Rassegna Stampa. Mercoledì 31 agosto 2011 TREVISO

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Beniamino Micheli
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1 Rassegna Stampa Mercoledì 31 agosto 2011 TREVISO

2 Mercoledì 31 agosto 2011, pag. 25 FONTANELLE Alla corsa podistica di Lutrano Patate troppo grandi: regalati 120 quintali FONTANELLE - (an.fr.) Successo ogni oltre aspettativa per la 30 edizione della popolare corsa podistica non competitiva «Quatro passi par Lutran». Senza dubbio ad aver contribuito al notevole afflusso di marciatori è stata anche la distribuzione gratuita di patate. Ad ogni partecipante ne è stato consegnato un bel sacchetto, in totale sono stati regalati circa 120 quintali di patate. «Siamo doppiamente soddisfatti - dice Renzo Bortoletti, l'agricoltore che ha vissuto la disavventura delle patate difformi - da una parte perché abbiamo fatto un gradito omaggio a tante famiglie. Dall'altro perché dalla nostra disavventura, dal nostro sfogo raccolto dal Gazzettino - e ringrazio vivamente il suo direttore - forse nascerà qualcosa di buono. Perché la cooperativa di Zoppola del quale sono socio da anni, partendo proprio dalla mia esperienza, potrebbe esplorare nuovi canali distributivi. Le patate difformi, non perfettamente tondeggianti o di grandi dimensioni, potrebbero andar bene a coloro che si occupano di ristorazione o di preparati a base di patate. Dove le dimensioni non hanno importanza». Quest'anno, sul terreno dove solitamente Bortoletti coltiva le patate, è accaduto l'imprevedibile. La coltivazione era seguita con competenza da un tecnico della cooperativa, ma Madre Natura è stata troppo generosa, le patate sono cresciute troppo. Divenute così difformi rispetto alle caratteristiche che la cooperativa è obbligata a richiedere ai soci per poterle poi vendere ai propri clienti.

Senza dubbio ad aver contribuito al notevole afflusso di marciatori è stata anche la distribuzione gratuita di patate.

3 Mercoledì 31 agosto 2011, pag. 22 Rivolta contro l eliminazione delle agevolazioni fiscali annunciato dal Governo. «Penalizzano chi dà lavoro» Manovra, le Coop sul piede di guerra Pizzolato: «Colpire noi un danno per l economia». Conte: «Sbagliato il tiro» ENRICO LORENZO TIDONA «Giù le mani dalle cooperative». L eliminazione delle agevolazioni fiscali concesse finora alle coop annunciata dal governo fa scendere sul piede di guerra le 300 società mutualistiche trevigiane, cui sono legate oltre 100 mila soci. Un universo multisettore, in crescita, e pronto al braccio di ferro: «Vogliono fare cassa bastonando chi dà lavoro e reddito». Messe in colonna le coop trevigiane sommano un fatturato aggregato pari a 1,3 miliardi di euro. Realtà consolidate che spaziano dall agricoltura (stalle, cantine sociali e consorzi) alle grande distribuzione (negozi e supermercati), nocciolo duro al quale si affiancano le cooperative sociali (per ora apparentemente escluse dai tagli) e le banche di credito cooperativo, casseforti della finanza locale. Il perimetro del provvedimento è però variabile e la fame di soldi da parte dello Stato sembra non aver fine. «Siamo una mosca bianca che produce reddito, posti di lavoro, benessere e supporta la società con servizi efficienti. Se il governo vuole mungerci è solo per una questione politica più che di cassa - chiarisce subito Mirko Pizzolato, presidente di LegaCoop Treviso - Le cooperative non godono di tutti quei vantaggi scritti sulla carta. Sono per molti versi equiparabili alle società di capitale. Il fine mutualistico? Si è rivelato un motore in più che ha incoraggiato una crescita in netta controtendenza rispetto al resto dell economia locale. Remarci contro potrebbe rivelarsi quindi un passo falso, aggravando le conseguenze della crisi». Il maggior prelievo da parte dello Stato potrebbe essere applicato mettendo mano agli sgravi concessi sugli utili delle coop. Secondo le attuali norme, infatti, quelle che rivolgono la propria attività prevalentemente ai soci (cosiddette a mutualità prevalentè) godono dell esenzione dell Ires sul 70% degli utili. Quelle a mutualità non prevalente godono invece di sgravi del 30%. «Il governo sbaglia il tiro se vuole trovare soldi nelle cooperative - incalza Filippo Conte, direttore di Confcooperative di Treviso - Azzerando gli sgravi sugli utili il gettito sarebbe dieci volte inferiore a quello previsto dal ministero. Ben poca cosa per tappare il deficit. E vero che ci sono società mutualistiche che hanno dato filo da torcere ad esempio ai grandi gruppi della distribuzione, ma non

L eliminazione delle agevolazioni fiscali concesse finora alle coop annunciata dal governo fa scendere sul piede di guerra le 300 società mutualistiche trevigiane, cui sono legate oltre 100 mila soci.

4 si può fare di un erba un fascio. Lavoriamo sodo e onestamente. Si rischia di nuocere a migliaia di trevigiani». L annuncio, chiaro: «pronti alla barricate»

5 Mercoledì 31 agosto 2011, pag. 22 LA GALASSIA Da Vega ai consorzi agrari, un giro da 1,3 miliardi La Vega di San Biagio di Callalta riunisce oltre quattrocento negozianti e fattura 250 milioni l anno, con un utile record che nel 2010 è stato di 15 milioni. Il consorzio agrario di Treviso vanta di essere quello più grosso in Veneto con circa 90 milioni di fatturato. La Latteria Soligo e la cantina La Marca vini e spumanti segnano rispettivamente 59 e 30 milioni di euro di giro d affari. Si tratta solo di alcuni nomi che dominano i primi posti della classifica delle coop trevigiane. Aziende con fine mutualistico ma per molti aspetti comparabili a quelle tradizionali a fini di lucro. Alcune iscritte ad associazioni di categoria come Unindustria, come la Castel Monte, onlus che si occupa dai giovani con disagi alla gestione di poliambulatori per un fatturato poco sotto i 10 milioni di euro. Una volta sommate le oltre trecento realtà attive in provincia di Treviso si contano ricavi pari a 1,3 miliardi, oltre centomila soci e ben diecimila addetti diretti, con un tasso di crescita degli affari del 15% negli ultimi due anni. Secondo le prime indicazioni la scure dovrebbe cadere sulla testa delle cooperative della grande distribuzione e dell edilizia: le prime presenti massicciamente in provincia mentre le secondo sono ormai scomparse, rimanendo appannaggio delle regione del centro Italia. Gli sgravi concessi vanno dal 30 al 70%, calcolati sugli utili messi a bilancio dalle società mutualistiche. Fino al 2001 questi non erano soggetti a imposte. C è da tenere conto però che il guadagno delle cooperative viene accantonato in una riserva indivisibile, utilizzabile solo per essere reinvestita per perseguire il fine sociale. Se la coop si dovesse sciogliere gli utili finirebbero nel fondo mutualistico nazionale gestito a livello centrale da ministero dello Sviluppo economico. Secondo le stime del governo, l azzeramento delle agevolazioni potrebbe portare nelle casse dello Stato fino a 400 milioni di euro. Ottanta milioni è invece la stima su scala nazionale emessa da Legacoop. (e.l.t.)

2010 è stato di 15 milioni. Il consorzio agrario di Treviso vanta di essere quello più grosso in Veneto con circa 90 milioni di fatturato.

6 Mercoledì 31 agosto 2011, pag. 11 edizione di PADOVA AGRICOLTURA Sempre più donne impegnate: sono 4 mila a Padova e provincia le imprese "in rosa" attive (E.F.) Sono quasi le imprese agricole in rosa attive nella provincia di Padova e circa gli occupati in agricoltura a livello regionale, questi ultimi in calo di unità rispetto al Nonostante secondo l Istat si registri una lieve flessione nel numero di impiegati in agricoltura nel I trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell anno scorso, cresce l interesse delle donne per tutto ciò che concerne l attività agricola. Lo sviluppo delle imprese al femminile nel settore primario è dovuto, in particolare, alla crescita degli ambiti dove spicca il servizio alle persone. «La presenza delle donne è determinata dal crescente interesse per agriturismi, fattorie sociali, agriasili, e fattorie didattiche dice il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Padova, ClaudioD Ascanio Sono realtà molto innovative e decisamente vivaci, dove le donne sono presenti in misura massiccia». Altro ambito che suscita l interesse delle lavoratrici è quello della lavorazione dei prodotti. «Rileviamo una forte intraprendenza delle donne anche per ciò che riguarda la produzione di confetture, la trasformazione dei prodotti in generale, e il confezionamento artistico nel florovivaismo. Un impulso notevole alla crescita delle imprese agricole in rosa è stato dato, con la vendita diretta, dai farmer s market, sempre più diffusi nel territorio».

Nonostante secondo l Istat si registri una lieve flessione nel numero di impiegati in agricoltura nel I trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell anno scorso, cresce l interesse delle

7 Mercoledì 31 agosto 2011, pag. 11 edizione di PADOVA TECNAGRI La vendemmia oggi è affidata alle macchine Vendemmia decisamente in anticipo, quest anno, per effetto delle elevate temperature registrate a fine primavera ed inizio estate (nonché nei giorni scorsi). L uva si presenta comunque in buona quantità e di ottima qualità, con soddisfacente gradazione zuccherina. La tradizionale e festosa operazione della vendemmia manuale di un tempo sta ormai però scemando, per essere soppiantata quasi del tutto dalla meccanizzazione, come dimostrano le foto colte dal nostro lettore Gilberto Zanetti in un azienda agrituristica di Salboro: in azione una "macchina vendemmiatrice".

registrate a fine primavera ed inizio estate (nonché nei giorni scorsi).

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