SETTORE LAVORO Monza via Cernuschi 8 - tel fax
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- Mirella Mauro
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1 N. 1 - Novembre 2009
2 PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA SETTORE LAVORO Monza via Cernuschi 8 - tel fax assessoratolavoro@provincia.mb.it DIRETTORE Erminia Zoppè RESPONSABILE Valeria Mantovani COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA Marta Caratti
3 Novembre 2009 Al via l'osservatorio del mercato del lavoro della Provincia MB Il mercato globalizzato ed il mondo del lavoro in continuo mutamento impongono analisi e provvedimenti sempre più rapidi e mirati. La raccolta e l elaborazione statistica dei dati diventano di conseguenza iniziative indifferibili e strumenti indispensabili, di cui la Provincia di Monza e Brianza, recentemente insediata, ha voluto dotarsi in tempi rapidi. La costituzione di un un Osservatorio del Mercato del Lavoro, a livello provinciale, che ha lo scopo di monitorare le dinamiche relative alla complessa realtà del mondo del lavoro nel territorio della Brianza, è una ricchezza ed un opportunità per i soggetti pubblici e privati, impegnati ad analizzare i trend, orientare l offerta, organizzare i settori della formazione e della produzione, anticipare le trasformazioni socio-economiche Perché i dati raccolti ed elaborati dall Osservatorio possano costituire un patrimonio condiviso l Assessorato al Lavoro curerà una pubblicazione periodica che, pur in veste essenziale, darà modo - non solo agli addetti ai lavori - di informarsi e trarre spunti di riflessione sullo stato occupazionale e sulle politiche del lavoro nella Provincia di Monza e Brianza. Siamo orgogliosi di presentare questa prima pubblicazione dei dati, riferiti ai primi nove mesi del 2009; confidiamo che il rapporto periodico dell Assessorato al Lavoro incontri l interesse di tutti coloro che sono impegnati nella costruzione delle strategie e dei programmi utili allo sviluppo complessivo della nostra importante e laboriosa Provincia: la costruzione del futuro della nostra Provincia è una sfida difficile ed un compito che tutti dobbiamo affrontare, in una logica di sistema. Giuliana Colombo Assessore al Lavoro Dario Allevi Presidente 3
4 L OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO Raccoglie ed analizza le comunicazioni obbligatorie di avviamento e cessazione del lavoro dei Centri per l Impiego. Cura il monitoraggio dei principali indicatori del mercato del lavoro in Provincia di Monza e Brianza Elabora e divulga studi e pubblicazioni sull andamento del mercato del lavoro Analizza le caratteristiche socio-demografiche degli utenti dei servizi pubblici per l impiego La scommessa dell Osservatorio Provinciale è utilizzare i dati amministrativi raccolti dai centri per l impiego per arrivare ad una lettura dettagliata delle principali dinamiche del mercato del lavoro dipendente. I dati e le informazioni consentono di individuare il numero dei lavoratori coinvolti negli avviamenti e nelle cessazioni, identificare i settori produttivi di impiego e la durata effettiva dei contratti flessibili. PRODOTTI INFORMATIVI DELL OSSERVATORIO: - RAPPORTO INFORMATIVO nota trimestrale dei dati dei centri per l impiego, analizzati congiuntamente a quelli della cassa integrazione, mobilità, produzione industriale ed è corredata dai risultati delle rilevazioni congiunturali delle forze lavoro provinciali - IL RAPPORTO ANNUALE approfondimento annuale con studi e ricerche quali-quantitative riferite ai principali trend economici provinciali. - APPROFONDIMENTI TEMATICI in collaborazione con enti e agenzie territoriali provinciali. - NEWSLETTERS
5 Nove mesi di crisi economica: le dinamiche in atto nella Provincia di Monza e Brianza di Mario Mezzanzanica* L'osservazione dell'andamento del mercato del lavoro territoriale (nel nostro caso per la appena nata Provincia di Monza e Brianza) attraverso dati puntuali e tempestivi, come i dati amministrativi sugli avviamenti (assunzioni), sulle cessazioni (interruzioni di rapporti di lavoro), sulle trasformazioni e proroghe dei rapporti di lavoro, ci aiuta a renderci conto di come il fenomeno lavorativo sia imponentemente dinamico e, in un certo senso, turbolento. La popolazione della provincia di Monza e Brianza è, nel 2008, di circa 784 mila abitanti; di questi, circa 521 mila sono compresi nella fascia di età anni. Nei primi nove mesi del 2009, come si può ricavare dall'insieme dei dati derivanti dal rapporto del primo semestre e del terzo trimestre 2009, gli eventi complessivi connessi alle comunicazioni obbligatorie ammontano a oltre 142 mila (44% relativi ad avviamenti, 45% a cessazioni, 2% a trasformazioni e infine 9% proroghe di contratti di lavoro) e interessano oltre 81 mila persone. Al di sotto di un dato occupazionale aggregato, non ancora disponibile dalle fonti statistiche ufficiali (ISTAT) delle forze di lavoro a livello della nuova provincia di Monza e Brianza, vi sono quindi molteplici transizioni di stato, tra rapporti di lavoro che vengono instaurati o che cessano, che vengono prorogati o trasformati in forme contrattuali diverse. Con questi dati, è molto probabile che anche in questa nuova provincia si possa parlare di un tasso di mobilità del lavoro dipendente che si colloca nell'intorno del dato regionale: circa il 25%. Il primo tratto caratteristico del mercato del lavoro locale nella provincia di Monza e Brianza, comune al mercato regionale, è sicuramente quello della dinamicità, resa ancora più notevole dall ampiezza della popolazione coinvolta in mutamenti dei propri rapporti di lavoro. L'impatto della crisi economica ha comportato, nei primi nove mesi del 2009, una diminuzione delle "opportunità lavorative" riscontrabile in un calo degli avviamenti e in un saldo negativo tra avviamenti e cessazioni pari a circa duemila unità, indicatore che nello stesso periodo del
6 risultava positivo. I dati mostrano due differenti situazioni nei periodi analizzati (primo semestre e terzo trimestre). Per entrambi i periodi si rileva una diminuzione degli avviamenti che porta a totalizzare un tasso di variazione dei nove mesi pari a meno 21% rispetto allo stesso periodo del Mentre si osserva una inversione di tendenza nel saldo di aviamenti e cessazioni che ritorna a valori positivi - oltre mille unità nel terzo trimestre, valore che ha assunto un segno meno a partire dall'avvio della crisi economica e che era stato positivo negli ultimi anni. Sono questi, segnali, da una parte di evidente presenza della crisi in atto e dall'altra di tendenze positive di ripresa. L'anaIisi dell'andamento mensile del saldo tra avviamenti e cessazioni dei diversi settori di attività economica conferma l'osservazione appena fatta e mostra da una parte l'impatto differenziato della crisi sui settori e dall'altra i momenti di maggiore criticità nell'arco temporale osservato: commercio e servizi, costruzioni ed agricoltura pur diminuendo rispetto al 2008 sono scesi solo in alcuni mesi verso valori fortemente negativi attestandosi nei rimanenti su una situazione, possiamo dire, di equilibrio; l'industria, settore maggiormente toccato dalla crisi ha sostanzialmente tenuto una posizione negativa per l'intero periodo con un picco di negatività in marzo. Un ulteriore indicatore, anch'esso influenzato dalla crisi, si ricava dalla quota di utilizzo, significativamente diversa rispetto al 2008, di contratti flessibili (Tempo determinato, Somministrazione - Interinale, Lavoro a Progetto). Si rileva, infatti, che nel 2009, primi nove mesi, gli avviamenti al lavoro effettuati con contratti "flessibili" sono stati pari al 70% circa, mentre nello stesso periodo del 2008 la quota percentuale era pari al 67%. Dalle osservazioni esposte e dai dati elaborati si può affermare che la crisi economica, in questi nove mesi, abbia comportato un impatto fortemente negativo sul mercato del lavoro riducendo le opportunità lavorative ed aumentando la quota di flessibilità dell'occupazione. Gli indicatori elaborati mostrano, pur nella differenziazione dei diversi settori, che il picco negativo sembra essere passato. E' un dato importante che indica, pur nelle difficoltà ancora in atto, segnali positivi di ripresa a livello territoriale, in linea con le indicazione che stanno emergendo dall'osservazione di altri indicatori di carattere macro economico a livello nazionale. * docente presso la Facoltà di Scienze Statistiche - Università di Milano Bicocca e Direttore Scientifico del Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di Pubblica Utilità - CRISP 6
7 Dati di flusso del mercato del lavoro nella provincia di Monza e Brianza Il primo Semestre quadro di sintesi Le comunicazioni obbligatorie riferite al primo semestre 2009 effettuate da aziende con sede operativa nella provincia di Monza e Brianza ammontano complessivamente a oltre 99 mila, di cui il 43% relativo ad avviamenti (oltre 42 mila), il 46% a cessazioni (oltre 45 mila), la quota rimanente, pari all 11%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. I soggetti interessanti da comunicazione nel periodo considerato sono pari ad oltre 52 mila. Dai dati elaborati si possono cogliere alcuni effetti che la crisi economica internazionale in atto ha prodotto sull occupazione nel territorio provinciale. Si rileva innanzitutto un cambiamento di tendenza, riscontrabile sinteticamente in una diminuzione complessiva delle opportunità lavorative evidenziato dalla diminuzione degli avviamenti (-18% rispetto al medesimo semestre dell anno precedente), da un aumento delle cessazioni (8% circa) e un conseguente saldo negativo di avviamenti meno cessazioni che, iniziato nel nell ultimo quadrimestre 2008, prosegue nel primo semestre Le imprese della provincia hanno aumentato le quote complessive delle assunzioni effettuate con tipologia contrattuali flessibili (Tempo Determinato, Somministrazione, Lavoro a progetto), riducendo l utilizzo di quelle maggiormente stabili. Si è passati dal 59% del 2008 al 63% del Le principali variazioni nelle quote di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali sono Figura 1 Avviamenti per tipo contratto, dovute da un lato ad un I Semestre 2009 maggiore impiego del 2% Tempo Determinato Lavoro a progetto e dall altro ad un calo di utiliz- 12% 4% Tempo Indeterminato zo del Tempo Lavoro a progetto 37% Indeterminato che scende 14% Somministrazione al 31% nel 2009 (nel Apprendistato primo semestre 2008 la 31% quota era pari al 35%). Altre comunicazioni 7
8 Per quanto concerne i settori di attività economica, confrontando il primo semestre 2009 con il primo semestre 2008 si nota una tendenza negativa degli avviamenti per tutti i settori; in particolare l Industria in senso stretto ha un dato negativo in valore assoluto di oltre 4 mila avviamenti (-35,4%), gli avviamenti nel Commercio e servizi calano di oltre 3 mila unità (-9,9%) ed infine per le Costruzioni si registra un calo degli avviamenti di oltre 1.6 mila unità (-29,1%). I diversi settori si comportano diversamente nell'utilizzo delle tipologie contrattuali per effettuare gli avviamenti: nel Commercio e servizi la quota maggiore, pari al 38%, è di contratti a Tempo Determinato (oltre 11 mila avviamenti), il Tempo Indeterminato segue con un valore percentuale del 32% (oltre 9 mila avviamenti); Il 46% degli avviamenti nel settore Costruzioni avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, mentre gli avviamenti con contratto a Tempo Indeterminato costituiscono il 39%; il 31% degli avviamenti nel settore Industria in senso stretto avviene attraverso il contratto di Somministrazione, a cui seguono le tipologie contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote rispettivamente del 28% e 26%. Di rilievo è anche il dato relativo alle qualifiche professionali inerenti gli avviamenti dove la quota maggiore, pari al 78% circa, riguarda qualifiche specialistiche 1 ed il 20% qualifiche non specialistiche. Tra le prime emergono le Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi con una quota pari al 18%, le Professioni tecniche con quota del 17%, Artigiani, operai specializzati e agricoltori con il 15% e Impiegati con il 14%. 1 - Per una quota percentuale pari al 2% non si dispone delle informazioni riguardanti la qualifica professionale 8
9 Tabella 1 - Avviamenti per tipologia contrattuale e settore di attività economica, primo semestre 2009 Contratto Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria in senso stretto Apprendistato (2%) (3%) (7%) (3%) Lavoro a progetto (5%) (17%) (4%) (9%) Somministrazione (5%) (8%) (3%) (31%) Tempo Determinato (69%) (38%) (46%) (28%) Tempo Indeterminato (15%) (32%) (39%) (26%) Altre comunicazioni (3%) (2%) (0%) (3%) Totale
10 Analisi territoriale degli avviamenti Si riporta di seguito un ulteriore modalità per la visualizzazione della distribuzione degli avviamenti, osservati per comune dove ha sede operativa l azienda che effettua le assunzioni. In provincia, le aziende con sede operativa nei comuni di Monza, Concorezzo, Seregno, Lissone e Vimercate effettuano il 39% degli avviamenti; nel comune di Monza, in particolare, sono stati effettuati il 19% degli avviamenti (oltre 8 mila ). I restanti comuni possiedono quote percentuali inferiori o uguali al 4%. Figura 2 -Avviamenti per comune - sede operativa azienda, I Semestre
11 Lavoratori avviati Dalla popolazione complessiva interessata da comunicazioni obbligatorie è possibile estrarre i lavoratori avviati da aziende con sede operativa nella Provincia Monza e Brianza. Sono oltre 30 mila; il 55% è di genere maschile, ed il 45% di genere femminile. La quota maggiore di lavoratori avviati, pari al 51% del totale dei soggetti, è presente nella classe di età tra anni, a conferma del fatto che la popolazione maggiormente mobile nel mercato del lavoro è costituita prevalentemente da giovani. Le persone avviate sono per il 75% di cittadinanza italiana e per il 25% di cittadinanza straniera. Figura 3 - Lavoratori avviati per classe di età, primo semestre 2009 Un ulteriore dato di interesse per l analisi dei soggetti avviati è il numero di avviamenti per individuo. L 88% dei soggetti analizzati (oltre 26 mila soggetti), nel periodo considerato, viene avviato una sola volta; il 9% possiede due avviamenti, la quota percentuale restante ha più di due avviamenti. 11
12 Dati di flusso del mercato del lavoro nella provincia di Monza e Brianza Il terzo Trimestre quadro di sintesi Le comunicazioni obbligatorie riferite al terzo trimestre 2009 effettuate da aziende con sede operativa nella provincia di Monza e Brianza ammontano complessivamente a oltre 42 mila, il 46% è relativo ad avviamenti (oltre 19 mila), il 42% a cessazioni (oltre 18 mila), la quota rimanente, pari al 12%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali; i soggetti interessati da comunicazione sono pari a oltre 29 mila. Complessivamente si registra rispetto al terzo trimestre 2008, una diminuzione degli avviamenti (-26,9%, corrispondente in valore assoluto ad oltre 7 mila avviamenti) e delle cessazioni (-16%, corrispondente in valore assoluto pari a circa 3.5 mila cessazioni) ed un saldo, ottenuto dalla differenza tra avviamenti e cessazioni, positivo di oltre mille unità. E' questo ultimo, un dato da monitorare con attenzione nei prossimi mesi in quanto, dal quarto trimestre del 2008 (periodo di inizio della crisi) fino al primo semestre del 2009 risultava negativo. Le aziende hanno effettuato assunzioni utiliz- Figura 1- Avviamenti per tipologia contrattuale, terzo Trimestre 2009 zando per il 70% forme 2% Tempo Determinato contrattuali flessibili 14% 12% 3% 25% 44% Tempo Indeterminato Lavoro a progetto Somministrazione Apprendistato Altre comunicazioni (Tempo Determinato, Somministrazione, Lavoro a progetto); il raggiungimento di tale quota percentuale (nel terzo trimestre 2008 era pari al 64%) è dovuta, da un lato, ad un maggiore utilizzo del Lavoro a progetto del Tempo determinato e dall'altro un calo di utilizzo del Tempo Indeterminato che scende al 25% nel terzo trimestre 2009 (nel terzo Trimestre 2008 la quota era pari al 31%). 12
13 Per quanto concerne i settori di attività economica, dal confronto tra il terzo trimestre 2009 ed il terzo trimestre 2008 si assiste ad un andamento negativo per tutti i settori; gli avviamenti nell Industria in senso stretto calano del 48% circa (circa 3 mila avviamenti in meno), nelle Costruzioni del 36% circa (oltre 900 avviamenti in meno) ed infine nel Commercio e servizi il calo è del 18% (oltre 3.2 mila avviamenti in meno). Analizzando le tipologie contrattuali impiegate per effettuare gli avviamenti, per i diversi settori di attività economica, si ottiene: il 68% nell' Agricoltura avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato a cui segue il Tempo Indeterminato con il 13%; il 47% degli avviamenti nel Commercio e servizi avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato (circa 7 mila avviamenti), seguito dal contratto a Tempo Indeterminato con un valore percentuale del 26% (circa 4 mila avviamenti); il 50% degli avviamenti nelle Costruzioni avviene attraverso il contratto a Tempo Determinato, mentre gli avviamenti attraverso il contratto a Tempo Indeterminato costituiscono il 35%; il 43% degli avviamenti nell'industria in senso stretto avviene attraverso il contratto di Somministrazione, a cui seguono le tipologie contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote rispettivamente del 26% e 19%. Nel terzo trimestre, la ripartizione delle quote percentuali degli avviamenti per qualifiche professionali è sostanzialmente equivalente a quella del primo semestre Identicamente avviene per la distribuzione della classe di età dei lavoratori avviati (oltre 18 mila) che per una quota pari al 50% si trovano nella classe di età tra i anni. Da ultimo si segnala che il numero di avviamenti per individuo, nel trimestre, è per il 92% dei soggetti analizzati (oltre 16 mila soggetti) pari a uno, il 6% possiede due avviamenti (oltre mille soggetti), il 2% rimanente ha più di 2 avviamenti. 13
14 Tabella 2 - Avviamenti per tipologia contrattuale e settore di attività economica, terzo trimestre 2009 Contratto Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria in senso stretto Apprendistato (3%) (8%) (3%) Lavoro a progetto (7%) (14%) (4%) (7%) Somministrazione (4%) (9%) (3%) (43%) Tempo Determinato (68%) (47%) (50%) (26%) Tempo Indeterminato (13%) (26%) (35%) (19%) Altre comunicazioni (7%) (2%) (0%) (2%) Totale complessivo
15 Fonte dati Le comunicazioni obbligatorie effettuate dalle imprese, inviate telematicamente alle istituzioni competenti, costituiscono una fonte informativa rilevante per l'osservazione dei flussi del mercato del lavoro. I dati, contengono informazioni sugli eventi (avviamenti, cessazioni, proroghe o trasformazioni di rapporti di lavoro) e per ciascuno di essi è possibile conoscere attributi associati ai soggetti coinvolti - persone ed aziende (durata e tipologia contrattuale, età, domicilio, settore economico dell'azienda, etc.). Dopo opportuni e complessi trattamenti finalizzati alla creazione di informazione statistica, si possono ottenere informazioni riguardanti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista prevalentemente della domanda ed in particolare degli effetti prodotti sull occupazione. Glossario Avviamenti: Assunzioni operate dai datori di lavoro Cessazioni: Termine del rapporto di lavoro tra un individuo ed un datore di lavoro Proroga: Prolungamento, oltre i termini previsti, di un rapporto di lavoro a termine o comunque di durata temporanea (es. co.co.pro). Si verifica allorché il rapporto venga prolungato oltre il termine stabilito inizialmente, senza che sia intervenuta una trasformazione del rapporto medesimo Trasformazione: Si ha trasformazione allorché il prolungamento del rapporto iniziale comporti una trasformazione legale dello stesso (es. da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato) 15
16 Il rapporto informativo completo è su: vertemati.it
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