ICFAS Fund Management Challenge 2012 Commento dei team partecipanti

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1 ICFAS Fund Management Challenge 2012 Commento dei team partecipanti Università Bocconi Studenti partecipanti iscritti al corso di Laurea Magistrale in Finanza (corso impartito in Inglese) Team: Stock to Watch Abbiamo deciso di partecipare all ICFAS Fund Management Challenge perché vogliamo confrontarci con una competizione che possa mettere in luce le qualità acquisite in cinque anni di studi universitari e, allo stesso tempo, che ci permetta di approfondire la nostra conoscenza per essere pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Un supporto fondamentale è giunto della coordinatrice dell Università Bocconi, Ombretta Pettinato, che scegliendo il nostro gruppo tra i tanti interessati all'iniziativa ci ha dato l'impulso necessario per affrontare con entusiasmo questa competizione. Durante la fase di costruzione del portafoglio, ognuno di noi ha espresso le proprie idee su ciascuno dei titoli che doveva analizzare e ha proposto uno o più titoli su cui andare long o short. Infine, per giungere ai 5 titoli long e 5 short, abbiamo scelto i titoli che erano sostenuti dalle motivazioni più forti e quindi sono entrati a far parte del nostro portafoglio. La condivisione delle motivazioni ha fatto in modo che non si creassero situazioni di contrasto. L approccio che abbiamo seguito, durante la costruzione del portafoglio, è stato di tipo risk-averse scegliendo un portafoglio che massimizzasse il rendimento senza dimenticare i benefici della diversificazione. Al fine di seguire i 50 titoli dell indice in modo efficiente, abbiamo deciso di suddividerli assegnando 10 titoli a ciascun membro del gruppo. Il criterio della suddivisione è stato in un primo momento di tipo geografico dopodiché per garantire 10 titoli a ciascuno abbiamo adottato un criterio di tipo settoriale. Cosi facendo, ogni membro del gruppo è diventato esperto di una determinata area geografica/settore su cui presentare la propria view in fase decisionale. In questo modo emerge un asset allocation che segue una logica top-down in cui si decide di essere long/short a livello geografico, a livello settoriale e infine la fase di stock-picking si basa su analisi fondamentali e tecniche. Nonostante queste macro-view siano di lungo periodo, ciascuno di noi è chiamato a rivedere eventuali correzioni a livello settimanale. Dovendo seguire l andamento dell Eurostoxx 50, abbiamo deciso all inizio della competizione, di ripartirci equamente le aziende quotate in modo tale che l analisi di ciascuna società fosse la più possibile accurata. Durante le discussioni settimanali si tende a favorire l opinione di chi segue il titolo oggetto di dibattito testando, in modo critico, la solidità delle motivazioni. All analisi individuale seguono considerazioni di carattere macroeconomico sulla base delle quali aggiustiamo il beta di portafoglio. Fino ad ora la pluralità di idee si è rivelata un valore aggiunto e mai motivo di conflitto. Inoltre, abbiamo cercato di non farci influenzare dall idea che si tratta di una competizione che simula degli eventi reali. I risultati delle prime settimane lo confermano: finora, il nostro è stato uno dei portafogli più stabili tra gli otto partecipanti alla competizione. L aspetto etico è una parte fondamentale della competizione. A prescindere dalle sanzioni che seguirebbero alle infrazioni, il team ritiene che l osservanza delle norme vigenti in materia finanziaria ed etica debbano essere i punti cardine di ogni investitore professionale. Auspichiamo che nel prossimo futuro gli attori finanziari considerino sempre più il profilo etico a beneficio del mercato finanziario e della collettività.

2 Università Ca Foscari di Venezia Team: Venice Dark Pool Abbiamo deciso di partecipare con entusiasmo a questa competizione perché riteniamo possa essere un ottima opportunità di vedere nella realtà ciò che abbiamo appreso a livello teorico nei nostri studi universitari, attraverso la valutazione aziendale, l analisi fondamentale e macroeconomica. La strategia che abbiamo perseguito nella costruzione del portafoglio è basata molto sullo stock picking e quindi è guidata dalla convinzione che esistano titoli sopra valutati e sotto valutati. Gli strumenti da noi utilizzati sono l'analisi fondamentale, affiancata da una valutazione macroeconomica e settoriale, con molta attenzione anche all'analisi tecnica. Ovviamente la previsione, anche se corretta, può tradursi in un effettivo vantaggio nel medio-lungo periodo. Dato il grado di incertezza attuale che permane sui mercati finanziari, la nostra strategia si basa sulla neutralità delle posizioni long/short in termini di beta. Tuttavia, visto il contesto di simulazione, riteniamo di poter prendere decisioni più rischiose quando avremo maggiori conferme della nostra view. Attraverso il lavoro in team possiamo suddividere le attività da svolgere al fine di ottimizzare le analisi a supporto delle decisioni di investimento. Oltre ad avere vantaggi operativi, il FMC rappresenta un ottimo training in ottica lavorativa futura. La recente crisi ci ha mostrato un mercato finanziario dominato da logiche concorrenziali alle quali i singoli non possono far altro che adeguarsi se vogliono resistere. Sensibilizzare i portfolio manager a una condotta eticamente corretta potrebbe non essere sufficiente a eliminare quel rischio che invece le grandi imprese d affari si accollano nella speranza di realizzare profitti e di guadagnare quote di mercato. È necessario, quindi, che l etica individuale sia accompagnata dall etica aziendale affinché possa avere effetti più incisivi e duraturi sulla sostenibilità economica di lungo periodo. Università Cattolica del Sacro Cuore - Sede di Milano Team: Cattolica La nostra partecipazione al challenge ha origine da un progetto di Portfolio Management svolto in aula lo scorso anno seguito dai Professori M. Anolli ed E. Beccalli. Il nostro obiettivo, in questa competizione non è solo il risultato, che è sicuramente importante ai fini del confronto e della valutazione delle performance, ma è anche quello di prendere sempre più confidenza con il mercato e di affinare le nostre tecniche d investimento, mettendo così in pratica la teoria a lungo studiata. Provenendo da corsi di laurea diversi all interno della medesima Facoltà, i nostri background e le nostre capacità sono differenti e coprono materie e argomenti diversi. Ognuno di noi ha sviluppato interessi particolari sui vari aspetti dell Economia (sulla politica monetaria, sui mercati emergenti, sulle regolamentazioni e istituzioni internazionali, sulla borsa e sull analisi metodologica). Tutto ciò ha creato tra noi un certo conflitto iniziale su dove e come indirizzare la nostra analisi, ma questo è stato utile al fine di osservare sotto un punto di vista multidisciplinare il nostro operato. Essenzialmente la scelta dei titoli ha seguito questo percorso: analisi del settore di riferimento, scelta delle due/tre migliori aziende, analisi dei bilanci e dei relativi multipli, previsioni di mercato e degli analisti sugli andamenti futuri, implementazione di strategie studiate in Università e confronto dei titoli. Uno degli indicatori più utilizzati è stato il PE e il FCF, ponendo però attenzione a tutte le grandezze. Una volta scelto il portfolio ideale, abbiamo costruito un portfolio indice con i secondi titoli migliori, in modo da riconoscere subito le related loss e poter in questo caso apportare modifiche. In un momento di alta volatilità dei mercati finanziari, dovuto principalmente alla crisi attuale e alla difficile situazione di solvibilità dei debiti pubblici, il profilo di rischio che abbiamo cercato di mantenere è stato basso. Abbiamo considerato la Standard Deviation (SD) dei singoli titoli: la

3 decisione di investimento è stata fatta preferendo i titoli che avevano la più bassa SD. Per il futuro non escludiamo comunque di rendere il nostro portafoglio più aggressivo, se la situazione cambierà e considerando le performance del nostro portafoglio. Il nostro lavoro individuale viene discusso all'interno del team in modo da avere una visione più ampia e da diversi punti di vista per poi procedere con una scelta il più possibile condivisa. Sicuramente questo challenge aiuta la capacità di lavorare in gruppo, soprattutto in caso di opinioni divergenti. Questa diversità di idee può portare a scontri che però si sono rivelati proficui. Pensiamo che l'aspetto etico in finanza sia molto importante. L Italian CFA Society svolge, a tal proposito, un ruolo chiave ed è un punto di riferimento per il settore finanziario. Dalle nostre impressioni, l'etica non era e non è sufficientemente considerata nella finanza sia italiana che internazionale, ecco perché questo challenge è un ottima occasione formativa. Attraverso CFA Institute e il CFA Program ci vengono date delle basi etiche prima di entrare nel mondo del lavoro: sarebbe costruttivo che questa esperienza potesse allargarsi a quanti più studenti possibile per cercare di avere esperti del settore con un radicato comportamento etico. Università di Firenze Team: EcoFLO Trading Wizards La proposta del professore di Econometria Finanziaria Prof. Giampiero Gallo, di partecipare alla ICFAS Fund Management Challenge ha stimolato ulteriormente il nostro interesse verso i mercati finanziari, convinti di poter partecipare a un esperienza altamente formativa anche in un ottica professionale futura. Siamo convinti di poter beneficiare di alcuni punti di forza della competizione, quali un confronto diretto col mercato e con gli altri partecipanti, l uso di strumentazioni tecniche non accademiche e il lavoro di team che sviluppa interessanti capacità di coordinamento e collaborazione. Nella costruzione del portafoglio, si sono verificate divergenze decisionali che sono sempre state risolte tramite la discussione e l analisi approfondita dei titoli oggetto di dibattito. Il fine è quello di prendere decisioni con il più ampio consenso possibile. Non è stato utilizzato un approccio univoco ma articolato a seconda delle diverse dinamiche di mercato. I diversi studi applicati sono di tipo: fondamentale e macroeconomico per la settorializzazione di mercato del portafoglio, tecnico per il timing, quantitativo per l individuazione dei titoli all interno del settore. Abbiamo utilizzato un approccio di tipo top-down con continuo monitoraggio degli sviluppi macroeconomici relativi al debito pubblico europeo. Ci proponiamo nel breve termine di rimanere fedeli ai criteri di scelta iniziali, ma ci riserviamo considerazioni strettamente correlate al futuro sviluppo dei mercati. Il livello di rischio del nostro portafoglio è elevato poiché l esposizione long verso i titoli finanziari è sensibile. Tale propensione al rischio, tuttavia, è conseguenza delle strategie utilizzate per la selezione dei titoli e non per un intenzionale aggressività. La partecipazione al challenge, intesa come competizione realistica ma non reale, non ha influenzato in modo particolare tale atteggiamento. Riteniamo che l esperienza decisionale di gruppo possa rispecchiare le dinamiche in ambito professionale; di fatto il lavoro di team consente di capitalizzare le sinergie derivanti dalle conoscenze individuali di ogni membro e il confronto fra i diversi background porta a ottimizzare le scelte che, anche se non si riflettono necessariamente nella performance, conducono a un approccio più ponderato e razionale nella costruzione del portafoglio. E indiscussa l importanza dell aspetto deontologico nel challenge, seppur i casi di possibile scostamento da un comportamento etico siano più difficilmente individuabili rispetto a un contesto reale. Dal nostro punto di vista, è necessario giungere a standard etici globali maggiormente radicati accompagnati da meccanismi sanzionatori più stringenti per disincentivare comportamenti potenzialmente dannosi per l intero sistema.

4 Università La Sapienza Team: FinanzaSapienza.org Il Prof. Giovanni Palomba - ordinario di Finanza Aziendale e nostro docente di Finanza Internazionale presso la dell Università La Sapienza di Roma - ci ha incoraggiati a partecipare alla ICFAS Fund Management Challenge per sperimentare le competenze acquisite durante gli studi magistrali. Come ogni competizione, gli stimoli principali derivano dal confronto dal quale può scaturire un miglioramento: sul piano personale, strategico e tecnico. Siamo tutti concordi nell affermare che la challenge è un esperienza importante per i nostri futuri impegni professionali. Animati dall'entusiasmo e misurati dalla responsabilità, la costruzione del portafoglio iniziale è avvenuta in un clima di serenità e di cautela in cui abbiamo inizialmente maturato la decisione strategica di fondo che abbiamo deciso di adottare per la competizione. L approccio fondamentale è quello che siamo portati a preferire e che orienta le scelte di investimento: tuttavia la natura della challenge ha richiesto che le nostre valutazioni fondamentali fossero ottemperare con indicazioni di carattere quantitativo provenienti dalla elaborazione dei prezzi espressi dai mercati. La costruzione del portafoglio iniziale è avvenuta cercando di scommettere su quelle società che il mercato sottovalutava o sopravvalutava rispetto agli orientamenti (target price) espressi dagli analisti; nonché rispetto al nostro target price determinato modulando il Metodo Patrimoniale Dinamico per le aziende che ritenevamo funzionali alla competizione. Sullo sfondo, considerata la durata della competizione e la fragilità congiunturale europea, abbiamo costruito una sequenza di opzioni tattiche che avremmo adottato in ragione degli andamenti micro e macroeconomici settimanali osservati. Considerata la volatilità espressa dai mercati abbiamo ritenuto opportuno costruire il nostro portafoglio mantenendo il Beta più basso possibile e di modulare l'alfa in relazione alle dinamiche non consonanti attese dai prezzi. Ci siamo anche proposti, sempre per la medesima motivazione, che, laddove fosse stato necessario, avremmo selezionato i titoli in modo da costruire hedge intrasettoriali. Successivamente, confortati dagli esiti settimanali, abbiamo progressivamente aggiornato la componente rischio nel nostro portafoglio. Il nostro gruppo è molto eterogeneo sotto ogni punto di vista: personale, per il curriculum di studi, per gli interessi. E proprio questa diversità che porta i nostri incontri a essere stimolo di riflessione e di approfondimento. Riteniamo che l etica stia recuperando spazio anche in ambito finanziario: naturalmente la questione riguarda le persone, non le discipline, investendo le responsabilità. Riteniamo che questo processo di risveglio della coscienza sia estremamente importante e crediamo sia opportuno per non scadere in un eccesso di fiducia nelle regole. Ci auguriamo che l aspetto etico possa diventare, in futuro, anche una discriminante per apprezzare maggiormente la qualità degli operatori della finanza. Università di Milano Politecnico Team: PoliCapital La ICFAS Fund Management Challenge è stata promossa dal dipartimento di Finanza del Politecnico di Milano raggruppando alcuni studenti desiderosi di mettere in pratica le nozioni apprese in aula; la coesione fra studenti e la motivazione sono state parametri importanti per la scelta del gruppo di lavoro. Riteniamo che questa esperienza possa essere un opportunità per chi desidera lavorare nel settore poiché permette di conoscere di persona gli esperti e di avere un idea più nitida del lavoro che vorremmo svolgere. Una volta raggruppati i 50 titoli per settore, è stata condotta un analisi dei fondamentali e dei multipli rispetto alle imprese comparabili. Infine, abbiamo analizzato l andamento del corso del prezzo nell ultimo anno. Ogni membro del gruppo ha accumulato un esperienza sui propri titoli e ha proposto i buy e sell più opportuni.

5 I principali punti di disaccordo si sono concentrati sull esposizione ai titoli più volatili e quindi la rischiosità di portafoglio che si voleva sopportare: è stato trovato un accordo sul mantenimento di un rischio elevato ma non eccessivo. Quotidianamente ci si aggiorna sui settori di competenza dei diversi membri del team e sul contesto macroeconomico, determinando eventuali opportunità di investimento alternative. Confrontate le diverse analisi, si è deciso di costruire un portafoglio che avesse le seguenti caratteristiche su lato buy e sell: Lato buy: titoli aggressivi e volatili (settore bancario) per sfruttare il momentum e il sentiment del mercato attuale; 2 titoli meno aggressivi da tenere per un lungo periodo di tempo al fine di ridurre il rischio derivante da quelli aggressivi (titoli industrial). Lato sell: sulla base dei dati principalmente macro-economici e dell Eurozona, si sono selezionati quei titoli (beni di consumo, materie prime) che, in base alle prospettive macro-economiche e di competizione intersettoriale negative, avrebbero sofferto maggiormente. Il gruppo ha concordato di limitare la rotazione settimanale del portafoglio, se non per qualche modifica tattica in occasione della pubblicazione di dati, cercando di anticipare l esito di tali notizie sulla base dei fondamentali. Ragionando nella logica della competizione, si è scelto un approccio piuttosto rischioso, anche perché, a inizio gara, ci attendevamo una forte ripresa dei settori più volatili, tra cui i bancari e gli assicurativi, sospinti dagli interventi della BCE a favore di una risoluzione della crisi del debito pubblico europeo, dopo le notevoli perdite nello scorso semestre. La volatilità del portafoglio scelto è dimostrata dalle forti variazioni di posizione in classifica: siamo recentemente passati, in una sola settimana, dal settimo al secondo posto. Quest ultimo salto è principalmente dovuto alla fiducia data nella ripresa dei titoli bancari, che, nella prima settimana di marzo, hanno guadagnato intorno al 5-6%. Le dinamiche di gruppo rispecchiano sicuramente un eventuale ambiente lavorativo futuro: alcuni di noi sono più metodici e cauti, altri hanno una visione più acuta del mercato e altri ancora sono molto attenti a ogni evento di carattere macroeconomico pubblicato sui giornali. Riteniamo, infine, che il Code of Ethics di CFA Insitute sia una guida fondamentale per chi lavora nel settore. Il Code of Ethics ci guida nella professionalità del lavoro, ponendo l accento sulla segretezza di alcune informazioni e dei dati sensibili e aiutandoci a riflettere sulle conseguenze dei nostri comportamenti se fossero stati posti in essere in una reale gestione di portafoglio. Università di Padova Team: Stats & Luck Massimiliano Caporin, il nostro professore di econometria e finanza, è stato il promotore della partecipazione alla competizione, ci ha contattato e ci ha proposto di partecipare all ICFAS Fund Management Challenge. Abbiamo subito considerato interessante la competizione e, indipendentemente da quale sarà l'esito finale, tutti noi riteniamo formativa l'esperienza: abbiamo la concreta possibilità di applicare e di approfondire le tematiche affrontate in ambiente accademico. Nella fase di costruzione del portafoglio non si sono manifestate posizioni nettamente contrastanti all interno del team, infatti, siamo stati tutti d accordo di integrare l approccio quantitativo a quello fondamentale. Per quanto riguarda le decisioni sui singoli titoli sono emerse talvolta divergenze d opinione, che tuttavia sono state risolte con una semplice votazione a maggioranza. Nello specifico, siamo partiti da un analisi fondamentale sui vari settori economici, cercando di individuare quelli che presentassero prospettive di crescita positive e quelli per i quali invece fossero previste correzioni a ribasso. Successivamente abbiamo selezionato i titoli migliori all interno dei settori individuati, avvalendoci anche di un algoritmo sviluppato autonomamente mediante R, un software statistico. Tale algoritmo crea tutti i portafogli possibili e ne simula l andamento sui dati passati, selezionando poi quelli con il rendimento maggiore. Per le scelte future pensiamo di continuare con questo metodo, cercando di migliorarlo e di imparare dai nostri errori.

6 Il rischio del portafoglio viene controllato a monte, selezionando i settori sui quali investire, mentre in fase di scelta dei titoli abbiamo dato peso quasi esclusivamente alla massimizzazione del rendimento del portafoglio. Abbiamo scelto di mantenere una strategia moderatamente aggressiva, con un rapporto rischio-rendimento più focalizzato sul primo. Lavorare in team non può che essere un'esperienza istruttiva e utile sia perché ci avvicina alle dinamiche del mondo lavorativo, sia per i risultati che questo modo di operare ci ha permesso di raggiungere. La possibilità di confrontarci e di mettere sul tavolo idee anche molto diverse, ci ha dato la possibilità di analizzare situazioni da svariati punti di vista permettendoci di avere una visione globale. Idee diverse, lavoro in team e infine l aspetto etico in ambito finanziario: ecco alcuni cardini della nostra esperienza. In particolare, l'aspetto etico, è sicuramente un elemento importante: il sistema nel suo insieme, i mercati e il credito si basano sulla fiducia tra gli operatori. Tuttavia la difficile situazione degli ultimi anni e gli scandali emersi, ci mostrano che sia necessario migliorare l'ambiente finanziario a livello globale. Pensiamo che una maggiore attenzione all etica avrebbe potuto aiutare a intercettare più rapidamente i sintomi di questa grave "crisi"; ci auguriamo quindi che prestare maggior considerazione a questo aspetto possa esserci di aiuto per il futuro. Università di Pavia Team: QuantPV La competizione ci offre un utile strumento per applicare le nozioni e gli insegnamenti previsti dal nostro curriculum universitario, nonché un opportunità per entrare in relazione con il mondo delle istituzioni e dei mercati finanziari, anche in un ottica lavorativa. Lo stimolo a prendere parte a questa competizione è stato promosso da una precedente partecipazione al CFA Research Challenge e grazie alla segnalazione dell Ing. Dennis Montagna. Riteniamo comunque che l ICFAS Fund Management Challenge non sia solo un bagaglio culturale, ma un importante esperienza utile a stimolare ulteriormente il nostro interesse e il nostro impegno nello studio di tutte le difficili relazioni e i complessi meccanismi che guidano i mercati. Durante la fase di securities selection, nel team non sono emerse posizioni nettamente contrastanti. Sebbene inizialmente non vi fosse unanimità di scelta, data la diversa formazione dei membri del team, un confronto aperto sui vari punti di vista ha poi condotto a posizioni completamente condivise. Le nostre scelte di portafoglio sono il frutto di diversi approcci, tra i quali rivestono particolare importanza l analisi fondamentale e quella macroeconomica, ponderate e opportunamente discusse in base a diverse variabili chiave come l orizzonte temporale, il sentimento dei mercati e la possibilità del verificarsi o meno di un dato scenario. I settori di investimento sono stati scelti guardando sostanzialmente ai driver degli stessi ed elaborando delle previsioni personali su questi ultimi, cercando di mantenere un approccio dinamico riguardo alle scelte effettuate, dato che i settori di interesse vengono costantemente confrontati e aggiornati in base ai dati di consensus. Ovviamente riteniamo poco probabile un netto cambiamento delle posizioni in essere ma settimanalmente cerchiamo di ottimizzare il trade-off tra rischio e rendimento, anche alla luce della struttura del challenge. La struttura della competizione prevede un portafoglio concentrato e i titoli devono appartenere all indice EuroStoxx50; il nostro team ha cercato di prendere posizioni diversificate in base a criteri geografici e settoriali, nonché alla volatilità dei titoli, cercando di mantenere per quanto possibile un portafoglio equilibrato. L analisi di scenario ci consente inoltre di ipotizzare quali saranno le reazioni dei mercati alle politiche macroeconomiche che in questo particolare momento sono tra le più influenti sull andamento delle Borse europee. La competizione rappresenta per noi un ottima possibilità di sperimentare in maniera realistica le dinamiche interattive che si sviluppano in un ambiente di lavoro; inoltre ci consente di imparare a gestire le nostre decisioni all interno del team anche in situazioni in cui sono presenti opinioni differenti su un dato argomento. La possibilità di confrontare le nostre idee rappresenta un arricchimento del processo decisionale sul quale fondare le nostre scelte.

7 Sotto il profilo etico non ci pare possibile immaginare, in uno scenario come quello odierno che vede una sempre maggiore integrazione dei mercati, un sistema finanziario che non tenga conto degli eventi sperimentati negli ultimi anni. Per il futuro riteniamo che l etica finanziaria sia necessaria per una maggiore tutela dei piccoli risparmiatori e per controllare maggiormente il rischio sistemico, al fine di cercare di prevenire crisi finanziarie violente come quella recentemente sperimentata.

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