I Minerali. Master in Scienze Forensi TECNICHE DI ANALISI MINERALOGICA CON ESERCITAZIONI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I Minerali. Master in Scienze Forensi TECNICHE DI ANALISI MINERALOGICA CON ESERCITAZIONI"

Transcript

1 Prof. Mario Tribaudino Dipartimento di Scienze della Terra Università di Parma Master in Scienze Forensi TECNICHE DI ANALISI MINERALOGICA CON ESERCITAZIONI I Minerali

2 Mineralogia: disciplina delle Scienze della Terra, ma vicina a Chimica e Fisica. I minerali sono nell ambiente: Utilizza gli stessi metodi, sia concettuali che analitici di Chimica e Fisica. Infatti molti mineralogisti sono Chimici e Fisici! Interazioni con le Scienze della Vita, dei Beni Culturali, dell Ambiente I minerali sono i costituenti della terra solida, ma quali sono i principali minerali?

3 Minerali e cristalli Diverso colore, diverso aspetto, ma stesso minerale (vesuvianite). Che cosa non cambia? Gli angoli diedri tra facce equivalenti Legge di Hauy, fine 700 N.B. in natura cristalli ben formati sono un eccezione. La crescita delle facce è impedita dagli altri cristalli

4 Forma e abito L insieme delle facce equivalenti è una forma, l insieme delle forme dà l abito del cristallo, che può essere schematizzato in un modello (quelli sopra sono tutti e due della vesuviana).

5 Minerali e simmetria L abito mostra una simmetria, o meglio una combinazione di elementi di simmetria. Le combinazioni di elementi di simmetria che descrivono la morfologia di un cristallo sono finite: i 32 gruppi puntuali. Queste simmetrie riflettono la simmetria che è presente all interno della cella elementare c a b Forma: cristallo ottaedrico di magnetite (Fe 3 O 4 ), ottaedro, gruppo puntuale m3m

6 La forma del minerale dipende dalla struttura interna: celle elementari che si ripetono nelle 3 dimensioni (con lati nm) Immagine in microscopia elettronica della vesuvianite: notare la cella elementare quadrata. In basso a sinistra la struttura. La struttura ed il chimismo determinano le proprietà macroscopiche

7 La traslazione Reticolo unidimensionale Vettore traslatore STRUTTURA

8 La traslazione Secondo vettore traslatore (non parallelo) Vettore traslatore b γ a

9 Reticolo (e struttura) bidimensionale b γ a Cella elementare

10 Reticolo Cartesiano e Cristallografico a b γ

11 UREA UREA (CONH (CONH 2 ) 2 ) Dalle molecole isolate polimero 1D cristallo 3D foglio 2D Piero Ugliengo

12 Definizione di stato cristallino: Si può sempre individuare una porzione, in genere piccola, dell oggetto che, combinata con le regole di simmetria, permette di prevedere l intero oggetto

13 Unità asimmetrica M.C. Escher

14 CRISTALLO deriva dal Greco κρυοσ che significa Ghiaccio anche se in realtà veniva riferito al Quarzo (che i Greci ritenevano essere ghiaccio solidificato)

15 La SIMMETRIA nei cristalli gioca un ruolo essenziale in due ambiti collegati e distinti: L ABITO autunite la STRUTTURA

16 SIMMETRIA NEI CRISTALLI e non

17 Il piano di riflessione (m dall inglese mirror - specchio)

18 DIGIRA n=2 (rotazione di 180 ) α = 2π / n La Mano Sinistra rimane tale

19 α = 2π / n TRIGIRA n=3 (rotazione di 120 ) 120

20

21 Tormalina OH OH OH Na Mg Mg Mg BO3 OH OH BO3 OH BO3 OH Na Mg SiO4 Mg SiO4 SiO4 Mg SiO4 SiO4 SiO4 OH BO3 BO3 OH BO3 OH Na OH SiO4 SiO4 SiO4 Mg SiO4 Mg SiO4 Mg SiO4 BO3 BO3 OH OH BO3 OH OH Na Mg Mg Mg SiO4 SiO4 SiO4 BO3 SiO4 SiO4 SiO4 BO3 OH BO3

22 α = 2π / n TETRAGIRA n=4 (rotazione di 90 ) 90

23 Norvegia Croce Runica

24 Fluorite CaF 2 S S Fe Fe S S Fe S S Fe Fe S S Fe S S Fe S S S Fe S Fe S S Pirite FeS S S S S Fe Fe S S Fe S S Fe Fe S S

25 Oggetti singoli possono avere simmetria 5 PENTAGIRA n=5 (rotazione di 360/5 =72 )

26 α = 2π / n ESAGIRA n=6 (rotazione di 60 ) 60

27 Berillo

28 Gli assi di rotazione compatibili con un reticolo sono solamente cinque: Identità Digira Trigira Tetragira Esagira La pentagira non c è

29 Veri

30 La forma del minerale dipende dalla struttura interna: celle elementari che si ripetono nelle 3 dimensioni (con lati nm) Immagine in microscopia elettronica della vesuvianite: notare la cella elementare quadrata. In basso a sinistra la struttura. La struttura ed il chimismo determinano le proprietà macroscopiche

31 Diamante

32 Struttura della grafite Vista di sopra Vista di fianco

33 Scala di Mohs della durezza Grafite = 2 Diamante = 1000

34 Per esempio il talco Mg 3 Si 4 O 10 (OH) 2 Durezza minima (1 scala di Mohs) elevata sfaldabilità ottimo isolante elettrico (non polare) alto punto di fusione (1500 C), Mg buon lubrificante elevato adsorbimento

35 La costituzione della Terra e dalla sua composizione % in peso crosta mantello terra O Si Fe Ca Mg Na 2.3 K 1.7 altri <1 <1 <7 La composizione della crosta terrestre, su cui viviamo. altri NaK Mg Ca Fe Si O % peso % atomica raggio ionico % volume O Si Fe Ca Na K Mg totale

36 Pochi elementi, pochi minerali. Se ne può prevedere la presenza e (approssimativamente) la struttura da poche considerazioni di chimica di base Minerali presenti nella crosta terrestre (in volume) 3% 8% 5% 5% 5% 11% 12% 12% 39% plagioclasi feldspati alcalini quarzo pirosseni amfiboli miche minerali argille altri silicati non silicati

37 RI (Å) RIM/RIO 2- coordinazione e-neg M-O % ionicità O Si , (6) , Ca , Na , K , Fe , Fe Mg , (8), (4) C Ti , (4) Un solo anione, O 2- Un catione prevalente, Si 4+ L anione ha raggio ionico maggiore o molto maggiore del catione Legame prevalentemente ionico I minerali sono per lo più silicati (97%) La struttura dei minerali è determinata dalla disposizione dell anione Atomi rappresentabili come sfere, struttura a poliedri di coordinazione

38 I cationi sono posti negli interstizi tra gli ossigeni. Il numero di ossigeni che circondano un dato catione (numero di coordinazione) dipende dal rapporto tra i raggi ionici di catione e anione (quasi sempre O). Coordinazione teorica y III IV VI VIII Coordinazione 3, solo nel C RI (Å) RI M /RI O 2- coordinazione e-neg M-O % ionicità O Si , (6) , Ca , Na , K , Fe , Fe Mg , (8), (4) C Ti , (4)

39 Il poliedro più importante: SiO E un tetraedro! Vari modi di rappresentarlo, ma solo il primo rispetta il rapporto tra i raggi ionici L 3+ può avere coordinazione tetraedrica, ma anche ottaedrica, 6 (è più grande del Si)

40 Uno dei minerali più comuni è formato dalla ripetizione tridimensionale di tetraedri SiO 4 4--, il quarzo. Ogni ossigeno fa da ponte ad un altro tetraedro (tettosilicato) La struttura del quarzo (SiO 2 ). Rappresentazione della struttura ball and stick e a poliedri. La prospettiva è un artefatto. 12% della crosta terrestre.

41 La sostituzione di 3+ al posto del Si 4+ nel tetraedro è possibile, mantenedo l impalcatura tridimensionale dei tettosilicati. Le cariche negative in eccesso che si vengono a creare sono saturate da cationi in altri siti strutturali (pallino viola). E la struttura dei feldspati (51% della crosta terrestre! La famiglia di minerali più comune). La struttura dei feldspati. I cationi non tetraedrici sono Na, Ca e K (4,5 e 7 nell ordine dell abbondanza atomica). I feldspati si dividono in: Feldspati alcalini soluzioni solide KSi 3 O 8 -NaSi 3 O 8 feldspato potassico-albite Plagioclasi soluzioni solide NaSi 3 O 8 -Ca 2 Si 2 O 8 albite-anortite

42 Ci sono silicati in cui i tetraedri si dispongono a formare catene (semplici o doppie), gli inosilicati, in cui troviamo per la prima volta Fe 2+ e Mg 2+. Si distinguono 2 siti non tetraedrici, giallo occupato da Ca e Na, viola occupato da Fe e Mg. Perché? Se in eccesso Fe e Mg possono occupare il sito giallo, Ca e Na mai il sito viola. Perché? Aiuto: conta gli stick Inosilicato a catena semplice, vista lungo la direzione delle catene (a poliedri e ball and stick). E la struttura dei pirosseni (11% della crosta terrestre, ma anche costituente essenziale del mantello superiore e delle meteoriti silicatiche). Formula: (Ca, Na, Mg, Fe)(Mg, Fe)Si 2 O 6

43 Inosilicato a catena doppia, vista parallela alla direzione delle catene. E la struttura degli amfiboli (5% della crosta terrestre). Formula (semplificata!): (Ca, Na, Mg, Fe) 2 (Mg, Fe) 5 (Si, ) 8 O 22 (OH) 2 N.B: gli amianti più pericolosi, rari in natura in Italia, sono minerali della famiglia degli amfiboli, con struttura fibrosa (p.es.la riebeckite, commercialmente nota come crocidolite o amianto azzurro)

44 I silicati in cui i tetraedri si dispongono su di un piano ed hanno solo il vertice non connesso ad altri tetraedri sono i fillosilicati. I vertici dei tetraedri sono collegati a poliedri in coordinazione ottaedrica (6) centrati da, Mg o Fe. Cationi come K, Na e Ca si trovano nell interstrato (perché?). La struttura della muscovite K 2 Si 3 O 10 (OH) 2, minerale che appartiene alla famiglia delle miche (5% della crosta terrestre). Struttura simile hanno i minerali delle argille (5% della crosta terrestre). N.B.: alcuni minerali delle argille hanno la capacita di adsobire e scambiare elementi chimici tossici nell interstato. Applicazioni per il ripristino ambientale.

45 I silicati in cui i tetraedri sono isolati sono i nesosilicati, per esempio il granato oppure la famiglia delle olivine (Mg,Fe) 2 SiO 4. Le olivine non rientrano tra i costituenti fondamentali della crosta terrestre, ma lo sono del mantello superiore e delle meteoriti. Strutture del granato grossularia (Ca 3 2 Si 3 O 12 ) e dell olivina. Che tipo di rappresentazioni sono? Nel granato, in quali poliedri vanno a finire Ca, e Si?

46 tri minerali, silicati e non, costituiscono l 11% della crosta terrestre. Ci sono circa 5000 specie mineralogiche diverse, per lo più unici ritrovamenti, solo raramente di un qualche interesse culturale o economico. Cfr. il numero dei minerali con le specie del regno animale o vegetale. Perché i minerali sono così pochi? Fanno eccezione molti silicati, solfuri, ossidi, idrossidi e carbonati utilizzati per estrarre elementi di interesse, per le loro proprietà industriali o gemmologiche Le gemme sono state tagliate dall uomo, ma in natura esistono minerali già ben formati, che ci ricordano che nella quasi totalità i minerali sono cristalli. Quali sono le proprietà dei cristalli?

47 Come si studiano i minerali Scala di osservazione: dalla dimensioni del cristallo, quasi sempre inferiori al mm alla disposizione degli atomi nella cella elementare (atomi circa 0.1 nm) occhio nudo (o con lente): fino a 0.1 mm microscopio petrografico: fino a 1-2 µm (0.001 mm) microscopio elettronico: fino a 0.2 nm (1 nm = 10-6 mm) diffrazione X: misura indiretta: definisce le posizioni degli atomi fino a 0.1 pm (1pm = 10-9 mm) Lente: riconoscimento rapido dei minerali e della disposizione nelle rocce: ci si basa su forma, colore (molto variabile), associazione Classificazione di terreno, preliminare al riconoscimento della roccia non permette alcuna caratterizzazione del minerale e spesso neanche il riconoscimento

48 Microscopia ottica (petrografica): riconoscimento su basi scientifiche dei minerali (non tutti), reazioni e relazioni tra minerali che avvengono fino alla scala di qualche µm (limite di Abbe D = 0.61λ). Utilità petrografica, preliminare agli studi mineralogici. Vedi modulo Petrografia e Litologia.

49 Microscopia elettronica a trasmssione: osservazione di celle elementari e di gruppi di atomi Immagine ad alta risoluzione Immagine Diffrazione

50 Interazioni minerali - nano particelle e ambiente Micropolveri (PM10 e inferiori): mineralogia, distribuzione, proprietà, reazioni con gli inquinanti, influenza sul riscaldamento globale. Vari contributi al riscaldamento globale Distribuzione di numero, dimensioni e superficie delle particelle di un tipico aerosol urbano. In rosso limite PM10, in verde limite PM3.5

51 Mineralogia e ambiente adsorbimento dei cationi tossici nei minerali: siti attivi, relazione struttura-catione, soil remediation analisi delle micropolveri naturali. Immagine TEM di una particella di halite (NaCl) e cristalli di solfati raccolta nella troposfera. Adsorbimento di Hg e complessanti nella struttura delle argille

52 La struttura della clinoptinolite, una zeolite. Notare i canali. Cristalli di caolino al microscopio elettronico a trasmissione Proprietà dei minerali di interesse industriale (ceramici, zeoliti) Definizione delle proprietà fisico-chimiche di tali minerali (per lo più minerali delle argille e zeoliti) in campioni naturali o sintetici, al variare della composizione. In particolare capacità di scambio cationico, punto di fusione, capacità di agire come catalizzatore Metodo: sintetizzare, determinare le fasi presenti e la struttura, misurare le proprietà. Scopo: ottimizzare i processi di lavorazione

53 Beni culturali Ricostruzione delle tecniche antiche origine dei materiali aiuto nel restauro definizione di problemi archeologici Metodo: riconoscimento dei minerali presenti (RX) e confronto con dati archeologici 1) 2) 1) braga di Daniele 2) del 700. Restauro Cappella Sistina: 1) braga 1564, 2) 700 Blu maya e paligorskite

54 Raggi X

55 Diffrazione a raggi X: determinazione e dettagli della struttura con errori sulla distanze misurate di nm. Determinazione della composizione dei siti strutturali. Determinazione univoca del minerale presente. La diffrazione nei minerali, ragionamento generale (Laue 1912) I cristalli sono reticoli con passo dell ordine del nm I reticoli diffrangono la radiazione con λ dell ordine del passo del reticolo I raggi X hanno λ dell ordine dei nm e quindi danno diffrazione nei cristalli

56 La diffrazione nei minerali (e nei cristalli in generale) si basa sulla legge di Bragg: 2d hkl senθ=λ Nota la lunghezza d onda (λ), dall angolo θ si risale al d hkl, periodicità caratteristica di ogni minerale (la distanza tra i piani). RICONOSCIMENTO! L intensità della radiazione diffratta dipende dalla posizione degli atomi nella cella elementare e da quali specie chimiche occupano un dato sito strutturale Nota l intensità si può risalire alle coordinate degli atomi nella cella elementare STRUTTURA!

57 Nanoparticelle dimensioni inferiori a ~20-50 nm proprietà di superfici, termodinamiche e cinetiche differenti dal bulk material tipiche di reazioni biologiche (p.es. formazione di magnetite) comportamento intermedio tra molecole e cristalli problemi di studio, oggi in parte superabili Nanoparticelle di anatase(tio 2 ). Come a fianco, immagine TEM. In alto a dx, l anatase è stabile per particelle di diametro inferiore a 11 nm Nanoparticelle (30 nm) di UO 2 prodotte dall attività di batteri riducenti i solfati

58 Metodo delle polveri Teoria Pratica

59 tri metodi: spettroscopia, microscopia a scansione e forza atomica Spettroscopia IR-Raman, NMR (su 27 Si e 23!), Mossbauer, UV-NIR-VIS, EXAFS-XANES ecc: intorno locale degli atomi nel cristallo, importante,per esempio,nelle relazioni minerale-elementi inquinanti Spettroscopia di emissione dei Rx (DS-EDS), analisi chimiche con risoluzione del µm Microscopia elettronica a scansione: morfologia dei cristalli alla scala di qualche µm Microscopia a forza atomica: analisi delle superfici a livello atomico

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE

I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE I MINERALI DELLA CROSTA TERRESTRE Sono solidi cristallini, di origine inorganica, caratterizzati da una precisa formula chimica. Una sostanza è un minerale se: si presenta come solido cristallino, cioè

Dettagli

GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce)

GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce) GEOLOGIA (studio della litosfera) Essa si divide in MINERALOGIA (studio dei minerali) e PETROGRAFIA ( studio delle rocce) I MINERALI I minerali sono sostanze solide omogenee, inorganiche, esprimibili mediante

Dettagli

Minerali e rocce. La Terra solida è formata da minerali.

Minerali e rocce. La Terra solida è formata da minerali. 1.4 Minerali e rocce La Terra solida è formata da minerali. Un minerale è un corpo solido cristallino naturale omogeneo, costituito da un elemento o da un composto chimico inorganico e caratterizzato da

Dettagli

LA FRAZIONE SOLIDA INORGANICA

LA FRAZIONE SOLIDA INORGANICA LA FRAZIONE SOLIDA INORGANICA ROCCE MINERALI Classe Alogenuri Solfati Solfuri Ossidi ed idrossidi (Al, Fe, Mn, Ti) Carbonati Nitrati Fosfati Silicati (fillosilicati) Minerale Cloruro di sodio Gesso Pirite

Dettagli

Capitolo 3 I minerali delle rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi

Capitolo 3 I minerali delle rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Capitolo 3 I minerali delle rocce: riconoscimento, proprietà tecniche, utilizzi Minerali: sostanze naturali, solide, con una composizione chimica definita ed una struttura cristallina (impalcatura di ioni

Dettagli

Durezza è la resistenza che ha un minerale nell'opporsi alla scalfittura. utilizzata la scala di Mohs.

Durezza è la resistenza che ha un minerale nell'opporsi alla scalfittura. utilizzata la scala di Mohs. PROPRIETA FISICHE DEI MINERALI Densità g/cm 3 Durezza è la resistenza che ha un minerale nell'opporsi alla scalfittura. utilizzata la scala di Mohs. Sfaldatura: proprietà di rompersi più facilmente lungo

Dettagli

PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI

PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI PREPARAZIONE E CARATTERIZZAZIONE DEI VETRI COLORATI DEFINIZIONE DI VETRO LO STATO VETROSO È QUELLO DI UN SOLIDO BLOCCATO NELLA STRUTTURA DISORDINATA DI UN LIQUIDO (FASE AMORFA) SOLIDO:ORDINE A LUNGO RAGGIO

Dettagli

Corso di aggiornamento su rocce, minerali e fossili della Regione Marche

Corso di aggiornamento su rocce, minerali e fossili della Regione Marche Corso di aggiornamento su rocce, minerali e fossili della Regione Marche Progetto ISS Fermo, 23 Maggio 2011 Prof Pierluigi Stroppa Oro nativo Malachite Rosa del deserto Un minerale è una sostanza naturale

Dettagli

Le rocce ignee: prodotto del magma terrestre

Le rocce ignee: prodotto del magma terrestre Le rocce ignee: prodotto del magma terrestre Introduzione: che cos è una roccia ignea? Le rocce ignee sono molto varie. Alcune contengono dei cristalli abbastanza grandi. Altre contengono cristalli così

Dettagli

Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio,

Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio, Le argille sono costituite da silice + allumina + acqua, ovviamente solo in termini di sostanze chimiche e non di struttura. Non sempre (o, meglio, quasi mai) si può parlare di H 2 O molecolare; piuttosto

Dettagli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli

Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli Classificazione della materia: Sostanze pure e miscugli la composizione e quindi le proprietà intensive sono le stesse in ogni parte del sistema La composizione e le proprietà intensive variano da una

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede

LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede LA MATERIA Suggerimenti didattici e schede Iniziamo il percorso chiedendo a un bambino di consegnarci alcune cose: una gomma, una penna, un capello. Domandiamo a un altro di consegnarci una gioia, una

Dettagli

ROCCE METAMORFICHE. Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione.

ROCCE METAMORFICHE. Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione. ROCCE METAMORFICHE Sono rocce che si formano per trasformazione di rocce pre-esistenti a causa di variazioni di temperatura e pressione. Protolite = la roccia pre-esistente. Metamorfismo è un processo

Dettagli

Si è deciso di caratterizzare la composizione delle pianelle fornite mediante le seguenti analisi chimiche e fisiche:

Si è deciso di caratterizzare la composizione delle pianelle fornite mediante le seguenti analisi chimiche e fisiche: 1 DIPARTIMENTO DI CHIMICA Dott.ssa Assunta Marrocchi UNIVERSITÀ DI PERUGIA Via Elce di Sotto, 8-06123 Perugia Tel. +39-0755855547 Fax +39-0755855560 e-mail: assunta@unipg.it Segr. Tel. +39-0755855534 1.

Dettagli

I MINERALI I minerali

I MINERALI I minerali I minerali 1.1 La Terra un pianeta a strati 1.2 I materiali del pianeta Terra 1.3 Composizione della crosta terrestre 1.4 Minerali e rocce 1.5 Minerali e cristalli 1.6 Struttura dei cristalli 1.7 Classificazione

Dettagli

Un minerale è un corpo solido che si trova allo stato naturale, formatosi tramite un processo inorganico. Si conoscono più di 3.500 specie.

Un minerale è un corpo solido che si trova allo stato naturale, formatosi tramite un processo inorganico. Si conoscono più di 3.500 specie. minerali Un minerale è un corpo solido che si trova allo stato naturale, formatosi tramite un processo inorganico. Si conoscono più di 3.500 specie. quarzo rosa aragonite Caratteristiche di un minerale:

Dettagli

Dr. Tiziano Teruzzi SUPSI-Laboratorio Tecnico Sperimentale, Lugano-Trevano

Dr. Tiziano Teruzzi SUPSI-Laboratorio Tecnico Sperimentale, Lugano-Trevano mianto nell edilizia Dr. Tiziano Teruzzi SUPSI-Laboratorio Tecnico Sperimentale, Lugano-Trevano Inquinamento indoor: l amianto nell edilizia 1 Argomenti 1. Cos è l amianto? 2. Come e dove lo possiamo trovare

Dettagli

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria

Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni

Dettagli

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE

Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà periodiche degli elementi LA LEZIONE Le proprietà degli elementi mostrano delle tendenze che possono essere predette usando il sistema periodico ed essere spiegate e comprese analizzando la

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

materia atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti

materia atomi miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti Elementi e Composti materia miscugli omogenei e eterogenei sostanze elementari composti atomi Gli atomi sono, per convenzione, le unità costituenti le sostanze Le sostanze possono essere costituite da

Dettagli

Le Rocce. Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali.

Le Rocce. Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali. Minerali e Rocce Le Rocce Le rocce sono corpi solidi naturali costituiti da un aggregazione di più sostanze dette minerali. Origine delle rocce Le Rocce La roccia è tutto ciò che forma la crosta terrestre,

Dettagli

STUDIO GEOCHIMICO DEL PARTICOLATO ATMOSFERICO

STUDIO GEOCHIMICO DEL PARTICOLATO ATMOSFERICO UNIVERSITA CA FOSCARI VENEZIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AMBIENTALI STUDIO GEOCHIMICO DEL PARTICOLATO ATMOSFERICO Prof. Rampazzo Giancarlo CHE COS E LA GEOCHIMICA 1.La geochimica studia la composizione chimica

Dettagli

Scritto da erredomani Martedì 21 Maggio 2013 17:11 - Ultimo aggiornamento Sabato 25 Maggio 2013 15:05

Scritto da erredomani Martedì 21 Maggio 2013 17:11 - Ultimo aggiornamento Sabato 25 Maggio 2013 15:05 I tipi di fibre [1] riscontrabili in atmosfera si dividono in due grandi categorie quelle Naturali e quelle Sintetiche (artificiali). Entrambe queste categorie sono a loro volte distinguibili in organiche

Dettagli

1. Talco (più tenero) 2. Gesso 3. Calcite 4. Fluorite 5. Apatite 6. Ortoclasio 7. Quarzo 8. Topazio 9. Corindone 10. Diamante (più duro)

1. Talco (più tenero) 2. Gesso 3. Calcite 4. Fluorite 5. Apatite 6. Ortoclasio 7. Quarzo 8. Topazio 9. Corindone 10. Diamante (più duro) 1. Lo stato solido Lo stato solido è uno stato condensato della materia; le particelle (che possono essere presenti come atomi, ioni o molecole) occupano posizioni fisse e la loro libertà di movimento

Dettagli

Solidi cristallini. I solidi cristallini sono caratterizzati da una distribuzione regolare delle particelle nello spazio.

Solidi cristallini. I solidi cristallini sono caratterizzati da una distribuzione regolare delle particelle nello spazio. Solidi cristallini. I solidi cristallini sono caratterizzati da una distribuzione regolare delle particelle nello spazio. Il modo in cui le particelle costituenti il cristallo sono disposti nello spazio

Dettagli

Che cosa sono? Che forma hanno?

Che cosa sono? Che forma hanno? Che cosa sono? Parti solide della crosta terrestre formate da Atomi - Ioni Molecole che sono disposti secondo un ordine Che forma hanno? Possono presentarsi in masse informi o sotto l aspetto di Poliedri

Dettagli

La crosta è costituita da materiali solidi: le rocce. Le rocce sono aggregati di uno o più minerali

La crosta è costituita da materiali solidi: le rocce. Le rocce sono aggregati di uno o più minerali Nella sua superficie oltre all acqua (liquida degli oceani, e solida della calotte polari), la Terra presenta una struttura solida: la crosta. La crosta è costituita da materiali solidi: le rocce. Le rocce

Dettagli

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di

La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di un solido (polvere) che diverrà il ceramico, con un

Dettagli

gli stati inusuali della materia: il PLASMA e i COLLOIDI Pietro Favia, Gerardo Palazzo

gli stati inusuali della materia: il PLASMA e i COLLOIDI Pietro Favia, Gerardo Palazzo gli stati inusuali della materia: il PLASMA e i COLLOIDI Pietro Favia, Gerardo Palazzo Dipartimento di Chimica, Università di Bari Aldo Moro CAMPUS, via Orabona 4, 70126 Bari pietro.favia@uniba.it, gerardo.palazzo@uniba.it

Dettagli

GEOMETRIA MOLECOLARE

GEOMETRIA MOLECOLARE GEOMETRIA MOLECOLARE Le molecole hanno geometrie spaziali ben definite caratterizzate da distanze di legame ed angoli di legame. Questi possono essere determinati sperimentalmente (es. raggi X). Si vede

Dettagli

La Cristallografia. 1: la traslazione

La Cristallografia. 1: la traslazione La Cristallografia 1: la traslazione Spiega: Perché i cristalli hanno le facce Come le chiamiamo Come si dividono le celle elementari (e i cristalli macroscopici) La traslazione Reticolo unidimensionale

Dettagli

I MATERIALI DELLA LITOSFERA: I MINERALI E LE ROCCE

I MATERIALI DELLA LITOSFERA: I MINERALI E LE ROCCE I MATERIALI DELLA LITOSFERA: I MINERALI E LE ROCCE Dagli atomi alle rocce I materiali di cui è fatta la crosta terrestre si sono formati a partire dai differenti tipi di atomi, circa una novantina, ricevuti

Dettagli

Interferenza e diffrazione

Interferenza e diffrazione Interferenza e diffrazione La radiazione elettromagnetica proveniente da diverse sorgenti si sovrappongono in ogni punto combinando l intensita INTERFERENZA Quando la radiazione elettromagnetica passa

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE

LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE LEZIONI N 24 E 25 UNIONI SALDATE Le saldature si realizzano prevalentemente con il metodo dell arco elettrico, utilizzando elettrodi rivestiti, che forniscono il materiale di apporto. Il collegamento è

Dettagli

La diffrazione. Lezioni d'autore

La diffrazione. Lezioni d'autore La diffrazione Lezioni d'autore Figure di diffrazione VIDEO Il potere risolutivo di un sistema ottico (I) Un esperienza classica sulle capacità di una persona di distinguere due oggetti vicini si realizza

Dettagli

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni)

CHIMICA. Una teoria è scientifica solo se è falsificabile (cioè se è possibile sperimentalmente smentire le sue previsioni) CHIMICA SCIENZA SPERIMENTALE: cioè si basa sul metodo sperimentale (Galileo è il precursore). Osservazione dei fenomeni (raccolta e interpretazioni dati) Formulazione ipotesi Verifica sperimentale (eventualmente

Dettagli

DISEGNO DI MACCHINE APPUNTI DELLE LEZIONI

DISEGNO DI MACCHINE APPUNTI DELLE LEZIONI DISEGNO DI MACCHINE APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 3: Proiezioni Ortogonali con il metodo europeo Francesca Campana Le proiezioni ortogonali Le proiezioni ortogonali descrivono bi-dimensionalmente un oggetto

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

La Vita è una Reazione Chimica

La Vita è una Reazione Chimica La Vita è una Reazione Chimica Acqua Oro Zucchero Il numero atomico, il numero di massa e gli isotopi numero atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo numero di massa (A) = numero di protoni + numero

Dettagli

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono

LA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione

Dettagli

Consideriamo due polinomi

Consideriamo due polinomi Capitolo 3 Il luogo delle radici Consideriamo due polinomi N(z) = (z z 1 )(z z 2 )... (z z m ) D(z) = (z p 1 )(z p 2 )... (z p n ) della variabile complessa z con m < n. Nelle problematiche connesse al

Dettagli

Struttura e geometria cristallina

Struttura e geometria cristallina Struttura e geometria cristallina Descrizione macroscopica e microscopica Nello studio delle proprietà fisiche della materia è utile distinguere tra descrizione microscopica e descrizione macroscopica

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione del taglia e colore. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione del taglia e colore www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione iniziale... 5 Gestione delle varianti... 6 Raggruppamento delle varianti... 8 Gestire le varianti

Dettagli

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior

CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE. un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine di formare un maggior CHIMICA ORGANICA: IBRIDAZIONE & RISONANZA IBRIDIZZAZIONE L ibridizzazione o ibridazione è una ricombinazione dei propri orbitali atomici che un atomo compie all atto di formazione di un composto al fine

Dettagli

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia.

Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. G. Digilio - principi_v10 versione 6.0 LA SPETTROSCOPIA Tutte le tecniche spettroscopiche si basano sulla interazione tra radiazione elettromagnetica e materia. La Spettroscopia di risonanza magnetica

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

CAPITOLO 11 Materiali ceramici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione

CAPITOLO 11 Materiali ceramici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA. Problemi di conoscenza e comprensione CAPITOLO 11 Materiali ceramici ESERCIZI CON SOLUZIONE SVOLTA Problemi di conoscenza e comprensione 11.10 (a) Le strutture a isola dei silicati si formano quando ioni positivi, come Mg 2+ e Fe 2+, si legano

Dettagli

LE METODICHE PER L INDIVIDUAZIONE DELL AMIANTO NEI MATERIALI MASSIVI E NELL AERODISPERSO

LE METODICHE PER L INDIVIDUAZIONE DELL AMIANTO NEI MATERIALI MASSIVI E NELL AERODISPERSO LE METODICHE PER L INDIVIDUAZIONE DELL AMIANTO NEI MATERIALI MASSIVI E NELL AERODISPERSO Federica Rossi Università degli Studi di Torino 13 Aprile 2013 Patologie asbesto correlate: attualità in tema di

Dettagli

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA

COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA COS'E' UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO E COME FUNZIONA Il principio di funzionamento: la cella fotovoltaica Le celle fotovoltaiche consentono di trasformare direttamente la radiazione solare in energia elettrica,

Dettagli

Lezione 15 metodi di analisi termici legati alla separazione di fase. Separazione di fase. Fasi della materia: solido, liquido, gas

Lezione 15 metodi di analisi termici legati alla separazione di fase. Separazione di fase. Fasi della materia: solido, liquido, gas Lezione 15 metodi di analisi termici legati alla separazione di fase Separazione di fase Fasi della materia: solido, liquido, gas SOLIDO Scioglimento solidificazione LIQUIDO evaporazione condensazione

Dettagli

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta

Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare. Metodo dell abbondanza isotopica. Misure di massa esatta Determinazione della composizione elementare dello ione molecolare Metodo dell abbondanza isotopica Misure di massa esatta PREMESSA: ISOTOPI PICCHI ISOTOPICI Il picco dello ione molecolare è spesso accompagnato

Dettagli

CO 2 aq l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione:

CO 2 aq l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione: DUREZZA DELLE ACQUE. Quando si parla di durezza di un acqua ci si riferisce fondamentalmente alla quantità di ioni calcio e di ioni magnesio disciolti in un certo volume di tale acqua. Ad eccezione delle

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

4. Proiezioni del piano e dello spazio

4. Proiezioni del piano e dello spazio 4. Proiezioni del piano e dello spazio La visualizzazione di oggetti tridimensionali richiede di ottenere una vista piana dell'oggetto. Questo avviene mediante una sequenza di operazioni. Innanzitutto,

Dettagli

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un

quale agisce una forza e viceversa. situazioni. applicate a due corpi che interagiscono. Determinare la forza centripeta di un CLASSE Seconda DISCIPLINA Fisica ORE SETTIMANALI 3 TIPO DI PROVA PER GIUDIZIO SOSPESO Test a risposta multipla MODULO U.D Conoscenze Abilità Competenze Enunciato del primo principio della Calcolare l accelerazione

Dettagli

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09

Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di

Dettagli

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA

LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA LA MOLE : UN UNITA DI MISURA FONDAMENTALE PER LA CHIMICA Poiché è impossibile contare o pesare gli atomi o le molecole che formano una qualsiasi sostanza chimica, si ricorre alla grandezza detta quantità

Dettagli

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche

Tesina di scienze. L Elettricità. Le forze elettriche Tesina di scienze L Elettricità Le forze elettriche In natura esistono due forme di elettricità: quella negativa e quella positiva. Queste due energie si attraggono fra loro, mentre gli stessi tipi di

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE CHIMICA FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA

DIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE CHIMICA FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA IISS A. De Pace Lecce A.S. 2012-2013 DIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA PIANI DI STUDIO DELLE DISCIPLINE SECONDO ANNO Piano di studi della disciplina DESCRIZIONE Lo

Dettagli

I MINERALI. Appunti di geografia per gli studenti delle sezioni C e D a cura della prof.ssa A.Pulvirenti.

I MINERALI. Appunti di geografia per gli studenti delle sezioni C e D a cura della prof.ssa A.Pulvirenti. I MINERALI Appunti di geografia per gli studenti delle sezioni C e D a cura della prof.ssa A.Pulvirenti. Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei e

Dettagli

Diffrazione di raggi X

Diffrazione di raggi X Diffrazione di raggi X Quando una radiazione X colpisce la faccia di un cristallo con un certo angolo di incidenza θ, essa in parte è diffusa dallo strato di atomi della superficie, in parte penetra verso

Dettagli

Il magnetismo nella materia

Il magnetismo nella materia Le orbite degli elettroni in atomo di idrogeno Forma spaziale degli Orbitali elettronici di atomo di idrogeno Un solido Il magnetismo nella materia ferrimagnetismo Dr. Daniele Di Gioacchino Istituto Nazionale

Dettagli

Il bilanciamento delle reazioni chimiche

Il bilanciamento delle reazioni chimiche 1 Il bilanciamento delle reazioni chimiche Avete visto che gli atomi hanno diversi modi di unirsi l uno all altro. Si può anche iniziare a capire che una reazione chimica non è nient altro che un cambiamento

Dettagli

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura

LEZIONE 1. Materia: Proprietà e Misura LEZIONE 1 Materia: Proprietà e Misura MISCELE, COMPOSTI, ELEMENTI SOSTANZE PURE E MISCUGLI La materia può essere suddivisa in sostanze pure e miscugli. Un sistema è puro solo se è formato da una singola

Dettagli

1. Un elemento Ä formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2. Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietå identiche. 3.

1. Un elemento Ä formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2. Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietå identiche. 3. Atomi e molecole Ipotesi di Dalton (primi dell 800) 1. Un elemento Ä formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2. Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietå identiche. 3. Gli atomi dei

Dettagli

Università di Pisa Facoltà di Ingegneria. Leghe non ferrose. Chimica Applicata. Prof. Cristiano Nicolella

Università di Pisa Facoltà di Ingegneria. Leghe non ferrose. Chimica Applicata. Prof. Cristiano Nicolella Università di Pisa Facoltà di Ingegneria Leghe non ferrose Chimica Applicata Prof. Cristiano Nicolella Leghe non ferrose Minerali di alluminio L alluminio è uno degli elementi più abbondanti sulla crosta

Dettagli

Tipi di reazioni. Reazioni chimiche. Di dissociazione. Di sintesi. Di semplice scambio. Di doppio scambio. Reazioni complesse

Tipi di reazioni. Reazioni chimiche. Di dissociazione. Di sintesi. Di semplice scambio. Di doppio scambio. Reazioni complesse Tipi di reazioni Le reazioni chimiche vengono tradizionalmente classificate a seconda del tipo di trasformazione subita dai reagenti: Reazioni chimiche possono essere Di dissociazione Una sostanza subisce

Dettagli

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.

CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con. CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test

Dettagli

Lunghezza Massa Peso Volume Capacità Densità Peso specifico Superficie Pressione Forza Lavoro Potenza

Lunghezza Massa Peso Volume Capacità Densità Peso specifico Superficie Pressione Forza Lavoro Potenza Misurare una grandezza La Grandezza 1. La grandezza è una caratteristica misurabile. Lunghezza Massa Peso Volume Capacità Densità Peso specifico Superficie Pressione Forza Lavoro Potenza 2. Misurare una

Dettagli

Investire in diamanti

Investire in diamanti Investire in diamanti Investire in diamanti I diamanti devono il loro valore alla difficolta estrattiva, mantengono un prezzo alto e stabile perche se ne estraggono ormai pochissimi. Il diamante e il

Dettagli

1. LE GRANDEZZE FISICHE

1. LE GRANDEZZE FISICHE 1. LE GRANDEZZE FISICHE La fisica (dal greco physis, natura ) è una scienza che ha come scopo guardare, descrivere e tentare di comprendere il mondo che ci circonda. La fisica si propone di descrivere

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola.

Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola. La formula empirica e una formula in cui il rappporto tra gli atomi e il piu semplice possibil Acqua Ammoniaca

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

Il Microscopio. Il microscopio, dal greco micron (piccolo) e. skopein (guardare), è uno strumento che. permette di ottenere un immagine ingrandita

Il Microscopio. Il microscopio, dal greco micron (piccolo) e. skopein (guardare), è uno strumento che. permette di ottenere un immagine ingrandita Il Microscopio Il Microscopio Il microscopio, dal greco micron (piccolo) e skopein (guardare), è uno strumento che permette di ottenere un immagine ingrandita degli oggetti osservati. Unità di misura Unità

Dettagli

Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe

Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe Progetto per Laboratorio di Informatica 3 - Rimotti Daniele, Santinelli Gabriele Plate Locator Riconoscimento Automatico di Targhe Il programma plate_locator.m prende come input: l immagine della targa

Dettagli

XRF SEM Micro-Raman. Fluorescenza a raggi X (XRF) S4 Pioneer - Bruker. Analisi elementale qualitativa e quantitativa

XRF SEM Micro-Raman. Fluorescenza a raggi X (XRF) S4 Pioneer - Bruker. Analisi elementale qualitativa e quantitativa XRF SEM Micro-Raman Fluorescenza a raggi X (XRF) S4 Pioneer - Bruker Analisi elementale qualitativa e quantitativa Non distruttiva Campioni solidi, liquidi o in polvere Multielementale Veloce Limite di

Dettagli

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi

11. Analisi statistica degli eventi idrologici estremi . Analisi statistica degli eventi idrologici estremi I processi idrologici evolvono, nello spazio e nel tempo, secondo modalità che sono in parte predicibili (deterministiche) ed in parte casuali (stocastiche

Dettagli

Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che

Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che Canali ionici Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che permette il passaggio selettivo di ioni.

Dettagli

DISPOSITIVI OTTICI PER ICT (INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY)

DISPOSITIVI OTTICI PER ICT (INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY) DISPOSITIVI OTTICI PER ICT (INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY) OBIETTIVI DEL CORSO STUDIO DEI PRINCIPI DELL OTTICA GUIDATA STUDIO DELLE PROPRIETA DI PROPAGAZIONE E INTERAZIONE DELLA LUCE CON LA

Dettagli

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)

Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione

Dettagli

Trasformazioni materia

Trasformazioni materia REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce

Dettagli

ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE

ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI TAGLIABUE ENERGIE RINNOVABILI PRESENTAZIONE DI: BUSSETTI & TAGLIABUE 1 LE ENERGIE RINNOVABILI La definizione di energia rinnovabile è spesso legata al termine ecologia. Infatti vengono spesso definite come energie

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano

Dettagli

Tecniche grafiche per il disegno a mano libera il segno espressivo

Tecniche grafiche per il disegno a mano libera il segno espressivo Tecniche grafiche per il disegno a mano libera il segno espressivo Tecnica a tratto o di solo contorno textures e trattamenti di campo chiaroscuro acquerello Alcuni suggerimenti utili.. Una corretta postura

Dettagli

dei minerali e le leggende

dei minerali e le leggende Veronica D Ippolito IL NELL ANTICHITÀ L uomo è stato affascinato fin dall antichità dalla bellezza, luminosità e colore dei minerali al punto da conferirgli oltre all uso ornamentale anche un valore simbolico,

Dettagli

Modulo di Meccanica e Termodinamica

Modulo di Meccanica e Termodinamica Modulo di Meccanica e Termodinamica 1) Misure e unita di misura 2) Cinematica: + Moto Rettilineo + Moto Uniformemente Accelerato [+ Vettori e Calcolo Vettoriale] + Moti Relativi 3) Dinamica: + Forza e

Dettagli

un insieme di discipline che consentono di conoscere Terra e formano la figura professionale del geologo

un insieme di discipline che consentono di conoscere Terra e formano la figura professionale del geologo SCIENZE GEOLOGICHE 13-1414 Febbraio 2014 Legnaro-Agripolis SCIENZE GEOLOGICHE LAUREA DI 1 LIVELLO LAUREA MAGISTRALE Geologia e Geologia Tecnica (2 anni) DOTTORATO DI RICERCA Scienze della Terra (3 anni)

Dettagli

Polimeri semiconduttori negli OLED

Polimeri semiconduttori negli OLED Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti

I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato

Dettagli

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.

Relazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Relazione di Fisica IV E a.s. 2011/2012 Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Scopo: Misurare la lunghezza d onda (λ) di un laser HeNe attraverso un reticolo di diffrazione. Materiale

Dettagli

= 0,375 cioè ω = 136

= 0,375 cioè ω = 136 Il controllo della durezza Nel settore della meccanica ci si incontra spesso con il concetto di durezza ; ed infatti la durezza è una caratteristica fondamentale per giudicare se un certo materiale è idoneo

Dettagli