Traiettorie di protezione e cura dell infanzia mal-trattata: buone prassi, incroci difficili, percorsi interrotti
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1 IVREA 21 OTTOBRE 2014 Traiettorie di protezione e cura dell infanzia mal-trattata: buone prassi, incroci difficili, percorsi interrotti Dario Merlino Cooperativa Paradigma Torino
2 Il maltrattamento come danno globale e violazione dei diritti umani u Il maltrattamento sui bambini è un problema di salute pubblica, come dice l OMS, ma anche un problema sociale, educativo, giuridico, culturale, una questione di sensibilità collettiva u Il danno del maltrattamento è un danno rilevante alla salute, ma anche al benessere sociale, alle pari opportunità, all inserimento ed all accesso ai diritti, ai servizi, alla scuola, e genera esclusione a lungo termine.
3 Rispettare la mente ed il corpo dei bambini è rispettare la dignità dei bambini, è rispettare l uomo: senza questo rispetto, si è fuori dalla civiltà
4 Le fasi della presa in carico del maltrattamento all infanzia urilevazione uprotezione uvalutazione ucura
5 Rilevazione: buone prassi u Consapevolezza che il maltrattamento è un fenomeno fortemente sommerso u Richiede una predisposizione attiva della comunità ad intercettarlo u Quando viene evidenziato è negato dalle persone coinvolte e mette in crisi i soggetti che lo rilevano u E una patologia individuale e relazionale che se non precocemente curata tende a cronicizzarsi ( trasmissione transgenerazionale)
6 Protezione: buone prassi u Viene garantita al minore vittima di vioneza un adeguata forma di protezione non solo fisica ma anche mentale u Va tempestivamente attivata la tutela giudiziaria come cruciale risorsa protettiva u La protezione deve essere proporzionale al danno subito u Nelle situazioni di grave pregiudizio l allontanamento è pre-condizione della cura u E necessario lavorare per una cultura della protezione dell infanzia
7 Valutazione e cura: buone prassi u La presa in carico del minore traumatizzato deve essere tempestiva u La valutazione diagnostica individuale e relazionale deve essere realizzata in modo multidimensionale u La valutazione della recuperabilità genitoriale non va considerata come una semplice valutazione delle competenze ma come contesto di trattamento dell adulto maltrattante u E necessaria una forte integrazione di interventi clinici, educativi e sociali nel percorso di cura del maltrattamento all infanzia
8 Traiettorie interrotte Le fragilità del sistema di protezione e cura del trauma infantile u Le ambivalenze culturali (diritti enunciati e diritti esigibili) u L autoreferenzialità dei presupposti teorici e delle metodologie operative ( valutazione delle procedure e degli esiti) u Le resistenze psicologiche ( esiti dei processi formativi ) u I deficit organizzativi ( disorganizzazione e scissione)
9 Rilevazione: criticità u Minimizzazione delle prime emersioni del problema u Collusione evitante con le pseudocollaborazioni delle famiglie u Reiterazioni di interventi di sostegno palesemente inadeguati u Errori di decodifica di importanti sintomatologie infantili
10 Protezione: criticità u Ritardo nella segnalazione all autorità giudiziaria minorile u Segnalazioni poco argomentate e sconnesse tra le varie professionalità u Inappropriatezza dei contesti di protezione e fallimento dei medesimi u Utilizzo dell affido familiare in modo poco preparato sia per il bambino che per la famiglia
11 Valutazione e cura: criticità u Contesto di protezione del minore non coerente ( protezione mentale?) u Rischio di limitare l intervento psicologico alla diagnosi e di subordinarlo alle esigenze giudiziarie u Costruzione di un contesto terapeutico centrato sui due pilastri: esperienza riparativa e psicoterapia u Reiterate valutazioni delle competenze genitoriali che non esitano in una prognosi ed in un trattamento
12 Guarire è possibile. Non va perduta la confortante conferma che la riparazione è possibile, anche nei casi più gravi di esperienza traumatica infantile. Documento preparatorio del seminario CISMAI
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