VERBALE INCONTRO GRUPPO OPERATIVO OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E SENSORIALI DEL 08/06/2006

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1 VERBALE INCONTRO GRUPPO OPERATIVO OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E SENSORIALI DEL 08/06/2006 Il giorno 8 giugno alle ore 9,30 presso la sede della Provincia di Pistoia, Sala Riunioni si è svolto un incontro tra i membri del Gruppo Operativo dell Osservatorio Provinciale sul Superamento delle Barriere Architettoniche e Sensoriali. Ordine del giorno: - ricognizione dei Comuni del territorio provinciale che hanno già redatto il Piano per l Abbattimento delle Barriere Architettoniche (P.A.B.A.) all interno del Regolamento Urbanistico Comunale ai sensi dell art. 55 lett.f. della L.R. 1/2005; - ricerca delle fonti di finanziamento regionale per la redazione dei suddetti Piani, ai Comuni che ancora non si sono dotati di questo strumento urbanistico; - individuazione dei tempi massimi di redazione dei piani da parte dei Comuni ai fini di accesso ai finanziamenti regionali; - valutazione progetto di Campagna di Segnalazione Spontanea delle Barriere Architettoniche Sono presenti: Donatella Pascucci, Provincia di Pistoia Laura Tesi, Provincia di Pistoia Kira Pellegrini, Oltre l Orizzonte Virgilio Moreno Rafanelli, Unione Italiana Ciechi Filippo Peritore, Associazione Provinciale Famiglie Handicappati Patrizia Panetta, Cavalieri del Tao Luca Fanucci, Comune di Montecatini Terme Alessia Sforzi, Comune di Agliana Monica Bartolucci, Comune di Lamporecchio Paola Catani, Comune di Montecatini Terme Maria Paola Vallecchi, delegata Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pistoia Laura Tesi apre l incontro presentando l Architetto Maria Paola Vallecchi, rappresentante dell Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pistoia. Maria Paola Vallecchi ricorda che, in seguito all incontro svoltosi il 12 maggio 2006 con la Dott.ssa Tesi, sono stati individuati alcuni punti da sviluppare come Osservatorio Provinciale. L argomento trattato nella precedente riunione era l individuazione dei Comuni che hanno realizzato i Piani per l Abbattimento delle Barriere Architettoniche (P.A.B.A.). Già dal 2001, e poi nella Legge Regionale n.5, si parlava della necessità di redigere almeno degli studi di fattibilità sull accessibilità urbana dal punto di vista del superamento delle barriere architettoniche. Nel 2001 con la legge n.23 era stata resa obbligatoria almeno la redazione della mappa dell accessibilità, ovvero uno studio preliminare, una fotografia dello stato attuale della situazione dell accessibilità, della vivibilità urbana e attualmente la legge regionale n.1 del 2005, art. 55 lettera f, ove tratta dei contenuti del regolamento urbanistico, recita:

2 1) Il regolamento urbanistico disciplina l attività urbanistica ed edilizia per l intero territorio comunale; esso si compone di due parti: a)disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti; b)disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio. 2) La disciplina di cui al comma 1 lettera a) individua e definisce: ( ) f) il programma di intervento per l abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche, contenente il censimento delle barriere architettoniche nell ambito urbano e la determinazione degli interventi necessari al loro superamento, per garantire un adeguata fruibilità delle strutture di uso pubblico e degli spazi comuni della città; Vallecchi afferma che si fa riferimento a tutte le strutture pubbliche, gli spazi pubblici, i percorsi e i servizi. La situazione attuale è che nessuno dei Comuni, almeno della provincia di Pistoia, si è dotato di questo strumento. Il Comune di Pistoia sta iniziando a muoversi, anche se ancora non c è un incarico ufficiale, ma già da un anno si parla della redazione di questo piano, che in sostanza individuerebbe, partendo da una base di studio della situazione attuale, i programmi per il superamento, i lavori che devono essere fatti, programmati nel tempo, per il superamento delle barriere. E stato presentato al Comune di Pistoia lo schema di lavoro suddiviso in diverse fasi, partendo da un azione di predisposizione, cioè da una raccolta di materiale cartografico contenente gli atti di programmazione che già il Comune pensa di poter attuare, ovvero Piano per il Centro Storico, Piano per l Ospedale del Ceppo, Piano Breda, Piano Urbano per la Mobilità (P.U.M.) e un Piano Progetto Guida per l Accessibilità Urbana. Questi sono gli atti di programmazione comunali che verranno attuati nei prossimi cinque anni. Secondo quanto concordato il piano dovrà coordinarsi con questi atti di programmazione già in previsione, perché gli interventi urbanistici previsti si conformino all obiettivo dell eliminazione delle barriere. Era già stato fatto nel 91 un Piano Progetto per l Accessibilità Urbana, che però è rimasto uno studio teorico. Donatella Pascucci sottolinea che i problemi nascono quando si arriva al finanziamento delle opere. Quando si va a progettare una qualsiasi opera, ad esempio una scuola, occorre passare attraverso vagli che impongono l eliminazione delle barriere architettoniche. E questo anche sulle ristrutturazioni, dato che per qualsiasi autorizzazione o denuncia di inizio attività che viene presentata in Comune è necessario dichiarare l osservanza alla normativa vigente sulle barriere architettoniche. Non è certo un problema di carenza di programmazione, ma di mancanza di volontà di destinare risorse per l abbattimento delle barriere architettoniche. Pascucci afferma che la Provincia di Pistoia ha erogato 4 milioni di euro per l adeguamento delle scuole superiori, ma non sempre è possibile intervenire sulle barriere architettoniche, se ad esempio emerge la necessità di rifare il tetto. Sostiene che, perché il piano possa essere operativo, occorre impegnare risorse e cominciare a fare i lavori e ribadisce l importanza di avere piena consapevolezza di cosa è opportuno fare. Virgilio Moreno Rafanelli afferma che prende atto delle buone prassi dell Architetto Pascucci nell attività che svolge. Sostiene, inoltre, che le Associazioni più volte hanno lamentato allo stesso Comune di Pistoia l episodicità di certi interventi, cioè la mancanza di una programmazione, dell individuazione di una serie di interventi che abbiano un loro ordine di priorità; la Legge Regionale n.1/2005, acquisendo evidentemente anche le istanze delle Associazioni, ha obbligato la predisposizione, da parte dei Comuni, dei P.A.B.A. Il senso è proprio quello di ovviare alla mancanza di risorse per fare queste cose. Sostiene la necessità di

3 dotarsi di un minimo di programmazione e quindi ribadisce il ruolo fondamentale dell Osservatorio come strumento di sostegno ai Comuni che devono dotarsi dei P.A.B.A. Donatella Pascucci afferma che, nel momento in cui alla Provincia competevano tutte le scuole superiori, è stato fatto un check-up di tutti gli immobili e, via via che sono stati erogati i finanziamenti, sono state messe a fuoco le priorità, perché quando si è in possesso di un quadro del fabbisogno il resto è relativamente semplice. Filippo Peritore prende atto positivamente della presenza e collaborazione dell Ordine degli Architetti. Spezza una lancia a favore del Comune di Pistoia affermando che tale Comune di fatto lavora sulle barriere architettoniche, anche se in mancanza di una programmazione. Virgilio Moreno Rafanelli afferma che da diversi anni le Associazioni chiedono una programmazione degli interventi da parte del Comune di Pistoia, che sinora ha lavorato a braccio seguendo le indicazioni delle Associazioni. Rafanelli ribadisce che l Osservatorio sul Superamento delle Barriere Architettoniche e Sensoriali sostiene e invita i Comuni nell attuazione dei Piani d intervento. Filippo Peritore condivide quanto affermato da Rafanelli e propone di organizzare un incontro con la Consulta del Volontariato del Comune di Pistoia. Maria Paola Vallecchi riprende il discorso ricordando che aveva individuato alcune fasi di lavoro che conducano alla redazione del P.A.B.A. La prima fase di predisposizione è quella dell individuazione di ciò che il Comune ha già a disposizione ai fini della programmazione futura, ovvero i Piani prima citati. Vallecchi afferma che è stato fatto anche il Piano Progetto Guida per l Accessibilità Urbana, rimasto uno studio teorico, che ha individuato le problematiche a livello di percorsi, di edifici, tracciando un quadro della situazione del centro storico, di dieci anni fa. La fase conoscitiva parte dall acquisizione delle informazioni contenute in questo Piano Progetto Guida per l Accessibilità Urbana fornito dall Ufficio Tecnico, che era stato seguito da un tentativo di programmazione degli interventi in base alle priorità. Questo si concretizzerà nella redazione di un rilievo atto all analisi dei prerequisiti e delle criticità, quindi della situazione attuale basata sui percorsi più significativi del centro storico, dei collegamenti principali e degli edifici di maggior interesse storico, artistico e sociale, con l individuazione dei nodi architettonici e urbanistici che necessitano di interventi di adeguamento. Virgilio Moreno Rafanelli afferma che in questa prima fase dovrà essere tenuto in considerazione anche il lavoro che ha svolto il Dott. Cosci e che fatto anche il Sig. Giovannelli, integrate dalle segnalazioni che arriveranno alla Provincia. Maria Paola Vallecchi dice che in questa fase ci sarà una raccolta di tutto il materiale già redatto dai vari Enti, Associazioni e anche con il contributo delle persone disabili. In particolare, in ogni stralcio urbano rilevato saranno prodotte cartografie tematiche suddivise per quattro famiglie di dati omogenei (percorsi, incroci, edifici pubblici e panorama ambientale: l arredo urbano, l illuminazione, la segnaletica urbana, che a volte costituiscono delle barriere). A questo punto si passerà all analisi delle informazioni raccolte e quindi allo studio del grado di accessibilità dei percorsi. Questi percorsi saranno indicati con colorazioni diverse, con simboli diversi in base al grado di accessibilità, che può essere di tre tipi: a) autonoma b) accompagnata c) non accessibile. Poi c è sempre una descrizione di tutti gli elaborati che verranno prodotti, in integrazione con gli strumenti urbanistici di riferimento di cui abbiamo parlato e la priorità di intervento sulle varie tipologie individuate, quindi sui percorsi, sugli edifici, oltre ad un programma operativo d intervento. È questa la fase più saliente. Dopo aver analizzato e aver individuato le problematiche è necessaria una programmazione di tempi e di finanziamenti e una suddivisione per lotto di intervento. Questo sarà concordato con i Comuni sulla base delle richieste provenienti anche dalle Associazioni in base a ciò che si ritiene prioritario, con una valutazione che sarà fatta di concerto con tutti gli enti coinvolti. Le decisioni circa i finanziamenti per la fase di pianificazione competono

4 all Ufficio Urbanistica dei Comuni. La parte operativa, per il superamento delle barriere, invece, riguarda l Ufficio Lavori Pubblici. I Lavori Pubblici hanno a disposizione il 10% degli oneri di urbanizzazione destinati specificatamente a questo tipo di interventi. Una volta fatta la programmazione dei lavori il testimone passa al settore dei Lavori Pubblici, con il progetto di adeguamento dei percorsi. A questo punto si parla di progetti che, in base alla legge Merloni, sono suddivisi in progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, appunto di competenza dei Lavori Pubblici. Vallecchi afferma che le risorse per effettuare gli interventi ci sono, ma è necessaria una programmazione a monte. Filippo Peritore afferma che i fondi del 10% degli oneri di urbanizzazione vengono molte volte deviate. Inoltre informa che durante l ultima riunione con il Comune di Pistoia è stato riferito che in bilancio di questo anno c erano circa euro per l abbattimento delle barriere architettoniche. Maria Paola Vallecchi osserva che il Piano è suddiviso in varie fasi di intervento con segnalazione dei finanziamenti relativi, perché è prevista dalla legge l indicazione non solo dei tempi, ma anche dei costi per ogni opera. A tal fine sarà eseguito un rilievo specifico delle opere, degli incroci, con un computo metrico. Quando si va a fare il progetto (preliminare, definitivo ed esecutivo) sono previsti tutti questi passaggi al suo interno, per cui dagli atti di programmazione risultano i costi per ogni opera da realizzare. Dopo il progetto e la realizzazione dei lavori ci sarà anche la fase finale di verifica delle soluzioni realizzate. Questo è quanto predisposto come schema di lavoro per il Comune di Pistoia. Luca Fanucci chiede da quanto tempo ogni Comune sta accantonando il 10% degli oneri di urbanizzazione. Virgilio Moreno Rafanelli afferma che la Legge Regionale n.47/1991 prevede tale misura. Vallecchi propone che l Osservatorio invii una lettera a tutti i Comuni per fare una ricognizione relativa alla predisposizione dei P.A.B.A. La Legge Regionale n.5/1995, con l inserimento della nuova strumentazione urbanistica, introduce il regolamento urbanistico e il piano strutturale e già parla di mappa dell accessibiltà. Nel 2001 la Legge Regionale n.23 al comma 1 fa una modifica alla L.R. n.5/1995, che recita: la mappa di accessibilità urbana contenente il censimento delle barriere architettoniche nell ambito urbano e la determinazione degli interventi necessari al loro superamento, per garantire un adeguata fruibilità delle strutture di uso pubblico e degli spazi comuni delle città da parte dei cittadini, compresi gli anziani, i bambini e i disabili. La Legge Regionale n.1/2005 sancisce questa modifica e prescrive l obbligatorietà per i Comuni di inserire all interno del Regolamento Urbanistico il P.A.B.A., che si distingue dalla mappa dell accessibilità nella determinazione degli interventi, nella programmaticità. Secondo Vallecchi l intervento di finanziamento della Regione Toscana dovrebbe riguardare la pianificazione, perché in ogni caso l esecuzione delle opere tramite gli Uffici Lavori Pubblici è finanziata dal 10%. Per quanto riguarda il ruolo della Regione Toscana, dice di essere andata a parlare con Pasqualetti, Funzionario alle Politiche Sociali. Sostiene che lo schema da loro elaborato per il Comune di Pistoia dovrebbe funzionare come regolamento del P.A.B.A., perché se la Regione Toscana non chiarisce quali debbano essere i contenuti del P.A.B.A., il singolo Comune lo predispone in modo autonomo. La Regione Toscana è infatti adesso in fase di predisposizione del Regolamento del P.A.B.A. Luca Fanucci chiede se la Regione Toscana dia una scadenza per la redazione del P.A.B.A. Maria Paola Vallecchi afferma che i tempi non vengono stabiliti nella legge, però ci sono dei termini, come diceva l architetto Pascucci, per la presentazione del Regolamento Urbanistico, che deve comprendere il P.A.B.A.

5 Luca Fanucci suggerisce di sfruttare le segnalazioni della Campagna o qualsiasi altro strumento che individua una barriera e utilizzare il 10% degli oneri di urbanizzazione per il abbattimento. Donatella Pascucci propone di chiedere ai Comuni come hanno utilizzato l anno scorso il 10% degli oneri di urbanizzazione e come hanno intenzione di utilizzarlo nel bilancio attuale, in modo da formarsi l idea di quello che viene fatto per il superamento delle barriere. Afferma, inoltre, che tale ricognizione è utile anche per l evidenziazione delle buone pratiche attuate dai singoli Comuni. Virgilio Moreno Rafanelli ribadisce che l Osservatorio è nato essenzialmente per essere un punto di riferimento di carattere culturale con fini di sensibilizzazione e come istituzione di coordinamento e di programmazione degli interventi fra i vari Comuni. Quello che si discute stamani è l ottemperamento dei Comuni all obbligo di legge di predisposizione dei P.A.B.A. Se si riuscisse a far dotare i 22 Comuni del territorio provinciale di questi piani coordinati e programmati, collaudati, valutati e condivisi dalle Associazioni, dall Osservatorio, dagli stessi Comuni, si potrà lavorare in un clima e in un contesto più proficuo e redditizio e probabilmente anche con meno sprechi. Perchè sapere che il Comune di Pistoia con la programmazione triennale dell eliminazione delle barriere architettoniche farà certi interventi, darà all Osservatorio la possibilità di sostenere i Comuni nell attuazione di tali Piani e alle Associazioni di lavorare specificatamente su un argomento, cioè su problematiche concrete. Donatella Pascucci afferma che, in attesa della predisposizione dei Piani, sarebbe necessario fare una ricognizione presso i Comuni, per conoscere gli interventi effettuati con il 10% degli oneri di urbanizzazione. Programmazione e ricognizione possono avvenire in parallelo, nessuno rinnega la programmazione che porta a fare degli interventi razionali. Filippo Peritore osserva che Rafanelli ha fatto più volte riferimento alle associazioni, che in Comune c è la Consulta del Volontariato di cui fanno parte 65 associazioni e nel cui consiglio direttivo è Kira Pellegrini, ed avanza la proposta, come componente dell Osservatorio, di un incontro, come già accennato nell ambito della Consulta del Volontariato del Comune di Pistoia, fra il gruppo operativo dell Osservatorio e il consiglio direttivo della Consulta. A breve bisognerebbe organizzare un incontro, una presentazione dei due organismi e cercare una collaborazione pratica. Kira Pellegrini afferma che in Valdinievole, dove c è la società della Salute, esiste un Comitato di Partecipazione, che potrebbe collaborare con l Osservatorio. Luca Fanucci elenca le proposte da discutere a livello di gruppo operativo: 1) predisporre una scheda di domanda che permetta con pochissimo sforzo da parte dell Ufficio preposto del Comune, di conoscere la destinazione delle risorse relative al 10% degli oneri di urbanizzazione così da valorizzare le buone prassi attuate nell ambito dell abbattimento delle barriere, come previsto dal protocollo. 2) organizzazione di una giornata-incontro con il gruppo operativo dell Osservatorio e il consiglio direttivo della Consulta del Volontariato del Comune di Pistoia e eventualmente tutte le altre sintesi di associazioni, aggregazioni di associazioni che sono presenti nel territorio provinciale. Sono state proposte la Consulta del Volontariato per il Comune di Pistoia e la Società della Salute per il territorio della Valdinievole. Laura Tesi propone di effettuare anche una ricognizione presso i Comune per conoscere quanti hanno già effettuato un monitoraggio sulle barriere architettoniche presenti sul proprio territorio. In merito alla Campagna di Segnalazione Spontanea delle Barriere Architettoniche sottolinea che al 7 giugno 2006 sono pervenute n. 29 segnalzioni così suddivise: Comune di Pistoia n. 10, Comune di Sambuca P.se n. 3, Comune di San MarcelloP.se n. 13, Comune di Monsummano Terme n.2 Comune di Montecatini Terme n.1.

6 Sottolinea l opportunità di intensificare l azione di sensibilizzazione da parte di ogni singolo Comune anche organizzando iniziative pubbliche, come previsto dal progetto, così da coinvolgere la cittadinanza e le Associazioni presenti sul territorio provinciale. Luca Fanucci sintetizza i punti relativi alla lettera da inviare ai Comuni: 1) portare a conoscenza del P.A.B.A. e relativo riferimento normativo 2) destinazione del 10% degli oneri di urbanizzazione per l abbattimento delle barriere architettoniche e interventi effettuati per il superamento delle barriere architettoniche così da condividere e valorizzare le buone prassi tra i Comuni 3) se è stato effettuato un primo monitoraggio delle barriere architettoniche. Relativamente al momento di incontro tra il gruppo operativo e la Consulta del Volontariato del Comune di Pistoia è necessario mettere a punto un ordine del giorno con gli obiettivi della giornata. La bozza delle lettere sarà fatta girare all interno del gruppo operativo. Patrizia Panetta propone una bozza di presentazione della Campagna da diffondere nelle scuole e quindi agli studenti per far vedere che cosa è una barriera. Questa presentazione è uno scheletro da far girare all interno del gruppo operativo. Luca Fanucci ribadisce che l obiettivo principale della Campagna è quello di diffondere nella cittadinanza la consapevolezza che esistono delle persone che possono avere delle difficoltà in merito, in questo caso, alle barriere architettoniche e sensoriali, ma in realtà l obiettivo finale si riassume nel diffondere il rispetto verso la persona in generale. Il discorso nelle scuole è stato portato avanti operativamente dal Forum Provinciale delle Associazioni dei Genitori della Scuola tramite il Centro Servizi Amministrativi (C.S.A.) con l incontro organizzato il 13 maggio 2006 durante il quale è stata presentata, tra l altro, la Campagna di Segnalazione Spontanea delle Barriere Architettoniche. Con la ripresa del nuovo anno scolastico 2006/2007 tale progetto sarà veicolato all interno delle scuole dalla Dott.ssa Giovanna Capocello e dalla Dott.ssa Antonella Grilli, rispettivamente, un medico e un docente, individuate dal Forum per divulgare al meglio la Campagna all interno del collegio dei docenti di ogni ordine e grado. La bozza di presentazione predisposta da Panetta, dovrebbe essere fatta girare all interno del gruppo operativo per implementarla ed affinarla, e potrebbe essere utile alle persone individuate dal Forum per un efficace coinvolgimento del collegio docenti ed eventualmente proporla alla visione degli alunni. Relativamente alle schede cartacee, si è ritenuto opportuno distribuirle quando il personale docente e gli alunni saranno in grado di recepirle. Patrizia Panetta afferma che l Osservatorio o le Associazioni dovrebbero riuscire ad agganciare quei docenti che non si sono dimostrati sensibili o non si sono riusciti a coinvolgere nel progetto di Campagna di Segnalazione Spontanea delle Barriere Architettoniche. Luca Fanucci afferma che la forza di entrare all interno della scuola è maggiore se viene presentata da un docente piuttosto che da un genitore, Associazione o Osservatorio. L Osservatorio può sostenere, trovare l alleato all interno della scuola attraverso il quale si possono organizzare degli eventi. È necessario fare proseliti, non prendersi impegni. Inoltre afferma che l Osservatorio può proporre qualunque tipo di intervento che può essere considerato come sollecitazione o suggerimento. Propone, a chi ha un idea, di predisporre una scheda sintetica con l individuazione di chi fa che cosa, la metodologia e la sequenza temporale previste per la realizzazione dell intervento. Suddetta scheda dovrebbe essere inviata alla Segreteria Organizzativa, nella persona di Laura Tesi e da lei fatta girare all interno del Gruppo Operativo o dell Osservatorio. Tali idee possono servire da spunto a tutti i membri dell Osservatorio. Suggerisce di redigere un elenco delle proposte. Chi ha in mente una proposta la invia alla Segreteria Organizzativa e cosi le proposte di sensibilizzazione diventeranno dei desiderata. Tale elenco potrà essere inviato a tutto l Osservatorio e se un Comune ne vuole far di proprie in autonomia la cosa può essere considerata positivamente. Quando le proposte sono state fatte da un solo ente e da un'unica

7 associazione le inseriamo tra eventi effettuati e da lì in poi diventa un esempio per gli altri di quello che è stato fatto in altre realtà. Inoltre ricorda, come già in precedenti comunicazioni di Laura Tesi, di comunicare alla sopracitata tutte le informazioni di eventuali iniziative organizzate a livello comunale sia da parte dei Comuni, sia delle Associazioni per la presentazione della Campagna. Tali informazioni potrebbero implementare il link dell Osservatorio con la predisposizione di una pagina dedicata ad un calendario di eventi. Patrizia Panetta propone di inserire lo spot sul sito della Provincia e delle fotografie per fare capire ai cittadini quali possono essere le barriere architettoniche. Luca Fanucci sottolinea quale obiettivo prioritario, tra gli altri, quello di trovare proseliti che, convinti della positività di questo progetto, lo portino avanti. Filippo Peritore sostiene la necessità di effettuare un monitoraggio delle barriere all interno dei luoghi di lavoro e propone una tavola rotonda con le varie associazioni di categoria quali C.N.A., Ordine degli Industriali, ecc. La riunione termina alle ore 12,30. Il verbalizzante Laura Tesi

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