Claudio Ruggieri. Campagna di prevenzione del tabagismo per i preadolescenti di Cologno Monzese

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1 Claudio Ruggieri Io non me la fumo Campagna di prevenzione del tabagismo per i preadolescenti di Cologno Monzese

2 Io non me la fumo Premessa Pagina Il contesto territoriale/l analisi del bisogno Pagina La filosofia del progetto Pagina Obiettivi prefissati Pagina Beneficiari del progetto Pagina Organizzazione/Metodi/Tempi di realizzazione Pagina Formazione del volontari dell ALP Pagina Formazione dei docenti/educatori/istruttori sportivi Pagina Formazione dei docenti Pagina Formazione degli educatori/istruttori sportivi Pagina Interventi nei gruppi-classe Pagina Classi prime Pagina Classi seconde Pagina Classi terze Pagina Verifica dei risultati Pagina Tempi di realizzazione Pagina Risorse impiegate (umane e strumentali) Pagina I partner Pagina Sostenibilità e replicabilità del progetto Pagina Contatti Pagina 23 Io non me la fumo Pagina 2

3 01. PREMESSA L Associazione Lorenzo Perrone per la Prevenzione delle Malattie Oncologiche e Oncoematologiche (più brevemente definita ALP) è stata fondata il 5 febbraio 2008 dai genitori di Lorenzo Perrone, un ragazzo di 17 anni scomparso nel 2007 a causa di una grave malattia oncoematologica. I principali obiettivi perseguiti dall Associazione sono: - informare la popolazione sui principali fattori di rischio in grado di favorire una malattia tumorale; - promuovere e finanziare progetti di ricerca scientifica orientati alla prevenzione primaria. L intensa attività informativa svolta dall Associazione è rivolta soprattutto ai giovani. Dal 2009 al 2013 i volontari dell ALP hanno organizzato 150 conferenze nelle scuole superiori delle province di Milano e Monza-Brianza, nel corso delle quali hanno parlato di prevenzione a più di ragazzi. Per quanto riguarda la prevenzione del tabagismo l ALP ha avviato, a partire dal 2011, una collaborazione con il Centro Prevenzione e Diagnosi Danni da Fumo dell Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, diretto dal dottor Roberto Boffi. Con gli esperti dell Istituto dei Tumori l ALP ha organizzato alcune iniziative per la prevenzione del tabagismo tra i giovani, tra cui la serata Sport Senza Fumo, per gli atleti delle società sportive di Cologno Monzese, e il concorso Dimmelo con Parole Tue, con il quale è stato chiesto ai ragazzi di coniare uno slogan per convincere i loro coetanei a smettere di fumare. Io non me la fumo Pagina 3

4 02. IL CONTESTO TERRITORIALE/L ANALISI DEL BISOGNO L Associazione Lorenzo Perrone opera prevalentemente nelle province di Milano e Monza-Brianza, in particolare nel distretto di Sesto San Giovanni (comprendente anche il Comune di Cologno Monzese). Il Piano di Zona per gli interventi sociali e socio-sanitari dell Ambito di Sesto San Giovanni - Cologno Monzese, nel paragrafo dedicato alla Prevenzione al fenomeno delle dipendenze da sostanze legali ed illegali, evidenzia la necessità di contrastare i fattori di rischio e promuovere i fattori di protezione ( ) attraverso la realizzazione di progetti di prevenzione primaria e di lotta al fenomeno delle dipendenze da sostanze legali e illegali. Lo stesso documento evidenzia, inoltre, la criticità di comportamenti e stili di vita non adeguati, con particolare riferimento alla correlazione tra fumo e patologie fumo-correlate, soprattutto quelle tumorali. A livello nazionale, i dati pubblicati dalla DOXA, nell indagine effettuata per conto dell Istituto Superiore di Sanità ( Il Fumo in Italia 2013 ), forniscono informazioni molto chiare sull età in cui si comincia a fumare e sul contesto in cui si accendono le prime sigarette. Il 14% del campione intervistato (fumatori ed ex-fumatori) ha iniziato a fumare prima dei 15 anni, il 46,2% tra i 15 e i 17 anni. Sempre secondo l indagine della DOXA, il 61,8% delle persone intervistate ha iniziato a fumare perché influenzato dagli amici o dai compagni di scuola. Questa percentuale sale sensibilmente quando si restringe il campione ai soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni. In questa fascia di età, infatti, il 70% degli intervistati dichiara di aver iniziato a fumare perché influenzato dagli amici, dai compagni di classe o durante una festa. Io non me la fumo Pagina 4

5 I dati pubblicati dalla DOXA mettono in evidenza che, a fronte di un esordio sempre più precoce del tabagismo, il contesto socio-relazionale e del gruppo dei pari gioca un ruolo decisivo nella motivazione e nel mantenimento di tale comportamento. Le prime sigarette si accendono quasi inevitabilmente in gruppo. Sulla base dei dati presentati, e dell osservazione diretta condotta dai volontari dell Associazione Lorenzo Perrone, si ritiene che le eventuali azioni di prevenzione del tabagismo rivolte e preadolescenti e adolescenti non abbiano ottenuto finora i risultati sperati. Si sottolinea in particolare la carenza di azioni coordinate, tecnicamente mirate sulle fasce di età che le statistiche nazionali considerano a rischio di esordio. Si ritiene quindi fondamentale rivolgere il focus di nuovi interventi sui ragazzi che frequentano le scuole medie-inferiori. Il target d età (11-14 anni) è stato individuato sulla base della consapevolezza che è proprio in questa fase della vita che si radicano i comportamenti scorretti relativi all uso di sostanze legali e illegali, e che il senso di appartenenza ad un gruppo (fumatori o non fumatori) condiziona in maniera significativa anche i comportamenti futuri dell individuo. Inoltre lo sviluppo di un efficace campagna di prevenzione del tabagismo rivolta ai ragazzi delle scuole medie può rispondere alle esigenze di supporto educativo pregnanti per le famiglie e le istituzioni, che spesso si trovano a gestire e fronteggiare comportamenti dei preadolescenti dannosi per la salute. Io non me la fumo Pagina 5

6 03. LA FILOSOFIA DEL PROGETTO Io non me la fumo è un progetto di prevenzione del tabagismo studiato per i ragazzi delle scuole medie, degli oratori e delle società sportive di Cologno Monzese. Esso vuole rappresentare una risposta concreta a quanto evidenziato dal Piano di Zona e rilevato dalle statistiche nazionali, oltre che dall osservazione diretta condotta dai volontari dell Associazione Lorenzo Perrone durante le attività svolte sul territorio nel corso degli ultimi anni: l aumento considerevole della diffusione del fumo di tabacco nelle fasce sempre più giovani della popolazione in età scolare. Il progetto mira, in linea con la filosofia dell Associazione Lorenzo Perrone, alla prevenzione delle patologie fumo-correlate attraverso la promozione dei comportamenti di salute in quanto reali ed efficaci azioni di prevenzione contro l insorgenza delle malattie oncologiche. In tal senso l azione si identifica in una strategia di prevenzione primaria. Per il raggiungimento delle finalità del progetto si considera fondamentale mettere a punto delle strategie operative e comunicative adeguate alla fascia d età d interesse (11-14 anni), in quanto fase dello sviluppo psicologico che presenta caratteristiche peculiari. Le azioni rivolte ai ragazzi sono dunque mirate e preparate in modo che l intervento possa risultare efficace in tale contesto. Io non me la fumo si propone di integrare le classiche campagne informative sui rischi per la salute derivanti da comportamenti non corretti, con attività che sfruttino le forti pressioni sociali ed ambientali in un ottica di contrasto e prevenzione del tabagismo. È risaputo, infatti, come per gli adolescenti il gruppo dei pari giochi un ruolo fondamentale nel processo di crescita e di formazione e, nello stesso tempo, abbia il potere di influenzare Io non me la fumo Pagina 6

7 ed orientare il comportamento individuale. Il progetto Io non me la fumo è stato studiato e sviluppato per fare leva proprio su questo aspetto, guidando i ragazzi nell individuazione e nel riconoscimento della problematicità del comportamento (tabagismo) e nello sviluppo della convinzione che tale comportamento sia dannoso ed esecrabile. Le azioni previste dal progetto non sono mirate a scoraggiare il tabagismo facendo unicamente leva sui rischi per la salute, quanto piuttosto a costruire insieme ai ragazzi un immagine di disvalore sociale del comportamento a rischio, agendo preventivamente sulla costruzione dell identità all interno del gruppo dei pari e nelle comunicazioni micro e macro-sociali. È possibile perseguire questo obiettivo fornendo ai ragazzi gli strumenti cognitivi ed emotivi che favoriscano lo sviluppo di una consapevolezza rispetto alle pressioni sociali che determinano il comportamento a rischio. L obiettivo finale, dunque, non è quello di spaventare i ragazzi sui rischi per la salute derivanti dal tabagismo, ma quello di promuovere competenze che aiutino a sviluppare e rinforzare la valenza positiva del non essere fumatore. Il progetto, oltre a un intervento diretto nei confronti dei ragazzi da attuare nelle scuole, prevede degli spazi di formazione e di riflessione sul tema del tabagismo per gli adulti che quotidianamente sono a contatto con i ragazzi stessi: i docenti, gli educatori degli oratori e gli istruttori/allenatori delle società sportive di Cologno Monzese. Si intende in questo modo coinvolgere in un contesto di collaborazione e formazione anche gli adulti che si occupano di preadolescenti sul territorio di Cologno Monzese, per rinforzare negli ambienti scolastici, educativi e ricreativi il ruolo di educazione alla salute e di consapevolezza rispetto alle dinamiche sociali, con l obiettivo di creare una rete attiva per potenziare l attività di prevenzione. Io non me la fumo Pagina 7

8 04. OBIETTIVI PREFISSATI Attraverso il progetto Io non me la fumo l Associazione Lorenzo Perrone intende in primo luogo, in linea con le proprie finalità statutarie, fornire ai soggetti coinvolti informazioni e strumenti utili allo sviluppo di una reale cultura della prevenzione oncologica, intesa come acquisizione della consapevolezza di quali siano i comportamenti individuali e sociali finalizzati alla prevenzione dell insorgenza della malattia. Come anticipato nel paragrafo precedente, il progetto consiste in una campagna di prevenzione del tabagismo rivolta ai ragazzi delle scuole medie di Cologno Monzese. L intervento nei gruppi classe delle scuole coinvolte mira ad anticipare e prevenire i comportamenti scorretti, favorendo una conoscenza e una consapevolezza da parte dei ragazzi rispetto ai danni causati dal fumo, ma soprattutto stimolando la stigmatizzazione dei comportamenti scorretti all interno del gruppo dei pari. In particolare Io non me la fumo mira a rendere consapevoli i ragazzi rispetto alle pressioni sociali che determinano il comportamento a rischio. Il progetto prevede inoltre di rendere i ragazzi stessi parte attiva della campagna Io non me la fumo, attraverso la diffusione di gadget (adesivi e spille), ancora una volta con l obiettivo di promuovere la prevenzione del consumo di tabacco all interno del gruppo. L intervento formativo con insegnanti, educatori e istruttori sportivi ha lo scopo di fornire alcuni strumenti e metodi utilizzabili per affrontare il problema del tabagismo, ma soprattutto quello di costituire una rete formata dagli operatori attivi nel contesto scolastico e ludico-ricreativo dei preadolescenti destinatari del progetto Io non me la fumo. Si ritiene infatti che l esito positivo dell intervento, con il raggiungimento dei risultati Io non me la fumo Pagina 8

9 attesi, possa essere favorito dalla condivisione e dalla partecipazione attiva e consapevole di tutto il gruppo educante. Proprio con gli insegnanti e gli educatori si cercherà di creare uno spazio di riflessione sui limiti della prevenzione basata esclusivamente sul modello del comportamento razionale. Verranno forniti alcuni spunti volti ad analizzare la complessità dei fattori che possono portare un preadolescente, in età sempre più precoce, all uso di sostanze lecite e illecite (ad esempio, la sostanza percepita come valore ). Desideriamo riassumere e schematizzare qui di seguito i principali obiettivi del progetto Io non me la fumo : - Informare e sensibilizzare i ragazzi che frequentano le scuole medie di Cologno Monzese sulle conseguenze del fumo e sui danni che esso provoca alla salute nel breve, ma soprattutto nel lungo periodo. - Favorire nei ragazzi lo sviluppo di una percezione del fumo come valore negativo, e contemporaneamente rinforzare la valenza positiva del non appartenere al gruppo dei fumatori. - Favorire in tutti i ragazzi beneficiari del progetto lo sviluppo della consapevolezza che il tabagismo è una dipendenza, e come tale deve essere contrastato. - Favorire la consapevolezza circa le motivazioni e le modalità relazionali che possono portare ad accendere le prime sigarette. Io non me la fumo Pagina 9

10 - Offrire agli adulti di riferimento sul territorio di Cologno Monzese (insegnanti, educatori, operatori delle società sportive e volontari dell ALP) strumenti e metodi facilmente utilizzabili per prevenire e contrastare l insorgenza e la diffusione del tabagismo. - Ampliare e differenziare le proposte dell Associazione Lorenzo Perrone per quanto riguarda le campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica rivolte ai giovani. Con il progetto Io non me la fumo, infatti, l ALP impegna le proprie risorse e le proprie competenze per un azione di prevenzione destinata a ragazzi di una fascia d età differente rispetto a quella alla quale solitamente si rivolge (scuole superiori). Io non me la fumo Pagina 10

11 05. BENEFICIARI DEL PROGETTO A beneficiare del progetto Io non me la fumo saranno i preadolescenti (11-14 anni) di Cologno Monzese. I ragazzi che frequentano le scuole medie-inferiori di Cologno che aderiranno al progetto saranno coinvolti direttamente. Io non me la fumo tuttavia avrà delle ricadute positive anche per quei ragazzi che, pur non frequentando le scuole del territorio, risultano comunque inseriti nel contesto sociale e ludico-ricreativo di Cologno. Saranno infine beneficiari del progetto tutti i docenti e gli educatori coinvolti. È possibile riassumere e schematizzare come segue tutti i beneficiari del progetto: - i ragazzi che frequentano le scuole medie-inferiori di Cologno Monzese; - i docenti direttamente coinvolti nel progetto; - gli educatori e i volontari degli oratori di Cologno Monzese; - gli istruttori/allenatori delle società sportive di Cologno Monzese. Saranno inoltre beneficiari indiretti i docenti e gli operatori non direttamente coinvolti nel progetto, così come le famiglie dei ragazzi. Operatori e familiari, infatti, informati delle finalità e degli obiettivi di Io non me la fumo attraverso il materiale informativo e i gadget che verranno distribuiti gratuitamente nel corso degli incontri con i gruppi-classe, potranno interessarsi alla prevenzione del tabagismo e approfondire le tematiche proposte. Io non me la fumo Pagina 11

12 06. ORGANIZZAZIONE/METODI/TEMPI DI REALIZZAZIONE Io non me la fumo è sostanzialmente articolato in due fasi: la formazione dei volontari, dei docenti e degli operatori coinvolti nel progetto, la fase di attuazione vera e propria rivolta ai preadolescenti di Cologno Monzese. Tutti gli incontri saranno condotti e coordinati dallo psicologo responsabile del progetto, sia quelli di formazione, sia quelli con i gruppi-classe. È opportuno sottolineare che tutti gli incontri saranno gratuiti. Non sarà richiesto alcun contributo né ai partecipanti, né agli enti (scuole, oratori, associazioni sportive) a vario titolo coinvolti nel progetto. A tutti coloro che parteciperanno agli incontri di formazione sarà rilasciato un attestato di partecipazione FORMAZIONE DEI VOLONTARI DELL ALP Nell ambito del progetto Io non me la fumo è previsto un percorso di formazione per i volontari dell Associazione Lorenzo Perrone che assisteranno lo psicologo in tutti gli incontri di formazione e negli interventi con i gruppi-classe. Con i volontari, alcuni dei quali hanno già partecipato al progetto A Scuola di Prevenzione destinato alle scuole superiori, si intende in primo luogo illustrare e condividere i contenuti del progetto. Gli incontri di formazione rappresenteranno inoltre l occasione per lavorare sulle modalità di comunicazione con i ragazzi preadolescenti. La formazione sarà articolata in quattro incontri, della durata di due ore ciascuno. Tutti gli incontri avranno una componente interattiva, grazie all ausilio di presentazioni Io non me la fumo Pagina 12

13 power-point, materiale audiovisivo e tecniche formative di gruppo (role playing, simulazioni). I partecipanti inoltre saranno sollecitati ad intervenire attivamente con domande e commenti. Il percorso formativo sarà introdotto dal Presidente dell ALP, che presenterà in linea generale le finalità del progetto. Al primo incontro parteciperà un medico, specialista in malattie dell apparato respiratorio, che introdurrà i partecipanti al tema delle patologie fumo-correlate. Lo psicologo, responsabile del progetto, presenterà i contenuti di Io non me la fumo e parlerà delle tecniche comunicative nell ambito della tutela della salute. Negli incontri successivi, tenuti dallo psicologo, saranno presentati dettagliatamente i contenuti di tutti gli interventi formativi che verranno effettuati con gli adulti e con i ragazzi, per consentire ai volontari di supportare attivamente le azioni previste dal progetto. Saranno inoltre simulati alcuni degli interventi formativi FORMAZIONE DEI DOCENTI/EDUCATORI/ISTRUTTORI SPORTIVI Il progetto Io non me la fumo prevede percorsi di formazione differenziati per gli adulti che a vario titolo costituiscono il gruppo educante a contatto con i preadolescenti di Cologno Monzese: docenti, educatori degli oratori e istruttori/allenatori delle società sportive. Gli obiettivi comuni dei differenti percorsi di formazione sono quelli di illustrare e condividere i contenuti del progetto, fornire alcune informazioni riguardanti le malattie fumo-correlate, lavorare sulle modalità di comunicazione e sulla lettura dei contesti da parte dei ragazzi preadolescenti. Io non me la fumo Pagina 13

14 I percorsi di formazione saranno articolati in due incontri della durata di due ore ciascuno. I partecipanti ai percorsi di formazione saranno scelti dalle scuole (per ogni classe coinvolta nel progetto il Dirigente Scolastico dovrà indicare un referente), dagli oratori e dalle società sportive che aderiranno al progetto. Gli incontri avranno una componente interattiva grazie all ausilio di presentazioni power-point e materiale audiovisivo. Anche nell ambito degli incontri formativi riservati agli operatori dell educazione, i partecipanti saranno sollecitati ad intervenire attivamente con domande e commenti. Il percorso formativo sarà introdotto dal Presidente dell ALP, che presenterà l Associazione illustrando gli obiettivi statutari e le principali attività. Al primo incontro, comune per tutti i gruppi di interesse (docenti, educatori e istruttori sportivi), parteciperà un medico, specialista in malattie dell apparato respiratorio, che introdurrà i partecipanti al tema delle patologie fumo-correlate, alla loro eziologia e alla loro epidemiologia. Lo psicologo, responsabile del progetto, presenterà i contenuti di Io non me la fumo. Il secondo incontro, tenuto dallo psicologo, sarà differenziato in base al gruppo di interesse, secondo le modalità illustrate di seguito FORMAZIONE DEI DOCENTI Nel secondo incontro lo psicologo parlerà delle tecniche comunicative nell ambito della tutela della salute e illustrerà i metodi di lavoro scelti per il progetto Io non me la fumo. L obiettivo dell incontro sarà quello di stimolare una riflessione sui suddetti metodi, che possa consentire l individuazione delle modalità di comunicazione più adeguate per la prevenzione del tabagismo e la promozione dei comportamenti di salute focalizzati per la fascia di età dei ragazzi destinatari degli interventi. Io non me la fumo Pagina 14

15 FORMAZIONE DEGLI EDUCATORI/ISTRUTTORI SPORTIVI Nel secondo incontro verranno proposte delle attività interattive (role-playing, simulazioni) volte alla formazione dei partecipanti all ascolto dei ragazzi preadolescenti e alla capacità di prevenire il tabagismo. Si ritiene che le attività esperienziali costituiscano un adeguata strategia formativa utile a leggere e gestire la relazione con i ragazzi (percezione del fumo come disvalore, funzione del gruppo dei pari), evidenziando come la semplice comunicazione razionale ( non fumare perché fa male ) sia poco funzionale se non accompagnata da una capacità relazionale attiva e consapevole INTERVENTI NEI GRUPPI CLASSE In ciascuna delle classi coinvolte nel progetto Io non me la fumo verrà organizzato ed effettuato un incontro della durata di due ore, nel corso del quale sarà trattato, secondo modalità sia informative sia interattive, il tema del tabagismo. Sarà naturalmente favorita la partecipazione attiva da parte degli studenti, a partire dall organizzazione dello spazio e del tempo. Gli incontri saranno suddivisi in tre fasi. Durante la prima fase lo psicologo: - presenterà le finalità e le modalità operative dell incontro; - indagherà in merito a come i ragazzi percepiscono il tabagismo; - cercherà di capire quali sono i principali argomenti di interesse, le curiosità e i dubbi, con lo scopo di indirizzare l incontro verso le tematiche più pregnanti e più utili per coinvolgere attivamente i ragazzi nella costruzione del momento formativo. Io non me la fumo Pagina 15

16 Nella seconda parte dell incontro lo psicologo proporrà al gruppo-classe attività sotto forma di giochi o di creazione di cartelloni in piccoli gruppi. Lo scopo delle attività in piccoli gruppi consiste nel lavorare su due istanze ritenute importanti nella prevenzione dei comportamenti a rischio: fumare come parte integrante dell identità personale e l influenza delle pressioni sociali. Lo scopo delle attività di gruppo è fare in modo che i ragazzi attribuiscano al fumare un accezione negativa, di disvalore rispetto all identità personale, ed allo stesso tempo sviluppino la consapevolezza di come tale comportamento possa essere determinato o fortemente influenzato dall appartenenza ad un gruppo e alle dinamiche che in esso si creano. I linguaggi, le modalità operative e le tematiche saranno differenziate e calibrate a seconda dell età dei ragazzi (di seguito sono illustrate nel dettaglio le tecniche formative che verranno utilizzate in base all età del gruppo-classe). La terza parte dell incontro consisterà nella ripresa e restituzione (debriefing) di quanto è stato osservato ed elaborato nelle fasi precedenti e in un momento informativo rispetto ai danni da fumo sulla salute e sull immagine personale a breve, medio e lungo termine. Al termine dell incontro, durante i ringraziamenti e i saluti, i volontari dell ALP distribuiranno i gadget di progetto (la spilla e gli adesivi), pro-memoria e segni distintivi per quanti vorranno indossarli ed utilizzarli per manifestare la propria volontà di non fumare CLASSI PRIME Nelle classi prime sarà utilizzata la tecnica della costruzione di due personaggi ideali. Il gruppo sarà diviso in quattro sotto-gruppi, ognuno dei quali dovrà disegnare su un cartellone una figura umana. A ciascun gruppo sarà assegnata una delle seguenti tracce: Io non me la fumo Pagina 16

17 rappresentate (1) un fumatore della vostra età, (2) un non fumatore vostro coetaneo, (3) un ragazzo che ha appena iniziato a fumare tra 15 anni, (4) un non fumatore tra 15 anni. Ogni gruppo dovrà rappresentare nel disegno alcune caratteristiche che il conduttore indicherà (denti, pelle, odore, capelli, emozioni, ecc). In seguito ogni gruppo esporrà la propria rappresentazione riflettendo e discutendo sui risultati. Con questa attività si osserveranno prima la percezione, poi la rappresentazione condivisa degli effetti del fumo a breve e lungo termine sull immagine di sé e sull identità personale, stimolando la riflessione dei ragazzi sull impatto del tabagismo su ciascun individuo CLASSI SECONDE Nelle classi seconde i ragazzi saranno divisi in tre sotto-gruppi. A ciascun gruppo sarà assegnato un personaggio: (1) il fumatore, (2) il non fumatore e (3) l ex fumatore. La consegna prevede che ciascun gruppo, immedesimandosi in uno dei tre personaggi ideali che gli è stato assegnato, risponda ad una intervista sui motivi che spingono a fumare, a non fumare oppure a smettere di fumare, sugli effetti del fumo sulle relazioni sociali, sull immagine di sé e sulla salute psico-fisica. Nella seconda parte dell intervista i ragazzi dovranno immaginare i vantaggi e gli svantaggi del fumo, cercando di trovare strategie alternative al tabagismo per ottenere gli stessi benefici. L obiettivo di questa attività è di stimolare le capacità di immedesimazione e previsione rispetto all esito a breve e lungo termine dei comportamenti a rischio. Allo stesso tempo l analisi delle motivazioni che possono portare ad accendere la sigaretta costituiscono uno stimolo alla lettura del proprio bisogno e delle pressioni sociali. Io non me la fumo Pagina 17

18 CLASSI TERZE Nelle classi terze verrà utilizzata la tecnica formativa del gruppo acquario, per osservare le dinamiche di inclusione-esclusione nei gruppi dei pari. All interno della classe saranno individuati due gruppi di 6-7 persone: i fumatori e i non fumatori. Saranno poi individuati due soggetti, uno con il ruolo di fumatore e l altro con il ruolo di non fumatore, che avranno il compito di entrare e socializzare in ognuno dei due micro-gruppi. I ragazzi esclusi da questi ruoli saranno gli osservatori partecipanti, che nel momento di ripresa riassumeranno ed analizzeranno la simulazione. Questa attività ha lo scopo di focalizzare l attenzione dei ragazzi sulla relazione tra comportamento e pressione sociale, in particolare sul significato relazionale del tabagismo nei processi di inclusione-esclusione sociale VERIFICA DEI RISULTATI Io non me la fumo prevede un momento di verifica dei risultati per valutare il grado di adesione dei ragazzi agli obiettivi progettuali. In occasione degli incontri con i gruppi-classe i partecipanti saranno invitati a proseguire in maniera autonoma il lavoro sulle tematiche proposte sotto la supervisione del docente referente, che potrà proporre e organizzare anche delle attività interdisciplinari sul tema del tabagismo (storia del fumo, analisi dei costi economici e sociali, il fumo nelle diverse culture, campagne di comunicazione antifumo, ecc). Un momento di verifica collegiale organizzato presso ciascun Io non me la fumo Pagina 18

19 istituto scolastico potrà essere l occasione per condividere gli elaborati realizzati dai ragazzi e premiare i lavori migliori TEMPI DI REALIZZAZIONE Il progetto Io non me la fumo comprende una serie di azioni la cui attuazione è prevista nel corso dell anno scolastico , secondo i tempi indicati nella tabella sottostante. Il numero delle ore indicate nella tabella per gli interventi nei gruppi classe rappresenta una stima, in quanto è calcolato sul numero delle classi formate dalle scuole medie di Cologno Monzese nel corso dell anno scolastico AZIONE ARCO D IMPEGNO TEMPI DI REALIZZAZIONE Formazione dei volontari dell ALP 8 ore Ottobre 2013 Formazione dei docenti referenti del progetto Formazione degli educatori degli oratori e degli istruttori/allenatori delle società sportive. Incontri con i gruppi-classe 4 ore per ogni scuola coinvolta 4 ore per ogni oratorio/società coinvolti 2 ore per ciascuna delle classi coinvolte. Ottobre-Novembre 2013 Novembre Febbraio 2014 Dicembre Aprile 2014 Verifica dei risultati 8 ore Maggio-Giugno 2014 Io non me la fumo Pagina 19

20 07. RISORSE IMPIEGATE (UMANE E STRUMENTALI) Per la realizzazione del progetto Io non me la fumo l Associazione Lorenzo Perrone sarà direttamente impegnata con le proprie risorse (umane e strumentali) per tutto l arco dell anno scolastico Per quanto riguarda le risorse umane saranno coinvolte due figure professionali, oltre al Presidente e ai volontari dell Associazione. Sul piano strumentale l ALP sarà completamente autonoma, sia per quanto riguarda l organizzazione logistica e i trasporti, sia per quanto riguarda i supporti tecnologici. Le figure professionali coinvolte sono quelle di un addetta alla segreteria (già in forza all ALP) e dello psicologo responsabile del progetto (estensore del presente documento). L addetta alla segreteria avrà il compito di gestire i rapporti con le scuole, gli oratori e le società sportive. Sarà inoltre responsabile della calendarizzazione di tutti gli incontri. Lo psicologo responsabile del progetto preparerà e condurrà tutti gli incontri formativi con i volontari dell ALP, i docenti, gli educatori degli oratori e gli istruttori/allenatori delle società sportive. Condurrà inoltre tutti gli interventi con i gruppi-classe e si occuperà dell analisi e della valutazione dei risultati. Il Presidente dell ALP supporterà attivamente l organizzazione dell iniziativa e si occuperà della comunicazione con gli interlocutori istituzionali e con la stampa. I volontari dell Associazione (2/3), opportunamente formati, affiancheranno lo psicologo negli incontri con gli adulti del gruppo educante e con i gruppi-classe, con funzioni organizzative e di supporto. Io non me la fumo Pagina 20

21 08. I PARTNER Il progetto Io non me la fumo è stato studiato e sviluppato dall Associazione Lorenzo Perrone in collaborazione con gli assessorati alla Pubblica Istruzione, ai Servizi Sociali e alla Cultura del Comune di Cologno Monzese, e con il contributo della Fondazione Comunitaria Nord Milano. Il Comune di Cologno Monzese ha concesso inoltre il patrocinio all iniziativa, con un provvedimento discusso e approvato con esito favorevole dalla Giunta Comunale il 19 luglio Per quanto riguarda la collaborazione con il Comune, è opportuno sottolineare che nella fase di preparazione e sviluppo del progetto (individuazione del bisogno, definizione degli obiettivi e delle modalità operative) gli operatori e i volontari dell ALP hanno lavorato a stretto contatto con gli operatori dell Assessorato alla Pubblica Istruzione. Lo stesso Assessorato si è fatto parte attiva anche nello stabilire un rapporto di collaborazione tra l ALP e i dirigenti delle scuole coinvolte nel progetto. La Fondazione Comunitaria Nord Milano ha concesso un contributo economico a Io non me la fumo nell ambito del Bando Volontariato Il contributo concesso dalla Fondazione ammonta a euro, pari al 60% dei costi preventivati dall ALP per lo sviluppo e l attuazione del progetto ( euro). Io non me la fumo Pagina 21

22 09. SOSTENIBILITÀ E REPLICABILITÀ DEL PROGETTO La sostenibilità economica del progetto per l anno scolastico è garantita dal contributo della Fondazione Comunitaria Nord Milano (come già illustrato nel paragrafo precedente), oltre che da una quota di autofinanziamento coperta dalle campagne di raccolta fondi attuate autonomamente dall Associazione. La sostenibilità economica per gli anni scolastici successivi, e l eventuale allargamento dell iniziativa ad altri comuni, dipenderà dall esito delle campagne di raccolta fondi organizzate dall ALP e dai futuri contributi che potranno essere concessi a Io non me la fumo da enti e soggetti esterni all Associazione. L architettura del progetto, con interventi differenziati in base all età dei ragazzi (come illustrato al paragrafo 06.3 Interventi nei gruppi-classe ), consentirà di proseguire, anche per i prossimi anni, il percorso di Io non me la fumo nelle stesse scuole in cui si terranno gli incontri nel corso dell anno scolastico I ragazzi infatti, avanzando di età e di classe, potranno partecipare ogni anno ad un incontro strutturato in maniera differente e con diversi obiettivi formativi. La replicabilità del progetto, inoltre, è garantita dall elaborazione di una serie di interventi di informazione e formazione (con gli adulti del gruppo educante e con i gruppiclasse) studiati per garantire l efficacia della trasmissione dei messaggi che si intendono veicolare grazie all utilizzo di metodologie e strumenti comunicativi adeguati. Tali interventi, una volta elaborati e testati, potranno essere replicati, senza alcun costo aggiuntivo, anche all interno di altri contesti scolastici e ricreativi. Io non me la fumo Pagina 22

23 10. CONTATTI ASSOCIAZIONE LORENZO PERRONE per la Prevenzione delle Malattie Oncologiche e Oncoematologiche Via Papa Giovanni XXIII, Cologno Monzese (MI) Sede operativa: Via Milano, Cologno Monzese (MI) Tel. e fax: segreteria@associazionelorenzoperrone.org Io non me la fumo Pagina 23

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