Università degli Studi di Firenze

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università degli Studi di Firenze"

Transcript

1 Università degli Studi di Firenze Corso di Laurea in Ingegneria Civile Modellazione idraulica del Torrente Greve nel tratto dell abitato di Greve in Chianti ABSTRACT Relatori Prof. Ing. Ignazio Becchi Ing. Angelica Bruno Candidato

2 Indice Introduzione 3 Capitolo 1: Il bacino della Greve 4 Capitolo 2: Idrologia Analisi dei risultati ottenuti con il modello di piena ALTO 5 Capitolo 3: Analisi in moto vario Determinazione dei coefficienti di Manning Caratterizzazione geometrica 9 Capitolo 4:Risultati idraulici Inquadramento prospettico degli allagamenti Verifica ponte di via Verrazzano Verifica tratto urbano tra ponte via Verrazzano e via Falsetacci Verifica per diversa modellistica dei coefficienti di Manning 23 Capitolo 5: Considerazioni progettuali Introduzione Definizione del modello Risultati 30 Conclusioni 33 Capitolo 6: Bibliografia 34 2

3 Introduzione La tesi qui presentata è stata svolta nel periodo tra Aprile e Novembre 2007 nell ambito dell attività di Tirocinio tenuta presso il Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti. Lo studio ha avuto come fine principale la definizione di un modello idraulico del Torrente Greve nel tratto urbano di Greve in Chianti. La definizione di tale modello, è stata resa possibile tramite l acquisizione dei dati della geometria delle sezioni e l ausilio del software Hec-Ras Il progetto nasce dall esigenza del Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti di simulare l idraulica del corso d acqua nell abitato urbano di Greve in Chianti. Lo studio eseguito si articola su tre fasi principali: lo studio idrologico, la modellazione idraulica e la verifica del moto incipiente in alveo. Lo studio idrologico si è basato sulla determinazione degli Idrogrammi di piena, relativi al Torrente Greve ed i suoi due principali affluenti, rispettivamente Torrente Montefioralle e Borro Gavinaia per i tempi di ritorno di progetto. La modellazione idraulica è stata applicata al tronco di studio utilizzando i parametri idrologici, fisici e geometrici di innesco. La verifica del moto incipiente in alveo è stata condotta al fine di valutare la possibilità della realizzazione di un percorso pedonale in alveo. 3

4 Capitolo 1 : Il bacino della Greve. Il fiume Greve è affluente del fiume Arno, in cui confluisce in sinistra idrografica, a valle di Firenze. Il bacino idrografico ha una superficie di circa 286 Km 2 ed una forma a losanga allungata. L asta principale si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 45 Km; per ciò che concerne le caratteristiche geologiche si trova il complesso caotico ed il complesso indifferenziato, il Macigno e le Marne di San Polo, formazioni della Pietraforte, di Sillano e Monte Morello, i conglomerati pliocenici, le Ofioliti e le alluvioni recenti. Affluenti principali, da monte verso valle, sono il Torrente Maremmano, Antina e Richiari in destra idrografica ed il Montefioralle in sinistra. L uso prevalente del suolo nel sottobacino a monte di Greve è di tipo agricolo e boschivo mentre la parte di valle è progressivamente saturata dal centro urbano. Per quanto riguarda le caratteristiche geolitologiche, la parte superiore del bacino è caratterizzata da arenarie e complesso caotico. Il reticolo idrografico attuale si è impostato durante il Pliocene Superiore e si è assestato nel Pleistocene in conseguenza dell abbassamento generale del livello di base a seguito dello svuotamento del bacino lacustre Villafranchiano del graben di Firenze. La densità di drenaggio è maggiore di 3 Km/kmq. L affluente principale del fiume Greve è il Torrente Ema, che riceve in destra idrografica in prossimità dell abitato del Galluzzo. Tale bacino ha una estensione di 126 Km 2 ed è separato dal bacino principale mediante una serie di rilievi collinari che vanno dal Passo del Sugame alle colline di Strada in Chianti e Impruneta. 4

5 Capitolo 2 : Idrologia. Paragrafo 2.1: Analisi dei risultati ottenuti con il modello di piena ALTO Il calcolo delle portate per i diversi tempi di ritorno è stato effettuato tramite ALTO; tale calcolo è stato effettuato per il Torrente Greve e per altri due principali affluenti riguardanti il tratto esaminato. In primis è stato calcolato il valore delle portate di picco per il Torrente Greve con i vari Tempi di Ritorno ( 200,100,50,10,5 anni );per ogni valore di Tempo di Ritorno abbiamo ottenuto il Tempo di pioggia critica. Il Tempo di pioggia critica teoricamente viene definito come l inverso del Tempo di corrivazione o in altre parole come quell evento di durata θ c che rende massima la portata al colmo (portata al colmo critica). Nell effettuare le verifiche si è considerato il caso più sfavorevole, ovvero il tempo di pioggia critica del Torrente Greve, ottenendo cosi l onda di piena e con lo stesso tempo di precipitazione si è ottenuto gli altri valori delle portate per gli affluenti minori ( Montefioralle,Borro di Gavinaia, Borro della Paurosa, Borro delle Convertoie ). Si è così ottenuto i seguenti risultati: Corso d'acqua Area bacino (kmq) Tempo di pioggia critica rif. Greve (h) Greve Montefioralle Borro di Gavinaia TOTALE Figura 2.1 : Tabella delle superfici tempi di ritorno e tempi di pioggia critica. 5

6 Idrogrammi di piena della Greve Portate (mc/s) Greve-Tr200 Qc = 160 mc/s Greve-Tr100 Qc = 134 mc/s Greve-Tr50 Qc = 111 mc/s Greve-Tr20 Qc = 86 mc/s Greve-Tr10 Qc = 70 mc/s Greve-Tr5 Qc = 56 mc/s Tempo (ore) Figura 2.2 : Idrogrammi di piena della Greve. Idrogrammi di piena del Montefioralle Portate (mc/s) Montefioralle-Tr200 Qc = 32 mc/s Montefioralle-Tr100 Qc = 27 mc/s Montefioralle-Tr50 Qc = 23 mc/s Montefioralle-Tr20 Qc = 18 mc/s Montefioralle-Tr10 Qc = 14 mc/s Montefioralle-Tr5 Qc = 11 mc/s Tempo (ore) Figura 2.3 : Idrogrammi di piena del Montefioralle 6

7 Idrogrammi di piena del Borro della Gavinaia Portate (mc/s) Borro-Tr200 Qc = 16 mc/s Borro-Tr100 Qc = 14 mc/s Borro-Tr50 Qc = 12 mc/s Borro-Tr20 Qc = 9 mc/s Borro-Tr10 Qc = 7.5 mc/s Borro-Tr5 Qc = 6.2 mc/s Tempo (ore) Figura 2.4 : Idrogrammi di piena del Borro della Gavinaia. 7

8 Capitolo 3 Analisi in moto vario Paragrafo 3.1: Determinazione dei coefficienti di Manning La Scabrezza La scabrezza dipende dal grado di rugosità della superficie su cui vi scorre il fluido, dal rivestimento dell alveo stesso e dal tipo di vegetazione presente. Per la determinazione della scabrezza si fa riferimento ai coefficienti di Manning, Per poter scegliere i Coefficienti di Manning adatti sono stati effettuati dei sopralluoghi su tutto il tratto analizzato. Si sono distinti principalmente quattro diverse tipologie di tratti. 1 Tipologia: Letto ghiaioso, sponde naturali con presenza di arbusti. ( Tratto a monte dell abitato di Greve in Chianti nella zona del campo sportivo ) 2 Tipologia: Letto ghiaioso con presenza di massi sciolti di scogliera e sponde naturali con manto erboso regolare. 3 Tipologia: Letto ghiaioso, muri di sponda in cemento rivestiti in pietrame. 4 Tipologia: Letto ghiaioso e muri di sponda in cemento. Conclusione. Le quattro tipologie descritte raffigurano pressoché uno scenario di paesaggio più volte ripetuto nel tratto preso in analisi, ciò non toglie però la presenza di situazioni intermedie che sono state analizzate in corso di validazione del modello. 8

9 Paragrafo 3.2: Caratterizzazione geometrica Il tratto del Torrente Greve oggetto di questo studio parte dal campo sportivo della Grevigiana, situato a monte dell abitato di Greve in Chianti e si estende a tutto il tratto urbano. Il tratto ha una lunghezza complessiva di circa 3 Km. Per la caratterizzazione geometrica delle sezioni utilizzate nel modello si è fatto riferimento ai seguenti rilievi: Rilievo G.P.S. delle sezioni trasversali del corso d'acqua ( CBCC anno 2006), con sistema di coordinate di riferimento nazionale, proiezione Gauss-Boaga espresse in metri per le coordinate piane, e quote altimetriche in metri sul livello del mare, riferite ai capisaldi principali della rete di livellazione di alta precisione dell'istituto Geografico Militare Italiano. Genio Civile 2006 Le sezioni sono in tutto 52 ( 50 rilievo CBCC 2006, rilievo Genio Civile ). Vista la complessità del tratto urbano è stato necessario prendere sezioni distanti non più di 130 m e rilevarne minimo due in più per ogni ponte. Lungo il tratto cittadino il corso d acqua incontra numerosi ostacoli, tra cui il passaggio su tubi nella zona a monte del torrente e successivamente quattro ponti e tre passerelle pedonali. Per facilitare la convergenza del calcolo, si esegue prima di tutto un interpolazione delle sezioni, lungo tutto il tratto in esame, in modo da ridurre le distanze più elevate e da evitare brusche variazioni di sezione che possono provocare instabilità nel programma durante le fasi di calcolo. L intervallo massimo che c è fra due sezioni consecutive, a seguito dell interpolazione, è di 10 m. Per poter fare l interpolazione occorre andare su Cross Section ciccare su Tools, Xs Interpolation scegliere il fiume e selezionare le sezioni tra cui si vuole immettere le sezioni interpolate sia di monte che di valle ( Upstream Riv Sta )- (Downstream Riv Sta ) imponendo che la massima distanza tra le sezioni interpolate sia 10 m. 9

10 Immissione Montefioralle. Immissione Gavinaia. Greve in Chianti Campo sportivo. Fig Planimetria generale tratto Torrente Greve nel centro abitato (fuori scala) 10

11 Si riporta di seguito il profilo longitudinale del tratto in esame. In figura sono inoltre visibili i ponti e i profili delle sponde del Torrente Greve Greve vario ponti lateral structure Plan: Plan 09 11/8/2007 Legend Ground Lef t Levee Right Levee 240 Elevation (m) Ponte di via Lino Fal... Ponte di via Verrazzano Nuova passerella pedonale (... Passerella pedonale via Capann... Ponte di Via Cesare Battisti Ponte di Via Gino da Cuccuini Zona campo sportivo Culvert in zona campo sportivo Sezione iniziale RS Main Channel Distance (m) Fig Profilo longitudinale 11

12 Capitolo 4 : Risultati idraulici. Dalla simulazione emerge il fatto che per un profilo con tempo di ritorno Tr = 200 anni si hanno significativi allagamenti in alcuni tratti dell abitato di Greve in Chianti. Per poter esporre i risultati riporto adesso il profilo longitudinale del tratto esaminato Greve vario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/15/2007 Legend WS Max WS Ground Lef t Levee Right Levee 240 Elevation (m) Ponte di via Lino Fal... Ponte di via Verrazzano Nuova passerella pedonale (... Passerella pedonale via Capann... Ponte di Via Cesare Battisti Ponte di Via Gino da Cuccuini Zona campo sportivo Culvert in zona campo sportivo Sezione iniziale RS Main Channel Distance (m) Fig.4.1 Profilo longitudinale Tr = 200 anni Il guado su tubi rappresenta il primo punto critico per l esondazione in quanto viene allagato anche per eventi con Tempi di Ritorno modesti. Come si evince dal profilo longitudinale abbiamo allagamenti in destra idraulica nella zona immediatamente a valle del campo sportivo. Questa zona è attualmente libera da abitazioni e strutture e pertanto contribuisce a favorire la laminazione dell onda di piena. Scendendo verso valle non si riscontrano particolari problemi nella zona del centro storico, fino ad arrivare alle sezioni 508 e 507.5, dove nella zona prima del ponte di Via Lino Falsetacci, si ha il netto allagamento delle pertinenze degli edifici di Via Italo 12

13 Stecchi. Continuando verso valle abbiamo un ulteriore allagamento in una vasta zona prevalentemente adibita a verde pubblico (sezione sempre in destra idraulica); Infine abbiamo un ultima zona che viene sommersa dall acqua, questa volta in sinistra idraulica all altezza delle ultime sezioni di valle in particolare le Paragrafo 4.1: Inquadramento prospettico degli allagamenti Fig Zona a monte del Campo sportivo Da sezione Tr = 200 anni Fig Zona a valle del Campo sportivo Da sezione Tr = 200 anni Fig Zona Centrale Da sezione Tr = 200 anni 13

14 Fig Zona ponte Via da Verrazzano Da sezione Tr = 200 anni Fig Zona a valle ponte Via Lino Falsetacci Da sezione Tr = 200 anni Fig Zona di valle Da sezione Tr = 200 anni 14

15 Per poter ottenere questi risultati ho utiizzato la verifica in moto vario, che come picco di piena, ha un valore di circa 160 m 3 /s per il Torrente Greve (con tempo di picco di circa 3 ore ); I sottobacini del Torrente Montefioralle e del Borro Gavinaia raggiungono il picco di massima portata in un tempo minore. In particolare il Torrente Montefioralle ottiene il picco massimo di portata di circa 32 m 3 /s dopo un ora e mezzo al via della simulazione. Per quanto riguarda il Borro Gavinaia si ottiene il massimo valore di portata di circa 16 m 3 /s dopo appena mezz ora dall inizio della simulazione. Come condizione di monte è stato inserito il valore dell idrogramma di piena per i rispettivi torrenti, assicurando comunque un flusso minimo di 2.3 m 3 /s per poter facilitare le prime iterazioni di calcolo. Per la condizione di valle è stato adottato un valore di media pendenza dell alveo pari a Paragrafo 4.2: Verifica ponte di via da Verrazzano Dalla simulazione emerge che, oltre alle zone di allagamento, vi sono altri punti critici, tra cui il Ponte di via Verrazzano ( S.S. Chiantigiana ). Fig Planimetria ponte di via da Verrazzano 15

16 Di seguito si riportano le immagini dei risultati ottenuti sempre nella casistica di tempo di ritorno Tr = 200 anni. Greve vario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/15/2007 Ponte di v ia Verrazzano Legend EG Max WS WS Max WS Crit Max WS Ground Levee Bank Sta Elevation (m) Station (m) Fig Sezione subito a monte del ponte Greve vario po nti l ate ral structure Pl an: Pl an 07 10/15/2007 Elevation (m) Legend EG Max WS WS Max WS Crit Max WS Ground Lev ee Bank St a Station (m) Fig Sezione di monte ponte via da Verrazzano 16

17 La sezione 509.2, Upstream cross section, è la sezione di monte del ponte. In essa la struttura del ponte oltre a lavorare in pressione,viene sommersa ingentemente dall elevato pelo libero, fenomeno pericoloso per i motivi illustrati ad inizio capitolo. Grazie al software di calcolo Hec-Ras possiamo conoscere molti dati interessanti riguardanti la sezione ad esempio velocità, portata,altezza di moto ecc.. Label Levee Label Bank Sta Label WS Max WS Label EG Max Crit Label WS Max WS x y x y X y x y x y Fig Tabella dei risultati sezione ( monte ) Greve vario ponti l ateral structure Plan: Plan 07 10/15/ Legend EG Max WS WS Max WS Crit Max WS Ground Lev ee Bank Sta Elevation (m) Station (m) Fig Sezione di valle ponte via da Verrazzano Anche per la sezione di valle valgono le considerazioni fatte per quella di monte, anche qui la situazione del ponte risulta essere critica. 17

18 Paragrafo 4.3: Verifica tratto urbano tra ponte di via da Verrazzano e via Falsetacci La situazione più critica tra quelle analizzate si ha nel tratto urbano dove si ha l esondazione da parte del Torrente Greve. Più precisamente la parte investita dall onda di piena è situata a ridosso del ponte di via Lino Falsetacci. Fig Planimetria ponte di via Lino Falsetacci Prima di effettuare la verifica per il ponte di via Lino Falsetacci, occorre notare che, nel tratto che precede il ponte,dalla sezione * ( * sezione interpolata ed estesa con l aiuto della cartografia) alla sezione il livello dell acqua supera l altezza delle sponde del fiume, andando ad allagare parte delle case prossime alla sponda in destra idraulica. 18

19 Greve vario ponti l ateral structure Plan: Plan 07 10/15/ Legend EG Max WS WS Max WS Ground Lev ee Bank Sta Elevation (m) Station (m) Fig Sezione L immagine qui sopra è relativa alla sezione dove si ha il maggiore allagamento, la zona allagata si estende per un tratto abbastanza lungo ( vedere immagine ) di circa 90 m. Fig Visione prospettica tratto urbano tra i ponti 19

20 232 Greve vario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/15/2007 Legend WS Max WS Ground Left Levee Right Levee Elevat ion (m) Main Channel Dist ance (m ) Fig Visione longitudinale tratto urbano tra i ponti Nella legenda della figura viene indicato in viola scuro l argine destro, all interno di questo tratto avviene il superamento della massima altezza dell acqua,in particolare nelle sezioni più vicino al ponte di via Lino Falsetacci. Si analizza di seguito il tratto riguardante il ponte di via Lino Falsetacci. Anche in questo tratto come per il ponte di via Verrazzano,si verifica il superamento dei limiti di convogliabilità della portata. Come si può notare osservando le immagini sottostanti. Grev e v ario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/10/2007 Ponte di via Li no Fal setacci ( foto verso monte ) Elevation (m) Legend EG Max WS WS Max WS Crit Max WS Ground Levee Bank Sta Station (m) Fig Sezione appena a monte del ponte 20

21 Grev e vario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/10/2007 E levation (m ) Legend EG Max WS WS Max WS Crit Max WS Ground Levee Bank Sta Station (m) Fig Sezione appena a monte del ponte La sezione 506.2, Upstream cross section, mette in evidenza che il ponte lavora in pressione poiché il flusso incontra tale struttura in una superficie elevata; questo fenomeno è pericoloso per i motivi illustrati ad inizio capitolo. Grazie al software di calcolo Hec-Ras possiamo conoscere molti dati interessanti riguardanti la sezione ad esempio velocità, portata,altezza di moto ecc.. Label Levee Label Bank Sta Label WS Max WS Label EG Max WS Label Crit Max WS x y x y x Y X y x y Fig Tabella dei risultati sezione ( valle ) 21

22 Grev e vario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/10/2007 E levation (m ) Legend EG Max WS WS Max WS Crit Max WS Ground Levee Bank Sta Station (m) Fig Sezione appena a monte del ponte Anche per la sezione di valle riporto i risultati ottenuti dalla simulazione. Label Levee Label Bank Sta Label WS Max WS Label EG Max WS Label Crit Max WS X y x y x y X y x y Fig Tabella dei risultati sezione ( valle ) Conclusione Abbiamo riassunto sopra le principali criticità desunte dalla simulazione. Per quanto riguarda le inondazioni nei tratti al di fuori del centro urbano non occorre effettuare nessun tipo di intervento visto le destinazioni d uso del terreno. Occorre invece focalizzare l attenzione sul tratto compreso tra i due ponti di via Verrazzano e via Lino Falsetacci, dove il Torrente Greve crea ampie zone di inondazioni. Dai risultati idraulici si evince la necessità di realizzare un muro di sponda in destra idraulica a difesa delle abitazioni circostanti. 22

23 Paragrafo 4.4: Verifica per diversa modellistica dei coefficienti di Manning Abbiamo visto come nel paragrafo 5.4 è avvenuta la modellazione e la stima dei coefficienti di Manning. In corso di realizzazione del modello è nata l esigenza di realizzare un ulteriore mappatura dei coefficienti, per analizzare le differenze di risultati tra queste due diverse interpretazioni. Nel paragrafo 5.4 sono stati utilizzati dei coefficienti di Manning più elevati. Inoltre, per quanto riguarda l assegnazione delle locazioni sulle sezioni del modello principale, Hec-Ras consente di assegnare il singolo coefficiente per le tre diverse zone di influenza, rispettivamente:rob ( right over bank station ), Channel, LOB (left over bank station ). Nel nuovo file di geometria si è cercato di aumentare la sensibilità del modello, definendo tra punto e punto, la scabrezza tramite l ausilio dei rilievi e sopralluoghi effettuati in loco. Hec-Ras consente tramite il comando Horizontal variation in n Values,di assegnare il valore della scabrezza per ogni segmento della sezione. Il procedimento è stato effettuato per tutte le sezioni; in seguito si è interpolato ed avviato la simulazione come fatto in precedenza. 23

24 A seguito della simulazione effettuata in moto vario, sono stati ottenuti dei risultati pressoché simili a quelli ottenuti in precedenza, dai grafici di seguito riportati si possono evidenziare le differenze Greve vario ponti lateral structure Plan: Plan 09 11/8/2007 Legend WS Max WS Ground Lef t Levee Right Levee 240 Elevation (m) Main Channel Distance (m) Fig Profilo longitudinale Tr = 200 anni Dal profilo longitudinale non emergono grandi differenze, le zone che venivano allagate in precedenza vengono sommerse anche in questo caso; in particolare si può affermare che, in generale il pelo libero massimo raggiunto è inferiore rispetto a quello ottenuto nel modello precedente. Come allegati sono proposti dei grafici che mettono a confronto i due modelli. 24

25 Capitolo 5 : Considerazioni Progettuali. Paragrafo 5.1: Introduzione Dopo tutte le considerazioni del caso si illustra la possibile realizzazione di un percorso pedonale all interna della zona golenale dell alveo. L idea progettuale ha preso spunto da un tentativo di abbozzo di percorso fluviale realizzato dal comune di Greve in Chianti nel periodo di Marzo del Il tratto dove è stato pensato di sviluppare il percorso, riguarda la zona centrale di Greve in Chianti, in particolare quella che si sviluppa ( procedendo da monte verso valle ) dalla zona dell Ufficio Postale fino al ponte di via Gino Cuccuini. Per poter accedere al percorso ci sono sia a monte che a valle delle apposite discese in scalini naturali. La lunghezza del percorso è di circa 450 m, la sezione transitabile va da una larghezza di un metro ad una di circa tre metri nei tratti più spaziosi. La realizzazione del percorso consta principalmente di una sistemazione d alveo con interventi di ingegneria naturalistica. Le principali operazioni consistono nel risistemare i sassi e ciottoli disposti casualmente sulle sponde, rendendo migliore l idraulica dell alveo e l aspetto paesaggistico. Come già accennato in precedenza non sono necessari apporti di materiale esterno, tutto viene effettuato con materiali trovati in alveo, apportando minime modellazioni morfologiche e planimetriche. La modifica consiste semplicemente nel trasferire i ciottoli situati in destra idraulica nella sinistra, in modo da recuperare lo spazio necessario alla realizzazione di una pista pedonale. 25

26 26

27 Paragrafo 5.2: Definizione del modello. Moto incipiente in alveo Prima di presentare la relazione di calcolo descrivo la procedura che ho adottato per la determinazione delle condizioni d inizio della movimentazione del materiale d alveo. Da un punto di vista progettuale il problema può essere visto come la determinazione del diametro minimo dei massi costituenti il fondo del corso d acqua, che ne garantisce la stabilità, quando nell alveo, del quale si conosce le caratteristiche geometriche, fluisce una portata Q. Il problema può essere risolto a partire dalla determinazione delle caratteristiche idrauliche del moto, che permettono di valutare il numero di Reynolds del grano. Per la determinazione del numero di Reynolds del grano è necessario assegnare un valore del diametro di prima approssimazione ( che ho assunto pari ad 1 m ). Mediante il diagramma di Shields si determina il parametro di mobilità Ө in condizioni critiche e, attraverso questo si risale al nuovo valore del diametro. Se il diametro ottenuto è uguale a quello ipotizzato, la soluzione è stata ottenuta, in caso contrario è necessario iterare la procedura a partire dal valore del diametro ottenuto. Le caratteristiche idrauliche in condizione di moto uniforme possono essere valutate applicando al corso d acqua un modello di propagazione a moto vario. In molti casi è possibile semplificare il problema e stimare le caratteristiche idrauliche nell ipotesi di portata costante ( per esempio nell intorno del colmo di una piena ) a moto permanente o a moto uniforme. Quindi per poter risolvere il problema si ipotizza moto completamente turbolento il valore del coefficiente di scabrezza viene definito con k GS k GS 26 1/ 3 1 m 1/ 6 90 = s d Per la determinazione del numero di Reynolds del grano locale ( cioè nella zona del fondo dove si ha interesse a definire le condizioni del moto incipiente ) passa attraverso la determinazione dello sforzo tangenziale sul fondo nella zona di interesse. Il numero di Reynolds del grano si scrive: Re * u d v = * 27

28 dove u * è la velocità d attrito, d rappresenta il diametro medio del materiale in alveo e v è la viscosità cinematica dell acqua. La velocità d attrito locale viene definita come: u * = τ 0 ρ dove τ 0 è lo sforzo tangenziale nella zona del fondo d interesse. La determinazione del valore massimo dello sforzo tangenziale può essere fatta mediante il diagramma di natura sperimentale, elaborato da Lane e Carlson nel 1953, che presenta il massimo sforzo tangenziale sul fondo e sulle sponde in funzione della geometria della sezione e del rapporto tra la larghezza del fondo b e del tirante liquido h nel caso di sezione trapezoidale. Il diagramma riporta l andamento degli sforzi tangenziali sul fondo e sulle sponde, nel caso di una particolare sezione trapezia γ h i γ h i γ h i Fig Andamento tensioni tangenziali Come si nota il massimo sforzo tangenziale sul fondo si verifica in mezzeria della sezione e diminuisce debolmente avvicinandosi alle sponde. Sulle sponde il valore massimo dello sforzo tangenziale si verifica in prossimità dell unghia. Lo sforzo tangenziale massimo è adimensionalizzato rispetto alla quantità γhi, dove i è la pendenza locale della linea dell energia ( che coincide, nell ipotesi di moto uniforme e solo in questo caso con la pendenza del fondo ), h e γ rappresentano rispettivamente l altezza idrica nella sezione e il peso specifico nel fluido. Lo sforzo tangenziale massimo può essere espresso come segue: τ 0 = ξ γ h i 28

29 Ed il numero di Reynolds del grano può essere espresso come: Re * = u* d v = τ 0 ρ d v = ξ h i g d v Determinato il numero di Reynolds del grano, il diagramma di Shields fornisce il corrispondente valore del parametro di mobilità critico di Shields: Θ c = 2 u* g d Δ Noto il quale e conosciuto il valore della velocità d attrito è possibile ottenere il diametro minimo stabile: d = g u Θ 2 * c Δ Come già detto in precedenza il calcolo da effettuare è di tipo iterativo che procede fino a che non si ottiene un nuovo valore del parametro di iterazione ( nel nostro caso il diametro) sufficientemente uguale al valore ottenuto nella presedente iterazione. Fig Schema di calcolo 29

30 Definito lo schema operativo vado adesso a riportare i calcoli che in definitiva a secondo delle caratteristiche geometriche e il valore massimo di portata ci consente di determinare il diametro minimo del ciottolo per cui non si ha il dilavamento. Paragrafo 5.3: Risultati. Nell immagine a fianco è raffigurata la planimetria della zona presa in esame. Il diametro minimo affinché non ci sia il dilavamento sarà riportato in seguito nel modello descritto nel precedente paragrafo. Rimane solamente da effettuare delle considerazioni sulla geometria delle sezioni riguardanti il tratto in figura. La sezione attuale possiede già una geometria di tipo trapezoidale per cui, la verifica su quella di progetto è stata fatta prendendo le misure direttamente da quella attuale. La sezione esaminata rimane pressoché invariata nel tratto da noi considerato, quindi si è ritenuto sufficiente svolgere la verifica di stabilità solo sulla sezione 513. Fig Planimetria Qui sotto in figura è riportata la sezione 513, la linea tratteggiata rappresenta la sezione trapezoidale considerata nei calcoli per la determinazione del diametro minimo da impiegare nella sistemazione. Come è evidente la sezione rilevata e quella usata per il modello sono pressoché le stesse. 30

31 Greve vario ponti lateral structure Plan: Plan 07 10/15/ Legend Ground Lev ee Bank Sta Elevation (m) Station (m) Fig Sezione attuale tipo e progetto Determinazione del valore del diametro minimo stabile in alveo Dopo aver applicato il modello illustrato precedentemente si è pervenuti a questo valore: d = u 2 * = g Δ θ c m Il diametro ottenuto è praticamente identico al diametro assunto nell iterazione precedente. Pertanto questo è il valore minimo che rende stabile un masso in alveo nelle condizioni idrodinamiche stabilite. Affinché non ci sia rischio di dilavamento andremo ad utilizzare nella sistemazione ciottoli e massi di un diametro non inferiore ai 30 cm. 31

32 Fig Sezione 513 ipotesi di progetto percorso pedonale Fig Sezione ipotesi di progetto percorso pedonale 32

33 Conclusioni. Lo studio ha avuto come fine principale la modellazione idraulica del Torrente Greve nel tratto urbano di Greve in Chianti. È stato affrontato il problema della sensibilità sulla scelta delle scabrezze, reso possibile da accurati sopralluoghi e rilievi condotti durante lo svolgimento dell attività di Tirocinio. Le analisi effettuate in moto vario hanno condotto a dei risultati interessanti; partendo dalla diversa caratterizzazione dei coefficienti di Manning si è determinato il comportamento del Torrente Greve nel tratto esaminato. Dalla simulazione emerge il fatto che, per un profilo con tempo di ritorno Tr = 200 anni si hanno ingenti allagamenti sia nella zona di valle che in quella di monte e in particolar modo nel tratto cittadino di Greve in Chianti. Nel tratto interno del centro abitato di Greve in Chianti, dove è stata individuata la principale criticità desunta dal modello, il Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti ha previsto la realizzazione di un muro di sponda. In seguito a quanto fatto è stato possibile determinare il diametro minimo di progetto del materiale d alveo per una eventuale sistemazione. Infine è stata ipotizzata la realizzazione di un percorso pedonale lungo la golena destra del Torrente Greve nel tratto urbano di Greve in Chianti. In conclusione il lavoro effettuato è stato di utile individuazione delle principali problematiche sulle sensibilità di realizzazione di un modello idraulico; lo studio ha fornito l esperienza sul corretto approccio a software sofisticati, la capacità di confronto e adattamento di trattazioni matematiche all applicazione dei moti di particelle in correnti a pelo libero. 33

34 Capitolo 6 : Bibliografia. USACE, River Analysis System Version 3.13 May 2005 Hydrologic Engineering Center HEC-RAS. Consorzio di Bonifica delle Colline del Chianti Appunti del corso di Idrologia prof. Ignazio Becchi Sezioni del rilievo effettuato dal PIN nel Marzo Appunti del corso di Cantieri Idraulici prof. Ignazio Becchi Collana Quaderni del dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell Università di Trento. Dispense del corso di Idraulica prof. Luigi Montefusco. Cartografia: - C.T.R. 1:10000 (numerica), foglio ; - C.T.R. 1:2000 (numerica), fogli: 16K08, 16K16, 16L01, 16L09. Per quanto concerne le informazioni topografiche si è fatto riferimento ad un rilievo G.P.S. delle sezioni trasversali del corso d'acqua ( CBCC anno 2006), con sistema di coordinate di riferimento nazionale, proiezione Gauss-Boaga espresse in metri per le coordinate piane, e quote altimetriche in metri sul livello del mare, riferite ai capisaldi principali della rete di livellazione di alta precisione dell'istituto Geografico Militare Italiano. 34

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Autore: Alberto Meucci Titolo di Laurea: Laurea Triennale in Ingegneria Civile Università: Facoltà di Ingegneria

Dettagli

COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA

COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA COMUNE DI PESCIA RELAZIONE IDRAULICA DI SUPPORTO ALLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE AI SENSI DELL'ART.30 L.R. 65/2014 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCIA IL TECNICO: DOTT. ING. CRISTIANO CAPPELLI MAGGIO 2015

Dettagli

Studio di trasporto solido sul fiume Serchio Il gruppo di ricerca è così composto: - Prof. Geol. Massimo Rinaldi, docente di Geologia Applicata presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale

Dettagli

Ingegneri & Geologi Associati

Ingegneri & Geologi Associati MODELLI IDRAULICI MONODIMENSIONALI Si riportano gli output forniti dal codice di calcolo Hec-Ras relativi al modello dello stato attuale e allo stato di progetto: per il primo si allegano La tabella con

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 PROGETTO ESECUTIVO 1/9 1. PREMESSA La presente relazione descrive gli aspetti idraulici connessi con lo smaltimento

Dettagli

Manutenzione straordinaria del Torrente Salsero

Manutenzione straordinaria del Torrente Salsero PREMESSA Il presente progetto prende le mosse da un finanziamento per complessivi 367.021,00 necessario la manutenzione straordinaria del Rio Salsero e cofinanziato dalla Regione Toscana, Provincia di

Dettagli

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN)

INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) Premessa: Nel periodo compreso fra la seconda metà di dicembre 2013 e la prima di febbraio 2014, sul

Dettagli

Master di II Livello in. Relazione finale attività di Tirocinio

Master di II Livello in. Relazione finale attività di Tirocinio Centro di Ricerca CERI Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Master di II Livello in Analisi e mitigazione del rischio idrogeologico

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER

ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISPARMIO ENERGETICO SULLE POMPE CENTRIFUGHE REGOLATE MEDIANTE INVERTER Drivetec s.r.l. Ufficio Tecnico INTRODUZIONE Riferendoci ad una macchina operatrice centrifuga come una

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI"

Workshop VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume Tevere Distretto Idrografico dell Appennino Centrale

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

PALI Si distinguono: Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo. PALI Si distinguono: 1. pali di piccolo diametro se D/L0,05 Nel caso 1 il palo non modifica il moto ondoso, mentre nel caso 2 il moto ondoso è modificato dal palo.

Dettagli

INDICE. 1 - Premessa...2. 2 - Determinazione della portata massima di verifica...3. 3 - Teoria delle correnti a pelo libero...4

INDICE. 1 - Premessa...2. 2 - Determinazione della portata massima di verifica...3. 3 - Teoria delle correnti a pelo libero...4 1 INDICE 1 - Premessa...2 2 - Determinazione della portata massima di verifica...3 3 - Teoria delle correnti a pelo libero...4 4 - Studio idraulico dei tratti interessati...6 4.1 - Tratto 1: a monte dell

Dettagli

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione

63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale

Dettagli

OGGETTO Studio Idrologico-idraulico di supporto al Piano Attuativo per la riqualificazione dell area denominata ex Nievoletta (PR-6F)

OGGETTO Studio Idrologico-idraulico di supporto al Piano Attuativo per la riqualificazione dell area denominata ex Nievoletta (PR-6F) Dott. Ing. Stefano SCORRANO Via Maccatella, 30 56124 PISA OGGETTO Studio Idrologico-idraulico di supporto al Piano Attuativo per la riqualificazione dell area denominata ex Nievoletta (PR-6F) UBICAZIONE

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti 129 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 129 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell interesse semplice........................

Dettagli

III ESONERO DI IDRAULICA

III ESONERO DI IDRAULICA III ESONERO DI IDRAULICA Politecnico di Bari, II Facoltà di Ingegneria - Taranto, Corso di Idraulica, A.A. 010-011 Ingegneria Civile e per l Ambiente e il Territorio ESERCIZIO 1 Data la rete aperta riportata

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

Gli oggetti di plastica. Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico.

Gli oggetti di plastica. Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico. Gli oggetti di plastica Livello scolare: 1 biennio Abilità interessate Conoscenze Nuclei coinvolti Collegamenti esterni Decodificare informazioni di tipo grafico. Funzioni lineari. Pendenza di una retta.

Dettagli

IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME ADIGE ANALISI IDRAULICA BIDIMENSIONALE ED EVOLUZIONE MORFOLOGICA DEL FONDO ALVEO

IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME ADIGE ANALISI IDRAULICA BIDIMENSIONALE ED EVOLUZIONE MORFOLOGICA DEL FONDO ALVEO IMPIANTO IDROELETTRICO AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME ADIGE ANALISI IDRAULICA BIDIMENSIONALE ED EVOLUZIONE MORFOLOGICA DEL FONDO ALVEO Torino, 9-10 Ottobre 2013 Ing. S. Rossato L'impianto idroelettrico Corso

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

CORSO DI IDRAULICA esercizi svolti di correnti a superficie libera

CORSO DI IDRAULICA esercizi svolti di correnti a superficie libera 08/0/000 CORSO DI IDRAULICA esercizi svolti di correnti a superficie libera Prof. E. Larcan - Ing. F. Ballio collaborazione dell'ing. Sara Marcante Sulla base dell'esperienza didattica nell'ambito dei

Dettagli

ALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l.

ALTO TREVIGIANO SERVIZI s.r.l. 1 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. IL CALCOLO DEI CARICHI IDRAULICI AFFERENTI ALL IMPIANTO DI SALVATRONDA. 4 2.1 I COMUNI INTERESSATI DALL INTERVENTO DI PROGETTO... 4 2.2 PORTATE NERE TEORICHE... 4 2.3 PORTATE

Dettagli

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste

Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste Banca dati Professioniste in rete per le P.A. Guida all uso per le Professioniste versione 2.1 24/09/2015 aggiornamenti: 23-set-2015; 24-set-2015 Autore: Francesco Brunetta (http://www.francescobrunetta.it/)

Dettagli

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE PROFILO TOPOGRAFICO Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è l intersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO

MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO Laura Calcagni, Mauro Nalesso SEMINARI H2.0: ACQUA IN RETE A ROMA3 FACOLTA DI INGEGNERIA DI ROMA3, 25/03/2013 IDRAN 2012. All rights

Dettagli

SAI Progetti s.r.l. GeoTer

SAI Progetti s.r.l. GeoTer SAI Progetti s.r.l. GeoTer ALCUNI DATI DEL BACINO Area del bacino = 2,31 Km 2 Quota massima = 1.100 m Quota sezione di chiusura (Cherio) = 301,5 m Lunghezza asta principale = 2.370 m CALCOLO DELLA PORTATA

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Esercizio per casa n 2: Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Elena Diamantini, matricola 197496

Esercizio per casa n 2: Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Elena Diamantini, matricola 197496 Esercizio per casa n 2: Riesame dei risultati del metodo razionale con due metodi di stima della pioggia netta. Elena Diamantini, matricola 197496 Scopo dell'esercizio è riesaminare la formulazione tradizionale

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

Oggetto: Considerazioni sul Progetto di sistemazione idraulica dell area golenale in dx idrografica del fiume Aniene a monte di Ponte Nomentano

Oggetto: Considerazioni sul Progetto di sistemazione idraulica dell area golenale in dx idrografica del fiume Aniene a monte di Ponte Nomentano ARDIS Via Monzabano, 10 Roma AUTORITA DI BACINO DEL TEVERE Via Vittorio Bachelet, 12 Roma ROMANATURA Via Gomenizza 81 Roma SOVRINTENDENZA ARCHEOLOGICA ROMA CAPITALE Piazza Lovatelli, 35 Roma Roma, 23 luglio

Dettagli

CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE

CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE CALCOLI IDRAULICI DRENAGGIO DELLA PIATTAFORMA STRADALE Premesse La rete per l evacuazione delle acque meteoriche dal corpo stradale, viene progettata in maniera da captare la totalità delle acque piovane

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

ANNO SCOLASTICO 2014-2015 ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE IN CLASSE PREVISTA NELL AMBITO DEL PROGETTO M2014 PROMOSSO DALL ACCADEMIA DEI LINCEI PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Il Centro matematita,

Dettagli

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva.

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva. INDICE 1. Premessa 1 2. Descrizione dei luoghi 1 3. Valutazione degli afflussi meteorici 3 4. Valutazione dei deflussi 6 5. Calcolo del DMV 7 6. Modifiche alle portate attese a seguito delle opere 10 1.

Dettagli

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE

Esercitazione di Laboratorio - Leve di 1-2 - 3 genere TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE TITOLO ESERCITAZIONE: VERIFICA DELLE LEGGI DELLE LEVE PREREQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITÀ DI LABORATORIO L alunno deve conoscere la definizione di forza, la definizione di momento.

Dettagli

Relazione idraulica inerente la verifica delle condizioni di rischio residuo a valle del ponte di via Regina Margherita

Relazione idraulica inerente la verifica delle condizioni di rischio residuo a valle del ponte di via Regina Margherita Relazione idraulica inerente la verifica delle condizioni di rischio residuo a valle del ponte di via Regina Margherita 1. PREMESSA... 1 2. CARATTERIZZAZIONE GEOMETRICA... 1 3. DETERMINAZIONE DEI VALORI

Dettagli

S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso

S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso S-TRAINER v.1.00, ovvero il software per la pianificazione e la gestione dell allenamento sportivo. Andiamo a scoprire le potenzialità di questo nuovo software ideato da

Dettagli

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Viale della Repubblica, 4-47014 Meldola (FC) Tel-Fax. 0543/49 03 36 - C. F. MDR PLG 44L06 A 565 O - P. IVA 00627450406 PREMESSA La presente

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES

ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES 1 INTRODUZIONE Il presente documento illustra le problematiche tecniche emerse nell utilizzo degli applicativi Viriato e Capres

Dettagli

INDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5

INDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 RELAZIONE SISMICA INDICE 1 Introduzione 3 Quadro normativo di riferimento 4 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 3.1 Valutazione pericolosità sismica 5 3. Valutazione tempo di ritorno Tr 6 3..1 Periodo

Dettagli

Mon Ami 3000 Ratei e Risconti Calcolo automatico di ratei e risconti

Mon Ami 3000 Ratei e Risconti Calcolo automatico di ratei e risconti Prerequisiti Mon Ami 3000 Ratei e Risconti Calcolo automatico di ratei e risconti L opzione Ratei e risconti estende le funzioni contabili già presenti nel modulo di base e può essere attivata solo con

Dettagli

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base INTRODUZIONE Nella versione 2.30.04 di Race Studio 2 è stata introdotta una nuova funzionalità relativa allo strumento di Analisi delle sospensioni presente all interno

Dettagli

STUDIO IDRAULICO DEL TRATTO VALLIVO DEL TORRENTE EMA CORRELATO AL COMPLETAMENTO

STUDIO IDRAULICO DEL TRATTO VALLIVO DEL TORRENTE EMA CORRELATO AL COMPLETAMENTO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE FACOLTA DI INGEGNERIA Tesi di laurea specialistica in INGEGNERIA PER LA TUTELA DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO STUDIO IDRAULICO DEL TRATTO VALLIVO DEL TORRENTE EMA CORRELATO

Dettagli

RELAZIONE IDROGEOLOGICA INTEGRATIVA

RELAZIONE IDROGEOLOGICA INTEGRATIVA REGIONE EMILIA ROMAGNA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA COMUNE DI GATTATICO RICHIESTA DI CONCESSIONE DI PRELIEVO DI ACQUE SOTTERRANEE MEDIANTE POZZI GIA IN CONCESSIONE CON AUMENTO DI VOLUME DA 315000 A 550000

Dettagli

ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA

ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2011/2012 ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO DI UNA RETE DI FOGNATURA (Appunti tratti dalla lezione del 14/05/2012, non rivisti dal docente) 1 Esempio di dimensionamento

Dettagli

PROGETTO DI AMPLIAMENTO E REGIMAZIONE DELLA CASSA DI ESPANSIONE PRA DEI GAI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL LIVENZA ALLA CONFLUENZA COL MEDUNA

PROGETTO DI AMPLIAMENTO E REGIMAZIONE DELLA CASSA DI ESPANSIONE PRA DEI GAI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL LIVENZA ALLA CONFLUENZA COL MEDUNA PROGETTO DI AMPLIAMENTO E REGIMAZIONE DELLA CASSA DI ESPANSIONE PRA DEI GAI PER LA LAMINAZIONE DELLE PIENE DEL LIVENZA ALLA CONFLUENZA COL MEDUNA Il progetto prevede la creazione di n 2 casse di espansione

Dettagli

Parte I. Prima Parte

Parte I. Prima Parte Parte I Prima Parte Capitolo 1 Introduzione generale 1.1 Il problema dell assegnazione Corsi-Borsisti Il problema dell assegnazione delle borse dei corsi ai vari studenti può essere riassunto nei punti

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI

PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della

Dettagli

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]

Idrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ] Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario

Dettagli

10 - CURVE DI LIVELLO

10 - CURVE DI LIVELLO 10 - CURVE DI LIVELLO La rappresentazione del territorio mediante CURVE DI LIVELLO è stata da sempre la soluzione ideale adottata dai topografi al fine di visualizzare in maniera efficace l andamento orografico

Dettagli

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze

Misure di base su una carta. Calcoli di distanze Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle

Dettagli

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi

Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Versione 2.0 Strumenti e metodi per la redazione della carta del pericolo da fenomeni torrentizi Corso anno 2011 E. MANUALE UTILIZZO HAZARD MAPPER Il programma Hazard Mapper è stato realizzato per redarre,

Dettagli

Il file seme o file modello del disegno

Il file seme o file modello del disegno o file modello del disegno Alla fine del capitolo saremo in grado di: Comprendere il significato e l utilizzo del file seme. Scegliere tra file seme bidimensionali e tridimensionali. Creare nuovi disegni.

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Laurea Specialistica in Ingegneria Energetica Corso di Modellazione CAD Avanzata Prof. Paolo Rissone

Laurea Specialistica in Ingegneria Energetica Corso di Modellazione CAD Avanzata Prof. Paolo Rissone Laurea Specialistica in Ingegneria Energetica Corso di Modellazione CAD Avanzata Prof. Paolo Rissone Sviluppo di superfici con Solid Works tramite associazione di funzioni a quote correlate: Relazione

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

Indice. 1 Introduzione alle Equazioni Differenziali 1 1.1 Esempio introduttivo... 1 1.2 Nomenclatura e Teoremi di Esistenza ed Unicità...

Indice. 1 Introduzione alle Equazioni Differenziali 1 1.1 Esempio introduttivo... 1 1.2 Nomenclatura e Teoremi di Esistenza ed Unicità... Indice 1 Introduzione alle Equazioni Differenziali 1 1.1 Esempio introduttivo............................. 1 1.2 Nomenclatura e Teoremi di Esistenza ed Unicità.............. 5 i Capitolo 1 Introduzione

Dettagli

5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI

5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI 1 5. SCENARI PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI ESISTENTI 5.1 Premessa In questo capitolo si studierà la possibilità di inserire gli impianti radio FM da delocalizzare in alcuni siti sul territorio

Dettagli

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI

P ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI 2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMMITTENTE: MANCINELLI GIUSEPPINA OPERA DELL INGEGNO RIPRODUZIONE VIETATA OGNI

Dettagli

Verifica di stabilità di un opera di difesa di tipo verticale composto con struttura a cassone cellulare

Verifica di stabilità di un opera di difesa di tipo verticale composto con struttura a cassone cellulare Esercitazione 6 Verifica di stabilità di un opera di difesa di tipo verticale composto con struttura a cassone cellulare Si esegua la verifica di stabilità allo scorrimento nella sola fase di cresta dell

Dettagli

Integrazione Sistema Ammortizzatori in Deroga. Gestione delle procedure di sportello dei Centri per l Impiego

Integrazione Sistema Ammortizzatori in Deroga. Gestione delle procedure di sportello dei Centri per l Impiego Integrazione Sistema Ammortizzatori in Deroga Gestione delle procedure di sportello dei Centri per l Impiego Indice 1. Indice 1. INDICE... 2 2. INTRODUZIONE... 3 3. REPORT DOMANDE DI AVVIO PROCEDURA...

Dettagli

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti.

Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Intervento del Prof. Massimo Angrisani in merito alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. 1 ANGRISANI: Grazie, Presidente. Innanzi tutto vorrei rivolgere un saluto all Assemblea dei Delegati,

Dettagli

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA 5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel

Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel Uso di base delle funzioni in Microsoft Excel Le funzioni Una funzione è un operatore che applicato a uno o più argomenti (valori, siano essi numeri con virgola, numeri interi, stringhe di caratteri) restituisce

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET

Dettagli

ARTICOLO TECNICO Smart-MED-Parks: il Software

ARTICOLO TECNICO Smart-MED-Parks: il Software ARTICOLO TECNICO Smart-MED-Parks: il Software Introduzione Da Febbraio 2013, data di lancio del progetto Smart-MED-Parks, sono state realizzate un insieme di azioni al fine di: - Aumentare il livello di

Dettagli

SCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE

SCUOLA ELEMENTARE E. DE AMICIS Viale della Libertà n.21,23,25 Forlì RELAZIONE GENERALE 1. INTRODUZIONE Il presente stralcio di relazione vuole essere di ausilio ai tecnici interessati alle verifiche tecniche, denominate anche valutazioni di sicurezza, da eseguire in conformità alle indicazioni definite

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA

+ S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA + S.P.Q.R. COMUNE DI ROMA DIPARTIMENTO XII - LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI E MANUTENZIONE URBANA CRITERI PER IL DIMENSIONAMENTO DEI CONDOTTI FOGNARI DELLA CITTA' DI ROMA a cura della II unità organizzativa

Dettagli

ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA

ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA Università degli Studi di Urbino Carlo Bo DIPARTIMENTO DI STUDI INTERNAZIONALI (DISTI) SCUOLA DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE ProgettoFuori Corso TESI DI LAUREA Cos èla tesi di laurea? Alla fine del

Dettagli

Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente

Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente Prerequisiti Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente L opzione Provvigioni agenti è disponibile per le versioni Vendite, Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

LA MISURAZIONE DEL CARATTERE

LA MISURAZIONE DEL CARATTERE TPO PROGETTAZIONE UD 03 GESTIONE DEL CARATTERE IL TIPOMETRO LA MISURAZIONE DEL CARATTERE A.F. 2011/2012 MASSIMO FRANCESCHINI - SILVIA CAVARZERE 1 IL TIPOMETRO: PARTI FONDAMENTALI Il tipometro è uno strumento

Dettagli

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative Ing. Marco CONTI FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative INTRODUZIONE Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche

Dettagli

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) I INCONTRO PUBBLICO PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore

Dettagli

Politecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio

Politecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio Politecnico di Torino Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio a.a. 2012-2013 ESERCITAZIONE 1 VALUTAZIONE DELLA RARITÀ DI UN EVENTO PLUVIOMETRICO ECCEZIONALE 1. Determinazione del periodo di

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Aspetti geologici nella pianificazione

Aspetti geologici nella pianificazione Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali con il patrocinio di Comune di Este Consorzio di Bonifica Adige Euganeo PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: PREVENZIONE UN COMPITO

Dettagli

Guida all uso di Java Diagrammi ER

Guida all uso di Java Diagrammi ER Guida all uso di Java Diagrammi ER Ver. 1.1 Alessandro Ballini 16/5/2004 Questa guida ha lo scopo di mostrare gli aspetti fondamentali dell utilizzo dell applicazione Java Diagrammi ER. Inizieremo con

Dettagli