MUM1 (MRQ-43) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione

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1 Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione IMPATH MUM1 RTU R (MRQ- 43) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità D Uso Questo anticorpo è destinato per l uso diagnostico in vitro (IVD). L anticorpo MUM1 è indicato per i laboratori qualificati per l identificazione qualitativa tramite microscopio ottico della presenza di antigeni associati in sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina utilizzando metodi di test IHC (immunoistochimici) sull autostainer ImPath. L impiego di questo anticorpo è indicato, dopo diagnosi patologica differenziale su base clinica, come aiuto per l identificazione di plasmacellule, cellule B della zona chiara del centro germinativo e cellule T attivate, e per la diagnosi di morbo di Hodgkin classico, sottotipo di linfomi a cellule B, e di tumori plasmacellulari, nel contesto di un pannello di anticorpi, insieme alla storia clinica del paziente e ad altri test diagnostici sottoposti alla valutazione di un patologo qualificato. Sommario E Spiegazione L anticorpo anti-mum1 si associa a una proteina mieloma multiplo oncogeno-1 (MUM1) di 50 kda. La proteina MUM1 è codificata dal gene MUM1/IRF-4, che è mappato a 6q23-25 e identificato come oncogene associato al mieloma 1,2. Fa parte della famiglia IRF che regola i fattori di trascrizione e ha un ruolo importante nella regolazione dell espressione dei geni in risposta ai segnali inviati dall interferone e altre chitochine. Le cellule positive all MUM1 esprimono significativamente la proteina nel nucleo con uno schema diffuso e microgranulare. Tuttavia, è stata osservata anche una positività medio-debole nel citoplasma delle cellule che esprimono l MUM1. Nei tessuti linfoidi/reattivi, come i linfonodi, questo anticorpo colora le cellule plasmatiche, una porzione limitata delle cellule B nella zona chiara del centro germinativo, e un sottogruppo di cellule T (il 5% delle cellule T dei centri germinativi e delle zone interfollicolari) 1,2. Nei tessuti non ematopoietici, gli anticorpi anti-mum1 rilevano i melanociti normali, i nei melanocitici e i melanomi maligni 1,2. È stato dimostrato che la proteina MUM1 viene espressa in un ampio spettro di neoplasmi ematolinfoidi e di melanomi maligni. Tuttavia, tale proteina non è presente in altri tumori che colpiscono l uomo. L espressione della MUM1 è stata riportata nel linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) sia nei pazienti pediatrici che adulti. In combinazione con lo stato di immunocolorazione dell anti-cd10 e anti-bcl6, l anti- MUM1 divide il DLBCL in 2 gruppi principali: centro germinativo e centro non germinativo (tipo con cellule B attivate), con tassi simili di sopravvivenza referiti a 5 anni 4. L anticorpo anti-mum1 è in grado di colorare altri linfomi a cellule B, come il linfoma linfoplasmatico, la leucemia linfocitica cronica, il linfoma follicolare (generalmente riferito al linfoma follicolare di grado 3, ma negativo nei linfomi follicolari di basso grado) 3, il linfoma della zona marginale, il linfoma/la leucemia linfoblastici, il linfoma ad effusione primaria, il linfoma del sistema nervoso centrale, il linfoma diffuso a grandi cellule B del mediastino, il DLBCL, il linfoma di Burkitt e il linfoma di Hodgkin classico 5. Tuttavia, le cellule tumorali dei linfomi di Hodgkin predominanti nei linfociti nodulari risultano negativi o comunque debolmente positivi in meno del 10% delle cellule neoplastiche 6. Il linfoma a cellule T periferiche (NOS), il linfoma anaplastico a grandi cellule (ALK+ o ALK-) 7 e CD30+ disordini linfoproliferativi cutanei 8 sono i tumori neoplastici a cellule T riconosciuti dagli anticorpi anti-mum14. L MUM1 viene anche fortemente espressa in tutti i casi di mieloma delle cellule plasmatiche 9. L anticorpo anti- MUM1 colora immunochimicamente il 92% dei DIS A.Menarini Diagnostics S.r.l. Via Sette Santi, Firenze Italy DOC# MEN IT Rev. 0,0 Cell Marque Corporation 6600 Sierra College Blvd Rocklin California USA EMERGO EUROPE Molenstraat 15, 2513 BH The Hague NL

2 melanomi maligni, compresi i melanomi primari tradizionali e i melanomi metastatici. Tuttavia, solo una piccola parte (14%) dei melanomi a cellule fusiformi e desmoplasmatiche sono immunoreative agli anticorpi anti- MUM1 10. Principi E Procedure L anticorpo primario citato può essere utilizzato quale anticorpo primario per la colorazione immunoistochimica delle sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina. In generale, la colorazione immunoistochimica insieme al sistema di rilevazione biotina-streptavidina consente la visualizzazione degli antigeni tramite l applicazione sequenziale di un anticorpo specifico (anticorpo primario) all antigene, di un anticorpo secondario (anticorpo di collegamento) all anticorpo primario, un complesso enzimatico e un substrato cromogeno con fasi di lavaggio interposte. In alternativa può essere utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina. L attivazione enzimatica del cromogene causa la produzione di una reazione visibile sul sito dell antigene. Il campione può essere quindi contro colorato ed è possibile applicarvi del copri vetrino. I risultati vengono interpretati utilizzando un microscopio ottico e consentono la diagnosi differenziale dei processi pato-fisiologici, associabili o meno a un particolare antigene. I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l uso con un ampia varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori. Materiali E Metodi Per i dettagli specifici dei lotti dei seguenti, fare riferimento all etichetta del prodotto: 1. Concentrazione di immunoglobulina dell anticorpo 2. Dettagli sull origine Reagenti Forniti Prediluito L anticorpo primario identificato contiene reagente pronto all uso in un flaconcino realizzato per l uso con l autostainer ImPath di Menarini. Il flaconcino è dotato di un tag RFID che viene letto dall autostainer per fornire informazioni specifiche sul prodotto e sul lotto. Il tasso di concentrazione di immunoglobuline prediluite per questo prodotto è di 0,5-5,0 µg/ml. L anticorpo è diluito in Tampone Tris, ph 7,3-7,7, con BSA 1% e azoturo di sodio <0,1%. Isotipo: IgG Ricostituzione, Miscelazione, Diluizione, Titolazione L anticorpo prediluito è pronto all uso e ottimizzato per la colorazione. Non è necessaria alcuna ricostituzione, miscelazione, diluizione o titolazione. Differenze nelle procedure tecniche e nel trattamento del tessuto in laboratorio possono produrre importanti variabilità nei risultati e richiedere di conseguenza l uso regolare di controlli (fare riferimento alla sezione Procedure di controllo della qualità). Materiali E Reagenti Necessari Ma Non Forniti I seguenti reagenti e materiali possono essere necessari per la colorazione ma non sono forniti con l anticorpo primario: 1. di controllo positivo e negativo 2. Vetrini per microscopio, caricati positivamente 3. Forno per essicazione in grado di mantenere una temperatura di C ± 5 C 4. Ampolle o bagni di colorante 5. Timer 6. Xilene o sostituto di xilene 7. Etanolo o alcool reagente 8. Acqua deionizzata o distillata 9. Pentola a pressione elettrica per la fase di pretrattamento del tessuto 10. ImPath DAB Detection Kit (cat. no.: 44995) 11. ImPath DAB Super Sensitive Detection Kit (cat. no.: 44994) 12. ImPath AP-Red Detection Kit (cat. no.: 44993) 13. ImPath AP-Red Super Sensitive Detection Kit (cat. no.: 44992) 14. Soluzioni per lavaggio 15. Ematossilina o altro contro colorante 16. Diluenti di anticorpi 17. Reagente di controllo negativo 18. Soluzione montante 19. Copri vetrino 20. Microscopio ottico (40-400x) Conservazione E Manipolazione Conservare a 2-8 C. Non congelare. Per garantire un erogazione adeguata di reagente e la stabilità dell anticorpo dopo ciascuna analisi, riposizionare il tappo e riporre immediatamente il flacone in frigorifero in posizione verticale. Ogni reagente di anticorpi è provvisto di data di scadenza. Se conservato adeguatamente, il reagente resta stabile fino alla data indicata sull etichetta. Non utilizzare il reagente oltre la data di scadenza relativa al metodo di conservazione indicato. Non vi sono segni evidenti che indichino l instabilità di questo prodotto. Pertanto, è consigliabile eseguire contemporaneamente controlli positivi e negativi sui campioni da testare. Contattare il Servizio Clienti A.Menarini Diagnostics in caso di segni sospetti d instabilità del reagente. Prelievo Di Campioni E Preparazione Per L Analisi I tessuti ordinariamente trattati, fissati in formalina tamponati neutri, inclusi in paraffina sono adatti all uso con questo anticorpo primario. Il fissativo consigliato per i tessuti è formalina neutra tamponata al 10%. È 2

3 possibile che si ottengano risultati variabili dovuti a processi di fissaggio prolungati o speciali come la decalcificazione di preparati di midollo osseo. Ogni sezione va tagliata per garantire uno spessore adeguato (circa 3 μm) e posizionata su un vetrino con carica positiva. I vetrini contenenti la sezione di tessuto possono essere cotti per almeno 2 ore (ma non oltre le 24 ore) in un forno a una temperatura di C ± 5 C. Avvertenze E Precauzioni 1. Manipolando i reagenti adottare ragionevoli precauzioni. Quando si manipolano materiali sospetti carcinogeni o tossici (ad esempio xilene) servirsi di guanti monouso e di grembiuli di laboratorio. 2. Evitare il contatto di reagenti con occhi e membrane di mucose. Se i reagenti vengono a contatto con aree sensibili, lavare con abbondante acqua corrente. 3. I campioni dei pazienti e tutti i materiali che entrano a contatto con loro devono essere manipolati come materiali a rischio biologico e smaltiti con adeguate precauzioni. Non pipettare mai con la bocca. 4. Evitare la contaminazione microbica di reagenti, per non causare risultati scorretti. 5. L utente è tenuto a convalidare i tempi di incubazione e le temperature. 6. I reagenti prediluiti, pronti all uso sono stati diluiti in modo ottimale e un ulteriore diluizione può causare una perdita di colorazione antigenica. 7. Se utilizzato secondo le istruzioni il prodotto non è classificato come sostanza pericolosa. Il conservante nel reagente è azoturo di sodio in misura inferiore allo 0,1% e alle concentrazioni dichiarate non soddisfa i criteri UE REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) per le sostanze pericolose. 8. L utente deve convalidare qualunque condizione di conservazione diversa da quelle specificate nel foglietto illustrativo. 9. Il diluente può contenere albumina di siero bovino e il supernatante può contenere siero bovino. I prodotti contenenti siero bovino fetale e i prodotti contenenti albumina di siero bovino vengono acquistati presso fornitori commerciali. I certificati di origine della sorgente animale utilizzata in questi prodotti sono nell archivio di Cell Marque. I certificati sostengono che le origini bovine provengono da Paesi che presentano un rischio trascurabile di BSE e dichiarano che le origini bovine sono statunitensi e canadesi. 10. Come per qualsiasi prodotto derivato da sorgenti biologiche, è necessario seguire procedure corrette di manipolazione. Istruzioni Per L uso Protocollo di colorazione raccomandato per l anticorpo primario citato: ImPath HRP Detection Protocollo: Impath DAB Detection Kit (cat. no.: 44995) Protocollo Passi: 1 Reagente di retrieval: TR1 2 Temperatura di retrieval: 103 C 3 Tempo di incubazione dell anticorpo (minuti): 30 4 Temperatura di incubazione dell anticorpo: 37 C ImPath Alkaline Phosphatase Detection Protocollo: ImPath AP-Red Detection Kit (cat. no.: 44993) Protocollo Passi: 1 Reagente di retrieval: TR1 2 Temperatura di retrieval: 103 C 3 Tempo di incubazione dell anticorpo (minuti): 60 4 Temperatura di incubazione dell anticorpo: 37 C Procedura Passo-Passo 1. Seguire le istruzioni per l uso dello strumento ImPath per impostare il reagente per l utilizzo sull autostainer. 2. Caricare i vetrini, l anticorpo e il kit di rilevazione sullo strumento ImPath secondo le istruzioni per l uso. 3. Avviare l analisi. 4. Quando la colorazione è completa, spostare i vetrini dallo strumento e sciacquare bene con tampone di lavaggio. 5. Coverslip. Procedure Di Controllo Della Qualità Controllo Positivo Del È necessario effettuare un controllo positivo del tessuto per ciascuna procedura di colorazione eseguita. Il tessuto può contenere sia cellule che componenti con colorazione positiva e negativa e serve sia come tessuto di controllo positivo che negativo. I tessuti di controllo devono provenire da un autopsia recente, da una biopsia o da campioni chirurgici preparati o fissati prima possibile, in modo identico alle sezioni da esaminare. L uso di una sezione di tessuto fissata o trattata diversamente dai campioni da esaminare, servirà per fornire un controllo di tutti i reagenti e le fasi del metodo, eccetto il fissaggio e il trattamento del tessuto. Un tessuto con una colorazione positiva debole è più indicato per effettuare un controllo ottimale della qualità e per rilevare livelli minori di degradazione del reagente. Il controllo tissutale positivo per l anticorpo primario citato, può comprendere quanto segue: Controllo Positivo Del Tonsilla Linfoma diffuso a grandi cellule B Plasmacitoma Visualizzazione Citoplasmatico, Nucleare Citoplasmatico, Nucleare Citoplasmatico, Nucleare Utilizzare i controlli positivi noti solo per monitorare le adeguate prestazioni dei tessuti trattati e dei reagenti del test, non come aiuto per formulare una diagnosi specifica dei campioni del paziente. Se i controlli positivi del tessuto non si colorano positivamente in modo adeguato, i risultati con i campioni da esaminare devono essere considerati non validi. Controllo Negativo Del Per il controllo negativo del tessuto, è possibile impiegare lo stesso tessuto utilizzato per il controllo positivo del tessuto. La varietà di tipi di 3

4 cellule presenti nella maggior parte delle sezioni dei tessuti forniscono siti di controllo negativi, che devono essere tuttavia verificati dall utente. I componenti che non si colorano devono dimostrare l assenza di colorazione specifica e fornire un indicazione sulla colorazione di fondo non specifica. Se è presente una colorazione specifica nei siti di controllo negativi del tessuto, i risultati con i campioni del paziente devono essere considerati non validi. Discrepanze Inspiegabili Segnalare immediatamente all assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics tutte le discrepanze inspiegabili rilevate nei controlli. Se i risultati del controllo di qualità non soddisfano le specifiche, i risultati del paziente non sono validi. Vedere la sezione Risoluzione dei problemi di questo inserto. In tal caso, è necessario identificare e correggere il problema e ripetere l intera procedura con i campioni del paziente. Reagente Di Controllo Negativo È necessario eseguire un controllo negativo del reagente per ciascun campione per riuscire a interpretare meglio i risultati. Per valutare colorazioni non specifiche viene utilizzato un controllo negativo del reagente invece dell anticorpo primario. Il vetrino dovrà essere trattato con controllo negativo del reagente, abbinandosi alle specie ospiti dell anticorpo primario e avendo idealmente la stessa concentrazione di IgG. Il periodo di incubazione del reagente di controllo negativo deve essere uguale a quello dell anticorpo primario. Interpretazione Dei Risultati La procedura di immunostaining causa la precipitazione di un prodotto di reazione colorato ai siti antigenici localizzati dall anticorpo primario. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. È opportuno che un patologo qualificato esperto in procedure immunoistochimiche valuti i controlli su tessuti positivi e negativi prima di interpretare i risultati. Controllo Positivo Del Esaminare prima il controllo positivo del tessuto colorato per determinare se tutti i reagenti funzionano correttamente. La presenza di un prodotto di reazione con colorazione appropriata nelle cellule target indica una reattività positiva. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. A seconda della durata del periodo di incubazione e della potenza dell ematossilina utilizzata, la contro colorazione darà luogo ad una colorazione da azzurro chiaro a blu scuro nei nuclei delle cellule. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l interpretazione corretta dei risultati. Se il controllo positivo del tessuto non si colora positivamente, i risultati con i campioni da esaminare sono considerati non validi. Controllo Negativo Del Dopo il controllo positivo del tessuto, è necessario esaminare quello negativo per verificare la marcatura specifica dell antigene target dall anticorpo primario. L assenza di colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto conferma l assenza di reattività crociata tra l anticorpo e le cellule o i componenti cellulari. Se si nota una colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto, i risultati con i campioni del paziente sono considerati non validi. La colorazione non specifica, se presente, sarà diffusa. Nelle sezioni di tessuto che non sono fissate in maniera ottimale, il tessuto connettivo potrebbe presentare una lieve colorazione sporadica. In questo caso è necessario utilizzare le cellule intatte per interpretare i risultati della colorazione. Le cellule necrotiche o degenerate mostrano una colorazione non specifica. Del Paziente I campioni del paziente devono essere esaminati per ultimi. L intensità della colorazione positiva dovrà essere valutata nel contesto di qualsiasi colorazione di fondo del controllo negativo del reagente. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l antigene in questione non è stato rilevato, non che l antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Un pannello di anticorpi può aiutare nell identificazione di false reazioni negative (vedere la sezione Sintesi dei risultati previsti). È necessario anche esaminare la morfologia di ciascun campione del tessuto utilizzando una sezione colorata con ematossilina ed eosina durante l interpretazione dei risultati immunoistochimici. I risultati morfologici del paziente e i dati clinici pertinenti devono essere interpretati da un patologo qualificato. Limitazioni 1. Questo reagente è esclusivamente per uso professionale dal momento che l immunoistochimica è un processo a fasi multiple che richiede una formazione specialistica per la scelta adeguata di reagenti, tessuti, fissaggio, trattamenti; della preparazione del vetrino per immunoistochimica e dell interpretazione dei risultati di colorazione. 2. Ad uso esclusivo di laboratorio. 3. Esclusivamente per uso diagnostico in vitro. 4. La colorazione del tessuto dipende dalla manipolazione e dal trattamento precedenti del tessuto. Fissaggio inadeguato, congelamento, scongelamento, lavaggio, asciugatura, riscaldamento, sezionamento o contaminazione con altri tessuti o fluidi possono produrre artefatti, l intrappolamento dell anticorpo o risultati falsonegativi. Variazioni nel fissaggio e nei metodi di inclusione, come anche le irregolarità intrinseche del tessuto possono provocare risultati non uniformi. 5. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l interpretazione corretta dei risultati. 6. L interpretazione clinica di ogni colorazione positiva, o della sua assenza, deve essere valutata in un contesto anamnestico, morfologico e di altri criteri istopatologici, oltre che di altri test diagnostici. Questo anticorpo è destinato a essere utilizzato in un pannello di anticorpi, secondo il caso. Spetta al patologo qualificato assicurarsi di conoscere adeguatamente gli anticorpi, i reagenti, i pannelli diagnostici e i metodi utilizzati per produrre la preparazione colorata. È necessario eseguire la colorazione in un laboratorio certificato e autorizzato sotto la supervisione di un patologo responsabile della revisione dei vetrini colorati che garantisca l adeguatezza dei controlli positivi e negativi. 7. Anticorpi e reagenti pronti all uso sono forniti in diluizione ottimale per un utilizzo conforme a quanto specificato nelle istruzioni. Qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le 4

5 procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l interpretazione dei risultati. 8. Si forniscono prodotti concentrati in modo che l utente possa successivamente diluirli in maniera ottimale per l uso previsto nel rispetto di tecniche di validazione adeguate. Gli utenti sono tenuti a convalidare l utilizzo di eventuali diluenti diversi da quelli qui raccomandati. Dopo la convalida degli anticorpi primari per l uso, qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati previsti. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l interpretazione dei risultati. 9. Questo prodotto non è destinato all uso nella citometria a flusso. 10. I reagenti possono presentare reazioni inattese in tessuti non precedentemente testati. La possibilità di reazioni inattese anche in gruppi di tessuti già testati non può essere eliminata completamente a causa della variabilità biologica dell espressione dell antigene in neoplasie o in altri tessuti patologici. In caso di reazioni sospette, inattese documentate, contattare l assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics. 11. I tessuti di persone infette dal virus di epatite B e contenenti antigene di superficie dell epatite B (HBsAg) possono evidenziare una colorazione non specifica con perossidasi di rafano. 12. Se utilizzati in fasi di bloccaggio, i normali sieri della stessa origine animale, come l antisiero secondario, possono causare risultati positivi o negativi falsi a causa dell effetto degli autoanticorpi o degli anticorpi naturali. 13. È possibile che si ottengano falsi risultati positivi a causa di legami non immunologici di proteine o di prodotti di reazione al substrato. Essi possono anche essere causati dall attività di pseudoperossidasi (eritrociti), attività di perossidasi endogena (citocromo C) o di biotina endogena (ad esempio: fegato, cervello, seno, rene) in base al tipo di tecnica di immunostaining utilizzata. 14. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l antigene in questione non è stato rilevato, non che l antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Limitazioni Specifiche 1. I prodotti di anticorpi prediluiti sono ottimizzati come prodotti pronti all uso. A causa della possibilità di variazione nella fissazione e nel trattamento dei tessuti, potrebbe essere necessario aumentare o diminuire il tempo di incubazione dell anticorpo primario su campioni singoli. 2. L anticorpo, se utilizzato in combinazione con sistemi di rilevazione e relativi accessori, rileva antigeni che sopravvivono al normale fissaggio in formalina, al trattamento del tessuto e al sezionamento. Gli utenti che si discostano delle procedure di analisi consigliate sono responsabili per l interpretazione e la convalida dei risultati, esattamente come in qualsiasi altra circostanza. Sintesi Dei Risultati Previsti Consultare le seguenti tabelle di reattività: Studio Normale Casi Positivi Totale di Casi Testato Cervello 1 1 Corteccia surrenale 0 1 Ovaia 0 1 Pancreas 0 1 Paratiroide 0 1 Pituitaria 0 1 Testicolo 0 1 Tiroide 0 1 Seno 0 2 Milza 1 1 Tonsilla 1 1 Timo 1 1 Midollo osseo 0 1 Polmone 0 2 Cuore 0 1 Esofago 0 1 Stomaco 1 1 Intestino tenue 1 1 Colon 1 1 Fegato 0 1 Ghiandola salivare 0 1 Cistifellea 1 1 Rene 1 1 Vescica 0 1 Prostata 2 2 Utero 2 2 Tuba di Falloppio 1 1 Uretere 1 1 Cervice 0 1 Muscolo scheletrico 0 1 Muscolo liscio 4 4 Cute 0 1 Nervo periferico 0 1 Mesotelio 0 1 Adipe 0 1 Placenta 0 1 Note Questo anticorpo colora numerosi tessuti normali, come indicato nella documentazione. Studio Su Malato Tumore delle cellule plasmatiche Casi Positivi Totale di Casi Testato 3 3 Linfoma di Hodgkin 1 1 Piccolo linfoma linfocitario 1 1 Note 5

6 Studio Su Malato (continuato) Linfoma diffuso a grandi cellule B Casi Positivi Totale di Casi Testato 1 1 BLC della zona marginale 1 1 Melanoma 1 1 Adenocarcinoma dei polmoni 0 1 Carcinoma delle cellule renali 0 1 Linfoma di Burkitt 0 1 Leucemia a cellule capellute 0 1 Risoluzione Dei Problemi Note 1. Se il controllo positivo mostra una colorazione più debole del previsto, controllare altri controlli positivi eseguiti durante la stessa colorazione per determinare se il problema dipende dall anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. 2. Se il controllo positivo è negativo, è necessario controllare altri controlli positivi esaminati durante la stessa analisi per determinare se la causa dipende dall anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. È possibile che i tessuti siano stati prelevati, fissati o deparaffinizzati in modo inappropriato. Seguire la procedura appropriata per prelevare, conservare e fissare i campioni. 3. Se si presenta un eccessiva colorazione di fondo, possono essere presenti livelli elevati di biotina endogena. Una fase bloccante di biotina dovrà essere inclusa a meno che non sia utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina; in questo caso la presenza di biotina non rappresenterebbe un fattore che contribuisce alla colorazione di fondo. 4. Se non è stata rimossa tutta la paraffina, è necessario ripetere l operazione di deparaffinazione. 5. Se le sezioni di tessuto ripuliscono il vetrino, controllare i vetrini per accertarsi che siano caricati positivamente. Tra le altre possibilità che potrebbero pregiudicare l adesione del tessuto vi sono un insufficiente essiccamento della sezione di tessuto sul vetrino prima della colorazione o un fissaggio in formalina neutra non adeguatamente tamponato. Anche lo spessore del tessuto potrebbe essere un fattore che contribuisce. 3 Neresh KN. MUM1 expression dichotomizes follicular lymphoma into predominantly, MUM1-negative low grade and MUM1- positive high-grade subtypes. Hematologica 2007;92: Van Imhoff GW, Boerma EJ, van Holt B, et al. Prognostic impact of germinal center-associated protein and chromosomal breakpoints in poor-risk diffuse large B-cell lymphoma. J Clin Oncol 2006;34: Gualco G, Weiss LM, Bacchi CE. MUM1/IRF4 A review. Appl Immunohistochem Mol Morphol 2010;18: Carbone A, Gloghini A, Aldinuci D, et al. Expression pattern of MUM1/IRF4 in the spectrum of pathology of Hodgkin s disease Br J Haematol 2002;117: Tsuboi K, Iida S, Inagaki H, et al. MUM1/IRF4 expression as a frequent event in mature lymphoid malignancies. Leukemia 2000;14: Kempf W, Kutzner H, Cozzio A, et al. MUM1 expression in cutaneous CD30+ lymphoproliferative disorders: a valuable tool for the distinction between lymphomatoid papulosis and primary cutaneous anaplastic large-cell lymphoma. Dermatopathology 2008;158: Natkunam Y, Warnke RA, Montgomery K, et al. Analysis of MUM1/IRF4 protein expression using tissue microarrays and immunohistochemistry. Mod Pathol 2001;14: Sundram U, Harvell JD, Rouse RV, et al. Expression of B-cell proliferation marker MUM1 by melanocytic lesions and comparison with S100, gp100(hmb45) and Melan A. Mod Pathol 2003;16: Per azioni correttive, fare riferimento alla sezione Procedura passo-passo, o contattare il servizio clienti A.Menarini Diagnostics. Bibliografia 1 Falini B, Fizzotli M, Pucciarini A. et al. Antibody (MUM1P) detects expression of the MUM-1/IRF4 protein in a subset of germinal center B cells, plasma cells, and activated T cells. Blood 2000; 95: Grossman A, Mittricker HW, Nicoli J. et al. Cloning of human lymphocyte-specific interferon regulatory factor (hlsirf/hirf4) and mapping of the gene to 6p Genomics 1996;37:

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