri nella transizione scuolalavoro Lavoro irregolare, maggior rischio di sfruttamento Inserimento solo in lavori per immigrati Vittime di pregiudizi, stereotipi, pregiudizi Scarse informazioni sul mercato del lavoro Livello basso di formazione Aspettative alte rispetto alle possibilità Scarsa conoscenza delle competenze e degli atteggiamenti richiesti dal mondo del lavoro Riferimenti culturali e religiosi che limitano le opportunità 22

23 Inserimento lavorativo Disoccupazione giovanile / significativo tasso di partecipazione al lavoro Professioni più stabili Confinamento in professioni a minor qualificazione e reddito Scollamento fra lavoro svolto e lavoro desiderato Sotto-inquadramento (non corrispondenza tra formazione e mansione) Formazione al lavoro: tra tutela e promozione 23

24 Questioni di genere Accesso e scelte formative Investimento maggiore in istruzione delle femmine (fra emancipazione e controllo familiare) Alcune cittadinanze a rischio di gender gap nell accesso delle figlie all istruzione Stereotipi di genere e scelte professionali - Ragazze: prevalgono professioni di cura e servizi alla persona - Ragazzi: settori industria e artigianato (elettrici/elettronici, meccanico/metallurgici, edili) - Settore alberghiero e di gestione aziendale: equilibrio fra i sessi 24

25 Strategie 1. Investire su percorsi scolastici lunghi per accedere a occupazioni migliori per reddito e prestigio 2. Lavorare anche durante gli studi per aumentare le entrate della famiglia 3. Formazione e lavoro, esperienze intrecciate e sovrapposte per i migranti Il lavoro non è tipico solo delle fasce più deboli, come via di fuga dall insuccesso scolastico, ma ha funzione espressiva e sperimentazione di sé L esperienza lavorativa in sé non incide sulla propensione ad abbandonare gli studi, ma funziona di rinforzo allo studio e serve per una precoce socializzazione lavorativa 25

26 Minori stranieri e disagio Disadattamento nei processi di ricongiungimento Esperienza scolastica come fonte di disagio e insoddisfazione Problemi nell apprendimento Problemi di identità (invisibilità, marginalità, rifiuto, chiusura, ecc.) Climi scolastici difficili e problemi relazionali (dall isolamento alla violenza) Malessere 26

27 Forme di disagio Disagio grave e mancata integrazione Soggetti con status basso, difficoltà relazionali, tensioni interetniche, scarsa presenza della famiglia, disagio scolastico, bassa progettualità, gravi difficoltàscolastiche, scarse competenze linguistiche (Santagati, Colombo, 2014) Disagio POSIZIONALE Legato all insuccesso e alla scarsità di risorse sociali, più diffuso nei percorsi formativi deboli e nei gruppi nazionali più stigmatizzati e che mostrano aspettative familiari meno elevate Disagio PROSPETTICO Legato alla necessità del riscatto e all incertezza del futuro, in cui lo stress del doppio carico (famiglia e scuola, scuola e lavoro, tradizione e modernità, ecc.) può produrre ansie da prestazione e disimpegno Disagio ESPOSITIVO Legato al bilancio critico tra aspirazioni, investimenti e risultati tangibili (diffuso nei percorsi formativi impegnativi) che connota la gioventù immigrata più determinata e sicura del proprio avvenire, esposta a rischi di conflitto con i genitori, disorientamento per eccesso di opzionalità, agire impulsivo (Colombo, 2009) 27

28 Cause dell abbandono scolastico Il caso degli studenti stranieri 28

29 Spiegazioni classiche. I fattori familiari Ristrettezze economiche Debolezza capitale scolastico dei genitori Famiglie fragili e multiproblematiche Capitale sociale etnico non utile nei percorsi formativi Scarsa conoscenza del sistema educativo/scarse competenze linguistiche Eccessive aspettative e attese, rischi di fallimento del progetto migratorio 29

30 L effetto scuola Sistema scolastico inclusivo ma diseguale Problemi e rischi di esclusione degli alunni svantaggiati Transizione problematica fra sistemi scolastici Centralità della lingua ufficiale Debolezza nel sistema dell orientamento Difficoltà nel rispondere ai bisogni dei diversi target di allievi (1 e 2G, neo arrivati, MSNA, ecc.) Riduzione progressiva dei fondi a disposizione Formazione insegnanti non obbligatoria (L2) (Mipex, 2015) 30

31 La dispersione nei percorsi degli stranieri Effetto inevitabile della migrazione Difficoltà derivanti dai percorsi «non standard» e da sistemi educativi essenzialmente «monolingue» Abbandono degli immigrati come frattura biografica e scolastica in un vissuto con molteplici transizioni e in percorsi scolastici caratterizzati da molti tentativi ed errori Ritardi e ripetenze non sempre vissuti come eventi negativi 31

32 Un processo reversibile? Verso una visione più ampia di successo formativo Non solo anni di studio Non abbandono definitivo e possibilità di rientro in formazione Superamento di problemi scolastici Ri-orientamento in corsi di studio più adatti 32

33 In conclusione 33

34 Linee di intervento più diffuse Recupero apprendimenti e competenze di base (italiano L2) Integrazione nel sistema di servizi (sportelli informativi, prima accoglienza, orientamento, accompagnamento al lavoro) Attività con metodologie ludico-espressive per facilitazione apprendimento e maturazione personale/relazionale Accompagnamento individuale di allievi anche in esperienze di tirocinio e stage Progetti di coinvolgimento delle famiglie 34

35 1. Punti su cui intervenire: accesso e orientamento Alcune indicazioni 1.Considerare «normali» le discontinuità nei percorsi formativi e biografici, al di là della migrazione 2.Non sotto-valutare, né sopravvalutare capacità e attitudini degli allievi stranieri, decostruendo pregiudizi e stereotipi che intervengono nell orientamento in ingresso e in itinere 3.Valorizzare le risorse culturali della famiglia nell ambito dei percorsi formativi (conoscenze linguistico-culturali, conoscenze tacite, ecc.) 35

36 2. Successo formativo, un obiettivo per tutti 1. Non scoraggiare la fiducia nell istruzione/formazione dei giovani stranieri 2. Evidenziare esempi e traiettorie di successo 3. Riconoscere il ruolo strategico della famiglia nella costruzione del successo formativo (indicatore di riuscita nel progetto migratorio) 4. Promuovere una formazione basata sulla circolarità teoria-pratica, alternanza scuola-lavoro 5. Facilitare lo sviluppo di climi relazionali positivi 36

37 3. grazie alle reti territoriali 1. Accompagnare gli studenti stranieri nelle transizioni (dall entrata all uscita dalla formazione), in una collaborazione fra istituzioni formative e altri enti territoriali 2. Costruire reti di sostegno anche nei contesti educativi informali 3. Sviluppare l educazione alla legalità e alla cittadinanza, sostendo la transizione alla vita adulta e al lavoro, promuovendo responsabilità, partecipazione, riconoscimento 4. Rilanciare la formazione come strada privilegiata di miglioramento personale e mobilità sociale/professionale 37

38 Grazie per l attenzione! mariagrazia.santagati@unicatt.it Pagina docente con profilo e pubblicazioni 38

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