AZIONE DI SISTEMA E. Partner responsabile Consorzio LAMMA. Antonini A., Melani S. LAMMA
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1 N componente 4 N azione 4.1 Radar preesistenti e installati nel corso del progetto resi fruibili per lo spazio transfrontaliero. Prodotti radar compatibili coi mosaici nazionali (italiani e/o francesi) esistenti AZIONE DI SISTEMA E Partner responsabile Consorzio LAMMA Antonini A., Melani S. LAMMA Pinna Nossai R. ARPAS, Dipartimento Specialistico Regionale Idrometeoclimatico Giorgetti J.P., Bruno C. Météo-France, Délegation de la Corse
2 ABSTRACT Ce document c'est un résumé des activités menées dans l'action de Système E du projet Resmar, visant à le partage et l échange de données de radars météorologiques gérés par les partenaires du projet respectivement des régions Sardaigne, Corse et Toscane. Ces activités sont incluses dans les Composants 3 et 4 de l'action de Système E du projet, appelées "Modèle de prévention des dynamiques d'instabilité hydrogéologique". C'est nécessaire de considérer les produits de la Composant 3 que résument les activités de radar météorologie: "ASE-3.1-Esigenze Reti Radar" et "Report_3.1.2", comme faisant partie du présent document. Certains de ces systèmes radar étaient déjà en existence et opérationnels avant le projet: le radar de Monte Rasu (Sardaigne) et le radar Aleria (Corse). L'analyse préliminaire effectuée dans la phase initiale du projet terminée par la rédaction du document "ASE-3.1" a mis en évidence la nécessité d'une intervention sur les deux systèmes radar pour les rendre interopérables, et la nécessité pour la Toscane de développer un réseau radar (par remplacement de radars, désormais obsolète et désaffecté), afin d étendre et compléter la couverture du réseau national de radars. Dans le projet RESMAR le partnaire Consortium LAMMA a installée le premiere radar meteorologique de cette reseau a l'ile d'elbe. A deuxième radar acheté par l'autoritèe Portuaire de Livourne a ete installée a Livourne et la gestion a été confiée au Consortium LAMMA. Les activités de radar météorologie du projet ont conduit à l'utilisation d'un format commun pour l'échange de données, le BUFR 3.1, le format utilisée par le group du projet OPERA (Operational Program on the Exchange of weather RAdar information). Le choix a été de partager les volumes polaire de réflectivité, qui représentent les quantités effectivement mesurées par les systèmes radar. Les résultats préliminaires de ces activités sont présentés dans ce document par quelques exemples de mosaïque de données de trois radars: Monte Rasu, Aleria et l'île d'elbe.
3 Il presente documento è una sintesi delle attività svolte nell ambito del progetto ResMar finalizzate alla condivisione ed allo scambio dei dati dei radar meteorologici gestiti dai partner del progetto delle regioni Sardegna, Corsica e Toscana. Tali attività sono inserite nelle Componenti 3 e 4 dell Azione di Sistema E denominata: Modello prevenzione dinamiche da dissesto idrogeologico. I prodotti della Componente 3 inerenti le attività di radar Meteorologia, ovvero i documenti: ASE-3.1-Esigenze Reti Radar e Report_3.1.2 sono da considerarsi parte integrante del presente documento. Alcuni di tali sistemi radar erano già esistenti ed operativi, quali il radar di Monte Rasu (Sardegna) ed il radar di Aléria (Corsica). L analisi preliminare effettuata nella fase iniziale del progetto ResMar, che ha portato alla stesura del documento ASE-3.1-Esigenze Reti Radar, ha messo in evidenza alcune necessità di intervento sui due sistemi radar per renderli interoperabili, ed ha altresì messo in luce la necessità per la Toscana di dotarsi di una rete radar propria (in sostituzione della rete dismessa dei radar ARIES-C, ormai obsoleti), in modo da ampliare ed integrare la copertura dei radar della rete radar nazionale. Nell'ambito del progetto ResMar il Consorzio LAMMA ha installato il primo radar presso l'isola d'elba. Un secondo radar è stato acquistato dall'autorità Portuale di Livorno, è stato installato presso il porto di Livorno e la gestione è stata affidata al Consorzio LAMMA. Le attività di radar meteorologia nell'ambito del progetto hanno portato all'utilizzo di un formato comune per lo scambio di dati, il BUFR 3.1, il formato utilizzato dal gruppo di OPERA (Operational Program on the Exchange of weather RAdar information) del progetto. La scelta è stata di condividere i volumi polari di riflettività, che rappresentano le quantità effettivamente misurate dal radar. I risultati preliminari di queste attività sono presentate in questo documento anche tramite esempi di dati mosaico di tre radar: Monte Rasu, Aleria e l'isola d'elba.
4 1 SISTEMI RADAR PRE-ESISTENTI I due sistemi radar operativi nello spazio marittimo di interesse, ovvero quello tra Sardegna, Corsica e Toscana, sono quello installato in Sardegna presso il sito di Monte Rasu, e quello installato in Corsica presso il sito di Aléria. Il radar di Monte Rasu (Figura 1) è gestito da ARPAS, ed è operativo dal E un sistema radar a singola polarizzazione operante in banda C, con una portata massima di 500km, che consente di coprire l area del Mar Tirreno fino alle coste toscane. Il radar di Aléria (Figura 2) è gestito da Meteo France, opera in banda S in singola polarizzazione, con una portata massima di 200 km. Il radar è operativo dal Figura 1. Radar meteorologico di Monte Rasu: vista dalla base del traliccio ed esempio di immagine PPI (Plan Position Indicator) di riflettività [dbz].
5 Sia il radar di Monte Rasu che quello di Aléria sono già integrati nelle rispettive reti radar nazionali, quali la rete radar italiana coordinata dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e da Aereonautica Militare, e la rete radar francese gestita da Meteo France. Per il dettaglio delle caratteristiche dei due sistemi radar di Monte Rasu e di Aléria si faccia riferimento al documento di progetto ASE-3.1-Esigenze Reti Radar. Figura 2. Radar meteorologico di Alèria: vista della struttura architettonica ed esempio di immagine di precipitazione cumulata su 24 ore.
6 2 SISTEMI RADAR di NUOVA INSTALLAZIONE A seguito dello studio preliminare effettuato sulle reti radar delle regioni dello spazio transfrontaliero è emersa l esigenza di migliorare la copertura della porzione di Mar Tirreno compresa tra Corsica, Sardegna, Toscana e Liguria. 2.1 RADAR di CIMA di MONTE Un area di particolare interesse transfrontaliero è stata individuata presso l Isola d Elba, in virtù della sua posizione strategica localizzata tra Corsica e Toscana. Presso l Isola d Elba è stato individuato un sito, quello di Cima di Monte (Figura 3), in cui la Regione Toscana aveva precedentemente installato una serie di ripetitori di radiofrequenze per scopi di protezione civile. Alcuni di tali ripetitori erano in fase di dismissione, per cui si è concretizzata la possibilità di installare in tale sito un sistema radar meteorologico. Inoltre presso il sito era presente un traliccio dell altezza di circa 10 m, svettante rispetto a tutte le altre strutture, con la sommità libera e quindi adatto all installazione di un radar meteorologico, purché di contenute dimensioni.
7 Figura 3. Localizzazione del sito radar di Cima del Monte (Isola d Elba) su ortofoto. Il concretizzarsi di tale possibilità ha reso possibile l installazione di una sistema radar meteorologico in banda X, di contenute dimensioni, di relativamente semplice installazione e con buone prestazioni nel rilevamento dei fenomeni precipitativi più intensi. La predisposizione del sito ha richiesto un integrazione dell impiantistica esistente. E stata attivata un utenza di distribuzione indipendente, predisponendo un impianto di messa a terra ed un impianto di drenaggio di scariche elettromagnetiche atmosferiche: in particolare sono stati predisposti sia un
8 impianto di protezione da scariche dirette (asta di captazione installata sul traliccio stesso) che vari impianti scaricatori a protezione dei cavi di collegamento (linee di alimentazione e dati) dalle scariche atmosferiche indirette. Infine è stato inserito un trasformatore a monte dell impianto per l isolamento galvanico e quindi per la riduzione del rischio di propagazione di sovratensioni e sovracorrenti provenienti dalla linea elettrica. Figura 4. Radar meteorologico di Cima del Monte: vista complessiva del sito e dettagli del traliccio con installazione di sistema RTX e di impianto parafulmine (lato sud e lato nord). Non essendo presente presso il sito una linea telefonica, è stato altresì predisposto un ponte radio per il trasferimento dei dati acquisiti ed elaborati dal sistema radar. A tal fine è stato attivato un link radio precedentemente esistente con la sede del Corpo Forestale dello Stato (CFS) situata a San Rocco (Portoferraio). Il link è stato realizzato tramite due ricetrasmettitori di tipo Motorola Canopy Backhauls 10M, operanti alla frequenza da 5470MHz a 5725MHz, in una banda non sottoposta a licenza. La massima velocità di trasmissione è di 10Mbps. Presso la sede del CFS di San Rocco è stata attivata una linea ADSL dedicata al trasferimento dati ed al controllo remoto del sistema radar.
9 Figura 5. Configurazione del collegamento radio wireless HiperLAN tra il sito di installazione del radar e la sede del CFS di San Rocco. Una linea di comunicazione ridondante è stata allestita tramite un router 3G operante con tecnologia UMTS (W-CDMA). Tale linea serve come backup e non è previsto il suo utilizzo in maniera operativa. Risulta di particolare importanza nel caso in cui il collegamento radio salti, per poter effettuare il controllo remoto del sistema radar. 2.2 RADAR di LIVORNO La possibilità di installare un secondo sistema radar sul territorio Toscano si è concretizzata tramite il consolidamento di una collaborazione fra Consorzio LaMMA e Autorità Portuale di Livorno. Un
10 secondo radar meteorologico è stato pertanto installato presso il porto di Livorno. Il radar è di proprietà dell'autorità Portuale di Livorno, che ne ha autonomamente curato l iter autorizzativo ed installativo, per poi effettuarne una gestione operativa in collaborazione con il Consorzio LaMMA. Il radar è installato sul tetto dell Edificio Silos Magazzini del Tirreno, ad una altezza di circa 75m. Figura 6. Dettagli del traliccio con l installazione del radar di Livorno e del sito installazione di Livorno 2.3 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL RADAR METEOROLOGICO I due sistemi radar sono dello stesso tipo, operanti in banda X a frequenze comprese tra MHz, con ampiezza del fascio a 3dB di circa 3 gradi sia in orizzontale che in verticale, velocità di rotazione dell antenna di 20 /s e un range massimo di 108 km. Il sistema radar ha una sensibilità in grado di garantire un range non ambiguo di almeno 60 km per i fenomeni di medioalta intensità. Il ricevitore è in grado di rilevare eventi di modesta intensità, almeno 10 dbz a 25 km. La tabella seguente riporta le principali caratteristiche tecniche del radar meteorologico:
11 Tab. 1 Caratteristiche tecniche del radar meteorologico di Cima di Monte (Consorzio LaMMA).
12 Le varie modalità di acquisizione del sistema (range) con le relative risoluzioni spaziali orizzontali della cella sono riportate in Tabella 2. Range 21.6 (km) Range 36 (km) Range 72 (km) Range 108 (km) RES. 90 (m) Yes No No No RES. 150 (m) Yes Yes No No RES. 300 (m) Yes Yes Yes No RES. 450 (m) Yes Yes Yes Yes Tab. 2 Range/risoluzione spaziale orizzontale cella. Il sistema radar, a fronte di alcuni noti svantaggi in termini di copertura spaziale e di attenuazione del segnale, tuttavia risulta ideale per il monitoraggio di piccoli bacini e aree difficilmente coperte dai radar convenzionali (es. orografia), offrendo numerosi vantaggi tra i quali: Alta risoluzione spaziale (risoluzione radiale fino a 90 metri) Velocità di aggiornamento (ogni minuto) Copertura fino a 108 km di raggio Ingombro (90 x 130 cm), peso (100 kg.) e potenza ridotti (5 W medi) Facile utilizzo in siti non consentiti a radar convenzionali Basso costo di esercizio e di manutenzione del sistema Semplicità di uso (ottimo livello di automazione) Possibilità di collocamento su piattaforme mobili (rimorchi o furgoni). 2.4 PRODOTTI FRUIBILI Entrambi i sistemi radar sono gestiti dal Consorzio LaMMA che, nell ambito delle proprie attività, ha pianificato anche lo sviluppo di prodotti specifici di now-casting derivanti dall uso congiunto dei due sistemi, nonché una loro accurata calibrazione ed integrazione con tutti gli altri sistemi di monitoraggio a disposizione, quali le tradizionali reti di stazioni a terra, i prodotti degli altri radar meteorologici del territorio nazionale ed internazionale, ed i satelliti meteorologici. Tali prodotti
13 sono in fase di studio e progettazione e pertanto in questa prima fase sono stati predisposti dei prodotti di monitoraggio, mostrati negli esempi riportati in Figura 7. I prodotti attualmente disponibili sono: HVMI (Height of Vertical Maximum Intensity) che riporta la massima riflettività lungo la verticale (rilevata con le varie elevazioni), PPI (Plan Position Indicator) che riporta l intera scansione azimutale, RHI (Range Height Indicator) che riporta una scansione effettuata lungo una fissata direzione azimutale variando l elevazione di puntamento. Nel contempo sono stati sviluppati alcuni applicativi per la lettura dei dati grezzi prodotti dai sistemi radar, per lo sviluppo e la successiva implementazione di nuovi prodotti. La peculiarità di tali software, al momento in fase di implementazione, è il tentativo di mantenere l informazione 3D implicitamente contenuta in ogni dato di localizzazione di un radar meteorologico. In tal modo l uso congiunto dei volumi polari di tutti i sistemi radar disponibili può garantire un campionamento 3D dell atmosfera e quindi migliorare il monitoraggio e l analisi dei sistemi meteorologici in atto. Alcuni risultati preliminari di tale analisi sono riportati negli seguenti esempi di Figura 8.
14 Figura 7: Alcuni esempi di immagini HVMI, PPI, ed RHI per i radar di Cima di Monte e Livorno.
15 Figura 8: Esempi di riprese 3D della sovrapposizione dei dati di riflettività dei radar di Livorno ed Isola d Elba. 3 COMPATIBILITA CON I MOSAICI NAZIONALI Una delle attività di primaria importanza che è stata portata avanti nel corso del progetto è stata la predisposizione dei sistemi di nuova installazione ed il mantenimento nonché l adeguamento di quelli già esistenti, al fine di renderli compatibili con i rispettivi mosaici nazionali.
16 Sebbene i sistemi di Monte Rasu ed Alèria fossero già sin dall inizio del progetto inglobati nei rispettivi mosaici nazionali, il mantenimento delle rispettive schedulazioni, l implementazione di nuove tecnologie e metodologie per la creazione dei mosaici nazionali ha richiesto e richiede sforzi economici per il mantenimento della loro catena operativa di funzionamento. Le scelte tecniche sono state e sono pertanto condizionate dalle esigenze operative delle rispettive reti radar nazionali, che applicano norme stringenti per garantire il corretto funzionamento della rete di monitoraggio. D altronde l interoperabilità dei sistemi radar con quelli delle rispettive nazioni ricopre un ruolo strategico fondamentale, in quanto permette di migliorare ed integrare la copertura del territorio per tutte quelle organizzazioni che operano ai fini di protezione civile. Il confronto e la condivisione che deriva dalla nascita del mosaico transfrontaliero di fatto pone le basi per una futura efficace collaborazione. Questa è l ottica con cui sono state eseguite le attività di seguito brevemente descritte. Il radar di Monte Rasu si presentava all inizio del progetto come già inserito e parte integrante del mosaico nazionale italiano. Il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile cura direttamente la raccolta dei dati, oltre che dai radar della propria rete, anche dai radar regionali compreso il radar di Monte Rasu, ed elabora le immagini nel mosaico nazionale sotto forma di prodotti, tipicamente mappe di precipitazione istantanea (SRI) o cumulata (SRT), che vengono poi ridistribuiti verso gli Enti gestori dei singoli radar. Lo scambio di dati avviene utilizzando canali di comunicazione dedicati, pertanto l accesso al mosaico radar nazionale non è pubblico, è soggetto a restrizioni e il suo impiego è prevalentemente finalizzato a scopi di Protezione Civile. In Figura 9 è illustrato un tipico esempio di mappa di precipitazione istantanea elaborata dalla mosaicatura delle immagini raccolte dai radar della rete nazionale italiana.
17 Figura 9 Il mosaico radar nazionale italiano (Dipartimento Nazionale Protezione Civile, Regioni, Aeronautica Militare). Anche il radar presente sul territorio della Corsica è già integrato nel rispettivo mosaico nazionale (il mosaico francese), la cui configurazione è rappresentata in Figura 10. La rete radar francese è gestita e curata da Meteo France, che si occupa anche dell elaborazione dei dati per lo sviluppo e l implementazione operativa dei prodotti di mosaicatura. Un esempio di mosaico francese è riportato in Figura 11.
18 Figura 10. La rete radar francese Aramis, rispettivamente nel 2010 (sinistra) e nel 2013 (destra). Figura 11. Esempio di mappa di mosaicatura francese.
19 I radar di Cima di Monte (Isola d Elba) e di Livorno non sono attualmente inclusi nel mosaico nazionale italiano. E prevista una campagna sperimentale per valutare la compatibilità dei dati rilevati dal sistema radar WR10X con quelli che compongono la rete operativa nazionale. Infatti è stato fatto un accordo tra LAMMA e Dipartimento Centrale di Protezione Civile Nazionale (DPCN) per una fase iniziale di test finalizzata ad un loro inserimento operativo nella rete nazionale italiana. Per tale fase sperimentale saranno utilizzati i formati dei dati attualmente disponibili: BUFR ed HDF5. Un eventuale inserimento nella rete nazionale comporterà l adeguamento dei formati a quelli richiesti dalla rete operativa. 4 IL MOSAICO TRANSFRONTALIERO RESMAR 4.1 CONDIVISIONE DEI DATI RADAR Come descritto nel documento ASE-3.1-Esigenze Reti Radar, i due compositi radar nazionali analizzati non sono stati ritenuti adatti agli scopi delle linee di attività del Progetto ResMar, poiché operanti esclusivamente entro i confini nazionali di reciproca competenza e con formati di interscambio dati generalmente non aperti. Il composito OPERA invece si presenta con una copertura spaziale che ingloba interamente l area dello Spazio Marittimo d interesse del Progetto e impiega per l interscambio dei dati esclusivamente formati aperti, in particolare i formati ODIM (Opera Data Information Model). Vista la sua potenzialità ad adattarsi a sistemi radar di tipo eterogeneo, e quindi anche molto diversi tra loro, OPERA è stato assunto come riferimento per la creazione del mosaico radar transfrontaliero RESMAR e i suoi formati dati scelti quali formati di interscambio da implementare nei software dei radar di Aléria, Cima di Monte e Monte Rasu. Sono formati ODIM il il formato BUFR, nella sua attuale versione 3.1, e il formato HDF5. Per quanto riguarda la condivisione dati, i partner hanno scelto di condividere i volumi polari di riflettività dei propri radar in quanto da essi possono essere ricavate, anche con successiva
20 autonoma post-elaborazione (e quindi prescindendo dagli algoritmi specifici implementati su ciascun sistema), tutte le grandezze misurate d interesse. 4.2 ARMONIZZAZIONE DEI RADAR DEL PROGETTO RESMAR In accordo alle scelte dei partner precedentemente riassunte, tutti i sistemi radar coinvolti nel Progetto sono stati resi compatibili con almeno uno dei formati ODIM individuati. In particolare il radar di Monte Rasu e quelli di Cima di Monte e Livorno hanno richiesto un adeguamento del software di elaborazione (RDP), mentre il radar di Aleria era risultato compatibile con i formati OPERA già nella precedente fase di analisi (vedasi il documento ASE-3.1-Esigenze Reti Radar ) e pertanto non si è reso necessario alcun intervento sul software. A seguito degli interventi di adeguamento software condotti, il radar di Cima di Monte e quello di Livorno sono stati posti nella condizione di poter esportare nel formato BUFR 3.1 i volumi polari di riflettività, intesi come insieme delle scansioni (sweep) alle differenti elevazioni componenti ciascun volume di dati. Per il radar di Monte Rasu l adeguamento del software è stato più profondo, risultando al termine dell intervento possibile esportare sia i volumi polari di riflettività che i prodotti da questi generati nei formati BUFR 3.1 e HDF5. In aggiunta, è stato implementato un encoder nel formato MDV (Meteorological Data Volume) per i soli volumi polari di riflettività. Successivamente agli interventi di adeguamento dei software sono seguiti tra i partner scambi di dati acquisiti dai propri radar, principalmente nel formato BUFR 3.1, per verificarne la leggibilità su sistemi differenti da quelli originari di acquisizione. Tutte le prove condotte hanno dato esito positivo, risultando quindi raggiunto l obiettivo di armonizzazione, dal punto di vista della leggibilità e interscambiabilità del dato, dei sistemi radar considerati.
21 4.3 IL MOSAICO RADAR RESMAR Per motivi di natura burocratico-amministrativa, non è stato possibile finalizzare l interscambio dati in maniera operativa, pur avendo reso tutti i radar del Progetto in grado di produrre il formato concordato, a causa di un mancato accordo bilaterale Italia-Francia. Tale accordo, da siglare attraverso l Aeronautica Militare Italiana che gestisce per conto dell Italia l interscambio operativo di dati meteorologici con l estero, si rende necessario in quanto l Italia non ha aderito al progetto OPERA 4 per la creazione del mosaico Europeo esteso. Pertanto l interscambio dei dati con Paesi esteri, in particolare con la Francia, può in questo contesto avvenire solamente previa stipula di un protocollo d intesa con Météo France, avvallato dall Aereonautica Militare Italiana. A tal fine si stanno formalizzando i necessari passi che porteranno, auspicabilmente a breve, alla stipula di tale accordo per l interscambio operativo dei dati. Sarà compito poi di Météo France implementare operativamente la stima di precipitazione a partire dai volumi polari di riflettività dei dati dei 4 radar e distribuire poi il prodotto finale ai partner, secondo quanto concordato nel corso del Progetto. Nel frattempo ARPAS ha implementato autonomamente, ma sempre nell ambito delle attività previste dal Progetto, un software per la mosaicatura dei dati dei radar di Aléria, Cima di Monte e Monte Rasu. Il software di mosaicatura accetta come input dati radar in formato BUFR, ma per il radar di Cima di Monte e per quello di Monte Rasu anche nel formato nativo, e consente di effettuarne e visualizzare il relativo composito, che a sua volta può essere esportato nei formati BUFR 3.1 e HDF5 per garantire l interscambiabilità tra i partner. Al momento il software consente di mosaicare tra loro due tipologie di prodotti cartesiani radar: il primo è il VMI (Vertical Maximum Intensity) ed è correlato ai valori di massima riflettività radar misurati sulla verticale; il secondo è il SRI (Surface Rainfall Intensity), che fornisce una stima dell intensità di precipitazione al suolo, misurata da radar. Quest ultimo prodotto non è disponibile per i radar di Cima di Monte e Livorno. L algoritmo di mosaicatura restituisce, per ciascun pixel dell area di interesse e per entrambi i
22 prodotti VMI e SRI, il valore rilevato dal radar più vicino ovvero, in caso di sovrapposizione delle osservazioni di più radar, il valore massimo rilevato. Le immagini che seguono rappresentano alcuni esempi di uscite del software di mosaicatura, a partire dalle immagini dei singoli radar, per l evento del settembre Il mosaico è relativo al prodotto VMI, che è disponibile per tutti i radar dei partner. Sono mostrate, per due momenti temporali differenti dell evento (espressi in orario GMT), le sequenze delle immagini acquisite dai singoli radar e quelle dei compositi risultanti. Il software di mosaicatura implementato può operare sia in modalità differita che in tempo reale, quest ultima possibile se i dati dei radar di Aléria e Cima di Monte vengono resi disponibili contestualmente a quelli del radar di Monte Rasu, sulla piattaforma di mosaicatura ARPAS con tempi di latenza concordati. Figura 12: Immagini VMI del radar di Aléria delle ore 21:30 del 12 settembre 2012 (a sinistra) e delle ore 00:30 del 13 settembre (a destra).
23 Figura 13: Immagini VMI del radar di Cima di Monte delle ore 21:30 del 12 settembre 2012 (a sinistra) e delle ore 00:30 del 13 settembre (a destra). Figura 14: Immagini VMI del radar dimonte Rasu delle ore 21:30 del 12 settembre 2012 (a sinistra) e delle ore 00:30 del 13 settembre (a destra).
24 Figura 15: Immagini VMI del composito dei tre radar (Aléria, Cima di Monte, Monte Rasu) delle ore 21:30 del 12 settembre 2012 (a sinistra) e delle ore 00:30 del 13 settembre (a destra).
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