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1 1 Corso di Formazione per Maestro Nazionale 2011 Tesi L evoluzione delle abilità tecniche Autore: Federico Aroni Istituto Superiore di Formazione Roberto Lombardi anno accademico 2011 Tirrenia, 09/09/2011 INDICE

2 INTRODUZIONE 1 CAPITOLO I DIDATTICA E BIOMECCANICA DEL SERVIZIO 2 CAPITOLO II DIDATTICA E BIOMECCANICA DEL DIRITTO 13 CAPITOLO III DIDATTICA E BIOMECCANICA DEL ROVESCIO 26 CAPITOLO IV LA RISPOSTA AL SERVIZIO 45 CAPITOLO V IL GIOCO DI GAMBE 50 CAPITOLO VI LE ROTAZIONI 59 CAPITOLO VII TATTICA E STRATEGIA 66 CONCLUSIONI 73

3 INTRODUZIONE Questa tesi è la trascrizione delle registrazioni delle lezioni dei moduli tecnici del Corso di formazione per Maestro Nazionale, che si sono svolte da Aprile a Giugno del 2011, presso il Centro Tecnico Federale di Tirrenia. Nei primi tre capitoli vengono analizzati il servizio, il diritto ed il rovescio, ponendo particolarmente l attenzione sulle leggi generali della biomeccanica, applicate a queste abilità tecniche, condizione fondamentale per poter riuscire a sviluppare sempre più energia, prerogativa principale del tennis moderno. Vengono analizzate tutte le fasi dello sviluppo di queste abilità, prendendo come punto di riferimento il modello di prestazione, cioè osservando l esecuzione dei vari colpi dei giocatori di vertice, cercando di cogliere le analogie e le diversità tra loro, paragonandoli ai giocatori del passato, per capire come queste abilità si sono evolute nel corso del tempo. Il quarto capitolo è dedicato alla risposta al servizio, che, per l importanza che riveste nel tennis moderno, viene considerata un abilità a sé stante. Il quinto capitolo è dedicato al gioco di gambe. Vengono analizzati i vari tipi di spostamento, differenti rispetto alle situazioni tattiche ed alle superfici di gioco e la didattica per migliorare questa abilità. Il sesto capitolo è dedicato alle rotazioni, cioè ai vari tipi di effetti che si possono imprimere alla palla, alle varie metodologie utili per generare la giusta complessità di palla. Nel settimo capitolo vengono presi in considerazione tutti gli aspetti riguardanti la tattica e la strategia del tennis. In ogni intervento, nonostante si focalizzi l attenzione sul modello di prestazione del tennis moderno, non viene assolutamente tralasciato l aspetto didattico, che riguarda le prime fasi dell avviamento di un bambino, che inizia a giocare a tennis. La conoscenza del tennis del passato fornisce diversi punti didattici utili per l impostazione iniziale. Ho tentato in questo mio lavoro di cercare di dare un impronta discorsiva dei vari argomenti trattati, a volte sintetizzando alcuni concetti e tralasciando volontariamente gli interventi durante le lezioni, che per quanto interessanti e oggetto di discussione, rischiavano di distogliere l attenzione dagli aspetti centrali. 1

4 CAPITOLO I Didattica e biomeccanica del servizio ( Simone Sbardellati ) Quando si parla di tecnica si parla di aspetti che riguardano specificatamente uno sport. Allora se io parlo di impugnatura, parlo di semi-western di diritto, nella pallavolo la semi-western di diritto non esiste; nel baseball la western di rovescio non esiste: quindi sto parlando di aspetti che sono specifici dello sport. Quindi se parlo di stance se parlo di impugnature se parlo dello specifico movimento in avanti sono elementi che sono specifici dello sport. Quando invece si parla di biomeccanica si parla di leggi generali che appunto trovano la loro applicazione in qualunque disciplina sportiva perché se io parlo di equilibrio, le leggi che sottendono l equilibrio non è che sono diverse rispetto al tennis, al volley o lo sci, perché l equilibrio è determinato da una serie di elementi che sono quelli che conosciamo bene. Se si parla di energia elastica, come funzionano i muscoli, quale è la loro possibilità di allungarsi e di accorciarsi, questo riguarda qualunque tipo di sport. In ogni analisi noi dobbiamo tenere distinti questi due elementi, quello tecnico e quello biomeccanico e poi vedere che in realtà essi interagiscono molto perché in ogni azione meccanica ci sono anche degli aspetti tecnici. Quindi in alcuni momenti parleremo di aspetti specifici tecnici del servizio, e in altri momenti parleremo di aspetti biomeccanici legati a questa abilità. Quando ci troviamo a fare un analisi del servizio nel tennis siamo di fronte a un analisi differente rispetto a quella che riguarda altri colpi, perché le indagini biomeccaniche più attendibili e più approfondite che sono state applicate al tennis in realtà riguardano proprio il servizio, il colpo sul quale gli studiosi si sono soffermati maggiormente, perché trattandosi di un abilità chiusa e quindi non soffrendo di quell aspetto situazionale che invece caratterizza tutti gli altri colpi, è più facile andare a fare delle indagini maggiormente accurate. Quindi le energie e gli sforzi degli studiosi di tennis 2

5 sia da un punto di vista tecnico che biomeccanico si sono concentrati proprio sul servizio. Anche il nostro consulente a Bruxelles quando fa presentazioni tende a concentrarsi sul servizio e non sugli altri colpi, poiché essendo lui uno scienziato, cioè uno studioso, tende a quantificare i risultati di un movimento e questo è applicabile maggiormente ad un servizio. Dire in un diritto che il 27,2 % dell energia è dato da, o il 15,8% è dato da, bisogna sempre poi parlare di quale diritto, quale situazione, quale punto del campo, quale obiettivo tattico aveva quel diritto. Col servizio è diverso. Se io ho l obiettivo di raggiungere la massima velocità di 240 km orari posso anche quantificare analizzando il movimento quali sono le parti deputate alla produzione totale dell energia, con un margine di errore inferiore agli altri colpi nel contesto situazionale che verranno gestiti in maniera differente dall atleta durante lo sviluppo dello scambio. Anche perché nei colpi a rimbalzo (oggi si parla tanto di power tennis) ci sono tante situazioni in cui lo scopo principale del colpo è uno scopo di controllo. Quindi va da sé che tutto quello che abbiamo detto per tentare di ottimizzare l energia del colpo, magari viene meno quando l obiettivo non è la potenza ma il controllo, sfruttando l energia della palla in arrivo ma evitando di utilizzare tutta una serie di segmenti che concorrono a incrementare un energia di palla. L obiettivo quando si compie un servizio è che esso sia in linea, dal punto di vista tecnico e biomeccanico, con un modello di prestazione. Nel diritto e nel rovescio ci sono delle soluzioni tecniche che sono abbastanza particolari: ci sono due grandi strategie per produrre potenza. Nel servizio c è maggiore rigidità, abbiamo alcuni elementi che possiamo definire flessibili, ma poi c è un punto di raccordo attorno al quale convergono le esecuzioni abili. O si batte così o si batte così, non c è un ampia gamma di modalità differenti per raggiungere lo stesso risultato di potenza e prestazione. Per questo il servizio va conosciuto a fondo, dobbiamo sapere bene quale è la meccanica del colpo e al di là dei numeri, quello che è importante capire è che il colpo è molto collegato nelle sue parti, per cui dobbiamo capire qual è il ruolo di un azione rispetto a un altra, cosa determina quella parte meccanica nello sviluppo del movimento, più che dire nel servizio la spalla conta il 30% il tronco conta il 25%, 3

6 la flessione della mano sul polso conta il 18%. Questo interessa solo marginalmente. Ciò che è cruciale è che se non si verificano alcune condizioni il colpo non può avere la riuscita sperata. Queste condizioni sono legate alla posizione di caricamento, al lancio di palla, alla spinta degli arti inferiori. Per avere alte percentuali di apporto di energia delle singole parti del colpo, la meccanica esecutiva deve essere ottimale, altrimenti il rendimento cala perché il movimento è un abilità discreta ed è molto collegato nelle diverse fasi. Quando si parla di studi biomeccanici si parla dell unico studio quantitativo che è stato fatto, mentre tutte le altre indagini, quelle fatte da noi con una videocamera, quelle che facciamo con dei software anche abbastanza evoluti, sono semplicemente delle indagini di tipo qualitativo più accurate di quelle che potremmo fare a occhio. Quando si parla di risultati quantitativi si parla di indagini avvenute in un laboratorio di biomeccanica utilizzando una serie di videocamere con una tecnologia ad infrarossi, markers e software. Tutte le altre indagini, in campo, in palestra, per quanto accurate possano essere sono pur sempre indagini qualitative, dove numeri angoli ed indici della struttura dinamica e cinematica del movimento portano a risultati che non sono del tutto attendibili. Gli studi biomeccanici sono rari sui colpi del tennis e risalgono agli ultimi tempi e sono di carattere universitario. È difficile che un tennista vada a farsi fare un indagine biomeccanica su un colpo. Per i colpi situazionali bisognerebbe ricreare in laboratorio la situazionalità del colpo e sono molto costose e rare, quindi non si possono fare indagini comparative. Il servizio invece come dicevamo ha più termini di confronto. Suddivideremo il servizio in fasi, perché questa struttura mentale ci servirà soprattutto per organizzarci che per capire la realtà del colpo, poiché le fasi sono continue e collegate. Divideremo ora gli step del colpo e faremo delle considerazioni. Parleremo della preparazione del servizio, accelerazione della testa della racchetta utilizzando tutti gli anelli della catena cinetica (ruolo delle gambe, del tronco, del braccio, dell avambraccio, della mano) parleremo dell impatto e parleremo di quali sono le tecniche di recupero della posizione. 4

7 Preparazione del servizio: quando si parla di questa fase si parla di aspetti ben noti fra quali il grip. Il grip di riferimento, quello ottimale, di alto livello è un impugnatura (grip) continental. La stance che si utilizza è una stance di affiancamento per quanto riguarda il settore di destra (neutral stance), maggiormente chiusa per quanto riguarda il settore di sinistra (quasi semiclosed stance) questo perché è un discorso di prospettiva. L importante è che durante la preparazione si riescano a realizzare quegli aspetti che riguardano soprattutto la rotazione del tronco e questa stance ci deve aiutare, perché se noi partissimo frontali avremmo difficoltà a utilizzare propriamente la rotazione del tronco. Per quanto riguarda la tecnica dei piedi ne abbiamo due principali alle quali riferirci: Foot up: il piede posteriore si avvicina al piede anteriore e si riduce la base d appoggio. La spinta è principalmente verticale (qualche km orario in più di energia) ed ho meno equilibrio. Per gestire l equilibrio ci sono due passaggi tecnici, rotazione del tronco e piegamento degli arti inferiori per riportare la linea di gravità all interno di una base di appoggio che per quanto stretta ti dà più stabilità. Questa tecnica ha un movimento che dura di più perché bisogna dare tempo al piede posteriore di effettuare lo spostamento e caricare a terra. Il passo del piede posteriore in avanti deve essere funzionale allo sviluppo del movimento. Il lancio di palla e l organizzazione del movimento di preparazione devono essere tempisticamente adeguati alla tecnica di foot up. E più facile fare degli errori compiendo il foot up. Foot back: ha fra i vantaggi la spinta orizzontale. In questa tecnica gli studi hanno mostrato che la bisettrice che taglia le due linee di spinta, orizzontale e verticale, si trova a metà e andando anche in orizzontale imprime una forza un po inferiore alla palla. Meno velocità di impatto ma più facilità nella corsa. Raggiungo la rete con qualche attimo di anticipo. Se un allievo ha capacità di equilibrio spiccate possiamo fargli interpretare il foot up, se abbiamo problemi impostiamo il foot back. Dobbiamo prevedere anche l evoluzione del suo stile di gioco: se abbiamo un tennista proiettato verso la rete potremmo avere giovamento usando la tecnica del foot back perché prevede una maggiore spinta orizzontale e proiezione verso la rete. 5

8 Ci sono diverse tipologie di preparazione per quel che riguarda l assetto braccio racchetta. Una preparazione completa in cui la racchetta compie un percorso dal basso, poi indietro e poi alto. Oppure accorciata in cui la racchetta viene portata sopra il capo del tennista secondo una traiettoria fuori-alto, oppure altre situazioni in cui la racchetta viene portata immediatamente sopra il capo del tennista (non usate nel circuito professionistico). Vantaggi e svantaggi: si tratta di possibilità e opzioni che non incidono tantissimo sul risultato. Abbiamo ottimi battitori con preparazioni molto accorciate e altri con preparazioni continue e oscillazioni importanti dell attrezzo. Sono situazioni sulle quali possiamo lavorare applicando la soluzione al soggetto che stiamo considerando. La preparazione completa mi darà un vantaggio legato soprattutto alla fluidità del movimento perché se la prima fase di preparazione del colpo è una fase in cui ho una naturale caduta della testa della racchetta verso il basso per via della naturale forza di gravità non c è bisogno di esprimere forza nella primissima fase del movimento. La fluidità e l economia del movimento nel servizio sono molto importanti e rendono conto della possibilità di raggiungere alte velocità (un pò come nei colpi al rimbalzo). Questo è un elemento da considerare per i vantaggi della preparazione completa. Uno svantaggio è il fatto che andiamo ad effettuare un movimento più lungo e che durerà di più, con problemi di precisione temporale maggiori rispetto ad un movimento più breve. Questo secondo il principio di precisione temporale: più un movimento è corto e quindi di solito dura poco, più riesco a essere preciso. Alexander Dolgopolov esegue una preparazione di servizio completa, ma pur non essendo il suo un movimento corto lo esegue in tempo breve, quindi la difficoltà viene ripristinata effettuando il movimento con velocità. Ma il principale svantaggio di un esecuzione particolarmente rapida (come Paolo Canè, Diego Nargiso ed altri) è legato al fatto che la palla viene colpita in fase ascendente. Uno dei margini di sicurezza non è dato solo dalla finestra sulla rete (quanto colpisco alto) altri valori sono: quanto tiro forte e quanto spin ha la palla. Se colpisco la palla attraverso un servizio piatto ma con una racchetta che sta salendo e una palla che sta cadendo, automaticamente la mia palla ha più top spin e questo mi dà la possibilità di inserire la palla nel rettangolo in modo più favorevole e compatto rispetto al colpirla nel punto morto o quando sta salendo. 6

9 La palla, per parlare di impatto ottimale, deve avere come margine una decina di cm di caduta: se io mi lancio la palla troppo alta e poi voglio colpirla nel punto ideale la velocità di caduta è una velocità importante, quindi se è troppo alta la velocità aumenta. Il punto ottimale di impatto avviene con un oggetto palla che è caduto di 10 cm e non di più. Al di là della tipologia abbiamo al termine della preparazione la posizione di caricamento che è quel famoso punto di raccordo attorno al quale vanno ad orientarsi tutti i battitori più importanti. Può variare la posizione dei piedi: se hanno effettuato una tecnica di foot up i piedi saranno molto ravvicinati, se hanno effettuato una tecnica di foot back il piede destro rimarrà nella posizione arretrata. Per quanto riguarda il piegamento delle gambe, l inclinazione della linea delle anche e delle spalle, l assetto braccio-racchetta, abbiamo grandissima convergenza. Quasi tutti i grandi fanno lo stesso movimento. Se in questa fase siamo fuori da certi assetti non esprimiamo potenza. Il rigore è fondamentale. Partendo dal basso cerchiamo di descrivere quali sono le caratteristiche di una buona posizione di caricamento. I piedi se abbiamo effettuato tecnica di foot up sono vicini, col posteriore dietro l anteriore, se abbiamo effettuato tecnica di foot back non si sono spostati e sono nella fase di partenza. L angolo degli arti inferiori o angolo propiocettivo di spinta e personale e dipende da una serie di elementi, come la capacità di forza esplosiva espressa dal soggetto. La spinta degli arti inferiori è fondamentale. La linea delle anche si trova in posizione obliqua e l anca sinistra è sbilanciata all interno del campo. Il tronco, in fase di preparazione, ha una prima fase di rotazione che avviene attorno all asse longitudinale in senso orario o antiorario in base alla prospettiva, se si è destri o mancini. Cerchiamo di creare il primo magazzino di energia al livello del tronco: per la produzione dell energia elastica il tronco è il segmento del corpo più importante. La muscolatura del tronco si allunga e accumula attraverso la fase eccentrica l energia elastica. Per fare questo abbiamo la creazione di un primo angolo di separazione che vede un differente livello di rotazione fra linea delle anche e linea delle spalle. Quando le spalle ruoteranno attorno all asse longitudinale maggiormente rispetto alla linea delle anche creeremo una fase eccentrica (stretch) e quindi magazzino di energia elastica. 7

10 Il tronco però durante questa fase determina anche un altro angolo di separazione, stavolta attorno all asse sagittale, cioè le spalle non sono solo più ruotate ma anche più inclinate rispetto alla linea delle anche. Questo è un altro magazzino di energia. Per quanto riguarda l assetto braccio racchetta abbiamo altre importanti considerazioni da fare. La racchetta si è portata attraverso le varie tipologie di preparazione sopra il capo del tennista. Il braccio sinistro dopo avere avuto il ruolo di lancio di palla prosegue la corsa verso l altro e facilita l inclinazione delle spalle. Per quanto riguarda il rapporto fra avambraccio e mano, abbiamo la posizione del polso che rispecchia il principio base dell assetto braccio-racchetta: la racchetta rappresenta il naturale prolungamento del braccio e l angolo che al livello del polso forma con il braccio stesso non deve essere modificato da un innaturale posizione del polso. Alcuni angoli interessanti: tronco- braccio 90, avambraccio-braccio 90 Se analizzassimo anche biomeccanicamente questa posizione troveremo che abbiamo un buon equilibrio perché la linea di gravità cade nella base d appoggio. Per quanto riguarda l inerzia perché dobbiamo portare la racchetta sopra il capo del tennista? Perché più si trova vicina all asse di rotazione e più il tronco (che successivamente dovrà ruotare) ruoterà con minore difficoltà. Il famoso aspetto relativo alla formula i = mr al quadrato. Per quanto riguarda l opposite force stiamo verificando che l angolo propiocettivo di spinta è un angolo importante, cioè gli arti inferiori hanno effettuato un piegamento che è funzionale al principio di azione e reazione, quindi di spinta degli arti inferiori verso gli altri superiori. Per quanto riguarda il momentum lo vedremo meglio nello sviluppo del movimento perché si genererà quantità di moto sia in senso lineare che in senso angolare attraverso lo sviluppo del movimento. Per quanto riguarda l elastic energy abbiamo una serie di magazzini di energia e a livello degli arti inferiori c è la fase di allungamento del quadricipite che verrà utilizzata in seguito nella fase concentrica di rotazione. Per quanto riguarda la catena cinetica il servizio è il colpo che prevede un organizzazione precisa di tutti i segmenti della catena cinetica che dovranno 8

11 concorrere alla produzione di energia. Negli altri colpi al rimbalzo non c è il tempo di attivare tutta la catena cinetica.: la palla arriva veloce e talvolta è più opportuno sfruttarne l energia che non produrne dell altra, quindi alcuni passaggi cinetici non vengono gestiti. L angolo fra l avambraccio e il braccio che è di circa 90 viene definito da un punto di vista biomeccanico maximum elbow flection cioè il momento di massima flessione dell avambraccio sul braccio. Nello sviluppo del movimento quest angolo non si chiude nemmeno di un grado. Ecco un grande punto di discordanza rispetto al servizio del passato, che quasi vedeva la racchetta toccare la schiena. E solo grazie alla spinta degli arti inferiori che la racchetta potrà andare dietro il corpo permettendo all angolo braccio avambraccio di restare di 90. Quindi un bambino, che non sa ancora esercitare in modo ottimale la forza degli arti inferiori, tenderà a portarsi la racchetta più vicina alla schiena dopo il servizio, nel punto d arrivo. E importante insegnare il lancio di palla. L abilità nel lancio e la nostra precisione ci distingue dagli altri animali. Nella forza, nella resistenza e nella velocità altri animali ci battono, ma noi umani siamo molto bravi a lanciare. Tuttavia questa abilità non la sfruttiamo al massimo durante il servizio. Perché un bambino e una bambina battono in modo molto diverso? Perché lanciano anche una palla o un oggetto in modo diverso. Devono imparare a usare la spalla, con un gomito che rimane alto e una mano che si muove con il palmo dentro verso il palmo fuori. Devono imparare a lanciare e poi impareranno a battere. La posizione di caricamento è la premessa indispensabile per poter raggiungere gli obbiettivi per le fasi successive del colpo. Prendiamo in analisi il movimento verso l'alto cioè le fasi dalla posizione di caricamento al punto di impatto. La spinta delle gambe. L'assetto braccio-racchetta verrà portato dietro la schiena attraverso la spinta degli arti inferiori. L'avambraccio si troverà in posizione parallela rispetto al terreno La spinta delle gambe è una spinta importante. Più le gambe spingono più la racchetta andrà dietro. Si parla di racket displacement dove la racchetta dovrà sostanzialmente avere una serie di rapporti corretti rispetto al braccio e all'avambraccio. 9

12 La racchetta sarà lontana rispetto alla schiena del tennista e molto in basso. La racchetta deve andare indietro con un angolo avambraccio-braccio di 90, deve andare lontano dalla schiena per stirare i muscoli della spalla. Deve andare all'indietro per creare spazio di accelerazione e di conseguenza andare a colpire con il massimo dell'energia. Quando la racchetta scende dietro la schiena del tennista abbiamo il lowest racket point, ovvero il punto di massima caduta. In base a questo dato posso capire quanto spazio di accelerazione si crea. Da un punto di vista biomeccanico quasi in coincidenza al lowest racket point ma temporalmente in una fase immediatamente successiva si ha il momento di massima rotazione esterna della spalla, la massima fase di allungamento avviene quando il corpo ha iniziato a risalire. Per utilizzare la spalla al meglio devo avere una serie di situazioni che si devono creare. La prima è quella legata all angolo avambraccio-braccio. La seconda e quella legata alla posizione della racchetta dietro la schiena, che sia molto lontana ma anche molto distante affinché anche qui abbia un massimo utilizzo dei muscoli anteriori della spalla. Il terzo passaggio è legato al lancio di palla che deve essere sopra la testa alle ore 12 per schiacciare la palla nel rettangolo. Il braccio ruota attorno alle articolazioni della spalla internamente ed esternamente per produrre energia. L avambraccio che effettua delle pronazioni e delle supinazioni attorno alle articolazioni del gomito ha semplicemente il compito di portare il piatto corde e non il telaio dietro la palla con presa continental. Durante la fase di accelerazione della racchetta, abbiamo momentum lineare e momentum angolare. La linea delle anche e quella delle spalle si ribaltano per esprimere una grossa energia. L'anca destra si porta in posizione superiore rispetto a quella sinistra, più è la spinta, maggiore sarà il risultato in termini di energia espressa. Il ribaltamento viene favorito dalla spinta del piede posteriore che in termini totali di energia espressa ha un importanza inferiore rispetto al piede anteriore ma che da un punto di vista meccanico ha un importanza superiore. Il tronco durante lo sviluppo del movimento: la prima azione che svolge è una rotazione longitudinale. Quando la racchetta viene portata dietro la schiena, il tronco inizia delle rotazioni attorno ad assi differenti. Cioè svolge un'azione di ribaltamento. Cioè rotazione del tronco attorno all'asse sagittale. Leggermente prima del punto di impatto si verifica nuovamente una rotazione attorno all'asse longitudinale per arrivare a colpire di 10

13 tre quarti, e non frontalmente. Durante tutte queste fasi si verifica contemporaneamente anche una rotazione del tronco attorno all'asse trasversale. Ciò che produce energia sono la spinta delle gambe, la rotazione del tronco, l azione di ribaltamento della linea delle spalle e la rotazione prima esterna e poi interna del braccio intorno alla spalla, ma non l'estensione del gomito che ci serve per altre finalità e cioè per andare a colpire la palla il più in alto possibile, così come la pronazione dell avambraccio intorno al gomito che ha come finalità quella di farmi colpire la palla con le corde e non con il telaio. Il momentum angolare del tronco attorno all asse sagittale o quella che viene definita shoulder over shoulder action determina gran parte della spinta la quale e stata generata dall azione delle gambe e dall anca destra. E l anca destra quindi che passa sopra l anca sinistra e come si ribalta la linea delle anche si ribalta la linea delle spalle e abbiamo un vero e proprio ribaltamento dei piani. La spalla quindi e il canale per il trasferimento di energia dal tronco al braccio, ecco perché la spalla ha un ruolo così importante e perché si assiste ad una grande quantità di infortuni a livello della spalla, questo perché la spalla riceve tutta l energia che viene creata a livello del tronco e ne produce di ulteriore. Durante la fase di partenza, la mano sinistra ha un compito di sostegno della palla e anche dell'attrezzo. Durante la fase del lancio asseconda la rotazione del tronco e effettua il lancio della palla cercando di lanciarla sopra l'asse di rotazione del corpo quindi a ore 12. Dopo aver lanciato la palla, la mano sinistra determina l'inclinazione delle spalle. Nello sviluppo del movimento verso l alto la mano sinistra si avvicinerà all asse di rotazione del corpo per favorire la rotazione. Il tronco può ruotare attorno ai differenti assi più facilmente grazie anche all azione della mano sinistra. Durante il finale di movimento la mano si allontana, perciò andrà verso l'esterno, per bloccare la rotazione del tronco. La testa invece deve rimanere stabile per favorire un maggior controllo. L'azione di flesso chiusura della mano attorno al polso è molto importante ha un valore del 10/15 %. 11

14 Durante la fase d'impatto, la racchetta si muove verso l'alto e prosegue la sua corsa dall'esterno verso l'interno. Il punto di contatto rispetto alla palla ha un importanza fondamentale per la determinazione dello spin. Durante il servizio si hanno una serie di fasi eccentriche e concentriche che riguardano l articolazione della spalla e i muscoli che si trovano attorno alla spalla. Durante la prima fase di caduta della testa della racchetta avrò una fase eccentrica dei muscoli anteriori della spalla, cioè andranno ad allungarsi, alla quale seguirà una fase una fase concentrica dei muscoli anteriori della spalla. Successivamente avremo una fase eccentrica dei muscoli posteriori della spalla che servirà per stoppare i muscoli anteriori L'attrezzo si muove a una certa velocità e i muscoli hanno il compito di frenare, la muscolatura della spalla deve infatti essere molto allenata. Per questo occorre fare una serie di esercizi per stabilizzare e rendere adatta la muscolatura a questo tipo di lavoro. (ad esempio gli elastici) Si tende a lavorare di più sulla muscolatura anteriore, rispetto a quella posteriore, ma è importante farla sviluppare in modo omogeneo per non incorrere in rischi. Perciò fino ai 16 anni si può lavorare principalmente sui muscoli anteriori, ma successivamente è necessario che anche quelli posteriori siano allenati allo stesso modo. La fase di atterraggio del movimento del colpo avviene col piede sinistro. Questo sta a significare che il movimento eseguito è stato corretto poiché si tratta di una conseguenza naturale perciò si è verificata una rotazione corretta attorno all'asse sagittale e non su quello longitudinale. Finale del movimento. Il gomito può rimanere più o meno alto, se il gomito rimane molto alto è più facile che si verifichi la rotazione esterna interna del braccio attorno alla spalla. Riepilogando, i punti chiave del servizio per poter battere forte sono: la posizione di caricamento, l'azione di spinta delle gambe, la rotazione esterna-interna del braccio attorno alla spalla e la rotazione del tronco, lancio di palla a ore 12, flessione della mano attorno al polso. 12

15 CAPITOLO II Didattica e biomeccanica del diritto ( Gennaro Volturo ) Quali sono gli elementi tecnici che nel corso del tempo sono stati soggetti ad evoluzione: ci sono sei aspetti fondamentali Grip. Negli anni 60 e 70 si eseguiva prevalentemente il diritto con una presa continental ed in alcuni casi con una presa eastern, negli anni 80 si usava una semiwestern (in particolare gli americani anche Agassi) dagli anni 90 si usava una semiwestern o una western. Non è un caso, è una motivazione tecnica biomeccanica. Utilizzare la western fornisce vantaggi di velocità della testa della racchetta. La stance. L evoluzione della stance è collegata all evoluzione della presa. Poiché quando quest ultima si effettuava prevalentemente con una presa continental o eastern era logico che la stance adottata fosse una neutral, ora invece è una stance aperta. Rotazione del tronco, fattore collegato alla stance. Eseguendo un diritto in posizione aperta l intervento del tronco è sensibilmente maggiore rispetto alla rotazione del tronco in posizione neutra. Anticipo dell anca, la possibilità di ruotare il tronco usando maggiore energia elastica, la possibilità di utilizzare angoli di separazione in maniera importante sono tutti vantaggi legati a stance aperte. La rotazione del tronco produce spinta a prescindere dalla stance utilizzata, ma man mano che si procede verso una stance aperta la rotazione del tronco nel movimento a colpire, è maggiore. Tipologia di preparazione: in passato la preparazione più adatta al diritto era una preparazione lineare, che sia adattava molto bene anche all impatto definito verso l altezza dei fianchi, nel corso del tempo si è evoluta fino a diventare circolare con un movimento ampio e continuo. 13

16 - - Rotazione interna del braccio: questo è il fattore più importante collegato anche al grip poiché con una presa eastern è difficile rendere efficace e produttiva la rotazione interna del braccio. La spinta che si crea con la rotazione interna del braccio (quantificabile intorno al 35%) viene sfruttata al meglio con una presa aperta. Oggettivamente con una presa eastern è molto difficile creare energia con la rotazione interna del braccio. Il finale è variabile al variare della situazione tattica, ma in presenza di rotazione interna il finale è molto più ampio. Tende a definirsi in alto a sinistra o in basso a sinistra ma con un escursione della spalla molto più pronunciata rispetto al finale legato ad una presa eastern. A livello didattico dovremmo tener conto delle usanze del passato, non di quelle in uso ora. Quindi dobbiamo insegnare il diritto del passato: presa eastern, stance neutral, la rotazione del corpo deve essere minima per garantire più controllo ed equilibrio, la preparazione lineare è più adatta, la rotazione interna del braccio deve essere quasi assente. Il finale deve essere poco pronunciato nell avviamento e definito in alto leggermente attorno alla spalla sinistra. Grip e meccanica esecutiva La relazione fra grip e meccanica esecutiva del colpo è molto stretta, nel senso che al variare dell impugnatura tende a modificarsi quasi completamente anche la meccanica esecutiva del colpo, in termini di punto d impatto, di rotazione del tronco e del braccio. Se nelle prime fasi del percorso formativo è molto importante parlare di punto d impatto ideale ed è molto importante dire ad un bimbo con una presa eastern cerca di colpire la palla all altezza dei fianchi nelle fasi successive il presupposto è portare l allievo a gestire l impatto anche in altri punti ad altezze diverse. Per quanto riguarda il grip al momento dell impatto un consiglio molto importante che si può dare agli allievi è di non mantenere una pressione eccessiva delle dita al momento dell impatto, che dovrebbe coincidere con il momento di minima pressione delle dita sul manico. Sembra contro intuitivo, ma se io aumentassi la pressione avrei più solidità ma farei fatica a muovere la mano e irrigidirei il braccio e la spalla, perdendo la flessibilità, l agilità e la velocità necessaria per produrre spinta. Si consiglia di aumentare la pressione delle dita sul manico solo in corrispondenza di impatti decentrati, cioè se vi rendete conto che 14

17 l impatto non è al centro del piatto corde ma decentrato dovete cercare di contrastare la velocità della palla in arrivo e ciò vi permetterà di controllare meglio la racchetta. Alcuni tecnici sudamericani addirittura consigliano di tenere parte del palmo della mano fuori dal manico della racchetta, ma è un consiglio che è valido se si ha la forza necessaria di affrontare l impatto, e si dà in fasi successive. Si consiglia, per diminuire la pressione delle dita, di allontanare l indice dalle altre dita. Le prese con le quali è possibile eseguire un diritto sono la eastern, la semiwestern e la western. Nella eastern il palmo della mano è situato dietro il manico della racchetta, nella semiwestern il palmo è situato dietro e in parte sotto mentre nella western il palmo è totalmente al di sotto del manico. Nella eastern il tenar (la prominenza muscolare alla base del pollice) è rivolto verso di voi. Nella semiwestern è rivolto verso l alto, mentre nella western il tenar non è visibile da lontano. Nella presa eastern l ipotenar è posizionato sulla faccia 2 e la base dell indice sulla faccia 3 del manico della racchetta. Nella presa semiwestern l ipotenar e posizionato sulla faccia 3 e la base dell indice sulla faccia 4 del manico della racchetta. Nella presa western l ipotenar è posizionato sulla faccia quattro e la base dell indice sulla faccia 5 del manico della racchetta. Solitamente viene usato un espediente per spiegare al bimbo l impugnatura del diritto: gli si chiede di posizionare la parte inferiore del palmo della mano a contatto con la faccia laterale del manico stesso. Facendo scivolare la parte inferiore del palmo a contatto con la faccia numero 3 e chiudendo le dita dovremmo aver determinato una eastern di diritto, ma abbiamo visto come questo metodo non è corretto perché si ottiene solitamente una presa continental, visto che i bimbi tendono a far scivolare le dita. Quali sono i fattori critici legati al grip? Come tende a modificarsi la meccanica esecutiva del colpo del diritto in base al grip? Al variare del grip varia l angolazione della racchetta, varia il grado di rotazione del tronco e di rotazione interna del braccio e anche il punto di ideale di impatto in termini da distanza dal corpo. L angolazione della racchetta va osservata al termine della fase di caduta verticale della testa della racchetta. Con una presa eastern la testa della racchetta è perpendicolare rispetto al terreno; in posizione semiwestern la testa della racchetta è in posizione leggermente obliqua rispetto al terreno; con una presa western è ancora più obliqua rispetto al terreno in alcuni casi quasi parallela al suolo. Questo aspetto è molto importante a livello tecnico biomeccanico Modificando il grado di angolazione della 15

18 testa della racchetta si modifica anche il grado di contrazione eccentrica della spalla e dell avambraccio, quindi l opportunità di accumulare maggiore o minore energia elastica al termine della preparazione. E questa la motivazione per cui anche con una presa vicina alla eastern quasi tutti i tennisti assumono questo tipo di angolazione (quasi parallela) per aumentare il grado di contrazione eccentrica del braccio, ammesso che si sia in grado di ritornare in poco tempo a un angolazione perpendicolare. Bisogna essere in grado in 200 millisecondi di riportare la testa della racchetta in posizione perpendicolare. Secondo fattore variabile al variare del grip: la rotazione del tronco. Non è un fattore evidente durante la preparazione del diritto perché in tutti e tre i casi le spalle ruotano di 110 e le anche ruotano di 90 determinando un angolo di separazione di 20. La differenza rilevante è quella del movimento a colpire. Uno studio portato avanti da un americano non molto di recente su tre celebri tennisti, Sampras Agassi e Roddick, che non può essere considerato come attendibile al 100% ma bisogna tenerne conto in maniera orientativa, ha portato a concludere che con una eastern durante il movimento a colpire il tronco ruota di circa 90 al momento dell impatto mancano circa 45 all allineamento del tronco rispetto alla rete. Invece con una presa come quella di Agassi il tronco durante il movimento a colpire compie 120 e l impatto avviene quando il tronco ha compiuto una rotazione di 60. Mancano 30 gradi all allineamento delle spalle rispetto alla rete. Nell ultimo caso, durante il movimento a colpire, il tronco compie 180 di rotazione e al momento dell impatto il tronco ha compiuto 90 di rotazione ed è completamente parallelo rispetto alla rete e quindi mancano zero gradi all allineamento. Non è uno studio oggettivo, ci dà solo un punto di riferimento e ci fa capire che man mano che procediamo da una eastern verso una western il grado di rotazione del tronco durante il movimento a colpire è sensibilmente maggiore. Come varia la rotazione interna del braccio durante il movimento a colpire? Con la presa eastern la rotazione interna del braccio è pari a circa 120 ; con una presa semiwestern è pari a circa 180 ; con una presa western è pari a circa 240. Questo tipo di rotazione interna differente giustifica la differenza fra un finale di movimento e un altro. Aumentando il grado di rotazione interna è maggiore l ampiezza del finale. Come cambia il punto ideale di impatto? Con una presa eastern il punto di impatto è definito circa all altezza dei fianchi, con la presa semiwestern punto il d impatto è 16

19 definito tra i fianchi e le spalle, con la presa western il punto d impatto è definito all altezza delle spalle. Man mano che procediamo da una eastern a una western il punto di impatto oltre ad essere più avanzato e anche maggiormente elevato e anche il grado di rotazione del tronco è maggiore. I punti sopraelencati ci danno dei suggerimenti importanti anche a livello didattico. Riprendiamoli per capire cosa evitare di fare a livello didattico: -Angolazione della racchetta al termine della caduta verticale: deve essere perpendicolare al terreno. -Rotazione del tronco: è una componente di spinta ma nelle prime fasi del percorso formativo è una componente che dovrà intervenire in maniera molto ridotta nell esecuzione del diritto, per questo è consigliabile fare eseguire il diritto prevalentemente in neutral, posizione in cui non c è bisogno di dare tante indicazioni sul blocco della rotazione, poiché il tronco ruota meno. -Rotazione interna del braccio: naturalmente con una presa eastern si attiva meno, quindi possiamo dare anche qualche indicazione sulla rotazione interna chiedendo già a un bimbo di sette anni di chiudere con il gomito rivolto verso il maestro. -Punto d impatto: nel minitennis dovrebbe essere ben definito, davanti al corpo e all altezza dei fianchi. Se i bimbi giocano con palle depressurizzate, le palle depressurizzate hanno un rimbalzo controllato, non raggiungono mai altezze importanti, quindi è logico che il punto d impatto sia definito all altezza dei fianchi. Per quanto riguarda l angolazione del braccio sarebbe opportuno almeno nelle prime fasi che il braccio non fosse troppo lontano dal corpo, sia perché i bimbi hanno leve corte, sia perché se allontano il braccio dal corpo perdo più energia. Le fasi di sviluppo del colpo Posizione di partenza, preparazione, e per quanto riguarda la fase di accelerazione, anche se non accade in tutti i casi teniamo conto della catena cinetica nella sua interezza, ovvero gambe, tronco, braccia e avambracci e mano. 17

20 Attraverso la tecnica dello split step l atleta riesce a determinare una corretta posizione con una buona base d appoggio, col peso del corpo sugli avampiedi, linea di gravità al centro della base d appoggio. E interessante osservare l orientamento della racchetta, cioè il fatto che in posizione di partenza il piatto corde sia in posizione quasi parallela rispetto al terreno indica che il giocatore nella slide (Gonzales) effettua il colpo con una presa molto vicina alla western. Fase di preparazione. Perché si parla di azione unita tronco braccio racchetta (unit turn?): perché l arretramento dell assetto braccio racchetta è vincolato alla rotazione del tronco, cioè arretriamo l assetto braccio racchetta grazie alla rotazione del tronco. La mano sinistra facilita l arretramento dell assetto braccio racchetta e facilita la rotazione del tronco. La mano sinistra arretra unitamente all arretramento della testa della racchetta per favorire una maggiore rotazione del tronco. L arretramento dell arto sinistro termina nel momento in cui termina l azione unita tronco braccio racchetta. In questo momento l arto sinistro si dispone in direzione obliqua e in alcuni casi anche parallela rispetto alla rete, svolgendo una funzione di equilibrio. Questo dato va preso con cautela, ma solitamente l azione unit termina quando il tronco ha compiuto circa 60 di rotazione. Il timing con cui si sviluppano queste azioni è assolutamente determinante. La mano sinistra deve essere in posizione obliqua rispetto alla rete e più è obliqua maggiore è la rotazione delle spalle. La preparazione è una preparazione circolare perché la testa della racchetta supera l altezza delle spalle. L altezza della racchetta è variabile al variare del giocatore però al termine della prima fase della preparazione l obiettivo dovrebbe essere quello di raggiungere il cosiddetto hrp highest racket point cioè la distanza fra testa della racchetta e terreno. Maggiore è questa distanza maggiore è la caduta verticale dell attrezzo perché è maggiore l incidenza della forza di gravità durante il movimento a colpire. Slide riassuntiva : quali sono i fattori critici della preparazione. 18

21 Azione unita tronco braccio racchetta che si muovono insieme nel movimento di preparazione; Preparazione circolare: la racchetta fa un movimento continuo Distanza del gomito dal corpo (pochi giocatori si allontanano da questo elemento tecnico, ma sono casi rari). Se non si ha molta forza è sempre consigliabile allontanare il gomito dal corpo al termine della fase di preparazione. Azione dell arto sinistro soggetto a due fasi: la prima è di spinta e la seconda è di equilibrio. Timing nella determinazione della stance: la stance dovrà essere determinata in corrispondenza dell highest racket point, cioè piede destro fermo e testa della racchetta alta. Questa stance solitamente negli spostamenti a corto raggio corrisponde al rimbalzo della palla. Negli spostamenti a lungo raggio in genere il momento in cui rimbalza la palla coincide con la fase della caduta verticale della testa della racchetta. Fattori variabili: sono dei fattori che non sono determinanti e possono variare da giocatore a giocatore. -Tipologia di arretramento : possibilità di portare la testa della racchetta dietro subito oppure in un secondo momento rispetto alla rotazione del tronco. Varia il timing ma non la velocità. -Grado di rotazione della testa della racchetta: per quanto riguarda l arretramento della testa della racchetta abbiamo due strategie di fondo per produrre velocità. Possiamo produrre la massima velocità riducendo il tempo di esecuzione del movimento (Roddick) oppure possiamo produrre la massima velocità aumentando il tempo di esecuzione e allontanando la testa della racchetta dal punto di impatto. Sono due strategie che variano in funzione della forza che il giocatore possiede. A livello didattico i bimbi devono partire con un movimento breve quindi con una preparazione lineare col gomito distante dal corpo. Lo step successivo è un movimento più ampio, semi circolare o circolare con la testa della racchetta che arretra rispetto al fianco. Nello step ancora successivo bisognerebbe mantenere un movimento ampio in termini di circolarità ma ridurre la distanza dalla palla in termini di arretramento, così posso avere maggiori margini di precisione temporale. 19

22 -Altezza della testa della racchetta Varia ma non è determinante: l importante è che la preparazione sia circolare e il movimento continuo. Analisi biomeccanica del movimento di preparazione. Balance La stance va determinata in corrispondenza del rimbalzo della palla (spostamenti a corto raggio) e in corrispondenza dell highest racket point: può essere open, semiopen (o semineutral) e neutral. La perpendicolarità del tronco è un fattore comune a tutte le stance: nel momento in cui ci fermiamo il tronco assume una posizione perpendicolare (non completamente perpendicolare, ma siamo intorno agli 85 gradi) rispetto al terreno per avere più equilibrio. Il peso del corpo varia al variare delle stance perché in open è sulla gamba destra posteriore, perché il tallone anteriore è sollevato, al contrario in neutral il peso è distribuito equamente sulla destra e sulla sinistra col baricentro leggermente verso destra perché la racchetta è posizionata verso destra. La distanza tra i piedi deve consentire equilibrio. La base d appoggio deve essere ampia quanto la larghezza delle spalle. Open, neutral o closed? L ultima la scartiamo perché abbiamo il blocco del tronco durante il movimento a colpire. La open e la neutral non fanno variare la velocità della testa della racchetta, l hanno appurato degli studi. L open stance deriva da esigenze di tipo tattico, non da esigenze di tipo tecnico o biomeccanico. Per quanto riguarda l opposite force (in questo caso la gamba di spinta) determiniamo un angolo di circa 110 gradi (angoli propiocettivi di spinta). Durante il movimento in avanti dobbiamo considerare questi tre aspetti per quanto riguarda la catena cinetica: -Opposite force (quindi l azione delle gambe) -Momentum angolare (quindi l azione del tronco) - Il ruolo dell arto sinistro che riduce il momento di inerzia. 20

23 Le gambe spingono verso l altro, nel momento in cui le gambe sono distese si attiva la rotazione pelvica e questo è favorito dall azione dell arto sinistro che si ritrae e riduce il momento di inerzia. Timing asincrono fra rotazione del tronco ed azione dell assetto braccio racchetta. Nel momento in cui il tronco comincia a ruotare verso avanti la testa della racchetta cade verticalmente ma arretra ancora di più rispetto alla fase precedente, cioè: l frp (farthest racket point) non viene raggiunto in corrispondenza dell hrp ma viene raggiunto in corrispondenza della caduta verticale dell attrezzo. Questo accade perché l iperestensione del polso favorisce un arretramento maggiore della testa della racchetta, e il polso raggiunge il massimo grado di iperestensione non quando la racchetta è alta ma quando la racchetta cade all altezza dei fianchi. Al termine della caduta verticale dobbiamo produrre la cosiddetta posizione di leva che è legata a due fattori: il gomito deve essere flesso verso avanti e il polso deve essere flesso verso dietro (iperesteso). Questa è la cosiddetta posizione di leva volta a produrre la massima energia durante il movimento a colpire, ed è eseguita da tutti i tennisti. Abbiamo un ritardo della testa della racchetta rispetto alla rotazione del tronco: il tronco si sta muovendo verso avanti, la testa della racchetta si sta muovendo verso dietro. Questo accade per riuscire ad attivare la coordination chain: le gambe spingono, il tronco ruota, se nel momento in cui io vado a ruotare il tronco in avanti la racchetta si portasse avanti tronco e racchetta interverrebbero contemporaneamente invece per produrre la massima energia io ho la necessità di creare un ritardo dell assetto braccio racchetta rispetto alla rotazione del tronco. Il tronco ruota ma l assetto braccio racchetta è ancora indietro. Nel momento in cui assumiamo questa posizione di leva dovrebbero mancare all incirca 200 millisecondi all impatto, per produrre un timing relativo corretto durante un movimento a colpire. Stiamo parlando di un timing relativo riferito al modello di prestazione. Nel momento in cui abbiamo determinato la posizione di leva c è una parte del corpo ancora carica, che ancora non ha prodotto energia: braccio, avambraccio e polso. Questo ritardo servirà per produrre energia. L azione multi segmentata si attiva mediante la spinta del piede posteriore seguita da estensione delle gambe, rotazione pelvica, flusso di energia dalla parte inferiore destra del corpo verso la parte superiore 21

24 sinistra secondo una linea obliqua allo scopo di favorire la massima contrazione eccentrica dei rotatori interni della spalla. Durante il movimento a colpire, per quanto riguarda l azione del braccio, dovremmo attivare il cosiddetto sequencing che vuol dire: rotazione interna del braccio intorno alla spalla, flessione orizzontale del braccio intorno alla spalla, pronazione dell avambraccio e flessione del polso. Al momento dell impatto la testa della racchetta è perpendicolare al terreno, il punto ideale di impatto varia al variare del grip ma soprattutto il tronco ha terminato la sua funzione di produrre energia, quindi è una componente non più attiva, ma passiva. L arto sinistro al momento dell impatto è simmetrico rispetto alla testa della racchetta, cioè sulla stessa linea, il peso del corpo è sulla palla e sul piede destro e si trasferirà sulla gamba sinistra solo sul finale, questo perché all inizio la gamba sinistra è sollevata. Dall analisi del finale riusciamo a capire il grado di rotazione interna prodotta durante il movimento a colpire osservando la posizione del gomito. Quando il gomito nel finale è rivolto in avanti con l avambraccio parallelo al terreno siamo certi di aver prodotto rotazione interna del braccio intorno alla spalla. Quali sono gli elementi da osservare per una corretta rotazione interna? Gli elementi sono: il timing esecutivo, cioè la rotazione interna dovrebbe essere prodotta pochi millisecondi prima dell impatto, perché altrimenti se avvenisse prima non potremmo produrre una buona flessione orizzontale del braccio attorno alla spalla. Poi c è il cambiamento di piano del gomito: prima dell impatto il gomito è posizionato all altezza dei fianchi, dopo l impatto si porta all altezza delle spalle. Un altro elemento è il diagonale rispetto al lungolinea, nel senso che nel diagonale la rotazione interna è molto più presente. Arco dello swing, ovvero riconosco la rotazione interna poiché nel momento in cui si attiva la traiettoria della testa della racchetta è più curvilinea. Riepilogo di concetti già espressi. Il movimento angolare e lineare dell assetto braccio-racchetta va distinto dal momentum lineare e angolare: quando parliamo di momentum ci riferiamo all intervento del tronco durante il movimento a colpire. Quando parliamo di 22

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