SCUOLA PRIMARIA DUCA D AOSTA MONFALCONE. CLASSI 5C e 3C a.s. 2012/2013

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1 SCUOLA PRIMARIA DUCA D AOSTA MONFALCONE CLASSI 5C e 3C a.s. 2012/2013

2 UNA SCUOLA PER LA PLASTICA

3 Progetto svolto dalle classi Quinta C e Terza C Tempo Pieno DOCENTI : Antonella Galessi Livia Antonini Rosanna Manià

4 FEDERCHIMICA ASSOBASE PLASTICSEUROPE ITALIA SEZIONE PLASTICA Concorso per la Scuola Primaria e Secondaria di primo Grado Premio Nazionale Federchimica Giovani Plastica Edizione 2013

5 IL PERCORSO DIDATTICO Il percorso realizzato nel biennio 2011/2013 dagli alunni delle classi terza e quinta C, ha avuto come fine la conoscenza delle materie plastiche nella loro globalità e complessità, a partire dalle origini della plastica, per proseguire con la conoscenza delle varie materie plastiche con le loro specifiche caratteristiche e nomenclature. Il progetto, inserito nel POF come ampliamento dell offerta formativa in ambito scientifico, ha coinvolto, con tempi e modalità diverse, tutti i bambini della scuola primaria Duca d Aosta.

6 Riguardo all utilizzazione delle materie plastiche, i bambini sono stati invitati a guardarsi intorno allo scopo di prendere coscienza del fatto che ormai, la maggior parte degli oggetti che ci circonda e che utilizziamo quotidianamente, è fatta di plastica e a cercare di capire i motivi che hanno reso così massiccio l impiego di tale materiale. Successivamente è iniziata la raccolta di oggetti di plastica vecchi e nuovi alla quale hanno partecipato anche le famiglie dei bambini coinvolti.

7 Prima di giungere alle molteplici applicazioni delle materie plastiche, ci siamo soffermati sui processi di trasformazione dei vari polimeri, che sono ben illustrati da un chimico da noi invitato, il quale ha esposto l argomento da noi richiesto in tutte le sue parti, apportando chiarimenti e nuove conoscenze. I bambini sono stati coinvolti attivamente anche grazie all ausilio di materiale che ha consentito di ripercorrere le tappe della trasformazione della plastica, dal petrolio al prodotto finito.

8 SCIENZA UNDER 18 a.s. 2011/12 RACCOLTA MATERIALE PLASTICA LABORATORIO GIOCHIAMO CON LA PLSTICA LABORATORIO RICICLO PLASTICA LABORATORIO GIOCHIAMO CON LA CHIMICA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA INFANZIA IMMAGI- NARIO SCIENTI- FICO INCONTRO CON IL CHIMICO COREPLA IRIS SCIENZA UNDER 18 a.s. 2012/13

9 PUNTO DI PARTENZA E DI ARRIVO DEL PERCORSO DIDATTICO SONO STATE LE EDIZIONI DEL FESTIVAL DELLA SCIENZA UNDER 18 DEGLI ANNI SCOLASTICI 2011/2012 E 2012/2013.

10 LA MOSTRA 2011/2012 Col patrocinio del Comune di Monfalcone MONFALCONE 3-5 MAGGIO 2012 PALAZZETTO VENETO,VIA S. AMBROGIO 12 PIAZZA DELLA REPUBBLICA ORATORIO S. MICHELE, VIA ALFIERI 6 In caso di pioggia, la manifestazione verrà spostata nell Oratorio S.Michele in via Alfieri 6. SCIENZA UNDER 18 ISONTINA INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 3 MAGGIO ORE 15 SALA CONSIGLIARE Benvenuto a studenti e insegnanti e diretta Skype dal Cern con i professori Ariella Cattai e Gigi Rolandi. Mostre permanenti per tutta la durata della manifestazione Palazzetto Veneto e Piazza della Repubblica Conchiglie dell Alto Adriatico. Museo Carsico, Geologico e Paleontologico, Monfalcone Plastica. Materiale del XXI secolo 4A, 4C, 4D, 5D, Scuola Primaria Duca d Aosta, Monfalcone, Livia Antonini, Cinzia Di Palma

11 Accanto agli exhibit dei progetti scolastici allestiti in piazza della Repubblica e Palazzetto Veneto, ci sarà un contorno di laboratori su prenotazione organizzati all oratorio San Michele e Palazzetto Veneto e mostre permanenti ( Conchiglie dell Alto Adriatico, Plastica, materiale del XXI secolo, Asbsesto.edu ).

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13 Vi racconto cos è la plastica

14 Mostra sulla plastica

15 I suoni della plastica

16 Qualcosa di interessante da raccontare

17 Gran finale!

18 La raccolta del materiale

19 Le classi promuovono nella scuola il riciclo della plastica

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21 GIOCHIAMO CON LA PLASTICA

22 LA PLASTICA CHE COS E QUANTI TIPI DI PLASTICA ESISTONO TRASFORMAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE PERCHE SCEGLIERE LA PLASTICA IMPIEGHI DELLA PLASTICA RICICLAGGIO E AMBIENTE MOSTRA DI OGGETTI IN PLASTICA

23 CHE COS E LE MATERIE PLASTICHE SONO SOSTANZE ORGANICHE COMPLETAMENTE O PARZIALMENTE SINTETICHE. I LORO COMPONENTI PRINCIPALI SONO COMPOSTI AD ALTO PESO MOLECOLARE(POLIMERI)LE CUI MOLECOLE SONO COSTITUITE DA UN GRANDE NUMERO DI UNITA FONDAMENTALI(MONOMERI),UNITE DA LEGAMI CHIMICI

24 I POLIMERI monomero polimero H H H H H H H H H H H H H H C C C C C C C C C C C C C C H H H H H H H H H H H H H H

25 LABORATORI

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27 TERMOPLASTICI E TERMOINDURENTI

28 Le materie plastiche,in determinate condizioni di temperatura e pressione,subiscono variazioni permanenti di forma. Si dividono in: -termoplastici acquistano malleabilità sotto l azione del calore -termoindurenti dopo una fase iniziale di rammollimento dovuta al riscaldamento, induriscono in modo irreversibile

29 PRODUZIONE DI UN POLIMERO SINTETICO RETICOLATO :LO SLIME

30 SINTESI DI UN POLIMERO

31 DAI GRANULI ALLA T-SHIRT

32 Il quaderno della plastica

33 LAVORO IN CLASSE

34 Presentiamo la plastica ai bambini della scuola dell Infanzia

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36 GIOCHIAMO CON LA CHIMICA

37 IL LAVORO DEL CHIMICO

38 Incontro con l esperta della COREPLA COSA SI METTE NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA? COSA SI FA CON LA PLASTICA RICICLATA?

39 RICICLO PLASTICA Per permettere di riconoscere in modo chiaro ed immediato il tipo di materiale con cui è costituito l oggetto riciclabile sono stati pensati dei codici numerici internazionali che il produttore è obbligato ad aggiungere all interno del simbolo di riciclaggio oltre che una sigla alfanumerica da apporre sotto tale emblema. Anche se i materiali dove compare tale simbolo sono tutti teoricamente riciclabili per alcuni di essi i processi di recupero e di trasformazione risultano alquanto difficoltosi e quindi economicamente svantaggiosi pertanto qualche consorzio di raccolta dei rifiuti urbani chiede di non gettare nel contenitore per il riciclaggio dei tipi di materiale che invece ne avrebbero diritto. L esempio più comune è quello dei bicchieri e dei piatti monouso realizzati normalmente in polistirene che risulta una plastica riciclabile ma essendo sporca di cibo deve subire un trattamento di lavaggio che rende quindi il processo di recupero economicamente svantaggioso oltre a sollevare problemi di igiene nei cassonetti di raccolta.

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41 Laboratori COREPLA

42 Abbiamo affrontato il problema dell impatto ambientale che la plastica ha sulla Terra: il WWF ISONTINO è intervenuto in classe per illustrarci l influsso che ognuno di noi ha sull'ambiente e sulle risorse. Il pianeta può sostenere un numero minore o maggiore di persone, a seconda se i loro consumi, e quindi il loro impatto sull'ambiente, sia minore o maggiore. Ognuno di noi ha un determinato "peso" sulla Terra. La plastica rappresenta uno dei più grandi problemi per l'ambiente e il Pianeta, non solo a causa della sua natura inquinante, ma anche e soprattutto la sua vasta diffusione e il suo abbandono selvaggio.

43 Questo peso viene anche detto impronta ecologica. L'impronta ecologica è un metodo di misurazione che indica quanto territorio biologicamente produttivo viene utilizzato da un individuo, una famiglia, una città, una regione, un Paese o dall'intera umanità per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera. Il metodo dell'impronta ecologica per misurare l'impatto pro capite sull ambiente è stato elaborato nella prima metà degli anni '90 dall'ecologo William Rees ed oggi è riconosciuto a livello internazionale.

44 LA BIODEGRADABILITA

45 VASETTO DI PLASTICA

46 Gli alunni hanno appreso che la plastica, come materiale è inerte, quindi non rilascia sostanze nocive nell ambiente. Purtroppo però, non essendo biodegradabile, rimane ben evidente sul territorio. Sta a noi e ad un nostro comportamento più eco-compatibile, far sì che la plastica venga correttamente riciclata o incenerita e non abbandonata nell ambiente.

47 COME AVVIENE IL RIUTILIZZO DELLA PLASTICA RICICLATA? Visita al centro di Moraro dell IRIS per il compostaggio della plastica.

48 Il compostaggio

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50 SCIENZA UNDER /2013

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53 La vetrina della scienza Durante la manifestazione Scienza under 18, sono state allestite, in centro città, le vetrine della scienza

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55 SULLA STAMPA

56 SIAMO STATI BRAVISSIMI

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